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Visualizza Versione Completa : Da 'Le Monde', sulla condizione dei sospettati dell'11 settembre in America



Mr
22-03-02, 16:39
New York - dal nostro corrispondente.
"Nei due mesi che hanno seguito l'attacco dell'11 settembre, negli Stati Uniti sono stati arrestati più di 1200 stranieri. I loro diritti elementari sono stati calpestati.
Queste frasi sono l'estratto di un rapporto di Amnesty International reso pubblico il 14 marzo. "Il modo nel quale il governo ha tradito queste persone è assolutamente inaccettabile e viola il diritto internazionale" ha dichiarato William Schulz, direttore dell'organizzazione di difesa dei diritti dell'uomo.
"I prigionieri non avevano diritto ad un avvocato, non sapevano dove si trovavano e non hanno potuto contestare la legalità del loro arresto", sottolinea il rapporto. Amnesty International rende pubbliche le pietose condizioni nelle quali si trovavano i detenuti, a cominciare da "l'isolamento totale e prolungato, l'uso sistematico di manette e catene ai piedi. Ci sono delle testimonianze di aggressioni verbali e fisiche dei detenuti da parte delle guardie e l'assenza assoluta di qualsiasi protezione contro le percosse inflitte dagli altri prigionieri. Alcuni sono stati tenuti in prigione 50 o 60 giorni prima di essere accusati. Un ragazzo del Sudan è rimasto in carcere per 119 giorni senza la minima decisione giudiziaria. Alcune persone sono rimaste in carcere fin a dopo la data fissata in attesa di un giudizio per la loro liberazione o espulsione."
Durante queste settimane, le famiglie dei prigionieri non hanno ricevuto alcuna notizia sull'arresto e sul luogo di detenzione."La moglie e la sorella di un Pakistano arrestato dopo l'11 settembre hanno contattato a dicembre Amnesty International perché non avevano alcuna notizia di lui. Anche dopo aver ricevuto delle lettere dal Centro di Detenzione Federale di New York, non sono state autorizzate a vedere marito e fratello, e ad egli era stato riferito che loro non si trovavano là. Hanno potuto finalmente incontrarlo nel gennaio 2002".
Un altro, Rabid Haddad, un libanese accusato di aver prolongato il suo soggiorno aldilà della data di validità del suo permesso di soggiorno di turista, è tenuto in isolamento a Chicago dal 14 dicembre. A sentire le sue lettere, le finestre della sua cella sono coperte, viene "ostacolato" quando va a fare la doccia, e non ha il diritto di telefonare alla sua famiglia che per 15 minuti ogni mese.
L'organizzazione si inquieta anche delle modalità con le quali vengono regolate le espulsioni. In due casi delle persone sono state inviate al loro paese d'origine senza che la loro famiglia negli Stati Uniti fosse stata informata. [...] Amnesty ed altre organizzazioni che difendono i diritti dell'uomo hanno espresso il 29 ottobre 2001 una richiesta formale al ministero della giustzia per ottenere informazioni sui prigionieri, nel nome della legge sul diritto d'informazione. Senza la risposta del governo, a dicembre è stata deposta una querela. [...] Secondo le ultime cifre comunicate il 15 febbraio dal ministero della giustizia, ci sarebbero ancora 327 individui imprigionati per "aver violato le leggi sull'immigrazione o per possibile complicità coi terroristi".

Eric Leser

Attenzioneimbelli
22-03-02, 16:43
Grazie Augusto!

Il tuo contributo è molto interessante. Quando questi infami carcerieri del pianeta impareranno il rispetto dei diritti umani?:mad: