Visualizza Versione Completa : Ramallah - Gli israeliani uccidono fotografo italiano
Soccorso dai palestinesi, Raffaele Ciriello
è morto in ospedale prima di essere operato
Fotografo italiano ucciso a Ramallah
Colpito durante gli scontri dal fuoco degli israeliani
http://www.repubblica.it/online/mondo/terriquarantuno/diciassette/internet20001cxw200h143c00.jpg
RAMALLAH - Un fotografo freelance italiano, Raffaele Ciriello, è stato ucciso stamane a Ramallah, mentre cercava di documentare un'altra violentissima giornata di scontri iniziata all'alba con l'avanzata dell'esercito israeliano, con truppe e carri armati, per completare l'occupazione della città.
L'uomo è stato colpito all'addome da sei pallottole sparate da militari israeliani appostati su un carro in posizione nei pressi del campo profughi di Kadoura. Il giornalista di Tv7 Amedeo Ricucci ha riferito all'Ansa di essere arrivato assieme a Ciriello nel centro di Ramallah, dove - ha precisato - in quel momento non era in corso alcuna sparatoria, quando da una distanza di alcune centinaia di metri è sbucato un carro armato che ha sparato, colpendo il fotografo.
Ciriello è apparso subito ferito gravemente. Secondo il resoconto dell'agenzia France Presse, le ambulanze sono state bloccate dal fuoco intenso di armi da fuoco nella zona. Il fotografo è stato quindi soccorso da alcuni giovani palestinesi e portato all'ospedale "Arab Care". L'ambasciata d'Italia si è subito attivata presso le autorità militari israeliane per chiedere spiegazioni sull'accaduto. Un portavoce militare ha risposto che era in corso una verifica dei fatti. Ma poco più tardi la radio di Sstato israeliana ha detto che il fotografo era morto, senza fornire ulteriori particolari.
Si è appreso in seguito da fonti ospedaliere che la morte è sopraggiunta a causa delle gravi ferite all'addome, allo stomaco, all'intestino e ai reni, prima ancora che venisse tentata un'operazione disperata per salvare la vita del fotoreporter.
Raffaele Ciriello aveva iniziato la carriera negli anni Novanta, seguendo corse motociclistiche e rally come la Parigi-Dakar. Successivamente si era appassionato al fotogiornalismo di guerra, realizzando reportage in tutto il mondo: Libano, Afghanistan, Ruanda, Kosovo, Eritrea, Sierra Leone. Ciriello aveva all'attivo numerosi volumi di fotografie e ha lavorato al fianco di inviati come Ettore Mo, Fausto Biloslavo e Maria Grazia Cutuli, la giornalista del Corriere della Sera assassinata in Afghanistan alla quale Ciriello dedicava un saluto sul suo sito Internet.
E' il primo giornalista italiano che viene ucciso da quando, nel settembre del 2000, è iniziata la seconda Intifada palestinese. Diversi però sono stati feriti, l'ultimo stamattina: un fotografo francese, colpito in un'altra zona di Ramallah. Ciriello era uno dei circa trenta giornalisti e fotografi di testate estere che si trovavano nell'albergo City Inn di Ramallah, colpito ieri dal fuoco di soldati israeliani.
Repubblica.it
(13 marzo 2002)
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=1102
ALBY (POL)
13-03-02, 12:00
Prepariamoci a una valanga di strumentalizzazioni,come a Genova l'estrema sinistra aspettava il morto.
L'Uomo Tigre
13-03-02, 12:03
Originally posted by Roderigo
...radio di Sstato israeliana...
Roderigo, ti metti a fare i giochi di parole alla KK?
:p
Come mai i giornalisti non hanno mai problemi con i palestinesi?
Evidentemente sono solo i sionisti hanno mooolte cose da nascondere...
Originally posted by ALBY
Prepariamoci a una valanga di strumentalizzazioni,come a Genova l'estrema sinistra aspettava il morto.
Per adesso, accontentiamoci di una valanga di stupidaggini a commento di notizie drammatiche.
Come quella che tu hai appena scritto.
R.
Che profonda riflessione...certo gli altri ammmazzano e l'estrema sinistra strumentalizza....
Anche il giornalista ucciso dai sionisti era di estrema sinistra ? Come mai invece di prendertela con chi ammazza gratuitamente il prossimo te la prendi sempre con le vittime?
Originally posted by ALBY
Prepariamoci a una valanga di strumentalizzazioni,come a Genova l'estrema sinistra aspettava il morto.
ALBY (POL)
13-03-02, 12:12
Originally posted by Roderigo
Per adesso, accontentiamoci di una valanga di stupidaggini a commento di notizie drammatiche.
Come quella che tu hai appena scritto.
R.
vedi di controllare i tuoi bollenti spiriti, io ho solo detto quello che inevitabilmente la peggiore feccia della tua parte politica ci ha gia' mostrato.E finiscila !
altro che "errori" i sionisti non vogliono testimoni scomodi alle loro nefandezze:
Ferito a un gamba fotografo francese
Ramallah, 10:59
Un fotografo freelance francese è stato ferito oggi dal fuoco israeliano a Ramallah. Lo hanno reso noto fonti mediche, aggiungendo che l'uomo è stato ferito gravemente a una gamba, nella piazza Manara, nel centro della città. (Red)
Io sono esterefatta: per le continue morti, per questa guerra interminabile, ma anche per le reazioni qui sopra. Questi sono morti veri , non è un videogame.
ALBY (POL)
13-03-02, 12:27
Originally posted by pietro
Come mai invece di prendertela con chi ammazza gratuitamente il prossimo te la prendi sempre con le vittime?
Non hai capito un cazzo, antisemita dei miei stivali, se potessi prendermela con qualcuno me la prenderei con le teste di legno come te
L'Uomo Tigre
13-03-02, 12:28
Ecco cosa fanno i sionisti ai poveri giornalisti che cercano solo di fare il loro lavoro:
JANUARY 3
Atta Oweisat, Zoom 77
ATTACKED
Oweisat, a photographer for the Israeli photo agency Zoom 77, was assaulted by Israeli security forces while covering disturbances in East Jerusalem.
The incident occurred near the Damascus Gate in the old city of Jerusalem, during celebrations of an Islamic holiday. Some Palestinians in the crowd shot fireworks in the direction of nearby Israeli police, provoking a violent response.
As Oweisat began taking photos, two undercover agents ordered him to leave the area. When he refused, one of the agents grabbed his camera and smashed it, breaking the flash. Other officers beat him about the body.
FEBRUARY 15
Khaled Amayreh, Akhbar al-Khalil
HARASSED
An officer from Israel's District Coordination Office questioned Amayreh, editor of the Hebron weekly Akhbar al-Khalil, about his editorial policy.
The officer, who identified himself as "Captain Adel," asked whether the editor supported the Islamist group Hamas, and suggested that his newspaper's editorials were encouraging the Palestinian National Authority (PNA) to take a tougher stand on the right of return for Palestinian refugees during its negotiations with Israel. Amayreh said he was also warned against engaging in "incitement."
Four days earlier, PNA security officials had summoned Amayreh for questioning about many of the same issues.
MAY 15
Mazen Dana, Reuters
ATTACKED
Reuters cameraman Dana was wounded in the leg by a rubber-coated metal bullet fired by Israeli troops while filming clashes between Palestinian demonstrators and Israeli forces on Shalalah Street in the West Bank city of Hebron.
According to Dana, he and several colleagues were stationed on the opposite side of the street from the stone-throwing demonstrators. He was hit at a range of about 40 meters.
After the shooting, Dana and two other colleagues took refuge behind a steel shop door, which was then struck by a barrage of bullets.
MAY 16
Shams Oudeh, Reuters
ATTACKED
Reuters cameraman Oudeh was wounded in the testicles by a rubber-coated metal bullet fired by Israeli troops while covering clashes between Palestinian demonstrators and Israeli soldiers near the Jewish settlement of Netzarim in the Gaza Strip.
Oudeh was standing with a group of other journalists, apart from the demonstrators and the Israeli troops, when he was hit. The journalist was wearing a flak jacket with the word "Press" written on it. After the incident, he was taken to a nearby clinic for treatment.
MAY 17
Talal Abu Rahma, France 2
ATTACKED
Abu Rahma, a cameraman for the French television channel France 2, was hit in the right hand by a rubber-coated metal bullet fired by Israeli troops. He was covering clashes between Palestinian demonstrators and Israeli troops near the Jewish settlement of Netzarim, in the Gaza Strip, when he was wounded. The bullet broke one of his fingers and caused a second-degree burn.
Abu Rahma was standing about twenty yards (22 meters) away from the demonstrators, with his soundman and a few Palestinian police officers, when he was hit.
JULY 15
Amer Jabari, ABC News
ATTACKED
Mazen Dana, Reuters
ATTACKED
Nasser Shyioukhi, The Associated Press
ATTACKED
Naji Dana, TF1
ATTACKED
ABC News cameraman Jabari, Reuters cameraman Mazen Dana, Associated Press photographer Shyioukhi, and Naji Dana, a cameraman for the French television station TF1, were among a group of Palestinian journalists who were attacked and beaten by Jewish settlers around the West Bank city of Hebron.
The attacks came amid street clashes between settlers and Palestinians near the Jewish settlement of Kiryat Arba, just east of the Hebron city limits. The violence was sparked by settler unrest over allegations that a Jewish girl had been sexually assaulted by a Palestinian man.
When the journalists reached Kiryat Arba they were assaulted by a large group of settlers, who started punching and kicking them and trying to smash their cameras. The journalists said that Israeli soldiers and police at the scene did little to halt the attacks, and that at one point soldiers held Jabari down while the crowd beat him.
Shyioukhi said he was chased by several dozen settlers until he took shelter in a nearby police station.
After Mazen Dana left the area and headed for Hebron's Al-Haram Street, he encountered more angry settlers smashing cars and shops. According to Dana, a nearby Israeli soldier failed to intervene when he was attacked and beaten unconscious while shooting video of settlers wrecking cars.
JULY 16
Mazen Dana, Reuters
ATTACKED
An Israeli police officer slammed the rear door of an ambulance on the head of Reuters cameraman Dana, who was filming the evacuation of a wounded Palestinian youth on Sahle Street in the West Bank city of Hebron when the attack occurred. "I was filming the youth on the ground and I was being pushed," said Dana. "They put him in the ambulance and then an officer from the police pulled the door down on my head."
According to Dana, the officer then ordered his arrest, but it was never carried out.
SEPTEMBER 29
Khaled Abu Aker, France 2, The New York Times
ATTACKED
Abu Aker, a correspondent with the French television station France 2 and the West Bank stringer for The New York Times, was beaten by Israeli police at Jerusalem's Al-Aqsa mosque. The attack occurred after Abu Aker refused to comply with a police officer who demanded that the journalist hand over a rubber bullet that he had picked up off the ground.
Abu Aker was hit in the shoulder with a truncheon and punched in the face. His shirt was ripped and his eyeglasses stomped on in the ensuing melee, which another officer joined.
Hazem Bader, The Associated Press
ATTACKED
Bader, a cameraman stringing for The Associated Press, was wounded in his right hand by a rubber-coated metal bullet while covering clashes between Israeli troops and Palestinian demonstrators at Jerusalem's Al-Aqsa mosque. The bullet was fired by an Israeli soldier from an estimated range of 15 yards (16 meters), according to Bader and another eyewitness.
Bader and a few other photographers and cameramen had been filming Israeli soldiers shooting at demonstrators near the Magharbeh Gate, which overlooks the Western Wall. The journalists were stationed behind a stone column about 15 yards (16 meters) away from the soldiers. Bader claimed he was hit on purpose. "It was a clear shot at us," he said. "We were far from the demonstrators."
The bullet broke three bones in Bader's hand. The journalist later had two metal plates inserted in his hand. At year's end, he still had no movement in two of his fingers and had been unable to work since the attack.
Mahfouz Abu Turk, Reuters
ATTACKED
Reuters photographer Abu Turk was hit in the left thigh with a rubber-coated metal bullet fired by Israeli troops. He had been covering the clashes at Jerusalem's Al-Aqsa mosque and was taking cover behind a large stone column. He retreated after being wounded but still kept filming while heading in the direction of the mosque.
Shortly thereafter, Abu Turk was hit in the right foot by another rubber bullet. He was taken to Al-Makased Hospital for treatment and released the same day.
Khaled Zeghari, Reuters
ATTACKED
Israeli soldiers beat Reuters cameraman Zeghari and shot him in the leg with a rubber-coated metal bullet while he was covering clashes at the Al-Aqsa mosque in Jerusalem. The attack took place about five minutes after Associated Press cameraman Hazem Bader was shot.
"I was filming the crowd during Friday prayers and when the clashes took place by the Magharbeh Gate. I took refuge behind a large rock [stone column] in the courtyard of the Islamic Museum," Zeghari said, adding that after 10 minutes or so a group of Israeli soldiers stormed the courtyard and opened fire.
"At that time I was filming the event while lying down on the ground. All of a sudden the soldiers approached me and began beating me with bats and sticks on my head and shoulders," Zeghari said. "Trying to protect my head against their fierce beating I ran toward Magharbeh Gate and from there I was [taken], bleeding from my head and right leg, to Hadassah Hospital in Ein Karem for treatment."
Zeghari did not realize that a rubber-coated metal bullet was lodged in his leg until doctors examined him at the hospital. The bullet was apparently fired at close range.
In addition to the bullet wound, Zeghari suffered a cut and several bruises on his head as well as bruises on his back, right shoulder, and left hand. He lost his camera during the melee.
OCTOBER 1
Amer Jabari, ABC News
ATTACKED
Jabari, a Hebron-based cameraman for ABC News, was wounded in the head by an unidentified object, thought to be either an Israeli rubber-coated metal bullet or a rock thrown by a Palestinian demonstrator, while covering clashes between Palestinian demonstrators and Israeli troops in Hebron.
OCTOBER 2
Mazen Dana, Reuters
ATTACKED
Israeli forces firing live ammunition shot Dana, a Hebron-based Reuters cameraman, in the left foot and leg while he was covering clashes on Hebron's Shalalah Street.
It was Dana's second combat wound in two days. The day before, he was hit in the same leg by an Israeli rubber-coated metal bullet.
Loay Abu Haykel, Reuters
ATTACKED
Reuters photographer Abu Haykel was hit in the leg by a rubber-coated metal bullet while covering clashes between Palestinians and Israelis in the West Bank city of Hebron.
OCTOBER 4
Atta Oweisat, Zoom 77
ATTACKED
Owiesat, a photographer for the Israeli press agency Zoom 77, was assaulted by a group of undercover Israeli security agents while covering the funeral of a Palestinian in Jabel Moukaber, a neighborhood of Jerusalem. He was standing with other Israeli journalists when undercover Israeli security agents arrived and began arresting Palestinian youths.
"When I began to take pictures, seven of [the Israeli agents] attacked me, threw me to the ground, and started beating me and stepping on me, trying hard to pull the cameras away from me," Oweisat recalled. "I was holding the camera-which was hanging from my neck-tight. Then a Border Patrol soldier came and held me by the neck and one of the [agents] stepped on my stomach." Oweisat was knocked unconscious and woke up in the hospital. His bulletproof vest prevented serious injuries, he said.
A week earlier, Oweisat had filmed a group of Israeli undercover agents in Jerusalem's Shufat refugee camp. He believes this might have motivated the attack.
OCTOBER 9
Luc Delahaye, Magnum, Newsweek
ATTACKED
A rubber-coated metal bullet fired by Israeli forces hit the camera lens of Delahaye, a free-lance photographer with the Magnum photo agency and Newsweek magazine. At the time, the journalist was shooting clashes between Israeli forces and Palestinian demonstrators in the town of Ramallah. Delahaye estimated that he was shot at a distance of 40 yards (44 meters). His camera was destroyed.
While working at the same location the next day, his head was grazed by another rubber bullet. One week later, he was hit on the forehead by a third rubber bullet while photographing a Palestinian protester who had just been hit in the head by a live round.
"In the three incidents I was definitely targeted by the soldiers, but I cannot say if I was targeted as a human being or as a journalist," Delahaye told CPJ, adding that he was wearing only a T-shirt and not a flak jacket. "It is impossible to say."
OCTOBER 11
Atta Oweisat, Zoom 77
LEGAL ACTION
Israeli police called in Oweisat, a photographer for the Israeli press agency Zoom 77, for questioning in Jerusalem. The journalist thought he was being summoned in reference to a complaint he filed about his beating at the hands of an undercover Israeli security unit in Jerusalem on October 4 (see case above).
Instead, Oweisat was charged with insulting the police, injuring an officer, and preventing the police from arresting demonstrators. Oweisat vigorously denied the charges. "My presence as a photojournalist has been a nuisance for [Israeli undercover agents] who infiltrate among the local Palestinians during demonstrations and who are strongly opposed to their identities being exposed," he argued.
The journalist was released on bail of 5000 shekels (US$ 1250). The charges against him were still pending at year's end.
OCTOBER 12
Voice of Palestine
ATTACKED
At around 5 p.m., Israeli attack helicopters opened fire on two transmission towers and other technical facilities used by the Voice of Palestine in the West Bank city of Ramallah. The attack briefly knocked the Palestinian National Authority radio station off the air, but it quickly resumed broadcasting on an FM frequency.
The Israeli army acknowledged that it had deliberately targeted the radio towers. A military spokesman justified the attack by charging that the station had incited Palestinians to commit violence. Maj. Gen. Giora Eiland, head of the Israeli army's operations branch, told Reuters that Palestinian state television broadcasts of Palestinians dragging an effigy of an Israeli soldier had incited a mob attack in Ramallah earlier that day, in which two Israeli soldiers were killed.
CPJ protested the attack in an October 18 letter to Israeli prime minister Ehud Barak.
OCTOBER 17
Mahfouz Abu Turk, Reuters
ATTACKED
Reuters photographer Abu Turk was wounded in the hand by a rubber-coated metal bullet fired by Israeli troops while he was covering clashes that erupted between Palestinians and Israeli forces in Bethlehem after the funeral of a Palestinian boy.
Just before the attack, Abu Turk was photographing the clashes from behind a cement block. He was taken to the hospital in Beit Jala, where he received four stitches for the wound.
Abu Turk claimed that his camera equipment clearly identified him as a journalist.
OCTOBER 18
Riccardo Cristiano, RAI
HARASSED, CENSORED
Israel's Government Press Office revoked the accreditation of Cristiano, a journalist with the Italian state television network RAI, after a Palestinian newspaper published a controversial open letter in which he stated that RAI had not filmed the mob killing of two Israeli soldiers in Ramallah on October 12. (The incident was captured on film by another Italian TV station.)
The letter, which was published in the Palestinian newspaper Al-Hayat al-Jadida, stated that RAI would not have filmed such an incident, even given the opportunity. Cristiano also pledged that both he and RAI would abide by PNA regulations for the media. Many interpreted this to mean that the journalist was biased in favor of the PNA.
Shortly after Israeli authorities revoked Cristiano's accreditation, RAI recalled the journalist to Rome and closed down its Jerusalem bureau, citing security concerns.
OCTOBER 18
Patrick Baz, Agence France-Presse
ATTACKED
An Israeli soldier shot Baz in the finger with a rubber-coated metal bullet while the photographer was covering clashes between Israeli forces and stone-throwing Palestinian protesters in Ramallah. Baz was standing with another photographer at the time.
Although armed Palestinians at the scene later engaged in gunfire with the Israeli forces, Baz said this happened after he was hit.
"It was obvious [we were journalists]. We were wearing white helmets and flak jackets," Baz told CPJ. "I got it on my finger while [the finger] was on my camera...I can't say it was a stray bullet.
"I would not complain if I was in the middle of the demonstration...[but] we were on the side between demonstrators and soldiers and in an empty field, really," he continued. "You could call it a no-man's land."
OCTOBER 21
Jacques-Marie Bourget, Paris-Match
ATTACKED
Bourget, a reporter for the French magazine Paris-Match, was struck in the chest by a live bullet and seriously injured while covering clashes between stone-throwing Palestinians and Israeli troops in Ramallah. He was hospitalized in Ramallah and then flown to Paris for treatment 24 hours later.
At the time of the incident, Bourget was standing along a wall with a group of journalists and other bystanders. They were near, but not among, a group of demonstrators, Paris-Match reported and other eyewitnesses confirmed. A bullet then struck Bourget in the chest, entering his lung.
A Paris-Match editor in Paris told CPJ that the magazine was not sure who fired the round that hit Bourget, and that the magazine did not believe he was targeted intentionally. However, another Paris-Match journalist had a different view.
"From where he was standing, only those in front of him could have hit him. And those in front of him were Israeli soldiers," Paris-Match deputy editor Patrick Jarnoux told The Toronto Star. "He was nowhere near the clashes, standing alone with a photographer," Jarnoux added. "And a 57-year-old man can't easily be mistaken for a 15-year-old rock thrower."
Bruno Stephens, Libération, Stern
ATTACKED
Stephens, a free-lance photographer working with the French newspaper Libération and the German magazine Stern, was grazed in the throat by a live bullet while covering clashes between Israelis and Palestinians in Ramallah. At the time, Stephens was standing with several other journalists, well away from Palestinian demonstrators.
Stephens told CPJ that the bullet, which he believed was fired by Israeli troops, passed over the head of a British free-lance photographer and then ricocheted off a wall before grazing his throat. He suffered a minor burn.
The incident took place just minutes after the shooting of Paris-Match's Jacques-Marie Bourget, who was part of the same group of journalists.
OCTOBER 23
Nasser Shiyoukhi, The Associated Press
HARASSED
Israeli soldiers prevented Shiyoukhi, a reporter and photographer for The Associated Press, from entering the West Bank village of Sumoua, near Hebron. His Israeli government press card was also confiscated.
At the time of the incident, Shiyoukhi was returning to Sumoua, having left in order to help a number of foreign reporters who were having difficulty gaining access to the town. When he arrived at the checkpoint, the soldiers told him he could not reenter Sumoua, and then took his press card.
OCTOBER 31
Ben Wedeman, CNN
ATTACKED
Wedeman, CNN's Cairo bureau chief, was hit in the lower back by a live round at the Karni border crossing between Israel and the Gaza Strip.
Wedeman told CPJ that he had gone to the Karni crossing following reports of clashes there earlier in the day. He and his crew initially stationed themselves across the street from a group of Palestinians whom he presumed had been among the protesters earlier.
"[They] were on one side of the street and a handful of journalists [were] on the other side," Wedeman said. He described the situation as tense but relatively stable at first, although there was sporadic gunfire. Journalists at the scene were wearing flak jackets and helmets.
As Wedeman and CNN cameraman Muhammad Assad walked down the road toward an olive grove, a burst of gunfire erupted. "Within minutes there was shooting. Intense shooting," he said. "I heard bullets over my head. We realized we were not in a good position." He added that what appeared to be a shell landed 15 to 20 yards (16 to 22 meters) away.
About five minutes later, while Wedeman was taking down his tripod and preparing to leave the area during a lull in the firing, he was struck in the back. The bullet passed through Wedeman's flak jacket. He could not determine the source of the shot, but did say that his back was to the Israeli position, between 400 yards (437 meters) and one mile (1.62 kilometer) away.
Agence France-Presse reported that journalists, including the CNN crew, were fired on by Israeli forces. An official at CNN told CPJ that there was "no reason to believe whoever fired upon Wedeman knew he was a journalist."
CPJ released a news alert about the attack on the afternoon of October 31.
Suleiman al-Shafei, Channel 2
HARASSED
Israeli soldiers detained al-Shafei, a reporter and cameraman for the Israeli television station Channel 2, when the journalist tried to reenter Israel from the Gaza Strip via the Erez checkpoint. The soldiers told al-Shafei that he was violating an order prohibiting Israeli citizens from entering the occupied territories.
After al-Shafei identified himself as a Channel 2 reporter (and an Israeli citizen), the soldiers called in Israeli police, who took the journalist to a nearby police station and questioned him for four hours. He was asked why he had gone to Gaza, whom he had met with, and what he had seen. Al-Shafei refused to answer the questions and protested his detention.
The police officers then tried to make al-Shafei sign a written pledge that he would not enter Gaza for 90 days. He refused and was eventually released on 5000 shekels (US$1250) bail, but the soldiers confiscated his footage of the aftermath of Israel's bombing of Palestinian National Authority offices in Gaza the night before.
In a virtually identical incident on November 2, Israeli soldiers again stopped al-Shafei at the Erez checkpoint for violating the ban on entry into the occupied territories and transferred him to police custody. After another interrogation, he was released on bail of 15,000 shekels (US$3750).
NOVEMBER 11
Yola Monakhov, The Associated Press
ATTACKED
Monakhov, a 26-year-old free-lance photographer working with The Associated Press, was struck in the lower abdomen by a live round fired by an Israeli soldier in the West Bank town of Bethlehem. She sustained a fractured pelvis and serious injuries to her bladder and other internal organs.
According to the AP, Monakhov was with a small group of Palestinian youths, some of whom had been hurling stones toward an Israeli outpost near Rachel's Tomb, when an Israeli soldier appeared from around a corner and took aim at the group from a distance of about 50 yards (55 meters). Monakhov fled along with the youths to take shelter behind a closed gate.
"There was maybe one youth pressed in the doorway with me," she told the AP, explaining that her backpack prevented her from entering the area. "I was waiting for the shot. And a second later I collapsed."
After initial denials, the Israeli Defense Forces (IDF) acknowledged on November 17 that one of its troops had shot the journalist. The IDF announced that it was conducting an investigation into the incident.
In December, the IDF formally apologized to Monakhov and said that the soldier who fired the shot violated IDF regulations. The IDF also promised that the soldier as well as his commanding officer would face a court martial. To CPJ's knowledge, the disciplinary actions, if carried out, would be the first such action taken by the IDF against soldiers who abused journalists.
NOVEMBER 12
Mazen Dana, Reuters
ATTACKED, HARASSED
Israeli soldiers stopped Reuters cameraman Dana at the Khallet Khadour checkpoint, near the Jewish settlement of Kiryat Arba, and prevented him from entering the old city of Hebron. Dana was traveling with Mary Robinson, the U.N. high commissioner for human rights.
The soldiers claimed that all journalists were prohibited from entering the old city. After Robinson protested, Dana told CPJ, he was finally allowed to proceed.
After they passed through the checkpoint, a group of Jewish settlers attacked Dana's car with stones and metal bars. Afterwards, the journalist was taken to the local police station and questioned for one and a half hours.
Abdel Rahim Qusini, Reuters
ATTACKED
Nasser Ishtayyeh, Reuters
ATTACKED
Jewish settlers attacked a car carrying Reuters photographers Qusini and Ishtayyeh, who were traveling from Jerusalem toward the West Bank city of Nablus to investigate news that a settler had been killed that day.
As the journalists approached a bus station at the Za'tara intersection on the main road to Nablus, they saw some five Israeli soldiers standing with a handful of settlers. Suddenly, about a dozen settlers walked from behind a concrete barrier and started hurling stones at their car. A separate group of about 30 settlers then began throwing stones and pieces of cement. One stone broke the glass of the left window and struck Qusini in the shoulder.
Israeli soldiers witnessed the incident but did not intervene, according to the two journalists, even though their car displayed a "Press" sticker and had Israeli license plates. Qusini was taken to Rafidia Hospital in Nablus for treatment and was released later in the day.
Originally posted by ALBY
Non hai capito un cazzo, antisemita dei miei stivali, se potessi prendermela con qualcuno me la prenderei con le teste di legno come te
====================
io non penso che tutti gli israeliani e i filoisraeliani siano come te , ma basteresti tu per farci diventare davvero antisionisti.
ALBY (POL)
13-03-02, 12:44
Originally posted by cciappas
====================
io non penso che tutti gli israeliani e i filoisraeliani siano come te , ma basteresti tu per farci diventare davvero antisionisti.
Voi non siete antisionisti, siete antisemiti, qs e' il problema.
Io invece pregiudiziali e linguaggio apocalittico contro gli arabi non ho ragione di usarne, questo e' quello che ci differenzia caro sardo
Originally posted by ALBY
Voi non siete antisionisti, siete antisemiti, qs e' il problema.
Io invece pregiudiziali e linguaggio apocalittico contro gli arabi non ho ragione di usarne, questo e' quello che ci differenzia caro sardo
Alcuni si, altri no.
A volte i filo-sionisti e i sionisti non distinguono.
Proprio come gli antisemiti.
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=1263
R.
Originally posted by ALBY
Voi non siete antisionisti, siete antisemiti, qs e' il problema.
Io invece pregiudiziali e linguaggio apocalittico contro gli arabi non ho ragione di usarne, questo e' quello che ci differenzia caro sardo
================
Io ho parlato di te mio caro e del tuo modo di porti di fronte alla morte di un civile compiuta della prepotenza assassina della parte che tu sostieni.
E sopratutto non traviso un bel niente.
Potrei anche dichiarare di essere antisemita, e del tuo giudizio me ne fregherei altamente, perchè è indubbio che molti cosiddetti semiti sono talmente pazzi da giustificarele uccisioni per imporre al resto del mondo la volontà del loro ipotetico dio.
E l'omicidio di rabin ne è solo un piccolissisno esempio.
ALBY (POL)
13-03-02, 13:04
Originally posted by cciappas
================
Io ho parlato di te mio caro e del tuo modo di porti di fronte alla morte di un civile compiuta della prepotenza assassina della parte che tu sostieni.
E sopratutto non traviso un bel niente.
Potrei anche dichiarare di essere antisemita, e del tuo giudizio me ne fregherei altamente, perchè è indubbio che molti cosiddetti semiti sono talmente pazzi da giustificarele uccisioni per imporre al resto del mondo la volontà del loro ipotetico dio.
E l'omicidio di rabin ne è solo un piccolissisno esempio.
Sei un folle CCiappas, simpatico ma tendenzialmente folle, e io piu di te che perdo tempo a leggerti.
Cerca di curare il tuo antisemitismo, e' una brutta bestia e generalmente, la storia insegna, porta a tragiche conseguenze
Originally posted by ALBY
Sei un folle CCiappas, simpatico ma tendenzialmente folle, e io piu di te che perdo tempo a leggerti.
Cerca di curare il tuo antisemitismo, e' una brutta bestia e generalmente, la storia insegna, porta a tragiche conseguenze =======
================
la differenza tra me e te è abissale mio caro.
Io so parlare senza dare del folle al mio interlocutore.
Tu no!!!
E' anche da questa tua incapacità che derivano le tue errate convinzioni.
Credo che sia un bene che qualcuno ti dica questo, perchè è possibile che stimolino più profonde riflessioni alle tue sinapsi addormentate.
ALBY (POL)
13-03-02, 13:20
Originally posted by cciappas
=======
================
la differenza tra me e te è abissale mio caro.
Grazie a Dio!
Originally posted by ALBY
Prepariamoci a una valanga di strumentalizzazioni,come a Genova l'estrema sinistra aspettava il morto.
Ed ecco che la valanga delle strumentalizzazioni, a un'ora dalla morte, prende il via.
"SEI PROIETTILI - A quanto si è appreso da fonti ospedaliere palestinesi Ciriello, 42 anni, è stato raggiunto da sei proiettili, uno dei quali gli ha troncato l' aorta. È arrivato nel vicino ospedale Arab Care che era praticamente già morto dissanguato."
Poi ci dicono che e' morto perche' i cattivi Israeliani non facevano arrivare il sangue all'ospedale. Ammesso e non concesso che sia vero, ma se il ferito aveva l'aorta troncata, hai voglia di fare trasfusioni. Io non sono un medico, ma credo che neanche 100 litri di plasma lo avrebbero salvato.
ALBY (POL)
13-03-02, 13:24
Originally posted by KLASSENKAMPF
.................................................. ..................
I am REAAAAAALLY flabbergasted!!!!
Come diavolo è possibile che l'amministra-zion del forum mandi a me un invito alla modera-zion e contemporaneamente metta il forum m-o nella mani di "moderatori" così faziosi e beceri?
il motivo te lo spiego io mein lieber fuhrer
Essere di parte non significa propugnare l'eliminazione dell'altrui parte politica.In tal ottica io ho sempre dato ampie garanzie, di questo se ne sono accorti gli attenti osservatori neutrali di Pol che mi hanno restituito l'onore di tornare a moderare un forum storico di POL.
Shalom
Calmino scemotto io i tipetti come te me li bevo con il cappuccino.....
Originally posted by ALBY
Non hai capito un cazzo, antisemita dei miei stivali, se potessi prendermela con qualcuno me la prenderei con le teste di legno come te
Ospedale isolato: mancava sangue per salvare Ciriello
Ramallah, 11:25
"Avevamo bisogno urgente di altro sangue per il fotografo italiano colpito, ma l'occupazione israeliana della nostra città non ci ha consentito di ottenerlo". Lo ha dichiarato all'Ansa il dottor Wael Hammuda, direttore dell' Arab Care Hospital di Ramallah, dove questa mattina è morto Raffaele Ciriello, colpito poco prima da una raffica di mitragliatrice sparata dai militari israeliani.
"Il fotografo italiano è giunto in condizioni disperate - ha spiegato Hammuda - abbiamo fatto subito una trasfusione di una unità di plasma, ma ne servivano almeno altre due. Purtroppo, le nostre scorte di plasma si stanno esaurendo".
Hammuda ha detto di aver immediatamente richiesto altro sangue all'ospedale generale di Ramallah. "Però - ha spiegato - da lì ci hanno risposto di non poterle mandare perché i soldati israeliani non fanno passare le ambulanze". Dall'ospedale centrale, intanto, i sanitari hanno segnalato che i militari israeliani li circondano e hanno tagliato acqua e luce: i sanitari riferiscono di essere costretti a curare in strada i feriti della sparatoria che sta continuando in centro perché i militari impediscono l'accesso all'ospedale (leggi qui). (Red)
L'Uomo Tigre
13-03-02, 13:32
Originally posted by ALBY
il motivo te lo spiego io mein lieber fuhrer
Essere di parte non significa propugnare l'eliminazione dell'altrui parte politica.In tal ottica io ho sempre dato ampie garanzie, di questo se ne sono accorti gli attenti osservatori neutrali di Pol che mi hanno restituito l'onore di tornare a moderare un forum storico di POL.
Shalom
Ed è proprio un gran bello scandalo!
Tu non sei degno di moderare neppure le scritte sui muri del cesso più fetido della più triste e squallida stazione degli autobus della provincia più sfigata (Padova nella fattispecie!).
Viva la Palestina, la Sardegna, la Rivoluzione!
Intifada contro il sionismo!
Originally posted by KLASSENKAMPF
Hanno cominciato con la strage dei giornalisti della televisione serba. Hanno continuato con la distruzione delle emittenti radio-televisive palestinesi. Adesso sono arrivati all'omicidio individuale.
Questo in nome della pluralità mediatica "occidentale".
Da oggi siamo tutti sotto tiro degli degli assassini sionisti!
Basta che uno hacker al servizio dell'entità di occupazione in Palestina catturi l'IP di un forumista e lo passi al mosad! Solite menzogne!
La TV serba fu avvertita di evacuare PRIMA del bombardamento NATO. Il direttore se ne andò ma NON DISSE NULLA AI GIORNALISTI, PERCHE' SERVIVANO I MORTI PER LA PROPAGANDA!
Da www.repubblica.it
"Quando un giornalista lavora indipendentemente sul campo, senza coordinarsi con l'esercito, mette in pericolo se stesso". E' la laconica dichiarazione delle forze armate israeliane dopo la morte del fotografo italiano Raffaele Ciriello, falciato da una raffica di mitragliatrice sparata da un carro armato a Ramallah.
Pur esprimendo "profondo dolore" per la morte del fotografo, il colonnello Olivier Rafkowicz, portavoce dell'esercito, sottolinea che "c'erano stati dei conflitti a fuoco a Ramallah e per questo ieri l'area era stata stata preclusa ai giornalisti". (Red)
-------------------------------------------
La morte di questo giornalista e' da compiangere come quella di un giovane scapestrato che fa le gare di velocita' in macchina o motorino con i suoi amici per farsi grande e bello. Entrambi decidono liberamente di mettere a serio rischio la propria vita. Tutto il resto dei discorsi che si possono fare sono solo sciacallaggio e propaganda anti-Israeliana.
bom-bim-bom
13-03-02, 21:46
Originally posted by Il Condor
La morte di questo giornalista e' da compiangere come quella di un giovane scapestrato che fa le gare di velocita' in macchina o motorino con i suoi amici per farsi grande e bello. Entrambi decidono liberamente di mettere a serio rischio la propria vita. Tutto il resto dei discorsi che si possono fare sono solo sciacallaggio e propaganda anti-Israeliana.
O come quelle dei giornalisti uccisi in Afghanistan dai talebani.
Come è che in quel caso si lodava il loro coraggio per informare e qui si biasima?
Originally posted by ALBY
Prepariamoci a una valanga di strumentalizzazioni,come a Genova l'estrema sinistra aspettava il morto.
C'è poco da dire, è morto un nostro connazionale. E' stato ucciso da soldati di Israele in azione per la repressione dei crimini dei terroristi palestinesi (protetti e fomentati dalla cosiddetta Autorità Nazionale Palestinese o da una parte rilevante della medesima), per un evidente, tragico e imperdonabile errore (solo dei deliranti antisemiti possono a cuor leggero sostenere il contrario, così come altrettanto a cuor leggero tifano per le azioni vili e assassine di Hamas o del Fronte Democratico Popolare marxista-leninista).
Questo il testo integrale del comunicato delle forze armate israeliane sulla tragedia:
da www.israele.net :
"Comunicato delle Forze di Difesa israeliane
sulla morte di Ciriello
13 marzo 2002
Le Forze di Difesa israeliane in un comunicato del 13 marzo dichiarano che stanno conducendo indagini sulle circostanze che mercoledi' hanno causato la morte del giornalista italiano Raffaele Ciriello e il ferimento di un fotografo francese a Ramallah. Ad una prima indagine risulta che i militari israeliani non fossero a conoscenza della presenza di giornalisti nella zona. Va sottolineato - continua il comunicato - che la sera prima Ramallah era stata dichiarata zona militare chiusa, off limits per i civili. Le Forze di Difesa israeliane ribadiscono inoltre che chiunque entri nelle zone dei combattimenti senza coordinare i propri movimenti con i militari si espone consapevolmente al rischio di restare colpito negli scontri a fuoco.
Lo stesso Amedeo Ricucci, un collega italiano che si trovava con Ciriello, ha raccontato che i due giornalisti si erano uniti a un gruppo di miliziani palestinesi armati che e' stato poi raggiunto da una raffica sparata da un carro israeliano. "A noi giornalisti era stato detto molto chiaramente che entrare ora a Ramallah era a nostro rischio e pericolo - ha dichiarato David Zev Harris, direttore dell'agenzia di stampa Media Line - e che a una certa distanza una telecamera in spalla puo' facilmente essere scambiata per un lanciarazzi anticarro".
Il comunicato delle Forze di Difesa israeliane si chiude esprimendo profondo dolore per qualunque danno involontariamente causato a civili e giornalisti.
Negli ultimi dieci giorni sono giunti in Israele 300 nuovi giornalisti, oltre ai 500 giunti negli ultimi mesi, che si sono andati ad aggiungere a quelli che si trovano in Israele in modo permanente, portanto il totale quasi a mille.
(Comunicato Forze di Difesa israeliane, Jerusalem Post, 13.03.02) "
Shalom!
Originally posted by bom-bim-bom
O come quelle dei giornalisti uccisi in Afghanistan dai talebani.
Come è che in quel caso si lodava il loro coraggio per informare e qui si biasima?
Il coraggio e` identico da parte di rischia la vita per la verita`.
non e` identico invece l`approccio che si ha da parte dei "tifosi".
nessuno credo che dopo la morte della Cutulli abbia propugnato la fine dello stato afgano o la sua illeggitimita`.
si tratta di mantenere le giuste proporzioni in tutto.
bom-bim-bom
13-03-02, 22:19
Originally posted by benny3
Il coraggio e` identico da parte di rischia la vita per la verita`.
non e` identico invece l`approccio che si ha da parte dei "tifosi".
nessuno credo che dopo la morte della Cutulli abbia propugnato la fine dello stato afgano o la sua illeggitimita`.
si tratta di mantenere le giuste proporzioni in tutto.
Benny, chi propugna la fine dello stato israeliano lo faceva anche prima di questo fatto increscioso.
io non l'ho mai fatto, nè lo faccio adesso. le mie posizioni le ho ripetute molte volte.
Certo, come non avere la tentazione di ricollegare questo fatto (ma è un atto) a quello di ieri di tutta la stampa internazionale sotto il fuoco per svariati minuti...
Qui mi sa che qualcuno ha dato ordine di mantenere fuori dalle zone di questa operazione i giornalisti, e qualche (ma forse molti) grosso idiota col fucile in spalla ha con gioia straobbedito.
La domanda allora sorge spontanea perchè non si vogliono in questa operazione i giornalisti che testimoniano?
Cibo per la mente.
L'Uomo Tigre
13-03-02, 22:21
Originally posted by benny3
Il coraggio e` identico da parte di rischia la vita per la verita`.
non e` identico invece l`approccio che si ha da parte dei "tifosi".
nessuno credo che dopo la morte della Cutulli abbia propugnato la fine dello stato afgano o la sua illeggitimita`.
si tratta di mantenere le giuste proporzioni in tutto.
Appunto, manteniamo le giuste proporzioni.
Cutulli è stata uccisa da dei banditi, Ciriello dall'esercito sionista.
Va bene che l'entità sionista è uno stato criminale, ma in genere gli eserciti non uccido cittadini di paesi ufficialmente amici o gli sparano dentro l'albergo perché non vogliono testimoni.
Almeno i deliquenti afghani, da bravi criminali ignoranti e morti di fame, lo hanno fatto per rapinarli.
bom-bim-bom
13-03-02, 22:25
Originally posted by Pieffebi
da www.israele.net :
"Comunicato delle Forze di Difesa israeliane
sulla morte di Ciriello
13 marzo 2002
Le Forze di Difesa israeliane in un comunicato del 13 marzo dichiarano che stanno conducendo indagini sulle circostanze che mercoledi' hanno causato la morte del giornalista italiano Raffaele Ciriello e il ferimento di un fotografo francese a Ramallah. Ad una prima indagine risulta che i militari israeliani non fossero a conoscenza della presenza di giornalisti nella zona. Va sottolineato - continua il comunicato - che la sera prima Ramallah era stata dichiarata zona militare chiusa, off limits per i civili. Le Forze di Difesa israeliane ribadiscono inoltre che chiunque entri nelle zone dei combattimenti senza coordinare i propri movimenti con i militari si espone consapevolmente al rischio di restare colpito negli scontri a fuoco.
Lo stesso Amedeo Ricucci, un collega italiano che si trovava con Ciriello, ha raccontato che i due giornalisti si erano uniti a un gruppo di miliziani palestinesi armati che e' stato poi raggiunto da una raffica sparata da un carro israeliano. "A noi giornalisti era stato detto molto chiaramente che entrare ora a Ramallah era a nostro rischio e pericolo - ha dichiarato David Zev Harris, direttore dell'agenzia di stampa Media Line - e che a una certa distanza una telecamera in spalla puo' facilmente essere scambiata per un lanciarazzi anticarro".
Il comunicato delle Forze di Difesa israeliane si chiude esprimendo profondo dolore per qualunque danno involontariamente causato a civili e giornalisti.
Negli ultimi dieci giorni sono giunti in Israele 300 nuovi giornalisti, oltre ai 500 giunti negli ultimi mesi, che si sono andati ad aggiungere a quelli che si trovano in Israele in modo permanente, portanto il totale quasi a mille.
(Comunicato Forze di Difesa israeliane, Jerusalem Post, 13.03.02) "
Shalom!
Beh insomma... forse Israele.net doveva pubblicare la testimonianza di Ricucci, non quella di un'altro.
Eccola qui cmq:
«Siamo usciti alle 9,30 dal City Inn di Ramallah - racconta Ricucci - la situazione sembrava più tranquilla di ieri, quando non abbiamo potuto metter piede fuori dall'albergo perchè ci sparavano addosso. Si sentivano dei colpi, è vero, ma sembrava provenissero da più lontano, dai campi profughi di Alamari e Kaddumi». «Siamo andati verso il centro - ricorda il giornalista - e siamo arrivati a 50 metri dalla piazza principale. Qui abbiamo imboccato una stradina laterale da cui avevano sentito provenire delle voci concitate. C'era un gruppo di miliziani palestinesi che parlava, ma nessuno stava sparando. Suppongo che parlassero del fatto che si stavano avvicinando i carri armati e infatti poco dopo ne è spuntato uno alla fine della strada, a circa 200 metri. Si è fermato, lo stavamo filmando e improvvisamente è partita una raffica e Raffaele è caduto». L'inviato della Rai ha riferito che Ciriello «è stato raggiunto da diversi colpi, di cui sei al torace»: «lo abbiamo trascinato via e caricato sulla macchina di un civile palestinese. Lo abbiamo trasportato in un ospedale dove hanno cercato di operarlo, ma le ferite erano troppo gravi».
bom-bim-bom
13-03-02, 22:27
La reazione ufficiale italiana da televideo rai:
Antonione:chiesti chiarimenti a Israele
Il governo italiano ha chiesto a Israele, per il tramite dell'ambasciatore in Italia, "esaurienti spiegazioni" sull'uccisione del fotoreporter Raffaele Ciriello.Lo ha detto il sottosegretario agli Esteri, Roberto Antonione, intervenendo al Senato per riferire al Parlamento dell'accaduto. All'ambasciatore israeliano, il segretario generale del ministero degli Esteri, ha detto Antonione, "ha espresso la forte indignazione e l'emozione che ha suscitato in Italia l'uccisione di un inerme civile che compiva il suo dovere".Antonione ha confermato che la salma sarà trasportata domani in Italia
Originally posted by L'Uomo Tigre
Appunto, manteniamo le giuste proporzioni.
Cutulli è stata uccisa da dei banditi, Ciriello dall'esercito sionista.
Va bene che l'entità sionista è uno stato criminale, ma in genere gli eserciti non uccido cittadini di paesi ufficialmente amici o gli sparano dentro l'albergo perché non vogliono testimoni.
Almeno i deliquenti afghani, da bravi criminali ignoranti e morti di fame, lo hanno fatto per rapinarli.
come volevasi dimostrare.............:K :K :K
Originally posted by bom-bim-bom
Benny, chi propugna la fine dello stato israeliano lo faceva anche prima di questo fatto increscioso.
io non l'ho mai fatto, nè lo faccio adesso. le mie posizioni le ho ripetute molte volte.
Certo, come non avere la tentazione di ricollegare questo fatto (ma è un atto) a quello di ieri di tutta la stampa internazionale sotto il fuoco per svariati minuti...
Qui mi sa che qualcuno ha dato ordine di mantenere fuori dalle zone di questa operazione i giornalisti, e qualche (ma forse molti) grosso idiota col fucile in spalla ha con gioia straobbedito.
La domanda allora sorge spontanea perchè non si vogliono in questa operazione i giornalisti che testimoniano?
Cibo per la mente.
Bom Bim Bom tu sottovaluti i cattivi.
se Israele fosse il demonio, come, non tu, ma molti altri credono noi dalla Cisgiordania avremmo notizie come dalla luna.
ti risulta che azioni dei tibetani contro i cinesi siano filmate????
quanti giornalisti sono in Irak, quando saddam gasa un po` di curdi?????
ti cito due cifre dell`articolo di Pieffebi: 500 nuovi giornalisti.
gli americani durante le loro azioni a gardez ne accettano molti meno. la cutulli stessa e` stata uccisa nella fase nel quale il regime talebano si stava sbriciolando, quando gli americani bombardavano i giornalisti se ne stavano buoni buoni ad Islamabad. durante la guerra del Golfo prendevano il riassuntino da Sschawezkhopf.
fai il raffronto con la Cisgiordania e si vede subito la differenza.
bom-bim-bom
13-03-02, 23:18
Originally posted by benny3
Bom Bim Bom tu sottovaluti i cattivi.
se Israele fosse il demonio, come, non tu, ma molti altri credono noi dalla Cisgiordania avremmo notizie come dalla luna.
ti risulta che azioni dei tibetani contro i cinesi siano filmate????
quanti giornalisti sono in Irak, quando saddam gasa un po` di curdi?????
ti cito due cifre dell`articolo di Pieffebi: 500 nuovi giornalisti.
gli americani durante le loro azioni a gardez ne accettano molti meno. la cutulli stessa e` stata uccisa nella fase nel quale il regime talebano si stava sbriciolando, quando gli americani bombardavano i giornalisti se ne stavano buoni buoni ad Islamabad. durante la guerra del Golfo prendevano il riassuntino da Sschawezkhopf.
fai il raffronto con la Cisgiordania e si vede subito la differenza.
Ma infatti trovo inconcepibile la censura totale (a meno che non serva propaganda) degli USA nelle ultime guerre.
Come anche le richieste di autocensura degli USA stessi.
La Cina, l'Irak... si, ma non vorrai dirmi che ti andrebbe bene che Israele si comportasse allo stesso modo?
Purtroppo gli ultimi fatti riguardano Israele, la stampa estera, un nostro connazionale, non la Cina, nè l'Irak.
Il punto è che questo "incidente" segue l'incidente in cui l'IDF ha tempestato di proiettili un piano di un albergo dove stava la stampa internazionale.
E' difficile non dubitare, io dubito assai...
Originally posted by KLASSENKAMPF
Lo sapevi che l'entità sionista è l'unico luogo al mondo da cui si può telefonare all'estero solo da telefoni fissi domiciliati o dagli uffic post-telegrafici ma NON da cabine pubbliche? Perché, secondo te?
Lo sapevi che TUTTE le pubblicazioni sono dal 1948 soggette a censura militare?
Come mai i corrispondenti esteri, che in tutto il mondo risiedono nelle capitali, sono costretti a risiedere in una città come alquds(yerushlaim) che non è capitale di niente?
Come mai Ricucci HA RITRATTATO la versione che aveva dato ai telegiornali? Perché gli hanno pagato il gelato?
Beviti le veline della lohama psikhologìt!:K :K :K :K
piu` leggo le cose che scrivi e piu` arguisco che il riformatorio deve essere stat un`esperienza raggelante. tra poco ci vorra il decodere per capire quello che scrivi. la tau teori,a novello cagliostro, quale sarebbe che isarele e` il paese del Male???? con decine di paesi arabai intorno che non sanno neanche cosa siano i diritti umani e la democrazia?????
metti da parte il tuo antisemitismo, e cerca di analizzare la situazione piu` serenamente
.....e soprattutto scrivi in i*&@@#***** :K :K :K
Originally posted by bom-bim-bom
Ma infatti trovo inconcepibile la censura totale (a meno che non serva propaganda) degli USA nelle ultime guerre.
Come anche le richieste di autocensura degli USA stessi.
La Cina, l'Irak... si, ma non vorrai dirmi che ti andrebbe bene che Israele si comportasse allo stesso modo?
Purtroppo gli ultimi fatti riguardano Israele, la stampa estera, un nostro connazionale, non la Cina, nè l'Irak.
Il punto è che questo "incidente" segue l'incidente in cui l'IDF ha tempestato di proiettili un piano di un albergo dove stava la stampa internazionale.
E' difficile non dubitare, io dubito assai...
no non mi va che Israele si riduca come Cina e Irak. e` una democrazia con tutti i suoi limiti, ma una democrazia.
poi non e` la cina. infatti ne stiamo parlando.
certo bisogna analizzare bene i fatti.
ad esempio si e` parlato da parte della rai del fatto che gli israeliani ieri permettessero ad una sola ambulanza di andare per tutta Ramallah.
a sentire loro pero` i palestinesi nei giorni precedenti hanno usato le ambulanze per spostare uomini armati. a chi credere?????
L'Uomo Tigre
14-03-02, 00:01
Originally posted by benny3
a sentire loro pero` i palestinesi nei giorni precedenti hanno usato le ambulanze per spostare uomini armati. a chi credere?????
A quelli che sparano nelle stanze dell'albergo dove stanno i giornalisti e ne ammazzano uno con un tank, ovvio!
A chi altri potremmo mai credere?
:rolleyes:
Originally posted by bom-bim-bom
O come quelle dei giornalisti uccisi in Afghanistan dai talebani.
Come è che in quel caso si lodava il loro coraggio per informare e qui si biasima?
Il coraggio PER INFORMARE, hai detto bene, io lo lodo, ma quello per DISinformare, per Dio, no !!!
Alle testimonianze di ricucci & co non gli do nessun valore... cristiano ci ha insegnato bene come lavorano i giornalisti stranieri che vanno la'.
E visto che hai parlato di Pearl, un altro particolare. Quello di Pearl e' stato un omicidio volontario, quello di ieri un incidente (e ancora non si sa bene neppure chi abbia sparato, potrebbero anche essere stati i palestinesi).
L'Uomo Tigre
14-03-02, 10:35
Originally posted by Il Condor
Il coraggio PER INFORMARE, hai detto bene, io lo lodo, ma quello per DISinformare, per Dio, no !!!
Alle testimonianze di ricucci & co non gli do nessun valore... cristiano ci ha insegnato bene come lavorano i giornalisti stranieri che vanno la'.
E visto che hai parlato di Pearl, un altro particolare. Quello di Pearl e' stato un omicidio volontario, quello di ieri un incidente (e ancora non si sa bene neppure chi abbia sparato, potrebbero anche essere stati i palestinesi).
Daniel Pearl non è stato ucciso dall'esercito pakistano, Ciriello è stato fatto fuori a sangue freddo dall'esercito sionista.
La morte di Pearl è un tipico caso di strumentalizzazione mediatica sionista. Egli era un infiltrato dello stato illegale, una vera è propria spia.
I sionisti hanno voluto far credere che sia stato ucciso perché giudeo, ma la verità è un'altra.
Non è vero che è stato sgozzato dopo essere stato costretto a dichiarare di essere giudeo.
Gli esperti americani che hanno visionato il filmato hanno dichiarato che era già morto quando gli hanno tagliato la gola, era solo una messa in scena.
Probabilmente quella spia vigliacca è morta d'infarto quando si è reso conto di essere stato scoperto.
E' stata la solita trovata anglo-indo-sionista per screditare il Pakistan.
[QUOTE]Originally posted by L'Uomo Tigre
[B]
"La morte di Pearl è un tipico caso di strumentalizzazione mediatica sionista. Egli era un infiltrato dello stato illegale, una vera è propria spia."
Si, si... era un infiltrato...
Lo vedra fra qualche anno, quando l'Occidente si svegliera' dal torpore, i VOSTRI infiltrati che fine che fanno !!!
Condor e Uomo Tigre, siete immoderabili.
Non avete nè il senso del tragico, nè il senso del ridicolo.
R.
L'Uomo Tigre
14-03-02, 11:01
Roderigo, sono stati gli stessi agenti americani(=filosionisti) a dichiarare, dopo aver visionato il filmato della presunta esecuzione di Pearl, che era già morto quando gli hanno tagliato la gola e poi decapitato.
I sionisti si son ben guardati da raccontarlo, anzi, hanno detto al mondo che mentre la lama si avvicinava alla gola, Daniel Pearl ha gridato con orgoglio:"Sono giudeo!".
Sono gli stessi che raccontano che quel poverino è stato ucciso perché portava una bomba e non voleva togliersi i vestiti, gli stessi che sparano ai giornalisti in hotel!
Bisogna sempre dubitare di questi individui, sempre.
Gli antisemiti dovrebbero essere trattati come a Norimberga....SEMPRE.
Shalom!
Originally posted by KLASSENKAMPF
[QUOTE]Originally posted by benny3
[B]
decine di paesi arabi che non sanno neanche cosa siano i diritti umani e la democrazia?????
metti da parte il tuo antisemitismo.
Mi sa che quanto a antisemitismo sei conciato maluccio, vista la tua opinione sugli arabi!
P.S. Non capisco quello che non hai capito del mio italiano.
si possono inventare un sacco di cose avendo una fervida fantasia, ma che israele nel medioriente sia l`unica democrazia, mi sembra un dato di fatto. tutto qui.
Ps. non mi riferisco all`italiano ma a tutte quelle interruzioni che metti nelle tue esposizioni. ma se sei abituato ad espriemerti in modo nebuloso, quasi esoterico, va bene lo stesso.
contento tu.
jesi1194 (POL)
14-03-02, 15:14
Originally posted by Pieffebi
Gli antisemiti dovrebbero essere trattati come a Norimberga....SEMPRE.
Shalom!
Altro nodo che verrà al pettine...PRIMA O POI.
Powered by vBulletin® Version 4.2.5 Copyright © 2024 vBulletin Solutions Inc. All rights reserved.