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nuvolarossa
18-03-02, 19:50
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tratto da il Pensiero Mazziniano (http://www.domusmazziniana.it/ami/)

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Antonio Maccanico, Rapporto sulle questioni istituzionali, Roma, Presidenza del Consiglio dei Ministri. Dipartimento per le riforme istituzionali, 2001

Si tratta di un percorso sulle questioni aperte “che le forze politiche saranno chiamate ad affrontare nel corso dell’ultima parte della XIII legislatura e di quella successiva. Una “scaletta” che non ha certo l’ambizione di essere trasposta, tale e quale, in disegni di legge costituzionale, bensì quella di contribuire a superare la frammentarietà del dibattito sulle questioni istituzionali. Sottrarre, nella misura del possibile, le riforme istituzionali alla episodicità della polemica politica”.
È un augurio che facciamo nostro.
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nuvolarossa
22-03-02, 20:14
Maurizio Colafranceschi ,Bioetica e dintorni, Firenze, Istituto di Studi "Lino Salvini", 2001

Con questa pubblicazione l'Istituto Salvini affronta problemi di attualità nell'intento di collegare idealmente la tradizione italiana alle tematiche moderne. Lo scopo, afferma il presidente Gaetano Tucci nella presentazione, è quello di garantire la libertà della ricerca scientifica se mezzi e fini sono eticamente accettabili.
I valori fondamentali della nostra civiltà sono: la libertà, la responsabilità, la coerenza, il rispetto della dignità e il rispetto delle opinioni altrui. Essi garantiscono le diversità nelle costituzioni individuali, sia fisiche che psichiche. Ma per comodità speculativa l'uomo è spesso considerato separatamente come corpo o anima; egli però è un tutto unico, un unicum, o meglio una unica res sola, cioè "solo ed unico".
Il secondo millennio cristiano ha visto il superamento dell'interpretazione meccanicistica dell'universo; superamento che fra l'altro ha portato anche all'impossibilità di conoscere i dettagli del comportamento futuro dei sistemi caotici e dei sistemi quantistici. In questo contesto l'autore, medico e docente universitario, affronta con spirito libero i complessi problemi connessi alle manipolazioni genetiche, alle clonazioni e ai trapianti, accennando alle diverse impostazioni: religiose, laiche, scientistiche.
Per la prima volta nella sua storia plurimillenaria l'uomo, attraverso le conoscenze acquisite e con l'ingegneria genetica, può intervenire sulla propria essenza umana, alterando irreversibilmente il proprio patrimonio genetico, nucleo vitale dell'identità personale.
L'esposizione con il suo linguaggio scientifico è chiara e comprensibile, e quindi accessibile anche ai "non addetti ai lavori". Ed è corredata da una vasta bibliografia che da al lettore i mezzi per eventuali approfondimenti.

w.l.

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30-03-02, 00:32
Chiara Ricciardelli, Olivetti Una storia, un sogno ancora da scrivere. La sociologia del lavoro italiana nell’esperienza di Ivrea, Milano, Franco Angeli, 2001, pp. 140, lEuro 12,39

Le figure di Camillo e Adriano Olivetti, il movimento di Comunità al centro di una rivoluzionaria concezione dell’organizzazione del lavoro. Riuscito in buona parte il tentativo (obbligato, dato l’oggetto della ricerca) dell’autrice di legare l’esperienza aziendale alla concezione politica, agli ambiti culturali, etici e civili. L’uomo ri-cercato nella sua integrità e non spezzato in consumatore, dipendente, operaio, elettore, e così via.

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31-03-02, 15:10
Domenico Carzo (a cura di), I media e la polis. La costruzione giornalistica delle campagne elettorali amministrative, Milano, Franco Angeli, 2001, pp. 141, euro 11,36

Uno studio interessante sull’impatto delle nuove tecnologie nella sfera della partecipazione politica. Il rapporto tra potere e media, i “nuovi” problemi di marketing politico, la semplificazione della dialettica politica, la personalizzazione delle campagne elettorali (legate anche al cambiamento del sistema elettorale) sono fra i temi affrontati dagli autori (oltre allo stesso Carzo: Marco Centorrino, Salvatore Costantino, Antonio La Spina, Alberto Trobia) che si calano anche nel laboratorio di alcune realtà amministrative specifiche.

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05-04-02, 23:00
Gabriele Magrin, Condorcet: un costituzionalismo democratico, Milano, Franco Angeli, 2001, pp. 259, euro 21,69

Il titolo spiega molto. La costruzione di Magrin si incentra sul costituzionalismo di Condorcet come strumento per riformare radicalmente l’Ancien Régime.

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07-04-02, 00:01
Gennaro Sasso, I diritti umani. Qualche considerazione, in “La Cultura”, n. 1, aprile 2001
Salvatore Senese, Diritti umani: una rivoluzione del Novecento, in “Storia e memoria”, n. 2, 2000

Segnaliamo questo percorso, svolto su riviste diverse, sul tema dei diritti umani.

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19-04-02, 19:03
Claudio Magris, Utopia e disincanto. Storie speranze illusioni del moderno, Milano, Garzanti, 2001, pp. 328, euro 11,62

Un altro bellissimo libro di Magris, costituito dalla raccolta di saggi tra il 1974 e il 1998, proposti come itinerario geografico e intimo. Un’odissea, un modo di rappresentare la letteratura come autentico viaggio nella vita.

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19-04-02, 19:05
Anita Diamant, La tenda rossa, Milano, Tropea, 2001, pp. 380, euro 16,53

Un romanzo calato nella realtà storica del racconto biblico sul patriarca Giacobbe. Il libro però, nei suoi tratti fondamentali, è senza tempo, come senza tempo sono le verità e le passioni che lo contrassegnano.

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21-04-02, 10:23
Piero Colaprico, Pietro Valpreda, Quattro gocce d’acqua piovana, Milano, Tropea, 2001, pp. 189, euro 9,30

Il debutto in letteratura di Pietro Valpreda, insieme col giornalista Piero Colaprico avviene con un giallo, il primo della serie, incentrato sulla figura del carabiniere Pietro Binda , delle sue indagini e vicende.

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21-04-02, 10:25
John Ridley, All’inferno fumano tutti, Milano, Garzanti, 2001, pp. 325, euro 14,98

Romanzo incentrato sulla figura di un artista costretto ai lavori più umili per sopravvivere che un giorno trova per caso tesoro formato dal testamento di una rock star suicida e da una borsa piena di droga rubata. Compaiono sulla scena i personaggi: delinquenti, psicopatici, spogliarelliste, a descrivere un mondo in cui i valori stanno molto in basso, incentrato su un eterno presente da saccheggiare.

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21-04-02, 10:28
Gennaro Barbarisi (a cura di), Vincenzo Monti fra Roma e Milano, Cesena, Società editrice “Il Ponte Vecchio”, 2001, pp. 270, euro 12,91

Il libro riporta gli atti del convegno di studi montiani tenutosi ad Alfonsine (RA) nel marzo del 1999. Si affronta, in particolare il tema delicato e allettante del passaggio dell’illustre letterato dalla Roma pontificia alla Milano repubblicana.

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06-05-02, 22:26
“Libro aperto”, aprile-giugno 2001

Numero monografico, interamente dedicato alla figura di Giovanni Malagodi a dieci anni dalla scomparsa. Di particolare rilievo l’impegno europeista che viene evidenziato dagli scritti di Enzo Bettiza, Beatrice Rangoni Machiavelli, Enrico Vinci, Luca Anselmi, Giovanni Spadolini.

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06-05-02, 22:27
“Hiram”, n. 2/2001

Il tema centrale di questo numero è incentrato su “etica della libertà ed etica della scienza”. Questo il sommario: Gustavo Raffi, “Centralità dell’uomo”; Sergio Moravia, “L’uomo , la macchina e il pensiero massonico”; Gianni Ribaldi, “Globalizzazione”; Michele Schiamone, “ I rischi di un uso perverso della bioetica”; Walter Grandis, “ Solidarietà: non una finalità, ma uno strumento per le finalità massoniche”; Giancarlo Zaccaria, Quinto Marchetti, “ La fondazione Madre Coraggio per la tutela del disagio”; Antonio Panaino, “Dell’interdizione a trattare questioni di politica e di religione tra passato, presente e futuro”; Ezio Abrile, “ Luce e trasmigrazione per un’idea gnostica di immortalità”; Luigi Aricò, “Una nuova primavera massonica”; Giuseppe Lombardo, “Il ‘The Deum de’ Calabresi’ di Gian Lorenzo Cardone”; Marino Freschi, “Mozart, la Massoneria e il Flauto Magico”.

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09-05-02, 17:58
“Il Tempo e l’Idea” n. 12-13-14 giugno – luglio 2001

Di rilievo, in questo numero della rivista diretta da Bruno Di Porto, un saggio di Silvia Q. Angelini su Gli ebrei di Viareggio, e un ampio intervento (recensione) sul tema del rapporto tra gli ebrei e gli anarchici e tra ebraismo e anarchia.

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09-05-02, 17:58
“Annali dell’Istituto Ugo La Malfa”, vol. XV, Roma, 2001

Di questo numero segnaliamo: C. Scibilia, “W Mazzini”. I verbali del circolo Oberdan, sezione di Genzano della Federazione Giovanile Repubblicana; A. Tiseo, I repubblicani in Svizzera negli anni ’30; N. Pellegrini Baiada, Mary Tibaldi Chiesa. Una donna attuale; L. Mechi, La politica europea di Ugo La Malfa ministro del primo centrosinistra; F. Petrini, Gli industriali italiani e la CECA.

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09-05-02, 17:59
“Rassegna storica del Risorgimento”, anno LXXXVIII, gennaio-marzo 2001

Di rilievo, in questo numero, il saggio di Franco Della Peruta su Verdi e il Risorgimento.

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09-05-02, 18:00
“Federalismo e libertà”, nn 1-2, gennaio aprile 2001

Interessanti i temi di questo numero: la riforma dello stato, l’Europa, con interventi molto duri dopo la “svolta” del vertice di Nizza (emblematico il titolo di Alessandro Vitale, Europa unita, un nuovo Leviatano) e il rapporto fra stato e società.

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11-05-02, 20:01
Gabriella Paravati, Riscopriamo la tenerezza, Milano, Paoline, 2001, pp. 36, euro 3,10

“la tenerezza è il linguaggio prediletto da chi ama. La strada più veloce e sicura per arrivare all’anima”. Spicchi di saggezza note che cercano di toccare corde che, solitamente, non si usano più

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11-05-02, 20:03
Mistica d’Oriente e Occidente oggi, Milano, Paoline, 2001, pp. 2001, euro 11,36

Il volume, attraverso saggi di G. Baget Bozzo, G. Barzaghi, F. Desideri, M. Introvigne, M. Piantelli, G. Pasqualotto, G. Scattolin, svolge un percorso attraverso l’incrocio delle mistiche d’Oriente e d’Occidente: dal sufismo, alla metafisica della mistica, alla new age.

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11-05-02, 20:04
F. Conti, Cultura civica e patriottismo. Storia della Fratellanza militare di Firenze, 1878-1967, Venezia, Marsilio, 2001, pp. 181, euro 22,72

La Fratellanza militare di Firenze, fondata nel 1878 da reduci garibaldini e veterani dell’esercito sabaudo è una delle più antiche associazioni volontarie d’Italia di matrice laica. Dalla sua storia emblematica si evince una pagina fondamentale per comprendere il meccanismo attraverso il quale si è formata la coscienza civica, l’elemento colloidale su cui si basa l’unità del nostro Paese. Come ben sottolinea l’autore, il mutuo soccorso ha svolto in punta di piedi questo ruolo essenziale inserendosi “nei tanti interstizi che l’apparato dello Stato non sarebbe riuscito a coprire , specie laddove si annidavano la povertà, la sofferenza, l’emarginazione”.

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12-05-02, 16:02
R. Wokler, Rousseau, Bologna, Il Mulino, 2001, pp. 165, euro 9,81

La filosofia, l’opera, la concezione politica di uno dei grandi maestri del Settecento emerge da questa biografia. Di grande interessa la ripresa dell’analisi di Rousseau sui riflessi politici del pensiero religioso.

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12-05-02, 16:03
A.Trombadori, Diario in pubblico. Lettere agli amici de “La Carbonara” (a cura di P. Franchi e D.Trombadori), Venezia, Marsilio, 2001, pp. 99, euro 9,30

Gli articoli di Trombadori destinati a “l’Unità” e mai pubblicate, le lettere a Bobbio e a Togliatti (e le relative risposte) costituiscono una testimonianza e, insieme, un prezioso documento storico per comprendere alcuni passaggi essenziali della storia della sinistra marxista italiana nel percorso, tormentato, verso la socialdemocrazia.

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18-05-02, 08:32
F. Magnani, Wer sich erinnert, lebt zweimal, Colonia, Verlag Kiepenheuer & Witsch, 2000, pp. 237

Per molti anni Franca Magnani è stata la voce romana della televisione tedesca: un ruolo assegnatole dalla storia personale e familiare.
Figlia di Ferdinando Schiavetti, segretario per breve tempo del Partito Repubblicano prima dell’avvento del Fascismo, Franca ha seguito la famiglia nell’esilio, prima a Marsiglia e poi a Zurigo. Proprio a Zurigo, dopo quello choc culturale ben testimoniato in alcune pagine del libro, si è formata negli anni dell’infanzia e della giovinezza. Una Zurigo affollata di italiani: lavoratori emigrati, politici sfuggiti al Fascismo trionfante e spie del regime, dove ha incontrato esponenti di spicco dell’antifascismo, da Silone ad Amendola, ma anche semplici operai che celavano l’opposizione al regime per non perdere quel passaporto che permetteva il ritorno al paese e una residenza non problematica in Svizzera.
Dopo la guerra, il ritorno in una Italia conosciuta solo grazie a intermediari e alle pagine della Domenica del Corriere e l’incontro con Valdo Magnani. Deputato comunista, a espulso dal PCI nel 1951 per aver cercato di indicare una via nazionale al socialismo, Magnani in seguito fondò l’USI (un raggruppamento socialista). Intanto Franca aveva iniziato a scrivere su giornali svizzeri, dapprima, e poi tedeschi, fino a diventare, nel 1964, la corrispondente da Roma del secondo canale della televisione tedesca (ZDF). In questa sua veste per oltre trent’anni ha illustrato l’Italia e gli avvenimenti italiani al pubblico tedesco.
Questo libro che ora la casa editrice di Colonia ci propone non è una novità: si tratta di brani tratti da una ben più conosciuta pubblicazione dell’autrice apparsa dieci anni prima (Una famiglia italiana) e da due raccolte dei suoi articoli usciti dopo la sua scomparsa, avvenuta nel 1996. E tuttavia leggendo le sue corrispondenze, che se partono dalla lontana approvazione della legge sul divorzio arrivano a coprire le vicende dei primi anni novanta, si sentono ancora la vivacità e l’attualità del suo stile. Come attuali sono i ricordi di una Svizzera così diversa dall’Italia e dalla Francia dalla quale proveniva, e dove tuttavia si trovavano sempre persone pronte ad aiutare chi era dovuto fuggire dal proprio paese.

Agostino Pendola

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01-06-02, 08:51
N. Rossi, La stanza della padrona, Venezia, Marsilio, 2001, pp. 173, euro 12,91

Il filo conduttore di questo nuovo romanzo di Nerino Rossi, giunto alla fase finale dello “Strega”, sta nel rapporto tra amore e potere. Ma è “vero” amore il fascino profuso per controllare il mondo che ci circonda? L’audacia disinvolta e finalizzata come connota poi le passioni, gli slanci e perfino i tradimenti “genuini”? La prosa sempre coinvolgente e fluida avvince il lettore attraverso scenari che, in alcuni punti, ricordano altre opere celebri di questo autore.

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07-06-02, 18:06
N. Morletti, L’ultima canzone d’amore, Foggia, Bastogi, 2000, pp. 123, euro 9,30

L’ultimo romanzo di Nadia Morletti narra la storia di un amore adultero. Entrambi i protagonisti, sposati, percorrono le tappe, ovvie, di questa ormai diffusissima categoria di rapporti, incluse, come sottolinea Mario Luzi nella lapidaria prefazione, le passioni, l’estasi amorosa, i rimorsi. La prosa è fluida, il racconto pacato, di certo non travolgente.

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07-06-02, 18:08
M. Ruele, Storie di frate Amodeo, Rimini, Fara Editore, 2001, pp. 63, euro 6,20

Percorso irto di termini dialettali, espressioni in disuso, latinismi. Non ne viene però turbata la lettura, anzi, il linguaggio sembra proprio valorizzare il personaggio di frate Amodeo, sospeso tra la malizia e l’ingenuità che porta a vedere le cose oltre le apparenze, a farsi interiorità.

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07-06-02, 18:09
L. Daishin Besio, Lo Zen e l’arte del bagnino, Milano, Armenia, 2001, pp. 255, euro 7,75

L’arte del bagnino è proprio da intendersi come l’attività di assistenza agli stabilimenti balneari. Una dimostrazione che lo Zen è applicabile, “visibile” a ogni dimensione del vivere. Lo scritto è gradevolissimo, una autentica “perla di filosofia”.

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15-06-02, 22:42
I. Artioli, Cheval d’amour, Ferrara, Este Edition, 2001, pp. 165, euro 10,07

Lo cheval d’amour ha il compito di preparare la puledra in vista dell’accoppiamento: tocca a lui eccitarla, procurarle nuovi fremiti, ma al momento buono deve ritirarsi e lasciare il campo allo stallone, allo “sgarbato e intemperante purosangue”. L’ultimo romanzo di Artioli però trova spazio per i colpi di scena, fino all’ultima riga, con una trama che si svolge in provincia, sullo sfondo di una Ferrara del dopoguerra apparentemente sonnolenta, ma venata dalle passioni sociali, politiche e, naturalmente, amorose.

nuvolarossa
15-06-02, 22:43
S. Salimbeni, Fin dove vedi, Firenze, Polistampa, 1999

Da anni Franco Manescalchi lavora per raccogliere voci nuove nell’ambito del panorama fiorentino. Da quando collabora con la Casa Editrice Polistampa, che pubblica volentieri giovani autori, il panorama si è arricchito di nuove proposte che riescono a rappresentare – direi a cantare – gli aspetti piùsingolari della nostra tumultuosa vita di oggi. Tra questi segnaliamo il volume poetico di Salimbeni di cui Giuseppe Pennella, nella presentazione, scrive: “La poesia non è pratica professionale o mestiere a pagamento o tecnica che si impara a tavolino”, è capacità di interpretare le voci del passato e del futuro. Voci amate o “temute”, in grado sempre di produrre sentimenti d’amore e di tenerezze o fremiti di paura e di terrore. La poesia non è oggetto scolastico di apprendimento o pratica accademica di espressività congelata nello stampo delle forme di sempre, ma è capacità di esorcizzare il terribile futuro. Salimbeni sa benissimo che non è più il tempo di Orfeo e della sua lira “...in grado di ammansire le belve e far muovere spontaneamente i sassi...” “Poesia – egli dice – è dono di ciò che affascina...”
Ubaldo Bardi

nuvolarossa
15-06-02, 22:44
M. Hardt, A. Negri, Empire, Paris, Exils, 2001, pp. 559

L’impero naturalmente è quello “globale” . Il lavoro di Hardt e Negri, disponibile purtroppo solo nella versione francese o inglese, merita un’attenta riflessione. In questa sede ci limitiamo a rinviare i lettori alle nostre osservazioni critiche svolte nel saggio Repubblicanesimo e globalizzazione, pubblicato sul n. 3 di questa rivista.
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Queste segnalazioni sono tratte
da il Pensiero Mazziniano (http://www.domusmazziniana.it/ami/)
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nuvolarossa
15-06-02, 22:45
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Queste segnalazioni sono tratte da il Pensiero Mazziniano (http://www.domusmazziniana.it/ami/)
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S. Hampshire, Non c’è giustizia senza conflitto, Milano, Feltrinelli, 2001, pp. 78, euro 10,33

Libro tremendamente attuale, soprattutto in Italia. Il tema centrale, di eraclitea memoria, riguarda il conflitto nella società e il problema del suo controllo. L’autore chiarisce che “in ogni nazione esisteranno sempre controversie generate non solo dal conflitto di interessi, soprattutto economici, ma anche dalla concorrenza tra prospettive morali e credenze radicate. C’è un solo, fondamentale principio morale che tutti i cittadini farebbero bene ad accettare e rispettare nella pratica: il principio dell’equità istituzionalizzata nelle procedure per la risoluzione di questi conflitti.” Appunto: la legge deve poter essere uguale per tutti, altrimenti sarebbe il disastro: i conflitti non saranno risolti con la politica, ma con la violenza.

nuvolarossa
17-06-02, 21:58
M. Ricciardi, Rivoluzione, Bologna, Il Mulino, 2001, pp. 210, euro 10,33

Il concetto di rivoluzione sviscerato alla luce della storia moderna e contemporanea, attraverso i suoi punti nodali.

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17-06-02, 21:58
Nessuno tocchi Caino, La pena di morte nel mondo. Rapporto 2001, Venezia, Marsilio, 2001, pp. 590, euro 14,46

La nostra rivista dedica molto spesso uno spazio al tema della pena di morte nel mondo. È quindi praticamente un obbligo quello di segnalare questo denso volume che contiene, tra l’altro, interventi di Elisabetta Zamparotti, Emma Bonino, Sergio D’Elia, Oliviero Toscani. Ma si tratta, soprattutto, del quarto rapporto annuale sulla pena capitale nel mondo, con resoconti dettagliati per quanto concerne i singoli stati: i 123 paesi abolizionisti (o quasi) e i 26 che nel corso del 2000 hanno compiuto oltre 1900 esecuzioni.

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17-06-02, 21:59
B. Montanari (a cura), L’Europa e la cultura del postmoderno, Roma, Luiss Edizioni, 2001, pp. 176, euro 15,49

Il libro contiene saggi di G. Marramao (Tradizione giuridica e globalizzazione), N. Boschiero (Stato e sovranità nel diritto internazionale), G. Cocco (L’Europa dei tre disincanti), C. Galli (Sovranità e globalizzazione), M. Barcellona (Teoria giuridica sistemica e pensiero funzionale), B. Montanari (Cultura del “postmoderno” e realtà virtuale: l’eclisse del soggetto nella società complessa).

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22-06-02, 18:45
G. Masi, Il concetto di cultura, Bologna, CLUEB, 2001, pp. 156, euro 12,91

Il bel percorso che ci viene proposta da Giuseppe Masi si avvale di contributi interdisciplinari. Il momento storico, con i passaggi essenziali dell'idea di cultura dall'epoca antica alle età moderne, dal barocco all'illuminismo. Dalla storia dell'idea di progresso al significato filosofico della cultura e al suo legame con la religione e il sacro. Fino al ruolo "dirompente" della comunicazione (il riferimento è ai cosiddetti mezzi di comunicazione) prevalente sulla comunicabilità. Infine una nota attualissma sulla cultura islamica in cui si evidenzia la coincidenza di chiesa e stato o, meglio (poiché una chiesa vera e propria non esiste) tra potere politico e potere religioso. Interessante e ben chiarita la distinzione fra l'islam che prevede una rivelazione graduata, guidata dagli imam e l'islamismo ispirato al sufismo per cui la rivelazione "si chiude con il Profeta: non si ammette cioè una gradualità di iniziazioni."

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22-06-02, 18:47
P. Sansot, Passeggiate. Una nuova arte del vivere, Milano, Il Saggiatore, 2001, pp. 281, euro 12,39

“Non so mai molto bene dove una strada mi porterà né se mi porterà da qualche parte. I compenso, so con certezza da che cosa mi distoglierà: da un assopimento che non è una forma di saggezza, dalla rassegnazione, dal ripiegamento su di me...” È l’inizio di questo splendido libro del filosofo francese sul significato dell’incaminarsi...

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25-06-02, 21:48
R. Laporta (a cura), Educare al senso della vita nella scuola di Stato, Firenze, La Nuova Italia, 2001, pp. 127, euro 12,91

Questo volume compare pochi mesi dopo la scomparsa del suo curatore nella collana “Scuola pubblica e scuola privata” diretta dallo stesso Raffaele Laporta. Un testo agile, essenziale, per riflettere su alcuni problemi cruciali che agitano il dibattito sulla scuola contemporanea. Il libro si apre con un ricordo di Laporta stilato da Gastone Tassinari, seguono alcuni saggi molto interessanti: Scuola di Stato e senso della vita di Raffaele Laporta, Religione e scuola: nuove visioni e nuovi itinerari in una prospettiva europea di Ermanno Genre, Nuove prospettive per la religione nella scuola di Emilio Alberich, Formare una fede laica di Franco Cambi, Un insegnamento parallelo che si affermi con i suoi meriti nella libertà di Bruno Di Porto.

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25-06-02, 21:49
M. Caciagli, A. Zuckerman (a cura), Politica in Italia edizione 2001, Bologna, Il Mulino, 2001, pp.306, euro 20,66

In questo volume curato dall’Istituto Cattaneo sono commentati e, soprattutto, documentati gli avvenimenti politici dell’anno 2000: dalla leadership di Amato e D’Alema, la presidenza della Commissione europea di Romano Prodi, il dibattito istituzionale, l’esperienza di Bassolino a Napoli, il Giubileo, la nuova confindustria, i problemi sanitari, della sicurezza stradale, dell’immigrazione.

nuvolarossa
25-06-02, 21:49
M. Maggi, L’Italia che non muore. La politica di Croce nella crisi nazionale, Napoli, Bibliopolis, 2001, pp. 201, euro 15,49

La filosofia di Croce tra il 1943 e il 1948 come strumento di riconoscimento della civiltà e della tradizione italiana. E, annotiamolo, il riferimento è ad anni a proposito dei quali si è parlato e si parla in termini di “morte della patria”.

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25-06-02, 21:51
G. W. Leibniz, Il senso del male, Rimini, Fara editore, 1999, pp. 123, euro 4,65

B. Spinoza, Dio, Rimini, Fara Editore, 1995
Segnaliamo questi testi di Leibniz e di Spinoza specialmente per la veste tipografica. La collana “microbi” di Fara offre infatti un’opportunità in più al lettore che deve ritagliarsi il tempo nell’attesa di un treno o di un aereo ammesso che riesca a trovare la voglia ancora di scrutare, interrogarsi e, soprattutto, impegnarsi nella lettura dei classici della filosofia.

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29-06-02, 21:57
A. Gosztonyi, Le “altre” vite, Milano, Armenia, 2001, pp. 286, euro 14,46

Si tratta di un’accurata ricognizione attraverso la storia del credo nella reincarnazione, passando da varie religioni, filosofie, teorie esoteriche. Non mancano i riferimenti e le descrizioni di casistiche che hanno reso affascinante l’argomento, che comunque, a nostro avviso, resta legato alla sfera della fede individuale, della religiosità.

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29-06-02, 21:57
R. Lawrence, Il piccolo libro del Karma, Milano, Armenia, 2001, pp. 153, euro 7,75

Pillole di saggezza, massime, brevi insegnamenti che si dispiegano come una sorta di antologia ragionata di consigli e pensieri. Un testo volto alla ricerca di se stessi.

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29-06-02, 21:59
T. E. Mails, Fools Crow: Saggezza e Potere. Le conoscenze segrete di un grande uomo-medicina, Vicenza, Edizioni Il Punto d’Incontro, 2001, pp. 244, euro 13,94

La sacralità degli indiani d’America condensata in questo documento-testimonianza con cui Fools Crow, nipote di Alce Nero, divulga straordinari segreti degli ultimi sciamani Sioux.

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29-06-02, 22:00
E. Scognamiglio, Il volto di Dio nelle religioni. Una indagine storica, filosofica e teologica, Milano, Paoline, 2001, pp. 398, euro 21,69

La prospettiva è cristiana, ma il percorso taglia trasversalmente molte religioni alla ricerca di Dio. Il volto di Dio è indescrivibile, umanamente non contemplabile se non attingendo al divino che è in noi. Pura bellezza. Lavoro eclettico, ben documentato, importante anche nella prospettiva di un approfondimento del dialogo interreligioso.

nuvolarossa
07-07-02, 09:17
“Filosofia e Questioni Pubbliche”, n. 1/2001

Dedicato all’etica degli affari questo bel numero della rivista. I saggi portanti: S. Maffettone (Ragioni dell’impresa e vincoli morali), D. Corrado (Il diritto delle società tra autonomia dei privati e intervento del legislatore), E. D’Orazio (Recenti sviluppi nella ricerca, organizzazione e formazione in etica degli affari), I. Salvatore (L’etica degli affari e le relazioni industriali. Cosa l’una può aggiungere all’altra e viceversa), N. Pasini (Business community e arena pubblica: concetti, analisi teorica e implicazioni), A. Pauncz (Etica degli affari e questioni di genere. Prospettive per lo sviluppo di codici etici per le aziende).

tratto da IL PENSIERO MAZZINIANO

http://www.domusmazziniana.it/ami/

nuvolarossa
07-07-02, 09:25
“Caffè Michelangiolo”, n. 1 e n. 2/2001

Segnaliamo la “terza pagina” di Mario Graziano Parri, New York, luci e polvere, dopo l’orrore del World Trade Center, un intervento di Giorgio Barberi Squarotti su La reinvenzione della poesia e alcune “voci nuove”, ovvero poesie inedite.
Del n. 2 ci piace segnalare il saggio di Jader Jacobelli I due Pico Della Mirandola, in particolare le interessanti notizie su Gianfrancesco, nipote del più celebre Giovanni Pico della Mirandola.

nuvolarossa
07-07-02, 09:28
J. M. Dillard, Star Trek. Gli anni perduti, Roma, Fanucci, 2001, pp. 438, euro 8,27

Per chi ama la fiction ecco la versione di uno dei fortunatissimi testi di Jeanne Dillard, inframmezzato alla nota serie televisiva e cinematografica. Lettura, al solito, avvincente.

tratto da IL PENSIERO MAZZINIANO

http://www.domusmazziniana.it/ami/

nuvolarossa
14-07-02, 11:27
D. E. Liebscher, La geometria del tempo, Napoli, Bibliopolis, 2001, pp. 301

Libro di geometria e di fisica che “descrive l’influenza reciproca dei fondamenti delle due discipline in modo nuovo, mediante figure piane e prospettiche precisamente costuite”.

nuvolarossa
14-07-02, 11:29
L’OPZIONE

Il testo di Guido Calogero, curato da Thomas Casadei, si inserisce nella collana “Dei doveri e delle libertà” per la quale le edizioni Diabasis hanno già meritoriamente pubblicato Lezioni per la Repubblica, a cura di Maurizio Viroli, la raccolta dei discorsi tenuti da eminenti studiosi in quattordici città italiane in occasione della ritrovata festa del due giugno.

Guido Calogero, Le regole della Democrazia e le ragioni del Socialismo,
Nuova edizione a cura di Thomas Casadei, Reggio Emilia, Diabasis, 2001, pp. 150, euro 15,50

Il volume, curato da Thomas Casadei, un giovane studioso di filosofia politica e del diritto contemporanea, raccoglie tre scritti che sono la sintesi organica della riflessione politica di Guido Calogero (1904-1986). L'abbiccì della democrazia, rimanda all'intreccio fra democrazia politica e democrazia sociale, fra libertà ed uguaglianza. La democrazia come colloquio è l'ideale che orienta la riflessione calogeriana e sostanzia la sua straordinaria utilità e modernità.
Nel secondo scritto, La giustizia e la libertà, il pensiero liberalsocialista trova le sue radici più profonde ed una delle sue più raffinate elaborazioni filosofiche.
Nell'ultimo saggio, I diritti dell'uomo e la natura della politica, emerge invece il Calogero teorico dei diritti, che sancisce l'assoluta priorità dei diritti dell'uomo, inalienabili, rispetto alla politica e all'autorità dello Stato.
La motivazione di questa iniziativa editoriale, inserita nella collana "Dei doveri e delle liberta'" voluta e diretta da Maurizio Viroli, va individuata nella specifica attualità dei temi cari a Calogero, sviluppati nei saggi che compongono il volume, nonché nella centralità che lo stesso Calogero ha avuto nella formazione politica ed intellettuale di eminenti personaggi quali Norberto Bobbio (una preziosa testimonianza del quale arricchisce il volume), il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e molti altri uomini di cultura dell'Italia repubblicana e democratica.
Ci auguriamo che la figura ed il messaggio etico-civile e politico-sociale di Guido Calogero possano essere così più agevolmente riscoperti e valorizzati come fonti di un vivere autenticamente democratico orientato agli eterni principi inscindibilmente congiunti della libertà e della giustizia e sostenuto da una autentica filosofia del dialogo.

m.g.a.

nuvolarossa
14-07-02, 11:33
R. Pertici, Il Mazzini di Giovanni Gentile, in Id., Storici italiani del Novecento, Pisa-Roma, Istituti Editoriali e Poligrafici Internazionali, 2000, pp. 319 (pp.105-158), L.60000

Nel suo bel saggio, Pertici prende le mosse dal tentativo di Gentile di individuare un'autonoma tradizione filosofica italiana, caratterizzata dall'antilluminismo e dall'antisensimo. Tale tentativo fu presente fin dalla tesi di laurea del filosofo attualista dedicata a Rosmini e Gioberti. All'interno di questo esperimento il ruolo di Mazzini però, sottolinea Pertici, mutò significativamente. L'evoluzione gentiliana viene ripercorsa anche ponendola in relazione con la storiografia mazziniana di quegli anni: da Bolton King e Felice Momigliano a Carlo Cantimori e Gaetano Salvemini, per arrivare poi a Alessandro Levi. Proprio da una recensione di Gentile al libro del King del 1903, è ricavabile un primo articolato giudizio, negativo, sulla figura di Mazzini. Mentre nel 1915, commentando una ristampa del Mazzini di Salvemini, Gentile ebbe già modo di modificare la sua posizione, sostenendo l'importanza del pensiero religioso del Genovese. Il segnale però più evidente di questo nuovo rapportarsi del filosofo alla figura del fondatore de "La Giovine Italia" si ebbe dopo la guerra, con il celebre saggio apparso sulla rivista "Politica" nel 1919. Dopo aver ricordato come le nuove posizioni del filosofo attualista fossero connesse alle esigenze di una "nuova educazione nazionale" maturate durante il conflitto mondiale, Pertici individua due argomentazioni fondamentali: la contestazione del Mazzini anticipatore del wilsonismo (viene ricostruita a questo proposito la polemica con Levi) e l'individuazione nel Genovese del teorizzatore dell'antindividualismo e della funzione etica, religiosa ed educatrice dello Stato, contro ogni agnosticismo. L'autore ricorda inoltre come proprio sul primo aspetto si fosse concentrato il dibattito: oltre a Levi, vengono ripercorse le posizioni di Napoleone Colajanni e di Emilio Bertana. Sul secondo aspetto vi era invece, segno indicativo dei tempi, una sostanziale identità di vedute: viene ricordata a questo proposito la ristampa nel 1922 del saggio su Mazzini del 1904 di Carlo Cantimori, saggio che esprimeva sul tema una posizione simile a quella di Gentile e sono poi citate, ad esempio, le posizioni di Giovanni Amendola e dei giovani Dino Grandi e Carlo Antoni. Su questa stessa concezione di Mazzini come il più significativo rappresentante di una tradizione italiana antiindividualista e di un liberalismo italiano diverso da quello "atomistico" alla francese, Gentile ritornò, ricorda Pertici, anche in alcuni suoi scritti degli anni '20. In essi, inoltre, la concezione "spiritualista" della nazione propria di Mazzini venne contrapposta a quella "naturalistica" dei nazionalisti. Proprio a partire da questa idea spiritualista della nazione, però, Gentile teorizzerà, negli anni '30, la necessità di andare oltre Mazzini, il cui orizzonte sarebbe stato limitato dall'idea dello Stato nazionale, per approdare all'idea di Impero. Ma alla figura di Mazzini, conclude l'autore, il Gentile era destinato a tornare negli anni della guerra, soprattutto quando, nell'inverno '43-'44, vi individuò un simbolo di concordia nazionale, di fronte agli orrori della guerra civile

nuvolarossa
14-07-02, 11:43
Galilei e Bruno nell'immaginario dei movimenti popolari tra Otto e Novecento, a cura di Franco Bertolucci, Pisa, Biblioteca Franco Serantini edizioni, 2001, euro 15,49.

Nel volume edito dalla Biblioteca Franco Serantini di Pisa, a cura di Franco Bertolucci, sono raccolti gli interventi dell'importante giornata di studi sull'immagine di Galilei e Bruno nei movimenti popolari fra Otto e Novecento, svoltasi alla Domus Mazziniana di Pisa il 27 novembre 1999. Gli interventi su cui vale la pena soffermarsi subito, perché maggiormente in grado di fornirci il quadro generale del problema storiografico affrontato, sono quelli di Adriano Prosperi, di Alessandro Volpi e di Pietro Finelli. Il celebre modernista pisano, allievo di Cantimori, ricostruisce ad esempio, con dovizia di particolari e una narrazione avvincente, le vicende delle carte processuali del Sant'Uffizio dedicate a Galilei ed a Bruno. A ciò si affianca la rievocazione del generale clima culturale dell'Italia dell'Ottocento. In quel periodo Galilei e Bruno divennero infatti, anche attraverso una forzatura delle loro posizioni, icone del libero pensiero in lotta contro l'oscurantismo clericale e gesuitico. Prosperi sottolinea che, se la figura di Galilei godé di una celebrità immutata al passare immutata al passare dei secoli, nei confronti di Bruno si ebbe, dopo un lungo oblio, un ritorno di interessi ottocentesco. A ciò corrispose anche una diversità d'atteggiamenti da parte della Chiesa Cattolica: più disponibile nei confronti delle teorie di Galilei, più chiusa verso quelle di Bruno. Anche Volpi si occupa dell'atmosfera culturale dell'Ottocento italiano, soffermandosi però su un altro aspetto: la penetrazione negli ambienti culturali fiorentini e toscani (a partire dal Vieusseux) delle teorie evoluzionistiche (scontato, a questo proposito, il riferimento agli studi di Giovanni Landucci) e, più in generale, per la letteratura dedita all'esaltazione della scienza (ad esempio Verne). Interessante è il legame, ben posto in evidenza da Volpi, tra attenzione per le scienze naturali e attrazione per l'oscuro, per l'orripilante, per le profondità buie del reale (attrazione ben rappresentata, ad esempio, da Edgar Allan Poe, che ebbe grande popolarità nell'Italia ottocentesca). Si intravede così il nesso tra positivismo e decadentismo. Finelli coglie invece un'altra questione cruciale: analizzando i Drammi sacri di Bovio, lo storico si concentra sul tentativo, tipicamente ottocentesco, di trovare una "religione laica" che sostituisse, nel suo ruolo di "cemento morale" della popolazione, il dominio delle coscienze della Chiesa Cattolica. Tale tentativo andava oltre la strada, che pure era stata tentata, di una "umanizzazione" del messaggio cristiano (basti pensare alla Vie de Jesus di Ernest Renan). Esso si articolò in due correnti: una più "spiritualista" (con Mazzini, ad esempio, e uno dei suoi più fedeli seguaci, Aurelio Saffi) e una più razionalista (quella di Ferrari, dell'Inno a Satana del Carducci ed, ancora, di Ardigò e di Ghisleri). Tra queste due alternative Bovio, con i suoi Drammi, avrebbe proposto una "terza via di grande suggestione intellettuale: un'immersione sino in fondo nel mondo del religioso, che ne metta in luce tutto il valore storicamente positivo, ma che culmini con un sereno ma netto distacco dalla tradizione cristiana, in nome di un nuovo umanesimo, in grado di conglobarla in una moralità superiore"1.
Gli altri interventi affrontano una ventaglio di aspetti estremamente ampio: Marco Cini si ricollega, ad esempio, agli studi di Ilaria Porciani, Umberto Levra e Massimo Baioni sulle feste nazionali e sulla costruzione di un patrimonio condiviso di memorie nazionali: egli infatti analizza le celebrazioni pisane per il terzo centenario della nascita di Galileo nel 1864. Maurizio Antonioli si sofferma poi sulla presenza di Galilei e Bruno nella letteratura e nei canti popolari, concentrandosi in particolare sulla nascita del mito del "martirio laico". Infine Franco Bertolucci ricostruisce la geografia dell'anticlericalismo organizzato in Toscana fra Ottocento e Novecento, mentre Giorgio Sacchetti si sofferma sulla reazione di queste realtà di anticlericalismo organizzato di fronte alla fucilazione in Spagna di Francisco Ferrer pedagogista laico e massone.
A ragion veduta, inoltre, il curatore sottolinea, nella sua introduzione il carattere interdisciplinare della raccolta. Infatti, l'intervento di Maria Turchetto si colloca sul piano della ricostruzione filosofica: la studiosa individua il legame tra filosofia di Bruno e un'autoctona tradizione filosofica italiana rappresentata dal marxismo di Antonio Labriola e il positivismo italiano di Ardigò, Morselli, Villari, lontano dai modelli di Spencer e di Comte. E' singolare però che nella descrizione di questa autoctona tradizione filosofica italiana da collegarsi al nome di Bruno il nome di Giovanni Gentile venga citato solo per ricordare la diversità del suo idealismo rispetto ai pensatori sopra ricordati. Ulteriori prove dell'apertura della raccolta a contributi di discipline diverse giunge poi dagli interventi di Concetta D'Angeli e di Fernando Mastropasqua, rispettivamente dedicati alla presenza di Galilei nella drammaturgia ottocentesca e al Galileo di Brecht. A cavallo tra la critica artistica e la ricostruzione storica si pone infine Federico Tognoni, che si occupa sulla presenza di Galiei nell'iconografia degli ultimi secolo, da quelle seicentesca a quella ottocentesca.

Andrea Frangioni

nuvolarossa
15-07-02, 18:07
Romagna toscana

Natale Graziani (a cura), Romagna toscana. Storia e civiltà di una terra di confine, Tomo I e II, Firenze, Casa editrice Le Lettere, 2001, pp. 1404, euro 72,30
“La Romagna toscana - avverte Natale Graziani nell’introduzione di quest’opera pregevole – è denominazione di matrice fiorentina”. Segno, secondo il curatore, del riconoscimento che questa enclave apparterrebbe a una “diversa area culturale”. A dire il vero Graziani si spinge fino a parlare di “un’unica entità regionale: la Romagna appunto”, identificabile come regione storica. È un’ipotesi che lasciamo “sospesa”, specialmente dopo aver letto il libro di Roberto Balzani, La Romagna, di cui trattiamo ampiamente in altra sezione di questa stessa rivista. I numerosi e validi contributi in tal senso, d’altronde, non sciolgono completamente l’enigma e, soprattutto, non sconfessano l’ipotesi di un’identità romagnola relativamente recente. Questa terra di confine, come sottolinea Pier Ferdinando Casini nella sua Prefazione, sembra piuttosto indicare percorsi delineati da comunicazioni, incroci, raccordi “tra il Nord e il Centro Italia”.
La ricostruzione di questa “via della storia”, promossa meritoriamente dall’Accademia degli Incamminati, di cui Casini è presidente onorario e Natale Graziani presidente effettivo, è svolta con il contributo variegato di numerosi studiosi specialistici che hanno preso in esame il territorio, la popolazione, il patrimonio culturale, il folklore, le dinamiche nell’età antica, medioevale, moderna e contemporanea. Si tratta quindi di un’opera complessa che merita l’attenzione degli studiosi ed anche dei non addetti ai lavori, capace di fornire un riferimento basilare e imprescindibile per chi voglia approfondire e ottenere un quadro d’insieme. La lettura dei saggi può comunque essere effettuata “per campi d’interesse”, specialmente per quanto riguarda i contenuti delle prime due parti, in cui la narrazione (diacronica) assume spesso la caratteristica della panoramica di lungo periodo da cui potremmo intravedere un tentativo di delineare una remota connotazione cultural-territoriale. È chiaro, comunque, che un’opera di questa portata va oltre ogni eventuale disputa regionalistica, che dovrebbe arricchirsi, necessariamente, di elementi attuali, contingenti, validi e spendibili oggi. I due bei volumi, eleganti anche dal punto di vista tipografico, riportano studi severi, condotti con rigore sotto la regia di Graziani che, insieme con Giancarlo Susini (recentemente scomparso), Augusto Vasina, Zeffiro Ciuffoletti, Luigi Lotti, Leonardo Rombai ha coordinato e curato l’opera con visibile amore, passione e perizia.

s.m.

nuvolarossa
21-07-02, 08:50
Aldo G. Ricci, La Repubblica, Bologna, Il Mulino, 2001, pp. 233, euro 12,39

La fortunata collana sull’Identità italiana, diretta da Galli Della Loggia, ospita questo bel libro di Aldo Ricci sulla repubblica. Il percorso, partendo dai comuni e passando al Regno italico, si sofferma analiticamente sul Risorgimento, sul periodo liberale per riflettere, infine, sul fascismo e sui momenti che hanno portato alla vittoria repubblicana in Italia. Uno sguardo d’insieme che coinvolge costumi, idee, simboli che hanno contribuito alla costruzione di una forma di governo che innanzitutto, come chiarisce l’autore riferendosi al pensiero di Mazzini, è un principio.
Ma la riflessione di Ricci si spinge a ripensare soprattutto le origini della nostra Repubblica, nata da immediati obiettivi antimonarchici, ma che dovrebbe protendersi anche verso quella che Leo Valiani definiva come “l’autonomia spirituale e politica”, basata su una funzione di progresso capace di guardare all’Europa e al mondo.

nuvolarossa
27-07-02, 08:57
Franco Della Peruta, Carlo Cattaneo politico, Milano, Franco Angeli, pp. 201, euro 18

Il profilo politico di Cattaneo si delinea attraverso la coerenza della visione civile che connota il pensiero del milanese. La ragione, la scienza, la storia, il progresso, la libertà, il federalismo per la costruzione di un’identità nazionale capace di unire la “piccola patria” nella grande patria italiana.
Da qui il confronto e, a tratti, il dissenso, con Mazzini e Ferrari; ma anche l’impegno per le proposte concrete. Esemplare la scelta per l’istruzione pubblica con la distinzione chiara tra il ruolo educativo della famiglia e quello istruttivo della scuola. E poi lo studio sul ruolo della città, fino alle analisi internazionali, di una attualità sconcertante.
Della Peruta imposta la sua analisi impeccabile inserendo il pensiero di Cattaneo nell’alveo di una democrazia laica, consapevole dell’urgenza dei problemi sociali, aperta, quindi, alle “necessità e alle aspirazioni delle moltitudini.”

nuvolarossa
31-07-02, 23:09
Enzo Sereni, Emilio Sereni, Politica e utopia. Lettere 1926-1943 (a cura di David Bidussa e Maria Grazia Meriggi), Milano, La Nuova Italia, 2000, pp. 232, euro 20,14

Il confronto ideologico tra il sionismo di Enzo e il comunismo di Emilio all’insegna di un’asprezza, appena velata dall’amore fraterno, che è indicativa di una speranza, di convinzioni profonde, di sete di ricerca, come avverte David Bidussa nella bella e ampia presentazione dal titolo emblematico: La nostalgia del futuro.

nuvolarossa
31-07-02, 23:23
Giuseppe Galzerano, Gaetano Bresci. Vita, attentato, processo, carcere e morte dell’anarchico che “giustiziò” Umberto I, Salerno, Galzerano, 2001, pp. 1096, euro 36,20

I nostri lettori forse ricorderanno che ci siamo già occupati in passato di testi su Gaetano Bresci. Questo ponderoso libro costituisce un ulteriore, fondamentale, contributo sull’argomento. L’autore sviluppa, con ampia documentazione, la tesi della scelta individuale, conforme alla più pura tradizione anarchica. Il tirannicidio come responsabile, personale, scelta morale distinto dunque nettamente dalla strage terroristica anonima e dai fini imperscrutabili. Di grande interesse anche l’appendice documentaria e fotografica.
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tratto dal sito web
http://www.domusmazziniana.it/ami/

nuvolarossa
31-07-02, 23:25
Luigi Galleani, Faccia a faccia col nemico. Cronache giudiziarie dell’anarchismo militante, Salerno, Galzerano, 2001, pp. 505, euro 25,82

Il volume di Galleani, anarchico vissuto tra la seconda metà dell’Ottocento e il primo novecento riporta articoli di “Cronaca sovversiva” e, soprattutto, il resoconto di alcuni processi contro anarchici autori (o presunti tali) di attentati contro autorità di spicco o istituzioni.
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tratto dal sito web
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nuvolarossa
03-08-02, 08:39
Nicola Fano, Le maschere italiane, Bologna, Il Mulino, 2001, pp. 193, euro 12,39

La trasformazione dei riti carnevaleschi pagani in commedia dell’arte ha sedimentato tratti comuni degli italiani ben prima della nascita della nazione. Da Arlecchino a Pulcinella, attraverso, anche, le commedie di Shakespeare, fino a Totò in un crogiuolo di burle, scherzi, smorfie, equivoci, imbrogli, illusioni, pianti e risate da cui, generazione dopo generazione, si è formato un popolo.

nuvolarossa
03-08-02, 08:40
Cristina Stango (a cura), Censura ecclesiastica e cultura politica in Italia tra Cinquecento e Seicento, Firenze, Olschki editore, 2001, pp. 235, euro 24,79

Il volume contiene gli atti della VI “giornata Luigi Firpo”, convegno svoltosi nel marzo del 1999. Sono stati studiati, in particolare, gli “aspetti organizzativi del sistema di controllo predisposto dalla Chiesa per bloccare la circolazione di opere ritenute moralmente e teologicamente pericolose.”

nuvolarossa
03-08-02, 08:41
Vanna De Angelis, Il libro nero della caccia alle streghe. La ricostruzione dei grandi processi, Casale Monferrato (AL), Piemme, 2001, pp. 303, euro 18,08

Attraverso la documentazione degli atti processuali vengono ricostruiti ambienti e modalità che hanno portato alla tortura, alle sevizie e alla morte di migliaia di donne accusate di stregoneria. Da un lato certezze immanenti, dall’altro i dubbi e le fragilità umane di fronte al desiderio di scrutare il nuovo.
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Queste segnalazioni sono tratte
da il Pensiero Mazziniano (http://www.domusmazziniana.it/ami/)
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nuvolarossa
03-08-02, 21:56
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Queste segnalazioni sono tratte
da il Pensiero Mazziniano (http://www.domusmazziniana.it/ami/)
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Elisabeth Reynaud, Teresa d’Avila. La donna che ha detto l’indicibile di Dio, Milano, Paoline, 2001, pp. 374, euro 18,59

La biografia di Teresa d’Avila: un percorso fra il misticismo spagnolo ai tempi dell’Inquisizione.

nuvolarossa
03-08-02, 21:57
Pialuisa Bianco, Elogio del voltagabbana. Origine e storia di un tabù, Venezia, Marsilio, 2001, pp. 178, euro 11,36

“Siamo sicuri che obbedire al partito sia rispettare il mandato degli elettori in un sistema uninominale?” Sta in questa domanda, che implica, ovviamente, una risposta negativa, la sintesi delle argomentazioni dell’autrice a favore del “voltagabbana”, che non sarebbe altro che colui che si ribella al granitico sistema della fedeltà di partito per servire la volontà, mutevole, dell’elettorato, secondo l’esempio “americano”. Non si tratta di storia recente (pensiamo al “trasformismo”), ma di una storia che negli ultimi anni ha assunto una nuova dimensione. Noi restiamo però dell’avviso che i termini della questione siano mal posti. Non si tratta di contrapporre anacronistiche fedeltà di partito al mandato elettorale. La questione è più complessa e riguarda il limite del sistema di rappresentanza. Siamo certi che l’ossessione del mandato verso gli elettori garantisca la migliore governabilità? Se governare vuol dire farsi eleggere secondo un programma e poi, se vincenti, applicare questo programma in nome non più solo della parte che ti ha votato ma dell’intero popolo ecco che l’esasperazione del concetto legato al vincolo del mandato diventa addirittura un ostacolo al buon governo. Un viatico alla “guerra per bande”, alla manipolazione delle opinioni con i mezzi mediatici e, soprattutto, una giustificazione alla cronica incapacità del “sistema” di scegliere i migliori al governo. Il politico voltagabbana, infatti, difficilmente è persona capace di perseguire un programma articolato e duraturo: deve solo salire sull’onda del momento, recitare un copione manicheo scritto da altri, spostarsi in tempo utile quando un blocco da vincente diventa perdente. Ricadiamo nello stesso equivoco, “misticheggiante” di Kelsen? O non si tratta piuttosto di salvaguardare i ruoli, distinti, del Parlamento, che legifera recependo le istanze dei vari mandati; del governo, che ha funzione esecutiva; della Magistratura, che non deve proprio rispondere per nulla delle mutevolezze dell’opinione pubblica, ma applicare la legge il più equamente possibile. Lasciamo alla gente almeno la possibilità di distinguere un onesto e salutare cambio di opinione dalle acrobazie dei poltronai ad oltranza.

nuvolarossa
06-08-02, 00:29
Gilbert Simondon, L’individuazione psichica e collettiva, Roma, Derive Approdi, 2001, pp. 241, euro 18,08

È la prima opera di questo autore francese tradotta in italiano. Il tema è quello dell’individuo, del suo rapporto con la società, fino scoprire che le peculiarità di ciascuno si enfatizzano nel rapporto con gli altri, nel bagno sociale che, attraverso la partecipazione, offre l’occasione di una ulteriore, maggiore, individuazione.

nuvolarossa
06-08-02, 00:29
Heinrich Popitz, Fenomenologia del potere, Bologna, Il Mulino, 2001 (nuova edizione), pp. 216, euro 11,36

Una radiografia del concetto di potere, “elemento universale della società umana”: i processi di formazione, i gradi di istituzionalizzazione, le tipologie, le forme di imposizione (segnatamente la violenza, la minaccia, il vincolo di autorità). Ottimo libro sulla sottile arte del controllo della paura per esercitare il dominio.

nuvolarossa
09-08-02, 22:55
“L’Europe en formation”, autunno 2001, n. 322

Questo numero della rivista affronta, tra l’altro, il tema dell’allargamento della Unione europea e un interessante apporto sul finanziamento dei partiti politici europei.

nuvolarossa
09-08-02, 22:59
Pietro Di Muccio, Orazione per la Repubblica, Macerata, Liberlibri, 2001, pp. 135, euro 10,33

Di questo libro colpisce innanzitutto al forma: un’orazione rivolta ai membri del Parlamento. Una denuncia dell’attuale democrazia in cui la voce dei governati non giunge ai governanti, oppure resta sistematicamente inascoltata. Il testo, scritto originariamente negli anni Novanta, e poi rivisto mantiene intatta la sua attualità, indipendentemente dall’adesione o meno ad alcune proposte dell’autore. Negli ultimi anni, semmai, si sono accentuati i problemi.

nuvolarossa
13-08-02, 00:40
Hervé Le Bras, Il demone delle origini. Demografia e estrema destra, Milano, Feltrinelli, 2001, pp. 207, euro 25,82

L’autore sostiene che molti demografi francesi forniscano, direttamente o indirettamente, il supporto alle teorie razziste e xenofobe del paese transalpino. La tesi inquietante, perché le argomentazioni non sarebbero supportate scientificamente, è esposta in questo volume del prof. Le Bras, Directeur d’études all’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi.

nuvolarossa
16-08-02, 10:45
Giulio Toffoli, Non morirà il fiore della parola. Testimonianza dal Chiapas in lotta, Santarcangelo di Romagna (RN), Fara Editore, 2001, pp. 125, euro 14,46

Un testo importante, utile per squarciare il muro di silenzio che circonda le vicende (e spesso i drammi) dei popoli latinoamericani. Oltre a una serie di dati, di grande interesse la testimonianza di Patricia Teran Vega, del fronte zapatista dai vaghi “riferimenti socialisti”.
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tratto dal sito web del
http://www.domusmazziniana.it/ami/
PENSIERO MAZZINIANO

nuvolarossa
19-08-02, 10:55
ChainWorkers. Lavorare nelle cattedrali del consumo, Roma, Derive Approdi, 2001, pp. 132, euro 7,75

Lavorano nei McDonald’s, nei Pizza Hut, nei templi dell’evasione globale. Lo fanno quando “gli altri si divertono”, di giorno, di notte, i sabati, le domeniche. Sono giovani, giovanissimi, spesso sfruttati e senza “protezioni”. Questo è il loro primo libro che racconta di questo “nuovo confronto” con le grandi multinazionali dell’iperconsumo.

nuvolarossa
20-08-02, 00:29
Bruno Bongiovanni, Gian Mario Bravo, Nell’anno 2000. Dall’utopia all’ucronia, Firenze, Olschki editore, 2001, pp. 241, euro 24,79

Il volume contiene gli atti della VII “giornata Luigi Firpo”, convegno internazionale svoltosi nel marzo del 2000 a Torino. La sfida del nuovo millennio come pretesto per studiare l’utopia, nel nome e sulla scia degli insegnamenti di Luigi Firpo.

nuvolarossa
20-08-02, 00:30
Plutarco, Del mangiar carne. Trattati sugli animali, Milano, Adelphi, 2001, pp. 296, euro 12,91

Immaginiamoci cosa direbbe oggi Plutarco se già, poco meno di duemila anni fa, denunciava l’eccesso di antropocentrismo, fino a spingersi contro le diete carnee. Oggi che abbiamo perfino imposto la carne agli erbivori. Un testo straordinario, di grande profondità.

nuvolarossa
20-08-02, 00:31
Károly Kerényi, Gli dèi e gli eroi della Grecia, Milano, Il Saggiatore, 2001, pp. 625, euro 18,08

Opportuna questa riproposizione di un “classico” della ricerca delle forme mitologiche. Una pietra miliare sull’argomento, che racchiude lavori pubblicati originariamente tra il 1958 e il 1962 da questo autore (scomparso nel 1973) considerato uno dei massimi eruditi e filologi del Novecento. Il percorso, che descrive l’evoluzione del mondo degli dèi e narra le vicende degli eroi (uccisori di mostri), non preclude una profonda ricerca sull’uomo, sui suoi abissi psichici, religiosi; sulle sue pulsioni oscillanti tra mondo del finito e dell’infinito in un quadro influenzato certo anche dal confronto con le opere junghiane.

nuvolarossa
23-08-02, 00:08
Marc-Alain Ouaknin, Le Dieci Parole. Il Decalogo riletto e commentato dai Maestri ebrei antichi e moderni, Milano, Paoline, 2001, pp. 292, euro 14,46

I Dieci Comandamenti, come fondamento di un’etica capace di rendere infinito Dio, di non contenerlo in un testo chiuso. L’evocazione, simbolica e infinita, va ben oltre il comando proibizionista, pone il problema della libertà e della responsabilità dell’uomo.

nuvolarossa
23-08-02, 22:12
Frédéric Beigbeder, Lire 26.900, Milano, Feltrinelli, 2001, pp. 237, euro 13,89

“Tutto si compra: l’amore, l’arte, il pianeta Terra, voi, io.” Il romanzo di un pubblicitario, di uno che “inquina l’universo”. Bello, graffiante, avvincente, e soprattutto esplicativo della nostra epoca quanto un saggio complesso. In Francia ha venduto tantissimo, in Italia sarebbe bene che molti lo leggessero.

nuvolarossa
23-08-02, 22:13
Ivo Andriæ, La cronaca di Travnik, Milano, Mondadori, 2001, pp. 515, euro 17,56

Per chi voglia assaporare il piacere della lettura di un classico del Novecento, opera dello scrittore bosniaco (nobel per la letteratura nel 1975) che ci offre oggi “gli strumenti per capire una storia che ci sfugge”.

nuvolarossa
23-08-02, 22:14
Isabel Allende, Ritratto in seppia, Milano, Feltrinelli, 2001, pp. 269, euro 16,53

Un racconto di amore, di guerre, ambientato tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento. I lettori italiani conoscono bene lo stile fluido e avvincente della Allende; in questo volume troveranno personaggi già apparsi ne La casa degli spiriti, la riproposizione, dunque, di una saga dove l’immersione nella storia familiare sembra, in realtà una severa ricerca di libertà. Una fuga da orrori esorcizzati, forse, nelle istantanee, “color seppia” ma vivide, del ricordo.

nuvolarossa
01-09-02, 10:02
Emmanuele Emanuele, Il non profit strumento di sviluppo economico e sociale, Roma, Luiss Edizioni, 2001, pp. 205, euro 15,49

Per orientarsi nel complesso mondo delle ONLUS alla luce degli ultimi decreti legislativi istitutivi. La fiscalità, le prospettive del settore “non profit” e del volontariato in genere, i risvolti occupazionali, ulteriori proposte riformatrici. Un settore che, come spiega Antonio Fazio nella Prefazione, si impone all’attenzione “perché lo Stato spesso non è in grado di far fronte a esigenze di utilità sociale e collettiva per le difficoltà che incontra nel riconoscerle tempestivamente e affrontarle in maniera adeguata.”

nuvolarossa
01-09-02, 10:03
Barry D. Libert, Richard E.S. Boulton, Steve M. Samek, Il segreto del profitto, Roma, Fazi editore, 2001, pp. 318, euro 18,07

Pillole di saggezza economica per razionalizzare l’uso delle risorse, prendendo come riferimento le strategie vincenti di migliaia di imprese.

nuvolarossa
04-09-02, 18:41
Ilia Beliaev, Tausha, Vicenza, Edizioni Punto d’incontro, 2001, pp. 190, euro 11,88

Tausha è un mistico che vive e agisce nella Russia degli anni Ottanta. Di lui si interesserà perfino il KGB, per carpire i segreti delle sue “doti” spirituali e di guaritore. Il racconto di Beliaev assume i contorni di una affascinante avventura ai confini col mistero, con l’occulto, con le forze del bene e del male, non sempre identificabili, non sempre chiaramente “opposte”.

nuvolarossa
04-09-02, 18:41
Ilia Beliaev, Tausha, Vicenza, Edizioni Punto d’incontro, 2001, pp. 190, euro 11,88

Tausha è un mistico che vive e agisce nella Russia degli anni Ottanta. Di lui si interesserà perfino il KGB, per carpire i segreti delle sue “doti” spirituali e di guaritore. Il racconto di Beliaev assume i contorni di una affascinante avventura ai confini col mistero, con l’occulto, con le forze del bene e del male, non sempre identificabili, non sempre chiaramente “opposte”.

nuvolarossa
04-09-02, 18:41
John North, Il mistero di Stonehenge, Casale Monferrato (AL), Piemme, 2001, pp. 735, euro 9,30

Tra preistoria e astronomia: un viaggio fra le inquietanti incognite dei monoliti di Stonehenge attraverso cui i nostri antenati schematizzavano un armonioso universo. Una teoria ardita, ma sicuramente coinvolgente

nuvolarossa
04-09-02, 18:41
John North, Il mistero di Stonehenge, Casale Monferrato (AL), Piemme, 2001, pp. 735, euro 9,30

Tra preistoria e astronomia: un viaggio fra le inquietanti incognite dei monoliti di Stonehenge attraverso cui i nostri antenati schematizzavano un armonioso universo. Una teoria ardita, ma sicuramente coinvolgente

nuvolarossa
04-09-02, 18:42
Anna Maria Turi, Fratel Cosimo, Roma, Edizioni Mediterranee, 1996, pp. 140, euro 7,75

Il mondo delle apparizioni e dei miracoli. Svolta lo scenario è quello calabro. Il misticismo nell’epoca dell’alta tecnologia, si connota come reazione “sana”, incontro con se stessi e col mistero a cui aneliamo fino a quando, naturalmente, non diventa abuso della credulità popolare o occasione di truffa.

nuvolarossa
04-09-02, 18:42
Anna Maria Turi, Fratel Cosimo, Roma, Edizioni Mediterranee, 1996, pp. 140, euro 7,75

Il mondo delle apparizioni e dei miracoli. Svolta lo scenario è quello calabro. Il misticismo nell’epoca dell’alta tecnologia, si connota come reazione “sana”, incontro con se stessi e col mistero a cui aneliamo fino a quando, naturalmente, non diventa abuso della credulità popolare o occasione di truffa.

nuvolarossa
04-09-02, 18:43
Renzo e Roberto Allegri, Amore di cane. Storie vere di amicizia, dedizione e fedeltà, Milano, Gruppo Editoriale Armenia, 2001, pp. 253, euro 14,20

Perché un cane riesce a percorrere anche migliaia di chilometri per tornare a casa? Come si orienta? Perché può decidere di salvare una persona mettendo a repentaglio la propria vita? Come riescono a salvaguardare premurosamente l’integrità di un cieco? Risposte cercate, amorevolmente, attraverso il racconto di storie realmente accadute.

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04-09-02, 18:43
Renzo e Roberto Allegri, Amore di cane. Storie vere di amicizia, dedizione e fedeltà, Milano, Gruppo Editoriale Armenia, 2001, pp. 253, euro 14,20

Perché un cane riesce a percorrere anche migliaia di chilometri per tornare a casa? Come si orienta? Perché può decidere di salvare una persona mettendo a repentaglio la propria vita? Come riescono a salvaguardare premurosamente l’integrità di un cieco? Risposte cercate, amorevolmente, attraverso il racconto di storie realmente accadute.

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04-09-02, 18:44
Stefano Momentè, Vegetariani. Una vita senza carne, Milano, Gruppo Editoriale Armenia, 2001, pp. 181, euro 12,91

Una bella guida alla cucina vegetariana con, oltre alla sottintesa filosofia, anche numerose, utili, ottime ricette.

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04-09-02, 18:44
Stefano Momentè, Vegetariani. Una vita senza carne, Milano, Gruppo Editoriale Armenia, 2001, pp. 181, euro 12,91

Una bella guida alla cucina vegetariana con, oltre alla sottintesa filosofia, anche numerose, utili, ottime ricette.

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04-09-02, 18:45
Marguerite Elsbeth, Cristalli di potere, Vicenza, Edizioni Il punto d’incontro, 2001, pp. 239, euro 14,98

Una sorta di catalogo patinato dei cristalli e delle loro proprietà (per chi ci crede), seguendo un’impostazione esoterica e perdendo l’occasione per un richiamo più preciso alla mitologia.

nuvolarossa
04-09-02, 18:45
Marguerite Elsbeth, Cristalli di potere, Vicenza, Edizioni Il punto d’incontro, 2001, pp. 239, euro 14,98

Una sorta di catalogo patinato dei cristalli e delle loro proprietà (per chi ci crede), seguendo un’impostazione esoterica e perdendo l’occasione per un richiamo più preciso alla mitologia.

nuvolarossa
06-09-02, 15:56
AA.VV. Memorie italiane di Tunisia, Tunisi, Finzi Editore, 2000, pp. 245+LIX.

La presenza italiana in Tunisia, iniziata con le repubbliche marinare, ha avuto un costante incremento solo a partire dalla Restaurazione. Erano soprattutto ebrei livornesi, commercianti e professionisti, che si stabilirono nella Tunisia ancora sotto il dominio del vicerè turco. Via via, a questi primi italiani si unirono altri, spesso profughi politici, repubblicani che avevano partecipato alle sollevazioni fallite nella penisola, fino a raggiungere, verso il 1850, la non indifferente cifra di seimila persone.
Una comunità, l’italiana, estremamente vivace che aveva suoi mezzi di espressione culturali, come i giornali (il primo – subito soppresso dal vicerè - è del 1838), il teatro, la scuola.
Il Protettorato francese, proclamato nel 1881, non poteva incidere più di tanto su questa prevalenza italiana sulle altre nazionalità, anzi, negli anni di fine secolo, l’emigrazione siciliana, una emigrazione povera, di braccianti e di contadini, portò il numero dei nostri connazionali ad oltre 30.000.
Il novecento, con la fascistizzazione degli italiani nel mondo prima, e poi il tracollo delle istituzioni culturali nel 1945, fino alla diaspora della comunità dopo l’indipendenza (1956) ha chiuso questa parentesi di storia. E’ rimasto il ricordo: ricordo dei tempi migliori da parte di chi vive, oggi, in Tunisia, e ricordo di quella che era la propria terra natale da parte di chi l’ha lasciata.
Quest’opera, pubblicata a cura dell’Istituto Italiano di Cultura di Tunisi, vuole essere proprio una rassegna di quello che fu la Tunisia italiana. Un libro necessariamente bilingue (italiano e francese) con interventi che analizzano la presenza dei nostri connazionali nell’insieme delle popolazioni del Protettorato francese, la lingua, che non poteva essere l’italiano toscano, ma aperto ad apporti siciliani, francesi e arabi, la cucina, che risentiva degli influssi tipici del Mediterraneo.
Un capitolo intero merita la stampa, che ha espresso testate governative, socialiste, fasciste negli anni venti, di opposizione al regime mussoliniano nel decennio successivo, fino ad una catalogazione di ben 123 pubblicazioni diverse.
.Il libro, che si inquadra nel Progetto della memoria, curato dall’Ambasciata d’Italia, vuole essere il primo di una serie: un’opera senz’altro meritoria, che, tuttavia, in Italia è quasi clandestina, e che meriterebbe senz’altro una maggiore conoscenza e diffusione.
Agostino Pendola

nuvolarossa
06-09-02, 15:56
AA.VV. Memorie italiane di Tunisia, Tunisi, Finzi Editore, 2000, pp. 245+LIX.

La presenza italiana in Tunisia, iniziata con le repubbliche marinare, ha avuto un costante incremento solo a partire dalla Restaurazione. Erano soprattutto ebrei livornesi, commercianti e professionisti, che si stabilirono nella Tunisia ancora sotto il dominio del vicerè turco. Via via, a questi primi italiani si unirono altri, spesso profughi politici, repubblicani che avevano partecipato alle sollevazioni fallite nella penisola, fino a raggiungere, verso il 1850, la non indifferente cifra di seimila persone.
Una comunità, l’italiana, estremamente vivace che aveva suoi mezzi di espressione culturali, come i giornali (il primo – subito soppresso dal vicerè - è del 1838), il teatro, la scuola.
Il Protettorato francese, proclamato nel 1881, non poteva incidere più di tanto su questa prevalenza italiana sulle altre nazionalità, anzi, negli anni di fine secolo, l’emigrazione siciliana, una emigrazione povera, di braccianti e di contadini, portò il numero dei nostri connazionali ad oltre 30.000.
Il novecento, con la fascistizzazione degli italiani nel mondo prima, e poi il tracollo delle istituzioni culturali nel 1945, fino alla diaspora della comunità dopo l’indipendenza (1956) ha chiuso questa parentesi di storia. E’ rimasto il ricordo: ricordo dei tempi migliori da parte di chi vive, oggi, in Tunisia, e ricordo di quella che era la propria terra natale da parte di chi l’ha lasciata.
Quest’opera, pubblicata a cura dell’Istituto Italiano di Cultura di Tunisi, vuole essere proprio una rassegna di quello che fu la Tunisia italiana. Un libro necessariamente bilingue (italiano e francese) con interventi che analizzano la presenza dei nostri connazionali nell’insieme delle popolazioni del Protettorato francese, la lingua, che non poteva essere l’italiano toscano, ma aperto ad apporti siciliani, francesi e arabi, la cucina, che risentiva degli influssi tipici del Mediterraneo.
Un capitolo intero merita la stampa, che ha espresso testate governative, socialiste, fasciste negli anni venti, di opposizione al regime mussoliniano nel decennio successivo, fino ad una catalogazione di ben 123 pubblicazioni diverse.
.Il libro, che si inquadra nel Progetto della memoria, curato dall’Ambasciata d’Italia, vuole essere il primo di una serie: un’opera senz’altro meritoria, che, tuttavia, in Italia è quasi clandestina, e che meriterebbe senz’altro una maggiore conoscenza e diffusione.
Agostino Pendola

nuvolarossa
06-09-02, 16:00
Giovanni De Luna, La passione e la ragione, Fonti e metodi dello storico contemporaneo, Milano, La Nuova Italia, 2001, pp. 292, euro 20,14

Un libro per studiosi e studenti di storia, che pone problemi sull’uso fonti, sull’uso pubblico della storia, nell’ambito delle nuove sfide tecnologiche e sociali

nuvolarossa
06-09-02, 16:00
Giovanni De Luna, La passione e la ragione, Fonti e metodi dello storico contemporaneo, Milano, La Nuova Italia, 2001, pp. 292, euro 20,14

Un libro per studiosi e studenti di storia, che pone problemi sull’uso fonti, sull’uso pubblico della storia, nell’ambito delle nuove sfide tecnologiche e sociali

nuvolarossa
09-09-02, 00:03
Robert B. Edgerton, Gloria o morte. Crimea, 1853-56. Miti e realtà della prima guerra moderna, Milano, Il saggiatore, 2001, pp. 319, euro 18,59

La storia di una guerra che modificò gli equilibri delle potenze europee, cambiando, tra l'altro, anche i destini dell'Italia. L'autore si sofferma su personaggi, esperienze civili, vicende sociali, di donne e fanciulli. Sullo sfondo, le prime nuove tecnologie: il telegrafo, la macchina fotografica…

nuvolarossa
09-09-02, 00:03
Robert B. Edgerton, Gloria o morte. Crimea, 1853-56. Miti e realtà della prima guerra moderna, Milano, Il saggiatore, 2001, pp. 319, euro 18,59

La storia di una guerra che modificò gli equilibri delle potenze europee, cambiando, tra l'altro, anche i destini dell'Italia. L'autore si sofferma su personaggi, esperienze civili, vicende sociali, di donne e fanciulli. Sullo sfondo, le prime nuove tecnologie: il telegrafo, la macchina fotografica…

nuvolarossa
09-09-02, 00:15
Peter Tompkins, Dalle carte segrete del Duce. Momenti e protagonisti dell'Italia fascista nei National Archives di Washington, Milano, Marco Tropea Editore, 2001, pp. 382, euro 17,56

Nuovi documenti con cui ricostruire alcuni passi salienti della storia italiana: dal delitto Matteotti, alle fucilazione di Ciano e, poi, di Mussolini.

nuvolarossa
09-09-02, 00:15
Peter Tompkins, Dalle carte segrete del Duce. Momenti e protagonisti dell'Italia fascista nei National Archives di Washington, Milano, Marco Tropea Editore, 2001, pp. 382, euro 17,56

Nuovi documenti con cui ricostruire alcuni passi salienti della storia italiana: dal delitto Matteotti, alle fucilazione di Ciano e, poi, di Mussolini.

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18-09-02, 18:16
Hilaire Belloc, Lo Stato servile, Macerata, Liberliber, 1993, pp. 129

Può essere utile anche oggi la lettura di questa sferzante critica all’assistenzialismo di Belloc (esposta nel 1913) per comprendere molte discussioni odierne attorno al ruolo dello stato e delle istituzioni moderne. Utili anche le ampie introduzioni di Marco Vitale e di Robert Nisbet

nuvolarossa
18-09-02, 18:17
Julien Freund, Voci di teoria politica (a cura di Alessandro Campi), Roma, Antonio Pellicani Editore, pp. 230, euro 15,49

Una guida agile ai concetti di individuo, società, conflitto, violenza, ordine, decisione, pace, tradizione, valore, potere, stato, morale, paura.
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Queste segnalazioni sono tratte
da il Pensiero Mazziniano (http://www.domusmazziniana.it/ami/)
------------------------------------------------------------------------------

nuvolarossa
21-09-02, 12:29
http://www.nuvolarossa.org/modules/xgallery/cache/albums/01-Album-di-Enzo/LOGOFORUM03BIG.sized.gif
http://www.lumiarte.com/luardeoutono/musitalia/pop-bella_ciao.mid


Queste segnalazioni sono tratte
da il Pensiero Mazziniano (http://www.domusmazziniana.it/ami/)
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Elaine Scarry, Sulla bellezza e sull'essere giusti, Milano, Il saggiatore, 2001, pp. 126, euro 13,43

La bellezza ci allontana dalle cose importanti? Ci distoglie l'attenzione dall'essenzialità? Questi dubbi sono avanzati fino a predominare negli ultimi decenni. L'autrice confuta questa opinione, rifacendosi a Platone, Omero, fino a Proust. Da parte nostra il ricordo è andato alla recente raccomandazione di Hawking secondo cui più una teoria (matematica o fisica) è bella maggiori sono le possibilità che sia anche giusta, vera.

nuvolarossa
21-09-02, 12:29
Enrico Cheli, L'età del risveglio interiore, Milano, Franco Angeli, 2001, pp. 183, euro 14,98

"Come possiamo sperare di cambiare il mondo se prima non impariamo a migliorare noi stessi?" Pensiamo risuoni familiare ai nostri lettori questo interrogativo che oggi viene attribuito alla new age. Il percorso di Cheli è serio e affascinante , volto alla scoperta di quest'immenso arcipelago che non è né partito, né religione, ma un movimento composito che si basa su una concezione olistica del mondo. Una buona guida per chi voglia approfondire. Un testo da cui scoprire che qualche insegnamento di Mazzini, misteriosamente, riappare oggi sotto nuove forme.

nuvolarossa
29-09-02, 18:29
Tenzin Gyatso, La perfetta felicità, Pordenone, Edizioni Studio tesi, 1995, pp. 242

Segnaliamo con ritardo questo bel libro, sempre verde, scritto dal XIV Dalai Lama, premio Nobel per la pace nel 1989. Una guida per aprirsi a nuove consapevolezze, rivolta sia all'iniziato, sia ai principianti.

nuvolarossa
09-10-02, 18:24
Invito

della Casa Editrice Bietti per la presentazione del libro:

" Teodoro Re di Corsica"

DI Venerio Cattani

Venerdì 11 ottobre ore 18
Sala del Refettorio, Biblioteca della Camera dei Deputati (Palazzo S. Macuto)
Via del Seminario, 76 - Roma

Interverranno:
lo storico Francesco Perfetti, il giornalista Paolo Franchi
Introdurrà:
l'editore Francesco Gironda

Sarà presente l'autore
------------------------------------------------------------------------------------
Un romanzo storico,
l' avventura settecentesca di un "avventuriero"
che i lettori non potranno non amare.
Nel secolo affascinante in cui nuove intelligenze si preparavano ad anticipare le tumultuose trasformazioni dei due secoli successivi, uomini di incredibile capacità e vitalità attraversavano come meteore la società di quegli anni .

Il romanzo di Venerio Cattani offre al lettore una storia elegante ed essenziale delle avventure di un dimenticato protagonista di quel secolo, conosciuto sotto diversi nomi, nato come Teodoro di Neuhoff: gentiluomo, truffatore, guerriero e …re. Inseguito per debiti, temuto come cospiratore , fu amato dalle donne e stimato da alcuni suoi contemporanei. Inviso a Genovesi e Veneziani , allora pericolosi e determinati avversari, morì di stenti in una Londra indifferente poco dopo la metà del secolo, mentre ancora non si avvertiva il cambiamento che pochi decenni dopo avrebbe travolto l’Europa.

nuvolarossa
13-10-02, 00:25
Gabriele La Porta, A come Anima, Milano, Pratiche Editrice, 2001, pp. 189, euro 13,43

A prima vista un utile caleidoscopio sull'anima, a base di citazioni: da Jung a Bloch, da sant'Agostino a Zolla. In realtà si tratta di un percorso suggestivo, da cui il lettore può scegliere di approfondire le sue conoscenze sul tema.

nuvolarossa
13-10-02, 00:27
Joseph Zoderer, Der Schmerz der Gewöhnung, Monaco, Hansen Verlag, 2002, pp. 290, euro 21

Joseph Zoderer è probabilmente uno dei più conosciuti scrittori viventi di lingua tedesca, anche se in realtà è nato e vive in quell’Alto Adige diviso tra la fedeltà all’Italia e l’appartenenza alla Kultur tedesca.
In passato si era già confrontato con i temi della sua terra (Die Walsche-L’Italiana, la storia di una sudtirolese che ha una storia d’amore con un “italiano” ), anche se i suoi romanzi più recenti hanno un evidente aspetto intimistico. Ora, con questa sua ultima opera ritorna ai temi locali: un uomo appartenente alla comunità di lingua tedesca attraversa tutta l’Italia per raggiungere Agrigento, la città da dove era partito il suocero anni prima per andare a “italianizzare” l’Alto Adige. E mentre ripercorre le strade che avevano visto il suocero ragazzo e giovane gerarca fascista ricorda: la sua militanza nell’ultra sinistra negli anni sessanta e settanta, il matrimonio con una compagna di fede politica, che però – linguisticamente - si trovava dall’altra parte. Ricorda la figlia morta bambina in un incidente. Il libro è, soprattutto, l’affresco di un periodo della storia italiana ed altoatesina, dalla fine della prima guerra mondiale ai giorni nostri, con i suoi problemi e i suoi passaggi cruciali. È anche la descrizione di come, alla fine, i pregiudizi del proprio gruppo etnico ritornano sempre. Se per il protagonista la differenza linguistica della moglie all’inizio era irrilevante, quando il matrimonio si incrina, le differenze ritornano prepotenti.
Ma soprattutto, il romanzo è anche la storia di un percorso intimo: di un uomo che – quando sente che la sua fine si avvicina – vuole sentire come ci si senta in un paese straniero, e così come il suocero era partito dal Sud per una regione sostanzialmente estranea, ora a sua volta abbandona i suoi monti e i suoi boschi per la riva di un mare straniero.

a.p.

nuvolarossa
18-10-02, 21:44
Peter Brook, I fili del tempo. Memorie di una vita, Milano, Feltrinelli, 2001, pp. 226, euro 23,24

Si tratta di un’autobiografia, che l’autore definisce “false memorie”, non perché scritta con l’intento di raccontar bugie, ma ma perché “nel cervello non esiste un congelatore dove i ricordi sono conservati intatti”. Il libro del regista teatrale però, oltre a descrivere gli incontri con innumerevoli personaggi straordinari sembra consegnarci, attraverso l’uso della memoria retrospettiva, spicchi di saggezza e profondità capaci di arricchire il lettore

nuvolarossa
18-10-02, 21:44
Todd Balf, Il fiume estremo, Milano, Pratiche Editrice, 2001, pp. 314, euro 16,53

Un bel libro di storia vera, affascinante più di un romanzo, in cui si raccontano i preparativi e gli sviluppi di una spedizione nella gola dello Yarlung Tsangpo, maestoso fiume della regione tibetana. Emozioni e significati dello sport estremo, come testimonianza che la sete di conoscenza dell'uomo non è ancora saziata. Per fortuna.

nuvolarossa
18-10-02, 21:45
Stefano Tassinari, L'ora del ritorno, Milano, Marco Tropea Editore, 2001, pp. 158, euro 10,33

"La rivoluzione è come un treno che va avanti con la forza delle idee giuste. Ogni tanto si ferma a una stazione, raccoglie nuovi passeggeri e ne sbarca solo qualcuno, salito a bordo per sbaglio." Un percorso sul filo della memoria, in cui il racconto è il pretesto per ripensare a un passato difficile con cui sembra doversi ancora confrontare la sinistra italiana.

nuvolarossa
18-10-02, 21:53
R.L. Stine, Un'estate da urlo, Roma, Fanucci editore, 2001, pp. 167, euro 6,20

Un testo di sola "azione" nella collana "del terrore", rivolto, forse, a un pubblico giovanissimo.

nuvolarossa
22-10-02, 22:05
Sergio Goretti (a cura), Corrado Tommasi-Crudeli tra volontariato garibaldino e impegno politico. Documenti, con Presentazione di Fabio Roversi Monaco, Udine, Del Bianco editore, 2002, pp. 454, euro 21,00

Sergio Goretti con questo volume propone un interessante profilo biografico del medico garibaldino Corrado Tommasi-Crudeli (1834-19009. Entrato in contatto con gli esuli a Parigi, dove si era recato per acquisire una specializzazione, Tommasi-Crudeli sposò la causa dell’indipendenza italiana, partecipando agli eventi risorgimentali come volontario al seguito di Garibaldi, di cui fu anche consulente medico per l’intervento al piede ferito in Aspromonte. Docente alla nuova Università di Firenze, fece parte del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione. Ricercatore famoso, per la sua attività scientifica fu nominato membro dell’Accademia dei Lincei e venne eletto alla Camera per ben tre volte, a partire dal 1874. Convinto assertore dell’Unità italiana, da perseguire attraverso l’intervento di casa Savoia, ebbe una parte importante nell’organizzazione della spedizione dei Mille per la Toscana.
Il libro propone una serie di documenti (lettere, discorsi, interventi) di sicuro interesse storiografico, nell’ambito del variegato arcipelago del garibaldinismo. La figura di Tommasi-Crudeli emerge poi anche in sede di costruzione della identità italiana, tanto che Giolitti, pur di convinzioni politiche opposte lo nominò Senatore a vita. Come ben rileva Fabio Roversi Monaco in sede introduttiva: “nei quasi trent’anni di permanenza al parlamento, si è battuto contro lo schiavismo bianco, per l’emancipazione della donna, per la docenza femminile nelle scuole elementari, per la scuola dell’obbligo senza distinzione di censo e per una serie di leggi democratiche e tutorie della salute pubblica tra cui le disposizioni per la prima, e per lunghissimo tempo insuperata, riforma sanitaria nazionale”.

nuvolarossa
27-10-02, 00:00
David E. Stannard, Olocausto americano. La conquista del Nuovo Mondo, Torino, Bollati Boringhieri, 2002, pp. 455, euro 38,73

L’autore, dopo aver dedicato la parte iniziale alla ricostruzione dei tratti salienti delle culture americane prima del 1492, prende in esame i vari aspetti di uno dei più spaventosi genocidi della storia umana. In questo libro viene analizzata la distruzione della cosiddetta razza “indiana”, attraverso pestilenze, schiavitù, guerre, razzismo il tutto nel nome e col salvacondotto di una presunta superiore verità religiosa: un olocausto tenuto nascosto o appena sussurrato nel clamore della nostra civiltà occidentale.

nuvolarossa
29-10-02, 17:58
Bruna Bianchi, La Follia e la fuga. Nevrosi di guerra, diserzione e disobbedienza nell’esercito italiano (1915-1918), Roma, Bulzoni Editore, 2001, pp. 566, euro 36,15

Un malessere profondo colpì i soldati (italiani quelli documentati) nel corso della prima Guerra mondiale. Si espresse sotto forma di follia, indisciplina, disobbedienza, diserzione e, in certi casi, con gesti di avvicinamento al nemico. Il fatto che i momenti di fraternizzazione fra militari di trincee opposte fossero piuttosto diffusi testimonia, indirettamente, che questo malessere non era prerogativa italiana. La ricerca di Bruna Bianchi ben documenta i vari passaggi, le casistiche relative alla diserzione, il quadro della ingiustizia sommaria, lo stato d’animo degli ufficiali, i drammi sociali che fecero da sottofondo, fino a delineare una storia del dissenso alla conduzione della guerra.

nuvolarossa
02-11-02, 22:19
Tzvetan Todorov, Memoria del bene, tentazione del male. Inchiesta su un secolo tragico, Milano, Garzanti, 2001, pp. 402, euro 19,63

Il secolo tragico, naturalmente è il XX. Todorov propone un’analisi convincente, accurata, incentrata sull’ascesa e sul crollo dei totalitarismi europei e soprattutto quello sovietico. La critica al comunismo è serrata e non fa sconti, così come le riflessioni sulla democrazia prestano il fianco ad alcuni interrogativi inquietanti: “La libertà nuova è pagata cara: con rinuncia alle abitudini rassicuranti... al punto che gli abitanti di questi paesi a volte si domandano: la vita del mendicante libero è davvero preferibile a quella dello schiavo tranquillo?” L’autore poi passa al ricordo “positivo” di alcune figure “luminose... che hanno continuato malgrado tutto a credere che l’uomo merita di rimanere lo scopo dell’uomo”.

nuvolarossa
02-11-02, 22:19
Andrea Giuntini, Soltanto per denaro, Firenze, Edizioni Polistampa, 2002, pp. 201, euro 14,46

Il lungo sottotitolo di questo interessante volume già indica chiaramente i contenuti: “La vita gli affari la ricchezza di Emanuele Fenzi negoziante banchiere fiorentino nel Granducato di Toscana (1784-1875)”.

nuvolarossa
02-11-02, 22:20
Luca Polese Remaggi, “Il Ponte” di Calamandrei 1945-1956, Firenze, Leo S. Olschki Editore, 2001, euro 35,64

La storia della prestigiosa rivista di fronte al tema della resistenza antifascista, della (fallita) rivoluzione democratica, delle politiche nazionali e internazionali negli anni del centrismo.

nuvolarossa
05-11-02, 16:26
Antonio Rubbi, La Russia di Eltsin, Roma, Editori Riuniti, 2002, pp. 526, euro 24,00

Un reportage dalla Russia post-comunista. Tra cronaca e storia a sfatare il mito costruito da molti media di una Russia felicemente e definitivamente avviata sulla strada delle riforme.

nuvolarossa
12-11-02, 16:13
Carl Joachim Friedrich, L’uomo, la comunità, l’ordine politico, Bologna, Il Mulino, 2002, pp. 448, euro 36,00

Alle pagine di questo volume che è un classico della teoria politica vanno aggiunte le quasi cento pagine della bella introduzione di Sofia Ventura. I temi affrontati: il costituzionalismo, il federalismo, la guerra (politica interna e politica estera nei sistemi occidentali), il totalitarismo.

nuvolarossa
12-11-02, 16:14
Arend Lijphart, Le democrazie contemporanee, Bologna, Il Mulino, 2001, pp. 365, euro 18,59

Il modello consensuale e il modello maggioritario come ipotesi possibili per le democrazie contemporanee, nella consapevolezza che al termine “democrazia” sono attribuibili diversi e svariati significati.

nuvolarossa
22-11-02, 22:13
Costanzo Ranci, Le nuove disuguaglianze sociali in Italia, Bologna, Il Mulino, 2002, pp. 361, euro 23,00

La crescita del livello medio dei redditi e del tenore di vita non ha affatto risolto il problema della disuguaglianza sociale in Italia. Esso si manifesta sotto forma di precarietà del lavoro, instabilità famigliare, problemi per gli anziani, discriminazioni culturali, inadeguatezza dello spazio abitativo, isolamento sociale e, non da ultima, povertà.

nuvolarossa
30-11-02, 12:16
Clifford Geertz, Antropologia e filosofia, Bologna, Il Mulino, 2001, pp. 230, euro 16,53

L’incrocio tra antropologia e filosofia come grimaldello per meglio comprendere i grandi problemi e fermenti dell’età contemporanea. Un tentativo di interazione alla ricerca del multiculturalismo, dopo che la filosofia, nel corso degli anni ha visto distaccarsi i suoi “vari principati e protettorati - matematica, fisica, biologia, psicologia, e da ultimo logica ed epistemologia – che diventano in questo modo particolari scienze indipendenti ed autonome”. Una sfida intellettuale affascinante .

nuvolarossa
30-11-02, 12:17
Martine Segalen, Riti e rituali contemporanei, Bologna, Il Mulino, 2002, pp. 164, euro 10,50

Il rito nella società contemporanea persiste sotto nuove forme scandite dalle tecnologie e dai media. I riti, le simbologie la percezione del sacro vengono filtrate attraverso manifestazioni di massa che mantengono che contrassegnano gli spazi sociali che rafforzano (anziché scalfire) le ritualità. L’autrice in questo agile volume interpreta una vasta gamma di riti sia sotto una prospettiva antropologica classica, sia sulla scorta delle disamine sociologiche più recenti.

nuvolarossa
04-12-02, 18:51
Sonia Calza, La contemplazione. Via privilegiata al dialogo cristiano-induista, Milano, Paoline, 2001, pp. 365, euro 19,63

“Sulle orme di j. Monchanin, h: Le Saux, R. Panikkar e B. Griffiths”, nel tentativo di far dialogare religioni diverse e lontane e nella convinzione che nella tradizione hindu sia presente il “mistero cristico”. Un percorso difficile e nel contempo affascinante, dai tratti pionieristici, documentato da una ponderosa bibliografia di riferimento.

nuvolarossa
04-12-02, 18:52
Valentino Maraldi, Lo spirito creatore e la novità del cosmo, Milano, Paoline, 2002 pp. 293, euro 14,50

“Anche la contemplazione del cosmo, dei suoi processi, della sua molteplice evoluzione, dagli esiti a noi imprevedibili, può confermarci nell’amore, perché anche in essa vediamo il segno di un Creatore che crea amando, dimenticando se stesso...” Il dialogo tra la teologia cristiana e le scienze getta nuova luce sulla “novità” del cosmo e consente di ritrovare il cuore umano riunito a quel mondo della natura che negli ultimi tempi ci è parso sempre più estraneo. Se queste sono le premesse (anzi le conclusioni) del libro non dovrebbe essere poi così difficile il passo ulteriore per una completa libertà (e fruibilità) della scienza che non potrà che apportare nuove conoscenze e, dunque, nuove consapevolezze e armonie.

nuvolarossa
04-12-02, 18:53
Andrea Gasparino, Richiami del deserto, Milano, Paoline, 2001, pp. 162, euro 7,49

“È un libro da mettere nello zaino quando si parte per un po’ di solitudine con Dio... una manciata di semi buttati per fare riflettere quando l’anima è piena di aridità e di buio...”.

nuvolarossa
10-12-02, 19:04
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«Il ministro Scelba»

Giulio Andreotti, Giorgio La Malfa ed Emanuele Macaluso
presentano il libro di
Vincenzo La Russa
«Il ministro Scelba»
(edito da Rubbettino). Moderatore Stefano Folli.
Sarà presente l’autore.

Mario Scelba, con i governi De Gasperi, fu ministro dell’Interno dal 1947 al 1953.

PALAZZO GIUSTINIANI, via della Dogana Vecchia 29, alle 18

nuvolarossa
13-12-02, 16:43
Sauro Mattarelli, La gatta rossa, Firenze, Pietro Chegai editore, 2002, pp. 64

http://www.chegaieditore.it/index.htm
http://www.chegaieditore.com/index.htm
(Fax 055-2260773, tel. 055-2638916
info@chegaieditore.it)

Presentiamo il frontespizio e il testo contenuto nella quarta di copertina di questo volume, appena uscito nella collana “Ottocento e Novecento”, diretta da Piergiovanni Permoli.

SAURO MATTARELLI LA GATTA ROSSA Pietro Chegai Editore

Un viaggio nella Romagna rossa, alla ricerca di una regione immaginata. Il racconto di una utopia sociale si svolge attraverso flasch dai tratti divertenti, scherzosi e spesso amari, che assumono nel complesso la fisionomia di una specie di zen repubblicano in cui si sintetizzano amori, ambienti, passioni, fedi, fantasie, speranze.
Autentica avventura dell’animo nei luoghi della memoria individuale e sociale e nei “non luoghi” in cui il ricordo del vissuto si sovrappone a un immaginario irto di interiorità profonde. La costruzione di una
società migliore e la valorizzazione dell’uomo nelle sue multiformi aspirazioni tendono così a fondersi in un tutt’uno e dalla “terra della repubblica” promana l’idea della patria del cuore, che si rafforza
con la scoperta delle affinità con i mondi lontani, ben al di là dell’angustia di confini artificiali, al servizio dei potenti di turno.

nuvolarossa
17-12-02, 20:56
Sauro Mattarelli
La gatta rossa
Pietro Chegai Editore, Firenze, 2002,
pag 63, Euro 10,33.

http://www.chegaieditore.it/index.htm
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(Fax 055-2260773, tel. 055-2638916
info@chegaieditore.it)

Ricordi di Romagna

Le idee democratico-repubblicane nella nostra riviera hanno sempre trovato pochi spazi: benchè Mazzini sia nato genovese il suo pensiero non si è radicato nella terra dei suoi avi (il padre era di Chiavari).

Cattolici e socialisti hanno monopolizzato, ormai da oltre un secolo, non solo la rappresentanza politica progressista, ma gli stessi punti di aggregazione sociale, i circoli, i luoghi di ritrovo. La mancanza di quel senso civico che spesso rimproveriamo ai giovani, la sterilità del nostro tessuto culturale è anche ascrivibile a questo: perchè quando non si ama la società in cui si vive, ma si aspira alla palingenesi sociale o ad un altro mondo, non si fa nulla per migliorarsi.

Ma la riviera non è tutta l’Italia, altrove la lezione del Genovese è stata appresa e tramandata.

Come in Romagna. Oggi la Romagna è di moda. Da qualche anno un movimento autonomista si batte per la costituzione di una Regione staccata dall’Emilia e lo scorso anno un giovane studioso forlivese, Roberto Balzani, ha pubblicato un libro (La Romagna) dove contesta l’esistenza di una specificità romagnola.

Anche Sauro Mattarelli è di Ravenna: dove insegna e dirige il periodico trimestrale Pensiero Mazziniano. Autore di saggi sulla tradizione repubblicana, questa volta si è cimentato con la letteratura. L’agile libro è soprattutto una raccolta di flash che partono da una ormai lontana infanzia e arrivano ai nostri giorni, attraverso ricordi personali e drammi collettivi. A fare da sfondo è sempre una regione e gli uomini che la abitano. Uomini per i quali la virtù civile è l’unica religione, uomini che hanno vissuto la politica come educazione. Uomini il cui sfregio peggiore è essere chiamati voltagabbana.

Ora molte di quelle asperità si sono raddolcite, eppure è rimasto un tessuto profondo che si sente nella rete delle cooperative, nelle case editrici, nei circoli. Un senso civico che è rimasto.

Forse il successo economico della regione, e la Romagna in questi anni di progresso ne ha fatto veramente tanto, basta leggere le pagine iniziali del libro, è anche il risultato di questo senso civico, della virtù civile.

Di certo, ha formato cittadini amanti del proprio paese, che operano per migliorarlo.

Agostino Pendola

nuvolarossa
25-02-03, 17:58
Elio Santarelli (a cura), Maria Beltramelli. Alla ricerca del fratello perduto, Forlì, Tipolitografia Valbonesi, 2002, pp. 34

In questo agile opuscolo Elio Santarelli raccoglie un interessante documento: le lettere scritte da Maria Beltramelli al gerarca fascista Lorenzo Morigi. La sorella di Antonio Beltramelli premeva "per vie politiche", affinché la casa editrice Mondadori si decidesse a pubblicare l’Opera omnia dell’autore degli Uomini rossi. Santarelli, in sede introduttiva, chiarisce che le lettere "rappresentano un caso umano particolarmente penoso di una persona priva di mezzi di sostentamento" che cerca in tutta evidenza un interesse materiale. Resta, sul personaggio Beltramelli, l’amaro alone del successo (e dell’insuccesso) scandito più su valutazioni politiche che su una serena analisi dei meriti o dei demeriti letterari.

nuvolarossa
10-03-03, 19:26
Città europea memoria e cambiamenti, Pordenone, Istituto regionale di studi europei del Friuli Venezia Giulia, 2001, pp.253, euro 15,00

Un interessante percorso di "profondità temporale", teso ad apportare un contributo utile per affrontare la questione urbana in epoca di globalizzazione. Questi i contenuti del libro che esce nella collana "Europa e regione": Ruggero Simonato, La questione urbana nel villaggio globale; Carlo Galli, Polis e demos: la città impossibile?; Maria Cristina La Rocca, Dalla città antica a quella medievale; Claudia Conforti, Architettura e città nel Cinquecento; Marco Meriggi, La città nell’Ottocento e nel primo Novecento; Alessandro Dal Lago, La città e l’altro; Gustavo Corni, La città nelle dittature: fascismo, nazionalsocialismo e comunismo a confronto; Bernardo Secchi, La città europea e le grandi città del terzo mondo nell’epoca contemporanea; Agostino Petrillo, Città perdute in Europa?

nuvolarossa
10-03-03, 19:27
http://www.nuvolarossa.org/modules/xgallery/cache/albums/01-Album-di-Enzo/LOGOFORUM03BIG.sized.gif
http://www.lumiarte.com/luardeoutono/musitalia/pop-bella_ciao.mid

Massimo Baioni (a cura), I volti della città. Politica, simboli, rituali ad Arezzo in età contemporanea, Arezzo, Editrice Le Balze, 2002, pp. 227, euro 16,00

I saggi contenuti in questo volume curato per la Provincia di Arezzo, ripercorrono la storia della città toscana dall’Unità d’Italia fino ai primi decenni della democrazia repubblicana. I lavori, chiarisce Baioni, sono il "frutto di tesi di laurea o comunque di esperienze maturate all’interno dei corsi di storia contemporanea della facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo" e seguono un filone, che ormai possiamo definire fecondo per il nostro paese, basato sulla dimensione simbolica della vita politica. Questi i saggi: Eleonora Valeriani, La festa laica. Le celebrazioni del 20 settembre; Serena Martinelli, Dal sacro al profano. Aspetti di trasformazione odonomastica; Catia Perugini, Celebrazioni monumentali a confronto. I monumenti al Risorgimento e alla Grande guerra; Mariella Dei, La città fascista. Arredo urbano e simbologia politica negli anni Venti e Trenta; Annalisa Savoca, Immagini della memoria resistenziale nel territorio aretino; Massimo Tizzi, La memoria della Liberazione. La festa del 25 aprile dalle origini al Ventennale.
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tratto da il
Pensiero Mazziniano
http://www.domusmazziniana.it/ami/r1.gifhttp://www.domusmazziniana.it/ami/r2.gif (http://www.domusmazziniana.it/ami/)

nuvolarossa
10-03-03, 19:28
Bruno Maida, Prigionieri della memoria. Storia di due stragi della Liberazione, Prefazione di Nicola Tranfaglia Milano, Franco Angeli, 2002, pp. 214, euro 18,00

Due stragi compiute nel 1945 a Grugliasco e a Collegno, vicino a Torino, poste a confronto. Una compiuta dai tedeschi in ritirata, che fucilano 67 civili; l’altra da un gruppo di partigiani locali e da parte della stessa popolazione che si vendica uccidendo 29 militi della repubblica sociale. Da questa microstoria l’autore propone l’esigenza di una ricostruzione del periodo tra la fine del conflitto e l’inizio della democrazia che, lungi da ogni tentativo di semplificazione, tenga conto della complessità di quel periodo che avrebbe poi contrassegnato il futuro della vita politica italiana.

nuvolarossa
10-03-03, 19:29
Giovanni Miccoli, Guido Neppi Modana, Paolo Pombeni, La grande cesura. La memoria della guerra e della resistenza nella vita europea del dopoguerra, Bologna, Il Mulino, 2001, pp. 567, euro 41,32

Nel volume sono riprodotti gli atti del convegno di studi organizzato a Bologna nel 1995 dall’Istituto regionale "Ferruccio Parri". Sono riportati saggi di Jean Marie Mayeur, Giovanni Miccoli, Eric Mechoulan, Paolo Blasona, Jean Pierre Rioux, Guido Neppi Modona, Olivier Wieviorka, paolo Soddu, Francesco Scalambrino, Wolfang Kaschuba, Paolo Pombeni, Joachim Schlör, Stefano Cavazza, Angelo Ventrone, Guido Formigoni, Patrizia Dogliani, Ina Merkel.

nuvolarossa
02-04-03, 16:29
Gabriele Lolli, Filosofia della matematica. L’eredità del Novecento, Bologna, Il Mulino, 2002, pp. 264, euro 17,50

Un bel libro, attraverso cui l’autore presenta una riqualificazione della matematica come "attività umana", mediante l’analisi di "voci" come ontologia, epistemologia, metodologia, riduzionismo, logicismo, formalismo, semiotica, costruttivismo, strutturalismo, e così via. Un percorso utile sia per i filosofi che per i matematici, con un’attenzione particolare verso questi ultimi.

nuvolarossa
19-07-03, 00:07
Angelo Varni (a cura), Giuseppe Ceneri: l’avvocato, lo studioso, il politico, Bologna, Il Mulino, 2002, pp. 195, euro 16,60

Giuseppe Ceneri, 1827 – 1898 fu un personaggio di spicco della Bologna del XIX secolo: avvocato, docente universitario, deputato. Nel 1860 abbandonò le posizioni liberal-moderate orientandosi più marcatamente in senso democratico, probabilmente grazie ai rapporti di amicizia con uomini come Quirico Filopanti e Giosuè Carducci. Si avvicinò così, negli anni Settanta alla posizioni di Bertani e Cavalloni e, nel 1874, fu uno dei difensori di Aurelio Saffi dopo gli arresti di Villa Ruffi. La sua storia viene ricostruita in questo agile volume a cui hanno contribuito numerosi noti studiosi. (http://nuvolarossa.ilcannocchiale.it/)

nuvolarossa
19-05-06, 18:30
Senza uscire dal mercato l'uguaglianza è possibile?

di Giorgio La Malfa

Un libro di Alex Callinicos che ha scatenato violente polemiche/Un'accusa di latitanza alla sinistra europea

Alex Callinicos, "Equality", Polity Press, Cambridge 2000, pagg. 160, £. 11,99.

Il punto di partenza di un breve saggio di Alex Callinicos apparso in Inghilterra qualche mese fa è l'accusa alla Sinistra europea di avere sostanzialmente rinunziato alla realizzazione dell'obiettivo dell'eguaglianza. L'autore scrive che: "Se la Sinistra non è impegnata a realizzare l'eguaglianza, non si può dire in alcun modo che essa esista". Si tratta essenzialmente del punto di vista esposto qualche anno fa da Norberto Bobbio nel suo Destra e Sinistra (Donzelli, Roma 1994) secondo il quale la questione dell'eguaglianza è la stella polare della distinzione fra la Destra e la Sinistra. Non è male che in tempi di rivalutazione del mercato come meccanismo unico si parli di questo problema e ci si interroghi sulle vaste aree di povertà che permangono e, secondo alcuni, si ampliano in seno alle società contemporanee.

Formalmente le forze politiche che fanno riferimento al socialismo europeo non sembrano avere dimenticato questo problema. In Francia il primo ministro socialista Jospin vi ha fatto cenno dicendo di essere a favore dell'economia di mercato, non della società di mercato. In Inghilterra, Tony Blair ha dichiarato che la lotta di classe è finita, "ma la lotta per la vera eguaglianza è appena iniziata". E tuttavia Callinicos osserva, con buone ragioni, che si tratta più che altro di artifici retorici ai quali non fa seguito nell'azione di governo alcun vero contenuto concreto.

Dopo questa premessa, ci si attenderebbe che il resto del saggio fosse dedicato a illustrare il modo nel quale si possa dare un contenuto concreto a questo obiettivo. In realtà, quasi senza accorgersene, Callinicos descrive le enormi difficoltà concettuali e pratiche del problema per giungere a una duplice sconfortante conclusione e cioè che "la giustizia egualitaria può essere realizzata soltanto contro il sistema capitalistico" e che "un'alternativa al capitalismo non basata sul mercato appare sostanzialmente fuori dai limiti del buon senso contemporaneo" (pag. 132).

In queste condizioni la proposta finale è quella di "far rivivere un'immaginazione utopica per descrivere almeno per linee generali un sistema efficiente e democratico di coordinamento economico non basato sul mercato" (pag. 133). Così stando le cose, si potrebbe mettere da parte il saggio, che ha provocato una sarcastica recensione di John Gray su uno degli ultimi numeri del "Times Literary Supplement" (There's no justice, Tls 20 aprile 2001) e una risposta furibonda dell'autore (Tls, 27 aprile 2001). E tuttavia, vale la pena di soffermarsi un po' più a fondo sul problema per illustrare la sua rilevanza, ma anche per comprendere meglio la natura della difficoltà di affrontarlo concretamente.

In realtà nessuno, se non i liberisti estremi, è disposto ad affermare che il meccanismo di mercato realizzi automaticamente una qualche forma di giustizia distributiva. In questo senso il problema si pone non soltanto alla Sinistra, ma a chiunque sia interessato a un funzionamento accettabile delle società contemporanee. Vi è tuttavia una duplice difficoltà nel passare da questa affermazione negativa a una formulazione positiva. La prima è che la specificazione di cosa si intenda per eguaglianza non è univoca, "Uguaglianza di che cosa?", ha chiesto tempo fa Amartya Sen. E le risposte possono essere molteplici: il reddito, le utilità marginali, le opportunità, le capacità di benessere: per una utile rassegna si veda il recente L'idea di eguaglianza (Feltrinelli, Milano 2001). La definizione di un obiettivo politico di eguaglianza impone quindi un criterio per scegliere quale fra questi possibili significati del principio debba essere adottato. E questo è un primo problema.

La seconda difficoltà è ancora più sostanziale. Essa riguarda il problema del legame fra mercato ed efficienza e cioè la difficoltà dì realizzare un impiego efficiente delle risorse quando non venga riconosciuto il meccanismo distributivo proprio del sistema capitalistico. Su questo punto sono tuttora assolutamente penetranti le osservazioni di John Maynard Keynes fatte oltre settanta anni fa in alcuni saggi sul sistema capitalismo poi raccolti negli Essays in Persuasion (trad. italiana in La fine del laissez-faire ed altri scritti, Bollati Boringhieri, Torino 1991). In particolare nel bellissimo Prospettive economiche per i nostri nipoti del 1930, Keynes scriveva che il futuro potrebbe liberare l'umanità dal bisogno dell'accumulazione del capitale e a quel punto la distribuzione del reddito potrebbe non dipendere piu dai principi "dell'avarizia e dell'ingordigia", di per sé "sgradevoli e ingiuste". Ma fino a quel momento - concludeva Keynes - bisogna "fingere con noi stessi che il giusto è sbagliato e lo sbagliato è giusto".

Il problema è quindi che, anche immaginando di convenire su un obiettivo di eguaglianza, è difficile trovare il modo di realizzarlo senza far venir meno gli incentivi alla crescita e all'accumulazione del capitale. In fondo la sconfitta delle socialdemocrazie europee da parte delle forze liberali è dovuta alla percezione che l'attività di ridistribuzione del reddito provoca un rallentamento della crescita. Questo non vuol dire che si debba rinunziare a promuovere una maggiore giustizia nel sistema capitalistico, ma che nella ricerca degli strumenti da utilizzare bisogna essere molto attenti. Forse, per usare una formula, bisogna utilizzare le politiche di sviluppo e non le politiche di ridistribuzione, come strumento per ridurre le ineguaglianze che il mercato di per sé tende a provocare.

E qui si pongono i problemi più interessanti. A patto di uscire dalla contrapposizione fra una Sinistra che vorrebbe perseguire l'eguaglianza ma non sa come farlo e una Destra che distoglie gli occhi dalle contraddizioni del capitalismo

Giorgio La Malfa

tratto da SWIF Rassegna Stampa

nuvolarossa
16-02-07, 20:18
Keynes visto da Giorgio La Malfa

http://www.fulm.org/public/immagini/Pubblicazioni/Keynes.jpg

Quando nel 1936 John. Maynard Keynes (1883-1946) pubblicò la Teoria Generale dell’Occupazione dell’Interesse e della Moneta, una vera e propria “rivoluzione” si compì nel pensiero economico. In cosa essa consista, questo libro lo spiega in modo chiaro ed esaustivo. La Teoria generale –scrive il curatore Giorgio La Malfa - non è una teoria generale dello sviluppo capitalistico: è una critica che rimane valida, di ogni una visione ottimistica pregiudiziale sul funzionamento dei sistemi capitalistici, uno strumento per definire i possibili interventi correttivi per alcune patologie del sistema”.
La prima parte del volume contiene una compiuta introduzione al pensiero di Keynes: un profilo biografico; una ricognizione delle principali idee espresse nella Teoria generale; un’analisi dei rapporti fra Keynes e la scuola classica, da una parte, e fra Keynes e il marxismo dall’altra; una riflessione sull’eredità e l’attualità di Marx oggi; un post -scriptum contenente un ricordo personale di Cambridge del curatore. La seconda parte contiene invece, una selezione antologica di passi significativi della Teoria generale.

tratto da http://www.fulm.org/

nuvolarossa
16-02-07, 20:36
"Il Principe" di Del Pennino e Compagna presentato al Senato

Il 20 febbraio, presso la Sala degli Atti Parlamentari della Biblioteca del Senato, Piazza della Minerva, Roma, presentazione del libro di Antonio Del Pennino e Luigi Compagna, "Il Principe indisciplinato: l'Italia dei partiti". Intervengono Gerardo Bianco, Sandro Bondi, Cesare Salvi.

tratto da http://www.pri.it

nuvolarossa
22-02-07, 09:28
Libri / La Malfa spiega KeynesNews

Da qualunque distanza e con qualunque lente lo si legga, JM Keynes versa equilibrio, ragionevolezza, concretezza, offre un sano riformismo - viene da dire - mentre proprio oggi spesso la ragionevolezza si perde per strada e del riformismo si trova sempre meno il sapore; il saggio di Giorgio La Malfa su John Maynard Keynes (“Keynes visto da Giorgio La Malfa”, Luiss University Press, 140 pagine) rilegge l’opera di questo colosso dell’economia partendo proprio dalle sue opere.

Il testo (non è un caso) raccoglie oltre ad una breve biografia anche due passi: uno de “La fine del lassez-faire” ed uno della “Teoria generale”. Ad arricchire la lettura delle note autobiografiche spassose e a tratti quasi commoventi.

La Malfa si rivela un pedagogo capace di semplificare senza mai svilire e riscopre un autore ormai citato più nelle aule universitarie che in quelle politiche.
Keynes, conosciuto ai più perché fautore del famoso “intervento pubblico nell’economia” è ormai introvabile nelle pagine dei tanti quotidiani che parlano di liberalismo, liberalizzazioni, tagli e cunei tanto più nei fogli neocomunisti.

In assoluta contro tendenza, La Malfa studioso rilegge le pagine del Keynes proprio per metterci in guardia dai limiti del capitalismo e per sfatare anche molti luoghi comuni. “ Keynes - spiega - non aveva un pregiudizio favorevole alla spesa pubblica. Non escludeva però che vi potessero essere situazioni nelle quali potesse spettare allo Stato il compito di assicurare le condizioni della piena occupazione. […] La spesa pubblica non come la via normale per realizzare la piena occupazione ma come uno strumento del quale non si debba escludere a priori, in certe circostanze, la validità.” Ed è chiaro che il pensiero vada alle defunte Partecipazioni statali, anzi, alla loro prima fase, quando erano sul mercato, indipendenti, prima che venissero snaturate e diventassero strumento dei partiti.

Ci troviamo davanti ad un libro fuori moda. Il che ne fa apprezzare ancor di più l’eleganza dello stile, la capacità di divulgazione ma anche il rigore formale e non pedante della spiegazione. Di Keynes scopriamo l’economista che vive la politica, che scioglie con la logica la fallimentare ideologia comunista ma comprende i limiti del capitalismo. Oggi, che del socialismo reale constatiamo la fine tragica, ricordiamo che anche il capitalismo ha i suoi problemi ed anche alcune aberrazioni.

“Penso che il capitalismo- dice Keynes - gestito saggiamente, possa probabilmente essere reso, dal punto di vista del raggiungimento degli obiettivi economici, più efficiente di qualsiasi altro sistema oggi conosciuto, ma anche in sé stesso sia per molti aspetti tale da suscitare molte obiezioni. Il nostro problema è quello di porre in essere un’organizzazione sociale che sia efficiente quanto possibile senza offendere le nostre idee circa un modo soddisfacente di vivere”.

Ricordarlo farà bene al capitalismo, ai capitalisti e a chi voglia mantenere saldo il timone del buon senso.

Severino Di Marco
21-02-2007

tratto da http://www.quaderniradicali.it/