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pietro
19-03-02, 10:45
Immigrazione, il governo si spacca


Bossi accusa: "Si sta muovendo male. Troppi pensano al dopo-Berlusconi e non mantengono le promesse. E intanto un'altra orda è entrata". Scajola non ci sta: "La Lega ha una posizione provinciale".


ROMA- Lo sbarco dei clandestini in Sicilia? “Il governo si sta muovendo male sul fronte dell’immigrazione”. Le parole sono di Umberto Bossi. Quando le affida ad una nota con la quale prende duramente le distanze dall’operato del suo esecutivo nella Casa delle Libertà è già polemica. L’ennesima sulla questione dell’immigrazione. Prima del leader della Lega, infatti, vari esponenti del Carroccio avevano giudicato negativamente l’operato del governo nel fronteggiare l’emergenza clandestini. Da Alessandro Cè a Mario Borghezio (''L'invasione deve essere fermata con ogni mezzo”) a Giancarlo Giorgetti, tutti avevano rinnovato gli altolà agli alleati: o si rispettano gli ''accordi'' o il Carroccio potrà ''riconsiderare l'opportunità di rimanere nell'esecutivo''.

Tuttavia questa volta, a differenza delle altre, la Lega non trova altre sponde nei suoi alleati. Il ministro dell'Interno Claudio Scajola stigmatizza la posizione del Carroccio giudicandola ''un po' provinciale". ''Il governo si muove male? Le accuse di Bossi sono doppiamente grottesche''. E' la secca replica di Marco Follini, leader dell'Udc. E An? Il problema dell'immigrazione deve essere affrontato a monte, dice al Tg3 Alfredo Mantovano, sottosegretario all'Interno. "L' articolo 1 del disegno di legge sull' immigrazione che è in discussione - aggiunge - subordina gli aiuti ai Paesi dai quali provengono in maggior quantità i clandestini al rispetto, da parte di questi Paesi, di accordi di polizia giudiziaria e di riammissione. E' l' unica strada praticabile''. E’ cauto anche Maurizio Gasparri. Una nave con mille clandestini "rappresenta sicuramente una forte emergenza e il ministro Scajola sa bene cosa fare". Pur difendendo il ddl Bossi-Fini sull'immigrazione, l’esponente della destra, parla dello sbarco in Sicilia come di una "tragedia" in atto che riporta all'attenzione il problema dell'immigrazione clandestina dice: "Bisogna vedere da dove partono questa navi. E' lì che occorrerebbe aumentare il controllo per non permettere queste sciagure".

Di fronte all’emergenza, insomma, è Bossi ad usare le parole più dure. Il leader della Lega fa di più. Evidenzia l'"impressione" che l'arrivo delle navi sulle coste italiane "sia il frutto di combutte internazionali che pretendono di distruggere la sovranità del nostro paese”. "Il governo – continua - si sta muovendo male nel campo dell'immigrazione. Lo dimostra il fatto che questa nave sia partita 10 giorni fa dalla parte turca di Cipro, fatto che il governo sapeva benissimo, ma che non è bastato per fargli prendere forti decisioni".

Poi Bossi entrando nel merito dello sbarco sottolinea: "La nave per di più era 'scortata' da una nave militare francese e, a questo punto, il quadro diventa assi confuso. La Francia ha forse deciso di proteggere l'invasione del nostro paese con le sue navi da guerra? Di più la nave era immatricolata in un atollo del Pacifico, Tonga. Resta il fatto, grave per il governo, che questa orda è entrata - conclude il senatur -. Dicono che li hanno fatti passare, perchè minacciavano di buttare i bambini in mare, ma questi sono solo alibi per l'impotenza del governo, dove troppa gente perde il suo tempo a pensare al dopo Berlusconi, anzichè mantenere le promesse fatte al popolo prima delle elezioni".

Il titolare del Viminale che ha dato disposizione per decretare lo stato d'emergenza sul fronte dell'immigrazione se la prende in particolare con le parole usate in giornata da molti esponenti leghisti. ''Non mi piacciono le polemiche – dice Scajola da New York -. Siamo di fronte a un esodo che, dopo l'11 settembre, interessa il Medio Oriente, gran parte dell'Asia e dell'Africa. E' un problema di carattere mondiale enorme, che deve essere gestito a livello europeo e a livello internazionale''. Poi il ministro dell'Interno si sofferma sull'esigenza di ''conciliare i flussi di clandestini con l'esigenza del rispetto delle convenzioni internazionali nei confronti dei perseguitati''. . La nave approdata in Sicilia ? "Ha a bordo 850 persone che sono irachene e scappano dal dittatore dell'Iraq: abbiamo il dovere di garantire l'asilo ai perseguitati'', tagliato corto Scajola.

Dopo Scajola è stata la volta di Follini. Anche le parole del leader dell’anima centrista della maggioranza sono dure. ''L'immigrazione – dice - clandestina è un dramma per molte persone e sta tornando ad essere una emergenza per il nostro paese. In questo scenario trovo grottesco che si possa accusare il governo di far parte di una sorta di 'spectre' internazionale ai danni della sovranità italiana. Trovo doppiamente grottesco che l'accusa venga mossa da un membro del governo stesso''.

Unanime la condanna dell’Ulivo. Il governo non è all’altezza: “Ora sono chiare le bufale della destra. L’immigrazione è un problema complesso ci vogliono misure e buon senso e non proclami”, dice Piero Fassino, segretario dei Ds. E i centristi dell’opposizione si rivolgono a quelli della maggioranza: “Dove siete finiti?”. Rifondazione Comunista boccia il governo su tutta la linea. E lo scontro continua.

(18 MARZO 2002; ORE 18:10, aggiornato alle 20:30)