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Visualizza Versione Completa : L'esercito israeliano spara sui giornalisti



Roderigo
12-03-02, 14:28
Parla Amedei Riccucci, inviato di "Tv7":
"Non volevano che riprendessimo l'ingresso nei campi"

L'esercito spara sui giornalisti
Mezz'ora di fuoco ma i cronisti sono illesi

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RAMALLAH - Dell'esplosiva situazione nei Territori fanno le spese anche i giornalisti. Verso alcuni di loro, che filmavano e fotografavano l'ingresso delle truppe israeliane nel campo profughi di Al-Amari, sono state esplose raffiche di mitra da parte dei soldati di Tel Aviv. Nessuno dei cronisti è stato colpito, ma le stanze dell'albergo che li ospitava sono state gravemente danneggiate.

A raccontare l'episodio è il giornalista Amedeo Ricucci di "Tv7". Ricucci era insieme ad una trentina di cronisti, fotografi e operatori televisivi di una decina di testate occidentali. Il gruppo si trovava in un albergo alle porte di Ramallah, il City Inn, distante poche centinaia di metri dal campo profughi di Amari. Ad un certo punto le truppe israeliane hanno cominciato l'occupazione dell'area.

Era circa l'una di notte, ricorda Ricucci, quando le truppe "si sono accorte che stavamo filmando l'occupazione dopo aver visto i flash dei fotografi". La loro reazione è stata immediata e violenta. "Hanno allora cominciato a sparare deliberatamente contro il quarto piano dell'albergo dove ci trovavamo distruggendo tutto - dice Ricucci - E' stato un diluvio di fuoco durato circa mezz'ora. I proiettili hanno centrato le cisterne dell'acqua sul tetto e hanno mandato in frantumi i vetri delle stanze. E'stata anche colpita una telecamera".

I giornalisti, tra i quali il fotografo freelance italiano Raffaele Ciriello, si sono gettati a terra. Sempre secondo Ricucci un ufficiale di collegamento israeliano ha poi ripetutamente esortato i giornalisti e i fotografi a lasciare l'albergo offrendosi di portarli in zona sicura su mezzi blindati dell'esercito. Un'offerta che i giornalisti hanno respinto. L'esercito, sempre secondo Ricucci, vuole tenere la stampa lontano dalla zona di operazione per poter agire liberamente.

Repubblica.it
(12 marzo 2002)

Roderigo
12-03-02, 14:53
Strage nei Territori, 33 palestinesi uccisi

http://www.ilnuovo.it/nuovo/images/190/israele.25novembre_120x145.jpg

Sono 22 le vittime dei soldati israeliani a Jabaliya. Occupata Ramallah: morti 5 palestinesi e un israeliano. Uccisi altri 4 palestinesi a sud di Gaza, mentre perdono la vita due assalitori di un bus.

GAZA – Si aggrava di ora in ora il bilancio dei palestinesi uccisi nella notte dai soldati israeliani. Secondo fonti ospedaliere palestinesi, infatti, le vittime nel campo profughi di Jabaliya, nella striscia di Gaza, sarebbero salite a ventidue, mentre i feriti sarebbero almeno 75. Cinque palestinesi e un israeliano sono stati poi uccisi a Ramallah, occupata da truppe israeliane. L'attentato è stato rivendicato dal movimento integralista palestinese Hamas. A sud della striscia di Gaza, inoltre, quattro palestinesi sono rimasti uccisi durante un raid di elicotteri da combattimento. La risposta palestinese prosegue a Hebron, dove è stato accoltellato un ragazzo israeliano, ora ricoverato a Gerusalemme.

Colpito un autobus israeliano: due morti. Raffica di colpi d'arma da fuoco contro un autobus israeliano in territorio libanese nei pressi della cittadina di Shlomi. Secondo la radio israeliana i due assalitori sono stati uccisi durante uno scontro a fuoco con la polizia. Sono quattro, invece, i feriti israeliani. L'attacco è avvenuto lungo la strada vicino alla frontiera tra la cittadina israeliana di Shlomi e il kibbutz di Matzuba. Secondo un alto ufficiale delle forze armate l'assalto potrebbe essere opera di guerriglieri libanesi Hezbollah.

Israele occupa Ramallah . L'esercito di Sharon invade con almeno 20 carri armati Ramallah, centro nevralgico dell'Autorità nazionale palestinese, fino a occuparla totalmente. In quella che è diventata la più vasta operazione militare dalla Nuova Intifada sarebbero morti quattro palestinesi: due di questi sono un agente e un giovane di 18 anni. Morto anche un israeliano che viaggiava a bordo della sua auto vicino all'insediamento di Kiriat Sefer, a ovest di Ramallah. Gli altri due uomini che erano con la vittima sono rimasti feriti, uno in modo grave.
Intanto nella piazza centrale di Ramallah, il cadavere di un sospetto 'collaborazionista' - ucciso stamane da miliziani palestinesi - dondola macabramente dal pilone dell'elettricità a cui è stato appeso.

Spari sui giornalisti. L'esercito di Sharon ha aperto il fuoco a Ramallah contro una trenina di giornalisti, fotografi e operatori televisivi di una decina di testate occidentali. Secondo Amedeo Ricucci, di TV7, i giornalisti erano all'hotel City Inn, a poche centinaia di metri dal campo profughi di Amari. Quando le truppe israeliane hanno iniziato l'occupazione dell'area, i reporter hanno iniziato a filmare e a scattare fotografie. E' stato allora che i soldati hanno iniziato a sparare. "E' stato un diluvio di fuoco - ha detto Ricucci - è stata anche colpita una telecamera". I giornalisti, tra cui il fotografo italiano freelance Raffaele Ciriello, sono stati costretti a gettarsi a terra. Nessuno di loro è rimasto colpito.

Invasa Wadi al-Salqa, nella striscia di Gaza. L'esercito israeliano ha occupato Wadi al-Salqa, nella Striscia di Gaza, a Est della città di Deir al-Balah. I soldati, poi, hanno ordinato a tutti gli uomini fra i 16 e i 60 anni di radunarsi su una grande piazza vicino a una moschea, dove hanno legato loro le mani e bendato gli occhi.

Crisi politica: si dimettono due ministri. Due ministri dell'estrema destra hanno presentato le dimissioni dal governo del premier israeliano Ariel Sharon. Si tratta del rappresentante del turismo Benny Eilon e di quello delle infrastrutture Avigdor Lieberman, della National Union-Israel Beiteim. La decisione deriva dalla riuncia di Sharon alla richiesta di sette giorni di 'quiete' per riprendere i negoziati con i palestinesi e di revocare il confino a Ramallah del presidente dell'Autorità palestinese Yasser Arafat.

"Sharon ha ordinato la strage". Responsabile del bagno di sangue sarebbe, secondo l'alto responsabile palestinese Saeb Erakat, lo stesso premier israeliano Ariel Sharon. ''Questi attacchi sono un bagno di sangue e un proseguimento dei massacri e dei crimini di guerra perpetrati dal governo Sharon nei campi profughi di Balata, Jenin, Tulkarem e Deishè in Cisgiordania e a Rafah, completati oggi dall'attacco a Jabaliya” ha detto Erekat. Dal canto suo, il consigliere del presidente Arafat Abu Rudeina ha detto che ''i nuovi massacri commessi dal governo Sharon sono un messaggio di sfida a tutti gli sforzi di pace internazionali in corso''.

Carri armati israeliani da Arafat. Sono quattro i carri armati israeliani che hanno preso posizione attorno all'ufficio del presidente palestinese Yasser Arafat, a Ramallah, in Cisgiordania. Le forze israeliane hanno anche occupato nella notte gran parte della città.

Elicotteri mitragliano profughi di El-Amari. Alba di fuoco nel campo profughi palestinese di El-Amari, vicino a Ramallah, in Cisgiordania. Alcuni elicotteri d'assalto israeliani hanno aperto il fuoco con le mitragliatrici. Non solo: molti carri armati e blindati sono schierati vicino agli ingressi situati a ovest del campo. Al momento non è stato segnalato alcun ferito.

il Nuovo.it
(12 MARZO 2002, ORE 6:52, aggiornato alle 13:22)

http://www.ilnuovo.it/nuovo/foglia/0,1007,110781,00.html