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Visualizza Versione Completa : Alle origini del dominio atlantico sull’Europa



Der Wehrwolf
23-03-02, 18:38
C’è voluta la caduta del muro di Berlino perché gli Europei si accorgessero - finalmente! - che nel 1945 non è stato sconfitto il Fascismo, è stata sconfitta l’Europa, che non ha vinto il socialismo ma soltanto il capitalismo anglo-americano o come avrebbero detto gli economisti di quel tempo le plutocrazie demo-giudaiche.

Ho appena finito di leggere "Fulvio Bellini - Gianfranco Bellini, STORIA SEGRETA DEL 25 LUGLIO ‘43 - Mursia, 1993" e mi convinco sempre più che la II Guerra Mondiale fu per noi europei una guerra civile; doveva essere la guerra della civiltà contro la barbarie, la guerra del sangue contro l’oro.

E se i documenti e i ragionamenti portati a sostegno delle loro tesi storiche da parte degli autori mi conducono a credere che Hitler abbia "tradito" Mussolini, ciò non è motivo di soddisfazione, come non è motivo di soddisfazione sapere che Badoglio ha "tradito" Mussolini e smentito se stesso avendo firmato l’armistizio dell’8 settembre.

Mi ferisce l’anima il fatto che l’unica, vera, innocente vittima di quel periodo di storia sia stata l’Italia e con l’Italia l’unico vero "tradito" sia stato il suo capo di Governo, il Cav. Benito Mussolini.

Hitler giocava le sue carte, ha usato la sua strategia, la quale - sbagliata o giusta che fosse, - era la sua strategia nota agli europei fin da quando fu pubblicato il "Mein Kampf", e per essa il Führer si è sacrificato fino alla fine.

Gli anglo-americani hanno fatto la loro politica che a sorpresa li ha portati alla vittoria bellica e al dominio dell’occidente.

E l’Italia, che era in possesso delle carte giuste per vincere, avendo stipulato i giusti trattati per cacciare gli inglesi dal Mediterraneo e impedire l’affacciarsi nel mare nostrum di altre potenze extra-continentali, si è dovuta piegare sotto il giogo della più cocente sconfitta militare preceduta dal più umiliante dei tradimenti.


Dopo oltre 50 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale bisogna avere l’onestà di ammettere che la politica italiana era una politica giusta, che l’Europa disunita era e sarà fonte di disgrazie per tutti e che dalla futura Europa non può essere tenuta fuori la Russia.

Quest’esigenza politica considerata valida ieri per bilanciare la potenza germanica è valida di più ancora oggi di fronte alla tracotanza e all’arroganza del globalismo atlantico.

Ma se il problema di ieri nei confronti della Germania si limitava al mantenimento di un equilibrio di forze nel grande contesto europeo stante il sostanziale accordo ideologico (condivido l’opinione di quelli che si attendevano in tempi brevi una trasformazione del comunismo in senso socialista e un definitivo incontro col corporativismo fascista, opinione che si è rafforzata oggi in seguito alla dissoluzione del comunismo in ogni dove) il problema di oggi è ben diverso: nella differente veduta di strategia politica l’Europa non ha maturato nessuna Carta Europea da opporre alla Carta Atlantica.

"Il nostro nazionalismo si stempererà in un robusto continentalismo, e nella creazione dello spazio vitale necessario a tutti i lavoratori europei. Abbattere le frontiere e fondere popoli fondamentalmente diversi, come quelli europei, è pura utopia. Arriveremo invece all’unione del continente in un solo organismo sopranazionale, con piena autonomia alle varie parti, abolendo anzitutto le barriere doganali. In tal modo gli europei avranno la coscienza di lavorare per tutta l’Europa. In un secondo tempo passeremo alla creazione di organismi politici a base federativa"

Chi ha pronunciato queste parole non è Umberto Bossi e né Romano Prodi, sono parole di Hermann Göring che pur essendo il numero due del nazional-socialismo designato a essere il successore di Hitler, pensava politicamente come Mussolini.

E dalla grande testa di Mussolini venne fuori quel documento politico, quella bozza di Manifesto, intitolato appunto "Carta della Nuova Europa" in cui si legge:

Le potenze anglosassoni, che oggi fanno la guerra all’Europa, hanno condotto dal 1919 in poi una vera e propria politica di aggressione economica, attraverso progressivi inasprimenti del protezionismo, la chiusura all’emigrazione, l’attuazione di barriere doganali e di sistemi di protezione imperiali...

Ne è risultato, come conseguenza inevitabile, la distruzione del commercio internazionale e uno stato di non cooperazione e di anarchia che ha portato il mondo intero al limite del collasso economico"

"L’Europa, guida e luce di tutte le genti, è oggi in piedi di fronte agli attacchi di due potenze, gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, che si proclamano campioni del diritto e della libertà. Pretesa del tutto ridicola e fuori posto, in quanto dette potenze sono sì dei campioni, ma dell’iniquità e della disuguaglianza..."

"I Paesi dell’Asse hanno accettato la lotta non con la pretesa o la stolta ambizione di imporre determinati ordinamenti politici a gente di ogni razza, ma per un ideale di giustizia che superi, in un’aspirazione comune alla libertà, ogni tendenza all’egoismo e alla sopraffazione. Un ideale di giustizia che dia a tutti i popoli, nessuno escluso, il diritto alla "primaria libertà", vista come reale possibilità di lavorare e di vivere in pace".

Occorre aggiungere altro? Cosa pensano gli europei, che da allora ad oggi è cambiato qualcosa?

Che tipo di Europa immaginano politicamente parlando dopo la raggiunta unione monetaria, una clonazione degli Stati Uniti d’America al servizio degli interessi finanziari americani?

O una specie di confederazione di popoli meticci sottomessa al Grande Fratello?

Si vada a dare un’occhiata a San Paolo o a Città del Messico per avere un’idea di come il Grande Fratello sia riuscito a smidollare, con l’uso della televisione e delle casse elettroniche, intere comunità prive ormai di identità e di fisionomia.

O si vuole un’Europa delle nazioni e dei popoli che oltre a realizzare la vera socializzazione nella giustizia e nella libertà ridia agli europei l’orgoglio e la dignità di vivere per se stessi senza complessi di inferiorità e senza risentimenti reciproci?

Jenainsubrica
27-09-05, 10:39
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