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Il Patriota
19-03-02, 14:37
Il Senatùr minaccia la rottura sulla legge sull'immigrazione che oggi approda alla Camera. Maroni gli dà ragione: "Non si può entrare impunemente in maniera irregolare". L'Ulivo promette battaglia.


ROMA- Aut-aut della Lega al governo: rispetti gli accordi nella lotta all'immigrazione clandestina o il Carroccio ''riconsidererà l'opportunità di restare'' nell'esecutivo. Non usa mezzi termini il ministro per le Riforme Umberto Bossi e protesta fortemente contro i nuovi sbarchi di clandestini sulle nostre coste. ''Per prima cosa occorre un commissario unico per l'immigrazione, una figura che raccolga tutte le competenze che sono sparpagliate tra i vari ministeri. Ci sono troppe autorità in ballo''. Insomma, avvisa il Senatùr intervistato da Repubblica e Padania , ''chiudere un colabrodo è un'impresa titanica ma ci si deve arrivare''. E il ministro Maroni gli dà ragione: "Bisogna fare molto di più di quanto sia stato fatto fino ad ora - dice il responsabile del Welfare - bisogna dare segnali fortemente dissuasivi nei confronti di chi pensa che in Italia si possa continuare impunemente ad entrare in modo irregolare''.

Oggi la legge Bossi-Fini, ferma al Senato dal 28 febbraio scorso inzia il suo iter alla Camera. Sono 27 gli articoli della legge. Il punto centrale della riforma è che gli extracomunitari potranno entrare nel nostro paese solo con un contrato di lavoro. E la permanenza in Italia sarà legata esclusivamente a un'occupazione regolare.

Per contrastare gli sbarchi dei clandestini, la "Bossi-Fini" prevede poi l'impiego della Marina militare con compiti di polizia. Per i clandestini è sancita l'espulsione immediata. Al terzo tentativo di rientro è prevista la reclusione con pene più severe per trafficanti e scafisti.

E' questa la parte della riforma che ha suscitato le maggiori critiche dell''Ulivo, che ha annunciato un'opposizione durissima, così come ha già fatto a Palazzo Madama, presentando un valanga di emendamenti.

Ma Bossi tira dritto per la sua strada: ''il governo faccia una corsia di emergenza per la legge alla Camera, si decida, al momento del voto, a porre la fiducia in modo da evitare giochi criptodemocristiani''.

E il Senatùr non ce l'ha solo con il lassismo del governo in materia di immigrazione, se la prende anche con l'Europa. ''L'Europa faccia la sua parte. Si tratta di caricare sull'Ue i costi del rinvio a casa dei clandestini -precisa il ministro- qui ci hanno lasciati soli davanti al Mediterraneo, un mare sul quale ormai gli immigrati camminano sulle acque. Siamo o non siamo il terzo contribuente europeo? E allora si carichi i costi della difesa del confine esterno sul Mediterraneo''. ''Occorre che Berlusconi si faccia carico e con forza della necessità di creare nuovi equilibri diplomatici e nuove e più rigorose sanzioni. Se un paese che vuole entrare in Europa non rispetta le regole -precisa Bossi- sia chiaro che per uno, due, dieci anni non entrerà''.