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tony (POL)
14-03-02, 14:37
Io, consigliere di FI salvato dall'articolo 18
«Io, consigliere di Forza Italia salvato dall’articolo 18»


Che non provino a convincerlo, i compagni di partito di Forza Italia. Sarebbe fatica sprecata. Inutile spiegargli che «flessibilità in uscita vuol dire nuovi posti di lavoro». Lui storcerebbe il naso. Nemmeno se ci si mettesse Berlusconi in persona, Sergio Fedeli, consigliere comunale di Forza Italia a San Zenone, in provincia di Milano, si sposterebbe di un millimetro. Da quando l’azienda l’ha licenziato in tronco, per lui l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori non deve essere toccato. Perché è solo grazie a questa norma, e al giudice che l’ha applicata, che Fedeli è potuto tornare alla sua scrivania di responsabile del super Gs di Vizzolo Predabissi, in provincia di Milano. «Sarebbe pericoloso consentire una modifica dell’articolo 18. E’ giusto tutelare prima di tutto il lavoratore - sostiene accorato il consigliere di Forza Italia in perfetto sindacalese -. E non c’è risarcimento che possa ripagare la perdita del lavoro e della serenità». In effetti per il signor Fedeli quel licenziamento è stato un vero colpo al cuore. Nel senso che ci ha perso il sonno, e anche la salute. Da quando il 23 ottobre scorso è arrivata la lettera di licenziamento, sono cominciate le visite dal cardiologo e i risvegli di soprassalto. «Tutto è cominciato lo scorso settembre, quando ho autorizzato la sponsorizzazione di un’iniziativa benefica organizzata da un’associazione culturale di Predabissi in favore di un ospedale pediatrico in Moldavia - ricorda Fedeli -. Prima di dare l’ok, avevo chiesto l’autorizzazione al responsabile merceologico dell’area. La sponsorizzazione consisteva nell’offerta di merci per un valore di circa 1.700 euro. Bene, quando l’associazione è arrivata a ritirare il tutto, sono stato bloccato all’uscita dagli addetti alla sicurezza. La contestazione? La merce non era autorizzata a uscire. Così ho tirato fuori i 1.700 euro di tasca mia e ho cercato di spiegare. Niente da fare, dopo dieci giorni è arrivata la lettera di licenziamento».
Bello smacco per uno come Fedeli, ex sindaco di Sordio, conosciuto da tutti. Per lui tornare in azienda da vincitore il 15 gennaio scorso, dopo una causa portata avanti con l’aiuto della Cisl, ha voluto dire rinascere. E cambiare idea.