Il film “Gabriele” in edicola con il quotidiano “Il Centro” dal 23 marzo.

Il film “Gabriele” sulla vita del ragazzo di Spoleto, poi fatto frate e morto a Isola del Gran Sasso d’Italia e in seguito fatto Servo di Dio, Beato e Santo, poi proclamato Patrono d’Abruzzo e poi dei giovani sarà in edicola abbinato al quotidiano “Il Centro” al prezzo di 7,90 Euro.

Il film è noioso con il finale, quando dice che fu fatto in seguito servo di dio, beato, santo con una semplice scritta, deludente. Il film è semplicemente biografico e non dà nessun tematica a chi lo guarda. Forse è una scena bella quella in cui accompagna la sua sorella maggiore Maria Luisa e Teresa e la sua amica Maria Pennacchietti al ballo di carnevale perché rievoca un po' i costumi dell'Italia di fine '800, ma la maggiore parte delle scene è da modificare o almeno da arricchire con più particolari. Nemmeno il protagonista, in quel caso Francesco Possenti/Gabriele dell'Addolorata, riesce a emergere all'interno del film, quasi ci fosse un altro a comandarlo. Francesco/Gabriele era pieno di entusiasmo, burlone, aveva gioia di vivere ma nel film è descritto come triste e quasi sembra che aveva ansia esistenziale, che si domandava "ma che cosa serve la vita se non c'è amore" etc. Il dialogo è chiaro, ma troppo narrativo, non fa sembrare la scena vera come dovrebbe fare qualsiasi bravo regista. Molti dei fratelli di San Gabriele come Michele non sono nemmeno citati e se sono citati si trovano giusto giusto in una sequenza. Non c'è nemmeno la governante Pacifica. Si salva forse un po' la fotografia, con buoni colore, inquadratura e illuminazione. Non c'è una bella colonna sonora. La tecnica narrativa presenta momenti di flash back realizzati molto male che confondono chi guarda il film. Il linguaggio è comune. E come si fa a girare una scena a Teramo se San Gabriele non c'è mai stato? Non ho visto nessun altro film di questo regista, e mi sembra che questo sia il primo. Io penso che qualsiasi altro film sarà fatto su San Gabriele sarà migliore di questo.