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Visualizza Versione Completa : Donazione degli organi e morte cerebrale



Qoelèt
24-03-02, 21:10
Ripropongo su questo Forum una vecchia discussione che avevo affrontato in passato sulla vecchia POL : la donazione degli organi e la morte cerebrale .
La morte cerebrale,in realtà prognosi infausta,oltre che un'aberrazione morale e religiosa,è una enorme menzogna scientifica contrapposta ,per profitto delle lobbies trapiantistiche,alla vera morte,a quella cardiorespiratoria, universalmente accettata e in pieno accordo con l'osservazione comune.

La famigerata donazione degli organi consiste infatti in un'automutilazione vera e propria (ed è impensabile un diritto all'automutilazione?!?), in un OMICIDIO-SUICIDIO a tutti gli effetti (concetto che si collega quindi a quello di EUTANASIA).
La predazione (ops, donazione!) degli organi non può mai,in nessun caso essere legittima in quanto si basa su un falso scientifico clamoroso: il concetto di morte cerebrale!Essa si identifica infatti con la cessazione di tutte le funzioni dell'encefalo,ma è inaccettabile in quanto si basa (come già detto)piuttosto sulla formulazione di PROGNOSI INFAUSTA: si è così artificiosamente (e assurdamente!)stabilita l'equivalenza tra "coma profondo" e "morte cerebrale". Ora non si muore più naturalmente, ma per DECRETO: per dirla con Hobbes,AUCTORITAS NON VERITAS FACIT LEGEM! Oltrettutto,come laureando in psicologia sperimentale(neuropsicologia),posso confermare che la stessa modalità di morte cerebrale è molto controversa(ovviamente,non conoscendo ancora tutte le funzioni dell'encefalo,i criteri per stabilire questa c.d.morte non si possono stabilire;oltrettutto in molti
pazienti si conserva un'attività elettrica cerebrale nonostante abbiano un EEG di
superficie piatto,questo perchè potrebbe essere dovuto a presenze di falde di
versamento liquido subdurale e peridurale , e molti potenziali evocati uditivi nel
tronco sono dimostrati anche diversi giorni dopo il silenzio elettrico cerebrale!):in
Inghilterra se non erro viene considerata solo la cessazione di funzionalità del tronco
encefalico e non si fa nemmeno l'EEG,in Italia so per certo che sono esclusi i riflessi
spinali mentre negli USA prendono la morte di tutto l'encefalo!
Riporto dei dati-per me interessanti- che tempo addietro mi ero segnato
su un quaderno:
alcuni pazienti conservano anche una reattività ambientale:dalle
cartelle cliniche di 10 donatori in morte cerebrale emerge una risposta emodinamica
all'incisione chirurgica al momento dell'espianto dell'rgano con un aumento medio della
pressione massima e della frequenza cardiaca.
8 anestesisti su 13 dell'Addenbrookis Hospital(UK) hanno dichiarato che l'intervento
chirurgico di espianto lo eseguiranno solo sotto anestesia,in quanto ritengono che le
contrazioni degli arti,la rigidità addominale e la stessa pressione sanguigna che ha
picchi elevatissimi starebbero ad indicare che IL MALATO SOFFRE!E proprio per
questa ragione cardiologi e anestesisti inglesi si sono dimessi dall'Ospedale.".......

Wetzel ha segnalato 10 casi di pazienti in morte cerebrale,tachicardia ed
ipertensione di reazione alla chirurgia che poterono essere annullate somministrando
un anestetico per inalazione.
-Il prof.Graham che ha esaminato autopticamente molti cervelli di persone in morte
cerebrale ha dichiarato che alcuni di essi apparivano normali in misura preoccupante.

-Alcuni protocolli ospedalieri inglesi impongono l'uso di miorilassanti e anestetici sui
soggetti dai quali si prelevano organi;inoltre stando ai registri della sala operatoria 16
pazienti risultavano morti alcune ore dopo l'inizio dell'intervento per il prelievo di
organi a loro carico,con la chiara implicazione che c'era tra il personale chi li
considerava vivi all'inizio dell'intervento.

Riporto di seguito alcuni documenti tratti dal sito della Lega Antipredazione :


Fonte:
www.antipredazione.org
"Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi e la Morte a Cuore Battente"
Indirizzo: Pass. Canonici Lateranensi, 22 - 24121 Bergamo (ITALIA)




QUELLO CHE NON TI HANNO DETTO


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Non ti hanno detto che l'espianto di organi quali cuore, fegato, polmoni, reni, ecc. si
effettua solo e sempre da persona in coma, con respirazione aiutata, e non da
cadavere freddo e rigido come tutti intendiamo.

La persona viene incisa dal bisturi mentre il suo cuore batte, il sangue circola, il
corpo è roseo e tiepido, urina, può muovere gambe, braccia, tronco, ecc..

Le donne gravide portano avanti la gravidanza.

Non è vero che prima si interompa la ventilazione e che poi, a cuore e respiro fermi,
si inizi il prelievo, ma è proprio l'opposto.

Gli organi vengono tolti da persona che ha perso la coscienza le cui reazioni alla
sofferenza prodotta dall'espianto sono impedite da farmaci paralizzanti o da
anestetici.

Dr. David W. Evans, Fellow Commoner of Queens' College Cambridge, cardiologo
dimessosi dal Papworth Hospital per opposizione alla morte cerebrale, afferma: "Non
c'è modo di accertare una vera morte cerebrale prima della cessazione della
circolazione sanguigna. C'è una grande differenza tra essere veramente morto ed
essere dichiarato clinicamente in morte cerebrale". (Audizione Parlamento Italiano
'92)

Ricercatori della Harvard University affermano già dal 1992, che non è possibile
accertare la cessazione irreversibile di tutte le funzioni del cervello con i mezzi
clinico-strumentali attuali. (Critical Care Medicine - vol.20, n° 12, 1992, Harvard
Medical School, boston, Rethinking Brain Death (Ripensamento sullamorte
cerebrale)).

Il Presidente dell'Associazione Internazionale di Bioetica, Peter Singer, Al congresso
di Cuba (1996), in merito alla riluttanza a donare organi, ha affermato: "La gente ha
abbastanza buon senso da capire che i 'morti cerebrali' non sono veramente morti...
la morte cerebrale non è altro che una comoda finzione. Fu proposta ed accettata
perchè rendeva possibile il procacciamento di organi".

IL DIBATTITO SCIENTIFICO INTERNAZIONALE E' ROVENTE, MA IN ITALIA CONTINUA
LA CENSURA.



QUELLO CHE DEVI SAPERE

E' in vigore la Legge n.91 del 1/4/99, detta del SILENZIO-ASSENSO /
ORGANIZZAZIONE / PROMOZIONE TRAPIANTI / EXPORT.

Essa va a sommarsi alla legge 578/93 e al DPR 582/94 che impongono la
dichiarazione della falsa morte cerebrale.

Confonde l'espianto di organi che è sempre e solo a cuore battente, con il prelievo di
tessuti che avviene dopo arresto respiratorio e cardio-circolatorio di 20 minuti.

Questa legge schederà presso le ASL/USL tutti i cittadini in donatori e non-donatori:
coloro che non manifesteranno la loro volontà veranno considerati donatori d'obbligo.
La famiglia perderà il proprio autonomo diritto di opposizione.

Il Ministro dovrà decretare 10 direttive di attuazione e come le ASL dovranno inviare
notifica documentata al cittadino.

ATTENZIONE! Alcune ASL/USL locali hanno attivato illegali ed abusive registrazioni di
"dichiarazione di volontà" senza attendere il Decreto del ministro previsto dalla L.
91/99 art. 5. Ciò è pericolosissimo per gli oppositori e ingannevole per i donatori..



IN ATTESA DEI DECRETI VIGONO DISPOSIZIONI TRANSITORIE



Si mantengono i due diritti di opposizione:

- quello della persona che in vita cosciente abbia documentato l'opposizione, per es.
con CARTA-VITA/Dichiarazione autografa.

- quello dei parenti che presentino opposizione scritta entro i termini del falso
accertamento di morte cerebrale, tranne i casi in cui sia documentato che il malato è
un donatore e non abbia cambiato idea con successiva dichiarazione autografa.

Lle disposizioni transitorie potrebbero durare anni.

E' illegale coinvolgere i parenti in "donazioni" di un congiunto. E' illegale donare un
altro.

E' illegale e criminale che certi medici procedano a false autopsie a cuore battente
per espiantare organi vivi da un non-donatore: vanno denunciati.



DIFFIDA DELLE ISTITUZIONI CHE FANNO PROPAGANDA PER INCREMENTARE I
TRAPIANTI



QUELLO CHE PUOI FARE CON NOI

Volere che sia abrogata la Legge 578/93 che impone la dichiarazione di "morte
cerebrale" in presenza di circolazione sanguigna e di cuore che batte
autonomamente.

Volere che da SUBITO sia introdotto il diritto all'obiezione di coscienza per medici e
cittadini che non credono alla morte del cervello mentre il corpo è vivo.

Volere che sia abrogata la L. 91/99, detta del silenzio-assenso, che espropria i
cittadini.

Volere che si effettui la schesdatura dei soli donatori che abbiano personalmente
dichiarato all'ASL la propria decisione di "donare organi a cuore battente e sangue
circolante" nel rispetto dell'eventuale opposizione della famigli, come in Inghilterra.

Volere che i medici non spengano d'autorità la ventilazione e la vita, né cessino le
cure, ai non-donatori contro la volontà della famiglia, impedendo consulti di medici di
fiducia ed eventuali uscite dal coma.

Sarebbe EUTANASIA/DISTANASIA DI STATO.

volere che le associazioni "pro morte e cuore battente" e "pro espianto/trapianto" di
cosiddetto volontariato non penetrino nelle scuole a condizionare bambini e ragazzi
inermi, contro la cultura dei genitori.

Volere che non si nascondano sofferenza, patologie e mortalità dei trapiantati.

Volere che si ponga fine al commercio, legale ed illegale, di organi e al business
istituzionale della macellazione umana e della sperimentazione in vivo.

Volere che l'Italia si apra al dibattito scientifico internazionale e che si ponga fine alla
censura.



DOVREMO PREPARARCI AL REFERENDUM PER ABROGARE LA FINTA MORTE CEREBRALE

Qoelèt
24-03-02, 21:12
Scandalo ! Turista Tedesco dichiarato morto.

I medici volevano i suoi organi

SOPRAVVISSUTO

a un Ospedale Italiano


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AGOSTO 1995

Il caso: Martin B., 18 anni, trascorre le vacanze in Italia. Ha un incidente, viene
ricoverato in ospedale. Incomincia lo scandalo. I medici si arrendono. Lo dichiarano
praticamente morto. Vogliono il suo cuore, i suoi organi. I genitori vengono tenuti a
bada, respinti. È vivo, è morto? Giace privo di conoscenza in un letto.

Il padre racconta: "Mio figlio si trovava in vacanza in Italia, una mattina, verso le
dieci, suona il telefono. All'altro capo del filo una voce sconosciuta, di un uomo:

Buon giorno, qui l'ospedale Cardarelli di Napoli.

Un ospedale? In Italia? Per l'amor del cielo, cosa è successo a mio figlio? Di nuovo lo
sconosciuto:

Suo figlio ha la tessera di donatore?

Che cosa? Grido nel telefono: No, no! non ha la tessera di donatore. Ma cosa
succede? Ma insomma, mi dica di cosa si tratta!

Suo figlio è gravemente ferito. È in coma. Ci dispiace. Non c'è quasi più nulla da fare.


Urlo: Lasciatelo com'è! Vengo subito. Non toccatelo! Mia moglie e io prendiamo il
primo aereo, quello delle 16.55 da Düsseldorf. Era il 3 di agosto". Come ha fatto il
giovane tedesco a finire per rischiare gli organi?

Martin B. arriva a Napoli con un volo charter. Due settimane di vacanza tutto
compreso all'isola dei fiori, Ischia. Hotel Terme Colella. La sua prima vacanza senza i
genitori. Frequenta un istituto commerciale. Il padre, Heinz Heinrich (55 anni) ha una
ditta di manutenzione. Martin, biondo, occhi azzurri, simpatico, a Ischia noleggia un
motorino. La seconda sera è investito da un'auto. Urta contro la capote della
macchina. Si alza e cade svenuto. Dal pronto soccorso lo inviano a Napoli,
all'Ospedale Cardarelli. Qui viene considerato futuro donatore di organi. Il cuore, i
reni, il fegato e gli occhi. Il padre e la madre di Martin arrivano a Napoli la sera
stessa alle 9.

Il padre racconta: "Abbiamo fatto irruzione nell'ospedale. Abbiamo girato per i corridoi
domandando: dov'è il reparto rianimazione? Ci siamo trovati davanti a una grande
porta di vetro: «Rianimazioni». Una suora ci ingiunge: Alt!

Dico: io tedesco, sono il padre, dov'è mio figlio? Mi ascolti, vogliamo andare da
nostro figlio, da Martin. È la madre, mamma, capisce? Io sono il padre, papà.

La suora dice: No, no!

Vorrei scagliarmi, sfondare una porta, ma quale? Penso alla voce al telefono, alla
faccenda della tessera di donatore.

Ciò che i genitori non vedono. Il loro Martin è a pochi passi, nel suo letto. Gli esce
sangue dall'orecchio. Le mani, il corpo sono incrostati di sangue. È sottoposto a
respirazione artificiale, per il resto non succede gran che. Questo significa che ai
suoi organi viene somministrato ossigeno - come nel caso di un donatore potenziale.

Il giorno dopo, la lotta disperata contro la minaccia del prelievo degli organi. Il padre:
"Poco dopo le 7 siamo di nuovo all'ospedale, di nuovo respinti. Sono madido di sudore
per l'angoscia. Mia moglie ed io entriamo in una banca. C'è nessuno che parli il
tedesco? Il direttore della banca ci procura un interprete. Torniamo all'ospedale.
Vogliamo finalmente vedere nostro figlio! Viene il professor Ruggieri, scuote la testa,
no, non va. Dico: basta così, ci portiamo a casa nostro figlio, subito"

Professor Ruggieri: "Crede forse che i suoi medici tedeschi possano fare qualcosa?"

Il padre: "Vado in un bar di fronte. Il padrone titolare ascolta tutto. Dice: prego,
ecco il mio telefono. Chiamo un amico medico in Germania. Dice: sono semplicemente
pazzi, non c'è niente di meglio per vostro figlio che sentire la vostra cara voce.
Portatelo via da lì, e in fretta. Telefono alla mia assicurazione. Chiedo che mandi un
aereo, uno adibito al trasporto malati. Tergiversano. Richiamo. Dicono: non
trasportiamo morti. Sospetto che nel frattempo si siano telefonati con l'ospedale.
Che cosa significa non trasportiamo morti? Martin è vivo! A che gioco stiamo
giocando? Chiamo l'ARAG. Tratta. Ma ci vorrà del tempo. Faccio telefonate, mando
fax, mia moglie monta la guardia in ospedale, nel corridoio, davanti al reparto di
terapia intensiva. Ogni tanto ci incontriamo. Ci guardiamo negli occhi e capisco al
volo. Non ci sono cambiamenti, non ci fanno entrare. Finalmente, il 6 agosto, dopo
tre giorni, atterra il Learjet 35 con a bordo una giovane dottoressa decisa. Nemmeno
lei può vedere mio figlio. Tratta per due ore. Poi aprono la porta d'acciaio. Là giace il
nostro Martin.
Com'è magro. E che puzza, dolce di sangue fresco, di sudore. Mio Dio, l'hanno proprio
abbandonato là, dichiarato praticamente morto solo ventilato. La dottoressa ordina:
parlategli. Mia moglie accarezza i capelli di Martin, io le stringo le mani. Le palpebre
fremano. La giovane dottoressa dice: ce la faremo. Dico a mia moglie di non
piangere. Martin è vivo. Poi giù a piangere a dirotto anche io.
Clinica universitaria di Essen. Sediamo accanto al suo letto. Finalmente conosciamo il
referto: trauma cranico cerebrale, travaso subdurale anteriore destro. Già il primo
giorno spalanca gli occhi. Parla: voglio andare a casa."

Oggi Martin ha finito gli studi, gioca a pallacanestro. Nessuna lesione permanente.
Dice: "Ho avuto fortuna, e per questo lotterò perché nessuno possa prelevare gli
organi da persona definita cerebralmente morta. Ringrazio i miei meravigliosi genitori,
l'interprete e specialmente la dottoressa che mi hanno portato via da lì. Grazie,
dottoressa, vorrei baciarla.



REPERITO, TRADOTTO E DIFFUSO DA
LEGA NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DEGLI ORGANI
Traduttrice: Dr.sa Renate Vincenti del Consiglio Direttivo