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Visualizza Versione Completa : La faccia tosta....(da traditore a eroe borghese)



Österreicher
25-03-02, 14:18
Incredibile ma vero, «il Governo in modo subdolo sta cercando di speculare sulla morte di Marco Biagi!».
A volte penso che sia tutto un grande scherzo, organizzato da quei bontemponi di sinistra, perché ascoltare simili affermazioni non può che farci sperare che dipenda da questo. In caso contrario dovremmo seriamente preoccuparci delle persone e dei movimenti con i quali abbiamo a che fare.
La CGIL ha definito Marco Biagi come eroe borghese, forse dimenticandosi che poche settimane prima la definizione era di altro tenore («traditore») ed ha manifestato contro il terrorismo che, anziché voler fermare il riformismo del governo e dell’uomo assassinato, secondo il loro singolare parere, ha voluto colpire quei milioni di persone, uniche riformiste (?), che si stavano riunendo per opporsi agli “scempi” progettati dal Governo. Contraddizione spaventosa, ma nessuno lo fa notare, almeno non lo hanno evidenziato i grandi padri del giornalismo italiano, forse troppo impegnati nel fare girotondi.
D’Alema ha aderito alla manifestazione della CGIL, ha definito perdente il Governo Berlusconi, quando l’unico, grande sconfitto risulta essere proprio lui e la sua politica riformista. Almeno quella che cercò di portare avanti quando, in modo discutibile raggiunse la guida dell’esecutivo, e che fu fermata proprio da lotte intestine al suo partito e al sindacato ad esso legato. Di fatto Massimo D’Alema ha manifestato contro il D’Alema di governo, il D’Alema che si era assunto degli impegni ben precisi in ambito europeo, e che non ha mantenuto. Forse anche lui è piuttosto disorientato in questa fase politica e non riesce a capire da che parte stare, confuso tra passato, presente e futuro, progetti e previsioni, ambizioni ormai dissolte.
Anche la Margherita ha pensato bene di sfruttare la morte di Biagi e l’emozione che questa ha comportato in tutto il paese. Al congresso di costituzione della Margherita, infatti, in modo insistito è stata proposta la foto sul maxischermo del professore di Bologna in compagnia di Romano Prodi in sella alla bicicletta. Ovviamente loro non volevano speculare sulla sua morte, forse quella immagine serviva solo per ribadire una linea politica limpida di opposizione e rifiuto del terrorismo e di adesione al lavoro dello stesso Marco Biagi…. ma sentendoli, non è parso capire che quella fosse la linea tracciata e tanti dubbi anche in questo caso ci assalgono.
Si è trattato, in realtà, solo di una squallida forma di sciacallaggio, un tentativo di ricondurre la morte del professore di Bologna ad una perdita di una parte politica (anche se poi lavorava al progetto di riforma tanto contestato dei propri avversari) e non del paese, come voleva far credere quella bandiera che così velocemente un diessino si è precipitato a riporre sul luogo dove è caduto Biagi sotto i colpi dei terroristi: la bandiera di un partito posta lì, quasi per farsi pubblicità, incapaci di prodursi in azioni responsabili e di dolore vero, autentico, interiore. Il dolore nostro, il dolore di un governo che credeva al suo lavoro e che ora avrà l’obbligo morale di proseguire lungo quelle linee guida tracciate e che sono costate la vita ad un uomo. Un uomo libero, un servitore della patria, senza tessere né etichette. Un uomo vero.

la_pergola2000
25-03-02, 15:20
il riformismo in Italia ha sempre fatto una brutta fine, fin dai tempi di Turati, se qualcuno volesse andare a rileggere gli interventi di Gramsci, Bordiga e Tasca, (si Tasca il padre del ministro francese, che ha offeso l'Italia e poi collaboratore di Vichy) sul riformismo socialista di Turati,ne leggerebbe delle belle.
Poi fin dal dopoguerra e oltre, fino alla caduta del muto, alla caduta del comunismo internazionale e nazionale, il riformismo anche quello d'Alemiano, trova difficoltà a farsi strada.
La politic aitaliana trova sempre dei conservatori che la ostacolano, leggo dal libro di Ugo La Malfa "L'avvenira che ho voluto" - Discorso ai giovani.................
---Noi, in questi anni, abbiamo offerto, come forza di minoranza, un modello di sviluppo economico, sociale, civile, di tipo europeo, riformatore, progressista e lo abbiamo nutrito di tutti gli elementi............ in questo modello noi collocavamo le riforme, la lotta contro la disoccupazione, la lotta contro la depressione, l'avanzamento , l'avvenire per i giovani.........

............. e se un partito di minoranza ha impiegato dieci ,dodici, quindici annni per eleborare il suo modello di sviluppo, amici democristiani,socialisti, voi vi volete rifondare in sette giorni? ma siete molto illusi! Sono chiacchere.............

Scusate se ho dovuto citare a lungo , ma i passaggi ci stavano tutti.
Il riformismo è un vero e proprio progressivo avvicinamento al futuro e alla organizzazione di una società civile.
I repubblicani dovrebbero ripartire da qui, il lavoro di Biagi era simile a quel servizio civile a cui La Malfa ci aveva abituato.
Invito tutti gli amici repubblicani a rileggere quel libro.
Ciao a tutti.

Jan Hus
25-03-02, 23:42
Cos'è stato il messaggio televisivo di Berlusconi, se non un volgare tentativo di speculazione politica?

Österreicher
26-03-02, 00:43
Originally posted by Jan Hus
Cos'è stato il messaggio televisivo di Berlusconi, se non un volgare tentativo di speculazione politica?

Guarda che il mio messaggio è proprio una risposta a coloro che hanno affermato quanto da te detto.

Garibaldi
26-03-02, 09:44
dico a jan hus che la speculazione l'ha perpetrata proprio la cgil che ha chiamato Biagi "traditore" e poi, una volta ucciso dalle BR, ha cercato di farne un proprio martire.
Ma il gioco ormai e' scoperto.
Non si puo' fare "proprio" un martire che lottava per riformare il mondo del lavoro in antitesi allo sciopero generale dichiarato dalla cgil stessa.!
Biagi si rivolta nella tomba!

la_pergola2000
26-03-02, 20:18
Caro jan hus
ho invitato i repubblicani a leggere o a rileggere il ibro di Ugo La Malfa:
-L'avvenire che ho voluto-

Il massimalismo in cui Cofferati vuol gettare l'Italia ci porterà alla rovina.

Bisogna studiare di più e riflettere di più.
Ciao a tutti.

Jan Hus
27-03-02, 00:53
Originally posted by pergola2000@yahoo.it
Bisogna studiare di più e riflettere di più.
Ciao a tutti.

Io invece invito te e gli altri a leggere l'intervista a Mundell sul Sole - 24 Ore di oggi.

Saluti.

:)

Garibaldi
27-03-02, 09:02
inseriscila qua sotto che almeno la leggiamo tutti.
grazie

la_pergola2000
27-03-02, 16:56
Caro jan
un invito non è una aggressione, comunque ti ringrazio e se la inserisci in questa discussione.
Non si può rispondere : allora leggi quest'altro?
Altrimenti la discussione va a farsi benedire.
Da come argomenti e da come argomentiamo si vede che i epubblicani hanno dei sassolini nelle scarpe, questo perchè ed è sempre stato un mio cruccio, i repubblicani nel passato non parlavano fra di loro, l'adesione al partito, salvo eccezzioni, era sentimentale romantica, amicale, il grande carisma di Ugo La Malfa con le sue proposte di stato moderno e democratico, riformista, progressista ci faceva sognare come non mai.
Da un lato però c'era un partito meno sognatore e più legato ale poltrone, abbiamo visto dopo la caduta del muro di Berlino, quando si cominciavano a cambiare le carte della politica, il nostro gruppo dirigente era più portato alle poltrone ministeriali.
L'ignominosa fondazione del Caf ci aveva relegato ai margini della politica, i nostri dirigenti anche locali vedevano la politica del partito attraverso i giornali, anche nostri nemici, per cui si
facevano delle ipotesi non adeguate a quella che era la politica del PRI in quel momento.
Secondo me al di là di AD e del congresso del '92 il nostro gruppo dirigente non fu all'altezza di elaborare un cambiamento nella politica italiana e nella nostra politica, le famose teste d'uovo del PRI, erano zucche vuote, Bogi , Passigli, Visentini lo stesso Spadolini erano tutti immersi nella affannosa riceca delle poltrone.
Secondo me il momento buono per uscire dalla politica dl pentapartito era durante il governo Andreotti, che sibilando ci fece passare per poltronari, perchè effettivamente una parte di noi a livello nazinale dimostrava ciò.
Ma vi ricordate benissimo che la candidatura di Galasso non piaceva al CAf, perchè era una candidatura più legata all'Espresso, a Repubblica, filo DeMita, quindi anticraxiana, antiandreottiana, perciò piaceva di più Mammì, questo erano i temi se ricordo bene.
Purtroppo nel paese passò il sibilo andreottiano e non riuscimmo a difenderci più di tanto.
Secondo me quello era il momento buono per stare fuori dal governo, riorganizzare il partito, i poltronari si sarebbero defilati, congressi più vicini, elaborazioni politiche anche con consulenti stranieri e così via.
Le elezioni a getto continuo, il cambiamento di legge elettorale, i processi televisivi alla maniera dei processi della rivoluzione francese, ci hanno relegato ai margini della vita politica in cui affannosamente tentiamo di risalire la china.
Non importa di quelli che si sono allontati, però importa un fatto che su quello che è rimasto del PRI dal '94 si è tentato di fare uno sciaccallaggio di bassa lega, facendo vedere delle lotte interne futili e solo di carrierismo politico.
Che cosa hanno portato? Alla scissione, all'indebolimento di entrambi.
Sarà passata questa nottata?
Ciao jan.

Jan Hus
27-03-02, 23:37
Originally posted by pergola2000@yahoo.it
Caro jan
un invito non è una aggressione,

Infatti il mio invito non lo era. :)


Originally posted by pergola2000@yahoo.it
comunque ti ringrazio e se la inserisci in questa discussione.

Non si può rispondere : allora leggi quest'altro?
Altrimenti la discussione va a farsi benedire.

E' che l'edizione online del Sole-24 Ore non consente di farlo.


Originally posted by pergola2000@yahoo.it
Da come argomenti e da come argomentiamo si vede che i repubblicani hanno dei sassolini nelle scarpe...

Mi pare che tu sia un po' uscito dal seminato; anche se condivido buona parte di quello che hai scritto.

Comunque, riassumo in cinque righe il succo dell'intervista a Mundell; che, lo ricordo, è un premio Nobel per l'Economia (non che questo voglia dire granché; ma Mundell ha scritto cose originali; qui è l'economista mancato che parla :().

Nell'intervista Mundell dice che il mercato del lavoro italiano non è abbastanza flessibile; ma che, per rimuovere gli ostacoli alla flessibilità, bisogna studiare una soluzione che renda i lavoratori dipendenti meno restii a perdere temporaneamente il posto di lavoro.

In parole povere, ad esempio, istituire un sussidio di disoccupazione (faccio presente che il nostro è forse l'unico paese ricco che non ha un vero sistema di assicurazione generalizzata contro la disoccupazione).

La modifica dell'art. 18, quindi, andrebbe bene, ma in questo contesto.

Ora, voi vedete forse, nelle proposte di Berlusconi, questa visione "ampia"?

Io vedo, invece, la filosofia del "vedrete, ci sarà lavoro per tutti, creeremo il Paese dei Balocchi".

Siamo tutti maturi, quanto meno intellettualmente, e sappiamo tutti che non è così, e che queste sono balle.

Io, almeno, lo so.

Jan Hus
27-03-02, 23:42
Originally posted by Österreicher
Guarda che il mio messaggio è proprio una risposta a coloro che hanno affermato quanto da te detto.

Che è la pura verità.

Berlusconi, in televisione, avrebbe potuto dire che il governo condanna il terrorismo, e che nell'avversione al terrorismo non ci dovrebbero essere distinzioni tra destra e sinistra.

Insomma, avrebbe potuto fare, tra le altre cose, un discorso "ecumenico"; che io avrei molto apprezzato, anche se non sono stato un suo elettore, perchè sarebbe stato un discorso da uomo di stato, che avrebbe accresciuto la sua autorevolezza e la sua rappresentatività.

Ancora una volta, invece, ha voluto comportarsi da quel guitto che è, approfittando dell'occasione tristissima (la morte di un consulente del governo in un modo da condannare senza riserve) per fare un comizio a favore dell'operato del governo.

Insomma, si è comportato, ancora una volta, da quel megalomane egocentrico e disgustosamente opportunista che è e che è sempre stato.

la_pergola2000
28-03-02, 14:28
fa il paio con cofferati che si approria continuamente di cose non sue, come fa fra l'altro quando vuole fare il critico letterario su dick.

hussita
30-03-02, 15:17
mailbox full

Jan Hus
30-03-02, 15:18
Originally posted by pergola2000@yahoo.it
fa il paio con cofferati che si approria continuamente di cose non sue, come fa fra l'altro quando vuole fare il critico letterario su dick.

Le criticihe letterarie di Cofferati non le leggo perché non m'interessano.

Mi è capitato di avere tra le mani un libro di Dick con tanto di suo commento, perché, com'è noto, Cofferati è appassionato di Dick.

Cosa c'entri questo con l'"appropriarsi di cose non sue" e con le smanie di protagonismo di Berlusconi proprio non lo capisco.

Österreicher
30-03-02, 18:53
Originally posted by Jan Hus


Che è la pura verità.

Berlusconi, in televisione, avrebbe potuto dire che il governo condanna il terrorismo, e che nell'avversione al terrorismo non ci dovrebbero essere distinzioni tra destra e sinistra.

Insomma, avrebbe potuto fare, tra le altre cose, un discorso "ecumenico"; che io avrei molto apprezzato, anche se non sono stato un suo elettore, perchè sarebbe stato un discorso da uomo di stato, che avrebbe accresciuto la sua autorevolezza e la sua rappresentatività.

Ancora una volta, invece, ha voluto comportarsi da quel guitto che è, approfittando dell'occasione tristissima (la morte di un consulente del governo in un modo da condannare senza riserve) per fare un comizio a favore dell'operato del governo.

Insomma, si è comportato, ancora una volta, da quel megalomane egocentrico e disgustosamente opportunista che è e che è sempre stato.

Ed allora ti riconfermo il mio messaggio, così come l'ho proposto. Se Berlusconi ha speculato, cosa hanno fatto i sindacati? E i DS? Quella bandiera sul luogo dell'uccisione è stata la più volgare delle speculazioni.

Saluti

Jan Hus
31-03-02, 02:17
Originally posted by Österreicher
Ed allora ti riconfermo il mio messaggio, così come l'ho proposto. Se Berlusconi ha speculato, cosa hanno fatto i sindacati? E i DS? Quella bandiera sul luogo dell'uccisione è stata la più volgare delle speculazioni.

Non mi pare che ci sia stata alcuna speculazione da parte né dei DS, né dei sindacati.

L'episodio della bandiera non lo conosco.

Jan Hus
31-03-02, 02:19
Originally posted by Österreicher
Ed allora ti riconfermo il mio messaggio, così come l'ho proposto. Se Berlusconi ha speculato, cosa hanno fatto i sindacati? E i DS? Quella bandiera sul luogo dell'uccisione è stata la più volgare delle speculazioni.

Non mi pare proprio che né i DS, né i sindacati abbiano speculato; e, se l'hanno fatto, non è stato niente delle dimensioni della speculazione da parte di Berlusconi, che arriverà a dare il nome di Marco Biagi al suo progetto di smantellamento dei diritti dei lavoratori dipendenti.

Österreicher
31-03-02, 15:04
Originally posted by Jan Hus


Non mi pare proprio che né i DS, né i sindacati abbiano speculato; e, se l'hanno fatto, non è stato niente delle dimensioni della speculazione da parte di Berlusconi, che arriverà a dare il nome di Marco Biagi al suo progetto di smantellamento dei diritti dei lavoratori dipendenti.

Ovviamente....

Quanto alla bandiera, basta che riprendi le immagini di un qualsiasi telegiornale che ha ripreso il luogo dell'uccisione del prof Biagi.

Il nome dato a quello che non è un progetto di smantellamento dei diritti dei lavoratori dipendenti, bensì di una seria riforma del mercato del lavoro che ci metterà in linea con il resto dei paesi europei, è il minimo segno di riconoscimento ad un uomo che ha perso la vita per il suo lavoro e il suo impegno profuso proprio in quel progetto.

Jan Hus
31-03-02, 17:01
Ma chi te l'ha detto che negli altri paesi europei i lavoratori dipendenti siano meno tutelati che in Italia?

Credere che aborgare una tutela prevista a favore dei lavoratori dipendenti significhi "riformare il mercato del lavoro" è una baggianata.

Negli ultimi vent'anni, grazie anche a politiche come quelle proposte da Berlusconi, la quota del reddito nazionale che affluisce al lavoro è scesa del 20 per cento.

Io non voglio che si prosegua su questa linea, tu sì.

Österreicher
31-03-02, 18:37
Originally posted by Jan Hus
Ma chi te l'ha detto che negli altri paesi europei i lavoratori dipendenti siano meno tutelati che in Italia?

Credere che aborgare una tutela prevista a favore dei lavoratori dipendenti significhi "riformare il mercato del lavoro" è una baggianata.

Negli ultimi vent'anni, grazie anche a politiche come quelle proposte da Berlusconi, la quota del reddito nazionale che affluisce al lavoro è scesa del 20 per cento.

Io non voglio che si prosegua su questa linea, tu sì.

Spesso si è preferito salvaguardare due lire in cambio di uno sviluppo e di altri diritti ignorati. Pensate a premere per ottenere maggiori sussidi per i disoccupati....

Jan Hus
31-03-02, 20:12
Originally posted by Österreicher
Spesso si è preferito salvaguardare due lire in cambio di uno sviluppo e di altri diritti ignorati. Pensate a premere per ottenere maggiori sussidi per i disoccupati....

Infatti la sinistra dovrebbe fare anche questo.

Ma la destra non ha alcuna intenzione di farlo.

Österreicher
31-03-02, 20:56
Originally posted by Jan Hus


Infatti la sinistra dovrebbe fare anche questo.

Ma la destra non ha alcuna intenzione di farlo.

Comunque io sarò più tranquillo quando non mi troverò a leggere simili affermazioni:

«Dobbiamo battere Berlusconi prima possibile, e non lo si farà con la normale dialettica parlamentare, ma con lo scontro sociale duro nelle piazze: chi resterà in piedi un minuto di più avrà vinto». Parole del signor Sabbatini, leader Fiom e della sinistra Cgil.

Saluti

Jan Hus
01-04-02, 00:26
Originally posted by Österreicher
Comunque io sarò più tranquillo quando non mi troverò a leggere simili affermazioni:

«Dobbiamo battere Berlusconi prima possibile, e non lo si farà con la normale dialettica parlamentare, ma con lo scontro sociale duro nelle piazze: chi resterà in piedi un minuto di più avrà vinto». Parole del signor Sabbatini, leader Fiom e della sinistra Cgil.

Anch'io mi sentirò più sicuro quando non leggerò simili affermazioni.

Resta il fatto che, mentre gli esponenti della CGIL parlano, la maggioranza di governo fa.

Per esempio, impedendo la nomina di 12 deputati dell'opposizione nonostante la loro elezione sia conforme alla legge.

Österreicher
01-04-02, 14:05
Originally posted by Jan Hus


Anch'io mi sentirò più sicuro quando non leggerò simili affermazioni.

Resta il fatto che, mentre gli esponenti della CGIL parlano, la maggioranza di governo fa.

Per esempio, impedendo la nomina di 12 deputati dell'opposizione nonostante la loro elezione sia conforme alla legge.

Beh,, se vogliamo essere proprio precisi, i 12 deputati non spettano tutti all'opposizione, ma almeno la metà dovrebbero essere divisi tra i partiti alleati di Forza Italia, partito al quale gli elettori avevano conferito quei voti!

Jan Hus
01-04-02, 17:00
Originally posted by Österreicher
Beh,, se vogliamo essere proprio precisi, i 12 deputati non spettano tutti all'opposizione, ma almeno la metà dovrebbero essere divisi tra i partiti alleati di Forza Italia, partito al quale gli elettori avevano conferito quei voti!

Se questa è l'idea che tu hai del diritto, hanno ragione i vari Sabattini ad augurarsi un rovesciamento del governo ad opera della piazza.

Österreicher
01-04-02, 17:52
Originally posted by Jan Hus


Se questa è l'idea che tu hai del diritto, hanno ragione i vari Sabattini ad augurarsi un rovesciamento del governo ad opera della piazza.

Io ricordo che nella passata legislatura il governo in carica ha consentito e favorito l'acquisizione di TMC da parte di un gruppo che per LEGGE (voluta dalla stessa maggioranza) non poteva farlo. Questo è il grado di rispetto del diritto che hanno avuto fino ad oggi certi esponenti, per carità risparmiaci le tue considerazioni sarcastiche.

nuvolarossa
10-07-02, 20:38
Lavoro/La Malfa: da CGIL segni di debolezza

Bobo Craxi e De Michelis, Cofferati in vicolo cieco

La richiesta da parte della Cgil di partecipare ai tavoli negoziali col governo e' ''il primo segno di debolezza''. Ne e' convinto il presidente della commissione Finanze della Camera Giorgio La Malfa, il quale con Bobo Craxi e a Gianni De Michelis, insieme per presentare la nuova componente dei Liberaldemocratici, Repubblicani e Nuovo Psi, ritiene che la Cgil e il suo segretario Sergio Cofferati si siano infilati ''in un vicolo cieco''. ''Se cosi' non fosse - ha affermato La Malfa - non chiederebbe di partecipare ai tavoli negoziali''. Secondo Bobo Craxi ''si e'scelta una strada politica che ha dettato tutte le mosse sin qui realizzate da Cofferati ed e' evidente che la Cgil si sta isolando''. ''Non capisco chi nella maggioranza e mi riferisco ai centristi - ha osservato Craxi - si sbraccia tanto per riportare Cofferati al tavolo dal quale si e' unilateralmente sfilato''. Gianni De Michelis, che si ricorda bene la situazione e il clima politico ai tempi della riforma della scala mobile, si e' chiesto come Cofferati ''riuscira' a mobilitare grandi masse sul nulla o quasi nulla. Oggi non vedo come sull'art.18, che e' marginale, si possano davvero mobilitare milioni di persone quando le modifiche concrete riguardano la riduzione fiscale. La Cgil sara' costretta dalle cose a ritornare sui suoi passi''.

Roma, 9 luglio 2002 (ANSA)

nuvolarossa
11-10-02, 22:40
http://www.frangipane.it/archivio/marzo2002/20020321.jpg

tratto da
http://www.frangipane.it/archiviox.gif (http://www.frangipane.it/archivio.htm)

nuvolarossa
12-10-02, 13:41
......a proposito di facce toste......

che dire di quella di D'Alema, Presidente dei DS....e quindi in rappresentanza di tutti i diessini.....presenzialista alla canonizzazione di Escrivà de Balaguer.....noto sostenitore del Fascismo e di Pinochet ?.....

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