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Visualizza Versione Completa : Terrorismo brigatista arma contro i lavoratori!



pietro
21-03-02, 15:52
Bisogna dire con forza che l'assassinio perpetrato ai danni del Prof.Biagi è l'ennesima "torbida"vicenda che come un filo rosso attraversa la storia di questo disgraziato paese.

Proprio quando le politiche liberiste del Governo stavano causando una nuova ripresa dell'opposizione sociale in Italia, ecco che puntualmente arriva un efferato atto terroristico che fa risorgere l'"unita' nazionale" negando le ragioni stesse del conflitto.

Non è pensabile che oggi nel 2002 chi ha compiuto questa vigliacco assassinio non goda di "protezioni" o di "avalli" in ambienti o apparati che da sempre tramano nell'ombra.

Le lotte dei lavoratori che si erano espresse con forza in questi mesi sono oggi messe nell'angolo da questo atto e c'è da giurarci il Governo avra' una scusa in piu' per ammorbidire l'opposizione dei sindacati e della sinistra, in nome dell'emergenza.

Gia' Maroni e Berlusconi hanno chiesto "l'interdizione" dei Cobas e dei CS dalle manifestazioni in calendario nei prossimi mesi, accostando in modo indegno chi lotta alla luce del sole rappresentando dialetticamente interessi opposti alla attuale maggioranza,a chi si pone sul piano della violenza fine a se' stessa.

E' grave che si consenta alle c.d. BR di porsi come "interlocutori " in questa stagione di lotta sociale , accomunando tutto e tutti a questi provocatori al soldo di chissa' quali interessi inconfessabili.

L'opposizione deve continuare , chiara, palese con le giuste rivendicazioni sindacali e politiche espresse in questi mesi da milioni di lavoratori senza il ricatto del "brigatismo" che aspetta solo il momento opportuno per palesarsi con i suoi atti deliranti.

Contro il terrorismo, per la lotta di massa : l'unico modo per rispondere a queste provocazioni è continuare sulla strada della opposizione sociale che nessun Governo deve permettersi di criminalizzare per i suoi interessi .Soprattutto sulla pelle di un uomo appena morto.

nuvolarossa
20-03-07, 18:25
Copacabana: rientro dalla Vacanze

http://www.nuvolarossa.org/modules/xgallery/cache/albums/01-Album-di-Gattona/Terrorista.jpg

pietro
20-03-07, 18:39
hai fatto bene a ripescare questo post.....lo risottoscrivo parola per parola.

22Ottobre
20-03-07, 19:44
Non credo che si abbia nulla a che spartire politicamente nemmeno nelle opinioni con gente che si accoda ad un tangentista come La Malfa.

Non sarà certo un individuo inutile politicamente come questo a farmi prendere le distanze da Cesare Battisti per puro opportunismo. Me ne sbatto il cazzo.

A luta continua

pietro
20-03-07, 21:04
Il mio era un commento evidentemente ironico sulla provocazione di questo poverino che è andato a ripescare un vecchio post che non c'entrava nulla con la vicenda di Battisti solo per infilarci una vignetta di Forattini che ormai è un disco rotto....Sai com'è con certa gente non riesco neppure ad incazzarmi vista la poverta' d'animo....lo fanno tanto pe rompe...

22Ottobre
20-03-07, 21:14
Il mio era un commento evidentemente ironico sulla provocazione di questo poverino che è andato a ripescare un vecchio post che non c'entrava nulla con la vicenda di Battisti solo per infilarci una vignetta di Forattini che ormai è un disco rotto....Sai com'è con certa gente non riesco neppure ad incazzarmi vista la poverta' d'animo....lo fanno tanto pe rompe...


No no ma avevo capito la tua ironia. La mia voleva essere solo una postilla alla tua frase ben chiara. ;)

A luta continua

pietro
20-03-07, 21:17
lLo so....

nuvolarossa
17-06-07, 10:28
Memoria mafiosa

Accomuniamo, propone Napolitano, il ricordo dei morti per terrorismo a quelli per mafia. Ma sì, accomuniamo anche i morti per droga a quelli per incidenti stradali e buttiamo tutto nel frullatore dell'ipocrisia compassionevole. Il risultato sarà tutto, meno che un omaggio alla memoria. Perché in fatto di mafia la memoria è dolorosa, difficile e poco incline al perdono.
Racconta la sua sofferenza, Napolitano, quando la morte assassina raggiunse Pio La Torre e Giovanni Falcone.

http://www.guidasicilia.it/foto/news/personaggi/pio_latorre_N.jpg

( Pio La Torre )

Non ne dubito, ci mancherebbe, ma avrebbe dovuto soffrire prima, come facevamo noi. Si doveva soffrire quando La Torre veniva isolato nello stesso pci, nel mentre i mafiosi si vantavano di far affari con gente vicina a quel partito, meglio in grado d'offrire coperture. Si doveva soffrire quando il pci e magistratura democratica isolarono e silurarono Falcone, impedendogli di continuare la sua partita contro la mafia e consegnandolo debole ai suoi carnefici. E si doveva soffrire, certamente, quando il resto del mondo politico si mostrava esitante e dubbioso, comunque arrendevole dietro una maschera di falso cinismo, favorendo così gli affari mafiosi. E si soffra oggi, nel mentre gli obiettivi umani più esposti sono (giustamente) protetti con misure libanesi, ma per il resto il controllo territoriale dell'ordine pubblico è un optional.
La mafia è un misto di riconoscimento etnico ed arricchimenti illeciti. Nella prima versione ci riguarda tutti, noi siculi, e sul tema potrei tener lezioni.

http://www.momentosera.it/Falcone_2305_05.jpg

( Giovanni Falcone )

Ma non è né grave né reato. Nella seconda è devastante, non solo perché criminale, ma anche perché pronta a soffocare, talora nel sangue, quel che le sfugge. Per battere un nemico così forte, capace di approfittare del favore ambientale, occorre mostrarsi più forti nel proteggere la propria morale ed i propri uomini. I mafiosi sono dei disonorati, delle mezze seghe sanguinarie. Ma non li batterà uno Stato debole e bugiardo. Se vuol dare un contributo, il presidente Napolitano, non pianti alberelli in patetici giardini, ma aiuti a raccontare perché Falcone era un uomo onorato e retto e perché fu sconfitto dallo Stato prima che ammazzato dalla mafia. Racconti il peso devastante della magistratura politicizzata e le deviazioni che seguirono. La memoria è preziosa, ha forza enorme, purché non sia bugiarda.

Davide Giacalone
www.davidegiacalone.it

tratto da http://www.nuvolarossa.org/modules/news/article.php?storyid=3995

22Ottobre
17-06-07, 10:46
Memoria mafiosa

Accomuniamo, propone Napolitano, il ricordo dei morti per terrorismo a quelli per mafia. Ma sì, accomuniamo anche i morti per droga a quelli per incidenti stradali e buttiamo tutto nel frullatore dell'ipocrisia compassionevole. Il risultato sarà tutto, meno che un omaggio alla memoria. Perché in fatto di mafia la memoria è dolorosa, difficile e poco incline al perdono.
Racconta la sua sofferenza, Napolitano, quando la morte assassina raggiunse Pio La Torre e Giovanni Falcone.

http://www.guidasicilia.it/foto/news/personaggi/pio_latorre_N.jpg (http://www.guidasicilia.it/foto/news/personaggi/pio_latorre_N.jpg)

( Pio La Torre )

Non ne dubito, ci mancherebbe, ma avrebbe dovuto soffrire prima, come facevamo noi. Si doveva soffrire quando La Torre veniva isolato nello stesso pci, nel mentre i mafiosi si vantavano di far affari con gente vicina a quel partito, meglio in grado d'offrire coperture. Si doveva soffrire quando il pci e magistratura democratica isolarono e silurarono Falcone, impedendogli di continuare la sua partita contro la mafia e consegnandolo debole ai suoi carnefici. E si doveva soffrire, certamente, quando il resto del mondo politico si mostrava esitante e dubbioso, comunque arrendevole dietro una maschera di falso cinismo, favorendo così gli affari mafiosi. E si soffra oggi, nel mentre gli obiettivi umani più esposti sono (giustamente) protetti con misure libanesi, ma per il resto il controllo territoriale dell'ordine pubblico è un optional.
La mafia è un misto di riconoscimento etnico ed arricchimenti illeciti. Nella prima versione ci riguarda tutti, noi siculi, e sul tema potrei tener lezioni.

http://www.momentosera.it/Falcone_2305_05.jpg (http://www.momentosera.it/Falcone_2305_05.jpg)

( Giovanni Falcone )

Ma non è né grave né reato. Nella seconda è devastante, non solo perché criminale, ma anche perché pronta a soffocare, talora nel sangue, quel che le sfugge. Per battere un nemico così forte, capace di approfittare del favore ambientale, occorre mostrarsi più forti nel proteggere la propria morale ed i propri uomini. I mafiosi sono dei disonorati, delle mezze seghe sanguinarie. Ma non li batterà uno Stato debole e bugiardo. Se vuol dare un contributo, il presidente Napolitano, non pianti alberelli in patetici giardini, ma aiuti a raccontare perché Falcone era un uomo onorato e retto e perché fu sconfitto dallo Stato prima che ammazzato dalla mafia. Racconti il peso devastante della magistratura politicizzata e le deviazioni che seguirono. La memoria è preziosa, ha forza enorme, purché non sia bugiarda.

Davide Giacalone
www.davidegiacalone.it (http://www.davidegiacalone.it)

tratto da http://www.nuvolarossa.org/modules/news/article.php?storyid=3995


Guarda questa discussione te la lasciamo. Giocaci a postare la roba del tuo partitino.

A luta continua