Shaytan (POL)
19-03-02, 13:44
TRENTO. Potrebbero esserci anche i socialisti del Saat nel nascente partito territoriale molto di centro e (poco) di sinistra. Nello Sdi trentino lo strappo è ufficiale da qualche mese. Da una parte restano il neo assessore Leveghi, Pietracci e Zoller, dall'altra ha visto la luce (in modo organizzato) il movimento dei Socialisti autonomisti trentini coagulatosi attorno, sostanzialmente, a Mario Raffaellli e a Leo Vilardi: «Noi proprio venerdì prossimo discuteremo su quale tipo di centrosinistra si dovrà proporre al trentino per il 2003. Lo faremo con Kessler, Olivieri, con Walter Micheli, con lo stesso Luciano Azzolini. E' vero che c'è già stato un primo abboccamento con il Patt di Giacomo Bezzi e non si può negare che la presidenza Andreotti per il 2003 sia da leggere anche in quella chiave. Di certo i socialisti autonomisti sono interessati ad un centrosinistra riformista, senza estremismi. Per la forma di un'eventuale aggregazione mi pare però ancora troppo presto».
Venerdì, appuntamento alle 17 presso la Casa dell'Ulivo, sarà anche l'occasione per Mario Raffaelli di presentare il nuovo simbolo del suo partito: la rosa assieme alla montagna. E il partito che alle montagne strizzava un po' troppo l'occhio con la sigla Sat (che aveva fatto gridare allo scandalo la Sat di Caola) è stato modificato in un Saat che non dovrebbe ingenerare confusioni. Lasciando in pace gli alpinisti.
Venerdì, appuntamento alle 17 presso la Casa dell'Ulivo, sarà anche l'occasione per Mario Raffaelli di presentare il nuovo simbolo del suo partito: la rosa assieme alla montagna. E il partito che alle montagne strizzava un po' troppo l'occhio con la sigla Sat (che aveva fatto gridare allo scandalo la Sat di Caola) è stato modificato in un Saat che non dovrebbe ingenerare confusioni. Lasciando in pace gli alpinisti.