Roderigo
25-03-02, 17:03
Le donne palestinesi chiedono aiuto
Un appello per ricostruire e ristrutturare gli asili distrutti dagli israeliani
ELEONORA MARTINI
Decine di scuole e di asili sono stati distrutti negli ultimi anni dai bombardamenti e dai bulldozer israeliani nella striscia di Gaza, in Cisgiordania e perfino a Gerusalemme, nel quartiere arabo della Città vecchia, dovevennero divelte parte delle infrastrutture della scuola materna di Burj Laq Laq, nel tentativo sistematico di sradicare la popolazione palestinese dal centro della città. Ora l'Unione dei Comitati delle donne palestinesi chiede sostegno ad un progetto di sviluppo del servizio educativo prescolare per i bambini palestinesi. Il progetto degli «asili di Ghassan Khanefani» è un'iniziativa nata nel 1984 dal coordinamento delle maestre degli 87 asili a quel tempo esistenti nei Territori. Da allora i comitati delle donne palestinesi, strutture popolari diffuse su base territoriale, lavorano per garantire l'educazione prescolare ma sono anche portatori di istanze laiche, rappresentano luoghi di emancipazione, incontro, socializzazione e scambio culturale, come nel caso del Women center del campo profughi di Shu'fat, vicino Gerusalemme, che sviluppa un importante lavoro di educazione sessuale e sanitaria con più di 300 donne palestinesi, o del centro culturale Ibda'a, nel campo di Deheishe, a Betlemme, più volte colpito nei giorni scorsi da tank di Sharon.
Oggi meno della metà dei bambini paletsinesi in età prescolare ha accesso ad asili e scuole materne e, anche nelle zone dove le strutture sono più numerose, come a Ramallah, la gestione è quasi totalmente privata. Il costo dell'iscrizione supera di gran lunga le possibilità economiche di una famiglia media. Nelle zone più povere c'è in media una maestra per ogni 30 bambini. L'Unione dei Comitati delle donne palestinesi chiede di contribuire al progetto degli «asili di Ghassan Khanefani» adottando a distanza una struttura o sostenendo progetti specifici di formazione del corpo insegnante ed inserimento di computer nelle scuole. In Italia il loro referente è l'Associazione Semaforo a Colori, fondata dalla Rete No Global di Napoli e la comunità palestinese partenopea. La campagna è stata lanciata in occasione della partenza della carovana Action for Peace che, nella settimana di Pasqua, porterà in Palestina 1000 persone da tutta Europa.
Per contribuire: c/c 652812/36 intestato a Associazione Semaforo a Colori, Banca di Roma ,Filiale di Napoli 1- CAB 3427, ABI 30002, causale «Palestina» Per nformazioni: info@noglobal.org
Un appello per ricostruire e ristrutturare gli asili distrutti dagli israeliani
ELEONORA MARTINI
Decine di scuole e di asili sono stati distrutti negli ultimi anni dai bombardamenti e dai bulldozer israeliani nella striscia di Gaza, in Cisgiordania e perfino a Gerusalemme, nel quartiere arabo della Città vecchia, dovevennero divelte parte delle infrastrutture della scuola materna di Burj Laq Laq, nel tentativo sistematico di sradicare la popolazione palestinese dal centro della città. Ora l'Unione dei Comitati delle donne palestinesi chiede sostegno ad un progetto di sviluppo del servizio educativo prescolare per i bambini palestinesi. Il progetto degli «asili di Ghassan Khanefani» è un'iniziativa nata nel 1984 dal coordinamento delle maestre degli 87 asili a quel tempo esistenti nei Territori. Da allora i comitati delle donne palestinesi, strutture popolari diffuse su base territoriale, lavorano per garantire l'educazione prescolare ma sono anche portatori di istanze laiche, rappresentano luoghi di emancipazione, incontro, socializzazione e scambio culturale, come nel caso del Women center del campo profughi di Shu'fat, vicino Gerusalemme, che sviluppa un importante lavoro di educazione sessuale e sanitaria con più di 300 donne palestinesi, o del centro culturale Ibda'a, nel campo di Deheishe, a Betlemme, più volte colpito nei giorni scorsi da tank di Sharon.
Oggi meno della metà dei bambini paletsinesi in età prescolare ha accesso ad asili e scuole materne e, anche nelle zone dove le strutture sono più numerose, come a Ramallah, la gestione è quasi totalmente privata. Il costo dell'iscrizione supera di gran lunga le possibilità economiche di una famiglia media. Nelle zone più povere c'è in media una maestra per ogni 30 bambini. L'Unione dei Comitati delle donne palestinesi chiede di contribuire al progetto degli «asili di Ghassan Khanefani» adottando a distanza una struttura o sostenendo progetti specifici di formazione del corpo insegnante ed inserimento di computer nelle scuole. In Italia il loro referente è l'Associazione Semaforo a Colori, fondata dalla Rete No Global di Napoli e la comunità palestinese partenopea. La campagna è stata lanciata in occasione della partenza della carovana Action for Peace che, nella settimana di Pasqua, porterà in Palestina 1000 persone da tutta Europa.
Per contribuire: c/c 652812/36 intestato a Associazione Semaforo a Colori, Banca di Roma ,Filiale di Napoli 1- CAB 3427, ABI 30002, causale «Palestina» Per nformazioni: info@noglobal.org