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nuvolarossa
15-03-02, 20:15
http://www.nuvolarossa.org/modules/xgallery/cache/albums/01-Album-di-Enzo/LOGOFORUM03BIG.sized.gifhttp://www.fmboschetto.it/musica/vacanze_romane_matia_bazar.mid

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http://www.comune.acireale.ct.it/elezioni2003/images/provincia/pri.jpg
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Garibaldi
18-03-02, 08:58
Gli amici Repubblicani di Riscossa lasciano un po' a desiderare in quanto ad interventi !!! o sono io che mi sbaglio ??????

nuvolarossa
25-04-02, 12:23
Ho rintracciato nell'archivio del mio p.c. un documento di Riscossa del 21 luglio 2001, apparso sul Forum dei Politica Online.com ormai chiuso da tempo.
Ho pensato di riproporlo alla riflessione degli amici.
nuvolarossa

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Il portavoce di Riscossa per l’Autonomia Repubblicana, Sergio Savoldi, ci fa pervenire il seguente documento, che poniamo alla lettura di tutti gli amici repubblicani:
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Il Coordinamento Nazionale di Riscossa per l’Autonomia Repubblicana, la componente di opposizione del PRI, riunito a Bologna il 21 luglio 2001 per esaminare la situazione del partito, dopo le dimissioni del segretario nazionale Giorgio La Malfa, rileva le difficoltà della maggioranza emerse anche nell’indicazione del coordinatore provvisorio Francesco Nucara.
In attesa di un Consiglio Nazionale che elegga un nuovo segretario, ribadisce le proprie indicazioni di autonomia per il PRI rispetto ai poli della politica italiana, conferma che intende proseguire nella formulazione di un nuovo programma politico per i Repubblicani e chiede fermamente:

1) la garanzia di rispetto da parte degli organismi nazionali delle scelte politiche ed amministrative a livello locale;
2) di conoscere ed esaminare la situazione del tesseramento in atto;
3) la applicazione puntuale delle norme statutarie per ogni passaggio e fase della vita del partito ad ogni livello;
4) il coinvolgimento pieno e reale con funzione di controllo delle minoranze nelle commissioni tesseramento, statuto e per il regolamento congressuale.

Esprime, ferma contrarietà alle decisioni emerse in Commissione Finanze della Camera riguardanti la depenalizzazione del reato di falso in bilancio per le società e le nuove norme che penalizzano gravemente la cooperazione.
Esprime solidarietà al movimento cooperativo, auspica che i provvedimenti in oggetto vengano al più presto ritirati e per quanto riguarda la cooperazione sia possibile un riordino complessivo della materia concertato con i rappresentanti di tutte le organizzazioni di settore a cui appartengono peraltro anche i cooperatori repubblicani eredi della tradizione associativa più autentica ed antica.
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Bologna, 21 luglio 2001

nuvolarossa
25-04-02, 15:52
Questo post e' uno di quelli che sono riuscito a salvare sul mio p.c. e fanno parte dei tanti apparsi sul Forum di Politica Online. com ormai chiuso da tempo.
Ho pensato di riproporlo alla attenzione degli amici.
nuvolarossa

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MAZZINI E LA COSTITUENTE EUROPEA
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di Ferruccio Parri

E' nei tempi di crisi che risorgono le grandi idee, le idee
vitali. Per questo i duri anni che stiamo vivendo ci hanno, i-
stintivamente, quasi repentinamente, fatto ritrovar Mazzini.
Dubbia ed equivoca la pace, crepe sinistre -subito dopo la li-
berazione -premonitrici d'insanabili fratture, angosciose pro-
spettive. La diagnosi certa indicava, al di là delle difese ma-
novre e rimedi contingenti, una sola soluzione razionale che
non implicasse, alla fine, abdicazione o resa: la ricostruzione
di un'Europa federale, politicamente ed economicamente or-
ganica, e perciò vitale.
Ritrovammo allora, ancora una volta, Mazzini.
La crisi dei tempi nostri ci aiutava a intendere la crisi rivo-
luzionaria nella quale egli aveva operato, non oracolo non
sognatore, ma uomo di straordinaria capacità sia di vibrazio-
ne spirituale sia d'intuizione storica e politica. Egli intende la
crisi del suo secolo che cerca formule e assetti nuovi: la sua
lotta, lotta per la libertà, non soffre confini: idea universale,
lotta universale. Accanto alla Giovine Italia, fonda -siamo nel
1834 -e non sulla carta e non per figura, la Giovine Europa.
"L' epoca attuale -scriveva Mazzini -è eminentemente spiri-
tualista. Il presente lavora a creare e l' avvenire ci recherà una
Giovine Europa che si sovrapporrà alla vecchia Europa dei re.
E' la lotta della giovine libertà contro la vecchia schiavitù;
la lotta della giovine eguaglianza contro gli antichi privilegi;
la vittoria delle giovani idee contro le vecchie credenze".
E quando gli orizzonti, dieci anni dopo, si riaprono, ed il
vento rivoluzionario agita i popoli e squassa le dittature cleri-
co-dinastiche, è Mazzini il poeta, la guida, l'incarnazione vi-
vente della nuova grande ora europea. E' del 1847 la «Lega
internazionale» mazziniana dei popoli.
Ma -qui è la sua grandezza, qui la smentita a chi discono-
sce, ignorandola, la concretezza del suo pensiero -egli ha sin
d'allora ben chiara la visione della insufficienza e pericolosità
di soluzioni puramente nazionali, inculcatrici di nuovi impe-
rialismi. Sin dai tempi della Giovine Europa aveva dichiara-
to: "da questa lotta uscirà la futura Federazione europea", ben sa-
pendo che la lotta di liberazione non avrebbe avuto il suo
compimento se non coronata da forme superiori di organiz-
zazione politica, cioè forme federali delle quali determinava
con precisione di linguaggio le basi di omogeneità,l'autono-
mia nell'ambito nazionale, la competenza federale.
Poi gli orizzonti si richiusero, si limitarono. I realisti, noi
stessi confinammo questo Mazzini nel limbo innocuo delle
utopie.
Ed ecco ancora il vento soffia via la polvere dalle formule
e previsioni mazziniane: anche da quella solenne Costituente
europea che egli voleva, alla quale noi stessi forse irridem-
mo, che noi stessi siamo ora obbligati a volere.
"L 'Europa dei popoli sarà una -egli diceva -.fuggendo a un
tempo l'anarchia d'una indipendenza assoluta e il concentramento
della conquista".
Un secolo, fatale nella storia della civiltà, è passato; due
guerre fatali. Ed ancora l'alternativa è la stessa: anarchia, im-
potenza, sudditanza, rovina. O unione, e unione federale.
Meta lontana, cammino difficile: ma unica lama di luce oltre
l' orizzonte tempestoso.
Con l' ansia di proceder più veloci che non le forze della
distruzione, commemoriamo Mazzini camminando sulla
sua traccia.
****************************************

MDCCCLXXXV
IN PICCIOL CORSO
RE DOGMI ESERCITI
SPARVERO INNANZI A NOI
RESTARONO
MONUMENTI DELL'IDEALE
L’ITALIA IL POPOLO IL DOVERE
ED UNA VOCE
CHE DA STAGLIENO
MANDA Gli AUSPICI

di Giovanni Bovio (In Orbetello)
*****************************************

kid
26-04-02, 11:27
Mi fa piacere che Erasmus riconosca una libertà di Mazzini rispetto al federalismo europeo, libertà dovuta alla contingenza storica che non consente letture immaginifiche ma la semplice deduzione dei fatti. Poi ciascuno di noi è libero a sua volta di interpretare questi fatti come meglio crede, ma deve anche accettare l'idea di una diversa interpretazione. Visto che Erasmus è generoso - e lo ringrazio - nei miei confronti io voglio essere generoso con lui e dirgli che sì, certamente Mazzini è favorevole ad un'Europa federale per quello che poteva essere, ovviamente, l'Europa federale in quel tempo ed è leggitimo che i federalisti europei si richiamino a Mazzini. Vorrei però che i federalisti europei si accorgessero del fatto che per quanto Mazzini aderisse ad un'idea federale, o addirittura fosse lui stesso a lanciarla, non gli ha impedito al contempo di essere un critico del federalismo, nel senso che egli pensava a fondo e dunque vedeva il rischio scissionista all'interno della struttura federale stessa. L'Italia ai tempi di Mazzini e forse anche adesso, era un crogiuolo di realtà - comunali - molto diverse fra l'oro e l'Europa lo era e lo è - di lingue, popoli, tradizioni,- ancora di più. Per questo io avanzerei un progetto federale ben definito ai confini dell'Europa Carolingia e non oltre. Quello che io volevo far capire ad Erasmus e forse e spero che dopo scontri continui ci stiamo arrivando, è che l'Europa orientale è passata direttamente dall'assolutismo delle monarchie centrali allo statalismo socialista e non ha esperienze di libertà in alcun senso e misura. Le sue istituzioni e la sua cultura sono lontane cento anni dall'esperienza delle nostre mature democrazie occidentali, proprio perchè il progetto di Mazzini fallì soffocato dal totalitarismo dopo la resistenza degli imperi centrali. Oggi che il confronto con quelle società può partire io raccomando cautela, circospezione e non farsi travolgere dall'entusiasmo, pur comprensibile, per un grande risultato a portata di mano. A volte l'entusiasmo del successo rovina anche la più semplice delle vittorie e la trasforma in una sconfitta irremediabile. Tutti noi abbiamo a cuore l'Europa e proprio per questo dobbiamo essere due volte più attenti quando si profila il suo destino.

nuvolarossa
05-06-02, 21:13
Per leggere qualche opinione espressa a ruota libera sulla componente di minoranza del P.R.I., "Riscossa per l'Autonomia Repubblicana", si consiglia la lettura di un variegato thread...........cliccare qui...:
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=11001&perpage=30&pagenumber=1

Alberich
06-06-02, 17:40
il thread in questione si riferisce principalmente ai repubblicani che ora sono all'interno dei DS e dell'Ulivo in generale. Sinistra Repubblicana, per chi non lo sapesse, è una delle componenti politiche che hanno formato i DS nel '98.

Garibaldi
07-06-02, 13:14
alberich secondo me hai le traveggole quando dici che i fuoriusciti repubblicani hanno contribuito a creare i ds.
Intanto sono andati a creare una cosa che ancora non si sa che cosa e' e, punto secondo, sono andati semmai a farsi assorbire dai ds che e' tutta un'altra cosa.
Poi dire che si chiami riscossa repubblicana mi sembra un azzardo perche' quella era la corrente che esisteva nel pri tanti anni fa e tra l'altro non mi risulta che a quel tempo ci fosse il mio conterraneo che anzi era allineato a GLM sino a fare il reggente siculo.
Nel momento che sono entrati nell'ex pci sono dinventati riscossa diessina!!!!!!!!!perche' quella repubblicana l'hanno data in dote a dalema e company

Alberich
07-06-02, 17:20
visto che ti piace puntualizzare informati prima e leggi quello che c'è scritto.
-Riscossa repubblicana non c'entra nulla. Io parlo di Sinistra Repubblicana, che è tutt'altro. Se non ti fidi di me, ne hai tutto il diritto, basta che fai un salto sul sito dei DS.
-Sinistra repubblicana, assieme ai cristiano sociali, ai comunisti unitari, ai socialisti liberali e, ovviamente al PDS hanno fondato i DS nel '98.
-le tue considerazioni politiche puoi tenertele, un conto è parlare di dati, un conto è darne una valutazione.

nuvolarossa
07-06-02, 21:26
Caro Alberich,
ma ci voleva cosi' tanta disparata gente per ridare verginita' all'ex-P.C.I.?
Nei cinque anni passati al Governo del Paese i diessini non sono riusciti a varare nessuna delle piccole riforme civili che anche paesi di destra europei sono riusciti a fare.

Tanti buoni cervelli di ogni idealita' e provenienza a cosa sono serviti se non a dare una immagine di presentabilita' agli ex-comunisti ?
Patetica poi, all'ultimo congresso dei DS, dopo la Cosa 1, la Cosa 2 ......la Cosa 3. La riproposizione di una cosa fritta e rifritta che e' risultata indigesta soprattutto proprio a queste forze eterogeee che, una volta fagocitate ed assorbite, sono state neutralizzate ed accantonate.

L'unica cosa unificante che si e' vista nell'ultimo Congresso dei DS, a parte l'ascesa al trono di Fassino, e' stata l'unificazione con.....Amato.

Ma c'era proprio bisogno di scomodare per questo tutta questa brava gente?

Credo fermamente che le potenzialita' di chi si ritiene veramente repubblicano si possano esprimere meglio in un unico contenitore come quello del P.R.I., pur nelle differenziazioni, dove possono trovare degno riconoscimento e vera unita' di espressione.

Ma questa e' la mia semplice opinione....e quindi vale lo spazio di una breve lettura.

nuvolarossa
30-06-02, 16:00
«Mi chiamano tutti, tranne Forlì»

Maurizio Viroli, nelle ultime settimane la stampa italiana si è interrogata spesso sulla fuga dei «cervelli» all'estero. E' anche il suo caso?
«La mia è stata una scelta dettata dalla necessità. L'alternativa a una carriera accademica a Princeton era nessuna collocazione nell'università italiana. Con gli anni ho avuto la possibilità di tornare in patria, ma le condizioni di Princeton sono molto più allettanti. Dunque, sono partito per necessità e rimasto per scelta».
Insomma, l'accademia italiana l'ha persa per sempre.
«Non ho detto questo, ma Princeton mi vuole molto bene. Va anche detto è il più ricco ateneo degli Stati Uniti, con un capitale, quasi tutto proveniente da fondi privati, di 38 miliardi di dollari Ma la vera ricchezza è l'integrità della vita intellettuale e dei rapporti con i colleghi, gli amministratori e gli studenti. Quindi sono pessimista sul mio ritorno in Italia».
Princeton 20 mila abitanti e 6 mila studenti, Forlì 108 mila residenti e 8 mila universitari: cosa manca alla nostra città per diventare una vera città universitaria?
«Una premessa. Ho tenuto conferenze e lezioni nelle più prestigiose università del mondo, ma non ho mai avuto l'onore di farlo nell'ateneo della città dove sono nato. Il punto è che per diventare una città universitaria, occorre creare una vera comunità intellettuale. E questa comporta che i docenti abitino in città e siano partecipi della vita pubblica. Non mi risulta che questo accada a Forlì».
Un esempio di come opera l'università americana?
«Princeton offre condizioni favorevolissime ai docenti per acquistare casa, un terzo del costo lo finanzia a fondo perduto: ma l'abitazione deve essere entro un raggio di 6 miglia dal campus».
Chiudiamo il capitolo a stelle e strisce a apriamo quello tricolore. Cosa la lega all'Italia?
«Mi sento profondamente italiano. Sono consulente della presidenza della Repubblica per i progetti culturali che hanno come scopo il rafforzamento della coscienza civile degli italiani. Poi sono collaboratore del quotidiano La Stampa e presidente da due anni dell'Associazione Mazziniana Italiana. Tutte queste cose fanno sì che la lontananza spaziale non si trasformi anche in una distanza morale».
Quanto tempo trascorre a Forlì?
«Gran parte dell'estate. Mi sento molto legato alla mia città, anche se mi dà alcuni dispiaceri, come quello della Bidentina. Non capisco cosa c'entrino quei poveri alberi. In generale, però, mi sento pochissimo coinvolto nella vita istituzionale forlivese».
Eppure le proposero di fare l'assessore.
«E' vero, ma chi potrebbe lasciare Princeton per fare l'assessore a Forlì?».
«Ricevuto. Maurizio Viroli non riuscirà mai a essere una risorsa per Forlì.
«Nella vita ci sono anche i sogni, allora dico che mi piacerebbe rientrare in Italia per un impegno politico nelle istituzioni della Repubblica. Oppure nell'Unione Europea, sarebbe molto bello poter mettere a disposizione la mia esperienza internazionale».
Chi vede la città solo ogni tanto ha un occhio più attento per giudicarla. Lei come la trova?
«E' più verde, il centro storico per opera dell'amministrazione è più curato, sono stati recuperati molti palazzi e chiese. Anche i negozi crescono di qualità. Ma al tempo stesso trovo Forlì più fredda e soffocata dalle auto. La piazza è sempre più vuota. Direi che è una città in mezzo al guado».
Forlì stenta a valorizzare le proprie risorse umane: vero o falso?
«Sì, c'è un certo disprezzo per il patrimonio umano. Forlì non valorizza i suoi artisti e i suoi studiosi, è sempre stata culturalmente avara. Una volta non ci provava nemmeno, priva anche dell'università, oggi bisogna dire che non è facile per gli amministratori contrastare una tendenza in atto da molto tempo».
A proposito: gli amministratori locali sono impegnati a fronteggiare quasi ogni giorno un nuovo comitato cittadino che nasce. Da studioso di teoria politica come vede questo fenomeno?
«Se l'obiettivo è la difesa del patrimonio culturale e ambientale, è un fatto positivo. Se si difendono privilegi o si cerca di sottrarsi a doveri comuni, negativo. Ma il dato più grave della vita politica italiana è che non esistono più istituzioni che sappiano dare all'individuo il senso di appartenenza. Molto sta facendo Ciampi, ma gli altri? Bisogna tener presente che il popolo non ha sempre ragione. Il dovere del leader politico è perseguire il bene comune, non ciò che vuole la gente».
Nell'Italia di oggi, suona come un pensiero controcorrente.
«Rileggiamo Machiavelli; capitolo capitolo 53, Discorsi su Tito Livio».

di Fabio Gavelli

G. Oberdan
30-06-02, 17:38
Cercasi trampolino disperatamente...

A parte le mie considerazioni personali su Viroli è veramente terribile che nessun ateneo italiano si sia mai mosso per farlo tornare..

nuvolarossa
20-08-02, 03:41
Il 14 de abril de 2002 los republicanos hemos celebrado el 71 aniversario de la proclamación de la IIª República. Después de todos esos años, pese a la terrible guerra civil y la subsiguiente dictadura padecidas entre 1936 y 1975, y pese a la farsa de la transición (1975-1978), que nos excluyó de las primeras elecciones del año 1977, el republicanismo sigue representando la mejor opción de cambio democrático en nuestro país, y los valores de la defensa de la libertad individual y del interés general siguen presentes a través de nosotros en la política española.

readores de los dos proyectos republicanos puestos en pié en nuestro país, en 1873 y 1931, y herederos de la obra intelectual y política de Pi y Margall y Azaña, proponemos la modernización de las instituciones y su reforma para mejorar nuestra sociedad en el sentido de la libertad, la igualdad y la justicia. Por ello promovemos la instauración de una nueva república que consagre la democracia efectiva en España, separe y equilibre los poderes y ordene el proceso de regionalización abierto en los últimos 20 años.

efensores de los servicios públicos, defendemos la reforma y mejora del sector público (Estatal, Municipal y Autonómico), así como la de la función pública.

romovemos la escuela pública, laica y de calidad, porque creemos que la emancipación del hombre pasa por su educación.

nspiradores de la legislación social y el reconocimiento e los derechos sociales como derechos fundamentales (constitucionalizados en 1931 por vez primera en la Historia de España), creemos que la solidaridad social y la fraternidad son esenciales para hacer a los individuos efectivamente libres e iguales en derechos.

niciadores en España de la lucha por la libertad de conciencia y defensores intransigentes del laicismo, continuamos viendo en éste la manera de garantizar esa libertad de creencias, la neutralidad del Estado, el refugio contra el dogmatismo y el sectarismo y la garantía del derecho a la diferencia.

poyamos la construcción europea en el sentido de la creación de una unión federal para el viejo continente, así como creemos en la necesidad de una República Universal, única organización capaz de responder adecuadamente a los grandes desafíos de la humanidad en el siglo y milenio que comienza.

Fdo. Alberto Vela Antón

Presidente de Izquierda Republicana

Fdo. Isabelo Herreros Martín-Maestro

Secretario General de Izquierda Republicana

------------------------------------------------------------------------------------
tratto dal sito web dei Repubblicani Spagnoli

http://www.izqrepublicana.es/

nuvolarossa
18-10-02, 14:22
Al Segretario Nazionale
Del PRI
On. Francesco Nucara

Brescia, 17.10.2002

Caro segretario,
nell’imminenza del Congresso nazionale di Fiuggi, che prevede anche la discussione di modifiche allo statuto, credo sia opportuno anticiparti le valutazioni generali che la componente di Riscossa per l’Autonomia Repubblicana ha espresso sulla proposta per il nuovo statuto allegata alla tua relazione.
Il disegno nel suo complesso non ci pare accettabile e ciò credimi non per spirito di contraddizione, ma perché il modello di partito, che esce dall’ articolato proposto, non è nemmeno quello che avevi tratteggiato al momento della tua elezione .
La centralizzazione di innumerevoli prerogative nella figura del segretario nazionale è l’aspetto più evidente di una forzatura che i Repubblicani credo non si aspettavano di certo.
L’art. 44 in particolare quando prevede che un segretario nazionale o un comitato di segreteria possano avocare in casi di urgenza (quali?) le competenze di ogni organo periferico del partito ci pare uno strappo di tipo bonapartista che non ha alcun riscontro nella cultura politica del PRI.
Anche l’art. 27 allorchè afferma che i compiti delle federazioni regionali vengono esercitati d’intesa con la Direzione Nazionale, è ambiguo e prefigura una sovranità limitata delle federazioni, ma soprattutto l’esercizio d’intesa con la Direzione Nazionale assegna a quest’ultima in mancanza di altra norma, un sostanziale potere di veto.
L’art. 19 sulla possibilità di scioglimento delle sezioni per incompatibilità con gli interessi generali del partito o di grave danno alla sua immagine, nella sua genericità e indeterminatezza suona minaccioso.
Anche in questo caso siamo in presenza di fattispecie previste in modo talmente generico da prestarsi a qualsiasi interpretazione ai fini della sua applicabilità, ivi compresa la possibilità di farvi rientrare il dissenso politico espresso in maniera pubblica o comunque decisa , in una condizione, oltretutto, nella quale i provvedimenti di scioglimento potranno essere assunti con la sola maggioranza dei componenti degli organi competenti, senza previsione di una maggioranza qualificata e, come tale, più garantista.
Altro si potrebbe dire ma ci sarà modo di parlarne al congresso di fronte ai delegati.
Intanto rileva, se lo ritieni opportuno, le preoccupazioni che ti ho qui tratteggiato e conta su un contributo di Riscossa affinché si possa arrivare ad uno Statuto che sia davvero un contributo al rilancio del partito.
Statuto che non ci pare di vedere nelle proposte allegate alla tua Relazione.

Cordialmente

SERGIO SAVOLDI

Coordinatore di
Riscossa per l’Autonomia
Repubblicana

nuvolarossa
09-12-02, 23:04
Il documento della minoranza

In occasione del Consiglio Nazionale ( del 7/12/2002 ndr ) che deve eleggere segretario, presidente, direzione dopo il congresso di Fiuggi, la componente di riscossa per l'autonomia Repubblicana ritiene di far alcune considerazioni:

Il congresso ultimo ha visto tutto il partito in ogni sua componente impegnato a cercare la via per un rilancio reale del Pri, tutti hanno ribadito la volontà di rimanere nel partito e di considerare legittimo e regolare lo svolgimento del congresso. L'approvazione all'unanimità del nuovo statuto è stato un fatto di grande importanza considerando quanto sia stato diverso il clima in cui si è operato rispetto a quello vissuto negli ultimi congressi ed in particolare in quello di Bari.

La componente di Riscossa ha cercato di contribuire fattivamente al dibattito politico Interno e di riportare a forme di rispetto reciproco i rapporti fra maggioranza e minoranza rappresentando nel contempo con senso di responsabilità di larga parte delle zone di insediamento tradizionale non in linea con la segreteria nazionale.

Momenti di tensione in occasione di appuntamenti elettorali sono stati alla fine affrontati con senso di responsabilità pur a volte fra notevoli tensioni e toni aspri.

L'immagine che possiamo ora dare non è quella di un partito in cui ogni differenza è prologo di scissione, ma di una forza politica che seppur di dimensioni minime, riesce a sviluppare una dialettica interna reale.

Ci auguriamo che questo clima possa continuare e svilupparsi ulteriormente con altri momenti di confronto costruttivo.

E' altresì evidente che da parte della maggioranza dovrebbe manifestarsi una volontà concreta di mettere la minoranza in condizioni di portare il proprio contributo negli organismi dirigenti nel rispetto delle risultanze congressuali e di criteri di rappresentanza territoriale come si era potuto realizzare nel recente passato.

E' anche evidente che i buoni risultati del congresso di Fiuggi sono stati propiziati anche dalla possibilità della minoranza di operare con dignità di rappresentanza negli organismi dirigenti nazionali.

Riscossa si augura che si possa proseguire su questa strada ma è altresì convinta che tale possibilità passi da una sua adeguata rappresentanza negli organismi che questo consiglio nazionale deve eleggere.

Nel caso in cui tale rappresentanza fosse intesa dalla maggioranza come simbolica, Riscossa non avrà altra possibilità che dichiarare la propria indisponibilità riservandosi di dare il proprio contributo nei consigli nazionali che per altro ha la possibilità statutaria di far convocare.
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tratto dal sito web
http://www.pri.it

Garibaldi
10-12-02, 11:52
La componente di minoranza produce un documento politico ogni "morte di papa" !!!!!
Il lavorio politico tra maggioranza e minoranza sta in un rapporto da cento a zero-virgola. !!!
Produce poco e niente e quando produce qualcosa dice solo cose a dispetto della maggioranza e in contrasto con quello che fa !!!
Lo dico in modo spassionato proprio perche' avrei piacere che la sinistra facesse la sinistra come dice di essere e non fare politica solo in "reazione" a chi governa il partito !!!
Questo mi sembra, con rispetto, un modo "reazionario".

echiesa
10-12-02, 12:34
L'unico documento serio uscito dal CN è quelo sulla scuola prodotto da Riscossa e votato da tutti, del quale poi ce ne siamo quasi sbattuti.
Ditemi una cosa repubblicanuzzi: crollano le scuole e la maggior parte sono senza agibilità, ma nella finanziaria si tolgono i soldi per l'edilizia e la sicureza scolastica per lasciarli ai buoni scuola per le private.La votate voi?????????
saluti
echiesa:fru

kid
10-12-02, 12:54
e l'abbiamo anche dichiarato. Sono curioso di vedere cosa faranno Margherita e ds che i soldi alle private volevano darle direttamente ai bei tempi del gran governo Prodi!

Garibaldi
10-12-02, 12:59
Le scuole crollano perche' le hanno fatte i sinistrorsi che costruiscono le case partendo dakl tetto !!!!!!!

Garibaldi
10-12-02, 13:02
Ma dove hai letto che nella finanziaria sono stati tolti soldi alla sicurezza scolastica ????
Sulla costruzione ho anch'io dei dubbi ma in Italia dove le nascite sono a livello ZERO ci sono piu' scuole che bimbi !!!!!!!!!1
Nella mia provincia, dopo il crollo della scuola nel sud, hanno aperto una decina di cantieri per metere in sicurezza gli edifici !!!!
Anche questi costruiti dal comitato d'affari centrosinistrorso e cattoligurecomunista !!!!

echiesa
10-12-02, 17:08
Questa è clamorosa, è la cosa peggiore che abbia mai letto, mi spiace caro Garibaldi: ma che l'avesse costruite anche il Duce, il RE, l'Imperatore d'Egitto o Mosè, ma cavolo, se c'è da metterle in sicurezza , no, perchè le ha costruite Nerone e mi sta sulle scatole?? Diamo anzi i soldi alle private e se succede qualcosa la colpa è di Berlinguer??? Ma che modo di ragionare è ???
Tanto per farti due risate oggi tutti i rettori si sono dimessi: fa un pò te.
saluti
echiesa

nuvolarossa
11-12-02, 19:54
http://ilrestodelcarlino.quotidiano.net/imgtestata/titolo_carlino2.gif
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Savoldi: «Ora Luisa Babini
è fuori dalla minoranza Pri»

Sergio Savoldi, portavoce della corrente minoritaria 'Riscossa' del Pri, replica alle dichiarazioni fatte dalla 'ex collega' Luisa Babini.
«Sono doverose alcune precisazioni — scrive Savoldi — sulla vicenda di Luisa Babini e sulla direzione nazionale del Pri. Babini polemizza con Riscossa dicendo che la decisione di non partecipare alla direzione da parte della minoranza sia solo una questione di poltrone non date. A parte la sgradevolezza della ingiusta affermazione, dimentica di dire che la decisione di non partecipare, a lungo ponderata, è stata alla fine presa dopo una votazione dei consiglieri di minoranza e con il voto favorevole anche di Luisa Babini, che nulla ha eccepito al momento della decisione. Chi si fa eleggere da una maggioranza senza il consenso della minoranza di cui dice di far parte, decide di non tener in alcun conto le decisioni del gruppo a cui appartiene, e si pone oggettivamente fuori, venendo peraltro ovviamente meno la fiducia del gruppo stesso nei suoi confronti».

nuvolarossa
11-12-02, 22:12
In risposta a Luisa Babini

Rispondo alle dichiarazioni di Luisa Babini, rilasciate a seguito della sua entrata a far parte della Direzione Nazionale del P.R.I., in quota alla maggioranza e proposta dal Segretario nazionale. Luisa Babini dichiara di riconoscersi nelle posizioni politiche di minoranza. A questo proposito, è bene precisare quanto segue:

la mozione di Riscossa ha deciso all'unanimità, compresa Luisa Babini, di NON entrare in Direzione Nazionale, essendo stati destinati alla minoranza 5 posti contro i 12 che gli spettavano.

La decisione di Luisa Babini di entrarvi ugualmente a far parte della Direzione Nazionale è una decisione personale che non rappresenta la minoranza, anche se lei ha dichiarato che politicamente rimarrà fedele alla mozione del Congresso di Fiuggi.

Non l'ha creduto nessuno.

Il Segretario Regionale del P.R.I.
dell' Emilia - Romagna
Widmer Valbonesi

nuvolarossa
11-12-02, 22:13
Luisa Babini in Direzione Nazionale, ma fuori da Riscossa


Il consiglio nazionale del PRI riunito a Roma per la prima volta dal congresso nazionale di Fiuggi del 25/28 ottobre ha eletto presidente del partito Giorgio La Malfa con 90 voti su 125 presenti.

La minoranza di Riscossa per l'Autonomia Repubblicana (34% al congresso nazionale), che contesta la scelta di centrodestra ed auspica una autonomia del movimento Repubblicano anche rispetto al centrosinistra e che ha i suoi punti di forza in Romagna in Toscana e nel Lazio, ha votato scheda bianca.
Il consiglio ha eletto poi segretario nazionale Francesco Nucara, che ha ottenuto 80 voti contro il candidato di Riscossa Sergio Savoldi che ha ottenuto 39 voti.

IL nuovo segretario ha riconfermato la scelta di centrodestra per il PRI nazionale.
E¹ stata eletta poi la direzione nazionale.

La componente di Riscossa, alla quale era stata proposta una rappresentanza in direzione assolutamente inadeguata al risultato congressuale, ha deciso di rimanere fuori dall¹organismo, annunciando battaglia nei consigli nazionali, che per statuto potrà far convocare imponendo altresì gli ordini del giorno.

Il consigliere regionale dell¹Emilia Romagna Luisa Babini, che era un¹esponente della minoranza, ha invece accettato di entrare in direzione in disaccordo con gli altri consiglieri nazionali di Riscossa.

Riscossa per l'autonomia repubblicana considera il comportamento di Luisa Babini incompatibile con l'appartenenza alla componente di minoranza del PRI e ne disconosce ogni iniziativa futura, anche locale, quale appartenente a tale componente.

Il portavoce di Riscossa per l'autonomia repubblicana
SERGIO SAVOLDI

nuvolarossa
11-12-02, 22:21
Partito Repubblicano Italiano
Componente di Riscossa per l’Autonomia

Il portavoce del gruppo risponde a Luisa Babini

È spiacevole dover intervenire ancora una volta sulla vicenda di Luisa Babini e sulla Direzione Nazionale del P.R.I.
Sono doverose, però, alcune precisazioni:

Luisa Babini polemizza con la componente di Riscossa dicendo che la decisione di non partecipare alla Direzione da parte della minoranza sia solo una questione di poltrone non date.

A parte la sgradevolezza della ingiusta affermazione, dimentica di dire che la decisione di non partecipare, a lungo ponderata, è stata alla fine presa dopo una votazione dei consiglieri di minoranza e con il voto favorevole anche di Luisa Babini, che nulla ha eccepito al momento della decisione.

Chi si fa eleggere da una maggioranza senza il consenso della minoranza di cui dice di far parte, decide di non tener in alcun conto le decisioni del gruppo a cui appartiene, e si pone oggettivamente fuori, venendo peraltro ovviamente meno la fiducia del gruppo stesso nei suoi confronti.

Nessuno impedirà a Luisa Babini di votare le mozioni sulla linea politica che Riscossa presenterà ai Consigli Nazionali, per affermare l’autonomia repubblicana dai due poli e fermare la deriva autoritaria del governo di centrodestra. Se lo farà, però, lo farà da indipendente isolata, così come da indipendente isolata ha deciso di farsi eleggere dalla minoranza.

IL PORTAVOCE NAZIONALE DI RISCOSSA SERGIO SAVOLDI

nuvolarossa
16-12-02, 20:50
..... riceviamo da
Sergio Savoldi, portavoce di
"Riscossa per l' Autonomia Repubblicana" .....
------------------------------------------------------------------------------
Al Segretario Nazionale del P.R.I.
con preghiera di comunicazione
ai membri della Direzione Nazionale

Roma 16/12/2002

La minoranza di Riscossa per l’Autonomia Repubblicana ritiene che la Direzione Nazionale del PRI riunita a Roma il 17/12/2002 non possa esimersi dal formulare una valutazione sulle ipotesi di condono articolato che vengono prospettate al paese dalla maggioranza di governo.

Alle ipotesi ormai più che certe di condoni fiscali per imposte, bolli,tasse sui rifiuti, si aggiunge anche l’ipotesi di un altro condono edilizio.

Il patto fra lo Stato ed i cittadini che gia’ viene da tempo mortificato dal funzionamento della giustizia per i cittadini comuni ,dalla situazione della sanita’ che penalizza regione per regione i cittadini più deboli , ed in generale dal cattivo funzionamento dei servizi pubblici, riceverà da questa serie di condoni un colpo di grazia.

Quale credibilità potra’ ancora avere uno stato che premia regolarmente chi non rispetta una delle regole elementari dei paesi civili quale quella di pagare nei tempi e modi stabiliti le imposte?

A chi vuole continuare a rivolgersi il governo, ai cittadini che mantengono fede ai propri impegni o ha ormai deciso che conviene accontentare coloro che si sottraggono ai propri doveri anche perché e’ impossibile costringerli a comportarsi in altro modo?

E’ un resa un resa umiliante, che peraltro non risolverà ovviamente i problemi strutturali del bilancio dello stato.

Crediamo che il Pri che già ha espresso dissensi su altre posizioni del governo :
ultima l’immissione in ruolo degli insegnanti di religione, non possa che esprimere il proprio dissenso in sede parlamentare anche sulle ipotesi di condono.

Dissenso peraltro che è già stato espresso a mezzo stampa dal Presidente del partito.

Ci auguriamo che la Direzione Nazionale dia mandato ai propri rappresentanti parlamentari, a cominciare dalla imminente discussione al senato, di esprimere la contrarietà dei Repubblicani ad un tipo di politica fiscale che il PRI ha sempre considerato come appartenente ad uno dei peggiori modi di governare un società civile.

nuvolarossa
15-02-03, 20:22
..... riceviamo da
Sergio Savoldi, portavoce di
"Riscossa per l' Autonomia Repubblicana" .....
------------------------------------------------------------------------------
Al Segretario Nazionale del P.R.I.
nucarapri@libero.it

Chiedo immediatamente spiegazioni del manifesto
telematico sul sito dei Repubblicani Lombardi,
che giudico vergognoso.
Le spiegazioni ovviamente vanno date a tutto il partito

per riscossa repubblicana
Sergio Savoldi

Garibaldi
17-02-03, 08:16
Credo che aver messo la svastica come richiamo ai PERICOLI della DITTATURA sia una DENUNCIA della demagogia e del populismo ANTIAMERICANO ?!!!!? SOLO questo ?!!
POtevano metterci la FALCE+MARTELLO ?!!?
OPPUre di questi tempi potevano metterci anche LE CHIAVI DI S:PIETRO ?!!
Il Dovere di denuncia dei pericoli di slittamento del pacifismo verso il qualunquismo era lo stesso.!?!?!
INTOLLERANTE semmai e' l'aggettivo vergognoso che io non avrei usato perche' RISCOSSA dovrebbe lottare per l'AUTONOMIA ?!!!
Ma non solo per la sua ama anche per quella dglia ltri !:!!!
Autonomia per se e SILENZIO per glia ltri !?!!
Il Portavoce di RISCOSSA perche' non ha fatto un documento POLITICO sulla questione iraqena come ha fatto venerdi' 14 la DN.!?!!
Ci interessa sentire questo.!!!!
e tutti devono avere il diritto di esprimersi come vogliono dentro al NOSTR partito.!!!!
Questa solo e' AUTONOMIA VERA !!!?!!!

nuvolarossa
18-02-03, 16:45
http://www.ansa.it/mainimages/logoansa.gif
---------------------------------------------------------------------------
Iraq/Properzj (Pri) chiarisce la "provocazione" del manifesto telematico

La svastica ha una connessione storica

La svastica sulla bandiera della pace, disegnata sul sito del Partito Repubblicano Italiano della Lombardia (www.prilombardia.it) su iniziativa del segretario milanese Giacomo Properzj, ''ha una connessione storica, non politica, con un carattere un po' provocatorio''. Cosi' Properzj ha spiegato la sua idea, affermando: ''Ci rifacciamo al 1938, anno in cui il pacifismo ha aperto le porte al nazismo. Con la Conferenza di Monaco, infatti, si e' manifestata la condizione che ha permesso al nazismo di assestarsi''. ''Io - ha aggiunto Properzj - spero che la gente abbia capito. Abbiamo anche scritto: ''Si' alla pace, no al pacifismo nel 1938 come nel 2003''. Il segretario cittadino ha anche annunciato che nei prossimi giorni sul sito uscira' un altro manifesto telematico.

echiesa
18-02-03, 16:51
:c :c :c
Per l'amor di Dio, fermatelo!!! basta questo di manifesti, ed avanza. Rifate anzi Miss Edera
saluti
echiesa:fru

nuvolarossa
18-02-03, 22:03
http://www.nuvolarossa.org/modules/xgallery/cache/albums/01-Album-di-Enzo/LOGOFORUM03BIG.sized.gifhttp://www.fmboschetto.it/musica/vacanze_romane_matia_bazar.mid

e.mail indirizzato a:
nucarapri@libero.it

Sono, come moltissimi amici del partito di minoranza e non ,in attesa come gia richiesto, di un giudizio del segretario nazionale sul manifesto del pri milanese che continuo a ritenere vergognoso e privo di senso anche dopo le spiegazioni
niente affato convincenti del segretario cittadino di Milano.
Se questi sono i modi per farci notare esprimo il mio più fermo dissenso, così perde di credibiltà anche la nostra tradizione atlantica e occidentale che da sempre ci ha contraddistinto anche per l'equilibrio e la serietà con cui abbiamo sempre affrontato i temi di politica estera.

per riscossa repubblicana
il portavoce
sergio savoldi

kid
19-02-03, 14:16
Ma quando i nostri alleati della sinistra bruciavano le bandiere usa e quelle israeliane i repubblicani cosa facevano scrivevano a Bertinotti o a Cossutta o a Pecoraro Scanio per protestare?
E quando la Nannini davanti ai verdi plaudenti si soffiava il naso nella bandiera francese? Ma cos'è sta bandiera della pace, la madonna ?

echiesa
19-02-03, 19:30
Benissimo, quindi abbiamo imparato che i repubblicani prendono esempio e seguono le stronzate degli altri, molto bene.
saluti
echiesa:fru

kid
19-02-03, 19:42
hanno fatto un accostamente paradossale per sollevare un problema che il pacifismo ignora, o per volontà, o per incoscienza, o per comodità o anche per buona fede. Anche ai vertici nazionali del partito non è che la cosa abbia sollevato entusiasmo, ma non ne hanno fatto un caso. In fondo si discute, mica i repubblicani milanesi hanno sparato sui manifestanti della pace. Poi io mi sono limitato a dire che come c'è chi brucia le bandiere americane c'è che brucia metaforicamente quelle della pace. E' la schermaglia politica, non è la guerra civile. Il partito nazionale non ha preso iniziative in merito e ha preso atto dei sentimenti della consociazione milanese e ne tiene conto come tiene conto delle proteste che essa ha ricevuto. Ma non è che chiedete dei provvedimenti disciplinari per un manifesto che fa un paragone, con qualche fondamento storico a mio modo di vedere, tra oggi ed il 38?

echiesa
19-02-03, 19:51
NOI SIAMO IL PRI, NON ALTRI SEDANI,CON TUTTO IL RISPETTO, E SE MI INCAZZO A VEDERE BRUCIARE LA BANDIERA DEGLI USA, DI ISRAELE ETC ETC , ANCHE QUELLA DELLA JUVE MI INCAZZO QUANDO LA VEDO BRUCIARE,OD IMBRATTAREDA PARTE DI ALTRI MI INCAZZO QUANDO I MIEI IMBRATTANO QUELLE DEGLI ALTRI.E ABBIAMO SEMPRE AVUTO ALMENO UN CERTO STILE. SE PERDIAMO PURE QUELLO......
Saluti
echiesa:fru
scusate il maiuscolo, mi è scappato il caps lock

kid
20-02-03, 11:49
hanno fatto un manifesto mica un'esecuzione di piazza.

echiesa
20-02-03, 19:36
Si, ma mi da noia l'imbrattamento, tutto lì: leggendo l'intervento mio precedente mi accorgo che il maiuscolo da un tono troppo urlato.
saluti
echiesa:fru

mcandry
21-02-03, 03:51
Originally posted by echiesa
mi da noia l'imbrattamento: il maiuscolo da un tono troppo urlato

Wow abbiamo un esteta tra noi ...


Ps. Non ti arrabbiare, ti sto canzonando per scherzare ... :p

kid
21-02-03, 13:05
insomma io non ho responsabilità nel manifesto di Milano e la direzione nazionale e la segreteria, non parliamo poi del presidente del partito, si sono trovate di fronte al fatto compiuto e non mi pare che fossero entusiasti anche se hanno ritenuto legittimo ricordare ai pacifisti i danni del pacifismo oltre che quelli della guerra. Invece a me è proprio piaciuto l'imbrattamento perchè ho dovuto sopportare il vilipendio alle bandiere da parte di questi signori che tanto loro la bandiera non ce l'avevano. Ora ce l'hanno e c'è qualcuno che gliela imbratta: forse impareranno a rispettare le bandiere che amiamo noi se voglion veder rispettate le loro. La prima bandiera imbrattata è quella rossa repubblicana e garibaldina rubata dai comunisti. Anche per questo amo più quelle nere dei mazziniani e degli anarchici che sono state meno di moda in questi anni. Ma rivoglio la mia bandiera rossa!

echiesa
21-02-03, 17:29
Mcandry mi hai fatto inc...a.e:mad: :mad: :ue La prima volta che ti incontro te le suono ( tanto sei lontano).
Calvin, per ricordare ai pacifisti etc etc, non serviva quello. E poi mi fa pensare che sembra che le colpe della seconda guerra mondiale siano dei pacifisti. Secondo me è proprio sbagliata anche l'ipotesi storica del manifesto.Che lo scoppio della seconda guerra mondiale sia stato provocato dalle manifestazioni di gioia dopo il patto di Monaco è tutta da ridere. Non regge proprio il paragone storico, tutt'altro sistema internazionale, tutt'altri i protagonisti, le situazioni storiche.
Le bandiere che non vuoi imbrattate tu non le volgio imbrattate manco io, ne le mie ne quelle di altri. e se gli altri usano certi sistemi di lotta politica io non li volgio usare, per nulla.E se uno dei miei li usa è da condannare peggio degli altri, perchè penso che abbia i miei stessi sentimenti ed il mio modo di guardare le cose.
saluti
echiesa:fru

nuvolarossa
22-02-03, 13:50
e.mail inviato a:
italia1@mediaset.it
oggetto:
Trasmissione delle Iene del 20 febbraio 2003

Nella trasmissione del 20 febbraio 2003 avete esibito il nostro manifesto
(bandiera della pace con svastica) solo parzialmente senza lo slogan (Sì
alla pace No al pacifismo - nel 1938 come nel 2003) che ne chiariva i contenuti
politici. Si tratta di una manipolazione contro cui reagiremo nelle sedi
opportune per intanto vi preghiamo di penderne atto e pubblicare il seguente
comunicato emesso in data 20 febbraio
f.to
giacomoproperzj@virgilio.it
---------------------------------------------------------------------------------
COMUNICATO STAMPA

Giacomo Properzj segretario cittadino del Partito Repubblicano Italiano di Milano in relazione alle polemiche sorte in seguito alla pubblicazione del manifesto telematico rappresentante la bandiera della pace cui era sovrapposta una svastica con la scritta “Sì alla pace no al pacifismo, nel 1938 come nel 2003, “ ha dichiarato:

“Continua un’interpretazione distorta del manifesto telematico pubblicato dal PRI milanese. Il manifesto, chiaramente, non intendeva parificare pacifisti e nazisti ma sottolineare come un azione volta a ridurre la pressione e la deterrenza internazionale nei confronti del regime di Saddam si traduce “oggettivamente” in un rafforzamento della posizione del dittatore irakeno e in un indebolimento della comunità internazionale.

Poiché il nostro intento è quello di promuovere una interpretazione corretta della storia che serva anche per l’analisi dei fatti odierni invitiamo a confrontare sulle pagine di “Il secolo breve” di Eric Hobsbawm il comportamento dei pacifisti negli anni ’38, ’39, e ’40 quando invitavano le reclute francesi a disertare ed erano di “oggettivo” anche se involontario aiuto alla Germania nazista.

Più tardi, sempre i pacifisti, furono di “oggettivo” aiuto a Stalin e all’Unione Sovietica con l’operazione “colomba della pace” che si svolse mentre i carri armati sovietici invadevano l’Ungheria. Anche oggi il rischio della brava gente che espone la bandiera della pace è quello di trovarsi a dare un “oggettivo” supporto politico a Saddam anche senza volerlo.

Lo scandalo sul nostro manifesto ha un carattere palesemente strumentale perché il manifesto che raffigura il Presidente degli Stati Uniti Bush con i baffetti di Hitler agitato durante la manifestazione del 15 a Roma non ha suscitato invece la minima reazione.”

nuvolarossa
03-03-03, 19:15
Riceviamo da Sergio Savoldi, portavoce della corrente di "Riscossa per l'Autonomia Repubblicana", la seguente lettera inviata al Segretario del PRI, in occasione del prossimo Consiglio Nazionale convocato per l'8 corrente a Milano
--------------------------------------------------------------------------
Al segretario nazionale del PRI
On.le Francesco Nucara

28/2/2003

Ricevendo la convocazione per il Consiglio Nazionale del 8/3/2003 a Milano e leggendo l’ordine del giorno mi vengono spontanee alcune riflessioni.
Dal congresso di Fiuggi in poi nel PRI si continua a non parlare della situazione politica generale.
Questo non è avvenuto nel CN che ti ha eletto il 7 dicembre 2002 e questo non sarà possibile sembra, nemmeno nel consiglio convocato a Milano.
D’accordo che si debba parlare di contenuti e di programmi (la minoranza lo sta chiedendo da anni),
ma prima in una direzione nazionale con i condoni alle porte si è parlato solo di riforme istituzionali, argomento importante , ma certo non di valutazione impellente; ora con una guerra che può cominciare a giorni si fa un Consiglio Nazionale e non se ne accenna nemmeno?
Rimaniamo con le posizioni dei repubblicani milanesi che fanno finire il presidente in braccio alle iene?
Che cosa è questa dissonanza così marcata rispetto a quanto sta accadendo attorno a noi?
Il partito ha bisogno di confrontarsi oltre che sui disegni di fondo anche sull’attualità.
Ed ha bisogno di confrontarsi in modo che anche la minoranza possa esprimersi e se possibile trovare sintesi e posizioni unitarie.
Personalmente sono contrario ad un intervento unilaterale senza l’avvallo dell’ONU ma come molti altri amici desidererei confrontarmi nel partito, negli organismi apposta eletti come il CN.
Quando per questi ed altri argomenti ciò sarà possibile e quando diventerà una regola condivisa e attuata?

Per Riscossa Repubblicana
SERGIO SAVOLDI

nuvolarossa
06-03-03, 20:27
Il Consiglio Nazionale convocato a Milano per il giorno 08.03.2003 con un ordine del giorno tutto riservato a relazioni tematiche, se da un canto può apparire come un tentativo di approfondimento di argomenti interessanti ma non certo impellenti, da un altro punto di vista appare un preoccupante segno di un prolungato disimpegno che la segreteria manifesta nei confronti dei temi più propriamente politici.

Dal congresso di Fiuggi non ci sono state più occasioni per un dibattito serio e approfondito sulla politica del governo e tanto meno sulla situazione internazionale.

E si che da ottobre cose di rilievo ne abbiamo viste tante scorrere sulla scena politica.
Prima la finanziaria con quella serie vergognosa di condoni che hanno visto la segreteria nazionale totalmente assente nel formulare qualche giudizio di merito.
L’approvazione della Cirami, e via via fino alla crisi della Rai, della Fiat, le discussioni sull’indulto: sempre la segreteria è apparsa appiattita sulle posizioni del governo o ha parlato d’altro nei momenti più caldi delle vicende politiche più rilevanti.
Il congresso dell’UDC , ad esempio, ha mostrato le difficoltà della coalizione di centro destra coperte solo dalle difficoltà anche maggiori dell’Ulivo ma il PRI con il suo segretario nazionale non ha mai svolto alcuna analisi complessiva completa della situazione dell’alleanza di governo.

Fino ad arrivare al consiglio di oggi con una crisi internazionale gravissima della quale il PRI avrebbe il dovere di discutere per arrivare ad un documento dell’organismo politico per eccellenza il Consiglio Nazionale appunto che invece si occupa d’altro.
Anche la gestione interna è profondamente insoddisfacente.
Si ripropongono commissariamenti come quello di Carrara che non hanno alcun significato se non quello di mettere sotto tutela una realtà locale che interpreta con autonomia il suo ruolo sul territorio.

L’autonomia delle realtà locali in vista delle elezioni amministrative di primavera non viene considerata dalla segreteria che nelle note ufficiali impone senza alcun margine apparente, scelte locali fotocopia delle alleanze nazionali.
La segreteria appare totalmente incapace di elaborare e proporre una linea politica autonoma ed originale all’esterno.
All’interno si tenta di affermare un centralismo miope che non riesce a cogliere le difficoltà drammatiche in cui vive il partito specialmente al nord.

L’assenza di una proposta politica articolata originale e aggiornata mortifica i tentativi di ripresa delle zone ove il partito di opinione degli anni 70 e 80 trovava ampi consensi.
E’ poi la collocazione politica che vanifica ulteriormente gli sforzi di ridare voce al PRI.
All’interno di questa maggioranza in misura ancor maggiore di quando eravamo collocati nel centro sinistra il nostro ruolo non ha alcuna possibilità di essere evidenziato e colto dall’opinione pubblica per la natura stessa dell’alleanza oltre che per la mancanza di iniziative politiche.

E poco ci può consolare il fatto che il centro sinistra sia una crisi totale di idee e di leadership perché in realtà la nostra collocazione non è né quella attuale né con questo centrosinistra.

Dovremmo avere il coraggio di lavorare per la costituzione di una forza Repubblicana liberaldemocratica alternativa agli attuali poli.

L’uscita dalla alleanza di centro destra e l’assunzione di una posizione autonoma dovrebbe essere la premessa per un credibile tentativo di creazione di una nuova area politica di cui peraltro si avvertono sempre più i segni di una reale esigenza diffusa fra i ceti più attenti ed avanzati del paese.

Il cammino è difficile e privo di immediate soddisfazioni prevedibili ma è l’unica strada per riaffermare la validità della nostra scuola politica.

nuvolarossa
21-03-03, 21:52
Dichiarazione di Sergio Savoldi, sulla "crisi iraqena"

Il documento della Direzione Nazionale del 14 febbraio 2003 dopo aver ribadito fa l’altro la solidarietà agli Stati Uniti ed espresso preoccupazione per le divisioni interne alla Nato ed alla Unione Europea affermava: la DN…. auspica che il disarmo(del regime dittatoriale iracheno) possa aver luogo sotto l’egida delle Nazioni Unite e con il voto favorevole del Consiglio di Sicurezza.

Tale documento, a parte alcune valutazioni sulla chiarezza del governo ed in particolare del presidente del consiglio, poteva essere condiviso nella sostanza anche da Riscossa Repubblicana.

Tant’e’ che Riscossa si è rammaricata con posizioni formali espresse nel Consiglio Nazionale dell’ 8 marzo a Milano di non aver potuto dibattere sulla crisi irachena, dibattito quanto mai necessario data l’imminenza della guerra.

Sulle linee del documento della DN, a nostro avviso si sarebbe potuto con alcune modifiche arrivare ad un documento unitario ;
per Riscossa infatti è fuori discussione la scelta tradizionale del PRI
di appartenenza convinta alla Nato e la ferma volontà di armonizzare l’Alleanza Atlantica con il disegno di integrazione politica dell’Europa.

Condivisibile completamente era altresì la necessità che l’azione contro Saddam avvenisse sotto l’egida delle Nazioni Unite e con il voto favorevole del Consiglio di Sicurezza .

Grande è stata quindi la sorpresa per gli interventi dei nostri parlamentari alla Camera ed al Senato sulle dichiarazioni del presidente del consiglio il 19 marzo 2003.

Berlusconi ha affermato con forza la legalità e la liceità dell’intervento militare nella crisi irachena anche al di fuori di ogni decisione dell’ONU; i nostri rappresentanti hanno affermato in più che il governo avrebbe dovuto sostenere la partecipazione attiva allo sforzo militare ...click... (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&postid=450063#post450063)

Non possiamo che dissentire da queste affermazioni che non trovano riscontro in alcuna posizione assunta negli organismi di partito ammesso che questi organismi servano ancora a qualcosa.

La nostra presa di posizione sul mancato dibattito in Consiglio Nazionale sull’irak era evidentemente più che giustificata ,visto come si è manifestata poi a livello ufficiale la posizione del PRI.

Per RISCOSSA REPUBBLICANA
SERGIO SAVOLDI

kid
24-03-03, 12:22
che gli amici di riscossa non colgano il fatto che l'auspicio della direzione nazionale del pri non si è potuto realizzare per la posizione della Francia e della Russia. Sono loro che hanno paralizzato l'onu, mentre gli americani e gli inglesi hanno ottemperato alla risoluzione 1441. Sono la Francia e la Russia fuori dalla legalità internazionale non gli americani che combattono in Iraq.

nuvolarossa
09-05-03, 13:21
AL SEGRETARIO NAZIONALE DEL PRI
ON. FRANCESCO NUCARA


8/5/2003

Caro segretario,

Ho atteso qualche giorno a scrivere questa nota nell’attesa di vedere sul sito o in altra magari più ampia sede valutazioni del partito in merito alle affermazioni sulla magistratura del presidente del consiglio dopo la condanna di Previti.
Credo di non ricordare un attacco tanto violento ad un potere dello stato come quello che il presidente del consiglio ha sferrato nei giorni scorsi.
Il Pri non ritiene di commentare questo fatto magari richiamando la assoluta necessità peraltro rivolta a tutti di mantenere nei confronti delle istituzioni un atteggiamento più consono ad un Paese di democrazia occidentale ?
Non coglie il segretario la necessità al di là della fedeltà all’alleanza di governo di raccogliere gli appelli che da più parti giungono affinché le forze moderate e responsabili del centrodestra operino affinché si possa cercare di uscire da questo clima di scontro devastante fra poteri dello stato?
Perché non raccogliere gli appelli del presidente della repubblica dimostrando che il il PRI è fedele al paese prima ancora che ai propri alleati di governo?
Eppoi vivaddio una reazione più dura e sdegnata nei confronti di chi ha accostato Ugo La Malfa a Fidel Castro credi che non fosse lecito apettarsela da parte dei Repubblicani?

Con spirito costruttivo come sempre nonostante tutto,



SERGIO SAVOLDI
RISCOSSA PER L’AUTONOMIA REPUBBLICANA

nuvolarossa
09-05-03, 19:22
La risposta di Nucara alla lettera di Sergio Savoldi

Caro Savoldi,

la linea del Pri è stata sempre quella di non commentare vicende giudiziarie o intervenire in polemiche ad esse collegate. Non ho comunque difficoltà ad affermare che Il presidente Berlusconi ha esaminato nella lettera al "Foglio", con toni accesi e anche risentiti, dieci anni della vita politica italiana durante la quale l'equilibrio tra i poteri dello Stato si è incrinato, facendo pendere la bilancia a favore dell'ordine giudiziario. La prima conseguenza di questo squilibrio è stata la scomparsa dei partiti storici che avevano contribuito ad instaurare in Italia, dopo il regime fascista, un sistema politico fondato sulla libertà e la democrazia.

Da queste vicende, le cui cause sono ormai all'esame degli storici, derivano i problemi attuali che non possono essere affrontati sul piano politico (quello giudiziario deve essere lasciato all'autonomia dei giudici) con serenità perché una parte cospicua dell'opposizione ritiene il Presidente del Consiglio un usurpatore e il capo di una congrega di malfattori. La conseguenza è che ogni problema sul tappeto finisce per essere condizionato da pregiudizi che ne impediscono un esame di merito e bloccano la stessa dialettica tra la maggioranza e l'opposizione. In questa situazione i processi a Berlusconi e ai suoi amici sono un'occasione per una parte dell'opposizione di organizzare girotondi mentre un'altra, più ipocritamente, fa finta di non voler commentare le sentenze e invece porta avanti una sottile opera di delegittimazione dell'avversario.

Berlusconi ha evidentemente colto questi aspetti e ha deciso di rompere gli indugi, usando come dicevo all'inizio " toni accesi". La durezza del linguaggio è servita anche a superare la situazione di stallo che si era determinata e che mirano al logoramento dell'equilibrio politico su cui si regge il Governo, che noi vogliamo difendere. A tale proposito ricordiamo che i repubblicani sono per costume "leali", mai subalterni e tantomeno pregiudizialmente "fedeli", appartenendo la fedeltà più alla sfera religiosa che a quella della politica.

Su questi temi e sulla necessità di una radicale riforma della giustizia che ne riequilibri i poteri, abbiamo fatto e faremo sentire la voce del partito, mentre sulle questioni giudiziarie ancora aperte preferiamo aspettare le sentenze ed evitare realmente di commentarle.

Per finire voglio ricordarti come la scomparsa dei partiti storici (il Pri sta combattendo una battaglia per sopravvivere iniziata da Giorgio La Malfa) sia stata determinata dalla fretta di condannare anzitempo una classe politica che successivamente gli stessi giudici hanno, molte volte, assolto.

Per quanto riguarda la questione della tiepida reazione avuta per il riferimento di Ugo La Malfa, fatto dall'on. Rizzo dei comunisti italiani, nel dibattito sulla situazione cubana rimandiamo alla nota del partito, riportata dalle agenzie e pubblicata sul Sito con il titolo: Pri a Pdci: vergognatevi ...click... (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&postid=503498#post503498)

Roma, 9 maggio 2003

nuvolarossa
18-09-03, 11:10
A Massa, il 13 settembre 2003, nel corso della riunione che ha segnato la ripresa dell’attività politica della Riscossa per l’Autonomia Repubblicana dopo la pausa estiva, fra gli altri temi di discussione, si è preso in considerazione il messaggio alla minoranza da parte del Segretario Nazionale, contenuto nel suo articolo apparso sulla Voce Repubblicana di giovedì 4 settembre 2003 laddove dice: “Si vanno delineando nella politica nuovi scenari ed essere riusciti a salvaguardare l’autonomia e l’identità del partito non ci deve far considerare concluso il cammino, per cui dobbiamo aprire nuovi traguardi e definire nuovi obiettivi: questi impegni li dobbiamo fissare assieme ed insieme li dobbiamo perseguire” e appena prima: “Su questi ed altri temi sarebbe opportuno sentire anche le opinioni della minoranza”.
Dopo le asprezze nei confronti di Riscossa del Consiglio Nazionale di aprile, ci pare che l’atteggiamento diverso ora manifestato, consenta da parte nostra alcune considerazioni non puramente difensive.
Sicuramente il quadro politico nazionale si sta evolvendo, la crisi del bipolarismo attuale è sempre più evidente; a fronte delle difficoltà del centro sinistra sul tema della lista unica per le Europee, rimarchiamo le difficoltà crescenti del centro destra per la traduzione in fatti delle promesse elettorali unite alle esternazioni fuori controllo del premier.
L’intervista al Presidente del Partito sul Corriere della Sera, dopo le dichiarazioni di Berlusconi a proposito del fascismo, che si aggiunge ad altre posizioni espresse dallo stesso nostro Presidente e dalla Voce Repubblicana in tema di riforme istituzionali di politica economica di riforma delle pensioni, dimostrano il disagio che il PRI tutto, (non solo la componente di minoranza) prova nei confronti dell’alleanza, ed in generale di tutto il quadro politico nelle condizioni attuali.
Nuovi scenari possibili in cui un’autonomia del PRI, certamente da definire e costruire passo passo , possa essere strumento di rilancio e di ripresa di un ruolo più visibile dei Repubblicani,non possono che essere uno stimolo all’azione per tutti.
Riscossa Repubblicana ha definito in questi anni una linea che fa delle terza via liberaldemocratica, a fronte di un bipolarismo che non garantisce governabilità e stabilità, un’opzione fondamentale per il nostro paese.
Una costituente liberaldemocratica potrebbe contribuire ad avviare un processo di ridefinizione degli equilibri politici anche superando le ormai cadenti barriere dello schema pseudobinario attuale.
La necessità di coniugare senza incertezze, un saldo sistema democratico ad uno sviluppo economico equilibrato e previdente, deve essere per il PRI insieme alla tutela delle funzioni e del prestigio di tutte le istituzioni dello Stato, il nucleo di un programma di rilancio del partito che ancora soffre troppo la mancanza di caratterizzazione sia nelle alleanze che nel dibattito politico a tutto campo.
Le elezioni europee insieme alla tornata amministrativa della primavera del 2004 potrebbero essere forse un’altra occasione per manifestare, se esiste, una rinnovata capacità dei Repubblicani di incidere nel dibattito Politico.
E’ necessario per le Europee definire, sintetizzare, diffondere le nostre posizioni su alcuni temi fondamentali quali la Costituzione Europea, il patto di stabilità, la forza di difesa europea, i rapporti con gli USA.
Su un programma essenziale siffatto la disponibilità di tutti i Repubblicani per la campagna europea potrebbe essere assicurata con la presentazione di liste dell’Edera che possano, indipendentemente dagli equilibri politici nazionali ,esprimersi a tutto campo senza vincoli particolari dovuti alle alleanze.
Riscossa Repubblicana è disponibile ed attrezzata a contribuire un nuovo siffatto tentativo di rilancio del Partito.
E’ disponibile a collaborare sulla definizione di scenari futuri se le verrà riconosciuta e rispettata l’agibilità politica nel Partito nelle forme e nei modi che si potranno definire e se si potrà addivenire con atti concreti ad un rapporto stabile di reciproca legittimazione fra tutte le anime del Partito.
L’avvenire del PRI è in cima ai nostri pensieri come crediamo per la dirigenza e la maggioranza nazionale, ci auguriamo che con questa premessa ,se finalmente acclarata , si possa aprire una nuova stagione nel rispetto dei ruoli ma con un unico obbiettivo: il rilancio stabile del partito.

SERGIO SAVOLDI
COORDINATORE DI RISCOSSA
PER L’AUTONOMIA REPUBBLICANA

Paolo Arsena
02-10-03, 10:42
Amici repubblicani,

mi sono iscritto a questo forum con l'intento di avviare un dibattito con la corrente di minoranza del PRI, “Riscossa per l'Autonomia Repubblicana”.

Oramai da più di dodici anni, cioè da quando, studente, ho mosso i primi passi nell’attività politica, appartengo al movimento repubblicano. Anzitutto perché ha ispirato e rappresentato i momenti più alti della storia del nostro Paese: il risorgimento, l’antifascismo, la resistenza, la nascita della repubblica, la scelta atlantica. E poi perché incarna da sempre la migliore espressione della sinistra democratica, laica e liberale.

Ritengo però che tutto questo insieme di valori sia venuto meno nel giorno in cui il PRI di La Malfa ha saltato il fosso, unendosi alla CdL di Berlusconi. Il patrimonio storico-ideale del partito non è stato onorato dall’alleanza con Bossi e Fini, con secessionisti e post-fascisti, oltre che con un magnate dell'editoria, un plutocrate pericoloso per la democrazia. Sono convinto, come molti altri repubblicani, che questa scelta abbia rappresentato uno schiaffo ai nostri valori.
Da qui l'adesione al MRE. Un movimento con molti limiti, ma che consente di condurre una battaglia democratica per liberare il Paese da questa destra poco avvezza alla democrazia, superficiale, a volte eversiva.

In simbiosi con l'impegno dei repubblicani dell’Ulivo, esiste però quello di chi ha deciso di combattere all’interno del partito. Una scelta che rispetto molto, verso cui nutro grandi aspettative e che non condivido per il solo fatto di compiersi in campo avverso, su un terreno politico che non ha niente a che spartire con la cultura, i principi e il modus operandi della tradizione repubblicana.
Credo pertanto che sia utile stabilire un contatto, ricercare le convergenze ed esaminare bene i motivi di divisione, perché, sebbene dalle sponde opposte della politica, in questa fase della vita italiana i dissidenti dalla linea della maggioranza incarnano al meglio lo spirito del repubblicanesimo.

Attendo adesioni al dibattito, perché gli argomenti da affrontare e su cui misurarci sono tanti, a cominciare per esempio dalla politica estera e dalle riforme istituzionali, temi su cui l'intero movimento deve cercare di parlare una sola lingua.

In fondo siamo due facce della stessa medaglia, e sono convinto che la minoranza del PRI e il MRE abbiano ampi spazi per intraprendere un proficuo percorso di dialogo.

Un saluto

mcandry
02-10-03, 22:45
Originally posted by Paolo Arsena
In fondo siamo due facce della stessa medaglia, e sono convinto che la minoranza del PRI e il MRE abbiano ampi spazi per intraprendere un proficuo percorso di dialogo.

Amico mio, se intendi uno spazio al di fuori del pri, penso proprio che questo spazio non ci sia ...

In caso contrario, il dialogo è sempre stata la nostra arma migliore ...

Paolo Arsena
03-10-03, 12:25
Per ragioni di ordine, se i moderatori sono d'accordo, invito a proseguire la discussione sul percorso:
Movimenti politici>Repubblicanesimo>Il MRE e la minoranza del PRI.

Scusate se ho creato confusione.

P.S.
Sul percorso:
Movimenti politici>Sinistra Liberalsocialista e repubblicana
c'è un sondaggio sull'argomento.

nuvolarossa
03-10-03, 12:38
Libero di andare a discutere dove vuoi ...
per noi Repubblicani la discussione continua ...
su questo Forum ... non su altri !
... tanto piu' che sul Forum da te indicato ..
non c'e discussione alcuna ... salvo qualche
battuta da una settimana all'altra ...e dove
addirittura il moderatore ... si e' dato bandito ...
animando e partecipando stancamente e in modo
minimale a qualsiasi discussione e confronto.
Qua' ti e' stato dato il benvenuto ... a te ora la parola !

http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?postid=683560#post683560

Lincoln (POL)
06-10-03, 19:13
L'ultimo consiglio nazionale,ha fatto registrare un importante passo avanti nella dialettica interna al Partito tra la maggioranza e la minoranza di"Riscossa"reso evidente dall'ingresso dei suoi esponenti in Direzione.Al di là delle apparenze,vi è nel partito a mio avviso,una sostanziale unità su alcuni fondamentali nodi politici che elenco ora schematicamente;

Lincoln (POL)
06-10-03, 19:21
a) la difesa dell'autonomia politica del PRI e la lotta che è stata comune per la sua sopravvivenza.
b) una "sofferenza"sia pur diversamente intesa,per gli attuali schieramenti politici.
c) Una nettà contrarietà nei confronti del bipolarismo all'italiana e all'attuale sistema elettorale nonchè la preferenza per un impianto proporzionalistico.
d) L'esigenza ed il proposito CHE E'DI TUTTO IL PARTITO, di promuovere la crescita ed il rafforzamento di una area liberaldemocratica che abbia un ruolo incisivo e possibilmente determinante nello scacchiere politico, accogliendo pertanto perlomeno in linea di principio, la sollecitazione che viene dagli amici di "Riscossa".
Dove sta allora il punto di differenziazione?

Lincoln (POL)
06-10-03, 19:29
Sta nel fatto per dirla in soldoni, che, con l'attuale sistema elettorale, un partito che voglia fare politica ed assumersi le proprie responsabilità di fronte al Paese e non limitarsi a fare opera di testimonianza (peraltro sterile) deve scegliere "l'appartenenza"ad una delle due coalizioni pena la sua sostanziale scomparsa.
Ne consegue che non possiamo seguire il consiglio della minoranza che è quello di lasciare il "centro-destra", porci in sala d'attesa estraniandoci dalla competizione politica e lì dedicarci alla costruzione di un fantomatico polo liberaldemocratico in attesa che cambi il sistema elettorale ammesso e non concesso che questo cambi.
ta qui il limite evidente quanto insormontabile della proposta politica di "Riscossa per l'autonomia repubblicana".

Come nasce allora l'indicazione politica che Savoldi ci ripropone puntualmente?

Lincoln (POL)
06-10-03, 19:41
Proviamo almeno per una volta ad essere chiari.

Gli amici di "Riscossa" sono stati e sono fortemente contrari alla scelta fatta a Bari e confermata a Fiuggi ed è loro ferma intenzione continuare ad osteggiarla. Ciò beninteso è del tutto legittimo purchè avvenga (ed è così) nel quadro di lealtà al Partito. Allo stesso tempo si rendono benissimo conto che non possono proporre di passare al "centro-sinistra". Una posizione questa che non sarebbe politicamente sostenibile per ovvie ragioni e che non incontrerebbe il consenso necessario nel Partito.
Ecco allora l'intuizione abile, ma che politicamente ha il fiato corto, che va sotto il nome di "terza via liberaldemocratica". Una prospettiva che, con l'attuale sistema elettorale ed in una logica politica fortemente bipolare come quella attuale, non ha possibilità alcuna di diventare politicamente percorribile ed i primi a saperlo sono proprio Savoldi e Valbonesi. Senza contare poi che un polo liberaldemocratico, in Italia, non ha speranze di ottenere la maggioranza dei consensi elettorali per cui,dovrebbe comunque porsi (sia pure in circostanze assai più favorevoli) il tema delle alleanze.

kid
07-10-03, 09:19
un polo liberaldemocratico si può sempre farlo: con Mariotto Segni e Carletto Scognamiglio. Mi hanno riferito il seguente dialogo avvenuto all'aspen fra il nostro Giorgio e Carletto, presente De Michelis.
Giorgio a Carletto: ma come va con Segni?
Carletto: Benissimo.
Giorgio: a me non pare proprio.

Poi c'è l'opzione cattolico liberale. Mastella che non ne può più della sinistra e vorrebbe sganciarsi è riuscito a strappare un mezzo si a Martinazzoli per candidarsi in una lista scudocrociata alle europee. Entusiasta lo avrebbe comunicato ai suoi e un deputato: Martinazzoli? è ancora vivo?

Che devo dire? belle speranze.

Paolo Arsena
07-10-03, 11:07
Signori,

sono d'accordo anch'io nella costruzione, in prospettiva, di un polo liberaldemocratico, anche se proporlo e pensare di realizzarlo oggi come "terzo polo" sarebbe un puro suicidio.
Ma non mischiamoci con Mastella, per favore.... anche la decenza ha un limite....

kid
07-10-03, 11:27
caro arsena io non sono affatto dell'idea che oggi bisogna costruire un polo terzista o liberale. Oggi bisogna disfarsi di questo bipolarismo che ha posto le estreme al centro della vita politica. Visto che l'attuale bipolarismo sta bene ai ds che così irreggimentano la loro coalizione come fosse fatta di soldatini di piombo, io sto con Berlusconi che rivuole il sistema proporzionale per liberarsi degli alleati troppo ingombranti. Non perchè Berlusconi è buono, ma perchè non ha proprio la mentalità per irrigimentare un bel niente, manco domenica in, come avrete visto. Perchè berlusconi ha una mentalità imprenditoriale della politica, che ha dei difetti ovviamente, ma anche il pregio di essere rivolta alla competitività e alla produttività. A contratria di quella tirannica della politica, che è quella dei nostri, vostri, amici diessini, degna del peggior conservatorismo asiatico. Leggetevi il riformista di lunedì: la sinistra per cui va tutto bene.

Paolo Arsena
07-10-03, 11:37
Veramente a me risulta che per mescolare il prossimo clamoroso insuccesso di Forza Italia, il Cavaliere voglia preparare un bel listone anche lui. Quanto al disfarsi degli alleati ingombranti, pare che questi siano i moderati dell'UDC, e non invece la Lega di Bossi, con cui c'è una sintonia impressionante (AN, finché c'è Fini, abbaia alla luna). Tutto questo la dice lunga sul tuo caro Berlusca...

kid
07-10-03, 12:33
http://www.nuvolarossa.org/modules/xgallery/cache/albums/01-Album-di-Enzo/LOGOFORUM03BIG.sized.gifhttp://www.fmboschetto.it/musica/vacanze_romane_matia_bazar.mid

Berlusconi è talmente sicuro di vincere le europee che vuole che si punti tutto su di sè con una lista unica della coalizione da lui guidata, tolta la lega che correrebbe da sola. Ciò sarebbe dovuto solo a ragioni politiche, vincolare la coalizione al suo leader visto le tante intemperanze e tenere separata la lega - ed è già pronta una riforma della legge elettorale in senso proporzionale con premio di maggioranza e elezione diretta del premier. Sempre Berlusca ovviamente:D

nuvolarossa
18-10-03, 20:50
DOMANDE IMPROPRIE E CONSIGLI NON RICHIESTI

Luisa Babini ,consigliere regionale dell’Emilia Romagna e membro della Direzione Nazionale del PRI ,il 14 ottobre scrive un pezzo che intitola :”PARTITO RIFORMATORE O INIZIO DEL TERZO POLO?”
Lo invia alla Voce Repubblicana che lo pubblica il 15 con un altro titolo: “ IL COMPITO PRIMARIO DELLA MINORANZA.”
I due titoli non appaiono frutto di meditazioni particolari al massimo sembrano modeste provocazioni.
Ma veniamo al contenuto dell’articolo: si indica nella ventilata lista unica alle europee per Ds Margherita ed Sdi la prospettiva di un partito riformatore cui il PRI dovrebbe dare il suo apporto sotto la spinta della minoranza interna che dovrebbe avere questa ipotesi come obbiettivo primario della propria azione
Tralasciamo considerazioni sulla imperiosità del consiglio dall’esterno dell’amica Babini , ma andiamo subito al sodo rispondendo alla sollecitazione.
No, l’obbiettivo primario della minoranza del PRI non è lavorare per il tipo di lista unica del centrosinistra di cui si parla né tantomeno ovviamente per una di centrodestra.
Per le elezioni europee la minoranza (ma anche Luisa Babini ) nel consiglio nazionale del 20 settembre ha dato la disponibilità per liste dell’edera .
Le ipotesi di liste uniche di centrosinistra o di centrodestra peraltro fortemente contrastate all’interno dei due poli paiono per ora solo tentativi di rivitalizzare un sistema bipolare ormai logoro .
Tentativi già fiaccati dalla avversione ufficiale della Lega a destra e di quella di Verdi e PDCI sull’altro versante.
Per il centro sinistra poi, il rifiuto di Prodi di candidarsi alle europee ha forse definitivamente compromesso il disegno della lista unica .
Il partito riformatore potrebbe essere inizio di un terzo polo?
Non sappiamo che cosa intenda Luisa Babini per terzo polo ma escludiamo che possa essere costituito da un raggruppamento in cui i Ds siano maggioranza determinante ed egemone.
La terza via di cui parla Riscossa per il PRI e a cui la consigliera cerca di richiamarsi è altra cosa . Innazitutto è una prospettiva preparata da un’ autonomia dapprima come momento di rinnovamento dei programmi e delle proposte repubblicane, poi seguita da un’autonomia politica prendendo atto che sicuramente il centrodestra , ma nemmeno il centro sinistra sono in grado di liberarsi da condizionamenti corporativi o da spinte involutive in campo civile economico e sociale
Percorso che dovrebbe avvenire in una prospettiva liberaldemocratica tipo europeo distinta dai popolari conservatori e socialisti ,con la reale possibilità per il PRI di poter esprimere al meglio le proprie potenzialità derivanti dalla sua tradizione politica .
Nel superamento del bipolarismo con ritorno al proporzionale si è indicato lo strumento elettorale più idoneo per perseguire questa nuova terza via operando nel contempo tentativi di aggregazione anche nel sistema maggioritario con una proposta di Costituente Liberaldemocratica Italiana
IL cosiddetto partito riformatore rappresenterebbe una semplificazione dell’attuale ulivo dal quale a livello nazionale pochissime attenzioni e riguardi abbiamo avuto nella passata legislatura.
Ipotesi e tentativi di partiti unici a sinistra sono ormai peraltro ricorrenti , senza serio seguito per
le condizioni di oggettiva preponderanza ed egemonia prima del Pds e poi dei Ds (vedi per esempio cosa 2)
Non a caso ambienti autorevoli della Margherita non hanno nessuna intenzione di favorire questa operazione.
Perfino nello Sdi per le europee si stanno vagliando con tutte le difficoltà del caso ipotesi di riunificazione elettorale di tutti i socialisti.,chiaramente alternative alla lista unica di centrosinistra
Allora il PRI vada alle europee con liste proprie e con una autonomia programmatica rispetto ai due poli cercando così di costituire un primo nucleo per future aggregazioni liberaldemocratiche
che possano decidere poi con quale altra forza o aggregazione di forze collaborare per il bene del paese.
Queste posizioni peraltro dopo il consiglio nazionale de 20 settembre non paiono essere solo espresse da esponenti della minoranza .
Il quadro politico evolve si aprono spazi nuovi bisogna essere lungimiranti e non solo preoccupati
di trovare soluzioni rapide e convenienti.
No non è quello che indica Luisa Babini il compito della minoranza di Riscossa che ha deciso di rimanere nel PRI; le sue proposte invece ricordano altri percorsi che hanno finito per alimentare la diaspora repubblicana.

SERGIO SAVOLDI

nuvolarossa
18-11-03, 20:09
le scelte che il partito deve operare per le elezioni europee

http://utenti.lycos.it/NUVOLA_ROSSA//PRI376.gif NODI ED OPZIONI

Il passaggio, inutile nascondercelo, è fra i più difficili che il PRI abbia mai avuto di fronte nel recente passato.
Mi riferisco alle scelte che il partito deve operare per le elezioni europee della primavera de 2004.

Seguo con molto interesse il dibattito iniziato nei Consigli Nazionali del 2003, che si sta sviluppando sulla Voce Repubblicana anche a seguito della insistente proposta di Davide Giacalone di presentarci alle europee in un raggruppamento laico principalmente con radicali e nuovo PSI.
Gli interventi di Saverio Collura del 23 ottobre, di Pino Vita del 31, di Mauro Mita del 12 novembre e quello di Riccardo Bruno del 13 ,hanno messo a fuoco con buona approssimazione numerosi aspetti della questione, aspetti che si incrociano e si compongono a mio avviso essenzialmente attorno a tre nodi fondamentali:
- il primo è la valutazione sul sistema politico ed elettorale attuale:
sistema maggioritario, bipolarismo o ritorno al proporzionale con un quadro più ampio di opzioni politiche?
- Il secondo è la valutazione dell’attuale alleanza in cui il PRI si trova:
Continuazione della esperienza pur con la consapevolezza espressa da molti di inadeguatezza o uscita e ricerca fin d’ora di nuove prospettive in autonomia?
- Il terzo è il quesito contingente vero e proprio:
Verso le europee come?
Le opzioni in questo caso sono tre: da soli con il nostro simbolo dell’Edera, con un gruppo di laici o in una lista unica di centrodestra?
Siamo in grado di correre da soli o è solo testimonianza e quindi è meglio una delle altre opzioni?

Per sciogliere il terzo nodo ,quello della scelta contingente, è necessario dare risposte chiare per sciogliere gli atri due.

Per quanto riguarda il sistema elettorale e politico vedo nel PRI sempre meno sostenitori del bipolarismo attuale.
Mauro Mita lo sostiene, convinto che il PRI debba essere coscienza critica di uno dei due schieramenti , ma il dibattito interno e le posizioni di autorevoli esponenti nel partito denotano una scelta che va verso l’abbandono di questo bipolarismo che non garantisce né stabilità né azioni di governo coerenti ad un disegno strategico.
Anche Riscossa , fin da Bari, è del parere che l’azione del partito debba essere decisamente orientata per la modifica del sistema elettorale attuale con un ritorno al proporzionale

Le elezioni europee si tengono con il sistema elettorale proporzionale, logica suggerirebbe di viverle con coerenza con l’orientamento che si sta consolidando nel partito, escludendo quindi la possibilità che il PRI partecipi ad una lista unica del centro destra, espressione di un tentativo di rilancio del bipolarismo all’italiana speculare al listone di centrosinistra
A mio giudizio sarebbe già un bel risultato per l’immagine che il PRI dovrebbe avere in un prossimo futuro.
Rimangono le altre due opzioni:soli o in raggruppamento laico?
Veniamo alla valutazione dello stato dell’alleanza di centro destra.
Giacalone e Collura danno un giudizio fortemente negativo dell’operato del governo e dello stato della alleanza.
E’ noto che il sottoscritto è di questo stesso avviso.
Mauro Mita e Riccardo Bruno sono per il proseguimento dell’esperienza anche se ormai non nascondono,correttamente, la consapevolezza che l’esperienza non ha respiro strategico ed anzi bisogna cominciare a guardare oltre, con tutte le precauzioni, ma oltre.

Se si considera superata l’esperienza di centro destra si dovrebbe escludere ancora la possibilità di adesione ad una lista unitaria ; rimangono le altre ipotesi.
Personalmente ritengo che il PRI commetterebbe un grave errore annullando la propria identità partecipando ad una lista unitaria e ciò anche nell’ottica di chi non considera ancora esaurita l’esperienza di centro destra.
Peraltro almeno come si è deciso nel CN del 20 settembre tale ipotesi potrebbe essere presa in esame dal PRI solo in presenza di modifica della legge elettorale e per le europee.
Alla fine a mio avviso dovrebbe rimanere solo il nodo:
Da soli o in alleanze laiche come chiede Giacalone?
E’ evidente che per Riscossa Repubblicana che ipotizza una terza via liberaldemocratica con nucleo repubblicano la proposta di Giacalone sia oltre modo allettante.

Ma qui mi rifaccio prima all’intervento di Saverio Collura del 23 ottobre che parlava di sincretismo per la presenza del nuovo PSI nella proposta di Giacalone.

Poi mi paiono altresì fondati i dubbi che avanza Riccardo Bruno quando parla di debolezza estrema del PRI rispetto agli altri possibili partner di una coalizione laica ,debolezza secondo me non solo numerica, ma soprattutto di proposta politica strategica
Aggiungo un’altra considerazione: in presenza di una forza secessionista repubblicana che viene continuamente esibita dal centro sinistra ( schieramento che sembra aver trovato non senza altri sincretismi un’ipotesi di lista unitaria) esiste una necessità non differibile di riaffermare che la tradizione politica Repubblicana in Italia è nel PRI e solo nel PRI.
L’ipotesi di una lista dell’Edera alle Europee non si presenta quindi come una opzione di testimonianza, ma di riaffermazione decisa di una identità mai perduta che è necessario riproporre in ogni situazione appena possibile.

Fino a quando?

Ecco il problema vero non ancora risolto.
È necessario riproporre la nostra identità e nel contempo sviluppare assolutamente quel progetto repubblicano culturale e di governo di cui parlano anche Bruno e Giacalone e che Riscossa sollecita in ogni occasione.
Senza questo sforzo, senza arrivare a questo risultato ,l’azione del PRI diventa veramente solo testimonianza, ma ciò indipendentemente dal fatto che alle elezioni, quali che siano, ci si presenti da soli o con altri.

Quindi quale strada alla fine intraprendere?

Alle europee si vada con l’Edera per riaffermare l’identità repubblicana con un programma essenziale (siamo già in ritardo sulla formulazione) svincolato dalle alleanze attuali e si lanci un appello per la costituzione nel medio periodo di una forza di liberaldemocrazia autentica che si riproponga in Italia secondo lo schema Europeo.
Forza che non si può pensare di costituire ora con semplici assemblaggi ma che richiede i tempi necessari per una ben preparata e promossa Costituente Liberaldemocratica da lanciare chiamando altre forze e società civile a stendere un programma comune di cui il nostro potrebbe essere parte importante se non essenziale.

Progetto ambizioso, percorso arduo senza possibilità di previsioni temporali ma l’unico che a mio avviso può dare con il Pri protagonista , futuro ad una parte del paese che ora non si sente rappresentata dalle forze politiche attuali né dalla famiglia socialista ma nemmeno da quella popolare e conservatrice.

SERGIO SAVOLDI (http://nuvolarossa.ilcannocchiale.it/)

Giuseppe Gizzi
18-11-03, 21:09
Sono quasi completamente d'accordo con Savoldi, ma fin quando si legittimeranno o passeranno sotto silenzio operazioni come quella qui accaduta in Campania dell'esautoramento e del commissariamento del gruppo dirigente regionale, nell'unica Regione e nell'unica grande città in cui il Pri è riuscito ad eleggere propri rappresentanti direttamente, senza listini, non vedo come la lista dell'Edera alle prossima europee non possa sembrare nient'altro, come dice Giacalone, che una lista di duri e puri alla Comunione e Liberazione. Vi ricordo che nelle scorse elezioni europee, la Campania contribuì al risultato complessivo dello 0,5% nazionale con ben 25000 voti e l'1,1%.Ora, con Ossorio, Altieri, Ponticelli e Guariglia fuori dal partito, se il PRI assommerà complessivamente a 15000 voti in Campania sarà un vero e proprio miracolo. Non si costriusce nulla distruggendo per capriccio e miopia quanto di buono fatto finora.

nuvolarossa
15-12-03, 19:31
PIENO SOSTEGNO DI RISCOSSA PER L’AUTONOMIA REPUBBLICANA ALLA BATTAGLIA CONDOTTA DA DEL PENNINO SULLA PROCREAZIONE ASSISTITA

Riscossa per l’autonomia Repubblicana esprime apprezzamento per la battaglia condotta in Senato dall’amico Antonio del Pennino sulla legge per la procreazione assistita.
Concorda con il Senatore Repubblicano nel definire la legge come un ritorno preoccupante di un oscurantismo di Stato in tema di diritti civili.
Riprovevole è per Riscossa l’impegno diretto del Governo in tutta la vicenda a sostegno delle posizioni espresse dalle gerarchie cattoliche.
Riscossa si dichiara disponibile alla battaglia che il PRI tutto vorrà intraprendere per contrastare e se possibile cancellare questa legge illiberale.
Si propone nel contempo la creazione di un osservatorio sulla laicità dello stato, iniziativa poi da condividere con tutto il mondo laico che, al di là delle appartenenze ai poli, in questa occasione ha espresso giudizi comuni in tema di diritti civili.

SERGIO SAVOLDI

Coordinatore di Riscossa
per l’autonomia repubblicana (http://utenti.lycos.it/nuvolarossa44/)

nuvolarossa
15-12-03, 22:26
Nucara scrive a Fassino: c'è un solo Pri, nato nel 1895

Lettera inviata dal segretario nazionale del Pri, on. Francesco Nucara, al segretario dei Ds, on. Piero Fassino.

Caro Fassino, nell'intervista al "Corriere della Sera" di domenica 14 dicembre Lei dichiara che "… la scelta è avviata: DS, Margherita, SDI, Repubblicani hanno deciso di mettersi insieme".

Da Segretario Nazionale del PRI, quale mi onoro di essere dal 2001, mi corre l'obbligo di informarLa che i Repubblicani non hanno aderito al listone di centro-sinistra.

Non devo certo ricordarLe che quando si usa il termine "Repubblicani" s'intende significare l'appartenenza al PRI, partito fondato nel 1895 e non l'altro ieri: un partito che non ha dovuto rinnegare la sua storia e la sua identità (almeno da parte di chi ne fa ancora parte, avendo rinunciato a offerte di seggi parlamentari).

Capisco il Suo disappunto per l'attuale collocazione politica del PRI e giustifico anche la Sua labile memoria. Ma vorrei che riflettesse e che ricordasse quanto mi ha detto durante il nostro unico incontro presso il gruppo parlamentare dei DS.

Nella Sua intervista Lei fa scomparire il PRI di cui io invece voglio difendere l'autonomia e l'identità, anche se come diceva Ugo La Malfa "a noi non interessa la sorte del PCI o del PSI o del PRI, a noi interessa la sorte del nostro Paese". E, a proposito di Ugo La Malfa, sarebbe opportuno che i DS lo conoscessero meglio prima di celebrarlo con atti di pura e semplice propaganda.

Caro Fassino, i trucchi del vecchio PCI non servono più per tentare di imporre egemonie che sono comunque fuori dalla storia del PRI.

Non ci hanno fatto "chiudere" i Suoi predecessori malgrado i loro "sforzi generosi", non ci farà "chiudere" Lei né i suoi alleati fuoriusciti che incautamente Lei definisce "Repubblicani".

Francesco Nucara (http://utenti.lycos.it/nuvolarossa44/)

Paolo Arsena
15-12-03, 23:14
Che piaccia o no al buon Nucara, noi siamo repubblicani. Se ne faccia una ragione. I repubblicani esistono ovunque, oggi, sotto varie forme.
Un bravo segretario dovrebbe preoccuparsene e creare le condizioni per un ricongiungimento, invece di abbaiare alla luna.

nuvolarossa
15-12-03, 23:35
...

Paolo Arsena
15-12-03, 23:55
Puoi ben capire che per noi, invece, è stato un riconoscimento importante. Dal nostro punto di vista, s'intende.

nuvolarossa
15-12-03, 23:59
Originally posted by Paolo Arsena
Puoi ben capire che per noi, invece, è stato un riconoscimento importante. Dal nostro punto di vista, s'intende.
... meraviglioso ... avete avuto il
"bollino ciquita" ... ... e' un
vero onore per voi ... ex-Repubblicani ...
accolti a braccia aperte .. nel listone
degli EX ... ex-comunisti, ex-socialisti,
ex-repubblicani, ex-democristiani,
ex-liberali .... chi si contenta "gode" !

Paolo Arsena
16-12-03, 00:10
Se noi siamo ex repubblicani, voi siete l'ultimo scarto di quello che fu un glorioso partito.
Almeno la nostra dignità ci ha imposto di non ridurci così....

nuvolarossa
16-12-03, 00:26
Originally posted by Paolo Arsena
Se noi siamo ex repubblicani, voi siete l'ultimo scarto di quello che fu un glorioso partito.
Almeno la nostra dignità ci ha imposto di non ridurci così....
.... la nostra dignita' e' quella di essere rimasti dentro al
Partito repubblicano Italiano ... questa e' la vera dignita' ...
e non e' certo catto-comunista o un qualunque altro
personaggio di un qualunque altro Partito a permettersi
di dire cosa siamo o non siamo !

Paolo Arsena
16-12-03, 00:32
.... e tu credi che vi stia a sentire? I repubblicani che considera e che è ancora capace di ascoltare siamo noi. Non chi ha tradito la propria storia.

nuvolarossa
16-12-03, 00:36
Originally posted by Paolo Arsena
.... e tu credi che vi stia a sentire? I repubblicani che considera e che è ancora capace di ascoltare siamo noi. Non chi ha tradito la propria storia.
... sai cosa dice un vecchio proverbio toscano ?

Dio li fa e poi li accoppia

ed i tanti ingenui ex-repubblicani, una volta
presenziato al pranzo "europeo" rimarranno
taroccati ... alla magliara.

Paolo Arsena
16-12-03, 00:48
E Nucara può accoppiarsi con Donna Assunta. Almeno i fascistelli che nasceranno potranno aggiungere un'edera alla croce celtica.

nuvolarossa
16-12-03, 01:02
Originally posted by Paolo Arsena
E Nucara può accoppiarsi con Donna Assunta. Almeno i fascistelli che nasceranno potranno aggiungere un'edera alla croce celtica.
... non esiste EDERA Repubblicana fuori dal P.R.I. ...

Paolo Arsena
16-12-03, 01:09
Beh, guarda sul simbolo sfondi una porta aperta.
Quel ramoscello, oltre ad essere ridondante, è floscio e avvizzito. Un po' depresso. Le leggi della comunicazione suggeriscono una tensione verso l'alto, e invece lui punta rassegnato il basso.
Per non parlare della borchia stellata che lo cinge... e della profusione di colori stridenti...
Insomma, se penso al simbolo, rimpiango la sobrietà e la chiarezza dell'edera verde su fondo bianco.
Di questo ti rendo atto, e ti offro un'occasione pacificatoria, dopo questo acido (ma divertente) battibecco.

nuvolarossa
16-12-03, 01:33
Caro Paolo Arsena,
.. sono per la fratellanza mazziniana .. quindi ... non c'e bisogno di richiamare istanze pacificatorie ... non sono mai rancoroso ne vendicatico verso nessuno .. discuto e scrivo solo per "capire" al meglio le cose della politica ed al solo fine speculativo di migliorarmi ...
... mi meraviglia pero' che un architetto possa credere in un progetto senza capo ne coda .. ed abbandonare a se stesso un progetto che invece ha dietro ben 108 (a breve 109) anni di vita !

Paolo Arsena
16-12-03, 01:39
Beh, sono un architetto modernista.
Assimilato il passato, guardo al futuro. Buonanotte;)

nuvolarossa
16-12-03, 01:56
... non esiste costruzione alcuna che non si basi su una buona fondazione ed un buon ancoraggio ... ne' antica ne' moderna ... cambiano le tecnologie ma non le regole costruttive e tantomeno le leggi della fisica ... ed e' perlomeno azzardato mettersi attorno ad una costruzione senza aver certezza del terreno su cui deve poggiare ... ed aver abbandonato un terreno consolidato da 108 anni .. per avventurarsi nella palude dell'ignoto .. non mi sembra un'operazione "modernista" ... o forse non mi e' molto chiaro il termine.

Paolo Arsena
16-12-03, 02:51
Lasciamo perdere le disquisizioni sul "modernismo", che divaghiamo...
La verità è che la palude dell'ignoto l'avete scelta voi. Da quando in qua un partito rigorosamente democratico avalla l'ascesa al potere del magnate della comunicazione, in più in compagnia delle formazioni politiche storicamente antitetiche alla nostra storia politica: i postfascisti e i secessionisti.

Noi siamo rimasti nel solido terreno della democrazia. Perché il centrosinistra avrà mille difetti, avrà pure i girotondi, i comunisti e le Pecorare imbecillità, però è la fazione pluralista, libera dal giogo del padrone, in cui si respira libertà di fare politica. E' la fazione che aspira a ripristinare la normalità democratica alterata dal berlusconismo. Non è infatti un caso se racchiude tutto e il contrario di tutto, costretto nello stesso recinto per arginare la deriva di questo Paese.
Buonanotte

nuvolarossa
16-12-03, 13:12
Si e’ meglio, lasciamo stare il “modernismo” che a me ricorda, per assonanza, il futurismo di Marinetti ed il brutto periodo fascista.
Per quanto riguarda la compagnia dei secessionisti ti ricordo che gli stessi, sino a pochi anni fa, erano la carta vincente del centro-sinistra … e per la compagnia degli ex-fascisti … non saprei scegliere il peggio tra ex-comunisti ed ex-fascisti … pero’ sulla strada del revisionismo e della modernizzazione mi sembrano piu’ incanalati i secondi.
Ovviamente, potendo, me ne starei alla larga da entrambi … ma essendovi obbligato dal sistema “peggioritario” … uno sceglie quello che crede essere il male minore, tra il cancro e la peste.
Tra l’altro quelli che tu chiami difetti e che nel contempo contrabbandi come folate di vento libertario che attraversano la fazione (hai usato la parola piu’ giusta che potevi) .. altro non sono che l’espressione dell’unica politica che e’ in grado di sviluppare questa “fazione” … e cioe’ l’antiberlusconismo (classico di chi e’ un fazioso).
In quanto a parlare di liberta’ di azione in quell’area .. provate a dissentire su un qualsiasi argomento … ne vedremo delle belle.
Se liberta’ di azione c’e, e ci sono innumerevoli prove provate ormai, … c’e nella coalizione in cui siamo attualmente schierati, dove e’ possibile continuare a fare i Repubblicani in piena autonomia di Partito … ed e’ quello che piu’ conta per garantire la nostra identita’ e la nostra autonomia.

kid
16-12-03, 13:41
è la politica. La destra? Ma non è stata legittimata dall'onorevole Violante che ha versato lacrime su Salò? Fini ha persino condannato Salò. La lega? "E' una costola della sinistra", parole di D'Alema quando Bossi era un alleato. Non credi che a secondo se vai d'accordo con la sinistra o meno sei buono o cattivo? Non ti viene da pensare che questa sinistra abbia inficiato il concetto stesso dell'autonomia politica per fini di parte? Io mi considero molto più a sinistra di te solo perchè non voglio stare con i ds, ma questi sono punti di vista. Piuttosto ancora Arsena non ha spiegato come mai la tradizionale collocazione di sinistra del partito si è sposata con una leaderschip di ugo La Malfa la cui politica tu hai definito di "destra". E poi mi devi spiegare anche, se ti garba, come consideri la figura di Pacciardi con la collocazione naturale del partito. Pensi come l'onorevole Violante che fosse un golpista? Io penso più semplicemente che l'mre ha fatto bene ad uscire dal pri perchè con il pri non c'entra niente e con la tradizione repubblicana c'entra come c'entra Machiavelli nel senso che era un estimatore della Repubblica. Per cui sarete sicuramente repubblicani, forse anche mazziniani, non lo so, perchè abbiamo visto il conflitto di Mazzini con la sinistra marxista, non con l'irridentismo mistico e patriottico. Mazzini è a cavallo fra noi ed il nazionalismo ed anche il misticismo. A posteriori il pri lo salva dal nazionalismo e dal misticismo. Ma perchè nel pri c'è anche Cattaneo, tò lo stesso che piace a Bossi! Ma con la tradizione del pri Atlantica e di leale alleato della dc, non vedo legami da parte dell'mre. Sia chiaro non vedo legami particolari nemmeno nella nostra collocazione del centrodestra: non è che noi siamo nel centrodestra, perchè riteniamo di essere fedeli alla nostra tradizione. Ma se la nostra tradizione va reinterpretata su queste basi si crea una rottura che mi pare sia significativa e difficilmente riassorbibile.

Lincoln (POL)
16-12-03, 14:05
Dunque,qualcuno dell'MRE,ci dice con malcelato orgoglio che il gigante(così è stato definito)Fassino ha appena elargito nella sua intervista al Corriere,un importante riconoscimento a quelli dell'MRE che,d'altro canto,sono gli unici repubblicani che lui ascolta e ai quali da udienza.Liberissimi gli ex repubblicani dell'MRE di sentirsi orgogliosi per questi(supposti) attestati di benevolenza da parte degli ex comunisti.
Da parte nostra,lo diciamo per tranquillizzare qualcuno,non c'è alcuna gelosia per i rapporti che quelli dell'MRE hanno con i DS.Anzi,riteniamo che la confluenza di ciò che rimane di tale movimento nei DS ,costituisca il degno epilogo della sua insignificante esistenza.

Paolo Arsena
16-12-03, 18:02
Visto il clima da rissa che ha caratterizzato dal principio questa discussione, proseguo sulla stessa falsariga.

Prima cosa. Non parlatemi di D’Alema perché metto mano alla pistola. D’Alema è l’imputato numero uno del fallimento dell’esperienza dell’Ulivo nella scorsa legislatura. Ha fatto e disfatto tutto a suo piacimento, con tanto di codazzo bavoso e assenziente al seguito. Finché il terreno non gli è franato sotto i piedi e l’imbarazzo ha preso il sopravvento.
Le effusioni con Bossi e gli inciuci della bicamerale sono solo alcune delle sevizie che il popolo del centrosinistra ha dovuto subire e che ancora oggi rinfaccia impietosamente a quel "machiavica" da quattrosoldi.
Se devo avvalorare i governi dell’Ulivo, mi riferisco a Prodi e Amato, che non hanno affatto demeritato. Personalmente D’Alema l’ho avversato quasi quanto oggi combatto Berlusconi.

A proposito di quest’ultimo, poi, rivendico il concetto di “fazione”, esteso ad entrambe le parti politiche. Questo schema bipolare, eccitato dall’ingombrante presenza di un premier-magnate onnipotente, costringe al muro contro muro. Siamo due metà nemiche. Due blocchi contrapposti in perpetuo conflitto.
E in questo scenario ci sta benissimo la distinzione tra buoni e cattivi. La cui discriminante non è l’essere o meno “di sinistra” o “di destra”, ma il giudizio che si da sul politico Berlusconi.

Quando parlate poi di libertà d’azione nel vostro versante rischiate l’autogol. Avete approvato la Cirami, la Gasparri, il lodo Schifani, il condono edilizio e quello fiscale, avete avallato le bordate contro la magistratura e le istituzioni, il rientro dei capitali esteri, l’imposizione di un avvocato di Riina all’Antimafia, avete subìto il dileggio dei martiri del fascismo (offese su cui un partito come il vostro avrebbe dovuto mettere in crisi l’appoggio al governo, come ha minacciato di fare Follini di fronte alle irriverenze di Bossi). Ma di quale autonomia parlate? Si fa una politica banditesca e rimanete imbambolati come lo è stato Fini fino all’altro ieri, vi bevete tutto con un ossequio nauseabondo (basta leggere le note del PRI o gli editoriali della Voce che ripropone Nuvola). A meno che non siate davvero d’accordo, e allora non venite a rivangare La Malfa, Pacciardi, Mazzini e Spadolini, perché c’entrano con voi come mia nonna con internet.

Infine, l’epitaffio di Kossyghin è in perfetta sintonia con la sua vocazione di scavafosse cimiteriali. Ha un futuro da beccamorto, speriamo che tra una palata e l’altra magari scivoli, così si tumula da solo e si regala la sepoltura che merita.

kid
16-12-03, 18:19
e lo invito a trasferire i suoi post sul forum dell'ulivo. E a discutere con i suoi alleati del dopo D'Alema, così la smettiamo di perdere tempo con la sua deliziosa persona.

Paolo Arsena
16-12-03, 18:25
Non mi provocate e me ne resto buono, così non perdete tempo.

kid
16-12-03, 18:34
quando si è provocatori di professione. Poi ricordati sempre che i martiri del fascismo qui c'è gente che li ha avuti in casa e parenti stretti e questi che i fascisti li hanno combattuti quando erano al potere sono più propensi a comprendere ragioni e opinioni dei vinti. Te non ti conosco e nessuno mi può dire la tua famiglia che cosa faceva quando la mia era in esilio o in armi.

kid
16-12-03, 18:41
voglio dire agli amici repubblicani di sinistra, che i fascisti un prezzo l'hanno pagato. Il loro capo è stato appeso per i piedi e i loro uomini donne e bambini non sappiamo nemmeno in che quantità sterminati dai comunisti senza tanti complimenti e spesso senza ragione, perchè non è che tutti i fascisti erano criminali di guerra. Erano nostri compatrioti che deposte le armi meritavano rispetto e forse pietà. Senza contare dei partigiani azionisti, cattolici liberali che finivano sotto il fuoco dei rossi, per errore. Ma questo comunismo, quello di pietà l'è morta di Giorgio Amendola che aizzava al genocidio nel '45, andava bene. Di quello non si deve chiedere scusa. Non è successo. Non c'era la cnn a documentarlo. Ma mio nonno che comandava un reparto giellista a Torino ha fatto in tempo a raccontarmelo che lui doveva salvare i ragazzini fascisti, i ballilla dalla furia dei rossi, e mi parlava di ragazzi di quindici sedici anni a cui davano la caccia, a guerra finita.

Paolo Arsena
16-12-03, 18:41
Rispetto profondamente chi si è immolato per la liberazione. Credimi.
La tua replica però non tiene conto del fatto che Berlusconi su questo terreno non è né un vinto né un vincitore. E' uno senza arte né parte che parla a vanvera su questioni delicate.
Un Presidente del Consiglio non può permettersi una simile superficialità, una così grossolana ignoranza....

kid
16-12-03, 18:44
http://www.nuvolarossa.org/modules/xgallery/cache/albums/01-Album-di-Enzo/LOGOFORUM03BIG.sized.gifhttp://www.fmboschetto.it/musica/vacanze_romane_matia_bazar.mid

se uno vuole essere contro Berlusconi a priori o a posteriori, io non ho niente da replicargli, non è questo il problema. E' un altro tipo di considerazione, comunque misuriamoci tutti quanti, io e lincoln per primi.

Giuseppe Gizzi
16-12-03, 23:04
Io penso solo una cosa: che Berlusconi abbia infettato la politica In Italia. E ciò ha finito per far prevalere più gli istinti da ultrà tra gli schieramenti politici e nei partiti stessi-Pri incluso-. Ciò,e lo dico amaramente, non serve nè al paese e non serve soprattutto a noi. Ma guardate la sua faccia, non appena è stata rinviata alle Camere la legge Gasparri. E a sinistra con i Di Pietro o gli Epifani non si sta certo meglio. L'unica strada plausibile, ma ci vogliono le palle è quella di uscire, repubblicani destri e sinistri, dai due poli. Forse solo così si salverà davvero l'identità repubblicana. Altre strade non ne vedo.

Paolo Arsena
16-12-03, 23:14
Bravo Giuseppe.
Finalmente uno che guarda le cose per il verso giusto.
Bravo. Se anche gli altri non solo capissero a fondo di che pasta è fatto quell'uomo, ma se interiorizzassero il concetto che l'attuale ingessatura politica è soprattutto causa sua, avremmo già fatto passi da gigante tra noi.
Potremmo parlare in modo molto più conciliante e costruttivo.

Bravo. E grazie.

Lincoln (POL)
16-12-03, 23:46
Caro Gizzi,
Distinguere tra i repubblicani i "destri" e i "sinistri"rischia di essere-consentimelo-una classificazione di maniera.I Repubblicani sono.....Repubblicani.Punto.
La loro casa politica è una sola: IL P.R.I.

Paolo Arsena
17-12-03, 02:54
Giuseppe, ti consiglio di dargli retta.
Non vorrei facessi la fine di Echiesa. Poveretto, sono giorni che non si sente più. Temo il peggio. Un'epurazione in piena regola, forse i lavori forzati, i gulag... chissà.

Nel dubbio, quando interviene Kossyghin, raccomando prudenza...

Giuseppe Gizzi
17-12-03, 09:13
Caro Lincoln è un fatto, non colpa mia, ma in Regioni come la Campania e la Marche i repubblicani ( chiamiamoli favorevoli all'alleanza di centro sinistra) sono di gran lunga maggioritari rispetto a quelli del Pri. E non mi sembrano due regioni trascurabili. Poi, a titolo personale ti dico: se il Pri lasciasse la Cdl io tornerei subito. Perchè per me il problemo non è nè Fini nè la Lega, ma Berlusconi e la sua concezione della politica e della società. E poi, consentimi una divagazione dal tema, mi sono iscritto al PRI nel 1994, figurati se non credo alla funzione di un partito come il nostro. Ma rientrerò solo sè il PRI lascierà la CDL, per me alleanza innaturale che non ha portato alcun frutto. Laicamente è una mia opinione. Tu ed altri amici ne avete altre.E non perchè non sia iscritto al Pri posso sentirmi un repubblicano figlio di un Dio minore come tu lasci intendere per chi non milita nel Pri. Affettuosamente. Giuseppe Gizzi.

Lincoln (POL)
17-12-03, 09:56
Caro Gizzi,
Per la verità,a me risulta che sia nelle Marche,sia in Campania il partito sia in maggioranza,sulle posizioni della Segreteria Nazionale.Di recente a Salerno e a Napoli si sono tenute alla presenza di Santoro (che è il responsabile regionale) e di Nucara due riunioni il cui esito è stato chiaro.
Per il resto,rispetto naturalmente la tua opinione politica anche se non la condivido.
Non metto in dubbio i tuoi sentimenti.Sta di fatto però,che il PRI,è la naturale ed unica collocazione politica per un repubblicano che voglia tradurre in politica i propri sentimenti.
Cordiali Saluti

kid
17-12-03, 10:52
per me l'infezione sono i ds e la magistratura non Berlusconi. Io ho difficoltà a prendermela con chi fa impresa in Italia mi dispiace. Mi è più facile pensare che chi non ha mai lavorato in vita sua ha dovuto diventare ministro per avere una laurea ed è convinto che uscendo da botteghe oscure sarebbe stato un affare per qualsiasi azienda assumerlo il suo bel personcino, sia da mandare nei campi e non certo al vertice del paese. Poi ho vissuto in prima l'inea gli anni '90, conosco Berlusconi dall'89, mi è impossibile davvero pensare che sia lui la causa dello sfascio del sistema, per non dire, scusate che ritengo una sciocchezza questa analisi. Poi se mi si dice ma come fa il pri a stare con Berlusconi, è un altro argomento e convengo sul fatto che il partito deve avere un'altra svolta strategica. Ma non si aiuta il partito facendo scissioni o stando fuori. E non si aiuta soprattutto pretendendo che abbia le proprie valutazioni personali. Io non sarei mai andato nell'Ulivo ad esempio, ho ingoiato per più di cinque anni.

echiesa
17-12-03, 20:27
Originally posted by calvin
per me l'infezione sono i ds e la magistratura non Berlusconi. Io ho difficoltà a prendermela con chi fa impresa in Italia mi dispiace.

Puro io. Ma chi fa impresa faccia impresa, o crediamo che ci sia per la salvezza del mondo????Per l'amor del cielo, non è che stando dietro e foraggiando sia del tutto meglio, ma lo stesso sistema politico americano delle Lobbies lo prevede. Ma in prima persona no.

Mi è più facile pensare che chi non ha mai lavorato in vita sua ha dovuto diventare ministro per avere una laurea ed è convinto che uscendo da botteghe oscure sarebbe stato un affare per qualsiasi azienda assumerlo il suo bel personcino, sia da mandare nei campi e non certo al vertice del paese.

Senti un pò, ma il sottosegretario Palla di Neve ( capisci a chi mi riferisco) che si faceva mettere docente universitario come lo mettiamo???
Poi ho vissuto in prima l'inea gli anni '90, conosco Berlusconi dall'89, MALE, MALISSIMO, ALMENO UNA QUALCHE VELINA TE L'HA PASSATA????NON DIRMI DI NO SENNO' CI RESTO MALE.

mi è impossibile davvero pensare che sia lui la causa dello sfascio del sistema, per non dire, scusate che ritengo una sciocchezza questa analisi.

No, sta solamente uccidendo la politica. Quando uno discute, anche del suo schieramento ,diventa matto.

Poi se mi si dice ma come fa il pri a stare con Berlusconi, è un altro argomento e convengo sul fatto che il partito deve avere un'altra svolta strategica. Ma non si aiuta il partito facendo scissioni o stando fuori. E non si aiuta soprattutto pretendendo che abbia le proprie valutazioni personali. Io non sarei mai andato nell'Ulivo ad esempio, ho ingoiato per più di cinque anni.

Ecco, qui si può discutere più serenamente. Ma almeno tu eri nel PRI, non a dire in giro che IL PRI ERA MORTO.Penso al povero Gizzi, ma penso acnhe a me.

saluti
echiesa
:fru

p.s.: ho creato un mostro: tutte le volte che vengo ha la firma diversa. Me ne scuso con gli utenti di POL

kid
18-12-03, 17:41
che berlusca mi ha riempito di veline e per questo sto con lui!
Ma non è così, aihmè. Le veline sono io che gliele ho presentate! Questo effettivamente è grave ne convengo. Rileggendo comunque il suo post, non vedo grandi margini di distanza, sinceramente. Nel senso che le reciproche osservazioni si tengono. Sarà il natale paperastro. Felice che ti piaccia il mio avater. :D E pensare che mi tenevo castellano. Grazie:kz

echiesa
18-12-03, 17:46
Si, forse sarà quest'aria natalissia.....ho preso sassi più arrotondati.......mi sento più buono anch'io.
saluti
echiesa:fru

valbonesi widme
09-03-04, 13:37
Da quando Riccardo Bruno è diventato più berlusconiano di berlusconi vorrebbe impedire anche che chi non la pensa come lui non parlasse di politica.
Visto che kerry dice quello che io ho detto in direzione nazionale?
Sì la frequenza berlusconiana vi ha abituato ad un pensiero giornaliero, esce un giornale e avete un pensiero , il giorno dopo esce un altrogiornale e ne avete un altro .
E' l'origine culturale quella che vi frega quella del centralismo democratico sempre schiacciati una volta sul partito ora sul Kapo, almeno una volta lo eravate sul capo ....che dopo tutto era un repubblicano questo è un kapo...rale....
la Convention di Riscossa si farà il 20 di marzo a Ravenna, dovremo stare attenti a non farci scavalcare sull'autonomia o verso il centro sinistra ! Il pensiero giornaliero è in movimento!

widmer

barney (POL)
09-03-04, 21:52
Se poi ci dovessero scavalcare non facciamone un dramma. Li riprendiamo alla prima curva. Anzi...andiamo via in gruppo!

mcandry
09-03-04, 22:55
chissà se questa volta l'uomo che si cela dietro il mio nick e di conseguenza il mio consigliere nazionale, saranno avvertiti dalla fantasmagorica e eccezzzzzionale dirigenza di riscossa del lazio...

mcandry
22-03-04, 23:35
la riunione si è tenuta e devo dire che è stata molto interessante ed inoltre non ero l'unico cane presente (e non sto scherzando)...

per il resto devo proprio confermare il mio precedente giudizio: "meno male che c'è la romagna..."


ps. ancora grazie all'amico barney che è stato un ospite gentilissimo...

nuvolarossa
02-04-04, 20:20
Il Pri alle europee - Considerazioni sul metodo e sulla strategia

Per una formazione liberaldemocratica

di Sergio Savoldi

L'accordo elettorale per le elezioni Europee del Pri con la lista personale di Sgarbi si presta ad alcune prime considerazioni di vario genere: di metodo, di immagine, di opportunità, di merito, di strategia.

Per quanto riguarda il metodo con il quale si è deciso l'accordo, ci sarebbe qualcosa da dire: nel Cn del 20 settembre si stabilì che se il Pri avesse partecipato alle elezioni Europee con un simbolo diverso dall'Edera, si sarebbe presa la decisione in un congresso straordinario.

Il simbolo preannunciato sembra che sia cosiffatto: ½ cerchio per l'edera e ½ cerchio per Sgarbi e la scritta ELDR.

Non è propriamente il simbolo per il quale non era necessario scomodare un congresso.

Ma la decisione è stata già presa.

Tutto così conseguente e logico rispetto alle decisioni del Cn del settembre 2003?

Veniamo all'immagine. L'accordo è stato presentato dai media quasi come una stravaganza, alcuni malevoli cominciano a celiare sul partito della bellezza. Amenità a parte, qualche problema di immagine c'è; l'accordo ad un primo riscontro è apparso agli osservatori più attenti come dettato da uno stato di pura necessità che non permette di essere troppo esigenti né spocchiosi.

Qualche considerazione sul personaggio neo-alleato riguarda la sua proverbiale imprevedibilità e la possibilità di vederlo prendere iniziative che possano imbarazzare un partito in fondo serioso come il Pri.

Come ci pare l'idea di Morgan del gruppo rock Blu Vertigo come candidato?

Nessun dubbio sulla intelligenza comunicativa del personaggio, ma aspettiamoci iniziative fuori dagli schemi, cosa che dovrebbe dare qualche pensiero alla dirigenza del partito, anche perché il nostro alleato non nasconde la sua avversione per il centrodestra e non perde occasione di sparare bordate contro il governo.

Tutti disposti ad accettare per bon ton, o sotto sotto c'è una volontà di guardare oltre l'esperienza con il centrodestra?

Se cosi fosse la cosa non sarebbe sgradita ad una buona fetta del partito, ma si sa, certe cose non si possono dire finché non sono mature.

Un'ultima considerazione di questa carrellata veloce sulle prime impressioni che l'accordo ha suscitato, riguarda la prospettiva politica che la nostra seppur modesta operazione potrebbe forse lasciare intravvedere oltre agli aspetti tattici elettorali evidenti.

Potrebbe, se ci fossero volontà definite, e se (quanti se!) i risultati fossero clementi, essere un piccolo inizio dell'ipotesi di una formazione liberaldemocratica più volte auspicata che potrebbe rappresentare l'adesione allo schema europeo popolari - ELDR – socialisti, e che potrebbe aiutare a scardinare il bipolarismo sgangherato che viviamo ogni giorno.

Forse è una speranza da visionari, un tentativo di trovare qualcosa a tutti i costi in un accordo elettorale che si presenta come un modesto ripiego, una piccola illusione di poter intravvedere la possibilità di una nuova fase politica per il Pri.

Ma forse sono troppe le condizioni che lo potrebbero permettere: il risultato elettorale, la volontà di cambiare, personaggi imprevedibili che si moderano, la fine della nostra debolezza di proposte.

Forse sono davvero troppe anche per gente testarda come i Repubblicani.

nuvolarossa
05-04-04, 23:20
Documento della minoranza di "Riscossa per l'autonomia", accolto dalla Segreteria come o.d.g. a conclusione dei lavori del Consiglio Nazionale svoltosi in Roma il 3 aprile scorso.

"La componente di Riscossa per l'autonomia ritiene sbagliata, sul piano del metodo, la decisione di presentare pubblicamente l'accordo fra il PRI e la lista Liberal Sgarbi, col solo voto della direzione nazionale, dopo che un Consiglio nazionale aveva impegnato i dirigenti del partito, sia di maggioranza che di minoranza, a presentare la lista dell'Edera nelle elezioni Europee se la legge elettorale fosse rimasta immutata.

La componente di Riscossa ritiene positivo il fatto di non essersi intruppati nelle liste contrapposte di un sistema bipolare che si compone nel momento elettorale e poi si scompone a livello europeo, scegliendo gli eletti le famiglie socialiste, popolari ed ambientaliste. Il simbolo dell'ELDR, terza forza liberal-democratica a livello europeo, apparirà solamente nella lista PRI-Liberal Sgarbi e quindi consentirà a chi è laico, repubblicano, liberal-democratico di scegliere candidati che si collocheranno, anche nel Parlamento Europeo, in questo gruppo.

Si invita il Consiglio nazionale ad approvare i dieci punti di contenuti repubblicani-liberal democratici, cosicché non si renda solo punto qualificante del nostro programma il contenuto della difesa del patrimonio artistico, culturale e monumentale del Paese.

La componente di Riscossa ritiene che l'alleanza PRI-Liberal Sgarbi unitamente a personalità liberali, indipendenti, con il programma dei dieci punti possa rappresentare culturalmente la terza via più volte indicata da questa minoranza e auspica che essa diventi l'embrione di quella terza forza laica, liberal-democratica che a livello europeo rappresenta la normalità delle grandi democrazie.

Invita perciò il Consiglio nazionale ad evidenziare meglio le peculiarità di questa alleanza elettorale affinché si inizi un percorso nuovo che attorno a questo progetto politico riesca a unire tutti i repubblicani rendendoli autonomi di confrontarsi a tutto campo per il governo del Paese.

Su queste basi è disponibile ad impegnare i propri esponenti a stare in lista per perseguire il miglior risultato e, per sottolineare un nuovo clima possibile, si astiene, anche se le critiche di metodo evidenziate, i risultati di governo e le condizioni politiche sconsiglierebbero di farlo.

La componente di Riscossa considera in modo negativo la volontà del governo Berlusconi di voler dar corso ad una radicale riforma della Costituzione italiana sulla base della proposta discussa di recente al Senato.

Osserva altresì con viva preoccupazione il dibattito interno alla Casa delle Libertà sulle questioni della politica economica e sulla gravissima crisi del sistema dei conti pubblici del paese.

Su queste ultime questioni, Riscossa sollecita il PRI ad assumere una chiara posizione che possa rappresentare una linea alternativa alle proposte del Ministro Tremonti".

Texwiller (POL)
06-04-04, 09:53
Si riescono ad avere i dieci punti citati nel testo?
Grazie.
Tex Willer

barney (POL)
06-04-04, 12:31
Originally posted by trifoglio52
Debbo dire che questo consiglio nazionale finalmente ci ha ridato un dibattito sereno come non se ne vedevano da tempo.
La lista con Sgarbi, che io approvo convintamente,ha il merito di mettere d'accordo in fondo tutto il partito.
Voglio rimarcare l'intervento di grande responsabilità dell'amico Savoldi che a nome della minoranza ha dato la disponibilità di piena collaborazione in questa battaglia per le europee con la partecipazione di candidature della minoranza stessa.
Per quanto riguarda il traguardo della terza forza auspicato da riscossa, credo sia questo un obiettivo di tutti noi, ma i tempi, a mio avviso, non possono che non essere quelli detti dal Presidente La Malfa.
Ci sono state comunque a mio avviso anche alcune incongruenze, per esempio non erano chiare le motivazioni addotte dall'amico Mazzotti ed altri per cui sono usciti al momento del voto,segnando in questo modo alcune loro incoerenze.


Caro Trifoglio tu hai ricavato soddisfazione dalle conclusioni del CN tenutosi l’altro dì a Roma, io al contrario ne ritorno fortemente deluso. D’altronde essendo ormai una partita a somma zero qualcuno che …pagasse il conto della tua soddisfazione ci doveva ben essere; tocca me e quindi devo accontentarmi di essere utile alla felicità di qualcuno. Non è molto, ma di questi tempi è sempre meglio di niente.

In realtà poi non è neppure così, perché giustamente noti che in fondo in fondo la somma zero non c’è stata e la maggioranza ghermisce anche un po’ di consenso della minoranza, poi, dovendosi accontentare anch’essa cerca addirittura di trasformare l’evento in un successo. Come: assorbendo, ad integrazione del proprio documento, il documento della minoranza con la straordinaria motivazione che in effetti il documento di minoranza (che si era ufficialmente astenuta su quello della maggioranza) era più bello più articolato più –incredibile dictu – motivato…D’altro canto nel partito della bellezza l’estetica deve forzatamente avere un suo spazio…e se i chierici della maggioranza non possono, o non sanno, provvedere …la minoranza non è lì apposta? A non far fare brutte figure. E sarebbero i ravennati i Bizantini??

Beh si in effetti loro lo sono: due, segretario comunale e portavoce provinciale che si astengono, due che votano contro, gli altri che prendono la porta, e il povero Mazzotti che con una arrampicata di sesto grado sugli specchi tenta, nel suo intervento, di dare una lettura unitaria al comportamento dei suoi concittadini, e alla fine dichiara la non partecipazione al voto. Però non mi è parso che abbia detto cose incoerenti; soprattutto ha detto quello che si era deciso a Ravenna e cioè:

1) valutazione contraria sul metodo

2) Nel merito:l’interesse per l’apertura del terzo fronte va sostanziato di politiche e di comportamenti terzisti coerenti e continuativi; non può avvenire confinato all’interno della Cdl.
Poi aggiunge che oggi può e deve immediatamente sostanziarsi, se l’operazione è “sincera” nell’immediata vigorosa presa di distanza dalla Cdl sul tema della Costituzione (non si può sostenere la proposta avanzata in Senato, e quello l’han detto anche La Malfa e Del Pennino, con La Malfa che aggiunge che è da cambiare in toto perché mette a rischio la credibilità democratica del sistema e la divisione classica dei poteri; ma non si può neanche sostenere una maggioranza che su un tale tema si è permessa di approvare una tale riforma al solo fine di rimangiarsela…così solo per accontentare temporaneamente la Lega!) e poi l’occupazione leghista del Parlamento…

Siccome la linea politica sottesa alla lista non è chiara, anzi l’intervento del segretario, e quello del presidente (che a un certo punto dice che la lista serve anche a trattenere Sgarbi nell’area della Cdl) sembrano sciogliere ogni dubbio residuo, annuncia la sua contrarietà con la non partecipazione al voto e sua e di altri amici ravennati e “recupera” la astensione dei due segretari come un puro tentativo di mantenere un rapporto istituzionale con la DN…


Il voto poi va come va, ma il più bello viene dopo quando, registrata l’astensione della minoranza, il segretario assorbe anche il documento di questa ad “integrazione” del testo di maggioranza….
A pensar male si fa peccato, però , a cose fatte se uno si va a rileggere il testo della minoranza col senno del poi e beh…si accorge che….No non voglio attribuire a nessuno disegni obliqui, dico solo che se io avessi avuto in mente di farmi assorbire ed integrare..forse l’avrei scritto così…
Allora tutti quelli che si sono astenuti erano d’accordo con il seguito, o sono stati coglionati?

Boh…è certo che le parole assumono un valore anche in relazione al contesto: le stesse parole, ma sottolineate da un voto contrario espresso con molta chiarezza, avrebbero marcato una posizione di minoranza che esprime il suo dissenso ma offre la propria collaborazione…l’astensione necessita invece di parole che non si possano assorbire ed integrare…cioè masticare, digerire e…

Insomma finchè la maggioranza non accetta di confrontarsi con la minoranza sui tempi e modi dell’uscita dalla Cdl deve incontrare una opposizione, corretta, ma nettamente espressa. Perché è sulla opposizione alla Cdl che ci siamo costituiti.
Nonostante tutto mantengo fiducia negli amici, e annovero l’episodio nella concitazione di sperare che il grimaldello per l’uscita sia Sgarbi (che non è molto lusinghiero, voglio notare, per la DN). E mi auguro che la minoranza voglia esercitare una severa riflessione sull’accaduto. Mi fermo qui senza ipotecare il futuro…


P.S. I dieci punti non li ho sotto mano ma li aveva dettato Valbonesi e sono chiaramente condivisibili da tutti.

Stars
06-04-04, 14:41
Scusate se non capisco e chiedo chiarimenti a chi ha partecipato alle riunioni romane.
La scelta del PRI, di rafforza la "terza posizione" liberaldemocratica (oltre a quella socialista e popolare, presumo) è una cosa importante ed assolutamente condivisibile.
E' però molto diversa da come, mi sembra, la interpetino gli amici di Riscossa che la vedono come una anticamera per l'uscita dalla CDL.
Il rafforzamento della terza posizione laica e liberaldemocratica non puo' che avvenire, oggi, nell'ambito della CDL.
Forse è meglio essere chiari.

Texwiller (POL)
06-04-04, 15:30
BELLA POSIZIONE QUELLA DI RISCOSSA(?)......
TEX WILLER

PRI@FGR
06-04-04, 15:45
Vedi Stars,considero la lista europea PRI-SGARBI un fatto importante,essa semplifica il panorama politico italiano attraverso l'unione di due forze che dichiarano esplicitamente di correre alle elezioni europee per rappresentare l'ELDR in Italia.

Se questa unione sara' premiata dagli elettori allora credo che i protagonisti LaMalfa-Sgarbi saranno invogliati a fare considerazioni piu' profonde circa l'eventuale nascita di un soggetto politico PARTITO con al proprio interno la presenza di soggetti portatori della cultura Repubblicana e Liberal-Democratica di questo paese.

A mio parere sono queste le premesse perche' questo progetto abbia un futuro,non tanto una preventiva scelta di campo.

Oggi il PRI e' nel centro-destra,ma non conta proprio un bel tubo,se ci sara' un successo elettorale di questa iniziativa credo che si potranno indicare alla coalizione per il 2006,quegli aspetti programmatici ai quali non possiamo rinunciare,a quel punto sara' la CdL a dover scegliere.

Comunque mi pare di poter serenamente affermare che la scelta che propone la minoranza e' quella della terza via,non considerano neanche loro possibile un riavvicinamento verso il centro-sinistra,le contraddizioni presenti nell'Ulivo appaiono maggiori rispetto a quelle presenti nella CdL,che pure ci sono e come.

Stars
06-04-04, 18:35
Appunto.
Il rafforzamento della posizione laica liberaldemocratica è importante non perche' rappresenta l'avvio dell'allontanamento alla CDL; è importante di per sè.
Le alleanze sono solo un fatto conseguente.

jmimmo82
06-04-04, 19:01
Al di la degli atteggiamenti poco ortodossi dell'onorevole Sgarbi, direi che l'avvicinamento del PRI ai liberali sarà utile poiché rafforzerà l'ideale di libertà che è già presente nel PRI.


+liberalismo
-socialismo

barney (POL)
06-04-04, 20:09
Originally posted by PRI@FGR

A mio parere sono queste le premesse perche' questo progetto abbia un futuro,non tanto una preventiva scelta di campo.

Oggi il PRI e' nel centro-destra,ma non conta proprio un bel tubo,se ci sara' un successo elettorale di questa iniziativa credo che si potranno indicare alla coalizione per il 2006,quegli aspetti programmatici ai quali non possiamo rinunciare,a quel punto sara' la CdL a dover scegliere.

Comunque mi pare di poter serenamente affermare che la scelta che propone la minoranza e' quella della terza via,non considerano neanche loro possibile un riavvicinamento verso il centro-sinistra,le contraddizioni presenti nell'Ulivo appaiono maggiori rispetto a quelle presenti nella CdL,che pure ci sono e come.

PRIFGR

poni il problema in maniera metologicamente molto seria, anche se non condivido alcune specificazioni di merito e del resto anche Stars mi pare poi convenga con te. Sai che io sono un po' più desideroso di movimento e non lo nascondo: io temo, che oggi la situazione non consenta i tempi lunghi; e credo che interpreteremmo male la lealtà se attendessimo il bilancio della legislatua per trarre conclusioni che per me oggi si impongono a prescindere da bari o non Bari nell'a serena valutazione delle scelte interne del governo
.

Costituzione e Parlamento sono due temi su cui il Pri può avere argomenti molto forti e dovrebbero, quali tematiche idi politica interna caratterizzare la nostra campagna elttorale; temo sennò che ci consumiamo a difesa di un premier di scelte politiche e di alleati veramente indifendibili.

Per questo non ho apprezzato l'utilizzo che in CN si è fatto dell'atteggiamento della minoranza che proprio per questo avrebbe a mio giudizio dovuto essere più cauto. Se bruciamo anche l'ultima opportunità con furberie temo male.

E' naturalmente una opinione ma tornerò ad argomentarla in maniera più compiuta

intanto saluti a te e a Stars
barney

barney (POL)
07-04-04, 13:41
DIALOGO FRA BARNEY E MAZZOTTI
(quanto segue è il resoconto quasi stenografico di una discussione tenutasi con l’amico Mazzotti al ritorno da Roma; mi ha autorizzato a renderla di comune partecipazione)

MAzzotti …e allora?
Barney… allora abbiamo fatto una figura del piffero! Come: partiamo da Ravenna per andare a malmenarli tutti… Linea, contrari al metodo , cauti sul merito ma solo se significa inizio sul serio della terza forza…per cui voto contrario alla lista ma corretta disponibilità alla campagna elettorale….estremissima ratio, ci fosse una apertura dei vertici nazionali….ci lasciassero intravedere un percorso d’uscita dalla Cdl…la ricerca d’uno spazio fuori da quei confini…invece chiusura netta…Tu che vai a parlare e che dici cose da voto contrario e poi non partecipi al voto…Mingozzi che dice cose…beh insomma non molto oppositrici…però condite con un po’ di scena… dice testuale che bisogna tirar fuori i coglioni… e alla fine si astiene con il segretario comunale e il resto della minoranza…due dei nostri che votano contro…noi che andiamo fuori per mostrare una contrarietà…ma collaborativi, mi raccomando, e non rompere con la minoranza…ah si si: li abbiamo proprio messi fuori… i coglioni: anche più di due! E poi la maggioranza che assorbe il documento della minoranza…che a rileggerlo sembra essere fatto apposta per farsi assorbire…siamo una bella ditta!
M…non essere sarcastico…il voto sai com’è andata ed è inutile che ti rifaccia la storia…il pane si fa con la farina che hai…Il documento aveva un senso nella logica di un voto contrario ma aperto ad una corretta ma distinta collaborazione…in fondo c’è mezzo simbolo nostro in quella lista…Certo che astenersi con un documento “morbido” …apre a questi equivoci…ma non voglio pensare che fosse concordato….
B…sempre ingenuo eh!? Quand’è che ti fai grande?

M…com’era? Il pessimismo della ragione e l’ottimismo della volontà?… No motivo di ottimismo ce n’è veramente pochino….ma la buona volontà necessita ancora…E se no chiudiamo il libro e ci andiamo a casa…la maggioranza non ci va bene, la minoranza ci pare troppo appastata…o ci si va a casa…o si va da un’altra parte…
B…ecco appunto l’Mre…
M…ma…non credere che non c’abbia pensato… ma in quella compagnia in cui si sono messi? Guarda io ho rispetto della loro scelta…e li considero “repubblicani” a tutti gli effetti…meno uno: la tessera del Pri…ma hanno il mio stesso Dna , la mia storia…meno l’ultima scelta…E non rompo con loro, ne sul piano dell’amicizia ne sul piano della riflessione politica…Del resto non ho rotto con amici andati in Forza Italia fin dalla prima ora…e continuo a discutere…e riconosco anche a loro gran parte del mio Dna…magari speso peggio…
B…non è che sei troppo buonista?
M….no vedi, per noi che non abbiamo la fede…almeno quella con la targa…il Pri, meglio il repubblicanesimo, è sempre stata anche una sorta di religione laica, una religione civile…a Ravenna è del resto il genius loci…non una immagine a cui accendere lumini…ma qualcosa che ti porti dentro…E’ molto ingiusto pensare che negli altri questo modo di essere scompaia solo per una scelta di schieramento…magari temporanea…mi parrebbe una grossa presunzione…
B…non fare il furbo, non cercare di abbindolarmi con la filosofia….qui si parla di politica: il Pri è nel centro-destra e non dice di volerne uscire…neanche a questo Consiglio Nazionale dove la minoranza fa profferte di collaborazione gratuite…neanche in occasione di una campagna sulle europee fatta con una lista mista che vagheggia schieramenti di terza forza…neppure di fronte al rischio di un regime che vuole occupare le istituzioni con una riforma Costituzionale indecente …mentre gli alleati occupano il parlamento…e occupa tutto lo spazio mediatico giocando sui privilegi di un conflitto di interessi del premier…di cui non si intravede la soluzione…anzi si manifesta ogni giorno di più il consolidamento….Cosa dicono i liberaldemocratici europei…o americani di un premier che rifiuta costantemente il confronto con l’opposizione e impone quotidianamente il suo volto, le sue idee senza possibilità di dibattito?
M…in effetti questi mi parrebbero ottimi argomenti da campagna elettorale…no da azione politica….già dibattuti da tempo…resi “nostri”…qui dovevamo lavorare…cercare per tempo aggregazioni non puramente elettorali….sui contenuti liberali di uno stato di diritto…sui diritti civili…sulle regole che valgono per tutti in qualunque collocazione…questo il tessuto che si sta lacerando in questo paese….più tutto il resto…anche la “bellezza” certo non mi fa schifo…c’è una costante di attenzione, di più di concreta attività nel lavoro del nostro partito che ci ha reso partecipi, protagonisti della difesa dei valori culturali…del nostro patrimonio artistico…delle nostre bellezze naturali…Spadolini, Galasso, Ferrara …Anche a Ravennna, lo sai bene ci siamo fortemente caratterizzati su queste tematiche…qualcosa mi concederai ho fatto anch’io…Guarda sotto questo profilo Sgarbi non mi disturba….e non mi disturba neppure quando dice certe cose sul berlusca sulla CDL…che i “nostri” nazionali ci sussurrano solo nelle orecchie…in camera caritatis…lasciando intravedere scenari in movimento…buttando lì frasi da interpretare: “ibis redibis non…se raggiungiamo l’1,5 % chissà…” frasi buttate lì, per nulla impegnative …gocce d’acqua….ma per uno che muore di sete nel deserto…
B…adesso non mi venire a dire che c’è un “piano d’uscita” per il dopo elezioni!! Ma ci sei o ci fai? Non vedi che paradossalmente siamo ridotti a puntare su Sgarbi per dire qualcosa….di centro-sinistra!! E i nostri danno invece al CN una lettura della lista per trattenere Sgarbi in area centro-destra…
M…anche quello non mi sfugge…lo metto detto il computer della testa e clicco…il pessismo della ragione non mi fa sperare…l’ottimismo della volontà mi fa credere che siano altre frasi buttate lì per tranquillizzare i nostri destri…dunque se c’è bisogno di tranquillizzare allora il piano c’è! Come vedi…bisogna fare tanta dietrologia per aprire il cuore alla speranza…
B…troppa per i miei gusti: ma non è più semplice dire: “Ragazzi a Bari è andata come è andata…naturalmente avevamo ragione noi maggioranza (noi diremo: no non è vero) avevamo il dovere di provarci…però adesso è così…questa maggioranza di governo, che per noi aveva potenzialità che non ha voluto o saputo esprimere ogni giorno di più tocca il fondo…anzi sembra scavarsi buchi per scendere ancora più in basso…ragazzi: riprendiamo la nostra libertà d’azione…i doveri di lealtà si arrestano quando la maggioranza di cui fai parte prepara riforme costituzionali pericolose per un sistema liberale…Noi quindi siamo liberi. Riprendiamo la nostra libertà d’azione…certo che accasarci sarà gara dura perché l’atteggiamento del centro-sinistra sul quadro internazionale ecc ecc ecc Occorre aprire nuove strade come quando nel 1953 uscimmo da governi di centro destra, d’impronta degasperiana (quindi ben altra cosa di questa parodia raccogliticcia) e lavorammo sette otto anni per aprire nuovi sbocchi alla politica italiana…nel quadro di solide alleanze atlantiche ed europee…coniugando alle politiche di mercato le esigenze di una economia strutturalmente pensata per la crescita equilibrata del paese, la giustizia sociale, la tutela del lavoro…l’apertura al nuovo che viene dalla globalizzazione ecc ecc ecc Scontate amici che molto dovremo andar da soli, che dovremo raccogliere, a destra come a sinistra settori di società scontenta …intellettualmente vispa ma molto imprevedibile…dovremo anche avere la capacità di scegliere fior da fiore anche nel mondo dei girotondi…che non sono pericolosi criminali….cercare di discuter anche con chi si oppone in politica estera….spiegare le nostre ragioni…diminuire con gli anatemi…provare a convincere…..Insomma: i rischi della politica….ma fatta alla grande…”
Ecco questi sono i discorsi che vorrei sentire….
M….e magari non ti andrebbero bene tutti…ma ti tornerebbe un po’ di entusiasmo per riprendere a lavorare…per mostrarti convincente, in quanto convinto….per uscire da una palude che ci impantana tutti e ci rende diffidenti, sofistici, poco generosi, esasperatamente litigiosi…Ti dirò piacerebbe anche a me…Vedi che poi non siamo tanto differenti….Si abbiamo veramente bisogno di scuoterci: fermati che ci prendiamo un caffè…

kid
07-04-04, 14:18
caso di schizofrenia su pol:D Certo non sarà l'ultimo!

Texwiller (POL)
07-04-04, 14:24
ripeto quello che ho detto sull'altra discussione: Mazzotti è sotto effetto del Bromuro.
Pipa (che sembrava anche lui sotto l'effetto del Bromuro) ha avuto un colloquio molto diverso con Tex sull'esito del CN.
Calvin. che cosa avete fatto circolare in consiglio nazionale?
Tex Willer

kid
07-04-04, 14:40
con sgarbi c'è stato un aumento di sostanze eccitanti. Forse l'effetto è ritardato.

barney (POL)
07-04-04, 14:47
AMICI CALVIN E TEX WILLER

vi ringrazio per la sollecitudine con cui mi rispondete che non vi ha concesso, lo capisco, contributi più riflessivi.

le battute:un po' scontata quella di Calvin, figurati ci pensavo anch'io mentre scrivevo: diffida di queste pericolose assonanze.
; quanto a Tex è vero: devo ricorrere al bromuro per cercare, invano, di contenere irrefrenabili impulsi...una esperienza che , capisco, può risultarti estranea.

Su su sforzatevi che se volete siete bravini e potete postare contributi più costruttivi....

...dai che ne abbiamo fortemente bisogno e tutti ci sforziamo per non dire le solite cose, nei soliti modi, che poi nessuno legge...e via vedrete a quali performance ci costringerà l'Imaginifico...io ho provato ad adeguarmi almeno nella forma

valbonesi widme
07-04-04, 15:59
http://www.nuvolarossa.org/modules/xgallery/cache/albums/01-Album-di-Enzo/LOGOFORUM03BIG.sized.gif
http://www.costozero.com/midi_files/midi/rock/beatles/8dawk.mid

credo veramente che quando uno si ritrova solo, a dissentire persino con la propria ombra, allora invece di far ricorso al retropensiero, ai complotti ,si inventa un repubblicanesimo puro di chi non credendo più nel PRI e molto nelle proprie aspirazioni ha fondato un movimento -partito promettendo il recupero del simbolo dell'edera "svenduto" dal partito di Nucara e La Malfa e da quei traditori della minoranza e poi invece si ritrova in un simbolo di un triciclo o risciò senza edera e senza storia e gli si dà la dignità quasi per darla a se stessi bhe!siamo alla frutta.
Il documento da me scritto e poi integrato dall'ultima frase da Collura non è assorbibile da nessuno nè tantomeno qualcuno può essere autorizzato a pensarlo.Io esprimo quella posizione da almeno 5 anni e se esiste una possibilità di far uscire il partito dall'abbraccio mortale del centro destra è questa.
Se si vuole dare al partito l'orgoglio di una battaglia contro il bipolarismo è questo.
Quando Santoro esprime il suo dissenso scimiottando Rondolino sul partito della bellezza e dice che il PRI ha una storia che non si può liquidare con la salvaguardia dei beni culturali , sa benissimo che il PRI la sua storia di partito della ragione ,la conserva tutta anche nell'alleanza coi liberal Sgarbi, il problema è che Santoro vorrebbe l'aggregazione dei laici come momento indissolubile della cdl, rimanendo ancorati al centro destra e allo schema bipolare.
La stessa cosa fa chi ritiene che il centro sinistra sia una scelta politica dicendo così si sta nello schema bipolare, non sì è sulla terza via nè sul proporzionale, il problema è che non ci si rende conto di questo per cui noi che abbiamo retto la minoranza sulla linea della terza via nel momento in cui votando col sistema proporzionale possiamo dare vita in embrione ad un raggruppamento laico , liberal democratico , col simbolo del PRI, chiamandoci partito repubblicano, cosa che non fa più nessuno o perchè non hanno storia o perchè se ne devono vergognare, perchè quando finalmente abbiamo l'occasione di rompere il bipolarismo e di staccare il PRI dal centro destra dovremmo non farlo ?
Qual'è la preoccupazione ?
qual'è l'alternativa?
Se la preoccupazione è che questo sia un escamotage per rafforzarsi nel centro -destra io tranquillizzerei mazzotti-barney ho sentito più attacchi alla politica di centro destra e a berlusconi , ieri sera,in due manifestazioni Sgarbi _la Malfa di quelle che ho sentito negli ultimi cinque anni. Io ho un'altra preoccupazione invece; nel momento in cui il partito tenta questa soluzione se la minoranza se ne sta ai margini , va fuori a pisciare, o insegue la Sbarbati , se la cosa riesce si dica la minoranza non ha voluto impegnarsi in questa politica perchè diceva terza via ma in effetti pensava sinistra per difendere le giunte di centro sinistra, e se va male , la colpa è della minoranza che non ci ha creduto e cmq questa strada non da risultati per cui si ritorna al bipolarismo colla destra visto che la sinistra per la collocazione internazionale non è commestibile.
Che è poi la politica degli ultimi 50 anni.
L'alternativa ? andiamo da soli ? ma la terza via non presuppone che andiamo soli presuppone che riusciamo a rompere uno schema bipolare aggrgando altre forze o movimenti di ispirazione laica liberal democratica.
Se poi le cose andassero bene e il PRI avesse un risultato eccellente credete che se si va a pisciare , nel momento in cui si trattasse a tutto campo gli interlocutori della sinistra sarebbero quelli che avevano la prostata infiammata o coloro che hanno conseguito un risultato eccellente?
E poi a me di far bella figura coi miei alleati di sinistra a livello locale non me ne frega più di tanto , cosa che sembra essere la preoccupazione più lancinante dei dissidenti o presunti tali perchè poi se partecipano una volta ad una manifestazione da terza forza ritroverebbero tutta la loro identità repubblicana. Ma guai a farsi vedere e se pensano che....!e se la base li vedesse? certo la base li vedrebbe perchè la base , partecipa e vuole vedere il simbolo e parlare il linguaggio chiaro e perlomeno adesso si parla , forse anche in eccesso devo dire!
Allora appena fuori dal CN si chiamano i giornalisti e si fa il resoconto io ho detto così , lui ha fatto così, e l'altro cosà dando naturalmente un'immagine pessima della componente e del PRI ma in quella sezione capiranno che io sono un repubblicano tutto di un pezzo che la pensa come loro , che comunque non interpello , meglio considerare base il segretario di sezione e dire che la base la pensa come me.
questa non è politica alternativa è alternativa e basta è pratica distruttiva verso la maggioranza , verso la minoranza, si duetta con interlocutori esterni ma estranei al PRI nella convinzione di rimanerne interlocutori.
Io credo che la strada sia diversa , se a livello locale vogliamo ottenere il rispetto dei nostri alleati dobbiamo essere autonomi e quando ci si può ancora misurare con la nostra identità come quando si vota col proporzionale sarebbe meglio trovare le cose che uniscono invece di percorrere le diversità; io non mi sento compromesso colla maggioranza perchè alle europee mi sono astenuto al CN , e darò anche la disponibilità a candidarmi pur sapendo che questo sarà l'ennesimo atto di generosità personale non gratificato, e cmq sento che lo devo fare per coerenza e perchè voglio bene al partito.
I dieci punti io li ho distribuiti alla riunione di riscossa e sono tutti condivisibili,caro TEX se tu venissi ogni tanto alle riunioni di componente e di segreteria regionale forse avresti anche occasione di aprire gli occhi e di non stupirti troppo! Forse sapresti anche la considerazione che hanno i nostri alleati di centro sinistra anche a Modena , e delle difficoltà che incontriamo a farci rispettare da chi è arrogante e cerca di umiliare le minoranze non di valorizzarle.
E sono certo che se facessimo questa battaglia decisiva per il partito emiliano romagnolo come per quello nazionale, con la disponibilità con cui si è attivissimi a dissentire , avremmo un risultato positivo e l'orgoglio. Ieri sera ho sentito Sgarbi dire a La Malfa che non capisce la lealtà verso il patto di governo quando il simbolo del PRI così nobile e presentabile, Berlusconi lo ha tenuto nascosto tutto questo tempo.
Ma voi credete che questa non sia la nostra posizione? E' la mia sicuramente e se lo dicessimo tutti forse determineremmo un movimento verso l'autonomia del PRI e verso un confronto a tutto campo.Bhe!Mazzotti -barney forse tu non senti il bisogno di esserci , commuoviti pure per quella martire di civitanova marche ma io credo che la minoranza di riscossa invece debba essere la protagonista della nuova fase politica non la comprimaria o l'aventiniana.

widmer valbonesi

Texwiller (POL)
07-04-04, 17:33
mi spiace, ma non mi sono mai iscritto alla componente di Riscossa (e l'ho detto anche in un altro thread), quindi non mi sento impegnato a partecipare a queste riunioni, alle quali partecipa a pieno titolo Paolo, che ne condivide le scelte.
Lo stesso dicasi per le segreterie regionali: ne faccio parte come invitato ma il componente effettivo è Paolo che mi tiene al corrente.
Ciao.
Tex Willer

MIDNIGHT COWBOY
07-04-04, 19:32
Sono sempre più allibito. Ora il segretario regionale, per difendere la sua posizione terzoforzista (che, onestamente gli va riconosciuto, la sostiene da sempre), anzichè prendersela con la maggioranza, che la sta trasformado in un'operazione di bassa macelleria elettorale, si scaglia contro la sua minoranza? In particolare quella componenete ravennate che gli fu determinante per la sua stessa elezione a segretario regionale. Evidentemente la voglia di ritrovare una pax stabile col partito nazionale sta progressivamente prendendo il posto di quella noramle funzione di critica e stimolo ad una maggioranza che, a differenza di quello che ha sostenuto La Malfa in CN, porta la responsabilità di aver sfasciato il partito storico. Altro che aver salvato il PRI. L'edera, infatti, oggi ci sarebbe lo stesso e sarebbe più forte senza tutte le piroette cui è stata sottoposta da Giorgio La Malfa. Ed è anche ora di smetterla col dire che chi pensa queste cose lo fa per compiacere a qulcun'altro, magari ai DS. E' ora di finirla con tutte queste stronzate sull'eterodirezione dei repubblicani più radicali.
Chi sostiene un pensiero diverso può e deve essere criticato nel merito di quelle posizioni e non tarando il tutto in base al quello che si sarebbe fatto al suo posto. Caro Tex, al CN si è assisto all'abdicazione del ruolo della minoranza, e non perchè qualcuno è andato a pisciare o ha votato contro per dimostrare a qualche sezione di essere più puro dei puri, ma perchè la minoranza, nelle sue espressioni più autorevoli, ha deciso di calare in un colpo solo anche le mutande insieme ai pantaloni, pur di evitare alla maggioranza lo spiacevole compito di sfilargli il solo impermeabile.
Questo mi porta a dire, caro amico Tex, che se facessi parte della minoranza oggi, soprattutto alla luce delle precisazioni del segretario regionale, ne uscirei immediatamente. Analogamente, se facessi parte della segretria regionale, rassegnerei subito le dimissioni.
Fraternamente
Mid Cow

barney (POL)
07-04-04, 20:06
[i].......Se poi le cose andassero bene e il PRI avesse un risultato eccellente credete che se si va a pisciare , nel momento in cui si trattasse a tutto campo gli interlocutori della sinistra sarebbero quelli che avevano la prostata infiammata o coloro che hanno conseguito un risultato eccellente?
E poi a me di far bella figura coi miei alleati di sinistra a livello locale non me ne frega più di tanto , cosa che sembra essere la preoccupazione più lancinante dei dissidenti o presunti tali perchè poi se partecipano una volta ad una manifestazione da terza forza ritroverebbero tutta la loro identità repubblicana. Ma guai a farsi vedere e se pensano che....!e se la base li vedesse? certo la base li vedrebbe perchè la base , partecipa e vuole vedere il simbolo e parlare il linguaggio chiaro e perlomeno adesso si parla , forse anche in eccesso devo dire!
Allora appena fuori dal CN si chiamano i giornalisti e si fa il resoconto io ho detto così , lui ha fatto così, e l'altro cosà dando naturalmente un'immagine pessima della componente e del PRI ma in quella sezione capiranno che io sono un repubblicano tutto di un pezzo che la pensa come loro , che comunque non interpello , meglio considerare base il segretario di sezione e dire che la base la pensa come me.
questa non è politica alternativa è alternativa e basta è pratica distruttiva verso la maggioranza , verso la minoranza, si duetta con interlocutori esterni ma estranei al PRI nella convinzione di rimanerne interlocutori.....
widmer valbonesi[/color][/size][/font] [/B]



Widmer sei di una rozzezza spaventosa, hai fatto bene d emigrare a Forlì dove evidentemente sono di bocca buona....non so come farà a sopportarti in lista l'Esteta con queste permormance ....

...e se la smettessi con la presunzione di avere sempre la verità in tasca? se riconoscessi almeno una volta poi non ne parliamo più che di errori ne avremo fatti e ne stiamo sicuramente facendo tutti ...ma l'avere spaccato il partito romagnolo prima di Bari ha di fatto favotrito la svolta a destra e la conseguente uscita della Sbarbati ...e oggi siamo qui anche a rimediare a questi casini...altro che l'orgoglio della terza forza!!!

Io poi rimango della convinzione, anzi me ne rafforzo che l'assorbimento dell'odg della minoranza fosse concordato...se no sarebbe stato una inacettabile sgarbo...come mettere in direzione un membro della minoranza... senza il suo consenso!!.... stai tranquillo che se si votava contro si potevano dire le stesse cose ma il rischio di fare quella parte non c'era...


...E adesso se la vuoi smettere vediamo come si fa a tirare fuori il partito dalla CDL perchè il punto è questo .Quindi cerca di aguzzare il cervello

E DATTI UNA CALMATA PERCHE' COMINCIO VERAMENTE A ROMPERMI I COGLIONI E DOPO FINISCE CHE MI INCAZZO ...TANTO PER STARE IN STILE!!

Garibaldi
08-04-04, 11:10
barney non ti devi incavolare !!!
WID sara' anche critico con Roma !! ma e' anche coerente e segue una sua linea startegica logica e comprensibile !!!
Spesso quando lo leggo mi trovo d'accordo con quello che dice !!!
E va via per linea diritta !!!
Tu mis embra che cammini barcollando un po qua e iun po la !!!
Come quellic he non hanno la diritt meta cui raggiungere !!!
Non sei mai daccordo con nessuno !!!!
Ma allo specchio ti ci trovi d'accordo ??!!1

MIDNIGHT COWBOY
08-04-04, 11:26
Quando sento dire dal nostro "eroe dei due mondi" che spesso si trova d'accordo con Widmer, mi convinco sempre più che c'è qualcosa che non funziona all'interno della minoranza (che di fatto ha ritenuto di suicidarsi all'ultimo CN).Allora, mio caro barney, non barcollare più e segui la rotta che ti indica, tra dubbi e certezze come la punteggiatura che ama usare, il nostro amico Garibaldi. Non arriverai a Marsala, però potresti fermarti tranquillamente a Forlì, dove il nostro segretario regionale potrebbe illuminarti sul come avere una meta da raggiungere. Magari per arrivarci senza mutande nè pantaloni!

barney (POL)
08-04-04, 12:51
Originally posted by Garibaldi
barney non ti devi incavolare !!!
WID sara' anche critico con Roma !! ma e' anche coerente e segue una sua linea startegica logica e comprensibile !!!
Spesso quando lo leggo mi trovo d'accordo con quello che dice !!!
E va via per linea diritta !!!
Tu mis embra che cammini barcollando un po qua e iun po la !!!
Come quellic he non hanno la diritt meta cui raggiungere !!!
Non sei mai daccordo con nessuno !!!!
Ma allo specchio ti ci trovi d'accordo ??!!1



Sai Garibaldi, sarà perchè sono stato in Marina, anche a La Spezia, ma più a lungo a Genova, che ho imparato a stare dritto su una nave che oscilla nella tempesta, e questa si non sa individuare la rotta!...per quelli che ti guardano partecipando dei movimenti della nave sembri barcollare...ma se prendi a riferimento un punto fisso, mettiamo per esagerare la stella polare...ti accorgi che a barcollare sono quelli che sembrano i più dritti...

...se hai la pazienza di rileggerti i miei post- ma sono un po' lunghetti- la mia meta l'ho molto chiara e l'ho sempre esposta con molta chiarezza.....poi c'è la necessità di governare la nave e la responsabilità di tranquillizzare anche l'ultimo mozzo...e qualche volta ti viene persino da rigettare...

Ma una cosa mi sorprende veramente nella tua benvola reprimenda...che tu possa pensare che m'incavolo per le critiche di Wid a Roma...guarda non inseguo primati... (nel senso di primeggiare, non nel senso dei nostri progenitori) ma non è certamente quella la propensione che, a volte e sempre meno per fortuna, mi preoccupa nel Nostro...

In ogni caso conosco i liguri...siete dei vecchi brontoloni...miaaa...ma alla fine sono convinto che puoi ritrovare la tua imagine anche nel mio specchio...che ti assicuro ha visionemollto nitide...

in ogni caso se vuoi veramente stupirti, leggimi domani (oggi non posso anticipare) sul 3D di Riscossa o di Emilia Romagna.

Un saluto.

PS Caw-boy e smettila con questa cosa dell'ortografia. L'ha pur già detto che non gli pagano la tastiera nuova. E in ogni caso, non è bello, non è da te, rude uomo del west, ma di una sensibilità con gli amici che tutti dovrebbero conoscere per apprezzarti meglio anche il Nostro, che se vuole è anche simpatico. Ma non vuole spesso.

mcandry
08-04-04, 21:26
qui tira un'ariaccia...

nuvolarossa
09-04-04, 14:01
Anche la Direzione del Pri “incorona” Mingozzi

RAVENNA - Dopo l’esecutivo, anche la direzione provinciale dell’Edera dice sì all’unanimità all’incarico di Giannantonio Mingozzi a portavoce-coordinatore provinciale. È avvenuto mercoledì sera, in occasione del direttivo convocato appunto per sancire l’incarico al vicesindaco ma anche per affrontare il tema delle europee alla luce della creazione di una lista del “Partito della bellezza e della ragione” che vede insieme Vittorio Sgarbi (nella foto insieme a Mingozzi) e Giorgio La Malfa e che lunedì scorso ha avuto fra Ravenna e Cervia due momenti di presentazione pubblica. Una lista che, probabilmente, avrà proprio Giannantonio Mingozzi fra i suoi possibili candidati. Sul capitolo delle europee non si è però registrata l’unanimità, anche se il consenso è stato largo: tre voti contrari su trentacinque presenti. “Un no - spiega l’assessore provinciale, Eugenio Fusignani che è stato appunto uno di quelli che ha espresso il voto contrario - coerente con il mio voto in consiglio nazionale che ribadisce tutte le mie perplessità sulla lista e non certo su Mingozzi. Se spendiamo delle candidature locali vanno sostenute, è un dovere di tutti i repubblicani votare dove c’è il simbolo dell’Edera”.

barney (POL)
09-04-04, 14:52
barney ... il messaggio l'ho spostato io ... rimettendolo in coda e quindi all'attenzione ... perche' mi sembrava di aver capito che eri rimasto dispiaciuto che era stato "portato in alto" dalla notizia del CORRIERE DI ROMAGNA
nuvolarossa
.................................................. ..................................
IL SOGNO DI BARNEY:

Sensazionale
A RAVENNA BARNEY VOTA LA LISTA CON SGARBI

Tex Willer chiama Kit Carson e minaccia di varcare il Panaro
ma poi , c’erano 15 cm d’acqua, decide che non e’ il caso

(tanto le colt le ha estratte Midnight cow-boy e ha fatto una strage.Ma misurata e responsabile)



Direzione provinciale Pri, l’altra sera: dopo le dimissioni Gambi e in attesa della nomina del portavoce Mingozzi, la direzione si convoca per superare l’impasse procedurale di chi convoca chi, l’esecutivo affida la convocazione a qualche “vecchio saggio” . A portata di mano c’è solo Mazzotti, poco vecchio e saggio in proporzione.

Il quale svolge all’incirca questa sintetica relazione; per gli esegeti, i ritualisti della forma e ad evitare le reprimende del segretario regionale, che pur raccontando buone barzellette non è sempre persona di spirito (però è un generoso), dirò che ne riporto il “succo” come l’ho inteso io ma assicuro che il tutto era condito dagli espedienti retorici del caso e da tutte le alchimie di addolcimento che si devono usare quando si tratta di trangugiare un boccone amaro; da garbo insomma e buona maniera . Io sarei stato sicuramente più immediato:

Introibo:

1) " CARI AMICI se l’etica delle convinzioni dovesse prevalere sull’etica delle responsabilità vi direi che da qualunque parte si guardi questa roba fa leggermente schifo: i modi come è stata decisa a livello nazionale, ma ormai non fanno notizia, l’interpretazione filo-Cdl che ne è stata data, e ribadita all’ultimo CN, i modi come è stata presentata a livello locale, le candidature avanzate prima ancora che ne discutessimo, del resto in linea con l’anticipazione della nomina del portavoce…che dobbiamo decidere stasera…

Per amore di patria vi faccio un succinto racconto di quel che è successo della minoranza in CN tanto i giornali ne hanno doviziosamente riportato in virtù di un vizio alla propalazione che sarebbe meglio smettessimo di coltivare…

Di più: Sgarbi che arriva a Cervia senza, pare, concordare con la segreteria locale, presenta la lista in un night di una amica (però c’erano 200 persone), passa da Ravenna e ripete il numero …con i vertici del Pri locale e nazionale a rincorrerlo per tutto il giorno ecc ecc

2) ora di questa operazione sono in voga distinte letture;

a) un tentativo disperato di raggranellare voti con un escamotage ormai tipico della bisogna
b) la volontà di intraprendere un percorso che partendo da un giudizio di inadeguatezza dei due poli…ecc ecc bla bla bla cominci a pensare alla necessità di costruire una area terza che è da sempre nei nostri cuori e che oggi ci piace anche di più perché avrebbe il pregio di sganciarci (speriamo in fretta) dalla CDL
c) un mix delle due cose che inizia dal punto a) e per i misteriosi sentieri della dialettica potrebbe approdare al punto b); questo almeno l’obiettivo su cui lavorare…
d) non vi nascondo che gireranno furbi, furbetti, furbastri, che a secondo della platea forniranno le più svariate interpretazioni…e cercheranno di piegarla ai loro personali giochi.

A noi propagandare quella che ci piace di più e cioè la b)….sperando, paradossalmente sull’esempio di Sgarbi,…di cominciare anche noi, Pri tutto, a dire qualche cosa…di centro-sinistra…o almeno non di centro-destra.

Perché siamo lì: l’Immaginifico, non avendo niente da imparare, ha già cominciato ad accarezzare i repubblicani ravennati per il verso del pelo…e ha detto più cose “gradevoli” ai nostri provinciali orecchi, sul berlusca, di quante siamo capaci di dirne noi della minoranza negli angoli reconditi…

3) quindi siamo in ballo. Ora a conti fatti se ragioniamo che l’elettorato repubblicano si ripartisca nelle stesse proporzioni maggioranza/ minoranza, scontato pure un forte tasso di attaccamento all’Edera, comunque condita, anche dei minoritari è evidente che il valore aggiunto di Sgarbi potrà verosimilmente coprire le eventuali defaillance a sinistra nelle aree di voto d’opinione; è chiaro dunque che il vero problema di tenuta, e ancor più di crescita, si pone nelle zone tradizionali, e particolarmente qui dove l’opposizione alla collocazione nazionale del Pri è sull’ordine del 90%;

Morale bisogna fare una campagna elettorale fatta bene, che motivi la nostra gente, trangugiando i rospi, e facendo finta che siano deliziosi manicaretti. Sapendo già che nelle europee prendiamo sempre qualche punto in meno che nelle amministrative, è scontato che se si va benino non si vedrà molto, ma in ogni caso il merito sarà delle preveggenti scelte nazionali, della svolta di Bari, della collocazione attuale, di tutto quello che vi pare….e se si andasse male indovinate di chi sarà la colpa…

Però se dovesse andare bene sarà fatica nascondere la novità che questo avviene in virtù di una voglia di aggregare, a sinistra come a destra e particolarmente a destra, tutti quelli colpiti da tremendi accessi di orchite per il regime berlusconiano e per l’inconcludenza dei di lui oppositori…e quindi da cosa potrebbe nascere cosa. Questa l’unica flebile speranza che al momento sono in grado di offrirvi.

4) aggiungo infine che se fossi il segretario sarei venuto qui con un documento, che sicuramente Gambi e ora Mingozzi avrebbero proposto, così intonato: la nostra adesione alla operazione, il nostro approvare la candidatura di un amico ravennate, il nostro collaborare attivamente alla campagna elettorale vanno collegati alla precisa lettura che ci piace e cioè l’operazione è il concreto avvio di uno sganciamento dalla CDL per la costruzione di un terzo polo fuori dai confini e noi partecipiamo con candidati della minoranza solo a questo fine;

aggiungerei anche, (come poi sarà ribadito nel corso del dibattito) che sarebbe ora di finirla con questa storia della “concessione” del simbolo e –fatto salvo il corretto confronto con la DN che sempre s’impone – va compreso da tutti che la completezza dell’operazione si corona con il riconoscimento, nostro e della DN, a tutti gli amici che organizzano la nostra campagna amministrativa nei comuni in qualsiasi collocazione ( che qui è largamente maggioritaria nel centro-sinistra) dell’Edera. Questo per rispetto al lavoro svolto con la capacità il buon senso di chi conosce il proprio territorio e per tante altre ragioni che non sto ad elencare…per non riaprire discussioni già fatte.…

Di queste ragioni una però va sottolineata: che essendo come già detto tradizionalmente più abbondante il voto all’Edera nelle amministrative che non in altro tipo di elezione e particolarmente le europee, le amministrative con l’Edera comunque postata possono fungere da traino…beh insomma fare il contrario sarebbe veramente spararsi sui piedi. Pensiamoci tutti, qui e fuori di qui, se non altro in termini di convenienza. Essendo io solo il notaio di questa assemblea decida la direzione se condivide questa riflessione e in quali forme darvi seguito.

5) Infine (questo nella replica) consentitemi una considerazione strettamente personale : io nonostante le apparenze continuo a credere che non siamo divisi e che le divisioni ce le importiamo da fuori per quel vizio partigiano che coltiviamo in Romagna.

Controprova: se domani leggessimo nel giornale che La Malfa ha deciso di uscire dalla CDL, qui non ci sarebbe nessuno di noi a lamentarsi…alzi la mano chi pensa il contrario…nessuno. Dico di più : se leggessimo che addirittura vuole tornare nel centro-sinistra qui dei presenti sarebbero al massimo in due o tre ad avanzare qualche perplessità…e magari, io fra quelli, suggerirei di dare prima una occhiata fatta bene ai contenuti di politica estera.

Per quanto lo conosco il buon De Modena, che non è presente ma è sempre un amico squisito e fedele, credo seguirebbe La Malfa senza dire bao… " Fine della relazione/replica.

Beh vi dirò…è seguito un dibattito molto franco ma anche molto sereno e costruttivo e alla fine abbiamo giustamente messo ai voti le proposte sia di nomina che di lista che di motivazione e sono state approvate da una “maggioranza/minoranza” larga e significativa..Pochi i voti contrari, idem e quasi di rito le astensioni; il tutto sulle dita di una mano.

Sarà perché ce l’ha raccontata come è, sarà per la nostra garibaldina e un po’ masochistica vocazione all’obbedisco, ma a me mi ha convinto. E quindi ho votato a favore…Deglutendo…



P:S. Dispenso i gaudenti analisti da interpretazioni freudiane, e li invito – anche quelli regionali- ad una discussione più costruttiva; perché se non vi accorgete che le abbiamo veramente spese tutte siete degli psicologi da poco.

Per Garibaldi: si potrà non condividere ma a me è parso il discorso di uno che, trovandosi a fare il nocchiero in gran tempesta, cammina dritto anche quando la nave oscilla e non solo per responsabilità della maggioranza.

(OGNI RIFERIMENTO a fatti luoghi persone e puramente casuale essendo il tutto frutto della spericolata fantasia dell'autore. Si diffida pertanto dall'utilizzo strumentale e gaglioffo dell'incredibile sogno di Barney )

mcandry
09-04-04, 15:36
certo che barney quando sogna sembra in preda alla peperonata...

:D

barney (POL)
09-04-04, 15:40
NUVOLA TI RINGRAZIO

sei una persona corretta ...mi vergogno di avere per un attimo sospettato...fortunatamente ho ritirato un post di esacerbato commento...soltanto ho attraversato a razzo la città per andare a recuperare un file che avevo preparato da altra parte e che naturalmente non avevo a casa.. perchè mi era sorto il dubbio ...di aver toppato l'invio. A questo punto ritengo di avere... diritto a una replica su altro 3D. Provvedo da solo. Saluti e amicizia.

MIDNIGHT COWBOY
09-04-04, 17:49
Originally posted by mcandry
certo che barney quando sogna sembra in preda alla peperonata...

:D

..........o all'impepata di cozze!!!:D

barney (POL)
10-04-04, 00:44
Certo che siete dei curiosi rompicoglioni che mi fate scivolare un post su cui mi interessava aprire un po' di discussione!
Dagli amici mi guardi Iddio...

david777
12-04-04, 15:06
Originally posted by barney -
... un post su cui mi interessava aprire un po' di discussione!
Dagli amici mi guardi Iddio...

Se il sogno fosse dell'On. La Malfa la maggioranza della truppa sognerebbe.
E se l'On. La Malfa decidesse di concretizzare il sogno pochi vi si opporrebbero.
Chi è dunque capace di sognare con o senza La Malfa non è un sognatore qualunque che sogna la trippa della truppa.

La Malfa farebbe bene a degnare di attenzione questo tipo di sognatori.

E quel che giova a La Malfa non nuocerà agli altri repubblicani.

Il terzo polo è ormai di vitale importanza per la Repubblica, specialmente quando si considera la necessità per tutte le forze-pilastro della Costituzione Repubblicana di ritrovarsi a "metà strada" per difendere insieme la libertà e la democrazia in un momento delicato per la vita della nazione...

Il Sogno è una Visione Lungimirante che mira alla coscienza politica e non alla solita trippa.

wilcock
13-04-04, 21:16
Barney mi aveva consiglliato di seguire con attenzione david777, perché scriveva molte cose interessanti.
Debbo dire (anche alla luce dell'ultimo intervento) che è un consiglio giusto! Mi sembra che in poche parole abbia riassunto le ragioni per cui si può (e secondo me si deve) sostenere il tentativo rappresentato dalla lista PRI-Sgarbi, aldilà di un sacco di controversie (alcune delle quali non riesco neppure a capire) che leggo nei litigi romagnoli. A questo proposito permettetemi di dire che un lettore che, come me per esempio, non conosca tutti i "retroscena" ed il terreno di coltura delle vostre polemiche, fa fatica a capire che state parlando di linee politiche. C'è tanta acrimonia nel darvi addosso l'uno con l'altro che perdete di vista il filo del discorso.
Se cercaste di semplificare un po' le cose forse verrebbe fuori un orientamento più lineare... e forse anche più comprensibile.
Quello che poi non riesco proprio a digerire è come sia possibile da parte di amici che si ritengono aderenti a Riscossa (o se qualcuno preferisce, alla sinistra repubblicana... ma quella che vuole ancora stare dentro il PRI, ovviamente) non apprezzare l'unica apertura che dal Congresso di Bari in poi è stata fatta per acquisire una autonomia rispetto alla coalizione di centro-destra. Amici miei, ma a voi interessa davvero che il PRI si sganci dalla CdL? che si liberi dalla sudditanza berlusconiana? che siano battuti quelli che dentro il PRI vogliono farci morire democristiani?
Oppure vi interessa solo poter essere contro? giocare il ruolo della minoranza eroica, che tiene alta la bandiera... e che non conterà mai un cazzo alll'interno del PRI, ma forse conterà (ma sempre di meno, se non ha prospettiva politica) nelle piccole (o grandi) oasi romagnole? Provate a pensare da qunato tempo nel PRI non si registrava uno scontro, arrivato perfino sulla Voce, tra le diverse anime della maggioranza.
C'era chi diceva nelle riunioni di Riscossa che il problema era quello di far emergere le contraddizioni della maggioranza... poi c'era anche chi diceva che l'accordo non andava bene perché sapeva che il candidato vero sarebbe stato Giorgino... poi c'era chi diceva che questa lista ci avrebbe portato ad essere parte organica della CDL... ed altro ancora. Vi sembra veramente che costoro avessero capito bene?
Io credo che il "peccato originale" di questa alleanza non potrà essere cancellato, perché, nonostante noi di Riscossa, la politica è logica e consequenziale ed ogni passo ha le sue conseguenze. Magari le elezioni potranno essere un fallimento... (e badate bene: falliremmo tutti; per noi soprattutto equivarrebbe a un "tutti a casa" o giù di lì). Ma chi ci voleva consegnare alla CdL ha perso: solo a loro gioverebbe il fallimento. E noi dovremmo dargli una mano, demonizzando questa alleanza? Qui da noi si dice: io mi attasto, se ci sono. O se preferite: deus amentat quos ... (e così ho anche dato un po' di dio a giorgino....)

david777
14-04-04, 02:53
Originally posted by barney -
... cominciare anche noi, Pri tutto, a dire qualche cosa…di centro-sinistra…o almeno non di centro-destra.

Se bene intendo Barney, la "cosa" = prelievi dal CS posizionandosi in un Centro esteso ad ogni forza repubblicana, ed in particolare a chi non attende altro che recuperare la propria identità ed autonomia seppure di destra moderata ed ancora tutto sommato repubblicana. Un criterio per individuare chi è già virtualmente al "terzo polo" è di osservare chi e cosa il Premier "corteggia" per sostituire i pezzi "riottosi" della CDL. Dopodicchè mi sembra ragionevole stabilire contatti con chi resiste ai "corteggiamenti imperiali" essendo verace "sognatore" anch'egli. In tal modo il PRI farebbe capolino fuori dell'attuale coalizione e "da cosa nasce cosa"...
E' AN dx moderata e repubblicana? Altra cartina al tornasole consiste nell'attribuzione della potestà di Grazia. Il conflitto di potestà di grazia in atto sembra indicare uno sbarramento ad ogni costo all'autorità del Presidente RI in linea con la transizione dei poteri - finora separati - al governo ed al suo premier. L'evocazione delle Forze Armate al fianco di una "Corte Costituzionale" è già comunque un "sintomo" ed un linguaggio nuovo per la "Repubblica"... abituata all'attribuzione classica del potere di grazia al Presidente RI (art. 681 CPP).
http://www.repubblica.it/2004/d/sezioni/politica/sofridue/gaspciampi/gaspciampi.html


Originally posted by wilcock -
... sostenere il tentativo rappresentato dalla lista PRI-Sgarbi, aldilà di un sacco di controversie (alcune delle quali non riesco neppure a capire) che leggo nei litigi romagnoli...
http://www.repubblica.it/online/cronaca/corbelli/casosgarbi/storico002b9b24cxw200h146c00.jpg

Infatti Sgarbi non ce lo vedo come Gran Ciambellano di Corte presso una ex repubblica... - Gran Visir dell'Harem piuttosto!

http://www.dolcevita.com/travel/normanni/trono.jpg

Chiunque non sia portato a fare il Ciambellano Imperiale è per indole e natura candidato ad un terzo polo per la catalisi delle forze repubblicane di qualunque schieramento.
Che poi tra questi, qualcuno sia più portato per la leadership è cosa da decidere costruttivamente, mettendo in conto oltre alla favella, all'IQ e la bellezza, anche la visione, la coerenza di pensiero, l'incorrutibilità e la capacità equilibrata - ma non tardiva - di azione e reazione. Insomma è una di quelle fasi in cui l'interesse generale dovrebbe promuovere il superamento della "questione morale" e la dissoluzione di quel "particulare" che ha finito per impoverire la qualità e la statura politica.

Se Sgarbi ha queste qualità perché non sostenerlo?

La Romagna mi sembra tra le altre un'ottima fonte per questo tipo di leadership, specialmente quando il vigore tiene sotto controllo il settarismo... - clima ideale per far emergere elementi meno vistosi ma non meno validi o perlomeno utili alla funzione dell'analisi e del consiglio politico, senza la quale anche i grandi leaders possono sviarsi...

Saluti

Garibaldi
15-04-04, 10:19
allora forza SGARBI !!!!!
d'altronde noi repubblicani siamo tutti un po' SGARBATI !!!!?!1

kid
15-04-04, 10:32
scusa ma chi è che voleva farci morire democristiani e consegnarci alla cdl? Non è che avete lavorato troppo di fantasia voi della minoranza? Io mi ricordo il paperastro, che stamane deve essere in coma per aver rivisto drogba, che mi mandava dei psv in cui asseriva volete fare la lista unica con il centrodestra, volete confluire in forza italia ed io che sto a roma e so cosa si pensa nella segreteria del partito oltre che so cosa fa e sto qua dal primo giorno a discutere con tutti voi, a dirgli papero ma da dove escono queste fregnacce. Se uno voleva aderire a Forza Italia lo faceva come ha fatto castagnetti subito e vi assicuro che sotto il profilo dei vantaggi, da qualche parte qualche anima bella parla di collegi sicuri e di trombati, ne avrebbe guadagnato. A proposito, l'unico collegio sicuro che è stato trattato è stato quello per il leader del partito, nel proporzionale di forza italia, per la ragione che non potevamo permetterci di rischiare in un' alleanza contratta come questa di veder perdere il leader che l'aveva fatta. Tutti gli altri collegi non erano sicuri, erano a rischio, nel senso che il deputato uscente era del centrosinistra, incluso quello di del pennino, perchè forza italia ci disse chiaramente andate a guadagnare i voti nelle zone in cui serve guadagnarne.

valbonesi widme
15-04-04, 11:33
Potrei cavarmela dicendo che approvo tutto ciò che dice wilckok infatti la politica non è un sognoma è la possibilità di realizzare gli ideali i programmi,attraverso il governo del paese e il confronto con la società.
Sognare è bello ma la politica è realismo per definizione altrimenti siamo all'ideologia, per cui non basta affermare slogan o esternare sogni, ma occorre giorno dopo giorno costruire equilibri che consentano di cambiare le cose che riteniamo inadeguate .
la scelta di Bari non era solo sbagliata perchè era innaturale
ma perchè strategicamente rafforzava quel bipolarismo all'italiana più preoccupato di conquistare il potere ,incapace di governare il paese secondo l'interesse generale.
L'esigenza di una terza via , laica repubblicana, liberal -democratica nasceva dalla consapevolezza che se la cultura diversa dal socialismo e dal popolarismo non si organizzava si sarebbe consolidato un bipolarismo degli interessi corporativi e non un bipolarismo ,sfida sul buon governo del paese, e che spettava a chi è l'erede di questa cultura organizzarla per poi diventare terza forza non necessariamente terzo polo ma autonoma nella sua identità e libera di allearsi o di presentarsi autonomamente ma punto di equilibrio fra culture fondamentalmente alternative. La frittata di Bari consumata da chi sceglieva e rafforzava il bipolarismo stando a destra in maggioranza e abbandonando il partito chi stava a sinistra, è stata fatta e da allora il tentativo mio e di molti amici di riscossa è stato quello di far emergere da un lato le difficoltà nel rimanere in un governo incapace e pericoloso per lo sviluppo della democrazia là dove sostiene leggi contro il pluralismo e per la scomposizione dello stato o nel frequentare una sinistra sempre meno riformista e sempre più massimalista ed antiamericana.
Nello stesso tempo abbiamo sempre sostenuto l'esigenza di far emergere una visione terza frutto di una cultura politica autonoma e il disegno strategico di un ritorno al sistema proporzionale come condizione per salvaguardare il pluralismo e fare emergere il riformismo , cosa che nelle logiche del maggioritario non può essere perchè bloccato sulle estreme.
Naturalmente le elezioni europee erano un appuntamento importante per fare ciò non siamo riusciti compiutamente a fare la terza forza ma stiamo portando il PRI verso l'autonomia e il possibile sganciamento dal centro destra e sopratutto non lo abbiamo impiccato al centro destra come qualcuno voleva. E' molto o è poco non lo so ma questo è fare politica e la condizione perchè possa essere molto è che tutti tiriamo verso questa soluzione e la lista del pri -Liberal Sgarbi abbia successo, diversamente sarebbe più difficile non legarsi al carro della destra o subire il fascino di chi vuole abbandonare il PRI per avere un "sogno" ricordo Ugolini e sopratutto Ayala che a carrara dissero Ihave a dream solo che il loro sogno fuori dal PRI è diventato per loro continuo incubo e rinuncia alla libertà che la dialettica interna al PRI cmq garantisce . Il nostro sogno amici di tutti Italia oggi passa attraverso il simbolo dell'edera che potremo utilizzare alle europee e alle amministrative rimanendo viva ed attiva la dialettica che è il sale della democrazia è la cultura della dietrologia per cui ci deve essere sempre un angolo buio da interpretare quella che mina i rapporti personali e anche la dialettica e fa sfociare gli argomenti in fazioni e faziosità , non ho mai pensato che Riscossa dovesse essere una palestra per coltivare faziosità ma invece uno strumento per coltivare idee e garantire l'alternanza con chi non la pensava come noi. Speriamo che l'edera come molte volte è avvenuto renda tutti disponibili e consapevoli di ciò che può cambiare.

widmer valbonesi

david777
15-04-04, 16:10
Tutto però si costruisce sull'ipotesi che Sgarbi sia la terza forza repubblicana.
Per il semplice fatto però che Sgarbi si è posto nelle condizioni (bene o male) di uscire dai ranghi del governo, è indice di garanzia nel credere verosimilmente che il PRI stia pensando sul serio di fare altrettanto non appena otterrà un consenso elettorale che premi la scelta comunque coraggiosa di associarsi a Sgarbi.
Coraggio indubbio sarebbe se il PRI protestasse e dichiarasse ora la propria contrarietà alle recenti manovre di frantumazione dello spirito repubblicano della Costituzione e dei suoi poteri.
E Gran Coraggio sarebbe uscire dal governo ed indicare in partenza agli elettori la determinazione ad imporsi quale terzo polo.
Infatti esiste nell'attuale posizionamento il rischio di apparire agli elettori con un piede in più che due scarpe, ossia:

1. Se vince FI si può sempre in teoria sperare in una ricomposizione con la CDL;
2. Se vince il CS si può dialogare;
3. Se vince il terzo polo si può governare.

E nel dubbio il PRI potrebbe subire un danno elettorale!

Allora è necessario riflettere e decidere per quale via si vuole andare a costo di rischiare di trovarsi all'opposizione.
In particolare è indispensabile esaminare da vicino lo "Sgarbipensiero" ed assicurarsi dei suoi contenuti centristi da terzo polo, oltre ad accontentarsi della buona pace che la nuova alleanza con Sgarbi si sviluppa nella consapevolezza della contrarietà nei confronti dei comportamenti antirepubblicani della CDL.

"Centro" significa come sempre sensibilità a certi temi di CS e ad altri di CD: direi che memori dei comportamenti dei governi centristi del passato, la politica economica deve riflettere i valori etico-sociali tipici della cultura CS e cattolica, ed allo stesso tempo difendere il principio della libertà individuale, dell'impresa e delle regole di mercato.

Il difetto da superare nel nuovo "Centro-IIIPolo" che ci attendiamo dal PRI consiste nel non ricadere, quale prezzo della sintesi delle esigenze precedenti, negli eccessi fiscali tipici dei governi "sociali", i quali si esasperano vieppiù in presenza di tipici mali italici irrisolti (questione morale, tangentopoli, corruzioni, intascamenti, leggi a pagamento, antitrust fasulli...)

Allora veniamo ad una riflessione molto sommaria dei precedenti del pensiero politico "sgarbiano" per vedere se abbiamo qualche nutrita speranza di trovarci con un terzo polo centrista vero, oppure al contrario con una riedizione di CD in gara con FI...

http://www.sgarbilibertari.it/risorse/bitmap/foto.jpg


Altri siti possono fornire lumi circa l'interrogativo ed in particolare in quello di Nuvolarossa -
http://nuvolarossa.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=45338 - nel nostro caso mi sembra per il momento sufficiente dare un'occhiata a http://www.sgarbilibertari.it/risorse/info.htm

Il Partito ha il fine di promuovere azioni politiche volte all'affermazione dei principi di libertà, e s'ispira ai temi del liberismo politico ed economico.

La premessa non menziona la solidarietà, ma poi nello sviluppo del successivo paragrafo si dichiara: ... il tutto nel rispetto dei diritti e delle libertà altrui.

http://www.nuvolarossa.org/modules/newbb_plus/cache/attachments/2_1081186873.gif

Si tratta di vedere se i diritti e la libertà altrui sono di quel tipo che implicano l'antitrust e le norme in difesa dei cittadini, dei lavoratori, dei sindacati, dell'ambiente, dei salari, del controllo dei prezzi, della genuina competizione, dell'occupazione, della sua decenza e della sicurezza... o se tali diritti e libertà vengono soverchiati dalla libertà d'impresa e di quel sacrosanto individuo, il quale per imporsi e realizzarsi arriva oggigiorno a compiere sempre più e più spesso operazioni lesive della persona.

Liberismo economico e politico sì ma il terzo polo richiede la chiarezza che ciò non significhi nuovamente eccesso di liberismo e dunque rischi di governi in conflitto d'interesse.

Facile anche scrivere: Non vi deve essere nessuna ingerenza statale su materie di esclusivo dominio privato...; ma l'esclusivo dominio privato ha finito per ingerire su materie dello Stato fino a soverchiarlo e ad occuparlo.
Dunque tra Stato e Privato ci deve essere un equilibrio, ma lo Stato pur non ingerendo deve influire e vigilare - e quì l'antitrust che prevenga colpi d'ingerenza su Stato, Costituzione, Magistratura, Diritto Penale, Media, etc, etc, ci cade come il cacio sui maccheroni.

Le affermazioni circa il fisco sono interessanti a patto che le percentuali di tassazione siano le medesime per ogni fascia, con qualche beneficio od esenzione per le categorie di povertà.

Mi fermo per il momento e lascio ad altri fare altre riflessioni.

Oggi pensavo alla questione tra una faccenda a l'altra e pensavo a Barney ed al suo sogno, chiedendomi anche se il dialogo al CS non sia da stimolo per un vero terzo polo.

Se si desse la condizione per cui l'unica maniera per salvaguardare la Repubblica è appoggiare Prodi cosa dovrebbe fare un centro-III polo?

Mi sembra che il fatto che la strategia PRI-Sgarbi abbia preso avvio non esclude a mio parere che altri sogni possano svilupparsi, benchè integrandosi finchè è possibile col sogno in atto fatto realtà dalla leadership repubblicana.

Senza settarismi, ma il vigore romagnolo ci stà proprio ed ancora bene nel continuare a sognare e sperare che la Repubblica non abbia invece i giorni contati.

Saluti

echiesa
15-04-04, 16:20
scusa ma chi è che voleva farci morire democristiani e consegnarci alla cdl?

Ti ricordo solo lo psicodramma delle elezioni di Carrara......La Malfa e Nucara invitano a votare il candidato Giulio Andreani.ci deve essere ancora il volantino qui postato nell'apposito 3d, mentre invece fu censurata la presa di posizione dell'Unione Comunale Carrarese......poi dopo si tira fuori Sgarbi.....ma va là. La scelta di Bari sta dando i suoi frutti.....per avere visibilità sperare di avere un deputato europeo abbiamo caricato Sgarbi.....
saluti
echiesa:fru

kid
15-04-04, 16:24
da fare sei un disfattista! Del resto a forza di subire disfatte, come quella di ieri sera, posso anche capirti:D

dimenticavo, di questo passo, niente sgarbine a paperastro cattivo.

barney (POL)
16-04-04, 23:20
Originally posted by david777
...Oggi pensavo alla questione tra una faccenda a l'altra e pensavo a Barney ed al suo sogno, chiedendomi anche se il dialogo al CS non sia da stimolo per un vero terzo polo....


Saluti

David
ti ringrazio del pensiero e in questo fine settimana mi riprometto di scambiare due chiacchere più impegnate sull'argomento dove del resto vedo non hai bisogno di suggerementi. Mi ripromettevo anche di risdsponderti in Pvt su invito che mi fai in altro 3D.

Insomma mi ripromettevo tante cose ma sono stato assorbito da più pressanti cure: un vergognoso attacco personale del sito Pri al nostro leader Gambi che non trova motivazionele se non nella voglia autolesionistica di sfasciare il Pri ravennate. E questo, non a caso, quando noi facciamo i salti mortali per andare d'accordo e dare una interpretazione il più positivaa che si può delle scelte nazionali. Sembra quas che si preferisca un Pri ravennate disimpegnato. Non sarà mica perchè il collegio nord est con candiadati della minoranza alla fin fine non interessa più di tanto? Vedi il 3D Emilia Romagna.

Comunqeu le cose stanno come dici tu : che siamo paradossalmente a puntare tutto su Sgarbi, perchè questa faccenda costruita pobabilmente con un fine di conttrattazione interna alla Cdl potrebbe con lui prendere una piega differente. Se no povero ministro Urbani. se la cosa dovesse comporsi mi sa che gli toccherebbe fare le valigie. Ma tu non puoi aver visto i manifesti 6x3 che campeggiano con il simbolo misto l'edera che si vede bene e la faccia di Sgarbi che dice : "Noi non abbiamo bisogno di lifting"

Mi sa che la voglia di terza forza comincia a contagiare settori ampi della maggioranza interna ormai stufi di stare in Cdl a prendere ordini.

Che l'apprendiista strgone abbia evocato il genietto sbagliato? Cioè quello giusto? Va a finire che ...Insomma mi aggrppo alla flebile speranza con cui Mazzotti mi ha convinto a votare l'esperimento e ha guadagnato al candidato ravennate l'ampio consenso della direzione ravennate. Quanto sono bizantini questi ravennati. A voolte disturbano.

Saluti barney

mcandry
17-04-04, 00:19
Originally posted by barney
Non sarà mica perchè il collegio nord est con candiadati della minoranza alla fin fine non interessa più di tanto? Vedi il 3D Emilia Romagna.

no amico mio, questa è la paura di prendere una sonora mazzata laddove si veda finalmente dove sono gli iscritti e le tessere...

david777
17-04-04, 01:26
Originally posted by barney -
David
ti ringrazio del pensiero e in questo fine settimana mi riprometto di scambiare due chiacchere più impegnate sull'argomento dove del resto vedo non hai bisogno di suggerementi. Mi ripromettevo anche di risdsponderti in Pvt su invito che mi fai in altro 3D.

Insomma mi ripromettevo tante cose ma sono stato assorbito da più pressanti cure: un vergognoso attacco personale del sito Pri al nostro leader Gambi che non trova motivazionele se non nella voglia autolesionistica di sfasciare il Pri ravennate. E questo, non a caso, quando noi facciamo i salti mortali per andare d'accordo e dare una interpretazione il più positivaa che si può delle scelte nazionali. Sembra quas che si preferisca un Pri ravennate disimpegnato. Non sarà mica perchè il collegio nord est con candiadati della minoranza alla fin fine non interessa più di tanto? Vedi il 3D Emilia Romagna.

Comunqeu le cose stanno come dici tu : che siamo paradossalmente a puntare tutto su Sgarbi, perchè questa faccenda costruita pobabilmente con un fine di conttrattazione interna alla Cdl potrebbe con lui prendere una piega differente. Se no povero ministro Urbani. se la cosa dovesse comporsi mi sa che gli toccherebbe fare le valigie. Ma tu non puoi aver visto i manifesti 6x3 che campeggiano con il simbolo misto l'edera che si vede bene e la faccia di Sgarbi che dice : "Noi non abbiamo bisogno di lifting"

Mi sa che la voglia di terza forza comincia a contagiare settori ampi della maggioranza interna ormai stufi di stare in Cdl a prendere ordini.

Che l'apprendiista strgone abbia evocato il genietto sbagliato? Cioè quello giusto? Va a finire che ...Insomma mi aggrppo alla flebile speranza con cui Mazzotti mi ha convinto a votare l'esperimento e ha guadagnato al candidato ravennate l'ampio consenso della direzione ravennate. Quanto sono bizantini questi ravennati. A voolte disturbano.

Saluti barney

http://www.nuvolarossa.org/modules/xgallery/cache/albums/01-Album-di-Enzo/gli_stati_generali.jpg

La Repubblica non ha bisogno di Napoleone I

Caro Barney

Ho anch'io l'impressione che l'esperimento valga la pena.
Nei tempi burrascosi che la Repubblica attraversa è inevitabile che tipologie alla Robespierre abbiano campo libero, nel tentativo di evitare la restaurazione monarchica ma anche di prevenire l'instaurazione dell'impero napoleonico.

http://dante.bdp.it/~svps0001/ricerche/rivol_francese/ROBESP.jpg

Ho l'impressione che l'attacco a Gambi ed al PRI ravennate sia in contrasto con tutti i collegi italiani, dove ormai lo spirito repubblicano è in fermento per i recenti attentati alla Costituzione Repubblicana in aggiunta all'intera storia della CDL e della sua leadership.

Sgarbi può essere farmaco essenziale della medicina da somministrare alla forza logorroica da "Costituzione dell'anno VIII", quando il potere giudiziario passò ai magistrati di nomina governativa/consolare.
http://dante.bdp.it/~svps0001/ricerche/rivol_francese/rivolframe.htm#a

Il pensiero di Sgarbi richiede indagini per appurarne la vera indole repubblicana, ma il personaggio è quel che ci vuole per venire ai giusti termini con gli sfasciacarrozze della Repubblica.

A volte l'impeto del nuovo Robespierre và vigilato ed indirizzato con la presenza di più attempati statisti quali La Malfa, per evitare possibili e prevedibili escalation in situazione simili a quelle del Kapò di Strasburgo, dove Vittorio non l'avrebbe fatta passare sotto gamba, ma tutto sommato mi sembra che ci siamo.

Sull'obelisco di Axum credo che Sgarbi non abbia percepito la portata dei segni...

http://www.repubblica.it/online/cronaca/axum/axum/esterne002e124acxw200h157c00.jpg

ma lui stesso diventa un segno dell'insofferenza repubblicana della bella e neorinascimentale Italia...

Nel frattempo l'analisi e l'osservazione dei repubblicani di tutti i collegi - al fianco di quello ravennate al momento sotto torchio - dovrebbero essere pronti ad agire, intervenire e riformare eventuali sbandamenti e snaturamenti di risucchio CDL.


Saluti a tutti

& Solidarietà a Gambi ed ai repubblicani ravennati.

nuvolarossa
17-04-04, 13:46
Ho letto e riletto incredulo il pezzo della Voce che riguarda Ravenna e Paolo Gambi .
Che le sue dichiarazioni ad un giornale locale, possano non piacere a qualcuno posso anche capirlo, peraltro la sua opposizione radicale alla collocazione nel centro destra del Pri non è mai stata nascosta nè in consiglio nazionale nè localmente.
La sua convinzione che nella sua realtà il centro sinistra sia l’opzione senza alternative è stata sempre condivisa dal partito di Ravenna e si è sempre collocata nella linea di autonomia locale che Riscossa Repubblicana ha da sempre indicato come uno dei punti della propria azione, da Bari in poi.
Che poi la minoranza di Riscossa si auguri che l’esperienza di centro destra possa presto appartenere al passato non è altrettanto un mistero né è mistero che quando ciò avverrà, Riscossa non ha nessuna intenzione di farsi mettere da parte
nella gestione di una nuova fase politica .
Attacchi e insinuazioni a livello personale come quelli usati contro Paolo Gambi nel commento , non ricordo invece abbiano occupato le pagine della Voce Repubblicana.
Repliche anche dure a posizioni politiche dissonanti da quella di una maggioranza sono sempre state nell’ordine delle cose , ma con uno stile ed un rispetto per le persone che hanno sempre contraddistinto il PRI a livello nazionale.
Se come dice qualcuno in politica la forma è sostanza, nel PRI c’è di che essere preoccupati se un dissenso radicale come quello di Paolo Gambi scatena reazioni come quelle lette sulla Voce ; c’è da pensare che esistono per qualcuno regole non scritte ma praticate sul grado di dissenso ammissibile o non.
Francamente se così fosse, nei confronti di chi comunque ha scelto di rimaner nel partito, ci sarebbe di che dubitare delle capacità di governare un reale ripresa del PRI che non può certo avvenire con le scomuniche.
Brutta pagina quella della Voce Repubblicana con quel taglio e quei toni, pagina che non vorremmo più leggere nell’interesse fin dell’ultimo iscritto .

SERGIO SAVOLDI

Coordinatore di Riscossa per l’Autonomia Repubblicana

wilcock
17-04-04, 16:54
Vedo (direi quasi con sollievo) che Deus amentat anche qualcuno della cosiddetta maggioranza del PRI. C'è da sperare che quel Deus (tocca anche diventare credenti in certe situazioni...) voglia veramente perdere certi "dirigenti" e certi "scrittori". Del resto se qualcuno arriva a scrivere queste cose, vuol dire proprio che gli stanno saltando i nervi e cioè che è messo male. Chissà che lo stregone apprendista non abbia evocato davvero il genio sbagliato. Sarebbe divertente davvero, no? E quindi... val proprio la pena di provarci!!!!!!!

wilcock
17-04-04, 16:55
scusate... forse quello di sopra è un eccesso di ottimismo. Potrebbe anche darsi che ci troviamo soltanto di fronte ad un irresponsabile...

barney (POL)
17-04-04, 17:54
Caro Wilcock

questo si dovrebbe verificare bene lunedì secondo due precise metodiche che peraltro non sono alternative e possono addirittura sommarsi:

1) all'uscita di corso Vittorio Emanuele si dovrebbero vedere, all'ora del lunch due orecchie rosse rosse, modello fanale, che testimonino di una abbondante tirata delle medesime da chi di dovere. In alternativa potrebbe accettarsi l'esibizione di due guanciotte ostentanti analogo rubizzo colore,ancora meglio l'impronta della mano. Questo perchè i servi sciocchi necessitano , come i discoletti, di tanto in tanto di premurose attenzioni paterne di cui crescendo saranno sicuramente riconoscenti.

2) naturalmente la cosa assumerebbe un significato ancor più marcato se, questa volta firmato, e magari autorevolmente, seguisse anche un articolo di scuse.Non dovrebbe essere fatica in quanto frequentiamo una partito che gode di una dirigenza sempre disponibile ad ammettere eventuali errori od eccessi, e a coltivare rapporti sereni e costruttivi con ogni realtà territoriale,. Mica per altro sai, giusto per dare la sensazione che ci comportiamo come un partito democratico...

Anzi ora che ci penso sarebbe meglio la soluzione n.2) che la 1). Vedremo. Naturalmente la soluzione n.

3).......

è sicuramente la più probabile e questo ci offrirà motivo di ulteriore scambio di opinioni. perchè si dimostra vero quanto lasci intendere: che gli dei rendono cechi...e anche presuntuosetti..ecc...ecc..

wilcock
17-04-04, 21:51
http://www.nuvolarossa.org/modules/xgallery/cache/albums/01-Album-di-Enzo/LOGOFORUM03BIG.sized.gifhttp://www.fmboschetto.it/musica/vacanze_romane_matia_bazar.mid

Credo proprio che la soluzione n.3 sarà quella adottata. E Paolo dovrebbe anche ringraziare, perché, come ho letto qui sopra, giorgino sta commettendo qualche errore di tenerezza nei confronti di chi lo insulta continuamente.D'altrone tutti sappiamo quanta sia la generosità istintiva del suo carattere ... aggravata ancora dalla sindrome berlusconiana, che ovviamente è contagiosa. Si trovano, poveri cristi, nella stessa situazione: tutti che non perdono occasione per dargli addosso. E a loro tocca di essere buoni, gentili, "superiori alla bassezza dei traditori" (trascrizione letterale di un apprezzamento della sua gentile signora).

wilcock
17-04-04, 22:18
Leggendo l'intevento di david777 (come sempre inte/lligente/ressante), mi è venuta voglia di soffermarmi su un particolare secondario (nel contesto, s'intende): l'obelisco di Assum, perché non ne condivido il giudizio (quando sono d'accordo non provo stimoli...). Per motivi teorici e pratici. A mio parere infatti i monumenti, le "bellezze" e e città sono espressione della storia umana attraverso le varie stratificazioni. Il fatto che l'obelisco di Assum stia lì testimonia un'epoca.. e tante altre cose. Riportarlo dov'era ha il senso di un voler cancellare un dato storico... come se non fosse esistito. Allo stesso modo credo che a nessuno verrebbe in mente di riportarte nel foro romano le tante colonne che adornano le basiliche e le chiese cristiane, benchè quell'operazione di "cristianizzazione" del mondo pagano sia certamente ancora più prevaricatrice e odiosa (figuriamoci per un anticlericale incallito...). E sul piano pratico: ve l'immaginate che casino di contestazioni, liti, guerre, ecc. ecc. scoppierebbero se ci mettessimo tutti a voler rimettere al loro posto originario le opere d'arte che per vari motivi hanno preso strade diverse? A parte il fatto che qualcuno del governo inglese giustamente rispose ad una richiesta greca di riavere i fregi del Partenone che se non li avessero presi loro adesso non esisterebbero nemmeno più...

Paolo Arsena
18-04-04, 01:27
Sono d'accordo con te. Tanto più che per riportarlo in Etiopia hanno dovuto scomporlo in più parti. Un doppio falso storico. Una stele costruita in Africa, trasportata in Italia a fare fino a ieri da lussuoso spartitraffico, ricollocata poi nel sito originario ma riassemblata con la manodopera attuale.
Insomma, più di uno storico avrà di che lamentarsi.

Teniamo presente però anche che la storia evolve. E che tutto sommato il gesto di restutuirlo rientra in questo processo.
Se poi in questo clima di cortesie qualcuno si prendesse la briga di reclamare la Gioconda alla Francia non farebbe un soldo di danno.
E se poi in uno slancio di generosità ci restituissero anche Nizza e la Corsica sarebbe cosa ancor più gradita.

david777
18-04-04, 13:30
Originally posted by wilcock
... mi è venuta voglia di soffermarmi su un particolare... : l'obelisco di Assum, perché non ne condivido il giudizio (quando sono d'accordo non provo stimoli...). Per motivi teorici e pratici. A mio parere infatti i monumenti, le "bellezze" e e città sono espressione della storia umana attraverso le varie stratificazioni. Il fatto che l'obelisco di Assum stia lì testimonia un'epoca... A parte il fatto che qualcuno del governo inglese giustamente rispose ad una richiesta greca di riavere i fregi del Partenone che se non li avessero presi loro adesso non esisterebbero nemmeno più...

http://www.repubblica.it/online/cultura_scienze/arte/obelisco/internetobeliscocxw200h342c00.jpg

Caro Wilcock

I motivi tuoi e di Paolo circa l'obelisco di Axum sono comprensibili. così come le ragioni di Vittorio Sgarbi non possono che apparire a tal riguardo assolutamente ragionevoli, artistiche e patriottiche: l'equivalente della situazione inglese coi fregi del Partenone.

Infatti alla questione patriottica di conservazione del patrimonio artistico nazionale si aggiunge quella della tutela delle opere d'arte e della prevenzione di eventuali e possibili danni o deperimenti per smontaggio, trasporto e rilocazione.

http://www.repubblica.it/online/cultura_scienze/arte/obelisco/internetsul_trenocxw200h219c00.jpg

Ritengo però che il nostro caso rappresenta un caso eccezionale per gravità, precedenti e significato.

Non starò a raccontare l'intera vicenda legata ad Axum ed al suo obelisco, ma alcune questioni essenziali vanno ricordate rimandando alla descrizione dei seguenti siti.

Sembra che l'antica casa reale etiope sia collegata direttamente alla Storia d'Israele ed in particolare al Re Salomone, il quale, come si sà, fece trasferire l'Arca del Patto e gli arredi sacri del tabernacolo mobile presso il nuovo tempio fatto da lui edificare in seguito alla promessa a Dio di Davide suo padre.

L'obelisco in questione era originariamente a guardia e segno di una tomba reale... http://www.corsera.it/modules.php?name=News&file=article&sid=20031107170123

Vi sono serie ragioni per credere che ad Axum sia anche custodita l'Arca del Patto dell'antico tabernacolo/tempio d'Israele che con la casa reale etiope molto aveva a che spartire...

Per la nostra cultura italica la cosa non dice molto, ma nei secoli e specialmente nei paesi di cultura protestante si è imparato a dare peso alle radici ebraiche del Cristianesimo ed alle narrazioni dell'Antico Testamento.

L'Arca del Patto era già stata oggetto di peripezie dopo il trafugamento ad opera del Filistei, i quali per tale cagione - stando al racconto biblico - si ritrovarono a subire gravi conseguenze.

Naturalmente noi italiani ci siamo abbeverati alla fonte della mentalità artistica ed illuministica di Napoleone, il quale poteva "scoperchiare", svuotare e trafugare templi, piramidi, tombe e tesori d'Egitto senza timori di maledizioni, allo stesso modo di quanto aveva fatto con la Repubblica dopo essersi servito di essa... (corsi e ricorsi storici)

Il caso d'Israele e delle sue cose sacre non è da mettere sullo stesso livello degli dei scolpiti da mano d'uomo - come gli storici della scuola storico-critica s'illudono - e dietro i quali possono pure celarsi forze spirituali, ma non per questo paragonabili minimamente al Dio d'Israele, il quale è pure nella rivelazione a Mosè fonte della Legge e del Diritto, oltre che Garanzia della stabilità del mondo e dell'assistenza divina fino alla fine dei tempi che col ritorno di Cristo segnerà l'inizio del Millennio sulla terra con capitale Gerusalemme.

Infatti i monaci di Axum che sono a guardia dell'Arca del Patto giorno e notte da secoli e generazioni hanno il compito di consegnare l'arredo a Cristo stesso alla sua venuta: cosa poco credibile per gli "esperti" inclini a trattare la faccenda come "leggenda" - http://www.repubblica.it/online/cultura_scienze/arte/obelisco/obelisco.html

Le circostanze dell'incidente avvenuto all'obelisco in coincidenza con eccezionali eventi nella capitale (Roma) e la visita di capi di stato delle maggiori potenze occidentali, indicano un chiaro monito ai governi occidentali e la palese richiesta/ordine di trasferimento dell'obelisco presso la sua sede originaria.

Il monito riguarda la tendenza dell'Occidente ad abbandonare la vera fonte della Legge e del Diritto sotto la tutela della Sovranità di Dio, il quale nella Sua Grazia ha concesso anche la prerogativa all'Occidente della democrazia e di governi repubblicani per lunghi anni, benchè attraverso le sofferte vicende della storia.

La nuova tendenza occidentale è quella di una riformulazione dell'Etica a fondamento giuridico del Diritto, in termini incompatibili con la Volontà e la Giustizia di Dio.

La conseguenza di tale riformulazione implica la fine della democrazia e delle libertà repubblicane e l'instaurazione di una plutocrazia economica illegittima ed illegale che offende la dignità dell'uomo e la Sovranità di Dio, a cui in definitiva appartengono il mondo ed i suoi abitanti, come anche l'Universo intero.

Ecco in che consiste il segno dell'obelisco di Axum nella notte e nell'ora (mezzanotte in punto) in cui si verificò con l'incidente del fulmine.

Posizione di Sgarbi comprensibile... scelta saggia del Premier, ma monito tuttora e comunque passato sotto gamba per le vicende politiche e "costituzionali"...

Infatti non è solo questione di ritorno ad Axum, bensì anche di rischio di revoca dell'autorità di governo all'Occidente in prossimità di eventi che preludono alla teocrazia del Regno di Dio.

La mentailità italica è abituata all'idea delle libertà democratiche e del Diritto quale espressione naturale e scontata di un laicismo assoluto, mentre la verità è che tutto questo laicismo e spazio "repubblicano" sono una concessione ed un dono di sostanze e prerogative spirituali concesse ai popoli che ne hanno usufruito.

Detto da repubblicano e non solo da giudeocristiano: "Il Dio che ha fatto il mondo e tutte le cose che sono in esso, essendo Signore del Cielo e della Terra... Lui che dà a tutti la vita, il respiro ed ogni cosa. Egli ha tratto da uno solo tutte le nazioni degli uomini perché abitino su tutta la faccia della terra, avendo determinato le epoche loro assegnate, ed i confini delle loro abitazioni, affinché cerchino Dio... benché Egli non sia lontano da ciascuno di noi. Difatti in Lui viviamo, ci moviamo e siamo..." Atti 17: 24-26



http://www.khouse.org/articles/biblestudy/20030301-457.html

http://www.khouse.org/6640/archaelogy/CDA07.html

http://www.khouse.org/articles/biblestudy/20011101-377.html

http://www.wildernesstabernacle.com/Images/altar_seat.jpg


L'Arca Del Patto era situata prima nel Tabernacolo di Mosè, descritto nei seguenti siti:
http://www.templebuilders.com/tabernaclepictures/

http://www.domini.org/tabern/arkcovnt.htm

Una replica del tabernacolo di Mosè è stata ricostruita nel Judean Desert presso il Kibbutz Almog - stupendo sito dove si possono visionare le foto della riproduzione dell'Arca del Patto: http://www.wildernesstabernacle.com/ark_mercy.htm - oltre che di tutti gli altri arredi. Rara e pregiata opportunità, specialmente in considerazione della difficoltà di reprire materiale grafico con licenza d'uso.

http://www.wildernesstabernacle.com/Images/mercy_seat.jpg

Penso che aprirò presto un thread in "Tradizionalismo, Esoterismo e Gnosi" su questo argomento dedicato e promesso a Prometheus - un'artista/scultore mio amico e membro del Forum di POL.

Saluti

david777
18-04-04, 16:00
La nuova tendenza occidentale è quella di una riformulazione dell'Etica a fondamento giuridico del Diritto...

Ma torniamo al più direttamente politico!

Se è concesso dire la propria a riguardo... ebbene in Paolo Gambi sento la Voce Etica della Repubblica.
Sarà pure discutibile se la cosa migliore sia il "III Polo" o il CS, ma
credo che la leadership repubblicana "ripescherà" Gambi, sapendo fin troppo bene la verità delle cose politiche in atto...

Comprendo che "valutare situazioni complesse e complicate" può indurre a mettere momentaneamente da parte "la forza delle proprie idee", ma certi uomini trovano più difficile tale operazione, non perché non siano politici capaci, bensì perché credono che esiste un limite nella sintesi tra valutazioni complesse e le proprie idee, il cui nome non è "totalitarismo".
Onde evitare soluzioni più radicali, una possibile soluzione consiste nel prendere sereno e civile atto della coesistenza di due anime parzialmente diverse nello stesso corpo, le quali si ritrovano nella franchezza a doversi riesaminare e confrontarsi meglio.

Che poi Ravenna non riesca a portare una personalità in Europa è questione non centrale e fondamentale al confronto dell'identità della forza delle idee, e comunque sospesa tra il dubbio e la Provvidenza: l'amore non si compra come anche non si vende!

Diciamo che si tratta di un comprensibile ed umano dilemma relativo all'esercizio della volontà politica: tra l'occasione di governare e quella di aspettare di poter governare eticamente.
Alternativa da considerare guardandosi negli occhi facendo la barba la mattina - Barney lo fà regolarmente facendosi una spuntatina.
Uomini come Gambi si possono tutt'al più perdere ma non fermare!

http://www.pri-ravenna.it/Voce_on_line/copertina.htm

Torniamo a fare i repubblicani - di Paolo Gambi

D'altra parte non ho mai inteso fare il Segretario Regionale come personale gratificazione, ma solo se questo poteva essere utile al Partito.

Ho deciso di lasciare la Segreteria Regionale del nostro Partito per consentire, a tutti noi e forse a me stesso per primo, di guardarci dentro meglio e di avviare e poi concludere una riflessione che porti a trovare la via - la più unitaria possibile - per definire meglio il ruolo e gli obiettivi d'azione politica interna e verso l'esterno del PRI dell'Emilia-Romagna.

Le riflessioni che, a mio modo di vedere, sono oggi assolutamente indispensabili sono almeno tre.

La prima riguarda il nostro giudizio sulla situazione politica del Paese.

La gran parte dei repubblicani dell'Emilia-Romagna si dimostrarono, all'ultimo Congresso Regionale e poi al Congresso Nazionale, fortemente contrari alla collocazione del nostro Partito nella coalizione di centro-destra.

Oggi abbiamo di fronte anche la possibilità di valutare i primi mesi di azione del Governo Berlusconi, nato dalla vittoria, appunto, del centro-destra.

Dalla modifica del reato di falso in bilancio, alla riforma delle società cooperative, alle rogatorie internazionali, all'attacco frontale alla Magistratura, alle contraddizioni in politica estera e nei confronti dell'Europa, ai finti provvedimenti in materia di conflitto d'interessi, non c'è un atto significativo prodotto o prospettato dal Governo che possa essere accolto dai repubblicani se non con un secco giudizio negativo.

Eppure il PRI tace, tutto viene lasciato passare senza alzare una voce anche flebile di dissenso o di distinguo.

Quei repubblicani che, ieri, hanno avversato iI ''trasbordo" del PRI nel centro-destra e, oggi, guardano attoniti alle azioni del Governo, possono diminuire la loro forte opposizione? Debbono far capire chiaro e forte che non tutti i repubblicani sono d'accordo con una cultura di governo inquietante anche sul piano etico?

La seconda riflessione discende da quella precedente e riguarda più direttamente il nostro Partito.

C'è bisogno assoluto di chiarire le regole della convivenza interna.

Se vogliamo - come tutti vorremmo - che il PRI rappresenti la "casa comune" di tutti i repubblicani, allora bisogna che tutti, quelli che concordano con la svolta a destra e quelli che sono contrari, si sentano a casa loro.

In questa direzione, il primo fondamentale passo da compiere è quello di lasciare assoluta libertà agli organi periferici del Partito di scegliere, a casa loro, le loro alleanze politiche.

Se si vuole, insomma, costruire la "casa comune” bisogna salvaguardare le diversità e battere la volontà di "omogeneizzazione".

Siamo, sì o no, tutti d'accordo che per questo obiettivo bisogna battersi vigorosamente anche duramente ed instancabilmente?



La terza riflessione riguarda II ruolo del PRI nella società.

Dobbiamo avere la forza, a mio parere, di tornare a guardare i problemi concreti dei cittadini; dobbiamo tornare ad una nuova capacità di elaborazione e di proposta programmatica, di indicare soluzioni.

Dobbiamo, insomma, tornare a fare i repubblicani.

Senza, tuttavia, che questo venga interpretato come un arretramento o, peggio, un disinteresse rispetto ai punti di riflessione che ho provato ad individuare poco sopra.

In sostanza, mentre avverto fortemente questa necessità di tornare ad essere partito di programma, mi accorgo che talvolta da qualcuno questa giusta esigenza viene introdotta al fine di mettere il “silenziatore” alla nostra azione di resistenza alle sciagurate scelte nazionali, al fine di "normalizzare".



E' così che i repubblicani intendono la loro azione politica?

Ecco i temi di riflessione e, come si vede, necessità di discutere e decidere ve n'è.

Lascio la Segreteria Regionale con la convinzione di avere fatto errori, ma anche con la convinzione di avere dato qualche contributo, nei limiti, è ovvio, delle mie possibilità e capacità.

Dal 1995, quando ha assunto l'incarico di Segretario Regionale, ad oggi, ho la certezza di avere ridato un ruolo alla Federazione Regionale, quando nessuno aveva voglia di occuparsene, al contrario di oggi.

Se dovessi indicare l'evento che più mi ha reso orgoglioso per il bene del Partito, dirò che esso è stato rappresentato dalle elezioni regionali del 2000.

Voglio correre il rischio di apparire immodesto, ma sono convinto che l'avere riportato un repubblicano a sedere nei banchi del Consiglio Regionale è stato un servizio reso al Partito per gran parte grazie al mio personale contributo.

In ogni caso, conoscere la varietà del PRI dell'Emilia-Romagna è stata una straordinaria esperienza, che oggi si è chiusa per sempre, ma che rimarrà nel mio cuore come un contributo alla mia formazione umana e politica.

Un grazie sincero a chi, in questi sei anni, ha lavorato con me.

Paolo Gambi

wilcock
18-04-04, 19:46
Caro david, ti confesso candidamente che ignoravo completamente il significato e la vicenda dell'obelisco di Axum, che per me era del tutto omologo ad altri obelischi, monumenti ed opere d'arte trafugate, vendute, sparite, le quali, a mio avviso, alla chiusura di un ciclo storico, diventano esse stesse con la loro vicenda un dato storico da rispettare e salvaguardare come documento e testimonianza, che va poi in ultima analisi a concretizzare quella stratificazione, o sedimentazione, che fa di Roma, ad esempio, una città a mio parere unica ed infinita.
Se, come mi par di capire, l'obelisco in questione ha un così profondo valore simbolico e "storico" in relazione ad alcune credenze religiose, allora il problema diventa un po' diverso e può essere considerato nell'ottica di un rispetto per i valori profondi di alcuni popoli, quali sono tuttora considerati quelli religiosi. Debbo anche aggiungere, per dire tutto quello che penso, che io colloco tutta la tua illuminante e colta (ma non dico per sfottere!) esposizione nell'ambito di quelle che tu chiami "leggende" e so di doverle rispettare, anche se la cosa non mi viene proprio spontanea, perché sono portato a guardare questi manufatti come documenti di storia o d'arte. Mi rendo conto che se qualcuno avesse portato in qua la pietra nera de La Mecca anche 500 anni fa i Musulmani sarebbero fortemente incazzati e la rivorrebbero indietro... ed avrebbero ragione.
Comunque, grazie dell'intervento e anche della splendida documentazione fotografica.

P.S. Preferisco finire qui e non intervenire su quelle motivazione che, un po' semplicisticamente, a me sembrano i fondamenti di una teocrazia.

david777
19-04-04, 02:04
Originally posted by wilcock -

P.S. Preferisco finire qui e non intervenire su quelle motivazione che, un po' semplicisticamente, a me sembrano i fondamenti di una teocrazia.

Posizione la tua, moderata e saggia. Infatti da un punto di vista agnostico non è neppure escluso che sotto certe "leggende" si celi una realtà che in effetti sorregge la ragion d'essere dell'Occidente.
Il repubblicanesimo è un'archetipo della libertà e della democrazia, ma il tempo arriverà in cui la parentesi della "Grazia" cesserà ed il medesimo archetipo introdurrà al governo eterno di Dio, dove la libertà si fonde alla Sovranità divina nel principio di una teocrazia che non è più percepita come dittatura, piuttosto che come ordine e perfezione consensuale alla Legge ed alla Giustizia di Dio.

Aspetta che il pianeta si riscaldi (in tutti i sensi) e vedrai presto quanto l'apoteosi politica sia inevitabile.

Fino ad allora Dio salvi la Repubblica!

Saluti

barney (POL)
20-04-04, 15:01
AL PRI E' TORNATA LA VOCE


ALLA “VOCE REPUBBLICANA”
Dispiace che in un momento nel quale al PRI serve il massimo di compattezza e di disponibilità di tutti i repubblicani per affrontare la scadenza europea e le amministrative, la “Voce Repubblicana” non trovi di meglio che rivolgere a Paolo Gambi accuse infondate, gratuite e per quanto riguarda noi e la grande maggioranza dei repubblicani ravennati e romagnoli, non condivisibili.

Se esprimere dissenso politico come minoranza del partito nazionale (e sono ormai due congressi che il confronto è serrato) sulla collocazione del PRI nel centrodestra, significa peccare di “ambizione” e “autoconsiderazione“ e non invece rappresentare al meglio quegli iscritti che nel PRI la battaglia intendono continuare a farla, allora non ci siamo! E come si può riconoscere (come fa la Voce Repubblicana) stima a Gambi, e poi giù una sequenza di insulti, dallo scarso amore per il partito al voler essere totalizzante! Ma se Gambi ha rinunciato alla segreteria di Ravenna proprio per evitare strumentalizzazioni ai danni del PRI ravennate in un momento così delicato; e ciò non gli ha impedito poi di votare il nuovo coordinatore provinciale e la scelta dei ravennati di impegnarsi nelle europee anche con candidati in lista!
In quanto poi all’amore per il partito, Gambi non ha bisogno né di esami né di reprimende: è nel PRI che ha sempre affrontato di persona ogni responsabilità e ogni posizione assunta, non certo per interessi personali o ambizioni particolari, ma rispondendo con coerenza agli atti e alle iniziative assunte, e per questo merita tutta la nostra solidarietà.
La vita del PRI è complicata; facciamo in modo di non complicarla ulteriormente.
Giannantonio Mingozzi
(coordinatore provinciale del PRI di Ravenna)
Vidmer Valbonesi
(segretario regionale dell’Emilia Romagna)

mcandry
20-04-04, 21:39
Originally posted by david777
Dio salvi la Repubblica!

e noi speriamo di potergli dare una mano...

barney (POL)
21-04-04, 19:14
L'INTENSO TURN-OVER IMPOSTO DALLA VIVACITA' DEL DIBATTITO E DA PIU' GRAVOSE QUESTIONI

fa insesorabilmente scivolare in seconda pagina, dopo appena un giorno, il comunicato congiunto inviato da Mingozzi portavoce provinciale di Ravenna, e da Valbonesi Segretario regionale Pri. Mi permetto di riproporlo e siccome non sarebbe corretto insistere con la stessa notizia senza dare aggiornamenti introduco gli aggiornamenti.

Potendo lavorare solo sul titolo che è mio aggiungo - che so -un puntp interrogativo. Che peraltro non stona visto che nel sito ufficiale il comunicato, che mi risulta inviato da due giorni alla Voce, non mi è capitato di leggerlo...

AL PRI E' TORNATA LA VOCE ?


ALLA “VOCE REPUBBLICANA”
Dispiace che in un momento nel quale al PRI serve il massimo di compattezza e di disponibilità di tutti i repubblicani per affrontare la scadenza europea e le amministrative, la “Voce Repubblicana” non trovi di meglio che rivolgere a Paolo Gambi accuse infondate, gratuite e per quanto riguarda noi e la grande maggioranza dei repubblicani ravennati e romagnoli, non condivisibili.

Se esprimere dissenso politico come minoranza del partito nazionale (e sono ormai due congressi che il confronto è serrato) sulla collocazione del PRI nel centrodestra, significa peccare di “ambizione” e “autoconsiderazione“ e non invece rappresentare al meglio quegli iscritti che nel PRI la battaglia intendono continuare a farla, allora non ci siamo! E come si può riconoscere (come fa la Voce Repubblicana) stima a Gambi, e poi giù una sequenza di insulti, dallo scarso amore per il partito al voler essere totalizzante! Ma se Gambi ha rinunciato alla segreteria di Ravenna proprio per evitare strumentalizzazioni ai danni del PRI ravennate in un momento così delicato; e ciò non gli ha impedito poi di votare il nuovo coordinatore provinciale e la scelta dei ravennati di impegnarsi nelle europee anche con candidati in lista!
In quanto poi all’amore per il partito, Gambi non ha bisogno né di esami né di reprimende: è nel PRI che ha sempre affrontato di persona ogni responsabilità e ogni posizione assunta, non certo per interessi personali o ambizioni particolari, ma rispondendo con coerenza agli atti e alle iniziative assunte, e per questo merita tutta la nostra solidarietà.
La vita del PRI è complicata; facciamo in modo di non complicarla ulteriormente.
Giannantonio Mingozzi
(coordinatore provinciale del PRI di Ravenna)
Vidmer Valbonesi
(segretario regionale dell’Emilia Romagna)

wilcock
22-04-04, 00:09
Tu ripeti il comunicato e io ripeto la solidarietà a Gambi. Epperò anceh io aggiungo qualche cosa. Per esempio una domanda: avete mica scoperto chi è il geniale autore del trafiletto?
E una proposta: faccaimo una specie di totoscommesse per vedere chi ci indovina, e comunque chi è tra di noi il più accreditato genio politico della maggioranza?
Io comincio con un'esclusione: non è Calvin, perché citare Mazzini non fa parte della sua cultura.
Potrebbe essere Pino Vita (però secondo me istigato da qualcun altro).

Lincoln (POL)
22-04-04, 14:43
Secondo me non ci sei.....:rolleyes: (ma posso sbagliarmi).

barney (POL)
22-04-04, 23:17
Originally posted by wilcock
Tu ripeti il comunicato e io ripeto la solidarietà a Gambi. Epperò anceh io aggiungo qualche cosa. Per esempio una domanda: avete mica scoperto chi è il geniale autore del trafiletto?
E una proposta: faccaimo una specie di totoscommesse per vedere chi ci indovina, e comunque chi è tra di noi il più accreditato genio politico della maggioranza?
Io comincio con un'esclusione: non è Calvin, perché citare Mazzini non fa parte della sua cultura.
Potrebbe essere Pino Vita (però secondo me istigato da qualcun altro).

...sulla esclusione di Calvin concordo per via del genio...

...però poi non è importante: articolo non firmato risponde il direttore. Così facciamo un forfait...

Ah la lettera di Savoldi oltre a quella di Mingozzi e Valbonesi sono andate su? La Voce e il sito Pri sono di tutti o solo della maggioranza?....giusto per regolarsi con le quote

barney (POL)
23-04-04, 15:34
E' ORMAI TRASCORSA UNA SETTIMANA

da quando Savoldi portavoce di Riscossa
Mingozzi portavoce della federazione di Ravenna
Valbonesi segretario regionale dell'Emilia Romagna

hanno inviato una ferma lettera di dissenso politico e di dura critica dell'articolo uscito sulla voce con un attacco personale a Gambi. Le posizioni degli autorevoli esponenti repubblicani non sono comparse nel sito ufficiale del Pri e a quanto ho potuto verificare sui giornali giunti neppure nella Voce.

Mi chiedo : gli organi di comunicazione sono del Partito e di tutti quelli che pagano la tessera o solo della maggioranza?

Una minoranza del 35 per cento ha diritto a far sentire la sua voce?

Quali regole si intendono rispettare per la partecipazione di chi dissente alla vita del partito?

Questa non è una richiesta di solidarietà a Gambi che pure se la merita ampiamente. E' la richiesta di una presa di una opinione sul concetto di democrazia interna.

DOMANDA: FA BENE LA MINORANZA A RICHIEDERE CHE TROVI SPAZIO ANCHE IL SUO PUNTO DI VISTA?

O FA CHI GOVERNA IL PARTITO A TERGIIVERSARE E A NON CONSENTIRLO SUI MEZZI UFFICALI DI COMUNICAZIONE DI TUTTI?

COSA PENSANO I REPUBBLICANI DEL FORUM E PARTICOLARMENTE QUELLI CHE SI RICONOSCONO NELLA MAGGIORANZA?

Li doobbiamo sollecitare per nome?Questa non è una richiesta di solidarietà è la richiesta di opinione sui rapporti maggioranza minoranza.

FRANCO (POL)
23-04-04, 17:36
le tue osservazioni sono totalmente condivisibili:(
cosa si può fare? non lo so...:(

trifoglio
24-04-04, 00:10
Barney sul diritto all'informazione sono d'accordo con te, riguardo al giudizio sull'operato di Gambi mi sono già espresso.
Come forma di pressione perchè siano pubblicate le lettere se siamo d'accordo possiamo inviare,tutti i forumisti che lo ritengono giusto, una serie di e-mail al sito del Partito.

david777
24-04-04, 01:34
Originally posted by mcandry -
e noi speriamo di potergli dare una mano...

Col brusco risveglio d'Europa - http://www.unita.it/index.asp?SEZIONE_COD=HP&TOPIC_TIPO=&TOPIC_ID=33869 - il liberismo democratico prende coscienza dei rischi degli eccessi di mercato, segnando finalmente l'inizio formale dei "lavori" per la difesa della Repubblica Italiana ed Europea. Le questioni sono chiare e passano per l'antitrust ed il riequilibrio dei media...

Brunik ha esposto la sua idea - e nello stesso thread ho risposto:



Originally posted by Brunik - in http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?postid=1023730 -

Un'idea ce l'ho io: quando i komunisti di Prodi vinceranno le elezioni facciano i komunisti (non come l'altra volta): nazionalizzino Mediaset pagando il prezzo simbolico di euro 1 (uno).

Quindi facciano i liberali e mettano all'asta due reti rai e tre reti ex-fininvest, riservando allo stato una sola rete: così si fa del bene al bilancio pubblico (si incassano i soldi dalle privatizzazioni) e della libertà di informazione (alla fine della girata avremo 5 le reti televisive in mano a 5 soggetti, mica uno), e ci si toglie... la nefasta presenza di berlusconi.

Il tutto in presenza di una efficace legislazione antitrust all'americana e di una bella legge sul conflitto di interessi, che vieti ai proprietari, agli amministratori, ai dipendenti e agli avvocati delle TV di fare anche solo il consigliere comunale.

E la destra sarà destra, e la sinistra sarà la sinistra, e l'Italia sarà normale e non derisa in tutto il mondo come una repubblica delle Banane.

Saluti

Garibaldi
26-04-04, 09:55
Sull'argomento articolo solidarizzo con barney perche' alla voce e al partito si fanno sempre il fine settimana lungo !!!!
Ma berlusconi non ha detto di eliminare i ponti !!!!
Ma e' proprio di sabato e di domenica che i partiti fanno piu' politica e noi rimandiamo sempre tutto al lunedi !!!!
Anche con il 25 aprile faranno l'articolo passata la festa e gabbato lo santo !!!!
Questo non va bene !!! non c'entra niente con la linea politica !!! Questa e' solo disorganizzazione !!! datevi una mossa, rimboccarsi le maniche e pedalare !!!!

barney (POL)
28-04-04, 00:16
ENTRIAMO NELLA TERZA SETTIMANA DA QUANDO LA VOCE HA VERGOGNOSAMENTE ATTACCATO PAOLO GAMBI

e il sito ufficiale del PRI ne ha ripreso l'articolo.

Da allora Savoldi leader della minoranza di Riscossa
Valbonesi segretario regionale emilia romagna
Mingozzi portavoce provinciale di Ravenna
hanno inviato alla Voce ed al sito una indignata lettera di protesta.

Il sito non l'ha sicuramente pubblicata e la Voce finora pervenuta neppure.

Ho ritenuto giusto portare a conoscenza di ttutti i forumisti e di tutti i 3D regionali del parttito presenti nel forum la notizia sollecitando solidarietà a Gambi e poi dissenso rispetto al succesivo silenzio degli organi di informazione del partito che non hanno ritenuto di riportare le autorevoli voci di protesta della minoranza.

Ho apprezzato le espressioni di solidarietà all'amico Gambi ed ai ravennati pervenute da numerosi forumisti come ho ugualmente apprezzato il dissenso manifestato nei confronti di censura adottata. So ben distinguere che solidarietà o critica alla cnesura possono non necessariamente indicare adesione alle critiche politiche anche dure espresse. Per questo sono ancora più riconoscente a tutti coloro che hanno ritenuto di intervenire manifestando qualsivolglia opinione.

L'articolo in questione nel mentre attaccava gambi sollecitava altresì ravenna a lavorare per la campagna elettorale quasi ad insinuare meschine reazioni ravennati.

Sono in grado di informarmarvi, che qui da noi la campagna è già iniziata. Che si sono già svolte numerose assemblee di sezione , alcune riunioni di esecutivo e due direzioni sul tema. Personalmente ho svolto un paio di assemblee, partecipato a tutte le riunioni di preparazione, e a riunioni di un comitato di esterni per il sostegno della lista...da noi ravennati non votata al consiglio nazionale.

Mi auguro che analogo lavoro sia in corso in tutte le regioni. Sarà sicuramente così con tutti impegnati allo spasimo visto che non posso non notare che da numerose realtà periferiche non è giunto ne un cenno di solidarietà ne un cenno di dissenso. diversamente dovrei pensare altre cose.

Resto amareggiato per il silenzio del partito ufficiale che poteva ammettere l'errore o discutere le argomentazioni se ne era veramente convinto; la strada di non battere un colpo mi è parsa la peggiore; non posso quindi che tentare di recuperare il buon umore:

LA VOCE RESTA AFONA
ovvero
LA REDAZIONE STORNA

Alla Voce il silenzio era già alto
su una faccenda di assai gran risalto:

non erano piaciute le risposte
rivolte a Gambi da ste facce toste.

Li dentro l’arroganza era selvaggia
e quindi vana ogni proposta saggia,

perché pesante è dir: “Mi son sbagliato”
a chi da troppo non vi è abituato.

Savoldi con Mingozzi e Valbonesi
volevan scuse ed eran anche offesi:

la solidarietà da loro espressa
nel sito e nella Voce è stata omessa,

per l’articolo a Gambi indirizzato
da mano sconosciuta, non firmato..

Con su la greppia il gomito poggiato
sostava il direttore costernato

e guardava negli occhi il redattore
chiedendo spiegazioni sull’autore:

“Chi fu, chi è voglio sapere il nome
e tu fa un cenno. sai tu bene come”.

E quindi alzò nel gran silenzio un dito,
disse un nome: suonò alto un nitrito.

Pero a pensarci bene qui mi sbaglio
perché quel che suonò…sembrava un raglio



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Garibaldi
29-04-04, 09:38
barney, secondo me se continui a soffiare !!!! le palle vanno a 10 atmosfere !!! e nella deflagrazione si viene coinvolti tutti attorno !!!
Sarai mika un kamikazzzzze !!!

barney (POL)
29-04-04, 09:53
C'E' DEL BUONO IN QUEL GARIBALDI: SE NON ALTRO RISPONDE.

Peppino vale quanto ti posto in altro 3D di analogo argomento. Secondo me l'attacco a Paolo aveva lo scopo fallito di dividere Ravenna e la Romagna sul tema delle candidature. Capisci bene che non lo potevo accettare; magari costringere romagnoli e minoranza ad una reazione scomposta e a non mettere esponenti in lista nel collegio nord-est. A chi giova? . Oggi il tema è spostato sulla faccenda di non pubblicare le proteste della minoranza; mi è parso un atto grave, che pone un problema dell'utilizzo degli strumenti di comunicazione nel partito. Comunque per il momento prendo atto della saturazione. Dar tempo al tempo.


P.S. per le palle ci sono ottime valvole di sfiato che si usano nei sistemi di irrigazione e si possono tarare alla pressione voluta. Sono un po' ingombranti ma in quella posizione farebbero fare anche un'ottima figura.

barney (POL)
29-04-04, 12:59
?

david777
29-04-04, 13:22
Originally posted by barney -
... Secondo me l'attacco a Paolo aveva lo scopo fallito di dividere Ravenna e la Romagna sul tema delle candidature. Capisci bene che non lo potevo accettare; magari costringere romagnoli e minoranza ad una reazione scomposta e a non mettere esponenti in lista nel collegio nord-est. A chi giova?

Penso che l'attacco a Paolo celi il timore della riscoperta della vera anima del PRI, a fronte della quale la politica delle alleanze CDL si stà dimostrando palesemente incompatibile.
L'attacco a Paolo anticipa la sua rivalutazione: soltanto che la cosa non si può fare dall'oggi al domani senza perderci la faccia, e dunque l'operazione Sgarbi serve ad indicare che il PRI è critico nei confronti della CDL e sempre pronto a rivalutare le sue fonti sia nel pensiero che nell'azione. Equivale a scusarsi dicendo che in fin dei conti il PRI sceglie secondo il criterio dell'interesse e dell'opportunità senza con ciò dimenticare la propria identità - ... La Malfa avrebbe tutto calcolato... e Paolo è solo alla vigilia...
Ravenna e Romagna sembrano il PRI ideale e Barney e Paolo i repubblicano puri e schietti, mentre il PRI nazionale è il repubblicanesimo al momento sotto lo scacco del flauto FI.
Sgarbi forse può fare la differenza che potrebbe confermare la causa romagnola. Purtroppo la politica non è più pura e forse non lo è mai stata: il governo della Polis da noi si accompagna sempre per regola al tornaconto del particulare.
Simpatizzo con Barney e solo per la sua idealità e di quella di Paolo & Co.
La sostanza però è che il PRI è sotto l'effetto anestetico di FI - chissà in cosa veramente consiste tale anestetico per essere in grado di ipnotizzare più di una forza repubblicana...
Per il momento non nuoce puntare su Sgarbi, il quale potrebbe riservare delle sorprese e dimostrasi anch'egli un "idealista repubblicano". Ci sarebbe una maniera per appurarlo: invitarlo in Romagna a cena intima tra veraci repubblicani e lasciargli ruota libera...
III Polo centrista o CS, alternative sempre valide ma per il momento vanno tenute in congelamento per l'effetto Sgarbi.
L'anima in giusto tumulto di Barney può trovare pace nel favorire il processo di chiarificazione in atto col tentativo Sgarbi, nella speranza che La Malfa abbia portato bene i conti con la CDL ed i recenti attentati alla Costituzione.

mcandry
07-05-04, 23:01
Riscossa in queste elezioni europee

nella Circoscrizione Nord-Est candida:
1) Valbonesi Widmer
2) Benedetti Marco
3) Lelli Renato
4) Mingozzi Giannantonio

nella Circoscrizione Centro candida:
1) Graniti Iole


tutti gli amici della minoranza sono invitati a dare una mano.

http://www.pri.it/immagini/Pri-Sgarbi1.gif

nuvolarossa
26-05-04, 00:16
INTERVENTI E REPLICHE

Il simbolo dell’edera
Il Corriere del 18 maggio ha riportato una ricostruzione sul congresso contestato del Pri a Bari nel 2001 che non corrisponde alla realtà dei fatti. A Bari uscirono tre mozioni, una per il centro destra del segretario on. La Malfa (60 per cento dei voti) una rappresentata da Riscossa per l'autonomia che sosteneva una terza via repubblicana liberaldemocratica, che comprendeva le zone tradizionali del partito: Romagna , Toscana e Lazio che ha come leader Sergio Savoldi (32 per cento dei voti) una terza dei Repubblicani napoletani, contrari al centro destra (5 per cento dei voti). L'on. Sbarbati rappresentava il 7 per cento dei consensi ma decise di abbandonare il congresso delusa del suo risultato lasciando di fatto via libera all'on. La Malfa.
Al congresso di Fiuggi nel 2002 la componente di Riscossa che continuava a proporre l'autonomia del Pri da centrodestra e centrosinistra ottenne il 36 per cento dei voti.
La decisione del tribunale di Roma di invalidare il congresso di Bari dice in sostanza che furono i repubblicani di Riscossa rimasti nel Pri a essere danneggiati e non certo l'on. Sbarbati che già pensava di andarsene. In queste elezioni europee il Pri peraltro ha sottoscritto l'alleanza con il movimento di Sgarbi ferocemente critico nei confronti del centrodestra scegliendo di fatto la linea di Riscossa che continua la sua battaglia per l'autonomia.
Stiamo valutando il da farsi per il futuro nei confronti di chi da fuori reclama senza averne titolo il simbolo dell'edera, ma anche di chi può avere commesso irregolarità che hanno offuscato l’immagine tradizionale del nostro partito.

Sergio Savoldi
Responsabile nazionale
di Riscossa per l'autonomia repubblicana

Widmer Valbonesi
Segretario Pri Emilia Romagna
..........................
tratto da IL CORRIERE DELLA SERA 25 maggio 2004

david777
26-05-04, 02:21
Originally posted by nuvolarossa
INTERVENTI E REPLICHE

Il simbolo dell’edera
... In queste elezioni europee il Pri peraltro ha sottoscritto l'alleanza con il movimento di Sgarbi ferocemente critico nei confronti del centrodestra scegliendo di fatto la linea di Riscossa che continua la sua battaglia per l'autonomia...


http://www.freedomdomain.com/mi5logo.gif

It sounds good!

Manca però la Sbarbati per convincere La Malfa a fare "Centro" con buona pace di Gambi!

Altrimenti gioverà sapere che alle elezioni l'Aut-Aut Sgarbi o CS potrebbe sfociare nel mar grande di Prodi!

Il panciafichismo di chi ha fatto da gran cancelliere nel passare le riforme d'interesse allo scopo di reduplicazioni esponenziali di capitali è infatti difficile da mandar giù ben oltre i semplicistici e superati criteri di schieramento politico - ormai non si può più parlare di DX-Centro-Sx bensì di svendita della Patria che certamente Mussolini avrebbe severamente punito per attentato al Risorgimento. Un liberismo che non è più quello democratico del II Dopoguerra s'impone con prepotenza a quello compatibile con la Civiltà Europea... e questo non è più nè America, nè Dx nè Sx, bensì quell'altra cosa che dà ragione alle dichiarate previsioni di Licio Gelli.
Ma va là... quale Destra? Ci vorrebbe un governo di unità nazionale e proprio Sgarbi dovrebbe farsene promotore per salvare la Bellezza e la Ragione della Patria dagli sciacalli dell'Occidente più astuto e spregiudicato ben rappresentato dal Palazzo Coloniale.
Quando la Storia d'Italia di questo periodo verrà riletta dalle future generazioni risulterà impressionante il gran numero di traditori della Patria e sciacalli della Religione per amore di denaro e potere facile.
Anche per i miei correligionari conservatori è arrivato il momento dell'Aut-Aut... Se i legami con le forze spurie non vengono recisi sarà inevitabile una grave frattura negli ambienti conservatori paragonabile ad un vero e proprio scisma - la data di Zapatero coincide con una tale frattura da parte dei conservatori che non stanno al gioco della plutocrazia priva di etica cristiana. Mr Bush Jr. e la Casa Bianca devono anch'essi decidere e non soltanto i suoi amici Premier ed alleati.
E' giunta l'ora delle ultime opportunità prima di farsi trascinare irrimedialbilmente nelle responabilità di quanto questo nuovo ordine plutocratico stà per compiere, ben oltre i fatti dell'Irak.

http://www.region.peel.on.ca/roadwtch/art/logo.gif

Non si può più tenere in sordina la ragione di tutto questo terremoto geopolitico e delle sue conseguenze italiche comprese: tutte le forze democratiche e la stessa cristianità devono decidere se seguire fino in fondo il sogno del NOVUS ORDO SECLORUM - così come altri eminenti statisti hanno ormai già fatto da lungo tempo - o se al contrario ritardarne l'avanzata con una resistenza civile.*

http://www.freerepublic.com/forum/a3b30b5e549bd.htm

Forse il mio esilio da ultraordinario e più fesso tra gli italiani non finirà neppure dopo queste elezioni!


Saluti

*
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?threadid=72147&highlight=Burattinaio

http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?threadid=75304&perpage=40&highlight=gelli&pagenumber=2

PS - Come lo diresti Barney con una vignetta?
Intanto ci vedrei una che raffigura la polizia e l'esercito irakeno alle prese con i propri connazionali, circondati dall'ONU, a loro volta circondati dalla "Coalizione" che guarda i pozzi di petrolio mentre Rumsfeld beve una birra facendo il barbecue alla piastra posta sulla fiamma dell'oro nero e circondato da spolette che partono ripiene alla volta del porto.

barney (POL)
28-05-04, 18:19
Originally posted by david777
http://www.freedomdomain.com/mi5logo.gif



.....
PS - Come lo diresti Barney con una vignetta?
Intanto ci vedrei una che raffigura la polizia e l'esercito irakeno alle prese con i propri connazionali, circondati dall'ONU, a loro volta circondati dalla "Coalizione" che guarda i pozzi di petrolio mentre Rumsfeld beve una birra facendo il barbecue alla piastra posta sulla fiamma dell'oro nero e circondato da spolette che partono ripiene alla volta del porto....

MI MANCA LA VOLTA DELLA CAPPELLA SISTINA: ma vedrò di lavorarci. Barney

barney (POL)
28-05-04, 18:26
Originally posted by nuvolarossa
[.....Riscossa che continua la sua battaglia per l'autonomia.
Stiamo valutando il da farsi ......

Sergio Savoldi
Responsabile nazionale
di Riscossa per l'autonomia repubblicana

Widmer Valbonesi
Segretario Pri Emilia Romagna
..........................
tratto da IL CORRIERE DELLA SERA 25 maggio 2004 [/B]

http://www.nuvolarossa.org/modules/xgallery/cache/albums/Barney/i_ragazzi_di_bari.thumb.jpg

mcandry
28-05-04, 20:42
meditare è molto importante, altrimenti si rischia di fare la fine della mosci...

barney (POL)
29-05-04, 14:41
http://www.nuvolarossa.org/modules/xgallery/cache/albums/Barney/riscossa.thumb.jpg

PRI@FGR
29-05-04, 18:11
http://www.nuvolarossa.org/modules/xgallery/cache/albums/01-Album-di-Enzo/LOGOFORUM03BIG.sized.gif
http://www.costozero.com/midi_files/midi/rock/beatles/8dawk.mid

Come va' a Cesena per il candidato sindaco repubblicano?

Ti risulta che stia conquistando maggiormente i consensi del candidato della CdL?


Saluti all'artista Barney:)

barney (POL)
29-05-04, 20:56
LE CONDIZIONI DI RISCOSSA
Originally posted by barney
http://www.nuvolarossa.org/modules/xgallery/cache/albums/Barney/riscossa.thumb.jpg

N.B. non ho capito come ho fatto a ppostare due volte ma giuro che non l'ho fatto apposta

mcandry
31-05-04, 12:59
I molti modi per liquidare un partito

Ci sono molte possibilità di danneggiare e tentare di soffocare un movimento politico...
Di quelle che possono nascere dal suo interno non vogliamo per ora parlare, ma su quelle che si possono manifestare dall’ esterno vale la pena oggi di fare una riflessione.
Un modo che abbiamo sperimentato duramente sulla nostra pelle in un passato recente è quello di sfilare ad un partito
I suoi eletti nelle assemblee ai vari livelli , in particolare in Parlamento.
E’ stata la tattica che i Ds con d’Alema hanno usato quando avremmo dovuto essere alleati nel centro sinistra.
E’ stato il motivo principale addotto per giustificare la nostra collocazione nuova nel centro destra al congresso di Bari
Motivo che viene continuamente riproposto per confermare, pur con tutte le perplessità che il governo Berlusconi ci fa accumulare ,la nostra lealtà alla alleanza con la casa delle libertà.
In questi giorni al congresso di Forza Italia stiamo assistendo ad un altro modo per farci scomparire dalla scena politica italiana, anche questa volta ad opera di chi ci dovrebbe essere alleato.
Semplicemente si dice di non votare i piccoli partiti e ovviamente i piccolissimi.
Non ci consola il fatto di essere in compagnia di altre forze politiche nel ricevere questo schiaffo dall’alleato maggiore della coalizione a cui apparteniamo, c’è da chiedersi se questo modo di essere considerati dal premier non sia almeno tristemente equivalente al trattamento che ci riservavano i DS.
Allora la nostra lealtà a chi deve essere rivolta , alla nostra tradizione, alla nostra storia di partito della ragione e delle istituzioni o ad alleati che in un modo o nell’altro ci vogliono far tacere , magari proprio quando lamentiamo le gravi condizioni dell’economia italiana ,come abbiamo sempre fatto nei momenti importanti nella storia del nostro paese?

SERGIO SAVOLDI
RISCOSSA PER L’AUTONOMIA REPUBBLICANA


questa lettera è stata inviata al segr. naz.le Nucara, con la speranza che non si smarrisca come quella in risposta alla questione "Gambi"

Stars
31-05-04, 14:17
Mi risulta che Savoldi, da parecchi anni a questa parte, non si sia mai candidato sotto il simbolo dell'edera nella sua città.
Nè quando il PRI era a sinistra, nè ora con la CDL, e neppure proponendo una posizione "terza".
Mi pare che l'unico vero modo per liquidare un partito sia quando i suoi dirigenti non presentano le liste e non si candidano.

mcandry
31-05-04, 22:10
caro stars... ovviamente la stessa cosa potremmo dire per la fatomatica sezione di napoli di ruspantiniana memoria...

ma questo vuol dire poco... perchè dentro riscossa c'è soprattutto chi la lista la fa sempre e spesso l'ha fatta anche quando da nessuna parte si faceva (leggi romagna, toscana, lazio, trentino...)

barney (POL)
31-05-04, 23:42
http://www.nuvolarossa.org/modules/xgallery/cache/albums/Barney/macandry.thumb.jpg

mcandry
31-05-04, 23:49
facciamo quadrato... ;)

david777
01-06-04, 04:56
Dall'Intervista a Giorgio La Malfa in:

http://au.f126.mail.yahoo.com/ym/ShowLetter?MsgId=8315_572343_34032_2203_15878_0_32 00_32974_2095407174&YY=69781&inc=50&order=down&sort=date&pos=0&view=a&head=b&box=Inbox



Siete nel Polo, nell'Ulivo o cani sciolti?

"Nel Polo. L'ho messo in chiaro subito. Vittorio diceva: "E' il momento di una terza forza". Ho replicato: "No, bisogna far funzionale la logica bipolare, portando un linguaggio meno distruttivo. La politica internazionale rende obbligatoria la collocazione con Berlusconi: la storia del Pri è legata all'Occidente e all'Atlantismo"...

C'è possibilità di recupero di qui al 2006?

"Sì. La sinistra è impresentabile. Il suo solo leader è Fausto Bertinotti. Tutto ruota sulla politica estera. Se l'Occidente saprà difendere la propria posizione, non ci sarà spazio per una sinistra estremista e antioccidentale. Berlusconi avrà via libera".



4 conti, anzi 2:

1. Niente terza via ma solo strategia renale per far passare il bipolarismo...

2. Dopo... Berlusconi avrà via libera!


Atlantismo, Occidente, Repubblica: quando il calcolo sarà passato chissà cosa e come sarà di questi rimasto!

Fumata Nera e niente terza via, ma non tanto per Sgarbi e Cossiga, dunque...

Barney, facci una fumata per Riscossa... nera ti prego!

Stars
01-06-04, 09:26
mcandry,
guarda che io non ho nulla contro Savoldi, personalmente.
Pero' non puoi mettere sullo stesso piano il leader di Riscossa (che si candida a rappresentare una posizione politica nazionale) con "una sezione ruspantiniana di napoli"...non mi pare che faccia molto onore al coordinatore di riscossa.
Rimango quindi molto convinto che la posizione di riscossa e di savoldi sia molto debole proprio perche' il suo leader, in prima persona, non ha ancora dimostrato, nel concreto, di voler garantire una presenza autonoma (con propria lista) dell'edera, a sinistra, a destra o da soli.
Anzi, a brescia, il simbolo dell'edera è ritornato sulla scheda elettorale (dopo anni) solo grazie all'intervento esterno dei milanesi, almeno così mi dicono.

mcandry
01-06-04, 21:19
bene allora ti faccio un po' di cronistoria...

l'amico savoldi ha presentato liste dell'edera dal 1970 al 1998 candidandosi dovunque e facendo il consigliere provinciale e comunale a Brescia in piena valanga della lega , nel 1994 dopo le fughe dal partito di molte persone (alcune rientrate ora frettolosamente e prontamente investite di importanti cariche) ha presentato per la prima volta a brescia una lista civica con i socialisti a sostegno di martinazzoli, nel 1998 poi ha presentato la lista dell’edera a sostegno del candidato del centro sinistra.

Nel 2003 alle amministrative successive (dopo bari) presentare una lista appoggiando una ex fascista come la beccalossi di an era assolutamente impensabile e tutta la sezione è stata di questo avviso...

Questa volta magari si sarebbe potuto collaborare anche a brescia per la lista pri-sgarbi se il commissariamento da milano con la riesumazione di vecchi e soprattutto squalificati figuri, non avesse, senza nemmeno consultare la sezione, deciso acriticamente di appoggiare il candidato di forza italia senza voler nemmeno prendere in considerazione la possibilità di una terza via.


spero che il quadro della situazione ti possa essere ora più chiaro....

mcandry
01-06-04, 21:22
Originally posted by Stars
a brescia, il simbolo dell'edera è ritornato sulla scheda elettorale (dopo anni) solo grazie all'intervento esterno dei milanesi, almeno così mi dicono.

e alla luce dei fatti che ti ho esposto, ti dicono proprio male... forse sarebbe il caso di sentire più di una campana, non credi?

barney (POL)
01-06-04, 21:40
Originally posted by Stars
mcandry,
.....Rimango quindi molto convinto che la posizione di riscossa e di savoldi sia molto debole ....

E VEDREMO DI RINVIGORIRLA, LA POSIZIONE SE PROPRIO TI PREME...
http://www.nuvolarossa.org/modules/xgallery/cache/albums/Barney/passata_la_festa.thumb.jpg

mcandry
01-06-04, 21:42
se volete la lotta dura, noi siamo disponibili...

david777
02-06-04, 06:00
Che ne pensi dei Santi Medici Giorgio & Francesco al balcone del Vaticano col telefono in mano, mentre una fumata nera sale verso il cielo col simbolo di Vittorio "Bruno" che si allontana nel fumo dal rogo?

Saluti

nuvolarossa
02-06-04, 09:57
caro David777 ... e' impossibile coartare la volonta' di un artista (perche' tale e' barney) e volerne "guidare" la penna secondo la propria fantasia ... ed anche se seguira' le tue istruzione non potra' uscirne cosa meritoria ... tutt'al piu' un buon compitino ... ma senza forza satirica, anche in funzione dell'averne gia' svelato a priori i contenuti.

barney (POL)
02-06-04, 12:19
Originally posted by mcandry
se volete la lotta dura, noi siamo disponibili...

ARRIVANO I PRIMI REPARTI DELL'8° ARMATA. LE CORNAMUSE DEL COLONNELLO MC ANDRY! VECCHIO MC: OTTIMA SCELTA DI TEMPO!

http://www.nuvolarossa.org/modules/xgallery/cache/albums/Barney/mc_andry_cornamuse.thumb.jpg

barney (POL)
03-06-04, 00:18
Originally posted by david777
Che ne pensi dei Santi Medici Giorgio & Francesco al balcone del Vaticano col telefono in mano, mentre una fumata nera sale verso il cielo col simbolo di Vittorio "Bruno" che si allontana nel fumo dal rogo?

Saluti

da Nuvola

caro David777 ... e' impossibile coartare la volonta' ....


da barney
Nuvola mica per farti torto, anzi ti ringrazio della cortesia, ma a David proprio non posso e non voglio dir di no...

David : cominciamo dalla piazza. Per la Sistina mi vuole più tempo...mica per me sai ma anche a Michelangelo non vorrei mai far torto.

Se potessi invece coartare la volonta dei nunzianti...



http://www.nuvolarossa.org/modules/xgallery/cache/albums/Barney/annuncio.thumb.jpg

mcandry
03-06-04, 00:51
Originally posted by barney
ARRIVANO I PRIMI REPARTI DELL'8° ARMATA. LE CORNAMUSE DEL COLONNELLO MC ANDRY! VECCHIO MC: OTTIMA SCELTA DI TEMPO!

pensavi forse che potessi mancare all'appuntamento??? ;)

david777
03-06-04, 01:32
Originally posted by nuvolarossa
caro David777 ... e' impossibile coartare la volonta' di un artista (perche' tale e' barney) e volerne "guidare" la penna secondo la propria fantasia ... ed anche se seguira' le tue istruzione non potra' uscirne cosa meritoria ... tutt'al piu' un buon compitino ... ma senza forza satirica, anche in funzione dell'averne gia' svelato a priori i contenuti.



Mi sembra che in questo caso la reinterpretazione dell'artista sia comunque una creazione originale: suggerire un tema non è crearlo! Chissà come verrebbe fuori quella di Rumsfeld che si fà un barbecue dietro le linee ONU...

Ringrazio Barney[angelo] il quale è stato fin troppo bravo:
Infatti io ci avrei messo il rogo di Vittorio "Bruno" all'origine della fumata. Non saprei se Francesco aveva premeditato, ma San Giorgio è tra i due medici il più sofisticato.
Quando il cavaliere avrà "la via libera" la Repubblica darà gli ultimi rantoli e saremo di nuovo in pieno Medioevo.
Comunque vedremo: nella Storia non c'è fretta!

Saluti

valbonesi widme
03-06-04, 14:32
ma la campagna elettorale vecchio barney chi la fa?
con le vignette che produci se ci portassero un solo voto diventeremmo il primo partito in assoluto , dall'Aventino con ruolo di ironia a tutto campo, si alimenta uno spirito critico? forse ipercritico! che però non so se produce voti , ma saremo giudicati tutti sui voti che l'edera in associazione con Sgarbi o da sola produrrà ,che ne dici di fare insieme un giro dalle parti di s.pietro in vincoli a spiegare che contrariamente a quello che pensavi all'inizio Sgarbi non è il diavolo ma sta aiutando finanziarmente e non solo, il Pri che da solo non avrebbe nemmeno avuto la forza di presentarsi ? Perchè si può essere il genio della lampada ma invegne di sognare sgobbare per portarsi a casa un voto oppure credere di essere geni veri quelli che criticano , criticano, criticano, criticano ........ma....a chi giova?
valbonesi oliviero (dettoWidmer)
vecchio mac sei il più giovane e il più saggio mantieniti!

david777
03-06-04, 15:30
Originally posted by valbonesi widme
...ma saremo giudicati tutti sui voti che l'edera in associazione con Sgarbi o da sola produrrà, che ne dici di fare insieme un giro dalle parti di s.pietro in vincoli a spiegare che contrariamente a quello che pensavi all'inizio Sgarbi non è il diavolo ma sta aiutando finanziarmente e non solo, il Pri che da solo non avrebbe nemmeno avuto la forza di presentarsi?

Nella vignetta "Vittorio Bruno" è la vittima e non il diavolo.

Il problema non è Sgarbi ma chi vuole usarlo come spazzaneve per fare spazio a Colui che Sgarbi non vuole comunque.

Ed allora vale la pena chiedersi: è meglio affondare eroicamente sulla nave sbagliata nominando "Ammiraglio di Sacrificio" il leader della ragione e della bellezza, oppure lasciare la nave e portare il PRI al suo luogo natìo senza più curarsi d'altro?

kid
03-06-04, 15:54
del pri?

david777
03-06-04, 16:52
Originally posted by calvin
del pri?

Giuseppe Mazzini: ossia nè Macchiavellismo (tanto caro alla Dx Repubblicana) nè Materialismo (tanto cara a quella che altro non vede se non schei); nè Rivoluzione (eccesso di Sx perdente), nè Napoleone (repubblicani pentiti o riformati che si avventurano nel Cesarismo in cerca di gloria e fortuna).



http://italpag.altervista.org/9_sociologia/sociologia9.htm

... Ma questo avvenire della Patria e vostro, voi non lo fonderete se non liberandovi da due piaghe che oggi pur troppo, spero, per breve tempo, contaminano le classi più agiate e minacciano di sviare il progresso Italiano: il Machiavellismo e il Materialismo. Il primo, travestimento meschino della scienza d’un Grande infelice, v’allontana dall’amore e dall’adorazione schietta e lealmente audace della Verità; il secondo vi trascina inevitabilmente col culto degli interessi, all’egoismo ed all’anarchia. Voi dovete adorar Dio per sottrarvi all’arbitrio e alla prepotenza degli uomini. E nella guerra che si combatte nel mondo tra il Bene ed il Male, dovete dare il vostro nome alla Bandiera del Bene e avversare senza tregua il Male respingendo ogni dubbia insegna, ogni transazione codarda, ogni ipocrisia di capi che cercano maneggiarsi fra i due...

Nulla è di Cesare se non in quanto è conforme alla Legge Divina. Cesare, ossia il potere temporale, il governo civile, non è che il mandatario, l'esecutore, quanto le sue forze e i tempi concedono, del disegno di Dio: dove tradisce il mandato, è vostro, non diremo diritto, ma dovere, mutarlo. A che siete quaggiù se non per affaticarvi a sviluppare coi vostri mezzi e nella vostra sfera il concetto di Dio? A che professare di credere nell'unità del genere umano, conseguenza inevitabile dell'Unità di Dio, se non lavorate a verificarla, combattendo le divisioni arbitrarie, le inimicizie che separano tuttavia le diverse tribù formanti l'Umanità? A che credere nella libertà umana, base dell'umana responsabilità, se non ci adoperiamo a distruggere tutti gli ostacoli che impediscono la prima e viziano la seconda? A che parlare di Fratellanza pur concedendo che i nostri fratelli siano ogni dì conculcati, avviliti sprezzati? La terra è la nostra lavoreria (5): non bisogna maledirla; bisogna santificarla. Le forze materiali che ci troviamo d'intorno sono i nostri stromenti di lavoro, non bisogna ripudiarli, bisogna dirigerli al bene.

Ma questo, voi, senza Dio, nol potete.
... V'ho parlato di Doveri: v'ho insegnato che la sola conoscenza dei vostri diritti non basta a guidarvi durevolmente sulle vie del bene: non basta a darvi quel miglioramento progressivo, continuo, nella vostra condizione, che voi cercate: or, senza Dio, d'onde il Dovere? senza Dio, voi, a qualunque sistema civile vogliate appigliarvi, non potete trovare altra base che la Forza cieca, brutale, tirannica. Di qui non s'esce. O lo sviluppo delle cose umane dipende da una legge di Provvidenza che noi tutti siamo incaricati di scoprire e d'applicare, o è fidato (6) al caso, alle circostanze del momento, all'uomo che sa meglio valersene. O dobbiamo obbedire a Dio, o servire ad uomini, uno o più non importa. Se non regna una Mente suprema su tutte le menti umane, chi può salvarci dall'arbitrio dei nostri simili, quando si trovino più potenti di noi? Se non esiste una Legge santa inviolabile, non creata dagli uomini, qual norma avremo per giudicare se un atto è giusto o non è? In nome di chi, in nome di che protesteremo contro l'oppressione e l'ineguaglianza? Senza Dio non v'è altro dominatore che il Fatto: il Fatto davanti al quale i materialisti s'inchinano sempre, abbia nome Rivoluzione e Bonaparte: il Fatto del quale i materialisti anch'oggi, in Italia ed altrove, si fanno scudo per giustificare l'inerzia, anche dove concordano teoricamente coi nostri principii.

Saluti

kid
03-06-04, 17:44
è una delle correnti fondative del pri, per quanto importante e ricondurre la tradizione repubblicana del doguerra a Mazzini, è un'operazione che pretenderebbe solo un piano ideale e non uno politico. Lo dice il fatto stesso che mi definisci questo luogo natio con una serie di negazioni, non con una posizione, come è inevitabile essendo completamente mutata la realtà italiana. Il problema del pri non è come si continua la politica di mazzini, ma come se ne difende l'idealità in una repubblica che non è stata fatta da mazzini ed in minima parte dai suoi eredi. Come si propone la realizzazione piena della vita repubblicana. Sotto questo profilo, mi si permetta, non solo è stato un intoppo Berlusconi, ma anche la dc, il pci, il pentapartito, quasi tutte le formule politiche che abbiamo sostenuto o avversato, nel tentativo di far fare dei passi avanti alla causa repubblicana, magari, accorgendoci di averne fatti fare alcuni indietro al paese.
La mia lettura infatti è che la tradizione repubblicana è sempre stata sott'acqua per tutto il dopoguerra. Solo che qui c'è qualcuno che pensa che avendo avuto qualche ministero, si è vissuta un'età dell'oro. Si sbaglia. Era anche peggio di adesso.

barney (POL)
03-06-04, 20:23
Originally posted by valbonesi widme
ma la campagna elettorale vecchio barney chi la fa?...


Io sicuramente. Cosa fai lo gnorri? Perchè non mi hai visto in giro?! A San Pietro in Vincoli c'ero io a prendere i tozzoni dalla gente incazzata. E in direzione c'ero io a sostenere la vostra, un po' troppo precipitosa a mio giudizio, candidatura. E scusa la presunzione, se non era per me, e per quelli che la pensano come me, non passava. Chiaro? Dopo di che se non capiamo che dopo il 13 giugno viene anche il 14 e il 15 e non siamo in grado di dare al pri prospettive certe non si tiene più. ma non si tiene più a ravenna come a Forlì.

Se non siamo in grado di tracciare un percorso che ci porta in fretta fuori dal Polo, in autonomia, nel casino, a Marte, dove ti pare, ma via da quella bandaccia il Pri qui salta in aria.

E noi di Ravenna, ma mi pare anche voi, è stato ben chiaro che si aderiva, a sedere tirato indietro (a cul tirat indrì come si dice ben sai da noi) solo nella prospettiva di tracciare una via ragionevolmente brever di uscita dal Polo. E se non è così la gente se ne andrà per suo conto!! Fatti dare i dati del tesseramento. Che tutti ti dicono: " dopo giugno"...

In quanto alle vignete . se trovo tempo di esercitare un po' di spirito critico e autocritico forse il Pri non ne esce danneggiato: noi siamo di quei laici che il dubbio lo coltivano in una forma così strutturata che a volte sembra quasi certezza, fede, dogma...e poi , detto con molto garbo, del mio tempo libero faccio quello che mi pare!!

Saluti fraterni Widmer e ogni tanto stammi ad ascoltare che lo sai che ci prendo anch'io. Nonfosse altro che per un fatto statistico.

Barney

P.S. E poi scusa: quella del genio era un sincero complimento fatto nei mie modi. Ah: se hai contato le vignette allora le hai viste tutte. Grazie Widmer sei un amico sapevo di poter contare su di te!!

mcandry
03-06-04, 23:54
Originally posted by valbonesi widme
vecchio mac sei il più giovane e il più saggio mantieniti!

oddio... mi sa proprio che allora sto proprio invecchiando precocemente... ;)

mcandry
03-06-04, 23:56
barney, widmer... ovviamente stiamo correndo come matti tutti quanti per una buona soluzione del nostro progetto, ma ciò non esula che immediatemente dopo le europee si dovrà fare una nuova riunione di Riscossa, possibilmente più allargata possibile per capire come e dove agire e soprattutto per puntualizzare alcune cose...

forza ragazzi che ce la facciamo...

barney (POL)
04-06-04, 16:07
E' TORNATO ARSENA!!!


Originally posted by Paolo Arsena
Comunico che l'on. Luciana Sbarbati sarà a Parlamento su Retequattro alle 23.00 e in replica domenica su Canale 5 alle 00.30

NO FALSO... ALLARME: HO SBAGLIATO DATA.

http://www.nuvolarossa.org/modules/xgallery/cache/albums/Barney/il_ritorno_di_arsena.thumb.jpg

kid
04-06-04, 16:24
Come possiamo stare senza il tuo illuminante punto di vista? Andiamo anche Nuvola Rossa potrebbe impegnarsi a lasciarti qualce espressione triviale. In fondo a me non ha censurato la parola "culo". E poi scusa mica posso stare solo a litigare con Brunik! E' inumano questo da parte tua!


p.s.

non mi stupisco che barney abbia le visioni:D

barney (POL)
04-06-04, 19:39
Originally posted by calvin
...anche Nuvola Rossa potrebbe impegnarsi a lasciarti qualce espressione triviale. In fondo a me non ha censurato la parola "culo"....

GIUSTO CALVIN

e poi se ci passa anche la parola "faccia" si riescono a fare degli interessanti mix. Abbiamo il vocabolario per un buon 90% del panorama politico italiano...

nuvolarossa
04-06-04, 21:28
http://www.nuvolarossa.org/modules/xgallery/cache/albums/01-Album-di-Enzo/LOGOFORUM03BIG.sized.gif


Originally posted by calvin
Come possiamo stare senza il tuo illuminante punto di vista? Andiamo anche Nuvola Rossa potrebbe impegnarsi a lasciarti qualce espressione triviale. In fondo a me non ha censurato la parola "culo". E poi scusa mica posso stare solo a litigare con Brunik! E' inumano questo da parte tua!

p.s.

non mi stupisco che barney abbia le visioni:D
... a proposito di faccia di culo ... come lo chiamereste voi uno che viene sul nostro Forum .... copia i post entrandovi dentro con il tasto "quota" e poi se li porta sul forum dei "socialisti-siciliani" ... e poi se li commenta cola' da solo .. con un coro di pecore belanti che gli danno ragione ... insomma se la canta e se la suona ... a piacere ... "ad libitum" .... da solo. ?
...e magari qualche pesciolino riesce anche a farlo abboccare ed a trascinarlo su quelle pagine !
Ecco io questa faccia di culo lo so come si chiama .... a voi il divertimento di scoprire chi e'.

barney (POL)
10-06-04, 01:20
...CALVIN: chi c' è andato alla Cia al posto di Tenet?

barney (POL)
10-06-04, 01:21
Originally posted by david777
....Chissà come verrebbe fuori quella di Rumsfeld che si fà un barbecue dietro le linee ONU...


...già chissà . Porebbe, se tutti son di spirito, venire fuori così per esempio:

http://www.nuvolarossa.org/modules/xgallery/cache/albums/Barney/rumsfeld_onu.thumb.jpg

david777
10-06-04, 13:49
Originally posted by barney
...già chissà . Porebbe, se tutti son di spirito, venire fuori così...

Esotica... da Legion Straniera!

Ma la Francia non ci stà al coinvolgimento diretto della NATO.

L'odore di conversione del MO all'EU è troppo forte per resistere alla tentazione di "balcanizzare" il conflitto.

Gli USA mi sembra abbiano due vere possibilità: decidere di mettere in riga il MO pur di spuntarla, oppure estendere la Federazione Americana all'EU dando luogo ad una federazione occidentale.

Rumsfeld sembra più tranquillo di Bush: avrà i suoi buoni bastoni!

Saluti

nuvolarossa
16-06-04, 12:26
Eccellente la conferenza stampa di Tony Blair. Quando la politica è una cosa seria è anche bella. Inscindibile dalla cultura, dalla passione ideale. Ecco cos’è un leader politico. La tornata elettorale europea ha messo in luce consistenti forze antieuropeiste, in particolare in Inghilterra il vincitore morale è il partito indipendentista, ed il partito laburista è stato degradato al terzo posto.

tratto da http://www.davidegiacalone.it/

barney (POL)
19-06-04, 19:22
DISCORSO SERIO E, SI SPERA, PACATO.

E’ inutile girare attorno alla mela: registrata la sconfitta sulla lista di terza forza autonoma, mi pare di capire, dai due editoriali pubblicati nel sito, che il Pri - o chi per lui - si appresti a ripostarsi in forma organica nella casa delle libertà. Che questo avvenga in “autonomia” o in un pool di forze laiche , dal mio punto di vista fa poca differenza. Ma tale sembra essere la discussione che si va svolgendo all’interno della maggioranza, dove tuttavia si colgono interessanti voci di dissenso… per lo meno sull’organicità della forma.

Cerchiamo di analizzarne i motivi e la logica, prescindendo dalle questioni di bottega, che pure ci sono, ci sono state e ci saranno sempre in qualsiasi collocazione. Fino a oggi (ieri) vuoi per convinzione, vuoi per indecisioni dei leader, vuoi per mistificazione nei confronti della nostra componente e delle zone storiche del partito …o vuoi anche perché a noi ci piaceva interpretarla così, scambiando la realtà con i desideri, il Pri ha cercato di mantenere una apertura al centro e una qualche forma di distinguo programmatico nel e dal Polo di centro destra: sottolineata la convergenza sulla politica estera, si è tentato di marcare una differenziazione sui temi dell’economia, del laicismo , dell’unità dello stato e con vigore della riforma costituzionale. Non credo fosse messinscena, e voglio sperare che tutto non sarà modificato, e non tutti accetteranno questo suicida rientro organico. Ma fino a ieri - lo strappo di Bari non essendo ancora arrivato a fine corsa – si avvertiva la necessità di mantenere aperta la finestra su una ipotesi di terza forza, e quindi di caratterizzarne i fondamentali programmatici.

Poi c’è stata la vicenda della lista con Sgarbi – sorvoliamo per il momento sui metodi orripilanti cui vi si è giunti – e questo poteva segnare un punto di svolta. Anche fra noi di Riscossa il dibattito è stato forte, e pure gente come me che avvertiva dell’ambiguità, dei rischi, e dei limiti della operazione (da cui era bene che una minoranza si tenesse più al riparo: spero che ora sia chiaro!) non di meno percepiva le potenzialità della cosa e come avrebbe potuto essere in seguito sviluppata o piegata a più costruttive strategie.

Ma oggi questo mi pare sia alle spalle. Il Pri intende “ritornare” nel Polo, anzi rivendica nei suoi comunicati che il nostro – anche il mio! – 0,7 va conteggiato nella casa delle Libertà (e questo peraltro mi pone un problema non da poco con mia suocera che si è sentita truffata e non mi vuole più fare le tagliatelle!). E c’è di più. C’è che ( al di là di tutte le vicende congressuali poco chiare che riverberano a mio giudizio una ipoteca forte sui successivi sviluppi) il partito nel sud ha collocato la propria crescita nelle amministrazioni di centro destra. Gli eletti nei vari consigli hanno contratto con i loro elettori un patto che deve durare cinque anni. Mi spiego? Mentre fino a ieri potevamo sperare, o ci illudevamo, che Bari fosse una parentesi (“abbiamo provato il centro sinistra, adesso vi ho fatto provare anche il centro destra, ma poi…”) da cui poter rientrare con una scelta nuova o un cambiamento di vertice, al limite una rivoluzione di palazzo, oggi mi pare si ponga il problema, nel sud, di una realtà emergente costruita su una presenza amministrativa (di cui non ho ancora chiare le dimensioni) da adesioni provenienti da partiti di centro destra, da un voto che anche nelle europee ha conseguito qualche risultato.

Una realtà nuova destinata a pesare nel tempo, (almeno una legislatura) e con cui domani dovrebbe fare i conti anche una minoranza, Riscossa, che diventasse improvvisamente maggioranza nazionale. Amici: noi abbiamo rivendicato con orgoglio l’autonomia delle nostre scelte amministrative, in Romagna e la nostra convinzione di stare più favorevolmente nel centro-sinistra che altrove. Con ragioni che quasi sempre non siamo riusciti a far capire alla dirigenza nazionale. Perché gli amici del sud non dovrebbero rivendicare con uguale orgoglio un analogo diritto? Potremmo noi diventati maggioranza comprimere le loro scelte? Con quale legittimità statutaria? Con quale moralità politica? Con quale dottrina, se non con quella di giacobino centralismo che stiamo contestando? E quali sarebbero le reazioni se una dirigenza nazionale nuova si imponesse o se l’attuale cambiasse radicalmente opinione? Mettiamola così: fino a ieri il problema poteva essere “convincere la direzione nazionale”. Ma oggi basterebbe?

Se il Pri rientra organico nel Polo di centro destra e si prepara a farci assieme le elezioni del 2006, dopo lo sbandamento autonomistico, dovrà essere di una “lealtà” feroce per sperare in qualche miserrima ricompensa. Nelle amministrative invece c’è stata al sud una crescita del partito nelle amministrazioni del centro destra, con necessità di mantenere organici rapporti con il governo del paese. Dunque c’è un partito che per ragioni più o meno (anzi: meno e più) nobili, è verosimilmente interessato a rimanere lì.

Al nord, o meglio, nelle realtà di storico impianto – checché ne pensino i generosi editorialisti del sito che non si sforzano di capire e lanciano accuse di sabotaggio o di disimpegno – c’è stata un’altra vicenda. Le scelte nazionali del partito hanno penalizzato il nostro rapporto con l’opinione pubblica prevaricando in linea generale ( ma poi non è proprio così: guardateci bene!) anche sul dato amministrativo nel quale potremmo recuperare solo se si chiarisce, ma nella direzione da noi voluta, la nostra collocazione nazionale. Hai voglia di dire che abbiamo sabotato! La verità vera è che per noi non è bastato neppure affermare, come per altro eravamo autorizzati a credere anche da comportamenti e affermazioni nazionali (“Né con Silvio né con Romano”), che la Lista terza era il primo passo per uscire dal Polo. Figurati quando realizzeranno che adesso nel polo ci dobbiamo “rientrare”… però può darsi che forse, con de Michelis, i radicali, e - non fosse mai- Segni, e chissà poi dove si butta adesso Sgarbi, e anche Tabacci è inquieto…e La Malfa l’altro giorno ha fatto un sorriso a Prodi…no era uno sberleffo…no era un sorriso..Ve la sentite di mangiare ancora di questa minestra per due, cinque, x anni? Riuscirete a convincere che sono tortellini?

La dico brutta: se le cose vanno così rischiamo di diventare veramente due partiti in uno, non solo con difficoltà di comunicazione, ma soprattutto con divergenti necessità, target… Se le cose finiscono così, e in ogni caso lo capiremo presto, si pone o al partito tutto o alla minoranza di Riscossa un problema.

Anzi il problema si poneva già ieri e l’avremmo, forse, potuto affrontare con razionalità e metodo, se tutti – ma soprattutto Roma - avessimo avuto voglia di ragionare. Ne avevamo già accennato dopo Bari , ma nella temperie di quel dibattito non ne fu colto il senso costruttivo. Dicemmo allora, ma fu scambiata per una provocazione polemica, che per il partito si poteva prospettare la strada di una forma federata. A chi ci opponeva, strumentalmente: “Uscite voi dalle amministrazioni di centro sinistra che poi noi forse, vedremo, potremmo metterci al centro” noi, o qualcuno di noi rispondeva, completamente inascoltato, che il punto non era trovare equilibri paralizzanti per entrambi, ma una collocazione credibile di prospettiva.

Il punto era: credere in una battaglia programmatica di autonomia, e collocare di conseguenza il Partito in una posizione terza, fuori da entrambi i poli nazionali, con i suoi tradizionali contenuti di europeismo, atlantismo, in politica estera; di severo rigore amministrativo ed economico, di intransigente difesa della laicità delle istituzioni, della libertà di ricerca ecc ecc E di intransigente difesa dello stato di diritto, della Costituzione, della giustizia, delle regole. Insomma tutte le cose nostre che dibattute con forza e con continuità avrebbero consentito di affrontare le elezioni in piena autonomia. E sulle collocazioni amministrative concordare una intelligente forma statutaria e comportamentale che, nella tradizione del Pri, garantisse – salvando le fondamentali prerogative di qualsiasi organismo democratico - vera autonomia di scelta, con tutte le corrette concertazioni che volete, alle realtà locali. Quello cioè che domani dovrebbe – in queste condizioni - necessariamente e convintamene fare una minoranza che guadagnasse la guida del partito.

Temo che oggi gli spazi per questa soluzione si siano tremendamente ristretti, praticamente annullati; e purtroppo non scorgo negli interlocutori, quella generosità, quella lungimiranza e quella grandezza di cui una proposta del genere necessita per non trasformarsi in una meschina lite di comari. Ma se uno spazio c’è ancora – per trovare in questa proposta una onorevole e realistica mediazione - varrebbe la pena rifletterci prima di annullarlo definitivamente e offrire delle risposte molto, molto veloci. Prima della pioggia….

david777
20-06-04, 00:28
Originally posted by barney - Prima della pioggia…

Bella sintesi, con descrizione di cause, soluzioni e programma di governo: incompatibile con chi persegue l'annichilimento giuridico e costituzionale...

Barney, chiedo all'Architetto dell'Universo di promuoverti a più alte sfere della leadership del partito e farti strumento del terzo polo.

Vedo però nuvoloni addensarsi... e due anime separarsi...

Solo visione e rapidità potrebbero evitare entrambe le cose!

david777
20-06-04, 01:01
http://www.repubblica.it/2004/f/sezioni/politica/libgiu/libgiu/libgiu.html

Rinvio per legge delle regionali e Supercostituzione che toglie poteri a tutti per darli soltanto al Capo.

"Libertà e Giustizia" tuona e Scalfaro guida la protesta.

De Michelis si lamenta del nome (Dx) della coalizione di cui fà parte: se facesse il socialista e gli altri alleati si adeguassero ai loro rispettivi nomi e tradizioni, la Repubblica non sarebbe a rischio di golpe.

Se le due suddette cose passassero, la denuncia contro il governo presso l'ONU e l'EU sarebbe inevitabile, unitamente al misconoscimento della legittimità a governare.

Pur di spuntarla ed arricchirsi logaritmicamente nei panni del governatore coloniale non si bada a spese nello sfascio d'Italia...

Perché? Naturalmente la corsa per posti al sole nella nuova dittatura mondiale è in fase avanzata e l'incremento di potere è la condizione del nuovo cesarismo.

Sappiamo da quale sacco arriva la farina: mistura ignobile dalle parvenze nobili che la recentissima costituzione europea ha resa ancora più sottile... - più l'Europa è una realtà e più la Farina vi si assottiglia contro! Evidentemente il salto di qualità democratica per l'Italia passa da Bruxelles.



Roba da Catilina nel suo "Megascenario"!

mcandry
20-06-04, 13:21
caro barney sono veramente in grosse difficoltà... sono molto confuso.


ma per la riunione della minoranza?

barney (POL)
20-06-04, 19:40
Originally posted by mcandry
caro barney sono veramente in grosse difficoltà... sono molto confuso.


ma per la riunione della minoranza?

NESSUN PATEMA CARO MAC
hai visto mai che mi abbiano dato ragione una volta?
Quando diciamo :" Ora o mai più" in genere risolviamo con un salomonico: "Più...ma mai ora" pertanto porta pure il guantone da base ball che è sufficiente.

RISCOSSA E' A MODENA SABATO 26 ORE 9 O 10 NELLA VIA NON MI RICORDO SARO' PIU' PRECISO DOMANI.

http://www.nuvolarossa.org/modules/xgallery/cache/albums/Barney/riscossa_di_riscossa.thumb.jpg

A CHI INTERESSA ALLA PAGINA PRECEDENTE 11 CI SONO LE MIE TESI...se no le legge solo la mia mamma.

mcandry
20-06-04, 22:16
Originally posted by barney
A CHI INTERESSA ALLA PAGINA PRECEDENTE 11 CI SONO LE MIE TESI...se no le legge solo la mia mamma.

io ho già letto...

barney (POL)
21-06-04, 16:41
SABATO 26 GIUGNO AL PRI DI MODENA VIA BELLE ARTI 7 , DALLE ORE 10
ASSEMBLEA DI RISCOSSA

Odg: di tutto e di più.

E A PRANZO TUTTI A CASA DI BALESTRAZZI, SE NO TROVA LUI UN BUON RISTORANTE. Menù: tortellini in brodo, lambrusco come se piovesse, e culattello .

Partecipate tutti con amici, mogli, e figlioletti di novanta chili.
E gradito il volto scuro o visibilmente incazzato.
NON MANCATE!!!



http://www.nuvolarossa.org/modules/xgallery/cache/albums/Barney/riscossa_a_modena.thumb.jpg

mcandry
22-06-04, 00:10
barney... io non so mica se ce la faccio ad esserci...

devo vedere se riesco a farmi ospitare a pistoia...

Catilina
22-06-04, 13:32
Originally posted by barney
SABATO 26 GIUGNO AL PRI DI MODENA VIA BELLE ARTI 7 , DALLE ORE 10
ASSEMBLEA DI RISCOSSA

Solidarietà da Catilina, leader del repubblicanesimo-barabba su questo forum di POL.
:)

mcandry
24-06-04, 14:43
non so quanto vi sarà lieto saperlo ma a modena il sottoscritto ci sarà e questa volta accompagnato dagli amici repubblicani di pistoia...

barney (POL)
25-06-04, 01:28
...PERCHE'CHI NON VIENE A MODENA SABATO 26 ORE 10 VIA BELLE ARTI 7 QUANDO VINCIAMO NOI NON LO FACCIAMO DEPUTATO!!!

http://www.nuvolarossa.org/modules/xgallery/cache/albums/Barney/riscossa_deputati.thumb.jpg

mcandry
25-06-04, 01:31
e mica mi potevo perdere i fuochi d'artificio...

david777
25-06-04, 05:37
http://www.unita.it/index.asp?SEZIONE_COD=EDITO&TOPIC_TIPO=E&TOPIC_ID=35592

Ai giorni nostri il canto di “We Shall Overcome” si ascolta in tutte le occasioni (soprattutto in scuole e campus universitari) in cui tanti o pochi, una massa o una minoranza, reclamano qualcosa di importante o celebrano un risultato che conta. Per esempio si canta moltissimo per protestare contro i divieti ottusi (vedi la questione della ricerca sulle cellule staminali) del cristianesimo fondamentalista, nella ricerca e nell’insegnamento. Sembra chiaro che i ragazzi americani non devono tornare nella capanna dello zio Tom per cantare l’antica e gloriosa canzone della loro libertà. E non c’è bisogno di andare in montagna, domenica sera, in caso di sconfitta di Ombretta Colli e di vittoria del candidato di centrosinistra Penati, mentre tanti si augurano che quel voto locale a Milano sia l’inizio della fine del regime mediatico di Berlusconi. Basterà cantare “Bella ciao” in segno di saluto e di piccola celebrazione, nella piazza del Duomo a Milano e, sperabilmente, nelle piazze di Vercelli, di Piacenza, di Bergamo. Ad alcuni di noi la memoria partigiana sembra perfettamente intonata a una festa. E poi è un canto che porta bene.

Furio Colombo sente aria di vittoria e dunque si prepara con "Bella Ciao".

Il solito problema della Sx è che adotta le cause di giustizia economica per difendere altre di natura strettamente etico-culturale.

Ecco la necessità del "Centro", che non è solo difesa degli equilibri economici tra pubblico e privato, bensì anche difesa dei diritti e della salguardia della vita di tutti e non soltanto di chi per proprio benessere non bada a spese con quella degli altri...

Naturalmente dopo le sterzate a Dx della cultura italiana, la Sx è in attesa di rivincite: magari questa volta faremo di Darwin una scultura a Ca' Foscari ed affosseremo definitavemente la Metafisica ed il Creazionismo sotto San Marco: la solita schizofrenia delle scuole di pensiero che nella polarizzazione non ha ancora capito la lezione di Karl Popper.

Sono certo che il CS farebbe un buon lavoro per risollevare l'economia italiana in buona collaborazione delle parti in gioco, ma il problema per il "Centro" non solo repubblicano è che dopo un polo estremo bisognerà subirsene un'altro - speriamo non catalizzato dagli estremisti!

A Modena e dal Balestrazzi io metterei all'ordine del giorno il seguente argomento: "CS subito o/e III Polo con Ritardo?"

Farò un brindisi da lontano col Shiraz anzichè col vostro lambrusco e sarò tra voi col pensiero nello stesso brodo... e senza culatello.

Saluti e divertitevi!

barney (POL)
26-06-04, 21:05
..stasera ad esempio cominciano a pervenire strane richieste di dimissioni da una certa RISCOSSA (?)

http://www.nuvolarossa.org/modules/xgallery/cache/albums/Barney/grandearchitetto1.thumb.jpg


...vai in computer e non trovi nulla e ti tocca addirittura risalire al cartaceo, un vecchio polveroso schedario,; devo fare tutto io!:



http://www.nuvolarossa.org/modules/xgallery/cache/albums/Barney/grandearchitetto2.thumb.jpg

david777
28-06-04, 13:38
E allora, come è andata a Modena e dal Balestrazzi?

I riflettori si accendono su Riscossa e nuovi equilibri sono in vista...

mcandry
28-06-04, 18:31
per quanto riguarda il sottoscritto, questa sera posterò la mia relazione...

nuvolarossa
01-07-04, 18:20
COMUNICATO DI RISCOSSA :ASSEMBLEA DI MODENA
(26/6/2004)
L’assemblea dei Consiglieri Nazionali Repubblicani della componente di Riscossa per l’autonomia Repubblicana,svoltasi nella giornata il 26 giugno a Modena ospite della federazione provinciale modenese si è svolta con una numerosa partecipazione di consiglieri e iscritti.

Il dibattito, che ha impegnato l’intera giornata, aperto dalla relazione del portavoce Sergio Savoldi ha registrato l’intervento di numerosi partecipanti ed è pervenuto alle seguenti conclusioni :

i risultati elettorali della lista Pri-Sgarbi esprimono la mancanza di coerenza della linea nazionale del Partito che nelle incertezze e ambiguità che ne hanno contraddistinto la conduzione della campagna elettorale, ha vanificato la necessità di mandare all’elettorato il messaggio chiaro di ipotesi di terza forza esterno alla logica dei poli. Tale indirizzo trova oggi negativa riconferma nelle dichiarazioni e nelle intenzioni espresse dai massimi dirigenti in interviste pubbliche e negli organi ufficiali del partito, in cui si riconferma la permanenza del Partito Repubblicano Italiano nel governo e nella maggioranza di centro destra.

Prendendo atto di tali atteggiamenti è necessario che le doverose dimissioni della presidenza e della segreteria siano richieste ed accettate dalla componente di Riscossa quale espressione politica di totale dissenso dalla linea politica e dai comportamenti sostenuti dalla maggioranza che regge il partito.

Da questo doveroso ed inequivocabile atto deve trovare nuovo vigore l’istanza di rinnovamento del partito stesso che per Riscossa passa:
1) dalle dimissioni della dirigenza
2) dalla costituzione di una segreteria collegiale di cui faccia parte la minoranza al fine di:
3) ritirare la rappresentanza repubblicana dal governo
4) dichiarare l’ uscita del PRI dalla maggioranza di centro-destra
5) riconoscere l’autonomia delle organizzazioni territoriali nelle decisioni di collocazione amministrativa ai loro rispettivi livelli, garantendo ad ogni realtà locale il simbolo dell’Edera.
L’assemblea di Riscossa richiamando la doverosa necessità di trasparenza, democrazia, correttezza nella gestione del partito, istanze sostenute con forza dalla minoranza e patrimonio comune di ogni aggregazione repubblicana, richiede altresì che sia fornita alla minoranza ogni informazione e documentazione relativa:
6) alle vicende congressuali di Bari, partendo dalle conclusioni raggiunte in prima istanza dalla magistratura.
7) Alla gestione della lista Pri-Sgarbi e agli impegni con essa contratti
Questo al fine di poter procedere ad una rigorosa valutazione dei fatti e ad un altrettanto rigoroso giudizio sulla base degli atti compiuti ed accertati.

L’assemblea di Riscossa,altresì, conscia dell’estrema gravità del momento che gli iscritti, le sezioni, le organizzazioni locali, tutti i repubblicani stanno vivendo, fa appello a tutti gli scritti ed alle organizzazioni territoriali al fine di completare con urgenza il tesseramento in corso ,nel caso la fase di discussione che si apre con il consiglio nazionale porti alla convocazione di un congresso nazionale straordinario

david777
02-07-04, 00:49
Non fà una grinza: relazione conseguenziale.

Follini ha chiesto il Proporzionale e
Fini la revisione economica - entrambi scettici circa la manovra fiscale...

In realtà Follini si è reso conto dei due pericoli - "monarchia" e devolution - e Fini di uno solo, mentre sembra tollerante se non congeniale con quell'altro.

Il PRI potrebbe indicare la sua presa di coscienza "auspicando" il ripristino della Repubblica e della sua Costituzione.

E' chiaro che se il "pericolo" passerà questa volta, non significa che ulteriori abusi tangentopolisti del proporzionale non porteranno ad una riedizione irreversibile della medesima ed ormai paventata monarchia: in sostanza deve essere veramente un terzo polo che risolva sia la "questione morale" che la storia dell'antitrust.

Nei prossimi due anni si prospettano decisioni e situazioni internazionali decisive e gli spazi strategici e propagandistici per "tralasciare" le quisquilie della democrazia elettorale saranno sempre più grandi...

Affiancarsi a Follini per i preparativi centristi è urgente e fondamentale...

Se il PRI si decidesse forse il riesame di "Bari" si affievolirebbe e le divisioni verrebbero evitate...

Sentiamo Mcandry.

Saluti

mcandry
02-07-04, 00:57
Una seria e responsabile analisi dei risultati elettorali della lista PRI-Sgarbi in queste elezioni europee non può in nessun modo collimare con la seppur cauta soddisfazione degli organi ufficiali del partito. Infatti, se si vuole vedere lo 0,7% come un lieve miglioramento rispetto al precedente 0,6% della scorsa tornata elettorale europea, si cerca palesemente di mistificare il fatto che di questo attuale risultato il PRI è solamente socio al 50% se non di minoranza, mentre nel 1999 l’intera percentuale era da ascriversi ai repubblicani, visto l’esiguo apporto dei liberali di Zanone.
Cosa vuol dire tutto ciò?
Semplicemente che il PRI è effettivamente sceso dallo 0,6% allo 0,3%, dimezzando quindi ulteriormente i voti e disperdendo nuovamente parte della propria già minima presa sull’elettorato italiano. Non c’è stato quindi il tanto auspicato, da parte dell’attuale dirigenza dell’edera, effetto “casa delle libertà”, che anzi ha ulteriormente indebolito la visibilità del PRI in seguito anche alle proditorie dichiarazioni di Berlusconi di non votare per i piccoli partiti.
Cosa fare quindi in questo ulteriore momento di difficoltà per il nostro partito?
Una minoranza seria e responsabile quale è “Riscossa” non può che mostrare in questo momento, come d’altronde spesso è accaduto, l’unica via d’uscita rispetto al vicolo cieco in cui l’attuale dirigenza ha condotto il PRI. Innanzitutto non si può prescindere dalle dimissioni di segreteria e presidenza che sono responsabili dell’attuale precaria situazione ed inoltre è assolutamente necessaria l’uscita sia dal Governo che da questa brancaleonica alleanza di centrodestra, al fine di collocare il PRI in un’organica alleanza liberaldemocratica con altre forze come il Nuovo PSI e il partito radicale, che si riconoscono negli stessi principi di laicità e progresso che sono nel DNA del Partito Repubblicano.
“Riscossa” quindi auspica che la nuova segreteria si faccia promotrice della creazione di questa federazione con le segreterie dei suddetti altri soggetti politici.


a proposito, questo (http://www.riscossarepubblicana.it/index.php) è il sito di riscossa... visitatelo!

mcandry
02-07-04, 01:02
Riscossa tramite il suo portavoce, Sergio Savoldi, ha richiesto alla segreteria del PRI di fornire i documenti della sentenza riguardante il congresso di Bari e dell'accordo con la lista Sgarbi al fine di poter trarre le proprie considerazioni.

Il sito di RISCOSSA (http://www.riscossarepubblicana.it/index.php)

Lincoln (POL)
02-07-04, 14:31
per discutere approfonditamente.....Non condivido per niente l'analisi(interessata)dei dati elettorali fatta da Mcandry mentre condivido invece l'indicazione (che è quella poi lanciata da De Michelis )di lavorare per una aggregazione che veda insieme(mantenendo ognuno la propria fisionomia sia chiaro)socialisti,radicali,repubblicani e liberali.
Il documento di Riscossa apparentemente pretenzioso nei toni,mi pare invece impostato sulla difensiva anche per ragioni che gli amici di quella componente conoscono bene,ma ciò che più conta,è che mi appare politicamente sterile tanto più sapendo(almeno credo) qual'è l'orientamento della larga maggioranza del Partito sul tema delle alleanze.Da soli,con lo 0.7%,il terzo polo non lo si costruisce.Proviamo pure a costruire qualcosa che almeno gli somigli con gli interlocutori di cui sopra ma a quel punto,il temA delle alleanze, lo si dovrà affrontare insieme a questi soggetti.Ricordo a chi lo avesse dimenticato, che il principale soggetto di questa ancora ipotetica aggregazione e cioè il Partito Socialista (senza il quale peraltro non si mette in piedi nessun terzo polo)sta come noi nella maggioranza.Le fughe in avanti,per di più solitarie non mi pare possano servire a qualcosa nè tantomeno essere utili al Partito.

p.s.complimenti per il sito di Riscossa.E' un utile strumento.

jmimmo82
02-07-04, 15:47
Concordo con De Michelis e ritengo che tale aggregazione debba farsi sentire e quindi influenzare l'operato della CDL. Perchè solo stando in una delle due coalizioni si può vincere e, personalmente, non sono sicuro di RIdare il voto al PRI nel caso in cui decidesse di allearsi con Diliberto e Bertinotti....


PS
Vivo circondato dal comunismo e non avete idea di quanto ciò mi dia fastidio....

jmimmo82
02-07-04, 16:03
sono tutti contro l'America: estrema destra, centro sinistra, sinistra, sinistra estrema....

Garibaldi
05-07-04, 11:05
Agli amici di RISCOSSA faccio un grande addebito, quello di aver fatto scappare molti repubblicani, ora dov'e il 35% del congresso ?
sara' diventato un 10% ?
Ma se seguivano da subito la linea nazionale e abbandonavano le mafie locali di sinistra legati agli affari ed al potere non ci ritroveremmo in queste condizioni.
Ma si puo' ancora rimediare, stringiamoci ed uniamoci in un unico gruppo nazionale al prossimo congresso e potremo risalire al china ed arrivare a delle medie regionali come quelle della Calabria!!!.

kid
05-07-04, 11:13
in questo partito. In effetti mi pare che la fuga di persone e voti vero l'mre abbia indebolito riscossa ai minimi termini. Nel centro il suo candidato, impostoci, ha preso 100 voti.

Anita
05-07-04, 11:15
http://www.nuvolarossa.org/modules/xgallery/cache/albums/01-Album-di-Enzo/LOGOFORUM03BIG.sized.gif

In Sicilia "riscossa" non esiste, sara' per questo che il partito "veleggia" abbastanza bene ?

kid
05-07-04, 11:52
io ritengo sia utile una minoranza nel partito, anche se la mia impressione è che riscossa abbia lavorato, senza volerlo magari, per il re di prussia, i ds, che volevano un movimento repubblicano più debole, non più forte, diviso, non unito e ci sono riusciti, grazie anche a loro.

mcandry
05-07-04, 13:53
Originally posted by calvin
in questo partito. In effetti mi pare che la fuga di persone e voti vero l'mre abbia indebolito riscossa ai minimi termini. Nel centro il suo candidato, impostoci, ha preso 100 voti.

una volta esisteva l'onestà intellettuale, ma ora come ora quando tutto crolla avete anche perso la testa...

posso solo dire che oltre alla pena che provavo per voi, ora inizio a provare anche ribrezzo...


ovviamente mi riferisco a calvin... mentre a garibaldi rispondo che gli amici di Riscossa seppur in minoranza sono sempre nel Partito, anche se di democratico ha sempre meno...

ps. complimenti invece al candidato della maggioranza (vedi aparo), lui si che è andato bene.

kid
05-07-04, 14:12
di vedere che i candidati della maggioranza erano anche Trezza ed altri. Questo non significa che la maggioranza non debba pensare ai suoi di errori, prima che a quelli della minoranza. Purtroppo io mi riferivo ai toni scelti di riscossa e alle parole che come tu esemplifichi, con "ribrezzo", 2pena", danno il segnale di degrado della convivenza del partito. Se la linea di riscossa è che la maggioranza del pri si è svenduta ad un mafioso, è ovvio che uno non può che andar via dal partito. Io so che una parte di riscossa è stata responsabile e corretta, ci mancherebbe. Ma so altrettanto che un'altra ha altre esigenze rispetto alle quali il pri rappresenta un ingombro.
Comunque io non voglio che gli amici provino pena o ribrezzo. La porta è aperta e qualcuno di certo la imboccherà.

Lincoln (POL)
05-07-04, 14:21
che paroloni!!
Sei a corto di argomenti?
Suvvia,ho sempre ammirato il tuo stile costruttivo ed il tuo senso della misura, anche nella polemica,che ti succede?
Attento piuttosto a non farti trascinare da qualcuno della tua componente in un vicolo cieco in fondo al quale c'è una sola uscita,quella dal PRI.
Quello che dice Calvin può dar fastidio ma è vero,o Riscossa diventa maggioranza nel Partito e non mi pare che questo stia nell'ordine delle cose possibili,o ha l'inderogabile necessità(perlomeno questa è la mia modesta impressione opinabilissima per carità) di caratterizzare politicamente la sua presenza in un ottica politica costruttiva e almeno in una certa misura unitaria e non puramente antagonista e ciò nel suo stesso interesse visto e considerato l'indebolimento del Partito nella stessa Romagna indebolimento che è semplicemente risibile attribuire unicamente alla collocazione nazionale del Partito.
Diversamente c'è una sola strada volenti o nolenti che si finisce per intraprendere perchè la politica ha delle logiche ben precise e ti lascio immaginare quale..........Te lo dico sia chiaro essendo convinto della lealtà al Partito sia tua ,sia della grande maggioranza di Riscossa.Non dico tutta, visto quello che è accaduto in Romagna in occasione della recente campagna elettorale.Se è vero-e sottolineo se-quello che è stato riferito,non ho alcuna remora a dire che chi si è macchiato di certi comportamenti,andrebbe cacciato dal Partito a calci nel..........
Fraterni Saluti

mcandry
06-07-04, 20:53
I risultati delle elezioni di giugno, in particolare quelli delle elezioni europee, impongono al PRI la necessità di una profonda e completa analisi sulle cause del risultato negativo e sulle possibili difficili prospettive per il futuro:
Il quadro politico in rapido mutamento dopo la sconfitta del centrodestra , ancor maggiore dopo il ballottaggio delle amministrative, e dopo le dimissioni di Tremonti,
che rappresentano la crisi reale della casa delle libertà ,coalizione dimostrasi incapace di governare i processi fondamentali di ripresa e di crescita del paese, necessitano altresì di un radicale mutamento da parte del PRI sulla sua collocazione e sulla sua linea politica.
L’analisi da condurre deve considerare gli errori commessi nella valutazione dei rapporti con i partiti di centrodestra(emblematico l’appello di Berlusconi a non votare i piccoli partiti),la mancanza ormai cronica di tesi programmatiche organiche , la scarsa caratterizzazione ed autonomia della identità repubblicana nel contesto nazionale:
Il fallimento della lista PRI/Sgarbi esprime la mancanza di visione strategica e di coerenza della linea nazionale del partito che con le incertezze ed ambiguità che hanno contraddistinto la conduzione della campagna elettorale, ha vanificato la necessità di mandare all’elettorato il messaggio chiaro di ipotesi di terza forza esterna alla logica dei due poli.
Tale indirizzo trova poi negativa riconferma nelle dichiarazioni e nelle intenzioni dei massimi dirigenti in interviste pubbliche e sugli organi ufficiali del partito in cui si riconferma la permanenza del PRI nel governo e nella alleanza di centrodestra.
Di fronte ai sintomi di logoramento dei due poli contrapposti ,mentre nel contempo vengono affermandosi le ragioni delle forze anche minori dotate di solidi motivi di legittimità storica e di identità politica, il PRI ha mancato ancora una volta l’occasione di proporsi come nucleo fondante e costituente di una forza di tipo europeo autonoma e distinta da popolari e socialisti e saldamente collegata al raggruppamento liberaldemocratico europeo(ELDR):
Altrettanto carente ed insoddisfacente è stata l’azione del PRI nei confronti del governo per quanto riguarda i temi della politica economica e di quella istituzionale.
Una lettera di critica alla politica economica del governo ,diffusa poco prima del 12 giugno, è apparsa all’opinione pubblica più un espediente elettorale che l’espressione di un reale disagio ed allarme ,anche perché poco dopo si affermava di non avere alcuna perplessità sulla appartenenza alla coalizione di centro destra.
Il fatto è che sui temi economici il partito sembra avere perduto la sua peculiarità di soggetto attento ed impegnato nella elaborazione e nella difesa di una politica di sviluppo e di rigore nella gestione della finanza pubblica .
Esigenza di rigore poi clamorosamente emersa con le dimissioni di Tremonti accusato dai suoi stessi alleati di truccare i conti.
E’ peraltro ormai chiara la incapacità del governo nella gestione di una congiuntura economica complessa e fortemente compromessa da interventi disorganici e da propositi operativi del tutto in contrasto con una prospettiva
di sviluppo e di competitività del sistema paese.
Imbarazzante per inciso, è la posizione di totale appiattito sostegno del PRI a Berlusconi per un lungo interim dopo la cacciata di Tremonti .
Anche sui temi delle riforme costituzionali la timida ed insufficiente azione svolta in parlamento non appare idonea a caratterizzare il PRI su una questione fondamentale per le prospettive di evoluzione del sistema politico istituzionale nazionale.
Si dovrebbe ribadire invece in ogni occasione che difesa della Costituzione e unità del paese devono essere elementi fondamentali della azione repubblicana .
E’ inoltre necessario il rilancio da parte del PRI di proposte di iniziative per una forte integrazione europea su basi federalistiche da estendere a tutti gli aspetti politici ed istituzionali della nuova Europa dei 25.
Nel campo dei diritti civili dopo una azione iniziale contro la legge voluta dal centro destra sulla procreazione assistita ci siamo lasciati sottrarre dai radicali l’iniziativa per un referendum abrogativo promosso dal partito.
Per superare l’attuale crisi di visibilità , di consensi e di iniziativa politica, il PRI dovrebbe proporsi in tempi brevi come coagulo delle forze liberaldemocratiche, ora latenti, mortificate e schiacciate dal sistema bipolare italiano, partendo da una posizione di autonomia rispetto ai poli attuali.
Partendo da tali valutazioni di necessità di radicale modifica della linea politica, è necessario che le doverose dimissioni della presidenza e della segreteria vengano accettate come atto inequivocabile della volontà di trovare nuovo vigore per il rinnovamento del partito che deve passare per:
1)La dichiarazione di riconoscimento dello stato di crisi che si è aperto nel partito

2)la costituzione di una segreteria collegiale di cui faccia parte anche la minoranza
al fine di:

3)ritirare la rappresentanza repubblicana dal governo

4)dichiarare l’uscita del PRI dalla maggioranza di centrodestra

5)avviare una riorganizzazione delle strutture periferiche del partito che riconosca l’autonomia per le decisioni di politica locale ,peraltro prospettata dal segretario uscente quando parla per le regionali del 2005 di geometrie variabili.)


Inoltre richiamando la necessità di trasparenza e democrazia interna e di correttezza nella gestione del partito, si ritiene che debbano essere forniti alla minoranza tutti i documenti peraltro già richiesti, per valutare fatti e circostanze relativamente :
A)alla sentenza di primo grado di annullamento del congresso di Bari
B)alla gestione degli accordi per lista PRI/sgarbi ed agli impegni contratti
Fatti che peraltro per quanto già di pubblica conoscenza inducono ad un atteggiamento di grave preoccupazione nei confronti degli effetti dell’operato della dirigenza del partito

barney (POL)
07-07-04, 10:29
E’ sempre più difficile ragionare. La colpa sarebbe di Riscossa? Cioè uno ti dice: guarda che lì (il Polo) è bene non andare. Ci vai, perdi e la colpa è di chi ti aveva avvisato. Per forza, penserai, chissà quali oscure manovre!! Poi viene Sgarbi: attenti se non ci costruiamo un progetto di uscita dalla Cdl è una operazione incomprensibile. Scherzerai: il 2 no il 3 no il 5%! Lo 0,7. La colpa?: Riscossa non ha tirato. Poi vai a vedere e nelle amministrative in Romagna si prende il doppio che nelle europee. Semplice. Le mafie locali dice Garibaldi che dovrebbe stare un po’ più attento con le parole. Così, giusto per non offendere, altrimenti rischia di essere bannato…

Nessuno pensa che se il progetto aveva un senso La Malfa e Sgarbi dovevano costruirci sopra la loro uscita dalla maggioranza 1) tempo elezione al parlamento europeo 2) secondo tempo dimissioni dal parlamento italiano come parlamentari eletti in Forza Italia 3) terzo tempo costruzione al centro di terza forza. Naturalmente l’anticipazione del secondo tempo li avrebbe resi più credibili e più percepibili sotto il profilo mediatico e l’utilizzo deciso delle tematiche del terzo tempo in campagna elettorale avrebbe reso più probabile la realizzazione del primo. Sotto questo profilo aimè è stato più chiaro Sgarbi…La Malfa ha detto e contraddetto. Non importa: la colpa è di Riscossa. Un giorno mi voglio divertire a postare il mio calendario delle elezioni, però attenti che poi vi chiedo il vostro!!! Ma c’è sempre una risposta: per le sezioni di “sinistra” filo-mre andavo a fare “il commissario”; e per quelli di “destra”? Andavo a fare “il carabiniere”: l’han detto – quale onore – in Direzione nazionale. Se i….referenti (non voglio usare altro nome finchè non chiarisco bene l’episodio, che mi è stato riferito) sono questi è chiaro che la percezione della realtà periferica resta un po’ ottenebrata. E c’ è il rischio di fare errori di valutazione.

Esempio: ve ne racconto una più bella, vera sul mio onore: una settimana dopo il voto esattamente il sabato dopo vado a far colazione, a Ravenna, nel solito bar a cento metri da casa mia e ti trovo: un paio di amici che a Ravenna stanno con la maggioranza (uno per la verità stava nei ds con Bogi poi e uscito per stare con noi …di riscossa!!! Diceva) , un noto amico di Forlì sempre di maggioranza, il segretario organizzativo nazionale (lavora anche, privatamente, su Ravenna niente di strano quindi) e udite udite il segretario nazionale con relativo autista…Una manna, un incontro graditissimo, l’unica occasione in quarantadue anni di vita politica di poter esporre compiutamente il mio pensiero al segretario senza i richiami a stringere della presidenza (Nucara, diversamente da altri, almeno ascolta quando parli) Per di più confermava (con vistosi assensi del capo, nel senso della testa) il mio impegno in campagna elettorale l’amico che in DN poi, dicono, mi accusa di fare il carabiniere! Ah andavano a Bologna e si son fermati a prendere un caffè. Anch’io prontamente noto che mi fermo a prendere il caffè lì tutte le volte che vado a Bologna. Libero naturalmente ognuno di girare dove e come crede… e di deviare di 70 chilometri per prendersi un caffè…Ma se i referenti in Romagna sono quelli che conducono a quella che può apparire - a un superficiale ed occasionale avventore - riunione subregionale di corrente nel bar sotto casa mia, c’è da capire perché non andiamo troppo in là!! napoleone non amava i subordinati sfortunati... e anche nella marina inglese si faceva riferimento, nelle note personali degli ufficiali, alla "fortuna". Non credo fosse superstizione, ma la ricerca di quel quid indefinibile che fa la differenza sul campo...

Adesso ci proviamo con De Michelis? Guardate a scanso di equivoci: se c’è uno spazio, e francamente oramai ci credo poco, per un ragionamento di terza forza per il Pri passa inevitabilmente nei seguenti tempi suggeriti da riscossa e non invertibili:
1) dimissioni della dirigenza
2) segreteria unitaria
3) uscita immediata da governo e polo
4) automonia di collocazione amministrativa nelle regioni (concertata sicuramente ma statutariamente garantita e comportalmente accettata come normale)

Su Bari sono riuscito finalmente a vedere la sentenza: amici prima di discuterne con sufficienza è meglio per tutti conoscerla. Sarà anche prima istanza, ma c’è di tutto e di più! E alla fine conclude dicendo che quanto deciso a bari non è valido. Con tutto quello che ne è poi conseguito. Toghe rosse? Io prima di far la guerra alla magistratura in genere ne rispetto le decisioni. E le faccio conoscere a tutti gli iscritti che le chiedono. Domandate a Savoldi quali sono state le risposte a riscossa che chiedeva una conoscenza diretta degli atti!!

Lista Sgarbi: Giacalone ci ha riferito per quanto ho potuto accertare cose vere, non so come finirà ma se il soggetto (Sgarbi intendo, conosciuto in campagna simpatico sotto il profilo umano, coltissimo, ma, con rispetto alla sua mamma…) decidesse di tenersi stretto il simbolo a due, anche solo per farci dispetto, anche solo per “recuperare” i quattrini spesi in campagna, noi possiamo minacciare tutto quello che vogliamo ma mi sa che fino al 2006 compreso potrebbe impedirci l’utilizzo dell’Edera: questo è l’accordo. E’ chiaro cosa è stato fatto a nostra insaputa!!?. Per cui guardiamo pure tutte le pagliuzze nell’occhio di Riscossa ma per favore non dimentichiamoci le travi!

Io, l’ho scritto da qualche parte, vedo solo una possibilità di sopravvivenza: lo dico senza fare riunioni segrete perché o ci capiamo bene o veramente siamo di là della frutta. Che la parte sinceramente motivata della maggioranza si accordi con Riscossa e faccia libro nuovo, posizione terza : fuori nazionalmente, libertà alle autonomie locali di raccogliere (per il partito!!!) i voti dove hanno la stima della gente, battaglia nazionale di presenza sui grandi temi del Pri…e lì sopra cresca una dirigenza nuova, legittimamente motivata a costruirsi e a costruirci un percorso…Si faccia avanti se crede…discuteremo e va bene ma almeno discuteremo di politica e non di espedienti …Ma se la maggioranza si arrocca a difesa dell’indifendibile temo che finiremo in frantumi. Dopo di che le scelte personali rimangono tali . E se sono in molti diventano collettive. Auguri a tutti noi.

nuvolarossa
12-07-04, 19:41
DOPO UN’ALTRA CAMPAGNA ELETTORALE

Si era attribuita grande importanza alle elezioni Europee del 12 – 13 giugno, i motivi erano molti e comprensibili:
1) Il sistema proporzionale avrebbe dato l’esatta consistenza del partito, cosa che nè le elezioni politiche nè i turni parziali amministrativi recenti avevano potuto fornire.
2) L’obiettivo di eleggere almeno un parlamentare europeo era di grande importanza oltre che per evidenti motivi di visibilità, anche per ragioni di carattere organizzativo per il futuro (la possibilità di poter presentare alle prossime elezioni il simbolo senza dover ricorrere alla raccolta di firme) e di finanziamento (con il rimborso delle spese elettorali).
Si trattava inoltre di riportare al parlamento europeo un parlamentare del PRI dopo che la Sbarbati eletta con l’edera aveva abbandonato il partito, privandoci dei rapporti organici e continui con le organizzazioni Europee e con l’ELDR in particolare.
3) Un risultato positivo, mai esattamente ipotizzato nella sua consistenza, ma ragionevolmente collocato attorno all’1,5% con uno e forse due parlamentari era considerato dall’attuale dirigenza una consacrazione definitiva e dell’assetto con la segreteria Nucara, e seppur con affermazioni iniziali di qualche autonomia che avevano fatto pensare ad un nuovo corso, alla fine della linea politica dell’alleanza di centro-destra.
Nonostante le ripetute affermazioni dopo ogni tornata amministrativa parziale che il partito stava recuperando consensi in modo consistente e dopo l’intenzione espressa nel consiglio nazionale del settembre 2003 di tentare di presentare il simbolo dell’edera, alla fine senza che un consiglio nazionale lo decidesse, per paura di un risultato negativo inequivocabile, si è fatto l’accordo elettorale con Sgarbi.
A questo proposito andrà chiarito definitivamente quando ed in che termini questo accordo è stato stipulato. Le accuse di Giacalone non possono essere ignorate, è necessaria una risposta chiara ed esauriente per definire esattamente quanto è avvenuto.
Questo accordo ha creato sconcerto per la natura del personaggio e provocato reazioni anche all’interno del gruppo dirigente.
Non è un mistero che Del Pennino avesse un altro disegno che comprendeva un accordo con il Nuovo PSI e Radicali, non sono mancate nemmeno reazioni vistose come quelle del vice segretario Santoro, fortemente critico in un articolo sulla Voce e dimissionario ancor prima di conoscere i risultati elettorali.
Queste reazioni, da parte di chi aveva sempre sostenuto la necessità di un rapporto organico con la CDL, peraltro potevano essere interpretate come resistenza ad un certo disimpegno rispetto all’alleanza di centro destra, data la nota e continuamente espressa avversione di Sgarbi a tale alleanza.
Sembrava che questa strana combinazione potesse rappresentare il recupero da parte del PRI di una certa autonomia anche considerando posizioni fortemente critiche espresse dal partito sulla politica economica e prima sulla revisione della costituzione.
Sembrava anche alla minoranza di Riscossa che con un travagliato dibattito interno decise nel consiglio nazionale del 3 aprile una astensione sulla scelta elettorale nella speranza di un avvio di una nuova fase politica del PRI, ma sembrava una scelta di terza via anche a molti commentatori politici.
In alcune apparizioni televisive fu affermato che questo bipolarismo andava superato ed era necessaria la creazione di un nucleo liberaldemocratico affiliato all’ ELDR in uno schema europeo popolari – ELDR – socialisti e che se necessario l’autonomia richiesta per tale disegno avrebbe potuto anche sfociare per il PRI in presenza di una legge elettorale per le politiche di tipo bipolare, nella nostra assenza dalle istituzioni per il periodo necessario alla creazione nel paese di questo nuovo soggetto politico terzo.
Temi che evidentemente anche la minoranza poteva condividere e che lasciavano ben sperare sulla possibilità di una prospettiva di iniziative unitarie per il dopo elezioni per le quali si era moderatamente fiduciosi in un risultato accettabile.
Sbaglia chi afferma che la minoranza non abbia sinceramente sperato in un buon risultato e nelle zone tradizionali seriamente operato a sostegno della lista nella quale peraltro erano impegnati suoi rappresentanti autorevoli.
Un risultato positivo, lo si era detto in consiglio il 3 aprile e ribadito in più occasioni, sarebbe stato per la minoranza una indicazione che la strada della autonomia era quella da perseguire.
Ma a pochi giorni dal voto si sono verificati due fatti che hanno certamente influito assai negativamente sul risultato della lista.
1) L’appello di Berlusconi a non votare i piccoli partiti con una specificazione successiva che individuava nel nuovo PSI PRI/Sgarbi e radicali gli obbiettivi di tale appello.
2) Anziché una ferma e chiara reazione a tale appello, una intervista ad un giornale governativo che indicava il PRI senza alcun dubbio nè ripensamento, non orientato ad una posizione autonoma ma assolutamente integrato nell’alleanza di centro destra.
Il risultato finale dello 0,7% è certamente anche figlio di queste situazioni.
Ma evidentemente non solo, e qui è necessario approfondire l’analisi.
Il dato più evidente è che Sgarbi, al quale non è facile attribuire una quota del risultato ma che potrebbe essere dello 0,2/0,3%, non ha avuto un riscontro nelle zone metropolitane alle quali come personaggio mediatico sembrava aver rivolto le sue attenzioni.
Il dato del partito alle Europee quindi potrebbe essere attorno allo 0,3/0,5% con una flessione quindi rispetto alle Europee del 1999.
Nel panorama complessivo è evidente il buon risultato in Calabria (3,9%) e a Reggio, città del segretario, (7%).
Non cosi brillanti i risultati di Sicilia, Puglia e Campania, in flessione le zone tradizionali della Romagna e Toscana, risultati fortemente negativi al nord e a Roma.
Comprensibile la sottolineatura del segretario nazionale sul buon risultato nella sua regione ma altrettanto doverosa è la constatazione che il PRI come partito nazionale continua a non essere colto dall’attenzione pubblica e continua drammaticamente nel suo declino che sembra difficilmente arrestabile.
Alle elezioni amministrative i risultati appaiono localmente migliori di quelli delle europee ma purtroppo il metro della percezione del PRI come forza politica nazionale è quello delle elezioni principali con il sistema proporzionale.
Poco utile sarebbe cercare le cause della sconfitta solo negli avvenimenti pre elettorali, la crisi del PRI viene da lontano ed è legata ovviamente oltre a responsabilità politiche alla trasformazione della società italiana, alla bufera che ha investito la prima repubblica ed alla modifica del sistema elettorale per le politiche con l’abbandono del proporzionale per un maggioritario che si sta rivelando nefasto.
Una veloce retrospettiva.
Nel 1983 il PRI raccolse con Spadolini oltre il 5% dei voti massimo storico con la formula d’appello al non voto.
Il sistema era bloccato, la DC ormai logora era incapace di guidare le trasformazioni di un paese che chiedeva efficienza, trasparenza buon governo. In particolare il nord sentiva il bisogno di cambiamento, di un rinnovamento delle istituzioni ormai lontane dalle esigenze reali dei cittadini.
Dal 1983 al 1989 il disagio del paese (sempre più al nord) crebbe ed il PRI o almeno una parte di esso si rese conto che era necessario uscire dal quadro politico che stava ormai rapidamente degenerando.
Si uscì dall’ultimo governo Andreotti a fatica con lacerazioni interne ma si uscì.
Era però troppo tardi, l’opportunità di cogliere i fermenti che in particolare al nord erano diventati diffusi e radicati fu perduta. Nasceva in silenzio senza che fino alle regionali del 1990 la politica ufficiale se ne accorgesse, la Lega.
Con l’avvento della Lega, dopo la caduta del Muro di Berlino il sistema collassò, Mani pulite, i referendum di Segni iniziarono la demolizione del sistema tradizionale dei partiti, ed anche il PRI che pure aveva tentato di richiamare la classe politica italiana alle proprie responsabilità verso il paese con un buon risultato (anche se le aspettative erano ben superiori) alle politiche del 1992, fu travolto.
In un clima di caccia alle streghe creato attorno alla politica si colpì ciecamente ed ingiustamente anche il PRI che era comunque stato considerato il partito delle istituzioni e della questione morale.
La legge elettorale nuova nel 1994 diede poi il colpo di grazia.
Nel corso di un drammatico Consiglio Nazionale nel gennaio 1994 il partito decise di abbandonare lo schieramento progressista per andare alle elezioni del 27 marzo con Segni e Martinazzoli.
Molto si è discusso sulla bontà di quella scelta che peraltro fu un primo evidentemente prematuro tentativo di creare una terza forza fra la sinistra ed il nuovo fenomeno di Forza Italia che aveva sdoganato anche il MSI.
Non si può negare che la nascita dell’Ulivo nel 1996 fu possibile perché nel 1994 si fece quella scelta ma è innegabile che l’esplosione e l’inizio della diaspora del PRI avvenne nel gennaio 1994 al Parco dei Principi.
Il partito era da mesi stato avviato sulla strada di un accordo elettorale con la sinistra, nel gennaio 1994 apparve su Corriere della Sera un importante articolo in cui il PRI si definiva garante di buon governo all’interno della coalizione progressista.
Il cambiamento repentino fu, come credo tutti ricordino, devastante. Ricordo che dopo il Consiglio Nazionale uscendo Visentini mi disse “E’ tutto finito” .
Sempre nel 1994 ci furono le elezioni Europee, a giugno ricomparve l’edera, si elesse un deputato europeo (alle politiche si elesse solo un parlamentare che ben presto abbandonò il partito); poi è storia recente.
Nel 1996 con l’Ulivo si elessero quattro parlamentari, due deputati e due senatori. I due senatori abbandonarono presto il partito risucchiati da una miope e distruttiva politica dei DS nei confronti del PRI.
L’ingresso nell’Euro è merito dei repubblicani nell’Ulivo, un Ulivo che però non ha mai capito il ruolo di confine che i repubblicani avrebbero potuto esercitare nei confronti di settori dell’elettorato restii al voto per il centro destra ma bisognosi di essere rassicurati dal PRI sulle reali capacità di governo del centro sinistra.
Poi il logoramento dei rapporti con l’Ulivo fino ad arrivare al Congresso di Bari, ora rimesso in discussione da una sentenza della magistratura, passando dal Congresso di Chianciano ancora con un tentativo di terza forza con il Trifoglio con socialisti e Cossiga.
A Bari nel gennaio 2000 si sceglie una alleanza di centro destra con la illusione da parte di chi la sostiene di poter salvare il Partito. Non è stato cosi.
Le elezioni politiche del 2001 con il partito confuso completamente in Forza Italia anche nel proporzionale danno un misero risultato: un deputato e un senatore.
Cambia il segretario ma la politica delle alleanze non muta, anzi il partito in molte occasioni appare il più zelante interprete degli ambienti più vicini al premier mentre nel contempo l’UDC con una nuova dirigenza, prende spesso opportune distanze da posizioni, atteggiamenti, sortite di Berlusconi e della Lega.
Questo fino ad oggi, fino alla resa dei conti che anche AN presenta ottenendo la testa di Tremonti con il centro destra lacerato in modo clamoroso con il ridimensionamento di Berlusconi ormai incapace di mediazioni paternalistiche che sono il suo forte.
Non meglio sta il centro sinistra, la Margherita penalizzata dal listone come il PSI nel 1948 nel fronte popolare non ha nessuna intenzione di far proseguire il processo del partito riformista, il correntone dei DS parla ormai di scissione si prospetta una sinistra antagonista (PDCI – verdi – PRC correntone) al 20% e un desiderio dei moderati sia del polo che del centro sinistra di dialogare su proposte concrete di governo (vedi riforma del risparmio).
Si chiede il ritorno al proporzionale, il nuovo PSI si sposta verso l’autonomia e verso il centro sinistra; i radicali in mezzo, difficili da trattare come sempre.
E il PRI?
In confusione.
Il segretario per le regionali del 2005 parla di geometrie variabili. Cosa vuol dire? Usciamo dal centro destra e valutiamo caso per caso con logiche di convenienza?
Si parla di congresso straordinario per decidere cosa? Di rimanere nonostante la sconfitta con il centro destra o si vuol davvero cercare altre strade?
Qualcuno parla di nuovo di federazione laica con nuovo PSI e radicali, la tesi cioè di Del Pennino bocciata a favore della lista con Sgarbi.
Ma l’alleanza con il nuovo PSI che fa riferimento al socialismo europeo non può generare gli stessi equivoci che nel centro sinistra vedono gli eletti del listone a Strasburgo in tre raggruppamenti diversi. E con quali ricadute sulle scelte politiche nazionali le diverse scelte dei gruppi europei sulle questioni fondamentali?
La strada del PRI POTREBBE essere quella di farsi promotore di un nucleo italiano liberaldemocratico che abbia stretti rapporti con ELDR costituendo la sezione italiana di un movimento transazionale che abbia un unico programma per la politica Europea, che sostenga cioè la necessità di una forte identità dell’Unione che passi dal rafforzamento delle istituzioni comunitarie, dalla creazione di un esercito Europeo, dal governo politico dell’economia comunitaria, da un saldo franco e paritario rapporto con gli USA e che in ciascun paese armonizzi le politiche nazionali a tale disegno strategico comunitario.
Per far ciò bisogna tornare ad essere liberi, uscire della maggioranza di centro destra iniziare un lavoro che sarà necessariamente lungo e complesso e che ci potrà magari penalizzare nelle rappresentanze parlamentari ma che ci dovrebbe vedere impegnati in una attività di rifondazione di tipo culturale e organizzativo oltre che politico.
Vanno riconsiderati i rapporti con il mondo Iimprenditoriale, sindacale, cooperativo con tutte le organizzazioni un tempo espressione della nostra seppur modesta capacità di collegamento con le parti sociali, con le realtà della società civile per coinvolgerle in un processo di modernizzazione e adeguamento della politica agli scenari più ampi che l’Europa ed il mondo ormai richiedono.
Impresa quasi disperata, ma credo unica possibile per non far morire in Italia una tradizione politica che rischia di scomparire proprio quando più se ne avrebbe più bisogno.

Sergio Savoldi

Anita
12-07-04, 23:15
A questo proposito andrà chiarito definitivamente quando ed in che termini questo accordo è stato stipulato. Le accuse di Giacalone non possono essere ignorate, è necessaria una risposta chiara ed esauriente per definire esattamente quanto è avvenuto.
Savoldi o chi per lui potrebbe postare questa famosa lettera di Giacalone che senno' se ne parla come si parla del sesso degli angeli ?

Garibaldi
13-07-04, 09:26
Se si guardano bene i risultati elettorali delle europee ci si accorge che il Pri ha perso dove Riscossa e' forte ed ha vinto dove Riscossa e' debole.
Ne scaturisce il teorema, secondo me, che Riscossa, se vuole vincere, deve allinearsi alla Segreteria Nazionale.