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Visualizza Versione Completa : La carusata di Aversa



Catilina
14-03-02, 22:35
La Rete Campana No Global ed il suo leader Caruso hanno indetto un corteo regionale ad Aversa, in provincia di Napoli, per il 16 marzo, in concomitanza con la venuta del ministro della giustizia Castelli in paese.
Alla manifestazione hanno entusiasticamente aderito Ds, Verdi, Sdi, RC, Pdci, Lista di Pietro. Gli ultimi due hanno diffuso anche comunicati molto significativi. Pdci dice che la carusata di Aversa "somiglia così tanto ai Comitati di Liberazione Nazionale che in una storia che potrebbe ripetersi (sic!) indica la strada possibile alla speranza". Per i dipietristi si scende "in piazza con ordine- per l'ordine, la giustizia e la democrazia: sabato 16 marzo tutti coloro che si riconoscono negli ideali dell' ordine e della giustizia saranno chiamati a dare il loro contributo in termini di presenza fisica". Eccetera.
Ora mi sia permessa su questo forum qualche riflessione.
Anni e anni di deriva filo-istituzionale dei plebei catafratti dei Cs del Nord-Est avevano già preparato il terreno, ma i New Global della Campania hanno davvero bruciato le tappe.
Nel giro di 24 mesi sono passati dall' azione diretta e dalle radicali pratiche anti-istituzionali, agli scontri simulati per approdare alla grande ammucchiata con l' Ulivo.
Certo nella piattaforma di indizione della manifestazione c'è l' articolo 18.
Ma soprattutto ci sono la salvaguardia del "pluralismo" dell' informazione (problema delle nomine Rai sgradite all' Ulivo), l'immancabile opposizione alla legge Bossi-Fini sull' immigrazione e- poteva mancare?- la difesa dell' autonomia della magistratura. La quale non è più uno strumento repressivo nelle mani del capitale e dello Stato (non sia mai, queste sono analisi vetero-marxiste!), bensì- grazie alla sua presunta indipendenza- l' ultimo baluardo contro l' ingiustizia di un sistema "forte con i deboli e debole con i forti".
L' ammucchiata, insomma, impone l' ammassamento di vaghi contenuti di classe (peraltro sulla base di una mera ispirazione "morale", piuttosto che su una analisi della realtà capitalistica attuale e delle figure sociali che la possono veramente contrastare) e rivendicazioni che hanno a che fare soltanto con il conflitto tutto interno al Palazzo e alle classi dominanti tra le due principali lobbies parlamentari.
Così i "carusi" marceranno (o forse girotonderanno) il 16 marzo accanto alle forze politiche che, almeno dal 1992, si sono fatte portatrici, per conto del FMI e del padronato italiano, delle più devastanti politiche neoliberiste e antiproletarie. Le stesse dell' accordo di Maastricht, del taglieggiamento dei salari, della controriforma delle pensioni, della precarizzazione del lavoro, delle privatizzazioni, dell' attacco alla scuola pubblica e alla sanità pubblica, dei bombardamenti atomici sulla ex-Jugoslavia, dell' inasprimento della repressione, della carneficina di Napoli e, in parte, di quella di Genova.
Ma si sa, nel cielo della politica professionale tutto diventa possibile, anche vedere Caruso e i suoi new-global insieme ai dipietristi ("in piazza con ordine- per l' ordine, la giustizia e la democrazia") nello stesso corteo, in nome dell' opposizione al comune nemico, il "mostro" Berlusconi.
La "alleanza tattica" con forze politiche assolutamente schierate sull' altro versante del conflitto di classe è dunque l' ultima trovata dei new-global, per consentire al ciclo della rappresentanza di compiersi efficacemente (una volta il Polo, quella dopo l' Ulivo e così via all' infinito, tanto la sostanza è la stessa,
come dimostra il fatto che una delle prime proposte di abolizione della "giusta causa" per i licenziamenti fu partorita, qualche anno fa, da un parlamentare dell' allora Pds, tale Pietro Ichino) e alle burocrazie ("movimentiste" e non) di garantirsi le posizioni.
Posso concludere- cari Pietro e Ai- che ciò che distingue i Comunisti Nazionalitari dai new-global non siano più tanto i mezzi, quanto, ahimè, i fini?
Saluti comunisti e nazionalitari