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Visualizza Versione Completa : Il Traforo di "Lunardi"



13-03-02, 21:45
Per gli Aquilani sopratutto. Che cosa pensate del parere che Biagio Tempesta ha sul c.d. "Traforo di Lunardi"? Lunardi, quello che vuole bucarci il Padre delle Nostre Genti, il nostro Gran Sasso che amiamo con tutto noi stessi, per la "sicurezza" di quelli che ci lavorano. Ma per la sicurezza di quelli che ci lavorano vuole mettere in pericolo la vita, l'economia e la salute di 800.000 persone? E poi dicono che sta facendo tutto questo per fare prendere gli appalti alla ditta di suo figlio, la Roxwell. Ma cavolo, per la ditta di suo figlio, che mi sta antipatico quanto lui, io devo vedermi il mio Gran Sasso rovinato e la mia acqua messa in pericolo! Io mi sono allontanato dalla CdL proprio per questo. Se Lunardi non la smette di violentare la mia regione io non rientrerò mai più in quella coalizione che mi pento di averla votata ... perché, se avessi saputo che avrebbero voluto fare una cosa del genere (cosa che a noi nessuno ci ha detto) non li avrei mai votati. E mi meraviglio di Tempesta, che per rispetto di quelli che hanno il potere, così come Pace, solo perché sono della stessa coalizione, hanno venduto la loro terra e la loro gente, quelli che gli hanno permesso di andare al potere. Insomma, ditemi che cosa pensate di Tempesta e di Pace sopratutto voi Aquilani. Io intanto posto questa lettera tratta da Il Centro di Domenica 10 marzo 2002.

Gran Sasso, la sicurezza non è in vendita

Il sindaco dell'Aquila ci ha dato a intendere che la 3a canna è un'opera voluta dalla sicurezza. Egli in tal modo conferma la pericolosità del Laboratorio della quale nessuno è mai stato informato prima. Verità tardiva ma usata in modo improprio solo perché fa comodo: la sicurezza che serve non è certo quella di una terza canna visto che ce ne sono già due. L'abbassamento di 600 m. della falda acquifera precedentemente causato è considerato dai geologi non prezzolati un grave disastro idrogeologico irreversibile. L'Anas dice che i lavori causeranno un'ulteriore, inconfutabile perdita di acqua e una contaminazione enorme delle acque. La coscienza non è in vendita agli interessi del Laboratorio né alla consumata apoteosi del progresso che non ci dice quanti pochi in realtà beneficeranno dell'opera. Basta colle perizie di parte a vantaggio degli interessi economici e si ricordi piuttosto che Wwf, Legambiente, Italia Nostra, Greenpeace, Club Alpino Italiano, Mountain Wilderness, Pro Natura, Lipu, Marevivo, Amici della Terra, Società Italiana di Geologia ambientale e l'Istituto nazionale per la forestazione ambientale, denunciano la presenza nei laboratori di sostanze pericolose altamente infiammabili il cui documento sospetto è che siano stoccate con rischi di perdite e sversamenti nell'ambiente. Che ci dice il sindaco pro-sicurezza della pericolosità del cloruro di gallio, degli isoalcani, dell'argon liquido, del germanio arricchito e del trimetilbenzene? Se il sindaco vuol fare qualcosa di utile riconduca ad ecocompatibilità le attività del Laboratorio.
Beatrice Marinelli
Pescara

14-03-02, 22:09
Segnalo il sito http://www.abruzzoweb.it/ in cui si parla abbondantemente di questo fatto.

15-03-02, 20:38
Noto che i politici non ne parlano di questa vergogna del governo sia regionale che nazionale. Pace ha paura che non prenderà i voti perché se li è giocati vendendosi la Regione e la sua gente per il potere a Lunardi, mettendone a rischio l'economia, l'ambiente e la salute. Beh! Questo silenzio è fatto a posta per aspettare le elezioni. Certo che un "ministro" che si porta un conflitto di interessi così negli USA per esempio indosserebbe una maglia arancione in galera! No a fare il "ministro" degli stivali.

16-03-02, 21:27
:rolleyes:

ausone abruzzese
21-03-02, 23:32
Innanzitutto saluti a tutti.
Anch'io sono contro il terzo traforo; posso anche dire di far parte dei numerosi di centro-destra (nel mio caso destra autonomista) che non sono affatto d'accordo con l'atteggiamento succube dei nostri rappresentanti.
La terra è nostra e va difesa!

28-04-02, 16:35
Altra lettera contro il Terzo Traforo. All’attenzione cortese verso il “caro” Lunardi e verso il sindaco di L’Aquila che “ha a cuore la sicurezza” Tempesta.

A proposito della lettera pubblicata nella Pagina Aperta, in cui si spiegavano le ragioni di inopportunità della realizzazione del terzo traforo, credo che il lettore di Avezzano avesse ragione. Ma un punto in più su cui bisogna insistere è la questione dell’acqua. Anche ammesso che non si proceda con il progetto di darne una parte alla Puglia, l’acqua è un problema enorme perché ce n’è sempre di meno. Ora, quando si sono fatte le prime gallerie, la quantità regalata dal Gran Sasso è diminuita decisamente. Quindi, guardando al futuro, dei buoni amministratori dovrebbero evitare anche il solo rischio che questo fenomeno possa ripetersi. E siccome il progetto del terzo tunnel non può assicurare la certezza che l’acqua non diminuisca, allora è meglio evitare l’opera. Non serve avere un laboratorio di fisica nucleare se la gente poi è costretta a comprare l’acqua da bere e a vedersi razionata l’acqua per lavarsi.
Franco Di Matteo.

05-05-02, 20:33
Angelo Tontodimamma ha detto che il problema del Terzo Traforo del Gran Sasso avrà dimensioni planetarie. Dopo la conferenza tenuta a Farindola presso il centro scientifico del Parco Nazionale del Gran Sasso – Monti della Laga i relatori hanno effettuato un sopralluogo presso le sorgenti acquifere del “Vitello d’Oro” e del “Mortaio d’Angri” dalle quali è presa l’acqua che rifornisce l’acquedotto dei paesi del Teramano e del Pescarese. Dalla conferenza è emerso che i danni che provocherebbe un terzo traforo sarebbero incalcolabili e soprattutto diminuirebbe ulteriormente l’acqua, che è una delle migliori d’Italia, e è stato detto che gli amministratori locali devono unirsi per combattere Lunardi e tutto il governo (anche regionale) nei confronti della decisione di spendere tutti questi soldi per quest’opera inutile e dannosa. La colpa è da attribuire anche al centro – sinistra che non convertì a suo tempo i fondi per un eventuale terzo traforo in spese per altri fini più costruttivi. La battaglia tuttavia può essere vinta. Praticamente tutta la Provincia di Teramo è contraria così come il 70 % dei cittadini della provincia di Pescara intervistati. Mario Marano Viola, presidente del Comitato per la Tutela delle Acque del Gran Sasso, ha sottolineato come i fiumi Fino e Tavo stiano lentamente morendo. Bisogna a tutti costi evitare questo scempio.

Io vado spesso a L’Aquila e percorro spesso l’autostrada A24 Roma – L’Aquila – Teramo. Di traffico non ce n’è nemmeno un po’ e quel po’ che c’è in certi giorni non è tale da mettere in forse la sicurezza dei dipendenti del Laboratorio di Fisica Nucleare. E il sig. Lunardi non può sapere più di me queste cose da smentirmi perché lui è Emiliano e io sono Abruzzese e so io come vanno le cose a casa mia e non lui. Poi, in quel laboratorio, non c’è quasi nessun Abruzzese a lavorare, ma sono tutti di fuori regione e addirittura stranieri, anche Afroamericani,e gli stranieri sono quasi tutti Ameri-Cani, che fanno gli esperimenti a casa mia che noi non sappiamo. Se sono fondi per la Regione Abruzzo, noi li vogliamo utilizzare per cose che servono alla Regione Abruzzo e agli Abruzzesi, non a persone che dell’Abruzzo non gliene può fregare di meno e da quando hanno costruito quel laboratorio hanno dato l’inizio i nostri incubi. Potrebbe guadagnare un po’ l’edilizia ma dopo 20 anni finirebbe tutto e anche la nostra acqua diminuirebbe. Gli unici che ci guadagnerebbero un po’ sono certe società (leggasi “società legate in qualche modo a Lunardi”). Io voglio vedere se Lunardi farebbe fare un Traforo sotto il Monte Fumaiolo, che è la montagna sua, e mettesse in crisi l’acqua del Parmense che è l’acqua che beve pure lui. Io abito nella Valle del Fino e posso testimoniare che il fiume Fino ha diminuito la sua portata negli ultimi anni. Poi, se è vero che quelli del governo e del parlamento sono servi del popolo, come ha detto il presidente del senato Marcello Pera, siano davvero servi del popolo e rispettino la volontà del popolo dell’Abruzzo che nei sondaggi dice per l’84 % che non vuole un altro scempio alla montagna che abbiamo da sempre chiamato “Padre delle nostre genti”, che faccia pure fare un referendum. No a altra violenza!

02-06-02, 13:36
Il giorno domenica 26 maggio 2002 il quotidiano "Il Centro" ha pubblicato una lettera del Sig. Donato Troiano di Parma che, secondo me, deve essere presa seriamente. Questa lettera inizia con il dirci che Lunardi, preceduto dall'Assessore ai Lavori Pubblici della Regione Abruzzo, ha detto che il terzo traforo del Gran Sasso sarà ben presto una realtà, e questo lo sappiamo tutti. L'azienda di Lunardi, la Rocksoil S.p.A., è nota per la sua esperienza in materia di ponti, viadotti e opere in sotterraneo. Il Sig. Troiano ci dice che Lunardi aveva proposto di fare a Parma un tunnell sotto il torrente omonimo. E questo, a mio giudizio, ci dovrebbe iniziare a farci preoccupare perché ci fa capire che quando può portare il lavoro alla sua azienda egli oltraggerebbe pure il popolo che ne pagherebbe le conseguenze. Il traforo sotto al "Padre delle Nostre Genti", dice lui, è particolarmente grave perché è un attentato a una delle maggiori risorse di vita dell'Abruzzo, ma anche dell'Italia. Senza dilungarsi su ciò che hanno detto le Associazioni Ambientaliste riporta parte del testo di "Qui Tourin", il giornale del Tci:
"NEL CASO DEL GRAN SASSO UN ERRORE DI VALUTAZIONE POTREBBE DETERMINARE CONSEGUENZE DRAMMATICHE PER L'APPROVIGIONAMENTO IDRICO DI 800 MILA RESIDENTI E DI PIU' DI UN MILIONE E MEZZO DI TURISTI. SIGNIFICHEREBBE L'ANNULLAMENTO DELLA SCELTA ECOSOSTENIBILE PERSEGUITA DAI TANTI PICCOLI CENTRI MONTANI DEL PARCO NAZIONALE. COMPORTEREBBE IL PERICOLO DI SCONVOLGIMENTO DELLA MONTAGNA PIU' FAMOSA DELL'APPENNINO, A MENO DI UN'ORA DA ROMA".
Ma a Lunardi non importa niente di tutte queste cose dal momento che calpestato il parere contrario di 60 amministrazioni comunali e di 2 province? Se nella conferenza dei servizi non ha invitato l'ATO! Come può un ministro che si può chiamare tale non invitare l'Ente di tutela delle acque in una conferenza dei servizi che deve decidere su un'opera che potrebbe danneggiare le acque? Questo Lunardi ragiona più da progettista che da ministro. C'è chi propone un referendum, ma se Lunardi ha detto che pure se il popolo voterà NO a un referendum egli proseguirà con la sua decisione e da finta che i ricorsi dell'ATO e della Provincia di Teramo non ci siano mai state. Si potrebbe presentare un documento alla prossima conferenza sul clima di Johannesburg per rivendicare il diritto a un bene ambientale inestimabile. Ma la cosa che più ci vorrebbe, e in questo io sono d'accordo, una vera e propria mobilitazione, una vera e propria rivolta, tutti si devono sentire mobilitati a difesa dell'ambiente e dell'acqua.

Io sono completamente sconcertato da questo fatto. Mi fa schifo il fatto che Tempesta abbia dato le chiavi della città di L'Aquila a Lunardi chiudendo le porte alla protesta di tutti noi Abruzzesi che troviamo ripugnante la presenza del nostro violentatore sulla nostra terra. Se davvero egli davvero volesse pensare a fare qualcosa per L'Aquila, il sig. sindaco Tempesta, dovrebbe pensare a salvaguardare l'economia in crisi del nostro capoluogo, dall'edilizia al polo elettronico. Non dovrebbe mai dare l'Ok a farci lo sfregio della nostra montagna. E poi come se non bastasse ha isolato L'Aquila. Ha fatto vedere alla città che l'Emiliano le vuole bene al contrario dell'altro Abruzzese (il Teramano e il Pescarese), dicendo al popolo che vogliono fare andare i soldi nella costa. Come se Isola del Gran Sasso d'Italia e Colledara fossero la costa! Che si vergogni. Poi, pure se andassero nella costa, che male ci sarebbe ... sarebbero sempre l'Abruzzo, non andrebbero nelle mani di alcune società (si interpreti "SOCIETA' LEGATE IN QUALCHE MODO A LUNARDI"). Che faccia davvero arrivare i soldi per l'edilizia o per il Polo Elettronico di Pile se davvero vuole fare qualcosa per L'Aquila. E' una persona che mi ripugna veramente. Abruzzesi, pronti a difendere il nostro Gran Sasso d'Italia. Crociata fino alla vittoria!