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Visualizza Versione Completa : An, Zenatti presidente tra i veleni



Shaytan (POL)
18-03-02, 14:49
Scontri ai seggi, denunce ai carabinieri. Taverna: «Dimettiti»
LA DESTRA NELLA BUFERA


TRENTO. Un iscritto su tre ha eletto Marco Zenatti (foto in alto) alla presidenza provinciale di Alleanza nazionale. «Molto bene, considerato il boicottaggio: siamo superiori alla media italiana», è il commento a caldo del nuovo leader. Ma la tensione è alta. Baruffe, minacce, si parla persino di interventi dei carabinieri. Il clima nel partito è avvelenato. E' Gianni Gravante, uno dei leader trentini del nuovo corso di An, il primo a tentare un passo per il recupero di Taverna: «Adesso che si è conclusa la battaglia congressuale - dice - posso dire che nei prossimi giorni telefonerò a Claudio per vedere se è possibile ragionare di qualche forma di collaborazione, da pari a pari». Intanto il presidente della Provincia Lorenzo Dellai, commentando le parole di Andreotti afferma che «adesso si può riaprire un dialogo». E Oliviero Diliberto, segretario nazionale dei Comunisti italiani ieri a Trento, parlando dell'Ulivo nazionale ha detto che «Qui siete riusciti a creare una coalizione allargata, con l'importante apertura alla Svp. Lo stesso dovrebbe avvenire anche su scala nazionale».

pensiero
18-03-02, 18:27
E Oliviero Diliberto, segretario nazionale dei Comunisti italiani ieri a Trento, parlando dell'Ulivo nazionale ha detto che «Qui siete riusciti a creare una coalizione allargata, con l'importante apertura alla Svp. Lo stesso dovrebbe avvenire anche su scala nazionale».



Shaytan, mi puoi spiegare meglio la situazione politica?,non ci ho capito granchè, sembra che governino tutti insieme, destra-sinistra o sbaglio?
ciao pensiero

Shaytan (POL)
18-03-02, 19:35
No, non è proprio così, l'ulivo qui a Trento si è presentato assieme alla SVP che in teoria dovrebbe essere il partito popolare tedesco in sud tirolo, il centro destra litiga e noi ci terremo per sempre i rosa(margherita,ds) al governo del Trentino, speriamo almeno nelle provinciali del 2003, ma la vedo molto dura.
Inutile dire che se non c'è opposizione la giunta è bloccata e sempre lo resterà per paura di sbagliare qualcosa.

E' un vero macello.

Shaytan (POL)
18-03-02, 19:47
Votato da un iscritto su 3: «Ottimo risultato»
L'affluenza: a Rovereto 305 su 565 alle urne, a Riva solo in 20

e.p.

TRENTO. I seggi si sono chiusi ieri sera alle 22. Erano aperti dalle 9 del mattino. Nessun problema per l'elezione di Marco Zenatti, che correva da solo e che non aveva bisogno di un quorum minimo per diventare presidente provinciale. Secondo i primi dati forniti dall'organizzazione del congresso, a votare sarebbe andata una percentuale vicina al 32, 33% degli iscritti. Quindi, circa 700 su 2200.
L'affluenza più alta si è registrata a Rovereto, dove hanno votato 305 tesserati su 565, pari al 54 per cento degli aventi diritto. Bene in Val di Non, dove gli iscritti erano però poche decine. A Trento, al seggio installato al Grand Hotel, sarebbe andata a votare una percentuale pari a circa un terzo degli iscritti. Male a Riva del Garda, dove ha pesato la scelta di non partecipare al congresso della corrente di Cristano de Eccher, che controlla tutte le sezioni della zona: alle urne sarebbero andati solo 20 tesserati. Sfiorata anche la rissa, ieri mattina, al seggio posto all'Hotel Liberty, quando alcune persone avrebbero intimidito altre che stavano andando a votare. Parapiglia, parole grosse, chiamata ai carabinieri che però, alla fine, non sono dovuti intervenire. Segnalati momenti di tensione anche a Cles.
«Mi pare che sia andata molto bene - è stato il primo commento, ieri sera, di Marco Zenatti -: un'affluenza oltre il 30 per cento è meglio della media nazionale dei congressi, che si attesta sul 27 per cento. Considerato il boicottaggio (di de Eccher e Taverna, ndr) e la mancanza di incertezza sul risultato finale, mi pare che sia andata bene».

Shaytan (POL)
18-03-02, 19:49
BOLZANO. L'idillio che negli ultimi mesi gli incontri più o meno segreti, soprattutto fra il leader di Alleanza nazionale Giorgio Holzmann e il presidente Luis Durnwalder, avevano accreditato fra il partito di accolta di lingua tedesca e la destra italiana sembra essersi definitivamente dissolto. La polemica nata per il mancato invito di An al congresso Svp, si ripropone infati oggi ancora più forte per il rifiuto della stella alpina di partecipare all'assise della destra in programma per sabato.
«Se la Svp fosse stata invitata ufficialmente al nostro congresso, avrebbe potuto declinare l'invito, ma siccome non mi risulta che questo invito ci sia stato, il problema non si pone», sostiene il consigliere di An, Alessandro Urzì, tentando di gettare acqua sul fuoco. Ma subito dopo non resiste a mettere il dito nella piaga. «Non riesco a comprendere le ragioni di questo ostracismo che possiamo definire un ingiustificato pregiudizio».
«La direzione del partito - sottolinea il senatore Oskar Peterlini, della Svp - ha deciso di declinare quell'invito pur a fronte di alcune aperture politiche da parte della destra delle quali è giusto prendere atto. Tuttavia, finora non si è mai partecipato ad alcun loro congresso e decidere di farlo ora sarebbe stato interpretato come un avvicinamento improvviso e strumentale che in realtà non c'è».