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Rodolfo (POL)
16-03-02, 20:51
GIORNALE EGIZIANO ATTACCA LA POLITICA DEGLI STATI UNITI

Il Cairo, 25 febbraio 2002, Iraqi National Agency

Il giornale politico egiziano "Al-Wafd" ha attaccato la politica aggressiva praticata dall'amministrazione degli Stati uniti contro l'Iraq.

In un suo editoriale, il giornale ha detto che l'ostilità degli Stati uniti verso l'Iraq è strumentale da quando l'America circoscrive la sua politica e uniforma i suoi piani alla visione sionista, giacché l'entità sionista nutre inimicizia nei confronti dell'Iraq.

Il giornale ha continuato dicendo che non sorprende vedere che spie sioniste si sono intrufolate nel gruppo degli ispettori per il disarmo (iracheno).

Il giornale ha denunciato la politica del doppio binario degli Stati uniti nei confronti dell'Iraq e dell'entità sionista che pratica azioni criminali ed illimitate contro i Palestinesi, mentre Bush ha intrapreso una crociata contro gli Arabi e l'Islam.

D'altra parte, lo scrittore e giornalista egiziano, membro dell'ufficio politico dell'Egyptian Gathering Party, Nabeel Zaki ha stigmatizzato le minacce degli Usa contro gli Stati e i popoli della regione.

In un articolo pubblicato sul giornale "Al-Wafd", Nabeel ha fatto un elenco di tutte le norme e leggi internazionali che gli Stati uniti hanno violato a danno dell'Iraq.

Egli ha chiesto all'Onu di prendere una decisione riguardo al programma petrolio in cambio di cibo e medicine che è insufficiente ai bisogni umani ed elementari del popolo iracheno.

Egli ha chiesto, “Perché l'Onu non prende alcuna decisione seria per fermare l'aggressione quotidiana anglo-americana sotto il pretesto illegittimo di imporre la cosiddetta no-fly-zone? E di conseguenza qual è il ruolo delle Nazioni Unite se non si muovono per difendere la sovranità di uno Stato indipendente e membro dell'Onu?”.

Nel suo articolo, il giornalista ha espresso chiaramente che ciò che si richiede al prossimo vertice arabo è di far abortire i piani aggressivi degli Stati uniti, abolire le sanzioni ingiuste imposte all'Iraq e stroncare l'aggressione contro i Palestinesi.



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GLI AVVOCATI ARABI AFFRONTANO LE MINACCE USA CONTRO L'IRAQ

Il Cairo, 25 febbraio 2002, Iraqi National Agency

La direzione permanente dell'Unione degli avvocati arabi terrà una riunione straordinaria a Beirut il 18 e 19 marzo p.v. dal titolo "Affrontare l'aggressione sionista contro il popolo palestinese e le minacce degli Stati uniti contro l'Iraq".

In un comunicato-stampa al Cairo, il segretario generale dell'Unione degli avvocati arabi, Farouq Abu Issa, ha detto che la riunione è indetta su iniziativa del segretariato generale dell'Unione e ha ottenuto il sostegno delle Unioni degli avvocati di diversi Paesi arabi.

Egli ha sottolineato che questa riunione di emergenza ha luogo prima del vertice arabo sull'occupazione sionista, l'aggressione contro i Palestinesi e le loro istituzioni nazionali che continuano da oltre un anno e mezzo.

Egli ha aggiunto che la riunione dovrebbe affrontare le minacce espresse dal presidente degli Stati uniti e dalla sua cattiva amministrazione contro l'Iraq.



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DIFENDERE L'IRAQ E' DOVERE DI TUTTI I NAZIONALISTI EUROPEI!!

I terroristi dell'amministrazione Usa - in cerca di pretesti per giustificare una nuova, micidiale aggressione contro l'eroico popolo iracheno - hanno maldestramente tentato di addossare alla Repubblica dell'Iraq la responsabilità dell'allarme antrace. Oggi, 28 febbraio 2002, la giornalista ebrea Alessandra Farkas smantella tale accusa infamante scrivendo sul Corriere: "Non è stato Osama Bin Laden e neppure Saddam Hussein. A spedire le lettere al carbonchio che alla fine dell'anno scorso hanno seminato il panico negli Usa, uccidendo 5 persone e contagiandone 18, è stato uno scienziato impiegato nel programma di biodifesa del governo Usa. L'Fbi conosce da oltre 3 mesi la sua identità ma si rifiuta di divulgarla per evitare uno scandalo. (…) l'"untore" sarebbe uno scienziato che vive nell'area di Washington e ha lavorato all'Istituto di ricerche sulle malattie infettive dell'Esercito a Fort Detrick, in Maryland. (…) Fort Detrick è il luogo dove per anni il Pentagono ha prodotto e studiato i micidiali batteri da usare come armi di distruzione di massa in caso di bioguerra. Il programma, almeno ufficialmente, è stato smantellato nel '69. Ma in realtà sarebbe segretamente proseguito e ciò, secondo la microbiologa [ebrea] Barbara Hatch Rosenberg della Federazione degli Scienziati Americani, spiegherebbe "la riluttanza del governo ad arrestare il colpevole". (…)"

E' tutto chiaro? Non solo l'Iraq è assolutamente estraneo alla vicenda, ma addirittura quest'ultima dimostra che gli Usa producono armi di distruzione di massa, cioè quegli ordigni che il Pentagono rimprovera falsamente al regime iracheno di possedere e per via dei quali esso andrebbe bombardato…

L'Associazione Italia-Iraq invita i militanti dell'area antagonista a mobilitarsi in favore dello Stato nazionalista e socialista iracheno.


L'IRAQ NAZIONALISTA DEL PRESIDENTE SADDAM HUSSEIN E' LA TRINCEA DEGLI UOMINI LIBERI!!



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[Libera traduzione a cura dell'ASSOCIAZIONE ITALIA-IRAQ]