Roderigo
20-03-02, 21:50
Nel primo anno del governo Sharon nonostante l'intifada, sono stati autorizzati 34 nuovi insediamenti ebraici in Cisgiordania, otto dei quali sono sorti negli ultimi due mesi mentre si assisteva ad una escalation della violenza. La denuncia, pubblicata dal quotidiano "Haaretz" viene dal gruppo pacifista israeliano "Peace now" che da tempo sostiene che sono gli insediamenti - e l'intransigenza dei coloni - la causa principale del conflitto israelo-palestinese.
Il governo Sharon - da sempre sostenitore della politica degli insediamenti - ha violato in modo flagrante non solo le risoluzioni internazionali e gli accordi con i palestinesi, ma anche le sue stesse promesse in campagna elettorale, sostiene il gruppo.
I coloni si difendono dicendo che si tratta solo di "ampliamenti" delle colonie già esistenti, ma le ispezioni hanno dimostrato che invece si tratta di strutture abitative con "infrastrutture indipendenti". I nuovi siti occupati sono a non meno di 700 metri da quelli già esistenti e alcuni anche a due chilometri di distanza.
L'organizzazione pacifista segnala che le concessioni autorizzate dal ministro della Difesa, il laburista Ben-Eliezer, hanno consentito ai coloni di procedere "all'appropriazione di terre palestinesi in misura senza precedenti".
Secondo "Peace Now", Ben-Eliezer e il governo "o non sanno cosa succede sul terreno oppure si è arreso alle pressioni dei coloni". "In entrambi i casi - aggiunge il gruppo - il governo deve mettere un freno ai coloni. Altrimenti non sarà in grado di applicare il piano Mitchell e di congelare gli insediamenti". Il piano dell'ex senatore Usa prevede, tra l'altro, il congelamento delle colonie ebraiche.
Agi/Reuters
Il governo Sharon - da sempre sostenitore della politica degli insediamenti - ha violato in modo flagrante non solo le risoluzioni internazionali e gli accordi con i palestinesi, ma anche le sue stesse promesse in campagna elettorale, sostiene il gruppo.
I coloni si difendono dicendo che si tratta solo di "ampliamenti" delle colonie già esistenti, ma le ispezioni hanno dimostrato che invece si tratta di strutture abitative con "infrastrutture indipendenti". I nuovi siti occupati sono a non meno di 700 metri da quelli già esistenti e alcuni anche a due chilometri di distanza.
L'organizzazione pacifista segnala che le concessioni autorizzate dal ministro della Difesa, il laburista Ben-Eliezer, hanno consentito ai coloni di procedere "all'appropriazione di terre palestinesi in misura senza precedenti".
Secondo "Peace Now", Ben-Eliezer e il governo "o non sanno cosa succede sul terreno oppure si è arreso alle pressioni dei coloni". "In entrambi i casi - aggiunge il gruppo - il governo deve mettere un freno ai coloni. Altrimenti non sarà in grado di applicare il piano Mitchell e di congelare gli insediamenti". Il piano dell'ex senatore Usa prevede, tra l'altro, il congelamento delle colonie ebraiche.
Agi/Reuters