Ecco lo choccante articolo di Panorama.
Un inviato del settimanale berlusconiano è riuscito ad infilarsi nottetempo nei sicuri uffici degli 007 ed a leggere "in anteprima" questo documento riservato. (traduciamo per gli ingenui: Scajola ha passato a Panorama questo documento da pubblicare)
Da esso si evince che "i nipotini" di Stalin (no, scusate, delle BR) stanno preparando attentati a Berlusconi (e ti pareva), nonchè a Maroni.
Potrebbero infiltrarsi nelle manifestazioni sindacali e fare un attentato tipo Bin Laden. Le BR-Partito Comunista Combattente hanno già assoldato i no-global e gli intergralisti musulmani. Tutti i kattivi un un'unica graande organizzazione contro il governo. Fate molta attenzione, che se succede qualcosa sappiamo già di chi è la colpa.
L'articolo si conclude con una devastante preoccupazione: stanno facendo proseliti ovunque. Che Cipputi sia tentato dalla P38?
A questo punto sono preoccupato io su cosa potrebbe combinare il governo... che mi infili un qualche Malik travestito da @giovanni@anche nelle manifestazioni contro l'abolizione dell'art. 18?
Un bel casino durante le manifestazioni farebbe un grande favore alla traballante compattezza del nostro grande governo.
Ora cominciamo a capire perchè Berlusca voglia lo scontro frontale con i sindacati...
<body bgcolor=white text=black link=blue vlink=purple alink=red><table cellspacing=0 cellpadding=0 width=490 border=0><tbody><tr><td valign=top align=left width=485><table cellspacing=0 cellpadding=0 width=490 border=0><tbody><tr><td><br><table cellspacing=0 cellpadding=0 width=490 border=0><tbody><tr><td width=6 bgcolor=#ffffff><img height=1 src=http://www.mondadori.com/panorama/img/none.gif width=5 border=0></td><td valign=center align=middle width=16 bgcolor=#000000><img height=29 src=http://www.mondadori.com/panorama/img/sc.gif width=15 border=0 aling=LEFT></td><td valign=center align=middle width=77 bgcolor=#000000><FONT face=Arial,Helvetica,Verdana color=#ffffff size=1><B>ATTUALITÀ</B></FONT></td><td width=3 bgcolor=#ffffff></td><td valign=center align=middle width=390 bgcolor=#cc0000><FONT face=Arial,Helvetica,Verdana color=#ffffff size=1><B>ESCLUSIVO IL PRIMO RAPPORTO DEI SERVIZI SEGRETI ITALIANI DOPO GLI ATTENTATI NEGLI STATI UNITI</B></FONT></td></tr></tbody></table><p><FONT face=Arial,Helvetica,Verdana color=#000000 size=5><B class=TITOLO>I prossimi obiettivi dei terroristi</B></FONT><br> <br></p></td></tr><tr><td align=left><p><FONT face=Arial,Helvetica,Verdana color=#000000 size=1>I nostri 007 avvertono: dopo la guerra in Afghanistan, il governo è a rischio di attentati. Ma, soprattutto, preoccupano possibili azioni dei brigatisti per fare arenare le riforme in materia di lavoro. E i nipotini delle Br starebbero cercando consensi perfino nelle scuole.</FONT></p></td></tr><tr><td><br><table cellspacing=0 cellpadding=0 width=475 border=0><tbody><tr><td align=right width=112 bgcolor=#000000><FONT face=Times color=#ffffff size=2><B><I>di </I></B></FONT></td><td width=378> </td></tr><tr><td align=middle width=112 bgcolor=#cc0000><center><FONT face=Arial,Helvetica,Verdana color=#ffffff size=1>GIACOMO AMADORI</FONT></center></td><td align=right width=378><FONT face=Arial,Helvetica,Verdana size=2>15/3/2002</FONT></td></tr></tbody></table><br></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table cellspacing=0 cellpadding=0 width=475 border=0><tbody><tr><td width=12 bgcolor=#ffffff rowspan=3><img height=1 src=http://www.mondadori.com/panorama/img/none.gif width=12 border=0></td><td bgcolor=#ffffff colspan=3><img height=4 src=http://www.mondadori.com/panorama/img/none.gif width=463 border=0></td></tr><tr><td align=left width=200 bgcolor=#ffffff><br> <img height=130 hspace=5 src=http://www.mondadori.com/panorama/img/15_3_2002/122002att08.jpg width=200 vspace=5></td><td width=8 bgcolor=#ffffff><img height=1 src=http://www.mondadori.com/panorama/img/none.gif width=7 border=0></td><td width=268 bgcolor=#ffffff></td></tr><tr><td bgcolor=#ffffff colspan=3><img height=8 src=http://www.mondadori.com/panorama/img/none.gif width=463 border=0></td></tr></tbody></table><table cellspacing=0 cellpadding=0 width=475 border=0><tbody><tr><td width=13 bgcolor=#ffffff><img height=1 src=http://www.mondadori.com/panorama/img/none.gif width=12 border=0></td><td valign=bottom align=left width=465><p><FONT face=Arial,Helvetica,Verdana size=2><B>È il governo Berlusconi il nuovo obiettivo delle Brigate rosse-Partito comunista combattente</B>. Una notizia shock contenuta nella «<B>Quarantottesima Relazione sulla politica informativa e della sicurezza</B>», messa a punto dai nostri servizi segreti, la prima dopo gli attentati dell'11 settembre e che <I>Panorama</I> ha letto in anteprima. Tra le righe del documento, a pagina 5, si legge che i terroristi stanno coniugando «una forte proiezione internazionalista con una decisa ostilità nei confronti della compagine governativa per le scelte in materia di politica estera».<br> Il risultato? Preoccupante: «<B>Che il terrorismo brigatista possa predisporsi a nuovi interventi offensivi</B>» contro «obiettivi simbolo» dei principali paesi che hanno partecipato alla guerra in Afghanistan, quindi anche l'Italia. Non solo. La minaccia che spaventa ancora di più è quella «contro le espressioni e le personalità del mondo politico, sindacale e imprenditoriale maggiormente impegnate nelle riforme economico-sociali e del mercato del lavoro, e, segnatamente, quelle con ruoli chiave in veste di tecnici e consulenti».<br> <B>In pratica i servizi segreti paventano il rischio di un attentato come quello che nel maggio 1999 costò la vita a Massimo D'Antona, consulente del ministero del Lavoro</B>. E se all'epoca di D'Antona sul piatto c'era la riforma della concertazione sindacale oggi, nel centro del mirino dei terroristi, ci sarebbero soprattutto gli esponenti delle istituzioni impegnati su temi caldi come l'abolizione dell'articolo 18 su cui governo e sindacati si stanno scontrando da mesi. Ed è chiaro che in cima alla lista dei potenziali obiettivi delle nuove Brigate rosse, anche se non espressamente citati nella relazione, ci sono il ministro del Welfare, Roberto Maroni, e i suoi collaboratori più stretti che lavorano nell'ombra.<br> Non sono sottovalutati altri potenziali bersagli: dalla Confindustria a quelle aree del sindacato meno intransigenti sulle modifiche allo Statuto dei lavoratori. Ma, già nell'introduzione del documento, gli 007 danno un'altra notizia clamorosa: «La contestazione violenta antisistema in chiave antimilitarista, antiatlantica, antioccidentale potrebbe saldare» no global duri, terroristi nostrani e integralisti musulmani. In fondo già al G8, dice la relazione, c'erano state numerose segnalazioni «sul possibile convergere di attivazioni dell'integralismo islamico, del terrorismo ideologico e dell'area autonoma ed anarchica».<br> <B>Tutti insieme in nome di una crociata contro l'Occidente</B>. «Un'unica articolazione "antimperialista" nella quale ricomprendere formazioni terroristiche dell'area europea, mediterranea e mediorientale». Un esercito della paura che si starebbe compattando in modo non casuale: gli 007 citano un «risalente disegno strategico» per formare «un fronte unitario il cui collante è rappresentato da rivendicazioni e motivi propagandistici di carattere "trasversale"». Insomma per ora le convergenze sarebbero di tipo «solo programmatico». In futuro chissà.<br> <B>Gli 007 mettono in guardia anche da un'altra internazionale, quella dei gruppi anarco-insurrezionalisti, in particolare dopo che hanno rivendicato i pacchi esplosivi inviati nel luglio scorso prima del G8 contro carabinieri, polizia, Benetton ed Emilio Fede</B>. Gruppi sospettati pure per la bomba davanti al ministero dell'Interno del 26 febbraio. Secondo la nostra intelligence, quegli ordigni avrebbero la stessa matrice degli incidenti causati durante il G8 da «anarchici di varia nazionalità» e delle «azioni dinamitarde di segno ritorsivo, compiute specie in Grecia e in Spagna». Un'escalation che confermerebbe la costituzione di «una sorta di fronte sovranazionale imperniato su tematiche quale, in primo luogo, la contestazione ai regimi detentivi di massima sicurezza».<br> Insomma, la violenza no global è sempre più globale. E la guerra in Afghanistan avrebbe acceso ulteriormente «l'area insurrezionalista». Tanto da far «temere atti dimostrativi contro le Forze dell'ordine, il sistema giudiziario e penitenziario nonché obiettivi simbolo del sistema occidentale come le multinazionali, gli istituti di credito e le grandi opere di modernizzazione (trasporti, energia, telecomunicazioni) per l'asserito impatto sull'ambiente». Una serie infinita di possibili bersagli che ha già fatto scattare l'allerta ai piani alti del ministero dell'Interno.<br> Secondo la relazione, le milizie italiane di questa cupola mondiale del terrore sarebbero guidate dalle Br-Pcc. Come confermano i «sempre più frequenti richiami alla riaggregazione intorno al loro progetto dell'intera area eversiva». <B>E i brigatisti sarebbero già pronti a riprendere «la lotta armata ancorandola a strumentali interpretazioni di eventi interni ed internazionali». In particolare dopo l'11 settembre</B>.<br> <br> <B>Nei documenti dei terroristi ci sarebbe una corsa a citare Bin Laden e gli attentati di settembre</B>. Con «esplicite esortazioni a mettere in pratica disegni terroristici a seguito dell'attacco alle Twin Towers» conferma il rapporto dei servizi. Il riferimento non è solo alle Br-Pcc, ma anche ai Nuclei territoriali antimperialisti (la formazione più aggressiva dell'universo eversivo) che già il 20 novembre 1999 avevano scritto una risoluzione strategica che esaltava «le avanguardie rivoluzionarie e combattenti che fanno riferimento alla guida dell'antimperialista Osama Bin Laden». E il 17 settembre 2001, con un altro dattiloscritto, gli Nta avevano omaggiato i kamikaze di New York e Washington: «Onore ai martiri caduti nella guerra all'imperialismo Usa». Con una sinistra previsione: «Questo attentato registra il primo e non certo ultimo attacco mortale alla centrale del terrore dell'imperialismo mondiale: gli Stati Uniti d'America». Che non siano proprio gli Nta (dopo l'omicidio D'Antona sempre più vicini alle Br-Pcc), specializzati in attentati contro la base aerea statunitense di Aviano, a lanciare le «nuove "campagne di lotta"» anti Usa e anti Nato paventate dagli 007? <B>Omicidi annunciati, sante alleanze terroristiche, ma anche piazze esplosive</B>. Per gli agenti, la protesta violenta potrebbe estendersi a settori del movimento no global e non solo. L'uccisione di Carlo Giuliani, infatti, «ha determinato un'ulteriore divaricazione tra le strategie dell'ala moderata e quelle dei gruppi oltranzisti». Con un pericolo in più: che le frange più dure tentino «di convogliare fermenti, presenti anche in altri campi, come quello studentesco, in funzione antimilitarista e antistatunitense». Dunque persino le scuole potrebbero essere a rischio di infiltrazione.<br> Come la protesta operaia: infatti, nel dossier, si dice che «gli ambienti oltranzisti e semiclandestini» starebbero cercando consensi più vasti sostenendo «le istanze estreme provenienti tanto dalla contestazione antiglobalizzazione e anticapitalista, quanto dalle proteste operaie». Chissà se Cipputi è davvero pronto a farsi sedurre dall'idea di impugnare una P38. Per gli 007 non sarebbe un pericolo da sottovalutare.<br> <br></FONT></p></td></tr></tbody></table><p> </p></body>