Dragonball (POL)
13-03-02, 18:19
Il Comune demolirà il campo nomadi
L'assessore Zanoni: «Raderemo al suolo
tutte le baracche di via dell'Aeroporto»
Motivi di ordine igienico sanitario e di ordine pubblico
Capolinea in vista per il campo nomadi di via dell'Aeroporto, ai confini tra Treviso e Quinto: all'albo pretorio di Ca' Sugana è stata affissa ieri mattina un'ordinanza del settore attività edilizia che decreta la demolizione completa dell'accampamento, con tutte le roulottes, le baracche e le costruzioni abusive erette in questi anni tra spostamenti, abbattimenti e ricostruzioni.
Un provvedimento nell'aria da tempo e che il Comune di Treviso ha deciso di assumere in considerazione dello stato di degrado igienico e sanitario del campo, ma soprattutto per risolvere una volta per tutte le questioni legate alla sicurezza e alla illegalità regnante nella zona di via dell'Aeroporto.
Una situazione del tutto particolare, quella di via dell'Aeroporto, con nuclei familiari di nomadi e immigrati in coabitazione forzosa nella precarietà più assoluta.
Numerosi, tra l'altro, sono stati anche i blitz delle forze dell'ordine nella lotta allo spaccio di droga, con fermi di decine di persone e sequestro di cospicue quantità di sostanze stupefacenti.
Ultimo in ordine di tempo, circa un mese e mezzo fa, l'episodio di una molotov lanciata contro le baracche da ignoti, con un incendio che non ha provocato una strage solo per un caso fortuito.
Forse la goccia che ha fatto traboccare il vaso e che ha spinto il Comune ad emettere l'ordinanza di sgombero e demolizione.
«In quel sito ci sono continui problemi di sicurezza - spiega Ermes Zanoni, assessore ai servizi sociali del Comune - oltre che una situazione igienico-sanitaria molto precaria. Quindi abbiamo preso questa decisione e quando daremo seguito all'ordinanza verrà raso al suolo ogni costruzione esistente, mobile oppure fissa non ha importanza. Mettere in strada decine di persone - aggiunge l'assessore - non è mai una cosa semplice, ma in qualche modo bisogna mettere un freno a quanto succede in via dell'Aeroporto, non si può continuare in questo modo».
Di tempi certi l'assessore non parla, ma una prima ipotesi prevede che entro la metà di aprile il campo venga sgomberato e demolito completamente, restituendo in questo modo l'area al legittimo proprietario, la ditta grafica Italprint di Treviso che lo ha rilevato dall'Usl 9 nel 1999.
«Sarà necessario prendere anche accordi con le forze dell'ordine - precisa Zanoni - se non altro per consentire le opere di demolizione in totale sicurezza. Di certo non si può pensare di appoggiarsi esclusivamente alle polizia municipale. Per il resto, prenderemo in considerazione qualche caso particolare, dove ci sono bambini: i servizi sociali del Comune faranno il necessario, per il resto crediamo non sia un caso di nostra competenza».
In sostanza, andranno giù le varie roulottes e tutte le altre costruzioni ad uso abitativo, attualmente disposte in maniera del tutto disordinata e casuale, realizzate con legno, nylon, teli di vario genere, lamiere, tavolame.
Attualmente sono presenti nove baracche, oltre a tre o quattro roulotte che sono "sopravvissute" alle prime e parziali demolizioni dell'agosto e settembre dell'anno scorso e che sono state ricostruite in un secondo momento.
L'ordinanza emessa dal settore attività edilizie del Comune è stato notificata ai proprietari dell'area a ridosso della Castellana, le grafiche Italprint, proprio per consentire l'accesso e la disponibilità di tutta la zona occupata dalle baracche abusive e per consentire le operazioni di demolizione di quanto è stato costruito, compresa la rimozione del materiale in eternit utilizzato per coprire alcune costruzioni.
Ieri mattina il provvedimento è stato notificato anche ai nomadi residenti in via dell'Aeroporto e attualmente occupanti i fabbricati abusivi, oltre ad essere trasmesso all'Usl 9, alla regione, alla Questura, alla Procura della Repubblica, alla Prefettura e al presidente della Provincia.
FATTI,non chiacchere.
Sene ricordino BENE gli/le elettori/trici al momento del voto!
Che i partiti NON sono tutti uguali.
L'assessore Zanoni: «Raderemo al suolo
tutte le baracche di via dell'Aeroporto»
Motivi di ordine igienico sanitario e di ordine pubblico
Capolinea in vista per il campo nomadi di via dell'Aeroporto, ai confini tra Treviso e Quinto: all'albo pretorio di Ca' Sugana è stata affissa ieri mattina un'ordinanza del settore attività edilizia che decreta la demolizione completa dell'accampamento, con tutte le roulottes, le baracche e le costruzioni abusive erette in questi anni tra spostamenti, abbattimenti e ricostruzioni.
Un provvedimento nell'aria da tempo e che il Comune di Treviso ha deciso di assumere in considerazione dello stato di degrado igienico e sanitario del campo, ma soprattutto per risolvere una volta per tutte le questioni legate alla sicurezza e alla illegalità regnante nella zona di via dell'Aeroporto.
Una situazione del tutto particolare, quella di via dell'Aeroporto, con nuclei familiari di nomadi e immigrati in coabitazione forzosa nella precarietà più assoluta.
Numerosi, tra l'altro, sono stati anche i blitz delle forze dell'ordine nella lotta allo spaccio di droga, con fermi di decine di persone e sequestro di cospicue quantità di sostanze stupefacenti.
Ultimo in ordine di tempo, circa un mese e mezzo fa, l'episodio di una molotov lanciata contro le baracche da ignoti, con un incendio che non ha provocato una strage solo per un caso fortuito.
Forse la goccia che ha fatto traboccare il vaso e che ha spinto il Comune ad emettere l'ordinanza di sgombero e demolizione.
«In quel sito ci sono continui problemi di sicurezza - spiega Ermes Zanoni, assessore ai servizi sociali del Comune - oltre che una situazione igienico-sanitaria molto precaria. Quindi abbiamo preso questa decisione e quando daremo seguito all'ordinanza verrà raso al suolo ogni costruzione esistente, mobile oppure fissa non ha importanza. Mettere in strada decine di persone - aggiunge l'assessore - non è mai una cosa semplice, ma in qualche modo bisogna mettere un freno a quanto succede in via dell'Aeroporto, non si può continuare in questo modo».
Di tempi certi l'assessore non parla, ma una prima ipotesi prevede che entro la metà di aprile il campo venga sgomberato e demolito completamente, restituendo in questo modo l'area al legittimo proprietario, la ditta grafica Italprint di Treviso che lo ha rilevato dall'Usl 9 nel 1999.
«Sarà necessario prendere anche accordi con le forze dell'ordine - precisa Zanoni - se non altro per consentire le opere di demolizione in totale sicurezza. Di certo non si può pensare di appoggiarsi esclusivamente alle polizia municipale. Per il resto, prenderemo in considerazione qualche caso particolare, dove ci sono bambini: i servizi sociali del Comune faranno il necessario, per il resto crediamo non sia un caso di nostra competenza».
In sostanza, andranno giù le varie roulottes e tutte le altre costruzioni ad uso abitativo, attualmente disposte in maniera del tutto disordinata e casuale, realizzate con legno, nylon, teli di vario genere, lamiere, tavolame.
Attualmente sono presenti nove baracche, oltre a tre o quattro roulotte che sono "sopravvissute" alle prime e parziali demolizioni dell'agosto e settembre dell'anno scorso e che sono state ricostruite in un secondo momento.
L'ordinanza emessa dal settore attività edilizie del Comune è stato notificata ai proprietari dell'area a ridosso della Castellana, le grafiche Italprint, proprio per consentire l'accesso e la disponibilità di tutta la zona occupata dalle baracche abusive e per consentire le operazioni di demolizione di quanto è stato costruito, compresa la rimozione del materiale in eternit utilizzato per coprire alcune costruzioni.
Ieri mattina il provvedimento è stato notificato anche ai nomadi residenti in via dell'Aeroporto e attualmente occupanti i fabbricati abusivi, oltre ad essere trasmesso all'Usl 9, alla regione, alla Questura, alla Procura della Repubblica, alla Prefettura e al presidente della Provincia.
FATTI,non chiacchere.
Sene ricordino BENE gli/le elettori/trici al momento del voto!
Che i partiti NON sono tutti uguali.