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Visualizza Versione Completa : Cossiga: «Oggi Sergio Cofferati ha posto la sua candidatura alla guida della sinistra



Colombo da Priverno
24-03-02, 19:10
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MILANO - «Oggi Sergio Cofferati ha posto la sua candidatura alla guida della sinistra». Il senatore a vita Francesco Cossiga ne è convinto e con il suo proverbiale sarcasmo spiega perché. «Cofferati - dice nell’intervista che segue - ha dietro di sé un milione di persone e proprio per questo potrebbe anche lasciare al buon Piero Fassino il giocattolino dei Ds. Quando mai i Ds sono in grado di portare in piazza tanta gente?». E’ davvero convinto che il suo obiettivo sia la leadership della sinistra?
«Assolutamente sì. Oggi ha conquistato molti punti a suo vantaggio. Dal congresso di Pesaro, dove mi era sembrato incerto, è cambiato. Lui, battuto assieme a Giovanni Berlinguer, da Massimo D’Alema e da Piero Fassino, si è preso una bella rivincita piegando a proprio vantaggio le loro titubanze, soprattutto quelle di Fassino».
Perché rivincita?
«Li ha battuti nella piazza e si sa quanto questo possa significare per un postcomunista. Quella di Roma infatti è stata una manifestazione colossale, democratica, molto responsabile: non sono risuonate parole che potessero trasformarsi in pallottole. Inoltre il leader della Cgil è stato, paradossalmente, aiutato da Cisl e Uil, con la loro decisione di disertare la piazza, e anche dal governo».
In che senso il governo avrebbe aiutato Cofferati?
«Non vorrei passare per presuntuoso. Dopo l’assassinio di Marco Biagi io avevo suggerito al governo di fare la contromossa di sospendere la discussione sull’articolo 18. Se così avesse fatto, quella di oggi (ieri, ndr ) sarebbe stata soltanto una protesta contro il terrorismo, non avrebbe cioè avuto un risvolto politico. E forse Cofferati non l’avrebbe neppure fatta».
Ma Berlusconi non ha accolto il suo appello.
«Ho notato».
Torniamo al nodo politico. Di quale sinistra, a suo giudizio, si candida ad essere guida Cofferati?
«Oggi abbiamo assistito alla nascita di un nuovo soggetto politico costituito dal partito dei Ds che è diventato collaterale alla Cgil... ».
...ovvero si è ribaltato il vecchio schema secondo cui il sindacato era considerato la cinghia di trasmissione del partito...
«Non c’è dubbio. E’ avvenuto proprio questo ribaltamento. D’altra parte, non è un fenomeno nuovo nella storia dei partiti di ispirazione socialista, basta pensare quanto fossero predominanti le Trade unions inglesi nei confronti del Partito laburista prima dell’avvento di Tony Blair. Ricordo in proposito quello che successe a metà degli anni Ottanta quando i minatori guidati da Arthur Scargill dettarono la linea politica ai laburisti».
Ma Scargill alla fine gettò la spugna.
«E’ vero. Però Cofferati è molto più abile. Lui parla a tutta la sinistra. Nel suo discorso si pone il leader della sinistra, non guarda al centro, ma solo a sinistra. Lui si rivolge anche ai movimenti giovanili e ai no global. E dice loro con chiarezza: non crediate voi di essere soggetti politici alternativi a questo potere».
Lei, in pratica, sostiene che Cofferati è figlio di quella corrente politica legata al vecchio Pci secondo cui non ci dovevano essere concorrenti a sinistra.
«Certo, Cofferati ha in mente un’idea della sinistra direi "storica", una sinistra operaista spogliata degli "accidenti" - lo dico in senso filosofico - del comunismo internazionale. L’unica persona che ha citato è stato il compagno Spagnoli, che non è mai stato della Cgil ma un esponente di spicco di quel Pci guidato da mio cugino Enrico Berlinguer. Ripeto: Cofferati è stato molto abile. Ha fatto un discorso tutto di sinistra, senza però alcuna indulgenza nei confronti del terrorismo. Anzi la sua è stata una condanna netta. E’ riuscito a dire in modo non provocatorio: siamo contro il terrorismo, condanniamo l’uccisione di Marco Biagi, siamo vicini alla sua famiglia, ma Marco Biagi aveva torto. Insomma, non ha fatto alcuna concessione né a sinistra né a destra. D’altra parte la sinistra è di fronte a un bivio: o prende la strada della socialdemocrazia o percorre quella della sinistra storica. E lui ha indicato quest’ultima prospettiva».
lfuccaro@corriere.it

Lorenzo Fuccaro
"Corriere della Sera"

Colombo da Priverno
24-03-02, 19:15
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