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Visualizza Versione Completa : E' morto Carmelo Bene



Ce ne freghiamo
17-03-02, 17:02
Addio

Me ne frego
17-03-02, 17:03
:rolleyes: :rolleyes:

hussita
17-03-02, 18:26
:rolleyes:

Mr
17-03-02, 19:04
:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:

Alberich
17-03-02, 19:04
mi mancano le parole...

Addio.

Alberich
17-03-02, 19:14
http://www.alice.it/cafeletterario/152/bene_carmelo.jpg

Alberich
17-03-02, 19:14
http://www.premiofregene.it/images/verdonebene.jpg

Alberich
17-03-02, 20:18
Sto ascoltando "Lectura Dantis" di Bene, e mi ha preso un senso di sconforto, come quando si perde qualcuno di caro, un maestro.

Unheimlich
17-03-02, 23:44
Io ho amato molto la sua versione della Salomè di Wilde, geniale nell'ideazione, nell'interpretazione, nel delirio, da vera "macchina attoriale" quale era. E Macbeth, e il Don Giovanni di Mozart, solo per dirne alcune. E scriveva meravigliosamente. Ha osato, ed è riuscito. Viva!

Alberich
18-03-02, 00:29
Grande Carmelo Bene. Grandissimo lettore di Dante. I versi che leggeva si facevano -caso quasi unico, anche a considerare i cantanti- suono, il suono diventava espressione, espressione pura, non mediata, sembra canto pur non essendolo, sembra musica ma è parola; eppure le parole rimenevano chiare, comprensibilissime non si dissolvono in borbottio, in volgare materia sonora, come potrebbe sembrare ad un primo ascolto. Le parole erano sezionate, distrutte ma, poi, ricostruite, riportate alla loro dignita di forma di comunicazione. Il microfono, usato in maniera affatto particolare, era vicinissimo alla bocca, il volume era alto: ogni sussulto, ogni schiocco della lingua, ogni incrinatura della voce veniva così amplificato e reso significativo; non si deve perdere nulla, un respiro ha la stessa dignità espressiva di un verso, di un canto. La voce era mobilissima, capace di diventare un ruggito o un soffio, capace di essere un mezzo espressivo totalmente onomatopeico o una parola. Dolce e cattiva, sensuale e urtante, maestosa e fragile, ogni parola, ogni sospiro diverso, unico capace di trasmettere emozioni, sensazioni.Era un edonista della parola: la parola fatta suono e il suono fatto espressione fonica, musicale.

Pentothal
18-03-02, 14:59
Un grande rompicoglioni ci lascia
e lascia intatti i miei coglioni
in questa noia non rotta
in questa noia bagascia
un grande rompicoglioni ci lascia.