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Visualizza Versione Completa : La sinistra stà sbagliando?



Goku
15-03-02, 18:57
Mentre la tensione sociale si avvia al suo apice (lo sciopero generale unitario),la Sinistra,politica e sindacale,pare proprio ricadere nel commettere uno "storico" errore:confondere la minoranza urlante delle piazze con la maggioranza silenziosa delle urne.

Sin dai primi anni del dopoguerra il PCI esercitò una vera e propria egemonia delle piazze,riempiendole in occasione delle fasi politiche più calde.

Fu così agli inizi del 1948:eppure,malgrado i suoi timori,Alcide De Gasperi stravinse il confronto elettorale con il Fronte Stalinista di Togliatti e Nenni.

Fu così nel corso degli anni Settanta:malgrado un imponente sforzo propagandistico ed organizzativo,alle politiche del giugno '76 non si verificò il tanto temuto "sorpasso" comunista sulla DC.

Fu così nella prima metà degli anni Ottanta quando,esaurita l'esperienza del "compromesso storico",Berlinguer spinse il Partito su una deriva massimalista,simboleggiata dal suo incatenamento al cancello d'ingresso dello stabilimento FIAT di Mirafiori.
Allora la maggioranza di governo,guidata dal leader socialista Craxi,sfidò la Sinistra sulla scala mobile;PCI e CGIL si unirono promuovendo una crociata abrogativa,ma la consultazione referendaria dell'85 vide il trionfo delle forze riformiste.

E' probabile che la opposizione conti di perpetuare i "fasti piazzaioli" dell'autunno '94,ma lo fà dimenticando due dettagli tutt'altro che secondari.

Il primo,risiede nella solidità ed ampiezza della maggioranza di governo,allora un semplice "cartello elettorale" messo su per sbarrare la strada di Palazzo Chigi al leader comunista Occhetto,oggi una alleanza politica fondata sul "cemento" di un programma di governo sottoscritto pubblicamente da tutti i dirigenti del CentroDestra al fine di modernizzare il Paese.

Il secondo,nella chiara neutralità dell'arbitro istituzionale,ovvero quella Presidenza della Repubblica che 8 anni fà tramò sin dall'inizio per rovesciare la chiara volontà degli elettori - spingendo infine Berlusconi a dimettersi con la promessa di elezioni anticipate,poi mai indette - ,mentre oggi si mostra,nell'operato di C.A.Ciampi,autenticamente ma non passivamente equidistante,secondo la felice formula per cui il Quirinale è silente ma non assente.

Lo sciopero generale unitario,che appare ogni giorno più vicino,produrrà inevitabilmente una "rottura" politica e sociale,di cui le forze promotrici (CGIL,Ulivo...) dovranno assumersi tutta la responsabilità:anche perchè,vista la solidità e l'ampiezza della maggioranza di governo,questa volta non basterà una pur robusta spallata di piazza per scompaginarla.

Cordiali saluti a tutti

Claude74
15-03-02, 19:56
Si potrà dire tutto quello che si vuole, ma stiamo parlando del licenziamento senza giusta causa, non di un aumento salariale qualsiasi....farà bene la sx, farà male. Ma chissenefrega!
Vorrei anche vedere che non ci fosse lo sciopero!
Non servirà a nulla? Probabile, ma che centra, te lo stanno mettendo nel culo e nemmeno puoi protestare!?

Goku
15-03-02, 20:10
Originally posted by Claude74
Si potrà dire tutto quello che si vuole, ma stiamo parlando del licenziamento senza giusta causa, non di un aumento salariale qualsiasi....farà bene la sx, farà male. Ma chissenefrega!
Vorrei anche vedere che non ci fosse lo sciopero!
Non servirà a nulla? Probabile, ma che centra, te lo stanno mettendo nel culo e nemmeno puoi protestare!?
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...evidentemente,mi sono spiegato male:difatti,non era certo mia intenzione contestare il diritto - cotituzionalmente sancito,è bene rammentarlo - delle forze di opposizione politica e sociale all'attuale governo,di manifestare in piazza la loro contrarietà alla "linea" della maggioranza stessa su alcuni temi di grande importanza (come appunto ma del mercato del lavoro).

La mia voleva essere una analisi squisitamente politica,incentrata sulla tesi per cui il prolungarsi dello scontro sociale non porterà ad alcun significativo aumento del consenso elettorale verso la Sinistra che anzi,da qui al 2006,rischierebbe di logorarsi,giungendo sfiancata all'appuntamento elettorale.

Cordiali saluti

Claude74
15-03-02, 20:24
Originally posted by Goku

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...evidentemente,mi sono spiegato male:difatti,non era certo mia intenzione contestare il diritto - cotituzionalmente sancito,è bene rammentarlo - delle forze di opposizione politica e sociale all'attuale governo,di manifestare in piazza la loro contrarietà alla "linea" della maggioranza stessa su alcuni temi di grande importanza (come appunto ma del mercato del lavoro).

La mia voleva essere una analisi squisitamente politica,incentrata sulla tesi per cui il prolungarsi dello scontro sociale non porterà ad alcun significativo aumento del consenso elettorale verso la Sinistra che anzi,da qui al 2006,rischierebbe di logorarsi,giungendo sfiancata all'appuntamento elettorale.

Cordiali saluti
Lo sciopero non ha l'obbiettivo di aumentare i consensi della sx, ma di lottare contro l'abolizione dell'art. 18. Non confondiamo.
Non so nemmeno io se tutte queste manifestazioni fanno bene o male alla sx....ma lo sciopero in questione va visto come qualcosa di diverso dai "girotondi" ecc.
Saluti

brunik
15-03-02, 20:32
Originally posted by Goku
Mentre la tensione sociale si avvia al suo apice (lo sciopero generale unitario),la Sinistra,politica e sindacale,pare proprio ricadere nel commettere uno "storico" errore:confondere la minoranza urlante delle piazze con la maggioranza silenziosa delle urne.

Sin dai primi anni del dopoguerra il PCI esercitò una vera e propria egemonia delle piazze,riempiendole in occasione delle fasi politiche più calde.

Fu così agli inizi del 1948:eppure,malgrado i suoi timori,Alcide De Gasperi stravinse il confronto elettorale con il Fronte Stalinista di Togliatti e Nenni.

Fu così nel corso degli anni Settanta:malgrado un imponente sforzo propagandistico ed organizzativo,alle politiche del giugno '76 non si verificò il tanto temuto "sorpasso" comunista sulla DC.

Fu così nella prima metà degli anni Ottanta quando,esaurita l'esperienza del "compromesso storico",Berlinguer spinse il Partito su una deriva massimalista,simboleggiata dal suo incatenamento al cancello d'ingresso dello stabilimento FIAT di Mirafiori.
Allora la maggioranza di governo,guidata dal leader socialista Craxi,sfidò la Sinistra sulla scala mobile;PCI e CGIL si unirono promuovendo una crociata abrogativa,ma la consultazione referendaria dell'85 vide il trionfo delle forze riformiste.

E' probabile che la opposizione conti di perpetuare i "fasti piazzaioli" dell'autunno '94,ma lo fà dimenticando due dettagli tutt'altro che secondari.

Il primo,risiede nella solidità ed ampiezza della maggioranza di governo,allora un semplice "cartello elettorale" messo su per sbarrare la strada di Palazzo Chigi al leader comunista Occhetto,oggi una alleanza politica fondata sul "cemento" di un programma di governo sottoscritto pubblicamente da tutti i dirigenti del CentroDestra al fine di modernizzare il Paese.

Il secondo,nella chiara neutralità dell'arbitro istituzionale,ovvero quella Presidenza della Repubblica che 8 anni fà tramò sin dall'inizio per rovesciare la chiara volontà degli elettori - spingendo infine Berlusconi a dimettersi con la promessa di elezioni anticipate,poi mai indette - ,mentre oggi si mostra,nell'operato di C.A.Ciampi,autenticamente ma non passivamente equidistante,secondo la felice formula per cui il Quirinale è silente ma non assente.

Lo sciopero generale unitario,che appare ogni giorno più vicino,produrrà inevitabilmente una "rottura" politica e sociale,di cui le forze promotrici (CGIL,Ulivo...) dovranno assumersi tutta la responsabilità:anche perchè,vista la solidità e l'ampiezza della maggioranza di governo,questa volta non basterà una pur robusta spallata di piazza per scompaginarla.

Cordiali saluti a tutti

Bello il passaggio che dice che è stato Scalfaro a far dimettere Berlusconi.

Io ero rimasto al fatto che le diede sennò sarebbe stato sfiduciato da Bossi e Buttiglione.

Quasi quasi vado a rileggermi il discorso di Bossi del dicembre 1994, mi pare che sia ancora sul sito della Padania....

Ma forse ricordo male, scusate.

P.S. Una volta sono stati i magistrati, un'altra volta è stato Scalfaro... Com'è che vi dimenticate tutti che furono BUTTIGLIONE+BOSSI a fargli dare le dimissioni dopo la disastrosa esperienza del governo, che annoverava tra i suoi fiori all'occhiello il ministro della Difesa Previti, che non andò alla Giustizia (:D :D ) per puro miracolo, ma che si comportava come fosse il ministro di Giustizia? E sì che il fatto Squillante è di due anni dopo...

anton
15-03-02, 20:38
Originally posted by Goku
Mentre la tensione sociale si avvia al suo apice (lo sciopero generale unitario),la Sinistra,politica e sindacale,pare proprio ricadere nel commettere uno "storico" errore:confondere la minoranza urlante delle piazze con la maggioranza silenziosa delle urne.

Sin dai primi anni del dopoguerra il PCI esercitò una vera e propria egemonia delle piazze,riempiendole in occasione delle fasi politiche più calde.

Fu così agli inizi del 1948:eppure,malgrado i suoi timori,Alcide De Gasperi stravinse il confronto elettorale con il Fronte Stalinista di Togliatti e Nenni.

Fu così nel corso degli anni Settanta:malgrado un imponente sforzo propagandistico ed organizzativo,alle politiche del giugno '76 non si verificò il tanto temuto "sorpasso" comunista sulla DC.

Fu così nella prima metà degli anni Ottanta quando,esaurita l'esperienza del "compromesso storico",Berlinguer spinse il Partito su una deriva massimalista,simboleggiata dal suo incatenamento al cancello d'ingresso dello stabilimento FIAT di Mirafiori.
Allora la maggioranza di governo,guidata dal leader socialista Craxi,sfidò la Sinistra sulla scala mobile;PCI e CGIL si unirono promuovendo una crociata abrogativa,ma la consultazione referendaria dell'85 vide il trionfo delle forze riformiste.

E' probabile che la opposizione conti di perpetuare i "fasti piazzaioli" dell'autunno '94,ma lo fà dimenticando due dettagli tutt'altro che secondari.

Il primo,risiede nella solidità ed ampiezza della maggioranza di governo,allora un semplice "cartello elettorale" messo su per sbarrare la strada di Palazzo Chigi al leader comunista Occhetto,oggi una alleanza politica fondata sul "cemento" di un programma di governo sottoscritto pubblicamente da tutti i dirigenti del CentroDestra al fine di modernizzare il Paese.

Il secondo,nella chiara neutralità dell'arbitro istituzionale,ovvero quella Presidenza della Repubblica che 8 anni fà tramò sin dall'inizio per rovesciare la chiara volontà degli elettori - spingendo infine Berlusconi a dimettersi con la promessa di elezioni anticipate,poi mai indette - ,mentre oggi si mostra,nell'operato di C.A.Ciampi,autenticamente ma non passivamente equidistante,secondo la felice formula per cui il Quirinale è silente ma non assente.

Lo sciopero generale unitario,che appare ogni giorno più vicino,produrrà inevitabilmente una "rottura" politica e sociale,di cui le forze promotrici (CGIL,Ulivo...) dovranno assumersi tutta la responsabilità:anche perchè,vista la solidità e l'ampiezza della maggioranza di governo,questa volta non basterà una pur robusta spallata di piazza per scompaginarla.

Cordiali saluti a tutti
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MA CHI SEI UN CLONE DI D'AMATO???
PERCHè NON PENSI A LACVORARE E A CERCARE MERCATI NUOVI,ANZICHE CERCARE DI FOTTERE SEMPRE IL PERSONALE???
pERCHè e' PIù FACILE VERO???

Goku
15-03-02, 20:38
Originally posted by Claude74

Lo sciopero non ha l'obbiettivo di aumentare i consensi della sx, ma di lottare contro l'abolizione dell'art. 18. Non confondiamo.
Non so nemmeno io se tutte queste manifestazioni fanno bene o male alla sx....ma lo sciopero in questione va visto come qualcosa di diverso dai "girotondi" ecc.
Saluti
_________________________________________

Ma l'Ulivo,decidendo sia la propria adesione alla manifestazione nazionale indetta da Cofferati,che la "guerriglia parlamentare" contro l'approvazione della legge-delega sulla riforma del mercato del lavoro,si è arroccato su una posizione barricadera che,se tenuta sul lungo periodo,ben difficilmente potrà metterlo in condizioni di competere con l'alto consenso popolare di cui pare ancora godere la maggioranza di governo,anche alla luce degli esempi da me citati.

P.s.Che poi il corteo sindacale abbia ben poco a che fare con simili patetiche manifestazioni di isterismo collettivo dei ceti medi cosiddetti "riflessivi",mi sembra oltremodo ovvio.

Cordiali saluti

Goku
15-03-02, 20:44
Originally posted by brunik


Bello il passaggio che dice che è stato Scalfaro a far dimettere Berlusconi.

Io ero rimasto al fatto che le diede sennò sarebbe stato sfiduciato da Bossi e Buttiglione.

Quasi quasi vado a rileggermi il discorso di Bossi del dicembre 1994, mi pare che sia ancora sul sito della Padania....

Ma forse ricordo male, scusate.

P.S. Una volta sono stati i magistrati, un'altra volta è stato Scalfaro... Com'è che vi dimenticate tutti che furono BUTTIGLIONE+BOSSI a fargli dare le dimissioni dopo la disastrosa esperienza del governo, che annoverava tra i suoi fiori all'occhiello il ministro della Difesa Previti, che non andò alla Giustizia (:D :D ) per puro miracolo, ma che si comportava come fosse il ministro di Giustizia? E sì che il fatto Squillante è di due anni dopo...
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Gentile signor Brunik,credo proprio che Lei abbia travisato le mie parole: difatti non ho addebitato all' ex presidente Scalfaro la responsabilità diretta della crisi di governo giunta a maturazione nel dicembre '94,bensì una fasulla volontà di scioglimento delle Camere,al fine di indurre l'oramai "sfiduciato" Premier Berlusconi alle repentine dimissioni (da cui poi scaturì,in luogo della promessa indizione di nuove elezioni politiche,l'affidamento della guida di un "esecutivo tecnico" all'On. L. Dini).

Tutto qui.

Cordiali saluti

EMPEROR DOLLAR $
15-03-02, 20:53
Originally posted by brunik


Bello il passaggio che dice che è stato Scalfaro a far dimettere Berlusconi.

Io ero rimasto al fatto che le diede sennò sarebbe stato sfiduciato da Bossi e Buttiglione.

Quasi quasi vado a rileggermi il discorso di Bossi del dicembre 1994, mi pare che sia ancora sul sito della Padania....

Ma forse ricordo male, scusate.

P.S. Una volta sono stati i magistrati, un'altra volta è stato Scalfaro... Com'è che vi dimenticate tutti che furono BUTTIGLIONE+BOSSI a fargli dare le dimissioni dopo la disastrosa esperienza del governo, che annoverava tra i suoi fiori all'occhiello il ministro della Difesa Previti, che non andò alla Giustizia (:D :D ) per puro miracolo, ma che si comportava come fosse il ministro di Giustizia? E sì che il fatto Squillante è di due anni dopo...


Brunik, forse a fare il commercialista si perde il senso dell'immagine davanti alle fatture, MA FINO A PROVA CONTRARIA i più pesanti danni all'immagine che un presidente del consiglio puo' subire sono 3:
-Si scopa una mignotta
-e' un assassino
-DAVANTI ALLE TELECAMERE DEL MONDO INTERO, ad un vertice Onu, si viene a sapere DAI GIORNALI che è stato rinviato a giudizio


Se poi VIENE ASSOLTO dall'accusa per la quale è stato rinviato a giudizio IL QUADRO E' COMPLETO (assolto, eh? NON PRESCRITTO)


E, per ogni persona dotata di cervello, è chiaro che CONDIZIONE NECESSARIA per il successo in politica (e per il mantenimento del governo) E' MANTENERE BUONA IMMAGINE.
Cosa che NON SUCCEDE se si è rinviati a giudizio DAVANTI ALLE TELECAMERE.

Bossi+Buttiglione COL CAZZO che mettevano i bastoni fra le ruote nel 94 se non vedevano l'immagine del premier in discesa.
Continua coi taglia-incolla. Riesci meglio.

Claude74
16-03-02, 12:23
Originally posted by Goku

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Ma l'Ulivo,decidendo sia la propria adesione alla manifestazione nazionale indetta da Cofferati,che la "guerriglia parlamentare" contro l'approvazione della legge-delega sulla riforma del mercato del lavoro,si è arroccato su una posizione barricadera che,se tenuta sul lungo periodo,ben difficilmente potrà metterlo in condizioni di competere con l'alto consenso popolare di cui pare ancora godere la maggioranza di governo,anche alla luce degli esempi da me citati.

P.s.Che poi il corteo sindacale abbia ben poco a che fare con simili patetiche manifestazioni di isterismo collettivo dei ceti medi cosiddetti "riflessivi",mi sembra oltremodo ovvio.

Cordiali saluti
Mi è capiatato proprio ieri notte di assistere ad una trasmissione con Cassese, Fisichella e Manzella. Tutti e tre erano sostanzialmente d'accordo nel ritenere che il maggioritario ha portato a delle discrepanze interne alle istituzioni. Si è passati dalle tendenze unanimiste del proporzionale, a quelle ipermaggioritarie di un maggioritario inserito in un contesto di repubblica parlamentare e lento cambiamento autonomista. Esiste una differenza tra governo e parlamento? Hanno funzioni diverse, oggi come oggi? L'impressione che ho è che il parlamento sia semplicemente l'organo preposto a ratificare le decisioni del governo. Non c'è una vera autonomia del legislativo. I soli limiti che la maggioranza ha sono quelli che essa stessa si vuol porre. L'opposizione ha potere di critica, ma dello stesso tipo che possiamo avere io o tu, o i giornalisti ecc. L'unico modo per fare opposizione è, di fatto, quello barricadero.
Il problema è generale, non solo della sx. Il maggioritario impone delle regole base condivise, nonchè dei valori fondamentali condivisi. Da questo punto di vista c'è soltanto il filoatlantismo....ma niente di più. Si deve rimediare a tutto ciò, perchè è un problema infinitamente più grande della conquista del consenso da parte di chicchessia.
Saluti

Goku
16-03-02, 12:44
...Lei pone dei problemi effettivi.

Il vero,fondamentale "nodo" da sciogliere,a mio modesto avviso,è:come garantire sia la governabilità - penso al deprecabilissimo costume dei "governi balneari",che impazzò durante la cosiddetta Prima Repubblica - che la rappresentatività?

Il sistema maggioritario uninominale,presentato come una sorta di panacea di tutti i mali,ha in realtà incrementato il potere ricattatorio dei piccoli partiti,che ora però lo esercitano prima dell'appuntamento elettorale (al momento cioè di scegliere i candidati nei singoli collegi),non dopo (alla formazione cioè delle maggioranze parlametari che sostengono il Governo).

Nè,d'altra parte,si possono imputare le attuali disfunzioni del sistema alla permanenza - solo per la Camera - di una quota minoritaria (25%) di seggi assegnabili tramite il proporzionale.

Le debbo confessare di non avere le idee ben chiare in proposito,per quanto non veda con sfavore l'introduzione di un sistema (compiutamente?) proporzionale,con un'alta - diciamo del 4-5% - soglia di sbarramento,un congruo premio di maggioranza e,quantomeno,l'indicazione del candidato premier sulla scheda elettorale (per salvaguardare almeno in parte il principio presidenzialista);comunque,non sò trovare delle "ricette" infallibilmente risolutive della situazione.

Cordiali saluti