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Visualizza Versione Completa : Londra "assolve" la marjiuana:"fa meno male delle sigarette"



serpilla.ro
16-03-02, 11:40
"La marijuana dà meno assuefazione delle sigarette e dell'alcol": la commissione governativa britannica sull'abuso della droga spezza l'ennesima lancia di questi tempi in favore delle droghe leggere e propone di riclassificare la cannabis nella categoria B, la stessa degli steroidi anabolizzanti e del valium. "L'azione cardiovascolare della marijuana - spiega il rapporto - è simile agli effetti dell'esercizio fisico e probabilmente non pone rischi significanti alla salute degli adolescenti e dei giovani adulti".

Gli esperti medici ai quali il ministro dell'Interno David Blunkett aveva chiesto di studiare i pro e i contro di un ammorbidimento della legge sulle sostanze illecite ribaltano dunque la concezione medica della marijuana e sostengono che l'assunzione di cannabis potrebbe fare addirittura bene alla salute. Solamente se associata allo spinello, quindi all'assunzione mista a tabacco e carta, senza un vero e proprio filtro come quello delle sigarette, la cannabis ha un effetto negativo - spiega il rapporto - non tanto su neuroni e cervello quanto sul fisico in generale, perché lo spinello è più cancerogeno della sigaretta. Per il resto, "l'uso della marijuana non è associato a gravi problemi di salute in singoli individui o nella società".

Blunkett aveva annunciato l'intenzione di riclassificare la marijuana - l'uso personale con le nuove norme rimarrà un reato ma non comporterà l'arresto - nell'ottobre dell'anno scorso, a condizione, aveva detto, che il progetto fosse approvato da una commissione di esperti. Il via libera della commissione porterà a una modifica della legge esistente forse già il mese prossimo e, secondo gli esperti, la mancanza di una pena per l'uso personale non porterà a un aumento del consumo o del numero dei singoli consumatori di marijuana.

D'altronde basta fare come Clinton : non respirarla..................


:)

Gianmario
16-03-02, 14:19
Quindi senza filtro e cartina bisogna per forza comprarsi un ceylom?

spacca
16-03-02, 14:23
Originally posted by Gianmario
Quindi senza filtro e cartina bisogna per forza comprarsi un ceylom?

:ah :ah :ah

demian
16-03-02, 16:58
Originally posted by Gianmario
Quindi senza filtro e cartina bisogna per forza comprarsi un ceylom?

e mica si usa solo quello...

:D :D

Aeroplanino (POL)
16-03-02, 18:46
ci si può sempre fabbricare un bong...

se volete posto le istruzioni per farselo in casa...

bolivar
16-03-02, 18:49
Originally posted by demian


e mica si usa solo quello...

:D :D

questi vanno bene?:confused:

http://www.kariaprincess.com/nargile.jpg

serpilla.ro
16-03-02, 19:30
La questione dell'uso della marjuana per scopo terapeutico sta, dunque, prendendo sempre più piede. Non a caso il 30 luglio scorso, è stata registrata la piccola svolta antiproibizionista del Canada, con le nuove norme depenalizzanti decise dal parlamento di Ottawa che rendono legale l'utilizzo della marijuana a scopo terapeutico. Una lotta, inoltre che si sta combattendo anche all'interno dei confini degli Stati Uniti, dove la questione della liberalizzazione è stata aperta già da alcuni mesi.

Negli States, la Corte Suprema federale si oppone improrogabilmente alla liberalizzazione dell'uso della droga a scopo terapeutico, ma la pressione di alcuni stati potrebbe far cambiare le cose. È il caso del Nevada, dove è stata varata una legge che apre la strada all'utilizzo della marijuana per scopi medici e diminuisce le pene per il possesso di “erba” (una decisione arriva sull'onda di un referendum popolare), e della California, teatro di una recente disputa tra le autorità di San Francisco e la Corte Suprema.

Gianmario
16-03-02, 20:45
Originally posted by Aeroplanino
ci si può sempre fabbricare un bong...

se volete posto le istruzioni per farselo in casa...

Che raffinato che sei! i miei amci zecche la chiamano Bonga, il Ceylom: La Cila, il cilotto, in curva a Milano "il lotto".
Poi ci sono gli artigianali cinturoni e colli di bottiglia, il narghilè della foto.
C'è parecchia gente che si è fatta una cultura su queste cazzate, a me è toccato sentirle.......:(

bolivar
16-03-02, 22:34
Originally posted by Aeroplanino
ci si può sempre fabbricare un bong...

se volete posto le istruzioni per farselo in casa...

puoi postare............ tank;)

bolivar
17-03-02, 11:15
A che cosa ha portato l'atteggiamento proibizionista internazionale che di fatto si era espresso attraverso la compilazione di una lista di sostanze vietate? Di certo non ad eliminare le droghe che continuano a circolare ai nostri giorni più che mai attraverso il mercato clandestino andando ad arricchire la criminalità organizzata che lo gestisce. Anzi proprio in piena epoca proibizionista abbiamo assistito a un'incredibile diffusione delle droghe in generale che a partire dagli anni '60 e '70 cominciano a diventare un fenomeno di massa soprattutto a partire dall'epoca della contestazione giovanile e della beat generation. Questi movimenti hanno innescato processi di dimensione mondiale. Partiti dagli Stati Uniti, si sono poi estesi in Europa e in tutto il mondo soprattutto in seguito al '68, con prese di posizione internazionali pacifiste e contro la guerra, con manifesti prese di posizione morali, intellettuali ed artistiche molto forti. In questo contesto si inseriva anche una netta e consapevole apologia dell'uso di certe droghe. E la cultura delle droghe, in aperto contrasto con la cultura tradizionale, si ritrova e spesso caratterizza la letteratura, il cinema e la musica di quegli anni. Senza addentrarci in ricerche storiche che rischiano di diventare troppo ampie, basta citare i più popolari gruppi musicali, come i Beatles ed i Rolling Stones, i primi con l'esaltazione dei barbiturici in Yellow Submarine, i secondi in modo molto più esplicito con Sister Heroin o Brown Sugar. Sul piano della letteratura basta citare Jack Kerouac, teorico dell'esperienza totale e degli usi ed abusi di sesso, alcool e droga (On the Road, The Dharma Bums, Big Sur, Desolation Angels). Al cinema la pellicola più celebre in tal senso è forse Easy rider (1969), di Dennis Hopper con Peter Fonda e Jack Nicholson.

Negli anni '80 e '90, passata l'ondata e la moda della contestazione, la mentalità è però cambiata. I falsi luoghi comuni creati negli ani '50 a proposito della marijuana sono caduti. La tesi della droga di passaggio che porta all'eroina è ormai improponibile. Mentre il vero fatto innovativo a proposito di droghe è la sintesi di nuove droghe chimiche molto potenti e spesso distruttive che vengono immesse sul mercato, crack, extasy e via dicendo. La diffusione dello spinello in tutte le classi di età è molto alta e la cosa non scandalizza più nessuno, a parte il nuovo governo di centro-destra.

Scettico
17-03-02, 12:21
Originally posted by Gianmario
Quindi senza filtro e cartina bisogna per forza comprarsi un ceylom?

:D :D :D

Erwann
17-03-02, 16:43
Originally posted by serpilla.ro
"La marijuana dà meno assuefazione delle sigarette e dell'alcol": la commissione governativa britannica sull'abuso della droga spezza l'ennesima lancia di questi tempi in favore delle droghe leggere e propone di riclassificare la cannabis nella categoria B, la stessa degli steroidi anabolizzanti e del valium. "L'azione cardiovascolare della marijuana - spiega il rapporto - è simile agli effetti dell'esercizio fisico e probabilmente non pone rischi significanti alla salute degli adolescenti e dei giovani adulti".

Gli esperti medici ai quali il ministro dell'Interno David Blunkett aveva chiesto di studiare i pro e i contro di un ammorbidimento della legge sulle sostanze illecite ribaltano dunque la concezione medica della marijuana e sostengono che l'assunzione di cannabis potrebbe fare addirittura bene alla salute.
...


:)

Certi tentativi di legittimare certe "droghe leggere", fatti anche a livello di programmi televisivi, cantanti, film ecc. mi fanno un po' schifo.
Volete drogarvi con la marijuana? Fatelo! Cazzi vostri (a patto che non facciate danni) , ma non pretendete l'assurdo, con il paragonare (e il cercar di legittimare, sopratutto agli occhi degli adolescenti, come fa qualcuno) lo spinello o altro a livello del bicchiere di vino o di birra...
Il fatto che la marijuana, come altre droghe, possa essere "utile" a livello curativo per certe malattie è un altro discorso.

Faccio notare ancora questa frase che non ha bisogno di commenti:

"L'azione cardiovascolare della marijuana - spiega il rapporto - è simile agli effetti dell'esercizio fisico e probabilmente non pone rischi significanti alla salute degli adolescenti e dei giovani adulti".

Aeroplanino (POL)
17-03-02, 18:27
Allora, quanto segue sono le corrette istruzioni, frutto non di cultura, come dice Gianmario, ma semmai di necessità. Infatti quante volte, ragazzini, si è finiti a spendere le 20000 lire dallo zozzo che oltre al fumo cercava di rifilarci altre schifezze (grazie proibizionismo) e poi si è rimasti senza una lira per le cartine?
Oppure ce ne dimenticavamo...
Oppure era solo più "coreografico" fare il SECCHIELLO, che stupiva le ragazze e bombava i "principianti" che, come Clinton, non inspiravano???

Allora, componenti fondamentali del secchiello sono una bottiglia di pet vuota (vanno benissimo quelle dell'acqua minerale), una zuppiera o un insalatiera abbastanza capiente, e logicamente l'infuso.
Io discorrerò parlando di tabacco che, attenzione, nuoce gravemente alla salute!

Primo passo è la costruzione della sigaretta, io consiglio di usare cartine lunghe e tabacco non recuperato da sigarette (contengono catrame e mille altre schifezze) ma impacchettato (il gusto sceglietevelo voi, se poi volete aggiungere altri "aromi"...)

Secondo passo è il taglio, più o meno a metà etichetta, della bottiglia d'acqua, in modo netto e preciso. Sulla parte superiore, vicino al collo, si devono fare due fori, uno del diametro appena più piccolo della sigaretta, l'altro che si possa tappare con un dito.

Ora riempite la zuppiera di acqua.

Siete pronti? A questo punto inserite la bottiglia nell'acqua fino a pochi mm dai due fori, accendete la sigaretta e inseritela col filtro verso l'interno ed il corpo all'esterno della bottiglia nell'apposito foro. Con un dito tappate bene l'altro foro, assicuratevi che la sigaretta sia ben fissata e sollevate la bottiglia fino al limite inferiore stando attenti a non farla uscire dall'acqua.

Si crea così una camera in cui il fumo viene concentrato. Magia!

A questo punto non resta che, a turno, attaccarsi al foro chiuso col dito e spingere di nuovo la bottiglia verso l'acqua.

Buon divertimento!

Matteo

17-03-02, 18:40
Mi chiedo, cara signorina Serpilla.ro, come si possa assolvere qualcosa che fa meno male di qualcos'altro, ma che, pur sempre, fa male.

Cordialità

serpilla.ro
17-03-02, 18:41
Originally posted by Erwann



Faccio notare ancora questa frase che non ha bisogno di commenti:

"L'azione cardiovascolare della marijuana - spiega il rapporto - è simile agli effetti dell'esercizio fisico e probabilmente non pone rischi significanti alla salute degli adolescenti e dei giovani adulti".

Questa frase è stata scritta sul rapporto del ministro dell'interno inglese per cui vedi un po' tu.......................poi che il fumo e l'alcool facciano più male e uccidano mille volte più della maria credo sia sotto gli occhi di tutti, con una differenza però, che su questi ultimi lo stato ci guadagna con le tasse per cui proibire o limitare provocherebbe una grave perdita per l'erario, campagne contro il fumo ne sono state fatte ma tutte (e da tutti i governi) inefficaci , tanto che i fumatori stanno crescendo tra gli adolescenti .
Contro l'alcool , protetto dalle lobbies agrarie e confindustriali, ci si è limitati a vincolare gli spot televisivi dopo le 10 di sera, ma basta aprire un settimanale per scoprire la "cultura del vino e del liquore".
Questa è ipocrisia bella e buona, certo è molto più facile per Fini oggi e per d'Alema ieri criminalizzare lo spinello che combattere le reali fonti di dipendenza e di attentato alla salute pubblica......

serpilla.ro
17-03-02, 18:44
Originally posted by Osservatore
Mi chiedo, cara signorina Serpilla.ro, come si possa assolvere qualcosa che fa meno male di qualcos'altro, ma che, pur sempre, fa male.

Cordialità

mi chiedo sulla base di quali dati scientifici si possa sostenere questa affermazione.

Cordialmente.

17-03-02, 18:52
Originally posted by serpilla.ro


mi chiedo sulla base di quali dati scientifici si possa sostenere questa affermazione.

Cordialmente.

Gentile signorina Serpilla.ro, il titolo del suo post l'ho, per caso, scritto io?

Cordialità

serpilla.ro
17-03-02, 19:04
Originally posted by Osservatore


Gentile signorina Serpilla.ro, il titolo del suo post l'ho, per caso, scritto io?

Cordialità

Ha ragione:o ......anche se devo dire che il concetto di relatività è uno di quelli meno oggettivabili......................:)

serpilla.ro
17-03-02, 19:27
Originally posted by Osservatore


Gentile signorina Serpilla.ro, il titolo del suo post l'ho, per caso, scritto io?

Cordialità

Da New Scientist il Rapporto Cannabis degli esperti che l'OMS ha rifiutato. Questione politica?

"Funzionari dell'OMS a Ginevra hanno soppresso la pubblicazione di uno studio, considerato politicamente inopportuno, in cui si confermava quello che gli ormai attempati hippy sanno da decenni: la canapa indiana (Cannabis indica) è meno pericolosa dell'alcol o del tabacco. Secondo un documento pervenuto alla rivista inglese New Scientist, lo studio concludeva non solo che la canapa indiana fumata attualmente in tutto il mondo produce meno danni alla salute pubblica di quelli provocati dall'alcol o dalle sigarette, ma addirittura che questo resterebbe vero anche se il consumo di marijuana aumentasse fino ad euguagliare quello delle sostanze legali.

Lo studio avrebbe dovuto essere pubblicato in una relazione sugli effetti dannosi della canapa indiana, pubblicata nel dicembre scorso dall'OMS, ma è stato eliminato all'ultimo minuto dopo un'estenuante
discussione tra funzionari dell'OMS, gli esperti del settore che avevano preparato la relazione e un gruppo di consiglieri esterni. Lo studio sulla canapa indiana, il primo sull'argomento commissionato dall'OMS dopo 15 anni, era atteso con impazienza da medici e specialisti di tossicodipendenza. La giustificazione ufficiale dell'esclusione del confronto tra i derivati della canapa indiana e le altre sostanze legali è che
<< l'affidabilità e la rilevanza per la salute pubblica di tali confronti sono opinabili >>. All'interno ell'OMS c'è chi afferma che il confronto era scientificamente valido e che a determinarne la cancellazione sono state le pressioni politiche. A quanto pare sarebbero stati i rappresentanti dell'Istituto Nazionale degli Stati Uniti per il controllo e l'abuso di stupefacenti (US national institute on drug abuse) e del Programma internazionale delle Nazioni Unite per il controllo degli stupefacenti (UN international drug control programme) a mettere in guardia l'OMS rispetto all'eventualità che il confronto potesse giovare ai gruppi sostenitori della legalizzazione della canapa indiana.[...]

Un ricercatore, Billy Martine del Medical College di Richmond, Virginia, ha riferito che alcuni funzionari dell'OMS << sono andati fuori di testa >> quando hanno visto le bozze della relazione. La parte esclusa, nella versione che ci è pervenuta, dice che il motivo del confronto << non è di promuovere l'uso di una droga al posto di un'altra, ma piuttosto di eliminare i due pesi e le due misure con cui finora sono stati valutati gli effetti della Cannabis sulla salute >>. La relazione conclude, per esempio, che <<nelle società evolute la canapa indiana sembra ricoprire un ruolo molto secondario nello scatenare la violenza, al contrario dell'alcol>>. La canapa indiana è risultata preferibile anche in cinque dei sette confronti sui danni a lungo termine sulla salute. [...] E mentre l'esagerazione nel bere porta alla cirrosi, a gravi lesioni del cervello e aumenta la probabilità di incidenti e suicidi, la relazione conclude che << vi sono prove[...], che il consumo abituale e continuato della canapa indiana possa produrre leggeri difetti delle funzioni cognitive>>

David Concar, London

Meglio ubriachi o fumati
Forse il vero problema di tutte le sostanze, legali o meno, è proprio l'abuso. Ma nella nostra cultura l'abuso dell'alcol non è considerato catastrofico.

bolivar
17-03-02, 19:44
Il consumo di alcol in Italia

In Italia il consumo di alcol ha raggiunto negli anni livelli altissimi. Secondo l’Eurispes, nel 1999 sono stati consumati circa 47 milioni di ettolitri di alcol, tra vino e superalcolici. Significa che, considerando bambini ed astemi, in Italia si bevono qualcosa come 87 litri di alcol l’anno a testa. Se si guarda, poi, alla popolazione superiore ai quattordici anni il consumo pro capite sale a 105 litri.

In dettaglio, si consumano: 33 milioni di ettolitri di vino, di cui 15.000.000 al Nord, 6.500.000 al Centro e 11.500.000 nel Mezzogiorno. Il consumo pro capite è stato di 58 litri annui, circa una bottiglia di vino alla settimana.

Per il nostro Paese l’industria vinicola rappresenta una fonte di ricchezza essendo presenti sul territorio più di 1.000 imprese nelle quali sono impiegati circa 10.000 addetti. Si esporta il 40% della produzione che, dopo aver toccato una punta massima nel 1986 con quasi 77 milioni di ettolitri si è attestata intorno ai 60 milioni negli anni Novanta. Nel 1999 essa è stata di 59 milioni di ettolitri.

Il consumo di vino degli italiani è inferiore solo al consumo francese (59 litri pro capite) uguale a quello portoghese, superiore a quello svizzero (41 litri) o a quello tedesco (32). Chiude la classifica il Giappone con soli 2 litri a testa.

Significativo risulta anche il consumo domestico di vino. Nel 1999, secondo l’Eurispes, la spesa media mensile di vino per nucleo familiare si aggirava intorno alle 35.000 lire. La spesa complessiva risulta quindi di circa 8.400 miliardi annui. Il vino si compra soprattutto al supermercato nel 50%, nelle enoteche per il 27% e solo nel 7% da chi lo produce direttamente.

Per quel che concerne il consumo di birra, questo, nel 1999 in Italia, si è assestato a quota 13.500.000 ettolitri di cui 6.000.000 al Nord, 2.700.000 al Centro e 4.800.000 al Sud, con un consumo pro capite di 33,5 litri.

Per quanto riguarda, invece, i superalcolici: sono 25 i milioni di litri di grappa che consumano gli italiani (0,4 litri pro capite), con accanto 57 milioni di litri di superalcolici tra whiskey, gin, rum, brandy ecc, corrispondenti ad un litro pro capite.



I danni da alcol

In sintesi riportiamo nella tabella che segue le stime più significative (nazionali) relative all’impatto dei problemi alcolcorrelati sulla salute pubblica:


Fenomeno (*)
Italia

Bevitori
> 33.000.000

Bevitori problematici
> 4.000.000

Nuovi alcolisti per anno
> 50.000

Numero di alcolisti
1.500.000

Numero di decessi alcol-correlati
30.000

Prevalenza di PPAC in medicina generale
> 10%

Numero di ricoveri alcol-correlati
> 10%

Peso in DALYs (#)
10%

Stima minima dei costi biologici
11.000 miliardi

Stima dei costi non biologici
?


Tab 1 . Note di epidemiologia alcologica in Italia.
(*) I PPAC (Problemi e Patologie Alcolcorrelate) più frequenti sono: alcolismo; cirrosi del fegato; alcuni tumori; incidenti stradali, sul lavoro, domestici; seguono problemi quantitativamente meno rilevanti. (#) DALYs: Disabilty Adjusted Lost Years (Disabilità Aggiustata per Anni di Vita Persi), parametro che misura nel complesso i costi sanitari dovuti alla precocità di morte rispetto alla speranza di vita e gli anni vissuti da disabile. Rispetto a questo parametro, nei Paesi industrializzati, il peso dei Problemi Alcol-Correlati e quello dei Problemi Fumo-Correlati si equivalgono.
chi si preoccupa di questa dipendenza?

Erwann
17-03-02, 19:58
Qualcuno ha scritto che l'alcolismo è una buona cosa?:rolleyes:

La marijuana dà dipendenza:
a) fisica
b) psicologica

La predisposizione che porta a provare (e utilizzare) le "droghe leggere" porta anche a quelle più pesanti (ovvio che, per fortuna, solo una minoranza lo fa).

Ho detto la predisposizione.

Claude74
17-03-02, 20:15
Originally posted by Erwann
Qualcuno ha scritto che l'alcolismo è una buona cosa?:rolleyes:

La marijuana dà dipendenza:
a) fisica
b) psicologica

La predisposizione che porta a provare (e utilizzare) le "droghe leggere" porta anche a quelle più pesanti (ovvio che, per fortuna, solo una minoranza lo fa).

Ho detto la predisposizione.
L'alcool da dipendenza
a)fisica
b) psicologica
Idem le sigarette (delle quali sono io stesso "vittima")
Non so se esistono statistiche a riguardo, ma siamo sicuri che la prima esperienza di sballo da parte dei tossici sia avvnuta con l'erba? Io azzardo che sia avvenuta con l'alcool.
Se dici, inoltre, che la predisposizione che porta a consumare erba è la stessa che porta al consumo di altra roba, allora non puoi sostenere che l'erba, di per se stessa, porti all'uso della roba o delle paste. Se, per ipotesi, l'erba svanisse d'incanto, pensi che si smetterebbe di consumare eroina coca e paste? Io non credo. Il problema del contenimento e della prevenzione del disagio psichico, che poi è la causa delle dipendenze, è grosso e va certamente affrontato, ma se ne facciamo solo una questione penale, invece che affrontarlo, semplicemente lo rendiamo pure sociale, confinandolo nell'emarginazione.
Saluti

Erwann
17-03-02, 20:33
Ci sono le regole, scritte e non scritte.
La società non può accettare la droga, nello stesso modo in cui non può accettare (e cerca di recuperare) chi abusa dell'alcool.
E' così.
Se abbassi la soglia sulle "droghe leggere" la abbassi, inevitabilmente, anche su quelle pesanti

Claude74
17-03-02, 20:53
Originally posted by Erwann
Ci sono le regole, scritte e non scritte.
La società non può accettare la droga, nello stesso modo in cui non può accettare (e cerca di recuperare) chi abusa dell'alcool.
E' così.
Se abbassi la soglia sulle "droghe leggere" la abbassi, inevitabilmente, anche su quelle pesanti
La società non può accetare la droga, ma possibile che a rimetterci devono essere sempre gli stessi?
Se sei coerente, devi sostenere la riabilitazione forzata o, come molti vorrebbero per i consumatori di droga, il carcere per gli alcolisti. Inoltre devi sostenere una regolamentazione forte della vendita dell'alcool tale che ne minimizzi l'abuso.
Saluti

bom-bim-bom
17-03-02, 20:57
Originally posted by Erwann
Qualcuno ha scritto che l'alcolismo è una buona cosa?:rolleyes:

La marijuana dà dipendenza:
a) fisica
b) psicologica

La predisposizione che porta a provare (e utilizzare) le "droghe leggere" porta anche a quelle più pesanti (ovvio che, per fortuna, solo una minoranza lo fa).

Ho detto la predisposizione.

E' risaputo, detto, ridetto e stradetto (da studi scientifici non dalla comunità degli sballoni) che la maria non da dipendenza fisica e solo lieve dipendenza psicologica.

Niente a paragone della nicotina e dell'alcool o dei vari tranquillanti in libero commercio previa ricetta (tutte droghe).

Anche la tolleranza è bassissima (non devi assumere sempre più thc per sballarti, bastano sempre le stesse dosi).

Il pericolo "maria" è nelle teste bacate di gente che non sa di cosa parla.

Il paragone tra fumatore di hashish e alcolista non ha senso, perchè l'abuso di alcool è assai più dannoso a 360°.

Bisogna anche mettersi d'accordo ed essere coerenti.
Chi di voi (penso molti), fieri antidroga tutti d'un pezzo, ha alzato il gomito ad una festa etc. si è sballato.
Si è drogato.

A qualcuno di voi fanno schifo le persone che talvolta diventano "brille" in allegria compagnia?
Le vorreste arrestare?

Meno ipocrisie!

Io penso che a molta gente farebbe assai meglio una canna per rilassarsi e dormire che imbottirsi di tranquillanti che creano dipendenza fisica.

Intanto sulla base della pura ignoranza continuiamo ad ingrassare la mafia.

Antiproibizionismo.

Erwann
17-03-02, 21:08
Originally posted by Claude74

La società non può accetare la droga, ma possibile che a rimetterci devono essere sempre gli stessi?
Se sei coerente, devi sostenere la riabilitazione forzata o, come molti vorrebbero per i consumatori di droga, il carcere per gli alcolisti. Inoltre devi sostenere una regolamentazione forte della vendita dell'alcool tale che ne minimizzi l'abuso.
Saluti

Stavo parlando di norme sociali, le maniere forti le hai introdotte (adesso) tu.
Se rileggi più sopra ho scritto che per me uno (come immagino faccia l'animale che mi ha risposto sopra) può anche drogarsi, a patto che non faccia danno alle altre persone.
Ma non si pretendano legittimazioni sociali.

Erwann
17-03-02, 21:19
Originally posted by bom-bim-bom


E' risaputo, detto, ridetto e stradetto (da studi scientifici non dalla comunità degli sballoni) che la maria non da dipendenza fisica e solo lieve dipendenza psicologica.

Niente a paragone della nicotina e dell'alcool o dei vari tranquillanti in libero commercio previa ricetta (tutte droghe).

Anche la tolleranza è bassissima (non devi assumere sempre più thc per sballarti, bastano sempre le stesse dosi).

Il pericolo "maria" è nelle teste bacate di gente che non sa di cosa parla.

Il paragone tra fumatore di hashish e alcolista non ha senso, perchè l'abuso di alcool è assai più dannoso a 360°.

Bisogna anche mettersi d'accordo ed essere coerenti.
Chi di voi (penso molti), fieri antidroga tutti d'un pezzo, ha alzato il gomito ad una festa etc. si è sballato.
Si è drogato.

A qualcuno di voi fanno schifo le persone che talvolta diventano "brille" in allegria compagnia?
Le vorreste arrestare?

Meno ipocrisie!

Io penso che a molta gente farebbe assai meglio una canna per rilassarsi e dormire che imbottirsi di tranquillanti che creano dipendenza fisica.

Intanto sulla base della pura ignoranza continuiamo ad ingrassare la mafia.

Antiproibizionismo.


Allora tu ad un ragazzino diresti che può prendere la "maria" che tanto non è pericolosa?
A tuo figlio che discorso faresti?

E ancora...qualcuno in questo thread ha forse parlato a favore dei farmacisti? :D

Da quel che scrivi deduco che se tu hai bisogno di rilassarti ti fai una canna...quindi hai dipendenza psicologica? O ti serve se hai un dolore (che al momento ti farebbe passare). Dipendenza fisica?
E se qualcuno propone di usare la tua "maria" per uso terapeutico perchè lo fa? Perchè non dà effetti?

olivia
17-03-02, 21:52
[QUOTE]Originally posted by Claude74
Il problema del contenimento e della prevenzione del disagio psichico, che poi è la causa delle dipendenze, è grosso e va certamente affrontato, ma se ne facciamo solo una questione penale, invece che affrontarlo, semplicemente lo rendiamo pure sociale, confinandolo nell'emarginazione.
___________________________________________
il disagio psichico...il male di vivere questo è il vero problema da affrontare...per cui abbiamo bisogno di sostanze esogene che talvolta danno grave dipendenza....certo che con la proibizione non si va lontano secondo me....io penso che la maria non faccia guai più di tanto,sicuramente ne fa di più il fumo e l'alcol
saluti:)

bom-bim-bom
17-03-02, 21:55
Originally posted by Erwann


Allora tu ad un ragazzino diresti che può prendere la "maria" che tanto non è pericolosa?
A tuo figlio che discorso faresti?

Nient'affatto, quando venissi a conoscenza del fatto che si è fumato una canna gli farei la stessa ramanzina che gli farei alla prima sbronza.
Mi preoccuperei dei motivi che lo hanno indotto a farlo, stando attento che non ci siano disagi esistenziali dietro.

E non ne farei un dramma a meno che non sia una abitudine costante.

Ma di che età stai parlando?
Questo discorso può valere dai 16 anni in sù, prima potrebbe essere effettivamente pericoloso, come un ragazzino che si sbronzi usualmente.

Quando parlo di antiproibizionismo e di legalizzazione della cannabis intendo sempre per i maggiorenni.


E ancora...qualcuno in questo thread ha forse parlato a favore dei farmacisti? :D

E ci mancherebbe altro... :)


Da quel che scrivi deduco che se tu hai bisogno di rilassarti ti fai una canna...quindi hai dipendenza psicologica? O ti serve se hai un dolore (che al momento ti farebbe passare). Dipendenza fisica?
E se qualcuno propone di usare la tua "maria" per uso terapeutico perchè lo fa? Perchè non dà effetti?

Tu deduci troppo... e infatti sbagli.
Mi è capitato e potrebbe ricapitarmi ma di solito uso altri metodi che non hanno a che fare con l'introduzione di sostanze chimiche nel mio corpo.

Ma so che molta gente soffre di questo problema e si imbottisce di pasticche e gocce.
E nessuno li chiama drogati anche se lo sono.

Sul dolore dimostri ancora una volta la non conoscenza, infatti se hai un dolore ti consiglio un antidolorifico.
(Cmq il mio suggerimento è di provarla, giusto un esperimento per conoscere la terribile malignità di ciò che vuoi combattere).

Effetti ne ha, ovviamente. semplicemente non crea dipendenza fisica.

Se qualcuno propone usi terapeutici (si parla di medici) è perchè probabilmente ha possibilità terapeutiche, come tante altre medicine prese da erbe.

p.s. Non mi hai detto che ne pensi dell'uso gioviale e conviviale dell'alcool, senza sbronzarsi completamente, senza cadere nell'alcolismo, giusto quell'allegria di certi banchetti...
E se non la condanni avrai difficoltà a condannare l'uso non eccessivo della marijuana.

olivia
17-03-02, 21:57
[QUOTE]Originally posted by bom-bim-bom
[B]

E' risaputo, detto, ridetto e stradetto (da studi scientifici non dalla comunità degli sballoni) che la maria non da dipendenza fisica e solo lieve dipendenza psicologica.

Niente a paragone della nicotina e dell'alcool o dei vari tranquillanti in libero commercio previa ricetta (tutte droghe).

Anche la tolleranza è bassissima (non devi assumere sempre più thc per sballarti, bastano sempre le stesse dosi).

Il pericolo "maria" è nelle teste bacate di gente che non sa di cosa parla.

Il paragone tra fumatore di hashish e alcolista non ha senso, perchè l'abuso di alcool è assai più dannoso a 360°.
______________________________________________
credo che sia proprio così...anche a me risulta che da solo una modesta dipendenza psicologica..per cui non vedo una grossa pericolosità...è niente davvero rispetto alle sostanze che tu citi
ciao:)

Claude74
17-03-02, 22:24
Originally posted by Erwann



Allora tu ad un ragazzino diresti che può prendere la "maria" che tanto non è pericolosa?
A tuo figlio che discorso faresti?

E ancora...qualcuno in questo thread ha forse parlato a favore dei farmacisti? :D

Da quel che scrivi deduco che se tu hai bisogno di rilassarti ti fai una canna...quindi hai dipendenza psicologica? O ti serve se hai un dolore (che al momento ti farebbe passare). Dipendenza fisica?
E se qualcuno propone di usare la tua "maria" per uso terapeutico perchè lo fa? Perchè non dà effetti?
Se avessi un figlio e lo beccassi a fumare, credo che gli darei un sonoro ceffone, e gli direi se si è bevuto il cervello. Dopo gli chiederei se c'è qualcosa che non va, se sta male per qualcosa, gli chiederei "ma tu come vivi? Sei felice, sei triste....?"
Non è questo il punto. Perchè lo stesso farei se lo becassi ubriaco, mentra fumare sigarette, non saprei che dire, visto che le fumo anch'io. Il problema è di fare una seria campagna di prevenzione, e permetere la vendita sotto rigidi controlli. Partendo dal presuposto che l'unico modo per far smettere o non far iniziare è la persuasione. Non perchè bisogna essere buoni, ma perchè non ci sono alternativa efficaci. O c'è la persuasione al non uso, l'educazione alla sobrietà, o c'è l'emarginalizzazione, che ha come risultato l'esatto opposto degli scopi che ci si era posti.
saluti

bom-bim-bom
17-03-02, 22:33
Originally posted by Claude74

Se avessi un figlio e lo beccassi a fumare, credo che gli darei un sonoro ceffone, e gli direi se si è bevuto il cervello. Dopo gli chiederei se c'è qualcosa che non va, se sta male per qualcosa, gli chiederei "ma tu come vivi? Sei felice, sei triste....?"
Non è questo il punto. Perchè lo stesso farei se lo becassi ubriaco, mentra fumare sigarette, non saprei che dire, visto che le fumo anch'io. Il problema è di fare una seria campagna di prevenzione, e permetere la vendita sotto rigidi controlli. Partendo dal presuposto che l'unico modo per far smettere o non far iniziare è la persuasione. Non perchè bisogna essere buoni, ma perchè non ci sono alternativa efficaci. O c'è la persuasione al non uso, l'educazione alla sobrietà, o c'è l'emarginalizzazione, che ha come risultato l'esatto opposto degli scopi che ci si era posti.
saluti

Vedi Claude parlare di figlio è un pò vago...

Se tuo figlio che fuma come te, ha 11 anni, non penso che non avresti nulla da ridire perchè fumi anche tu.

Se tuo figlio che si fuma le canne ha 20 anni, forse non glielo daresti il ceffone, gli faresti un bel discorsetto etc.

Claude74
17-03-02, 22:37
Originally posted by bom-bim-bom


Vedi Claude parlare di figlio è un pò vago...

Se tuo figlio che fuma come te, ha 11 anni, non penso che non avresti nulla da ridire perchè fumi anche tu.

Se tuo figlio che si fuma le canne ha 20 anni, forse non glielo daresti il ceffone, gli faresti un bel discorsetto etc.
Beh sì, immaginavo un figlio adolescente....
cmq, nel caso del ventenne, altro che discorsetto che gli farei!

Erwann
17-03-02, 23:55
Vedo che sul buon senso ci siamo;)

Ribadisco le mie posizioni: una società "sana" è come quel genitore che non può accettare un figlio minorenne che si droga (o beve) o uno adulto che abusa di certe sostanze.

Sulle medicine la penso come bom-bam-bo, meglio prenderne il meno possibile cercando di curare la causa e non gli effetti.


Salute!
:K

Skepto
18-03-02, 00:22
Secondo quello i dati che abbiamo in nostro possesso, le leggi riguardanti l'uso dell'alcool, del tabacco e della canapa indiana dovrebbero essere le stesse (ad eccezione degli usi terapeutici o in generale non droganti, per cui l'alcool sarebbe utilizzabile come conservante e la canapa per produrre carta, tessuti e medicinali per combattere l'anoressia senza che si applichi necessariamente la stessa regolamentazione per le tre sostanze).

serpilla.ro
18-03-02, 11:39
Originally posted by Skepto
Secondo quello i dati che abbiamo in nostro possesso, le leggi riguardanti l'uso dell'alcool, del tabacco e della canapa indiana dovrebbero essere le stesse (ad eccezione degli usi terapeutici o in generale non droganti, per cui l'alcool sarebbe utilizzabile come conservante e la canapa per produrre carta, tessuti e medicinali per combattere l'anoressia senza che si applichi necessariamente la stessa regolamentazione per le tre sostanze).

Mi sfugge qualche cosa?:confused:

serpilla.ro
18-03-02, 11:49
Originally posted by Erwann
Vedo che sul buon senso ci siamo;)

Ribadisco le mie posizioni: una società "sana" è come quel genitore che non può accettare un figlio minorenne che si droga (o beve) o uno adulto che abusa di certe sostanze.

Sulle medicine la penso come bom-bam-bo, meglio prenderne il meno possibile cercando di curare la causa e non gli effetti.


Salute!
:K

Ma una società come tu dici "sana" definisce delle regole volte a tutelare la salute dei suoi cittadini, vedi secondo me gli sforzi individuali e famigliari volti a ridurre l'abuso sono encomiabili (non darei però molti schiaffi, ma preferirei il dialogo :) ), ma non bastano.
Una società è fatta di regole scritte e di valori condivisi, qui la posta in gioco è : reprimere o prevenire.
Che senso ha ad esempio reintrodurre la dose minima, o criminalizzare comportamenti non devianti e poi assistere impassibili alle stragi fatte da autisti ubriachi o da ragazzi impasticcati?
Vedi la mia impressione è che lo spinello venga combattuto più per il tipo di valori che evoca, che per il danno effettivo che provoca , e questo non mi sta bene perchè non vedo altrettanto rigore per le altre sostanze che creano dipendenza.
In Olanda ed in Svizzera il numero dei tossici è diminuito da quando si è liberalizzato l'uso della marijuana (regolamentandolo però rigidamente), e i fenomeni delinquenziali legati allo spaccio (questi si interessati a far fare il salto ai ragazzi dallo spinello alla cocaina o all'eroina) si sono ridotti drasticamente.
Trovo ipocrita la politica fatta dal centro sinistra (leggi dure non applicate) e ottusa quella del centrodestra (reprimere-reprimere-reprimere).

Claude74
18-03-02, 12:15
Originally posted by serpilla.ro


Ma una società come tu dici "sana" definisce delle regole volte a tutelare la salute dei suoi cittadini, vedi secondo me gli sforzi individuali e famigliari volti a ridurre l'abuso sono encomiabili (non darei però molti schiaffi, ma preferirei il dialogo :) ), ma non bastano.
Una società è fatta di regole scritte e di valori condivisi, qui la posta in gioco è : reprimere o prevenire.
Che senso ha ad esempio reintrodurre la dose minima, o criminalizzare comportamenti non devianti e poi assistere impassibili alle stragi fatte da autisti ubriachi o da ragazzi impasticcati?
Vedi la mia impressione è che lo spinello venga combattuto più per il tipo di valori che evoca, che per il danno effettivo che provoca , e questo non mi sta bene perchè non vedo altrettanto rigore per le altre sostanze che creano dipendenza.
In Olanda ed in Svizzera il numero dei tossici è diminuito da quando si è liberalizzato l'uso della marijuana (regolamentandolo però rigidamente), e i fenomeni delinquenziali legati allo spaccio (questi si interessati a far fare il salto ai ragazzi dallo spinello alla cocaina o all'eroina) si sono ridotti drasticamente.
Trovo ipocrita la politica fatta dal centro sinistra (leggi dure non applicate) e ottusa quella del centrodestra (reprimere-reprimere-reprimere).
"Vedi la mia impressione è che lo spinello venga combattuto più per il tipo di valori che evoca, che per il danno effettivo che provoca , e questo non mi sta bene perchè non vedo altrettanto rigore per le altre sostanze che creano dipendenza"
Ed è questa l'insensatezza del proibizionismo, almeno quello nostrano. Il drogarsi viene ritenuto IMMORALE, tanto immorale da diventare illegale. Se si ritiene il farsi del male degno dell'illegalità, allora si devono punire tutti quei comportamenti che hanno come conseguenza un consapevole danno a se stessi.
Ma tutto ciò non ha senso! Io credo che si debba vedere la cosa solo dal punto di vista medico. La moralità o meno del drogarsi deve essere lasciata alla coscienza del singolo (maggiorenne), mentre l'unico dato che può prendere in considerazione lo Stato è quello della dannosità alla salute. Ma oggi si confonde tra danno fisico e "danno" morale, quando queste sono due cose distinte.
Questa identificazione porta a dei paradossi (parlo, ovviamente, dela danno causato a se stessi, e non a terzi), perchè seguendo questa linea di pensiero si dovrebbe punire gli anoressici, o gli obesi, i quali causano un danno consapevole a se stessi. Certo,si dice, che il drogarsi porta adm una perdita potenzialmente, anche se non necessariamente, massiccia in termini di "efficienza sociale e senso della responsabilità, ma nemmeno si può pensare di proibire l'irresponsabilità per legge! Chi è irresponsabile pagherà "spontaneamente" le sue colpe. Andrà male sul lavoro? Lo licenzieranno, e giustamente....non riuscirà più a studiare? Lo bocceranno, e giustamente.
Saluti

non_registrato
18-03-02, 18:58
Gentile signorina Serpilla,
la supplico: cambi il suo avatar.
E' troppo gradevole per i miei gusti.
Rispettosamente suo.

Skepto
18-03-02, 19:49
Originally posted by serpilla.ro


Mi sfugge qualche cosa?:confused:

Ehm... volevo dire che, in base a quei dati e quegli studi che abbiamo a disposizione, è assurdo mantenere regole diverse per le tre sostanze in questione, eccetto forse per gli usi industriali.

Gianmario
18-03-02, 21:08
Volevo chidere agli antipro come giudicano uno stato "spacciatore" e se si rendono conto che vendendo erba,fumo ecc. ecc. finanzierebbero il narcotraffico internazionale che praticamente verrebe legalizzato anch'esso.

Claude74
18-03-02, 21:45
Originally posted by Gianmario
Volevo chidere agli antipro come giudicano uno stato "spacciatore" e se si rendono conto che vendendo erba,fumo ecc. ecc. finanzierebbero il narcotraffico internazionale che praticamente verrebe legalizzato anch'esso.
Mah....se proprio non si tollera che lo Stato possa vendere l'erba (ma ricordiamoci che è lo Stato a vendere il tabacco, causa CERTA di morte), lo si potrebbe far fare da privati, i quali si impegnino a rispettare le restrizioni. Non saprei andare troppo nei dettagli organizzativi della questione. Si potrbbero legalizzare le coltivazioni i Italia....non so, cmq, quello che mi preme di più è il principio.
saluti

Erwann
18-03-02, 22:42
Originally posted by serpilla.ro


...
Vedi la mia impressione è che lo spinello venga combattuto più per il tipo di valori che evoca, che per il danno effettivo che provoca , e questo non mi sta bene perchè non vedo altrettanto rigore per le altre sostanze che creano dipendenza.
In Olanda ed in Svizzera il numero dei tossici è diminuito da quando si è liberalizzato l'uso della marijuana (regolamentandolo però rigidamente), e i fenomeni delinquenziali legati allo spaccio (questi si interessati a far fare il salto ai ragazzi dallo spinello alla cocaina o all'eroina) si sono ridotti drasticamente.
Trovo ipocrita la politica fatta dal centro sinistra (leggi dure non applicate) e ottusa quella del centrodestra (reprimere-reprimere-reprimere).

Quali valori evocherebbe lo spinello?

Per quel che riguarda le esperienze di Olanda e Svizzera, quei dati lì tanto trionfali non li conosco proprio.
Insomma, bisogna vedere le statistiche, fatte possibilmente da istituti di ricerca indipendenti

Per me, fino a prova contraria:

A) + droga = + droga

B)Prezzo+ basso e legalizzazione = + consumo

C) Credo che lo spaccio da parte delle organizzazioni criminali continuerebbe comunque (con possibili integrazioni a valle?:rolleyes: )
e magari con
anche il rischio (dato "l'ufficializzazione") di una minore vigilanza.

bom-bim-bom
18-03-02, 22:57
Originally posted by Erwann
Sulle medicine la penso come bom-bam-bo, meglio prenderne il meno possibile cercando di curare la causa e non gli effetti.

:K


Ciò mi riempie di gioia, Ermanno.

Ma mi raccomando non bere troppo, fa male al fegato e poi le medicine le devi prendere per forza.

Erwann
18-03-02, 23:03
Originally posted by bom-bim-bom


Ciò mi riempie di gioia, Ermanno.

Ma mi raccomando non bere troppo, fa male al fegato e poi le medicine le devi prendere per forza.

:lol

Non ti preoccupare per me:D

Salute!:K

bom-bim-bom
18-03-02, 23:10
Originally posted by Claude74
Ed è questa l'insensatezza del proibizionismo, almeno quello nostrano. Il drogarsi viene ritenuto IMMORALE, tanto immorale da diventare illegale. Se si ritiene il farsi del male degno dell'illegalità, allora si devono punire tutti quei comportamenti che hanno come conseguenza un consapevole danno a se stessi.


Non è vero.

Il drogarsi non viene sempre "ritenuto IMMORALE, tanto immorale da diventare illegale".
Il discorso è relativo ed è collegato agli stereotipi culturali.

Drogarsi con l'alcool, laddove non sfoci nell'alcolismo, non è affatto ritenuto immorale, anzi suscita il più delle volte sorrisini e ammiccamenti.

Se un tizio ti racconta che al pranzo di matrimonio dell'altro giorno tutti erano un pò brilli (traduz. tutti erano un pò drogati) e tutti ridevano e cantavano, tu non lo reputi una persona indegna.

Questa io la chiamo ipocrisia della società.

bom-bim-bom
18-03-02, 23:14
Originally posted by Erwann


:lol

Non ti preoccupare per me:D

Salute!:K

Sono un tipo apprensivo ;)

Alla tua :K

Claude74
19-03-02, 00:39
Originally posted by bom-bim-bom


Non è vero.

Il drogarsi non viene sempre "ritenuto IMMORALE, tanto immorale da diventare illegale".
Il discorso è relativo ed è collegato agli stereotipi culturali.

Drogarsi con l'alcool, laddove non sfoci nell'alcolismo, non è affatto ritenuto immorale, anzi suscita il più delle volte sorrisini e ammiccamenti.

Se un tizio ti racconta che al pranzo di matrimonio dell'altro giorno tutti erano un pò brilli (traduz. tutti erano un pò drogati) e tutti ridevano e cantavano, tu non lo reputi una persona indegna.

Questa io la chiamo ipocrisia della società.
Sì è vero. Semplicemente la gente non ritiene l'eccedere con l'alcool un drogarsi......dicono che è "culturale",.....allora, mi chiedo, i morti per alcool, che mi dicono essere parecchi, fanno anch'essi parte della nostra cultura? Questo discorso non deve essre inteso come proibizionista sull'alcool, anche se io, francamente, dei controlli belli rigidi e delle punizioni salate almeno a chi vende alcool ai minorenni le metterei.
Saluti

Tomás de Torquemada
19-03-02, 02:19
Non l'ho ancora letto (avendo acquistato la rivista solo nel pomeriggio...), però mi sembra interessante il dossier La verità sugli spinelli pubblicato sul numero di aprile di Focus...

Saluti.

bom-bim-bom
19-03-02, 10:34
Originally posted by Claude74

Sì è vero. Semplicemente la gente non ritiene l'eccedere con l'alcool un drogarsi......dicono che è "culturale",.....allora, mi chiedo, i morti per alcool, che mi dicono essere parecchi, fanno anch'essi parte della nostra cultura? Questo discorso non deve essre inteso come proibizionista sull'alcool, anche se io, francamente, dei controlli belli rigidi e delle punizioni salate almeno a chi vende alcool ai minorenni le metterei.
Saluti

Io sono per una maggiore libertà della sfera privata in queste cose ma con regole precise concernenti l'interazione con gli altri.
Per fare un esempio stroncherei chi guida in stato di qualsivoglia ebbrezza.

serpilla.ro
19-03-02, 12:32
Originally posted by Erwann


Quali valori evocherebbe lo spinello?



La cultura dello spinello è legata al movimento del '68, alla beat generation , al rock and roll e ad alcune frange del movimento hippy, tutto va in direzione opposta all'aria che tira in questo momento nel nord del mondo.

serpilla.ro
19-03-02, 12:34
Originally posted by non_registrato
Gentile signorina Serpilla,
la supplico: cambi il suo avatar.
E' troppo gradevole per i miei gusti.
Rispettosamente suo.

Potrebbe coraggiosamente presentarsi con gli altri 10 nick con cui posta in questi forums............................................ ....................

Erwann
19-03-02, 14:12
Originally posted by serpilla.ro


La cultura dello spinello è legata al movimento del '68, alla beat generation , al rock and roll e ad alcune frange del movimento hippy, tutto va in direzione opposta all'aria che tira in questo momento nel nord del mondo.

:confused:
Puoi essere più precisa? Non sarà che stai dando alla "cultura dello spinello" :rolleyes: dei meriti che non ha? (o comunque che non ha esclusivamente?).

Mi sembra molto triste che tutto quel movimento si possa riassumere nella "cultura dello spinello", e se penso ai tanti personaggi pubblici (sopratutto personaggi dello spettacolo) che pubblicizzano quella droga in TV non mi viene certo da pensare a molti valori...

Uno potrebbe essere "fare un cazzo e fregarsene di quello che succede", "ignora i problemi e pensa appena a divertirti", "sputtana i valori che sembrano dettare regole troppo rigide".

Non sto dicendo che chi fuma spinelli si comporta così, sto solo provando a rilanciare: non sarà che i "valori" evocati dallo spinello, alla fin fine, sono quelli lì?

bom-bim-bom
19-03-02, 14:41
Originally posted by Erwann


:confused:
Puoi essere più precisa? Non sarà che stai dando alla "cultura dello spinello" :rolleyes: dei meriti che non ha? (o comunque che non ha esclusivamente?).

Mi sembra molto triste che tutto quel movimento si possa riassumere nella "cultura dello spinello", e se penso ai tanti personaggi pubblici (sopratutto personaggi dello spettacolo) che pubblicizzano quella droga in TV non mi viene certo da pensare a molti valori...

Uno potrebbe essere "fare un cazzo e fregarsene di quello che succede", "ignora i problemi e pensa appena a divertirti", "sputtana i valori che sembrano dettare regole troppo rigide".

Non sto dicendo che chi fuma spinelli si comporta così, sto solo provando a rilanciare: non sarà che i "valori" evocati dallo spinello, alla fin fine, sono quelli lì?

I valori dietro lo spinello sono gli stessi che stanno dietro all'alzatina di gomito.
Non c'è bisogno di spremersi le meningi basta applicare lo stesso discorso.
Una pratica che esiste da sempre lo sballo (con diverse sostanze ma soprattutto l'alcool), in risposta ad esigenze che son nate e cresciute con l'uomo.

C'è chi lo fa una volta alla settimana, chi una volta al mese, chi una volta all'anno, chi assiduamente, ogni tot ore.

Così se uno si sbronzicchia una volta ogni tanto, gli dico bravo, ogni tanto fa bene evadere.
Se si sbronza ogni giorno cerco di capire che problemi psicologici ha.

E' un discorso semplicino semplicino ma son confidente del fatto che sia corretto.

Claude74
19-03-02, 14:58
Io i valori le lascerei da parte. Personalmente conosco persone di estrema destra che fumano canne a tutto spiano, e antiglobal convinti che non fumerebbero nemmeno a pagarli. La cultura dello spinello mi sembra un pò datata. Non c'è niente che accomuna i consumatori oltre il mero dato del consumo.
Saluti

Claude74
19-03-02, 15:45
A proposito dei danni dell'alcool:D


Da La Repubblica

Matrimonio finisce in rissa
Lo sposo stende la sposina



BOLZANO - Dal colpo di fulmine ai pugni in faccia, il passo può essere breve. Lo ha scoperto, a sue spese, una neosposina per la quale, quello del matrimonio, resterà davvero, e per sempre, un giorno indimenticabile.

E' accaduto a Merano, in provincia di Bolzano, a un banchetto nuziale organizzato in un castello di Maia Alta, zona residenziale del centro altoatesino. Giovane la coppia festeggiata, del tutto normale in una zona dove ci sposa presto, in ossequio al motto tedesco "Kinder, Kirche, Küche", ovvero "bambini, chiesa e cucina". Lui è un ristoratore 22enne proveniente da Valtina, minuscolo paese di montagna della Val Passiria. Lei è una ragazza di Silandro, che lo ha conosciuto tre mesi fa e si è innamorata.

I due ragazzi decidono dunque di sposarsi e organizzano un bel ricevimento a Maia Alta. La serata si svolge fra canti, risate e bevute di buon vino, anche quello prodotto dalle generose colline di Merano. Un po' troppo vino, però. Al punto che alcuni invitati si lasciano andare a battute piuttosto pesanti sul conto della sposina. Il marito non gradisce e si infervora nelle rimostranze, poi comincia a sferrare pugni e calci a destra e a manca.

Capita però che sia proprio lui il più ubriaco di tutti. Così il primo manrovescio che va a segno, fra quelli menati alla cieca, prende in piena faccia la ragazza, che finisce lunga distesa in mezzo alla sala. A complicare le cose e a dare alla vicenda un ulteriore tocco di pochade, al ricevimento c'è anche l'ex fidanzato della fanciula, rimasto in buoni rapporti sia con lei che con il suo "rivale". Come nella scena finale del Laureato, il ragazzo si fa avanti per prendere per il collo lo sposo. Dati i trascorsi, un'occasione da non perdere.

Quando arrivano i carabinieri, la scena si presenta così. Gli invitati si sono volatilizzati. Lo sposino e la sposina aspettano malconci e soli sul piazzale del castello. I due vengono portati all'ospedale di Merano, lui ricoverato in coma etilico, lei medicata - ancora in abito nuziale - per lesioni al volto. "Non è possibile che sia accaduta una cosa simile - piange ora la ragazza - Ditemi che è stato un brutto sogno".

(19 marzo 2002)

serpilla.ro
19-03-02, 16:59
Originally posted by Erwann


:confused:
Puoi essere più precisa? Non sarà che stai dando alla "cultura dello spinello" :rolleyes: dei meriti che non ha? (o comunque che non ha esclusivamente?).

Mi sembra molto triste che tutto quel movimento si possa riassumere nella "cultura dello spinello", e se penso ai tanti personaggi pubblici (sopratutto personaggi dello spettacolo) che pubblicizzano quella droga in TV non mi viene certo da pensare a molti valori...

Uno potrebbe essere "fare un cazzo e fregarsene di quello che succede", "ignora i problemi e pensa appena a divertirti", "sputtana i valori che sembrano dettare regole troppo rigide".

Non sto dicendo che chi fuma spinelli si comporta così, sto solo provando a rilanciare: non sarà che i "valori" evocati dallo spinello, alla fin fine, sono quelli lì?

Premetto che sono assolutamente d'accordo con te che non va enfatizzato e reso onnicomprensivo il concetto di "cultura dello spinello " e quindi implicitamente sono d'accordo anche con Claude74; credo però di dovere una spiegazione per meglio chiarire il mio post.

Il senso che voglio dare alla parola cultura è di natura antropologica e sociale, molti infatti abbinano allo spinello i valori della trasgressione, cioè chi "fuma" trasgredisce rispetto alle regole sociali che sono definite dal comune sentire.

La colpa non è quindi il "fumo" o il fumare in sè, ma la trasgressione, discorsi analoghi si potrebbero fare sulla sessualità o su altri fattori che cementano il conformismo sociale (musica, abiti ecc ecc).

Altri "vizi" sociali non sono invece considerati trasgressioni, come ad esempio il bere, il fumare , o avere un amante...... .

E' in questo contesto che dico che la colpevolizzazione è di natura culturale , personamente poi sottoscrivo quanto dice bom-bim-bom e cioe:
I valori dietro lo spinello sono gli stessi che stanno dietro all'alzatina di gomito.
Non c'è bisogno di spremersi le meningi basta applicare lo stesso discorso.
Una pratica che esiste da sempre lo sballo (con diverse sostanze ma soprattutto l'alcool), in risposta ad esigenze che son nate e cresciute con l'uomo.

C'è chi lo fa una volta alla settimana, chi una volta al mese, chi una volta all'anno, chi assiduamente, ogni tot ore.

Così se uno si sbronzicchia una volta ogni tanto, gli dico bravo, ogni tanto fa bene evadere.
Se si sbronza ogni giorno cerco di capire che problemi psicologici ha.

E' un discorso semplicino semplicino ma son confidente del fatto che sia corretto.

bom-bim-bom
19-03-02, 18:11
Originally posted by serpilla.ro

Il senso che voglio dare alla parola cultura è di natura antropologica e sociale, molti infatti abbinano allo spinello i valori della trasgressione, cioè chi "fuma" trasgredisce rispetto alle regole sociali che sono definite dal comune sentire.

La colpa non è quindi il "fumo" o il fumare in sè, ma la trasgressione, discorsi analoghi si potrebbero fare sulla sessualità o su altri fattori che cementano il conformismo sociale (musica, abiti ecc ecc).


Ed io sottoscrivo questa tua analisi. Molto vera.

non_registrato
19-03-02, 20:50
Originally posted by serpilla.ro


Potrebbe coraggiosamente presentarsi con gli altri 10 nick con cui posta in questi forums............................................ ....................

Gentilissima signorina,
la informo che lei è molto lontana dall'aver indovinato la mia identità, attribuendomi l'utilizzo di cloni che non posseggo. Del resto, chi non si aspetta l'inaspettato non troverà la verità. Sono d'accordo con i suoi punti di vista e ritengo che lei potrà essere una presenza importante in questo forum, ma credo sia il caso che non la disturbi oltre.
Cordialmente suo.

Erwann
19-03-02, 21:20
E infatti il discorso è proprio di tipo culturale e per capire come la società perpecisce e reagisce alla droga (e solo ciò che viene chiamato droga, spinello compreso) bisogna appunto comprendere quello che le droghe evocano.

Evocano trasgressione? Evocano atteggiamenti potenzialmente distruttivi per l'equilibrio della società?

In tal caso non c'è proprio da stupirsi se il drogarsi è visto come una cosa negativa.

E il paragone col vino non sta in piedi, visto che il vino fa parte della nostra tradizione, è "integrato" nella cultura, non ne è estraneo.

Se il sistema di valori che tiene in piedi la società viene attaccato è normale che questa faccia scattare un meccanismo di difesa.

Wolare
19-03-02, 21:26
Originally posted by Osservatore
Mi chiedo, cara signorina Serpilla.ro, come si possa assolvere qualcosa che fa meno male di qualcos'altro, ma che, pur sempre, fa male.

Cordialità E Lei quale senso della misura ha se permette di far incarcerare chi consuma ciò che fa male meno del tabacco e dell'alcool ???
A tutt'oggi deve sapere che le -NON droghe- (le canne...) non hanno ancora ammazzato nessuno, salvo se mescolate con il criminale Proibizionismo....che ha causato e continua a causare giovani vittime trovate impiccate in carcere.
Saluto
http://www.flipnews.org/img/flipani2.gif
Wolare

<FONT COLOR="Purple"> Scusate! Avete visto qualche Radicale Italiano dibattere nei salotti "buoni" della TV ?
LA GENTE BEN INFORMATA NON PUO' ESSERE TRUFFATA</FONT c>
www.radicali.it (http://www.radicali.it)

bom-bim-bom
19-03-02, 21:27
Originally posted by Erwann

E il paragone col vino non sta in piedi, visto che il vino fa parte della nostra tradizione, è "integrato" nella cultura, non ne è estraneo.

Se il sistema di valori che tiene in piedi la società viene attaccato è normale che questa faccia scattare un meccanismo di difesa.

Le culture cambiano, già tra le nuove generazioni lo spinello non è più neanche trasgressivo, è una cosa normale anche per chi non ne fa uso.

E le attuali nuove generazioni diventeranno quelle che fanno la cultura dominante.

Erwann
19-03-02, 21:34
Originally posted by bom-bim-bom


Le culture cambiano, già tra le nuove generazioni lo spinello non è più neanche trasgressivo, è una cosa normale anche per chi non ne fa uso.

E le attuali nuove generazioni diventeranno quelle che fanno la cultura dominante.

Già, e voglio proprio vedere che cultura salterà fuori...

Il progetto è ormai chiaro: creare un grande mercato di consumatori alienati e senza radici reali (così + deboli e influenzabili).:rolleyes:

bom-bim-bom
19-03-02, 21:41
Originally posted by Erwann


Già, e voglio proprio vedere che cultura salterà fuori...

Il progetto è ormai chiaro: creare un grande mercato di consumatori alienati e senza radici reali (così + deboli e influenzabili).:rolleyes:

Al di fuori del discorso proibizionismo, trovo che tu abbia detto una cosa per molti versi vera.

La società consumistica.
Percorso di vita: Produci, consuma, crepa.

Ma io sono ottimista, come per gli adolescenti, l'umanità sta attraversando una fase problematica di sviluppo.

Wolare
19-03-02, 21:42
Originally posted by Erwann


Già, e voglio proprio vedere che cultura salterà fuori...

Il progetto è ormai chiaro: creare un grande mercato di consumatori alienati e senza radici reali (così + deboli e influenzabili).:rolleyes:
Deboli? influenzabili?...Fatti prima una canna....eeeh! :)...poi ne riparliamo

serpilla.ro
19-03-02, 21:45
Originally posted by Wolare
E Lei quale senso della misura ha se permette di far incarcerare chi consuma ciò che fa male meno del tabacco e dell'alcool ???
A tutt'oggi deve sapere che le -NON droghe- (le canne...) non hanno ancora ammazzato nessuno, salvo se mescolate con il criminale Proibizionismo....che ha causato e continua a causare giovani vittime trovate impiccate in carcere.
Saluto
http://www.flipnews.org/img/flipani2.gif
Wolare

<FONT COLOR="Purple"> Scusate! Avete visto qualche Radicale Italiano dibattere nei salotti "buoni" della TV ?
LA GENTE BEN INFORMATA NON PUO' ESSERE TRUFFATA</FONT c>
www.radicali.it (http://www.radicali.it)

:) grazie;)

Claude74
19-03-02, 21:48
Originally posted by Erwann
E infatti il discorso è proprio di tipo culturale e per capire come la società perpecisce e reagisce alla droga (e solo ciò che viene chiamato droga, spinello compreso) bisogna appunto comprendere quello che le droghe evocano.

Evocano trasgressione? Evocano atteggiamenti potenzialmente distruttivi per l'equilibrio della società?

In tal caso non c'è proprio da stupirsi se il drogarsi è visto come una cosa negativa.

E il paragone col vino non sta in piedi, visto che il vino fa parte della nostra tradizione, è "integrato" nella cultura, non ne è estraneo.

Se il sistema di valori che tiene in piedi la società viene attaccato è normale che questa faccia scattare un meccanismo di difesa.
Il vino che ieri sera, al baretto nel quale mi sono comprato, legalmente, la mia droga, della quale non riesco a fare a meno, faceva bestemmiare tutti i santi e tutti gli apostoli ad un vecchio, paonazzo, instabile sulle sue gambe, ridicolo e fastidioso, penoso d'una violenza impotente....quel vino lì, intendi?
anche quel vecchio fa parte della nostra cultura? Il vino che rendeva un mio prozio, che ho conosciuto, dopo la disintossicazione, persona buona e schietta, una belva nei confronti della moglie, che l'ha sopportato così per vent'anni?
Vabbene essere proibizionisti, ma suggerisco argomenti meno bizzarri per sostenere l'evidente incongruenza tra liceità dell'alcool( e fosse solo il vino, poi!) e illiceità dei derivati della cannabis.
Saluti

serpilla.ro
19-03-02, 21:55
Originally posted by non_registrato


Gentilissima signorina,
la informo che lei è molto lontana dall'aver indovinato la mia identità, attribuendomi l'utilizzo di cloni che non posseggo. Del resto, chi non si aspetta l'inaspettato non troverà la verità. Sono d'accordo con i suoi punti di vista e ritengo che lei potrà essere una presenza importante in questo forum, ma credo sia il caso che non la disturbi oltre.
Cordialmente suo.

:o

Erwann
19-03-02, 22:00
Originally posted by bom-bim-bom


Al di fuori del discorso proibizionismo, trovo che tu abbia detto una cosa per molti versi vera.

La società consumistica.
Percorso di vita: Produci, consuma, crepa.

Ma io sono ottimista, come per gli adolescenti, l'umanità sta attraversando una fase problematica di sviluppo.

Anch'io sono ottimista, i popoli si stanno risvegliando:)

(ehm...sperom bé :rolleyes: )

Erwann
19-03-02, 22:02
Originally posted by Wolare

Deboli? influenzabili?...Fatti prima una canna....eeeh! :)...poi ne riparliamo

Ho altri hobby

Gianmario
20-03-02, 01:32
Originally posted by Wolare
A tutt'oggi deve sapere che le -NON droghe- (le canne...) non hanno ancora ammazzato nessuno, salvo se mescolate con il criminale Proibizionismo....che ha causato e continua a causare giovani vittime trovate impiccate in carcere.


Probabilmente le canne non h<nno mai ucciso nessuno direttamente,ma sei in grado di garantirmi che magari non lo abbiano fatto indirettamente?
Mi spiego meglio uno esce con gli amici si fuma i suoi 6-7 ceylom in compagnia e poi torna a casa, ora è risaputo che il fumare troppo genera un senso di sonno, "l'abbiocco" per parlare in gergo, e se magari si esagera si sta anche male ( "sto collassando" ), bene questo magari sta guidando,si abbiocca e va fuori strada e crepa........ di chi è la colpa? Del proibizionismo?
E poi nessuno mi riesce a garantire che molte morti per collasso siano in realtà dovute all'assunzione di canapa e derivati.
Io di gente collassata ne ho vista parecchia e ti posso garantire che non ha proprio una bella faccia..... quindi tutto questo bene forse il fumo non fa......

Claude74
20-03-02, 01:40
Originally posted by Gianmario


Probabilmente le canne non h<nno mai ucciso nessuno direttamente,ma sei in grado di garantirmi che magari non lo abbiano fatto indirettamente?
Mi spiego meglio uno esce con gli amici si fuma i suoi 6-7 ceylom in compagnia e poi torna a casa, ora è risaputo che il fumare troppo genera un senso di sonno, "l'abbiocco" per parlare in gergo, e se magari si esagera si sta anche male ( "sto collassando" ), bene questo magari sta guidando,si abbiocca e va fuori strada e crepa........ di chi è la colpa? Del proibizionismo?
E poi nessuno mi riesce a garantire che molte morti per collasso siano in realtà dovute all'assunzione di canapa e derivati.
Io di gente collassata ne ho vista parecchia e ti posso garantire che non ha proprio una bella faccia..... quindi tutto questo bene forse il fumo non fa......
Beh, la stessa cosa accade con l'alcool (ed oggi ci sono strumenti in grado di dire subito se uno ha fumato o meno). La cannabis, come l'alcool, non ti sfa tanto da non prmetterti di capire se sei fatto o no, perciò sei cmq in grado di sapere se puoi (nel senso legale del termine, perchè il giudizio sulle capacità è soggettivo) guidare o no.
Quanto al collassare, no, non porta alla morte. Una conferma di ciò la puoi trovare in qualsiasi trattato di tossicologia.
Antipro non significa che si può fare quello che vuole, anzi. Per me la vendita ma anche i luoghi del consumo dovrebbero essere regolamentati. In strada non puoi fumare, o in casa tua o in luoghi appositi, punto e basta.
Saluti