Der Wehrwolf
16-03-02, 21:01
"I richiami dell'Udc alla Lega nel solco di un'astratta ortodossia europeistica non sono che appelli retorici al servizio di manovre politiche dai fini poco chiari". E' quanto ha affermato il presidente della commissione Bilancio di Montecitorio, on. Giancarlo Giorgetti, secondo il quale "gli elettori e gli alleati della Casa delle Libertà sanno perfettamente che la Lega ha una visione europeista ispirata alla necessità di costruire un'Unione di popoli democratica e plurale. La Cdl condivide questo obiettivo e la Lega ha sempre dimostrato di essere coerente e responsabile all'interno della coalizione di maggioranza e lo dimostrerà anche in futuro".
"Il caso dell'Udc - ha aggiunto Giorgetti - pone problemi di altra natura: se si passa dalla retorica alla realtà, i neodemocristiani mostrano spesso di non condividere i programmi per i quali si erano impegnati davati ai cittadini e insieme agli alleati. Questo accade in particolare sul tema dell'immigrazione, che è il vero terreno di confronto e spesso di scontro tra Lega e Udc. All'improvviso l'Udc ha fatto proprio uno dei punti essenziali del programma della sinistra e si è dichiarato favorevole al diritto di voto alle elezioni amministrative per gli extracomunitari. Ma c'è di più: in Consiglio provinciale a Bergamo, Ccd e Democristiani firmano con i Ds una mozione contro la revisione dell'art. 18 dello Statuto dei lavoratori proposta dal Governo e a Cantù l'Udc accoglie nelle proprie fila un consigliere ex leghista".
Secondo Giorgetti, "occorre chiarire lo scenario politico, partendo dal prossimo appuntamento: la legge sull'immigrazione che deve essere approvata entro aprile, senza subire modifiche rispetto al testo approvato dal Senato. In caso contrario, nessun accordo tra Lega e Udc sarà possibile in vista delle prossime elezioni amministrative. I cittadini - ha concluso Giorgetti - ci hanno chiesto di governare per il cambiamento e non per la restaurazione della Dc, del consociativismo e del trasversalismo".
Lega Nord
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"Il caso dell'Udc - ha aggiunto Giorgetti - pone problemi di altra natura: se si passa dalla retorica alla realtà, i neodemocristiani mostrano spesso di non condividere i programmi per i quali si erano impegnati davati ai cittadini e insieme agli alleati. Questo accade in particolare sul tema dell'immigrazione, che è il vero terreno di confronto e spesso di scontro tra Lega e Udc. All'improvviso l'Udc ha fatto proprio uno dei punti essenziali del programma della sinistra e si è dichiarato favorevole al diritto di voto alle elezioni amministrative per gli extracomunitari. Ma c'è di più: in Consiglio provinciale a Bergamo, Ccd e Democristiani firmano con i Ds una mozione contro la revisione dell'art. 18 dello Statuto dei lavoratori proposta dal Governo e a Cantù l'Udc accoglie nelle proprie fila un consigliere ex leghista".
Secondo Giorgetti, "occorre chiarire lo scenario politico, partendo dal prossimo appuntamento: la legge sull'immigrazione che deve essere approvata entro aprile, senza subire modifiche rispetto al testo approvato dal Senato. In caso contrario, nessun accordo tra Lega e Udc sarà possibile in vista delle prossime elezioni amministrative. I cittadini - ha concluso Giorgetti - ci hanno chiesto di governare per il cambiamento e non per la restaurazione della Dc, del consociativismo e del trasversalismo".
Lega Nord
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