PDA

Visualizza Versione Completa : Il mare



15-03-02, 22:24
Quasi fosse troppo grande e troppo potente per le virtù comuni, l'oceano ignora compassione, fede, legge, memoria. La sua incostanza può essere mantenuta conforme ai propositi umani solo con una risolutezza indomita, e con una vigilanza insonne, armata, gelosa, in cui, forse, c'è sempre stato più odio che amore. Odi et amo può ben essere la professione di fede di coloro i quali coscientemente o ciecamente hanno consegnato la propria esistenza al fascino del mare. Tutte le passioni tempestose dell'umanità quando era giovane, l'amore della rapina e l'amore della gloria, l'amore dell'avventura e l'amore del pericolo, insieme con il grande amore dell'ignoto e i vasti sogni di dominio e di potenza, sono passati come immagini riflesse in uno specchio, senza lasciare alcun segno sulla faccia misteriosa del mare. Impenetrabile e senza cuore, il mare non ha dato nulla di se stesso a coloro che ne hanno corteggiato i precari favori. Diversamente dalla terra, non si può soggiogarlo a nessun prezzo di pazienza e di fatica. Benché siano tanti coloro che il suo fascino ha adescato e condotto a una morte violenta, la sua immensità non è mai stata amata come sono state amate le montagne, le pianure, persino il deserto.
Joseph Conrad

Serafino Gubbio
15-03-02, 22:28
"Il mare è amaro e il marinaio muore in mare."

(G. Verga)

15-03-02, 22:29
Le stelle spuntarono innumerevoli nella notte chiara e riempirono tutta la volta del cielo. Scintillarono come cose vive sul mare e avvolsero tutt'intorno nella sua corsa la nave, più penetranti degli occhi fissi di una folla attenta ed imperscrutabile come sguardi umani.

La traversata era cominciata e la nave, come un frammento staccato dalla terra, correva solitaria e rapida come un piccolo pianeta. Intorno ad essa gli abissi del cielo e del mare si univano in una irraggiungibile barriera. Una grande solitudine sembrava avanzare tutt'intorno con la nave, sempre mutevole e sempre eguale ed eternamente monotona ed imponente. Di tanto in tanto un'altra vela bianca errante carica di vite umane appariva lontano e spariva diretta verso il suo destino. Il sole dardeggiava la nave coi suoi raggi tutto il giorno e ogni mattina riapriva su di essa il rotondo occhio ardente pieno di curiosità insoddisfatta. Essa aveva il suo destino, viveva della vita di quegli esseri che si muovevano sopra i suoi ponti e come la terra che l'aveva confidata al mare trasportava un intollerabile carico di speranze e di rimpianti. Nel suo seno vivevano la verità timida e la menzogna audace; e come la terra essa era inconscia, bella a vedere e condannata dagli uomini ad un ignobile fato. L'augusta solitudine del suo cammino conferiva dignità al meschino scopo del suo pellegrinaggio. Essa filava schiumeggiando verso il sud come guidata dal coraggio di un'alta impresa. La ridente immensità del mare rimpiccoliva la misura del tempo. I giorni volavano uno dietro l'altro rapidi e luminosi come il guizzare di un faro, le notti brevi e piene di avvenimenti parevano fuggevoli sogni. Gli uomini se ne stavano raggomitolati ai loro posti ed ogni mezz'ora la campana di bordo regolava la loro vita di incessante lavoro. Notte e giorno la testa e le spalle d'un marinaio si profilavano in alto a poppa contro il sole o il cielo stellato immobili sopra la mobile ruota del timone. Le facce cambiavano succedendosi l'una dopo l'altra; facce giovani, barbute, torve, serene o corrucciate; ma tutte fatte rassomiglianti dal mare che affratella, tutte con la stessa espressione attenta degli occhi fissi a scrutare la bussola o le vele.

Joseph Conrad, 1898

15-03-02, 22:30
Originally posted by Serafino Gubbio
"Il mare è amaro e il marinaio muore in mare."

(G. Verga)

Serafì, tiè, tiè e tiè! A Pasqua mi vuoi far morire?

15-03-02, 22:31
La vera pace di Dio comincia in qualunque luogo che sia mille miglia distante dalla terra più vicina.

Joseph Conrad, 1898

15-03-02, 22:34
http://www.nautica.it/rapsodia/db/squalo.gif

15-03-02, 22:36
http://www.nautica.it/rapsodia/db/martelli.jpg

15-03-02, 22:37
http://www.nautica.it/rapsodia/db/tramonto.gif

15-03-02, 22:52
http://www.invader.it/images/img_hp.gif

15-03-02, 23:01
http://www.nautorswan.org/immagini/36_01.jpg

15-03-02, 23:05
http://www.nautorswan.org/immagini/37_06.jpg

lsu
15-03-02, 23:46
ZZZZZZZZzzzzzzzzzzzzzzzzz ronf...

15-03-02, 23:55
In uno dei più bei racconti di mare di Conrad, scritto negli anni della Prima guerra mondiale, il viaggio di un ufficiale di marina diventa simbolo della condizione umana, con le sue grandezze e le sue miserie. A bordo di una nave immobilizzata da una bonaccia in mezzo all'Oceano Indiano, il comandante dovrà vedersela con un equipaggio estenuato dalle febbri, con marinai scheletrici che non hanno piú la forza per manovrare le vele, in attesa di un soffio di vento che dissipi l'incantesimo. E lo scopo sarà oltrepassare la "linea d'ombra", quella linea elusiva, inafferrabile, che segna il passaggio dalla giovinezza all'età adulta.

15-03-02, 23:56
Originally posted by lsu
ZZZZZZZZzzzzzzzzzzzzzzzzz ronf...

I piscetielli e'cannuccia possono rispondere solo così :p

S. M. Ejzenstejn
15-03-02, 23:58
Originally posted by gdr


I piscetielli e'cannuccia possono rispondere solo così :p

ZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZ

(X solidarietà con lsu)

16-03-02, 00:01
Originally posted by S. M. Ejzenstejn


ZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZ

(X solidarietà con lsu)

Maestro, voi siete invidioso perchè, quando vi buttate a mare, sembrate una papera e vi mettete paura pure di andare dove non c'è piede :p

S. M. Ejzenstejn
16-03-02, 00:05
Ci vado di rado in mare.
L'ultima volta ero in corazzata.

16-03-02, 00:09
Originally posted by S. M. Ejzenstejn
Ci vado di rado in mare.
L'ultima volta ero in corazzata.

V oi la corazzata la vedete col binocolo o, al massimo, con la macchina da presa! L' ultima volta che siete andato al mare, avevate un costume ascellare di lana, il salvagente con la paparella e una scazzetta in testa che, se io non mi stavo accorta, i bambini vi tiravano i coppetielli appresso per sfottervi. :D :D :D

S. M. Ejzenstejn
16-03-02, 00:18
Originally posted by gdr


V oi la corazzata la vedete col binocolo o, al massimo, con la macchina da presa! L' ultima volta che siete andato al mare, avevate un costume ascellare di lana, il salvagente con la paparella e una scazzetta in testa che, se io non mi stavo accorta, i bambini vi tiravano i coppetielli appresso per sfottervi. :D :D :D


La strada invece la vedo bene, da qui sopra

http://www.motosupermarket.it/MEDIA/JPGM/M000556/M000556-2002-03-05.JPG

Jan Hus
16-03-02, 01:22
Non so nuotare.

And that about says it all.

16-03-02, 01:53
Originally posted by Jan Hus
Non so nuotare.

And that about says it all.

Noooo! non è possibile! :eek:

spacca
16-03-02, 16:14
MA COME SI FA A NON SAPERE NUOTARE???:fru

S. M. Ejzenstejn
16-03-02, 16:16
Originally posted by spacca
MA COME SI FA A NON SAPERE NUOTARE???:fru

Basta non-imparare...

spacca
16-03-02, 16:38
Originally posted by S. M. Ejzenstejn


Basta non-imparare...

Una risposta da te:rolleyes:

Ghost Rider
16-03-02, 16:43
Originally posted by spacca


Una risposta da te:rolleyes:

GIRO IN MOTO, BABY?

http://www.students.cs.uu.nl/~pschutte/pics/art/grider7.jpg

spacca
16-03-02, 16:47
Originally posted by Ghost Rider


GIRO IN MOTO, BABY?

http://www.students.cs.uu.nl/~pschutte/pics/art/grider7.jpg

Se porti la moto come nuoti....:eek:

Ghost Rider
16-03-02, 16:50
Originally posted by spacca


Se porti la moto come nuoti....:eek:

MAI RICEVUTO LAMENTELE

http://brando.crosscity.com/htmlver/gallerymb/Images/Films//Film153.jpg

anton
16-03-02, 18:24
Originally posted by gdr
Le stelle spuntarono innumerevoli nella notte chiara e riempirono tutta la volta del cielo. Scintillarono come cose vive sul mare e avvolsero tutt'intorno nella sua corsa la nave, più penetranti degli occhi fissi di una folla attenta ed imperscrutabile come sguardi umani.

La traversata era cominciata e la nave, come un frammento staccato dalla terra, correva solitaria e rapida come un piccolo pianeta. Intorno ad essa gli abissi del cielo e del mare si univano in una irraggiungibile barriera. Una grande solitudine sembrava avanzare tutt'intorno con la nave, sempre mutevole e sempre eguale ed eternamente monotona ed imponente. Di tanto in tanto un'altra vela bianca errante carica di vite umane appariva lontano e spariva diretta verso il suo destino. Il sole dardeggiava la nave coi suoi raggi tutto il giorno e ogni mattina riapriva su di essa il rotondo occhio ardente pieno di curiosità insoddisfatta. Essa aveva il suo destino, viveva della vita di quegli esseri che si muovevano sopra i suoi ponti e come la terra che l'aveva confidata al mare trasportava un intollerabile carico di speranze e di rimpianti. Nel suo seno vivevano la verità timida e la menzogna audace; e come la terra essa era inconscia, bella a vedere e condannata dagli uomini ad un ignobile fato. L'augusta solitudine del suo cammino conferiva dignità al meschino scopo del suo pellegrinaggio. Essa filava schiumeggiando verso il sud come guidata dal coraggio di un'alta impresa. La ridente immensità del mare rimpiccoliva la misura del tempo. I giorni volavano uno dietro l'altro rapidi e luminosi come il guizzare di un faro, le notti brevi e piene di avvenimenti parevano fuggevoli sogni. Gli uomini se ne stavano raggomitolati ai loro posti ed ogni mezz'ora la campana di bordo regolava la loro vita di incessante lavoro. Notte e giorno la testa e le spalle d'un marinaio si profilavano in alto a poppa contro il sole o il cielo stellato immobili sopra la mobile ruota del timone. Le facce cambiavano succedendosi l'una dopo l'altra; facce giovani, barbute, torve, serene o corrucciate; ma tutte fatte rassomiglianti dal mare che affratella, tutte con la stessa espressione attenta degli occhi fissi a scrutare la bussola o le vele.

Joseph Conrad, 1898
=====================
1898 APPUNTO!!!
Ultima occasione di Poesia!
ORA anche IN MARE allevano cozze , arselle, saraghi. spigole, orate, aragoste, gamberi, alghe e per voi fanciulle anche le PERLE.
Fra poco costruiranno stazioni negli abissi dove potremo anche viverci !
Comunque sempre grande Conrad!!!

Jan Hus
16-03-02, 20:38
gdr
Moderatore

Registered: Mar 2002
Location:
Posts: 224


Noooo! non è possibile!


spacca
Moderatore

MA COME SI FA A NON SAPERE NUOTARE???



Ahò, ma non vorrete mica farmi credere che io sia l'unico che ha paura dell'acqua!!!

16-03-02, 20:43
No, non sei l'unico: c'è pure il Maestro Ejzenstejn. Quello ha più paura di te. ;)

spacca
16-03-02, 20:51
Originally posted by gdr
No, non sei l'unico: c'è pure il Maestro Ejzenstejn. Quello ha più paura di te. ;)

Mi hai tolto le parole dalla tastiera:D

Pentothal
16-03-02, 21:08
...guarda 'o mare quant'è bello!...
spira tanto stentimento...
...si dice sentimento, Penthotal...
...zitto e rema...
:D

spacca
16-03-02, 21:14
basta, sono infuriata, quello stronzo di mio padre mi ha telefonato dalle Porquerolles:mad: e io qui a lavorare merda merda merda:fru

16-03-02, 21:23
http://www.see.it/culturismo/porque/gif/porile2.gif

18-03-02, 19:03
Jack London, Il lupo di mare, Incontri nautici

Il primo romanzo di Jack London, una delle più singolari e romanzesche figure della letteratura americana. La storia drammatica della dura vita di mare, dove domina la legge del più forte, e di un manipolo di uomini a bordo di una nave lanciata a caccia di foche attraverso il Pacifico. Le vicende di Lupo Larsen, arcigno comandante che rappresenta in modo esemplare la bruta forza fisica, e di un giovane scrittore, passeggero involontario che si ritrova suo malgrado ingaggiato come aiuto cuoco.

18-03-02, 19:08
Herman Melville, Moby Dick

Ishmael, narratore e testimone, si imbarca sulla baleniera "Pequod", il cui capitano è Achab. Questi ha giurato vendetta a Moby Dick, un'immensa balena bianca che, in un viaggio precedente, gli ha troncato una gamba. Durante un inseguimento per i mari di tre quarti del globo, caratterizzato da un clima snervante di attesa, il mare è visto come il regno delle immense profondità che sfuggono all'intelligenza umana, mentre la balena bianca diventa il simbolo del male e dell'assurdità del mondo. Moby Dick alla fine annienterà nave ed equpaggio, lasciando come unico sopravvissuto Ishmael.

18-03-02, 19:10
Ernest Hemingway, Il vecchio e il mare

Dopo 84 giorni durante i quali non è riuscito a pescare nulla, il vecchio Santiago si sente colpito da una maledizione. Solo la solidarietà del giovanissimo Manolo e il mitico esempio di Joe Di Maggio gli permetteranno di trovare la forza di riprendere il mare. Nella disperata caccia a un enorme pesce spada dei Caraibi, nella lotta, quasi letteralmente a mani nude, contro gli squali che un pezzo alla volta gli strappano la preda, lasciandogli solo il simbolo della vittoria e della maledizione sconfitta, Santiago stabilisce, forse per la prima volta, una vera fratellanza con le forze incontenibili della natura e, soprattutto, trova dentro di sé il segno e la presenza del proprio coraggio, la giustificazione di tutta una vita.

18-03-02, 19:12
Bernard Moitessier, La lunga rotta

"Continuo senza scalo verso le isole del Pacifico perché in mare sono felice e forse anche per salvarmi l'anima". Bernard Moitessier, durante il Golden Globe del 1969, dopo aver doppiato Capo Horn, comunicò così la sua decisione di abbandonare una vittoria ormai sicura e di dirigersi verso la Polinesia. Il celebre navigatore francese compì un altro mezzo giro del mondo e affrontò di nuovo i terribili mari del Sud solo per il piacere della navigazione. Un vero vagabondo dei mari, un navigatore impareggiabile, un autentico poeta e sognatore. Ma anche, semplicemente, un uomo alla ricerca dell'assoluto.

18-03-02, 19:15
http://www.sandan.it/pol1.jpg

hussita
18-03-02, 19:21
Originally posted by Jan Hus
gdr
Moderatore

Registered: Mar 2002
Location:
Posts: 224


Noooo! non è possibile!


spacca
Moderatore

MA COME SI FA A NON SAPERE NUOTARE???
ma che turcu sei????
marchiscià scì ma di collina!!!!





Ahò, ma non vorrete mica farmi credere che io sia l'unico che ha paura dell'acqua!!! :rolleyes:

18-03-02, 19:24
da "I mari del sud"



"......Mio cugino ha parlato stasera. Mi ha chiesto
se salivo con lui: dalla vetta si scorge
nelle notti serene ii riflesso del faro
lontano, di Torino. "Tu che abiti a Torino... "
mi ha detto "...ma hai ragione. La vita va vissuta
lontano dal paese: si profitta e si gode
e poi, quando si torna, come me a quarant'anni,
si trova tutto nuovo. Le Langhe non si perdono".
Tutto questo mi ha detto e non parla italiano,
ma adopera lento ii dialetto, che, come le pietre
di questo stesso collle, è scabro tanto
che vent'anni di idiomi e di oceani diversi
non gliei'hanno scalfito. E cammina per l'erta
con lo sguardo raccolto che ho visto, bambino,
usare ai contadini un poco stanchi.

Vent'anni è stato in giro per ii mondo.
Se n' andò ch'io ero ancora un bambino portato da donne
e lo dissero morto. Sentii poi parlarne
da donne, come in favola, talvolta;
uomini, più gravi, lo scordarono.

Un inverno a mio padre già morto arrivò un cartoncino
con un gran francobollo verdastro di navi in un porto
e auguri di huona vendemmia. Fu un grande stupore,
ma il bambino cresciuto spiegò avidamente
che ii biglietto veniva da un'isoia detta Tasmania
circondata da un mare più azzurro, feroce di squali,
nel Pacifico, a sud dell'Australia. E aggiunse che certo
il cugino pescava le perle. E stacc6 ii francobollo.
Tutti diedero un loro parere, ma tutti conclusero
che, se non era morto, morirebhe.
Poi scordarono tutti e passò moito tempo.

Oh da quando ho giocato ai pirati malesi,
quanto tempo è trascorso. E dall'ultima volta
che son sceso a hagnarmi in un punto mortale
e ho inseguito un compagno di giochi su un albero
spaccandone i hei rami e ho rotta la testa
a un rivale e son stato picchiato,
quanta vita è trascorsa. Altri giorni, aitri giochi,
altri squassi del sangue dinanzi a rivali
più elusivi: i pensieri ed i sogni.
La città mi ha insegnato infinite paure:
una folla, una strada mi han fatto tremare,
un pensiero talvoita, spiato su un viso.
Sento ancora negli occhi la luce beffarda
dei lampioni a migiiaia sul gran scalpiccìo.

Mio cugino è tornato, finita la guerra,
gigantesco, tra i pochi. E aveva denaro.
I parenti dicevano piano: "Fra un anno, a dir molto,
se ii è mangiati tutti e torna in giro.
I disperati muoiono cosi ".
Mio cugino ha una faccia recisa. Comprò un pianterreno
nel paese e ci fece riuscire un garage di cemento
con dinanzi fiammante la pila per dar la benzina
e sul ponte hen grossa alla curva una targa-rèclame.
Poi ci mise un meccanico dentro a ricevere i soldi
e lui girò tutte le Langhe fumando.
S'era intanto sposato, in paese. Pigliò una ragazza
esile e bionda come le straniere
che aveva certo un giorno incontrato nel mondo.
Ma usci ancora da solo. Vestito di bianco,
con le mani alla schiena e ii volto abbronzato,
al mattino batteva le fiere e con aria sorniona
contrattava i cavalli. Spieghò poi a me,
quando fallì il disegno, che il suo piano
era stato di togliere tutte le hestie alla valle
e obbligare la gente a comprargli i motori.
"Ma la bestia" diceva "più grossa di tutte,
sono stato io a pensarlo. Dovevo sapere
che qui huoi e persone son tutta una razza".

Camminiamo da più di mezz'ora. La vetta è vicina,
sempre aumenta d'intomno il frusciare e ii fischiare del vento.
Mio cugino si ferma d'un tratto e si volge: "Quest'anno
scrivo sul manifesto: - Santo Stelano
è sempre stato il primo nelle feste
della valle del Belbo - e che la dicano
quei di Canelli ". Poi riprende l'erta.
Un profumo di terra e di vento ci avvolge nel buio,
qualche lume in distanza: cascine, automobili
che si sentono appena; e io penso alla forza
che mi ha reso quest'uomo, strappandolo al mare,
alle terre lontane, al silenzio che dura.
Mio cugino non paria dei viaggi compiuti.
Dice asciutto che è stato in quel luogo e in quell'altro
e pensa ai suoi motori.

Solo un sogno
gli è rimasto nel sangue: ha incrociato una volta,
da fuochista su un legno olandese da pesca, ii cetaceo,
e ha veduto volare i ramponi pesanti nel sole,
ha veduto fuggire halene tra schiume di sangue
e inseguirle e innaizarsi le code e lottare alla lancia.
Me ne accenna talvolta.

Ma quando gli dico
ch'egli è tra i fortunati che han visto l'aurora
sulle isole phi belle della terra,
al ricordo sorride e risponde che ii sole
si levava che ii giorno era vecchio per loro".
(Cesare Pavese)




.

18-03-02, 19:33
Originally posted by hussita
:rolleyes: Ma quando sono lontane queste colline dal mare? Possibile che lu turcu non ci potesse andare da bambino? :eek:

hussita
18-03-02, 19:34
ahimé i marchigiani di collina sono terragni come i longobardi ( peggio dei gatti)

18-03-02, 19:37
Originally posted by hussita
ahimé i marchigiani di collina sono terragni come i longobardi ( peggio dei gatti)

Allora, per spaventare lu turcu basta spruzzargli dell'acqua addosso? :D

spacca
18-03-02, 20:31
http://www.virtualelba.it/welba/foto/capoliveri/felciaios.jpg

la spiaggia di Felciaio all'Elba, ma questa foto non rende tutta la sua bellezza

spacca
18-03-02, 20:37
http://www.virtualelba.it/welba/foto/riomarina/spiaggiap.jpg

spacca
18-03-02, 20:38
http://www.virtualelba.it/welba/foto/riomarina/spiaggia2s.jpg

spacca
18-03-02, 20:39
Stasera ho deciso di farmi del male:rolleyes:

spacca
18-03-02, 20:46
http://www.virtualelba.it/welba/foto/enfola/sansones.jpg

spacca
18-03-02, 20:48
http://www.virtualelba.it/welba/Foto/procchio/paolina2s.jpg

spacca
18-03-02, 20:52
Smetto, sto per mettermi a piangere:fru

Jan Hus
18-03-02, 20:59
Originally posted by gdr
Allora, per spaventare lu turcu basta spruzzargli dell'acqua addosso? :D

Vorresti forse insinuare che non mi lavo?

:D

Jan Hus
18-03-02, 21:01
Originally posted by gdr
Ma quando sono lontane queste colline dal mare? Possibile che lu turcu non ci potesse andare da bambino? :eek:

Ci andavo da bambino...ma mi veniva l'eritema (solo che allora ancora non si sapeva cosa fosse).

Comunque non nuotavo.

In ogni caso, al mare non ci vado dal 1982.

Forse farò una rentrée quest'anno.

:K

Hicks
18-03-02, 21:04
(sempre Lui):


Ocean:

Here comes the ocean
and the waves down by the sea
Here comes the ocean
and the waves where have they been

Don't swim tonight my love, the sea is mad my love
it's known to drive men crazy
Malcolm has burned at sea, the castle it sits and reeks
the madness can make you hazy

But here come the waves
down by the shore
Washing the rocks that have been here
centuries or more

Down by the sea

Here come the ocean
and the waves down by the sea
Here comes the ocean
and the waves where have they been

Castles glowing at night, towers above out fright
warlocks decapitating
Malcolm he lives on hate, serve your brain on a plate
feasts on your mouth for dinner

But here come the waves
down by the sea
Washing the eyes of the men
who have died

Down by the sea

Here come the waves
Here come the waves
Here come the waves
Here come the waves

Jan Hus
18-03-02, 21:04
Originally posted by hussita
ahimé i marchigiani di collina sono terragni come i longobardi ( peggio dei gatti)

Guarda cara, che i miei amici sanno nuotare quasi tutti...come gli anconetani, i porcorecanatesi o i sambenedettesi del tonto...

:D

E poi io ci ho provato...ho fatto pure dei corsi, ma sono negato.

:fru

Ahò, ho detto che non so nuotare...e se avessi detto che ho una condanna penale alle spalle rimediata quando avevo 16 anni come avreste reagito??

:K

Serafino Gubbio
19-03-02, 08:07
Originally posted by Jan Hus
Ahò, ma non vorrete mica farmi credere che io sia l'unico che ha paura dell'acqua!!!


Non sei l'unico.
Io, ad esempio, so nuotare, ma ho ugualmente una paura folle dell'acqua.
Nell'estate del 2000 ho rischiato, in quel di Milazzo, d'esser ricoperto/travolto/risucchiato (ma forse sono io che, nel ricordo, tendo ad ingigantire) da una cosiddetta onda anomala. Sono rimasto traumatizzato e, da allora, non mi sono mai più immerso in mare. E non lo farò più.

hussita
19-03-02, 11:30
Originally posted by spacca
http://www.virtualelba.it/welba/Foto/procchio/paolina2s.jpg
bero' somiglia aji scoji delle du' sorelle jo lu coneru!
:D

hussita
19-03-02, 11:32
Originally posted by Jan Hus


Guarda cara, che i miei amici sanno nuotare quasi tutti...come gli anconetani, i porcorecanatesi o i sambenedettesi del tonto...
pfui facevo un discorso di storia medievale e di geopolitica e lui subito pensa ai ganzi da spiaggia
:D

:D

E poi io ci ho provato...ho fatto pure dei corsi, ma sono negato.

:fru

Ahò, ho detto che non so nuotare...e se avessi detto che ho una condanna penale alle spalle rimediata quando avevo 16 anni come avreste reagito??
ti avrei detto di fare campagna elettorale per ( aggiungere nonme di noto politico locale....)
:D

:K

spacca
19-03-02, 13:58
Originally posted by hussita

bero' somiglia aji scoji delle du' sorelle jo lu coneru!
:D

Questa è la spiaggia dello scoglio della Paolina (a destra), cosi detto perchè vi prendeva i bagni di sole la sorella dell'esiliato.

19-03-02, 15:58
...dove? Ma dalle parti mie, naturalmente! A Furore, a metà strada fra Amalfi e Positano. Via mare, ci si arriva solo con piccole barche a remi; via terra, con una lunghissima scalinata scavata nella roccia: è il mio topos dell'adolescenza. L' ultima volta ci sono andata a Capodanno: ridevo e piangevo, mi intenerivo come una scema, ero affascinata ancora terribilmente da quel posto che conosco metro per metro, pietra per pietra.

Il borgo marinaro di Furore


http://www.timewebonline.com/regione_campania/immagini/borgo-dalla-spiaggia.jpg

19-03-02, 16:38
Due donne tahitiane sulla spiaggia


http://www.artonline.it/img/medium/224mcd03.jpg

spacca
19-03-02, 16:39
Un'immagine un poco più grande non la avevi?
Qui non si vede niente:rolleyes:

Ovviamente il riferimento è al 'fiordo'

19-03-02, 16:49
La goletta Margarita, che naviga nel Mediterraneo orientale

http://www.schonermargarita.de/Italienisch/Schiff/Marga.jpeg

spacca
19-03-02, 17:23
Originally posted by Serafino Gubbio



Non sei l'unico.
Io, ad esempio, so nuotare, ma ho ugualmente una paura folle dell'acqua.
Nell'estate del 2000 ho rischiato, in quel di Milazzo, d'esser ricoperto/travolto/risucchiato (ma forse sono io che, nel ricordo, tendo ad ingigantire) da una cosiddetta onda anomala. Sono rimasto traumatizzato e, da allora, non mi sono mai più immerso in mare. E non lo farò più.

Scommetto che la terribile onda anomala di cui parli era di quelle provocate da qualche gommoncino di passaggio: 20 centimetri scarsi:D

hussita
19-03-02, 18:53
Originally posted by Serafino Gubbio



Non sei l'unico.
Io, ad esempio, so nuotare, ma ho ugualmente una paura folle dell'acqua.
Nell'estate del 2000 ho rischiato, in quel di Milazzo, d'esser ricoperto/travolto/risucchiato (ma forse sono io che, nel ricordo, tendo ad ingigantire) da una cosiddetta onda anomala. Sono rimasto traumatizzato e, da allora, non mi sono mai più immerso in mare. E non lo farò più.

eccolo, allampanato ma "careless" a combattere i flutti iracondi!


http://www.thetech.org/ops/imax/living_sea/images/surfer.jpg

Jan Hus
19-03-02, 20:14
Originally posted by gdr
...dove? Ma dalle parti mie, naturalmente! A Furore, a metà strada fra Amalfi e Positano. Via mare, ci si arriva solo con piccole barche a remi; via terra, con una lunghissima scalinata scavata nella roccia: è il mio topos dell'adolescenza. L' ultima volta ci sono andata a Capodanno: ridevo e piangevo, mi intenerivo come una scema, ero affascinata ancora terribilmente da quel posto che conosco metro per metro, pietra per pietra.

Secondo me le Porquerolles sono meglio di Alessandro Greco...

;)

Serafino Gubbio
20-03-02, 06:48
Originally posted by spacca


Scommetto che la terribile onda anomala di cui parli era di quelle provocate da qualche gommoncino di passaggio: 20 centimetri scarsi:D

O forse era provocata dal mio intestino che faceva i capricci... :D

Comunque, come si suol dire, per un momento ho detto: "E' finita...!".

Serafino Gubbio
20-03-02, 06:51
Originally posted by hussita


eccolo, allampanato ma "careless" a combattere i flutti iracondi!


http://www.thetech.org/ops/imax/living_sea/images/surfer.jpg

L'immagine non si vede...
E' stata risucchiata dalle onde...

hussita
20-03-02, 18:53
Originally posted by Serafino Gubbio


L'immagine non si vede...
E' stata risucchiata dalle onde...

ieri funzionava
adesso il sito nicchia
eccotene un' altra
http://www.webhombres.com/sampleimages/surfer.jpg

20-03-02, 19:11
Originally posted by hussita


ieri funzionava
adesso il sito nicchia
eccotene un' altra
http://www.webhombres.com/sampleimages/surfer.jpg

E' sempre Serafino? ;)

hussita
20-03-02, 19:14
certo

ma la prospettiva lo fa apparire più in carne....

Serafino Gubbio
20-03-02, 21:09
Che meravigliaaa!!!!

Se qualcuno (esperto d'informatica) mi aiuta, posto pure l'originale... (ma una quindicina d'anni fa)

Serafino Gubbio
24-03-02, 12:39
E ualà..

http://chiamuboy.supereva.it/EnricoMare.bmp

(Ringrazio Franci per l'ajuto tennnnnico)

24-03-02, 12:43
Originally posted by Serafino Gubbio
http://chiamuboy.supereva.it/EnricoMare.bmp

Straordinerio!
(come direbbe Arrigo Sacchi) :)

anton
24-03-02, 13:38
C'era una volta una bellissima spiaggia, nel golfo degli angeli.
Lunga , larghissima, con dune alte anche più di 1o/15 metri, fatte di sabbia finissima e bianchissima quasi simile al borotalco.
Vi crescevano solo pochi arbusti palustri, tamerici rosate e, a primavera, una distesa infinita di gigli selvatici profumatissimi.
Il fondo del mare degradava dolcissimo sino a prondità impensate, ma lontanissime, mentre gabbiani e fenicotteri si sfidavano nello sfiorare i rari visitatori.
Nessuna strada la attraversava tutta, per visitarla era necessario camminare per kilometri sprofondando nella rena e inerpicandosi per le dune.
Uno spettaccolo davvero emozionante più di 60 anni fa!!! Nonostante gli improvvisati capanni dei bagnanti.
Poi un genio maligno pensò di piantarvi dei pini, che ancora crescono stentati e rachitici quasi a mostrare l'insania e l'ignoranza di chi progettò quell'impianto.
Venne poi la guerra. Avidi speculatori rubarono la sabbia per ricostruire la mia citta, distrutta dai bombardamenti, costruirono case che ancora si iimbevono di umidità per il salino che conteneva, e tutte le dune scomparvero.
ANCORA Non contenti, dragarono il mare PER DECENNI, per rubare altra sabbia, IL FONDO DEL MARE SI ABBASSò, ERODENDO LA BELLISSIMA SPIAGGIA finchè dI QUESTA rimase solo una esile striscia contesa da bagnanti e gestori di baretti.
E I gabbiani e i fenicotteri scomparvero attratti da posti più solitari e meno frequentati.
Oggi, a chi tanto tempo fa l'ha conosciuta , sembra uno spettro.
Ma non contenti, gli stessi discendenti o nipotini di quelli che la rovinarono, sono tornati alla carica.
Hanno fatto stanziare fior di miliardi, forti delle loro cariche istituzionali, e promettendo alla cittadinanza che sarebbero riusciti a farla ridiventare come una volta, hanno nuovamente dragato il fondo del mare, ormai già razziato sino all'esaurimento, per riversare nuova sabbia sulla riva.
Ma come tutto ciò che l'imprevidenza e l'avidità dell'uomo provoca nelle umane cose, questo nuovo intervento ha definitavamente rovinato ciò che rimaneva di quell'oasi.
La sabbia che stanno ora dragando e portando sulla riva è nera, sporca , maleodorante.
A Chi la visiterà forse potrà capitare di trovare un anello d'oro, caro ricordo di famiglia, che persi in mare 50 anni fa, mentre facevo pesca subacquea. Ma Probabilmente quest'anno i cagliaritani per fare i bagni di mare dovranno andare, ogni domenica, in costa smeralda.
Oddio, ci sono più vicino altre spiagge bellissime, ma è meglio tenerle segrete, e mandare tutti in costa smeralda.