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Visualizza Versione Completa : La scure di Andreotti sugli sprechi



Shaytan (POL)
20-03-02, 12:56
Stop a delibere fuori controllo, tagli alle auto e personale ai raggi x
REGIONE NUOVO CORSO

di Gianpaolo Tessari

TRENTO. Giunta Andreotti, atto primo: niente delibere alla riunione d'esordio dell'esecutivo "leggero". Sarebbero state quelle ereditate dalla gestione precedente, quella di Atz e Grandi, non verificate dalla giunta entrante e quindi stoppate. Via invece alla ripartizione delle deleghe con Andreotti che ha preferito tenere per se le classiche competenze da presidente, ovvero bilancio, patrimonio e personale. Ma senza lesinare soddisfazioni politiche ai partner.
E così l'Svp ha ottenuto che su Richard Theiner transitassero tutte le deleghe di Atz e parte di quelle di Grandi (comprese quelle, fonte dei noti guai, sulle iniziative europee) che per la Margherita. La Civica ha preteso per Gino Fontana anche gli enti locali, in pratica la gestione della delicatissima legge sui Comuni, cardine (come il passaggio delle deleghe alle Province) di questo ultimo scampolo di legislatura. Di qualità anche l'assessorato di Wanda Chiodi, con i Ds che potranno fare leva su quella trasparenza che la giunta ha detto e ripetuto di voler utilizzare come sorta di biglietto da visita.
Basta? No, perché se è vero che la giunta non ha approvato delibere, è anche vero che l'esecutivo Andreotti ha già iniziato quell'opera di razionalizzazione dell'ente chiesta da tutti a gran voce. Quindi: taglio a due auto blu del parco macchine della Regione, rinuncia ad un ufficio di rappresentanza a Trento Nord definito da Androetti "megagalattico ed inutile". (vedi a parte). Ma soprattutto poltrone e poltronissime di piazza Dante passate sotto la lente d'ingrandimento in vista di una serie di cambi e di rotazioni di incarichi: «Dobbiamo lanciare qualche segnale avvertibile di rigore e trasparenza e per questo abbiamo preso alcune decisioni politiche. Anche sul personale si farà un'attenta valutazione delle posizioni contrattuali, dei comandi e delle necessità. Non vogliamo mettere nessuno sulla strada, ma non è escluso che se qualcuno si trova in Regione in posizione di comando da un altro ente torni agli enti di provenienza».
L'ufficio di presidenza rinuncerà a Lucia Maestri e anche all'ex difensore civico Alberto Olivo che dovrebbe rimanere con altro incarico, ma non con quello di Capo di gabinetto. Andreotti ha confidato ai suoi assessori di voler tornare a lavorare con un paio di dirigenti con cui si è trovato bene al tempo della sua presidenza in Provincia. In molti ricordano il particolare feeling dell'esponente del Patt con Paolo Spagni (industria e artigianato), Carlo Basani (affari comunitari) e con Marco Viola (relazioni esterne). Si vedrà se saranno loro a seguirlo e se riuscirà a convincere Lorenzo Dellai a trasferirli all'altro lato di piazza Dante con la formula del comando. Come è tutto da studiare il valzer degli altri dirigenti che, comunque, non è in discussione.
«La prima seduta di giunta è stata assolutamente serena, è emersa collegialità, voglia di riscatto. Siamo in piena luna di miele e speriamo che duri almeno un anno e mezzo, fino alle prossime elezioni» ha chiosato Andreotti, annunciando che la prossima seduta di Giunta si terrà a Bolzano e che in futuro questa diventerà una prassi sempre più frequente. Questo per utilizzare gli uffici della Regione nel capoluogo altoatesino e anche per sottolineare che il vice presidente sostituto è l'altoatesino Richard Theiner.
Per quanto riguarda il bilancio della Regione il presidente ha sottolineato che quello da poco approvato in Consiglio regionale diventerà operativo il prossimo 27 marzo, quindi un mese prima della fatidica scadenza dell'esercizio provvisorio.
Per quanto riguarda le discusse iniziative di "politica estera" e di "cooperazione internazionale" Andreotti ha spiegato che andrà fatta una seria verifica delle iniziative in corso, valutando le più meritevoli e prioritarie. Ma l'intenzione è di ridurre notevolmente gli stanziamenti precedenti attivando il Comitato previsto dalla legge. I tre regolamenti in materia stesi dalla giunta Cogo saranno "riletti" dal nuovo esecutivo.
Wanda Chiodi ha tenuto a sottolineare che «questa Giunta è nata in un momento di grande difficoltà, dopo la lettura in Consiglio delle relazioni su Budapest e Mosca e dopo il taglio di 18 miliardi sul bilancio precedente. Credo che nell'assestamento dovremo dare altri segnali».

Shaytan (POL)
20-03-02, 13:10
Era in dotazione a Theiner, mai usato, a Trento nord. Subito chiuso

g.t

TRENTO. A denunciarne l'assoluta inutilità è stato il suo "assegnatario". Ieri mattina l'assessore della Svp Richard Theiner ha raccontato in giunta di essere dotato da tempo di un ufficio di rappresentanza anche a Trento, oltrechè a Bolzano dove lavora. Un ufficio molto ampio e arredato senza risparmio a Palazzo Centronord 3, in via Gilli, al civico 4, in pratica dove è ospitato il Catasto. Edificio dove però Theiner non si è mai visto. O quasi.
E all'amministrazione Andreotti non è parso vero, sacrificare immediatamente scrivania e poltrone da super manager. Così come il tavolo da riunione in cristallo e le sedie dalla stessa fattura, per consentire di far finalmente calpestare l'ampia metratura foderata di moquette azzurrina da diversi impiegati: «Con delle divisorie in cartongesso ne potremo ricavare anche sei postazioni di lavoro per altrettanti impiegati» ha tuonato il neo presidente, trovando l'immediata disponibilità di Theiner.
E all'insegna del risparmio e del rigore è anche tutta la partita sulle auto blu. Abbiamo ridotto di almeno due unità le automobili di rappresentanza, visto che il numero degli assessori è diminuito, e quella di verificare la consistenza del rimanente parco macchine e di valutarne la necessità oggettiva, per cui è probabile una ulteriore riduzione.
Insomma un giro di vite in piena regola, visto che da ieri è partita una ricognizione in grande stile su tutte le infrastrutture della Regione. E sul modo in cui il personale è utilizzato nelle varie ripartizioni. La parola d'ordine è risparmio, morigeratezza. Nello stappare un paio di bottiglie di bene augurante spumante, nemmeno millesimato, Andreotti non ha nascosto un certo pudore. Quasi che la moralizzazione dovesse essere confusa con il pauperismo.