pietro
17-03-02, 12:42
Medioriente, fallisce l'incontro per la pace
Convocato dall'emissario Usa Anthony Zinni, in realtà, non si è mai tenuto. L'Anp chiedeva come condizione il ritiro delle forze ebraiche dai Territori. Sharon ha fatto marcia indietro.
GERUSALEMME - Doveva essere l'incontro della pace, il primo passo verso il cessate il fuoco. E' fallito ancor prima di cominciare il summit tra israeliani e palestinesi convocato per oggi dall'emissario americano per il Medio Oriente Anthony Zinni nel tentativo di porre fine alla più drammatica ondata di violenze dei 17 mesi della nuova Intifada.
L'ex generale dei Marines, giunto nella regione giovedi scorso, aveva convinto il premier israeliano Ariel Sharon a riprendere le trattative con la controparte per concordare una tregua. L'Autorità nazionale palestinese (Anp) però ha subito posto come condizione il ritiro delle forze dello stato ebraico dalle zone dei Territori occupate nelle scorse settimane. Sharon a quel punto ha fatto marcia indietro.
Dopo avere annunciato che israeliani e palestinesi si sarebbero visti alla presenza di Zinni, l'ufficio del premier nella tarda serata di ieri ha emesso un nuovo comunicato per dire che c'era stato un equivoco. ''Contrariamente a quanto riferito da alcuni mezzi di informazione, l'ufficio del primo ministro chiarisce che non è stata presa nessuna decisione a proposito di una riunione nella giornata di domenica'', si legge nel testo.
L'incontro a quanto pare era stato concordato in un colloquio avvenuto l'altra sera tra Zinni e Ariel Sharon in una fattoria nel deserto del Neghev di proprietà del premier. In coincidenza con l'arrivo dell'emissario statunitense nella regione, le forze israeliane si sono ritirate da importanti settori della Cisgiordania e della Striscia di Gaza. I militari però sono rimasti in alcune zone di Betlemme e in altre aree dei Territori controllati dall'Anp.
Anche un portavoce dell'ambasciata americana in Israele, Paul Patin, afferma che un incontro a tre, in realtà, non era mai stato concordato. ''Non vi è stata nessuna decisione - spiega - se l'ufficio del premier ieri sera a un certo punto lo ha annunciato è stata una mossa prematura''. Il diplomatico aggiunge che gli sforzi di Zinni proseguono e che l'emissario americano in giornata potrebbe avere un nuovo incontro con Yasser Arafat a Ramallah.
(17 MARZO 2002, ORE 10:00)
Convocato dall'emissario Usa Anthony Zinni, in realtà, non si è mai tenuto. L'Anp chiedeva come condizione il ritiro delle forze ebraiche dai Territori. Sharon ha fatto marcia indietro.
GERUSALEMME - Doveva essere l'incontro della pace, il primo passo verso il cessate il fuoco. E' fallito ancor prima di cominciare il summit tra israeliani e palestinesi convocato per oggi dall'emissario americano per il Medio Oriente Anthony Zinni nel tentativo di porre fine alla più drammatica ondata di violenze dei 17 mesi della nuova Intifada.
L'ex generale dei Marines, giunto nella regione giovedi scorso, aveva convinto il premier israeliano Ariel Sharon a riprendere le trattative con la controparte per concordare una tregua. L'Autorità nazionale palestinese (Anp) però ha subito posto come condizione il ritiro delle forze dello stato ebraico dalle zone dei Territori occupate nelle scorse settimane. Sharon a quel punto ha fatto marcia indietro.
Dopo avere annunciato che israeliani e palestinesi si sarebbero visti alla presenza di Zinni, l'ufficio del premier nella tarda serata di ieri ha emesso un nuovo comunicato per dire che c'era stato un equivoco. ''Contrariamente a quanto riferito da alcuni mezzi di informazione, l'ufficio del primo ministro chiarisce che non è stata presa nessuna decisione a proposito di una riunione nella giornata di domenica'', si legge nel testo.
L'incontro a quanto pare era stato concordato in un colloquio avvenuto l'altra sera tra Zinni e Ariel Sharon in una fattoria nel deserto del Neghev di proprietà del premier. In coincidenza con l'arrivo dell'emissario statunitense nella regione, le forze israeliane si sono ritirate da importanti settori della Cisgiordania e della Striscia di Gaza. I militari però sono rimasti in alcune zone di Betlemme e in altre aree dei Territori controllati dall'Anp.
Anche un portavoce dell'ambasciata americana in Israele, Paul Patin, afferma che un incontro a tre, in realtà, non era mai stato concordato. ''Non vi è stata nessuna decisione - spiega - se l'ufficio del premier ieri sera a un certo punto lo ha annunciato è stata una mossa prematura''. Il diplomatico aggiunge che gli sforzi di Zinni proseguono e che l'emissario americano in giornata potrebbe avere un nuovo incontro con Yasser Arafat a Ramallah.
(17 MARZO 2002, ORE 10:00)