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Visualizza Versione Completa : Quanto "pesa" la TV nella "creazione" del consenso?



MrBojangles
16-03-02, 15:32
Censis: per cinque milioni di italiani esiste solo la TV

La “classe media radiotelevisiva che legge anche i quotidiani”, con i suoi 19,4 milioni di persone (39,6%), rappresenta il più grande gruppo individuabile nel rapporto tra italiani e media. Sono le persone che guardano la TV, ascoltano la radio e comprano un giornale.
Ma alla periferia del grande centro-dove entra anche il secondo gruppo di 16,3 milioni (33,1%), che ha caratteristiche simili all’altro ma in più NON rinuncia ai libri- ci sono i due estremi. Da una parte i 5 milioni (10,2%) che guardano solo la TV, e l’altra gli 1,5 milioni che usano 8 e più media, e che sono poi la nicchia degli esperti, i pionieri dei “new media”.
Sono alcuni dei gruppi individuati dal primo rapporto annuale del Censis e dell’Ucsi, sulla comunicazione. In totale, 5 gruppi e 11 tribù, a seconda delle tipologie di comportamento. Si conferma che il mezzo più usato, nel 95,2% dei casi (NOVANTACINQUEVIRGOLADUE) è la televisione, seguita dalla radio.
Il gruppo dei “poveri di media”, (SOLO TV) è composto soprattutto da donne (64,7%), anziane (37,0%), con livello al massimo elementare di istruzione (50,7%).
Uno dei rapporti mostra come non sia vero che con più tempo libero si faccia un maggior uso di media. Così i disoccupati li usano meno degli occupati (questa è per i “fancazzisti” di natoSciroccato), i pensionati e le casalinghe meno degli studenti.

MrBojangles
17-03-02, 00:22
OK!!
Lo so che siete tra il milione e mezzo dei pionieri dei "new media"; ma quel 10% di teledipendenti assoluti vi consente di dire:
"Abbiamo vinto noi; rosicate!!", "La maggioranza degli italiani ha detto...", "Alla maggioranza degli italiani non frega niente del conflitto d'interessi"; e via dicendo......

Non volete riconoscergli un po' di merito??
:confused:

mariarita
17-03-02, 02:13
ma spesso le cose si modificano bruscamente come per magia.
E allora il mezzo che sembrava insostituibile ,improvvisamente appare obsoleto. Basta poco e se il discredito lo investe allora gli italiani modificheranno le loro abitudini come hanno già dimostrato di sapere fare, e con loro anche le casalinghe più retrive e consrvatrici.
Basta suggerire un modo nuovo, un'alternativa piacevole a informarsi diversamente.


Riusciranno i nostri eroi....eccetera, eccetera.....

MrBojangles
17-03-02, 02:17
Originally posted by mariarita
ma spesso le cose si modificano bruscamente come per magia.
E allora il mezzo che sembrava insostituibile ,improvvisamente appare obsoleto. Basta poco e se il discredito lo investe allora gli italiani modificheranno le loro abitudini come hanno già dimostrato di sapere fare, e con loro anche le casalinghe più retrive e consrvatrici.
Basta suggerire un modo nuovo, un'alternativa piacevole a informarsi diversamente.


Riusciranno i nostri eroi....eccetera, eccetera.....

Chi glie lo racconta tutto questo alle casalinghe??
Lo fai tu il "porta a porta"?
:D

anton
17-03-02, 10:53
Quanto "pesa" la TV nella "creazione" del consenso?
=============
moltissimo.
Se non ci fossero le TV occuppate dal cavaliere e i giornali di proprietà dei suoi amiici il cavaliere potrebbe andare in vacanza alle bermude dove ha il suo grisbi.

mariarita
17-03-02, 22:42
Bossi era arrivato anni fa a quasi al 20% del consenso in nord Italia senza apparire quasi mai in TV. Oggi che ha a disposizione tutte quelle del Cavaliere più le pubbliche sta per scomparire.

MrBojangles
17-03-02, 23:07
Originally posted by mariarita
Bossi era arrivato anni fa a quasi al 20% del consenso in nord Italia senza apparire quasi mai in TV. Oggi che ha a disposizione tutte quelle del Cavaliere più le pubbliche sta per scomparire.

Non lui; la Lega!
Quei cittadini che hanno (a torto o a ragione, xenofobi o solamente speranzosi) messo il loro consenso nelle mani di un individuo che per tutta la sua vita ha parassitato sopravvivenza calpestando la dignità altrui.
Anche lui s'è adeguato, ormai, agli "ortolani" attaccati alla mammella di Montecitorio (Roma Ladrona non c'è più) barattando la fede (riposta o MALRIPOSTA) di SUOI concittadini per il piatto di lenticchie di Arcore.

Non era sua la battaglia del consenso; lui ha fatto solo parte delle truppe cammellate (o "prezzolate").

mariarita
17-03-02, 23:33
La Lega si è identificata sempre con Bossi.
E di chi era questa battaglia? E da chi erano prezzolate.
Non si capisce molto il tuo pensiero.

MrBojangles
17-03-02, 23:46
Originally posted by mariarita
La Lega si è identificata sempre con Bossi.
E di chi era questa battaglia? E da chi erano prezzolate.
Non si capisce molto il tuo pensiero.

:confused:
La battaglia del consenso ha avuto come condottiero il General Banana; chi altri??
(Era così oscuro?)
Certo che la Lega si è sempre identificata in Bossi; ed il conducador li ha mandati al massacro sulla collina di Arcore.

MrBojangles
18-03-02, 01:47
Non tutti possono essere soci onorari dell'associazione «Uomini di mondo», nata a Cuneo per onorare Totò. Ma, essendolo, non volevamo mancare ieri mattina su Raiuno all'appuntamento con «Totò, Fabrizi e i giovani d'oggi». Invece andava in onda la replica della prima puntata di «Commesse», la più forte fiction Rai attualmente in programmazione. Intanto, anche su Canale 5 era saltata la trasmissione prevista e andava in onda la replica di «Carabinieri», la più forte fiction Mediaset. Quella stessa lanciata dal pulpito di Sanremo attraverso la presenza di Manuela Arcuri accanto a Pippo. Cosicché, mentre nel mondo infuriano guerre sanguinose, tra Rai e Mediaset è scoppiata una pace che non lascia spazio, non diciamo alla concorrenza (che tanto libera non è stata mai), ma neppure alla differenza di identità. E se, fino a ieri l'altro, c'era il duopolio televisivo, che rappresentava già una limitazione del mercato, ora finalmente impera il monopolio perfetto, praticamente il comunismo in una persona sola. D'altra parte, come ha detto lui stesso, Berlusconi fa i miracoli e il più grande che ha fatto (con l'aiuto del mago Frattini do Nascimento) è stato quello di far sparire il conflitto di interessi, aumentando i suoi «meri» interessi.