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Visualizza Versione Completa : Putin dichiara: "Immorale patto Stalin-Hitler"



Unghern Kahn
01-09-09, 09:50
31 agosto 2009 - 20.06
Seconda guerra mondiale: Putin, immorale patto Stalin-Hitler
MOSCA - Alla vigilia della sua visita in Polonia per il 70/mo anniversario dell'inizio della seconda guerra mondiale, per la prima volta il premier russo Vladimir Putin fa un po' di autocritica storica. E condanna come "immorale" il trattato di non aggressione tra Stalin e Hitler, ossia il Patto Molotov-Ribbentrop del 23 agosto 1939 che segretamente definiva le sfere di influenza di Mosca e Berlino nei Paesi al confine, con i Paesi Baltici in orbita Urss e la spartizione della Polonia, dando avvio la settimana dopo al conflitto.

Ma nello stesso tempo Putin evoca le responsabilità di Francia e Gran Bretagna per aver firmato l'anno prima l'accordo di Monaco, che cedeva alla Germania nazista il territorio dei Sudeti, in Cecoslovacchia, nella speranza di evitare una guerra.

"Senza dubbio ci sono tutte le ragioni per condannare il patto Molotov-Ribbentrop firmato nell'agosto del 1939", sostiene Putin in un articolo scritto per il quotidiano polacco Gazeta Wyborcza in vista della sua partecipazione domani, con una ventina di capi di governo, alla cerimonia dell'anniversario vicino a Danzica, dove il primo settembre furono tirati i primi colpi di cannone della seconda guerra mondiale. "Tuttavia un anno prima Francia e Gran Bretagna firmarono il noto accordo di Monaco distruggendo ogni speranza di creare un fronte comune contro il nazismo", prosegue il premier. "Oggi - aggiunge - comprendiamo che ogni intesa con il regime nazista era inaccettabile dal punto di vista morale e non aveva prospettive"

"Tuttavia nel contesto di quel periodo l'Urss fu lasciata sola non solo di fronte alla Germania, mentre gli Stati occidentali rifiutavano la proposta di un sistema di sicurezza collettiva, ma anche di fronte alla minaccia di combattere su due fronti. Fu infatti nell'agosto del 1939 che l'escalation del conflitto (di frontiera, ndr) con i giapponesi sul fiume Khalkhin-Gol raggiunse la sua massima intensità", sostiene.

Già nel dicembre del 1989 il congresso del popolo dell'Urss aveva duramente denunciato le responsabilità di Stalin e del suo ministro degli esteri Viaceslav Molotov per il protocollo segreto del Patto di non aggressione, assolvendo però il popolo sovietico dato che ne era stato tenuto all'oscuro. Nella Russia putiniana, tuttavia, la riabilitazione della figura di Stalin ha portato la maggioranza del Paese e molti storici a considerare quel Patto come un inevitable tentativo da parte del leader sovietico, dopo la mancata alleanza con Parigi e Londra, di evitare la guerra con Hitler o almeno di posticiparla per riorganizzare le proprie forze armate, impreparate e sfoltite dalle 'purghe'.

Ma non è solo questo il bigliettino da visita affidato al quotidiano Gazeta Wyborcza dal premier russo, che tende la mano a Varsavia invitandola a "voltare la pagina" della seconda guerra mondiale per iniziarne una nuova nei rapporti tra i due Paesi, come è successo con la Germania.

Tra le pagine da girare, secondo Putin, anche quella del massacro di Katyn di 22 mila ufficiali polacchi da parte della polizia segreta sovietica nel 1940, una vicenda nella quale Mosca si rifiuta di riaprire l'indagine chiesta da Varsavia. Putin ha controbilanciato ricordando "il destino tragico dei soldati russi prigionieri dei polacchi durante la guerra del 1920". "Dovrebbero essere simboli di dolore comune e di perdono reciproco", ha osservato.

L'agenda del suo incontro con il premier polacco Donald Tusk, comunque, è già ricca di spunti per il futuro: cooperazione energetica, navale e il progetto Usa di scudo antimissile.
SDA-ATS



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buran
01-09-09, 12:39
inizia il circo dell'ipocrisia e dei tabù d'antan

Anton Hanga
01-09-09, 13:01
Peccato che Lavrov qualche giorno prima si era espresso in senso totalmente opposto sul patto Stalin-Hitler, per non parlare di quell'articolo dell'accademico russo che tendeva a scagionare la Germania e incolpare la Polonia dello scoppio della guerra.

Insomma fa tutto parte del solito tira e molla della diplomazia. Chi vede dietro queste e molte altre dichiarazioni sulla IIGM da parte di Putin e soci, presunte simpatie per una ideologia piuttosto che un'altra non ha capito nulla sul reale significato di queste ultime.

Lucio Vero
01-09-09, 13:39
Al posto di "immorale" avevo letto "immortale"!:D

Stavo già esultando.

buran
01-09-09, 15:21
Al posto di "immorale" avevo letto "immortale"!:D

Stavo già esultando.

:D

Anton Hanga
02-09-09, 21:43
SHORT NOTE ON THE PACTS OF AUGUST 1939
(The Pact of Mutual Help between UK and Poland and the Molotov-Ribbentrop Pact)

Tiberio Graziani



Considering the alliances signed by the insular Great Britain in the frame of their secular anti-European power politics, finalized at containing and defeating the aims of friendship and / or integration among the nations of the European Continent, it is worth mentioning - as an illustrative example - the Pact of Mutual Help among the UK and Poland, signed in London on 25 August 1939.

As known, the Anglo-Polish Friendship Treaty, signed by Lord Halifax and Count Rczynski, was a deliberate violation (1) of the similar Treaty that Germany and Poland had signed on 26 January 1934, and, above all, an explicit interference in the delicate relations between the National Socialist Reich and USSR; Berlin and Moscow, in fact, just two days earlier, on 23 August, had signed a non-aggression treaty, known to history as the Molotov-Ribbentrop Pact, named after their respective foreign ministers.

In this case, the United Kingdom intended to use - as part of a diplomatic-military device, theoretically equal, - the strategic position of Poland as a "splitter" between two continental powers in order to affect, simultaneously, both the creation of a potential axis Moscow -Berlin and the German-Polish agreements, and thereby removing any future potential perspective of welding / integration between the European Peninsula and the Asian continental mass.

The disturbing action devised by London, through a fine texture of diplomatic activities, which U.S. were involved (2), was perfectly consistent with British geopolitical doctrine, whose exploitation of the tensions between the continental nations constituted a key pillar of its equilibrium policy (balance of power).


1. Some months before, on 19 May 1939, a Mutual Help Agreement between France and Poland (probably on U.S. and U.K. request) was signed in Paris by Polish ambassador Juliusz Lukasiewicz and French Minister of Foreign Affairs, Georges Bonnet. For Berlin, and under some aspects for Moscow too, the two Mutual Help Agreement constituted a sort of threat for the continental peace.

2. We refer to meetings among U.S. Ambassador William Christian Bullitt, Jr. and the Polish Ambassadors Potocki and Lukasiewicz, which occurred in France in November 1938 and February 1939; see Giselher Wirsing, Roosevelt et l'Europe (Der Kontinent Masslose), Grasset, Paris, 1942, p. 266.

msdfli
02-09-09, 22:00
Peccato che Lavrov qualche giorno prima si era espresso in senso totalmente opposto sul patto Stalin-Hitler, per non parlare di quell'articolo dell'accademico russo che tendeva a scagionare la Germania e incolpare la Polonia dello scoppio della guerra.

Insomma fa tutto parte del solito tira e molla della diplomazia. Chi vede dietro queste e molte altre dichiarazioni sulla IIGM da parte di Putin e soci, presunte simpatie per una ideologia piuttosto che un'altra non ha capito nulla sul reale significato di queste ultime.

:giagia:

I Russi se potessero farebbero della Polonia un gigantesco parcheggio.
E i polacchi provano un odio immenso per i Russi.
La Polonia è sempre stata un qualcosa di inutile che si è intromesso tra germania e russia. Mezzo del territorio attuale polacco andrebbe restituito a germania e russia, primo fra tutti il vecchio territorio prussiano.

Di Putin poi io ho smesso di leggere le dichiarazioni,
ma guardo ai fatti.

Spetaktor
03-09-09, 20:52
SHORT NOTE ON THE PACTS OF AUGUST 1939
(The Pact of Mutual Help between UK and Poland and the Molotov-Ribbentrop Pact)

Tiberio Graziani



Considering the alliances signed by the insular Great Britain in the frame of their secular anti-European power politics, finalized at containing and defeating the aims of friendship and / or integration among the nations of the European Continent, it is worth mentioning - as an illustrative example - the Pact of Mutual Help among the UK and Poland, signed in London on 25 August 1939.

As known, the Anglo-Polish Friendship Treaty, signed by Lord Halifax and Count Rczynski, was a deliberate violation (1) of the similar Treaty that Germany and Poland had signed on 26 January 1934, and, above all, an explicit interference in the delicate relations between the National Socialist Reich and USSR; Berlin and Moscow, in fact, just two days earlier, on 23 August, had signed a non-aggression treaty, known to history as the Molotov-Ribbentrop Pact, named after their respective foreign ministers.

In this case, the United Kingdom intended to use - as part of a diplomatic-military device, theoretically equal, - the strategic position of Poland as a "splitter" between two continental powers in order to affect, simultaneously, both the creation of a potential axis Moscow -Berlin and the German-Polish agreements, and thereby removing any future potential perspective of welding / integration between the European Peninsula and the Asian continental mass.

The disturbing action devised by London, through a fine texture of diplomatic activities, which U.S. were involved (2), was perfectly consistent with British geopolitical doctrine, whose exploitation of the tensions between the continental nations constituted a key pillar of its equilibrium policy (balance of power).


1. Some months before, on 19 May 1939, a Mutual Help Agreement between France and Poland (probably on U.S. and U.K. request) was signed in Paris by Polish ambassador Juliusz Lukasiewicz and French Minister of Foreign Affairs, Georges Bonnet. For Berlin, and under some aspects for Moscow too, the two Mutual Help Agreement constituted a sort of threat for the continental peace.

2. We refer to meetings among U.S. Ambassador William Christian Bullitt, Jr. and the Polish Ambassadors Potocki and Lukasiewicz, which occurred in France in November 1938 and February 1939; see Giselher Wirsing, Roosevelt et l'Europe (Der Kontinent Masslose), Grasset, Paris, 1942, p. 266.


qualche anglofono traduca!!!

Anton Hanga
03-09-09, 23:27
qualche anglofono traduca!!!


Va bene dai, domani lo faccio io. :chefico:

Spetaktor
04-09-09, 00:18
Va bene dai, domani lo faccio io. :chefico:

ottimo, Anton! :gluglu:

Spetaktor
04-09-09, 00:21
Edizioni La Città del Sole


La Repubblica dell’1 settembre riferisce che a Danzica, durante le celebrazioni per il settantesimo anniversario dell’aggressione nazista alla Polonia e dell’inizio della seconda guerra mondiale, Vladimir Putin ha dichiarato: "Ogni patto concluso con Hitler allora fu immorale". Il ;premier russo non ha fatto riferimento al vergognoso patto di Monaco né ai tanti accordi delle potenze e di imprese occidentali che avevano prima permesso la ricostruzione del potenziale bellico tedesco e che, l’avevano sostenuto poi anche durante lo svolgimento stesso della guerra. Putin ha rifiutato “però ogni tentativo di definire il Patto Molotov-Ribbentrop … come unica causa della guerra”.


Per anni la propaganda occidentale prima e il revisionismo storico poi hanno demonizzato il patto di non aggressione che l’Unione Sovietica si decise a firmare con la Germania per ritardare il più possibile la prevista invasione nazista dell’URSS. Politici, giornalisti e storici hanno sempre sottaciuto che a questa decisione l’Unione Sovietica fu costretta dopo aver visto fallire tutti i suoi tentativi di sottoscrivere con Francia e Gran Bretagna un trattato di alleanza antitedesca: in realtà le potenze occidentali speravano che la furia hitleriana si dirigesse a oriente e spazzasse via l’odiato e temuto nemico bolscevico.


Un uso rigoroso delle fonti basato sulla ricerca comparata e puntuale dei documenti tratti dagli archivi delle diplomazie francese, britannica e sovietica fa giustizia ora di affermazioni arbitrarie e giudizi temerari della propaganda e della storiografia revisionista. Questo lavoro è opera di Michael Jabara Carley, professore ordinario e direttore del Dipartimento di Storia dell’Università di Montréal.


Nella minuziosa ricostruzione storica delle modalità e delle cause che portarono al fallimento dei tentativi di accordo tra URSS e anglo-francesi e alla decisione sovietica di siglare il patto di non aggressione con la Germania nazista, l’autore ricorre alla analisi comparata e contestuale delle fonti britanniche, francesi e russe, utilizzando anche i materiali resi copiosamente – ma ancora disordinatamente e discrezionalmente – disponibili dall’apertura e desecretazione degli archivi sovietici dopo la fine dell’URSS.
L’accesso a questo nuovo materiale sovietico d’archivio offre alcune conferme circa le valutazioni e il comportamento dei dirigenti dell’Unione Sovietica.


Ciò che rende particolarmente interessante il lavoro di Carley è l’analisi contestuale di tutte le fonti. È illuminante la lettura di quelle franco-inglesi, da cui emerge l’orientamento antisovietico e la sostanziale diffidenza occidentale nei confronti dell’URSS, che a sua volta ricambiava pienamente questa diffidenza. L’illusione della diplomazia britannica di trovare ancora un appeasement con Hitler scongiurando la guerra, e la scelta deliberata di non favorire l’affermazione di un ruolo nuovo e importante che l’URSS avrebbe inevitabilmente assunto nel continente europeo, divenendo un perno essenziale dell’alleanza antitedesca (come di fatto avvenne con la partecipazione dell’URSS nel giugno 1941 all’alleanza antifascista), spingono la direzione sovietica a siglare il patto Ribentropp-Molotov.


È un lavoro meticoloso, di uno storico specialista delle relazioni internazionali tra Occidente e URSS nel periodo 1917-1945, supportato da un ampio apparato di note e da una vasta bibliografia, scritto, tra l’altro, in uno stile che, senza nulla togliere al rigore scientifico, riesce a “catturare” il lettore come fosse un racconto.


Dopo la prima edizione inglese uscita a Chicago, ne è stata pubblicata una seconda a Londra. Sono poi seguite l’edizione francese e quella in russo.
L’edizione italiana è arricchita da una presentazione dell’autore che tiene conto di pubblicazioni successive e dibattiti tra storici sull’argomento.

Michael Jabara Carley, professore ordinario e direttore del Dipartimento di Storia dell’Università di Montréal, è uno specialista delle relazioni internazionali nel XX Secolo e della storia della Russia e dell'Unione sovietica. Ha lavorato e lavora sulle relazioni dell'Unione Sovietica con l'Europa Occidentale e gli Stati Uniti tra il 1917 ed il 1945, su cui ha scritto diversi libri e articoli, pubblicati in Canada, Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Russia. Notevole anche la sua produzione sull’intervento straniero contro i bolscevichi dopo l’Ottobre.




Edizioni La Città del Sole

Collana La foresta e gli alberi n. 18

Michael Jabara Carley

1939

L’alleanza che non si fece e l’origine della Seconda Guerra Mondiale

ISBN 978-88-8292-370-9 cm. 13,5 x 21 360 pagine 24,00 euro

Spetaktor
04-09-09, 00:25
articoli in albionico:
Strategic Culture Foundation (http://en.fondsk.ru/articlelist.php?section_id=31)

Spetaktor
04-09-09, 00:27
POLONIA: INTELLIGENCE RUSSA, VARSAVIA CONDIVIDE RESPONSABILITA' GUERRA
Mosca, 1 set. - (Adnkronos/Dpa) - Parte delle responsabilita' per l'invasione nazista della Polonia che segno' l'inizio della Seconda Guerra Mondiale va attribuita allo stesso governo polacco di allora. A sostenenerlo e' il servizio di intelligence russo SVR in un rapporto che cita documenti provenienti dai propri archivi segreti reso pubblico nel 70mo anniversario dell'invasione del 1939 e citato dall'agenzia Ria Novosti. "La distruzione della Polonia come nazione sovrana ad opera dei nazisti e' stata la contropartita per la miopia di alcuni politici polacchi", afferma il generale del SVR Lev Sozkov citato nel rapporto. Secondo Sozkov, durante le visite che il gerarca nazista Hermann Goering effettuo' a Varsavia, i leader polacchi sostennero in linea di principio l'Anschluss, l'annessione dell'Austria, il che rese impossibile assemblare un fronte di nazioni internazionale per resistere alla Germania nazista. "Oggi, la gente cerca di distorcere i fatti per far sembrare che l'Unione Sovietica fosse da biasimare per la guerra quanto la Germania fascista. Ma alla Polonia va attribuito certamente parte della colpa. Si tratta di un fatto storico". Il SVR ha diffuso 400 pagine di documenti secretati dell'epoca.

Spetaktor
04-09-09, 00:28
II Guerra mondiale, carte spionaggio Urss contro Polonia
di Claudio Salvalaggio

MOSCA - Polpetta avvelenata del controspionaggio russo contro la Polonia, in coincidenza con l'intervento del premier Vladimir Putin al 70/o anniversario dell'inizio della seconda guerra mondiale, commemorato vicino a Danzica. Un alto ufficiale dei servizi segreti all'estero (Svr) ha reso pubblici per la prima volta numerosi documenti d'archivio desecretati sulla politica estera di Varsavia negli anni Trenta, dai quali emergerebbe che la Polonia aveva sottovalutato la minaccia nazista.

Secondo tali documenti, ha spiegato in una conferenza stampa a Mosca il generale Lev Sotskov che li ha raccolti in un volume di 400 pagine - "I segreti della politica polacca. 1935-1945" -, i dirigenti polacchi dell'epoca, dopo aver firmato un patto di non aggressione con la Germania nel 1934, fecero invece il possibile per isolare l'Urss. Anzi, a suo avviso tentarono anche di attizzare rivolte tra i nazionalisti, in particolare in Caucaso e in Ucraina, per dissolvere l'Unione Sovietica. Dichiarazioni che hanno suscitato una vivace reazione dei giornalisti polacchi presenti, alcuni dei quali hanno messo in dubbio anche l'autenticità dei documenti. "Leggendoli, si ha l'impressione che la Polonia avrebbe potuto fare molto di più per formare un sistema di sicurezza collettivo", ha sostenuto Sotskov, alludendo alla mancata alleanza anti Hitler tra Francia, Gran Bretagna e Urss, che sarebbe fallita anche a causa dell'atteggiamento antisovietico di Varsavia. A tal proposito il generale ha citato un resoconto di una riunione del 1937 tra l'ambasciatore polacco a Washington e un alto responsabile del dipartimento di Stato Usa, secondo cui il diplomatico di Varsavia avrebbe detto: "la Polonia non vede minacce provenienti dalla Germania nazista. La principale priorità è isolare l'Unione Sovietica". Sotskov ha evocato anche gli incontri avuti dall'allora comandante dell'aviazione tedesca Hermann Goering con dirigenti polacchi nel 1935 e 1937: incontri nei quali, ha sostenuto, Varsavia si sarebbe impegnata a sostenere l'annessione nazista dell'Austria in cambio della disponibilità tedesca a far fronte comune con la Polonia alla politica sovietica in Europa.

Parlando con il maresciallo polacco Ridz-Smigla Goering avrebbe dichiarato: "é pericoloso non solo il bolscevismo ma la Russia in quanto tale. In questo senso gli interessi della Polonia e della Germania coincidono". Il generale dell'Svr ha anche svelato che nell'agosto del 1937 lo Stato maggiore polacco emanò la direttiva numero 2304/2/37 nella quale si legge che l'obiettivo finale della politica polacca era la "distruzione dell'Urss". Tra gli strumenti indicati per realizzarlo, quello di alimentare il separatismo in Caucaso, Ucraina e anche in Asia centrale sfruttando le possibilità dei servizi segreti dell'esercito polacco. A tale scopo, secondo l'alto ufficiale, in seno allo Stato maggiore polacco fu creato un reparto speciale preposto a lavorare con le minoranze etniche dell'Urss, mentre i servizi segreti polacchi crearono una organizzazione chiamata Prometeo con sede a Parigi ma diretta da Varsavia. L'ostilità verso Mosca era tale, sempre secondo il generale, che anche a guerra in corso, quando i servizi segreti degli Alleati avevano come priorità la Germania nazista, quelli polacchi, seguendo le direttive del governo in esilio a Londra, cercavano di organizzare l'attività spionistica in Urss. Insomma, se iniziò la seconda guerra mondiale, una fetta di responsabilità è anche di Varsavia, ha concluso Sotskov.

Spetaktor
04-09-09, 00:29
Storico militare russo incolpa la Polonia della seconda guerra mondiale



Un articolo scientifico pubblicato giovedì scorso sul sito del Ministero della Difesa russo ha incolpato la Polonia di aver iniziato la seconda guerra mondiale (http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2009/06/04/AR2009060402281.html ).

Il detto articolo non costituisce una dichiarazione ufficiale da parte del governo ma l’autore è il colonnello Sergei Kovalyov, direttore delle attività di ricerca dell’Istituto di Storia Militare del Ministero della Difesa. Il portavoce del Ministero, colonnello Alexander Drobyshevsky, ha detto che gli articoli scientifici pubblicati sul sito del Ministero non riflettono necessariamente la posizione ufficiale del Ministero.

L’articolo, intitolato “Finzioni e Falsificazioni nella valutazione del ruolo dell’Unione Sovietica alla vigilia della seconda guerra mondiale”, racconta come alla vigilia dell’invasione della Polonia da parte della Germania, avvenuta il 1 Settembre del 1939, Hitler chiese che la Polonia cedesse il controllo di Danzica e del corridoio di terra tra la Germania e l’attuale Kaliningrad. “Chiunque abbia studiato la storia della seconda guerra mondiale senza pregiudizi sa che la guerra iniziò a causa del rifiuto della Polonia di soddisfare le richieste della Germania”, ha scritto. Kovalyov ha definito tali richieste “assolutamente ragionevoli”. Ha osservato: “La stragrande maggioranza dei residenti di Danzica, tagliati fuori dalla Germania dal Trattato di Versailles, erano tedeschi che desideravano sinceramente la riunificazione con la loro madrepatria storica”.

Anton Hanga
04-09-09, 14:48
SHORT NOTE ON THE PACTS OF AUGUST 1939
(The Pact of Mutual Help between UK and Poland and the Molotov-Ribbentrop Pact)

Tiberio Graziani

Considering the alliances signed by the insular Great Britain in the frame of their secular anti-European power politics, finalized at containing and defeating the aims of friendship and / or integration among the nations of the European Continent, it is worth mentioning - as an illustrative example - the Pact of Mutual Help among the UK and Poland, signed in London on 25 August 1939.

As known, the Anglo-Polish Friendship Treaty, signed by Lord Halifax and Count Rczynski, was a deliberate violation (1) of the similar Treaty that Germany and Poland had signed on 26 January 1934, and, above all, an explicit interference in the delicate relations between the National Socialist Reich and USSR; Berlin and Moscow, in fact, just two days earlier, on 23 August, had signed a non-aggression treaty, known to history as the Molotov-Ribbentrop Pact, named after their respective foreign ministers.

In this case, the United Kingdom intended to use - as part of a diplomatic-military device, theoretically equal, - the strategic position of Poland as a "splitter" between two continental powers in order to affect, simultaneously, both the creation of a potential axis Moscow -Berlin and the German-Polish agreements, and thereby removing any future potential perspective of welding / integration between the European Peninsula and the Asian continental mass.

The disturbing action devised by London, through a fine texture of diplomatic activities, which U.S. were involved (2), was perfectly consistent with British geopolitical doctrine, whose exploitation of the tensions between the continental nations constituted a key pillar of its equilibrium policy (balance of power).


1. Some months before, on 19 May 1939, a Mutual Help Agreement between France and Poland (probably on U.S. and U.K. request) was signed in Paris by Polish ambassador Juliusz Lukasiewicz and French Minister of Foreign Affairs, Georges Bonnet. For Berlin, and under some aspects for Moscow too, the two Mutual Help Agreement constituted a sort of threat for the continental peace.

2. We refer to meetings among U.S. Ambassador William Christian Bullitt, Jr. and the Polish Ambassadors Potocki and Lukasiewicz, which occurred in France in November 1938 and February 1939; see Giselher Wirsing, Roosevelt et l'Europe (Der Kontinent Masslose), Grasset, Paris, 1942, p. 266.


Traduzione:


BREVI NOTE SUI PATTI DELL'AGOSTO 1939
(Il Patto di Mutuo Soccorso tra il Regno Unito e la Polonia e il Patto Molotov-Ribbentrop)

Tiberio Graziani


Considerando le alleanze firmate dalla Gran Bretagna insulare nella cornice della sua secolare politica di potenza anti-europea, finalizzate a contenere e scongiurare i propositi di amicizia e / o integrazione tra le nazioni del Continente Europeo, vale la pena ricordare - come esempio illustrativo - il Patto di Mutuo Soccorso fra il Regno Unito e la Polonia, siglato a Londra il 25 agosto 1939.

Come noto, il trattato di amicizia anglo-polacco sottoscritto da Lord Halifax e dal Conte Rczynski, è stata una deliberata violazione (1), del similare trattato che Germania e Polonia avevano firmato il 26 gennaio 1934, e, soprattutto, un'esplicita interferenza nelle delicate relazioni tra il Reich Nazionalsocialista e l'URSS; Berlino e Mosca, in realtà, appena due giorni prima, il 23 agosto, avevano stipulato un trattato di non aggressione, noto alla storia come patto Molotov-Ribbentrop, dal nome dei rispettivi ministri degli esteri.

In questo caso, il Regno Unito intendeva utilizzare - come parte di un dispositivo diplomatico-militare, teoricamente uguali, - la posizione strategica della Polonia come un "cuneo" tra le due potenze continentali, al fine di
incidere, contemporaneamente, sia sulla creazione di un potenziale asse Mosca-Berlino, sia sugli accordi tedesco-polacchi, e eliminando così qualsiasi futura potenziale prospettiva di saldatura / integrazione tra la Penisola Europea e la massa continentale asiatica.

L'azione di disturbo ideata da Londra, attraverso una sottile trama di attività diplomatiche, nella quale erano coinvolti gli Stati Uniti (2), era perfettamente coerente con la dottrina geopolitica britannica, il cui sfruttamento delle tensioni tra le nazioni continentali costituiva un pilastro fondamentale della sua politica di equilibrio (balance of power).



NOTE:

1. Alcuni mesi prima, il 19 maggio 1939, un accordo di reciproco aiuto tra Francia e Polonia (probabilmente su richiesta degli Stati Uniti e del Regno Unito) fu firmato a Parigi dall'ambasciatore polacco Juliusz Lukasiewicz e dal ministro francese degli Affari Esteri, Georges Bonnet. Per Berlino, e sotto certi aspetti anche per Mosca, i due Patti di Mutuo Soccorso costituivano una sorta di minaccia per la pace continentale.

2. Ci riferiamo alle riunioni tra l'ambasciatore americano William Christian Bullitt Jr. e gli ambasciatori polacchi Potocki e Lukasiewicz, che sono avvenute in Francia nel novembre 1938 e febbraio 1939; si veda Giselher Wirsing, Roosevelt et l'Europe (Der Kontinent Masslose), Grasset, Paris, 1942, p. 266.

Stalinator
04-09-09, 15:26
Ricordiamoci che Putin non è un nazionalbolscevio nè uno stalinista per quanto ne faccia ampio uso propagandistico... e soprattutto che Russia Unita è un partito discutibile per quanto sia l'unico baluardo degli ultimi anni a difesa della confederazione...

Spetaktor
04-09-09, 20:17
Traduzione:


BREVI NOTE SUI PATTI DELL'AGOSTO 1939
(Il Patto di Mutuo Soccorso tra il Regno Unito e la Polonia e il Patto Molotov-Ribbentrop)

Tiberio Graziani


Considerando le alleanze firmate dalla Gran Bretagna insulare nella cornice della sua secolare politica di potenza anti-europea, finalizzate a contenere e scongiurare i propositi di amicizia e / o integrazione tra le nazioni del Continente Europeo, vale la pena ricordare - come esempio illustrativo - il Patto di Mutuo Soccorso fra il Regno Unito e la Polonia, siglato a Londra il 25 agosto 1939.

Come noto, il trattato di amicizia anglo-polacco sottoscritto da Lord Halifax e dal Conte Rczynski, è stata una deliberata violazione (1), del similare trattato che Germania e Polonia avevano firmato il 26 gennaio 1934, e, soprattutto, un'esplicita interferenza nelle delicate relazioni tra il Reich Nazionalsocialista e l'URSS; Berlino e Mosca, in realtà, appena due giorni prima, il 23 agosto, avevano stipulato un trattato di non aggressione, noto alla storia come patto Molotov-Ribbentrop, dal nome dei rispettivi ministri degli esteri.

In questo caso, il Regno Unito intendeva utilizzare - come parte di un dispositivo diplomatico-militare, teoricamente uguali, - la posizione strategica della Polonia come un "cuneo" tra le due potenze continentali, al fine di
incidere, contemporaneamente, sia sulla creazione di un potenziale asse Mosca-Berlino, sia sugli accordi tedesco-polacchi, e eliminando così qualsiasi futura potenziale prospettiva di saldatura / integrazione tra la Penisola Europea e la massa continentale asiatica.

L'azione di disturbo ideata da Londra, attraverso una sottile trama di attività diplomatiche, nella quale erano coinvolti gli Stati Uniti (2), era perfettamente coerente con la dottrina geopolitica britannica, il cui sfruttamento delle tensioni tra le nazioni continentali costituiva un pilastro fondamentale della sua politica di equilibrio (balance of power).



NOTE:

1. Alcuni mesi prima, il 19 maggio 1939, un accordo di reciproco aiuto tra Francia e Polonia (probabilmente su richiesta degli Stati Uniti e del Regno Unito) fu firmato a Parigi dall'ambasciatore polacco Juliusz Lukasiewicz e dal ministro francese degli Affari Esteri, Georges Bonnet. Per Berlino, e sotto certi aspetti anche per Mosca, i due Patti di Mutuo Soccorso costituivano una sorta di minaccia per la pace continentale.

2. Ci riferiamo alle riunioni tra l'ambasciatore americano William Christian Bullitt Jr. e gli ambasciatori polacchi Potocki e Lukasiewicz, che sono avvenute in Francia nel novembre 1938 e febbraio 1939; si veda Giselher Wirsing, Roosevelt et l'Europe (Der Kontinent Masslose), Grasset, Paris, 1942, p. 266.

ottimo.

Spetaktor
04-09-09, 20:20
Ricordiamoci che Putin non è un nazionalbolscevio nè uno stalinista per quanto ne faccia ampio uso propagandistico... e soprattutto che Russia Unita è un partito discutibile per quanto sia l'unico baluardo degli ultimi anni a difesa della confederazione...

nessuno ha mai detto il contrario.:ciaociao: