PDA

Visualizza Versione Completa : Editoriale di Radio Citta' Aperta



pietro
12-03-02, 12:17
Editoriale del 12 marzo


IL PALAVOBIS PER LA PALESTINA


In queste settimane, pare che la principale forma di espressione del malessere
del popolo della sinistra siano i girotondi e le manifestazioni spontanee
intorno a qualche totem: i palazzi di giustizia, la RAI o quant'altro possa
rappresentare i simboli minacciati dalla nube berlusconiana sul nostro paese.

L'impressione che si ricava da questo diffuso protagonismo dal basso, è che sia
iniziato - in senso metaforico ovviamente - il bombardamento del quartier
generale. Succede infatti che il popolo della sinistra sta rompendo con il ceto
politico dirigente che lo ha guidato fino ad oggi, che lo ha deluso quando è
stato al governo, che lo ha portato alla guerra contro la Jugoslavia, che ha
votato il Pacchetto Treu che ha introdotto la precarizzazione del mercato del
lavoro, che ha votato il sostegno alla guerra infinita e che non ha saputo
opporsi a Berlusconi in modo aperto e su contenuti discriminanti.

I girotondi, il Palavobis, le catene umane, dicono che il popolo della sinistra
oggi è finalmente in libera uscita e che non ha più fiducia dei suoi dirigenti e
dei suoi gruppi parlamentari. La spinta all'autorganizzazione, alla presa di
iniziativa direttamente nelle proprie mani, cresce e si diffonde trasversalmente
nei partiti dell'Ulivo ma anche dentro Rifondazione Comunista.

Una conferma di questo clima, di questa libera uscita, di questa voglia di lotta
ma anche di autonomia, è venuta dalla straordinaria manifestazione nazionale per
la Palestina di Sabato 9 marzo, una manifestazione che qualcuno ha giustamente
definito come il Palavobis della Palestina.

Anche qui di fronte all'inerzia, all'ipertatticismo e in alcuni casi al
boicottaggio aperto di una manifestazione nata dal basso e voluta da tanta parte
del popolo della sinistra, abbiamo assistito ad una impetuosa e imperiosa
manifestazione di autonomia politica ed organizzativa che ha seminato il panico
negli stati maggiori dei partiti della sinistra, dell'associazionismo e della
CGIL.

Il messaggio inviato dala manifestazione del 9 marzo, così come quello della
manifestazione dei sindacati di base del 15 febbraio, è un messaggio reale e
potente, è una domanda di autonomia e rappresentanza politica di fronte alla
quale il ceto politico esistente nella sinistra appare del tutto adeguato. Chi
ha usato strumentalmente "lo spirito di Genova" ha abbondante materia su cui
riflettere.


Editoriale del 12 marzo

IL PALAVOBIS PER LA PALESTINA