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Visualizza Versione Completa : Agoracrazia.



Cirno
25-03-02, 17:30
La vita è cosa arcana e bizzarra. Ancor di più lo è la morte.
Guardate il povero prof. Biagi.
Egli fu definito dalla sinistra servo e traditore, e la sua opera fu detta "limacciosa".
I sicari gli hanno rapito la vita ed ora la sinistra, lo sciamano Cofferati in primis, si sono appropriati del suo cadavere.
Così, ad onta del fatto che nessun caporione del popolo di sinistra abbia sentito non dico il dovere ma almeno il pudore di intervenire alle sue esequie, egli è stato pubblicamente identificato nell'interesse della classe operaia (che non esiste più) e del sindacato, contro i quali sarebbero idealmente state sparate le pallottole che lo hanno ucciso.
Poco conta che egli fosse stato in vita uno stimato consulente del governo in carica e che la sua opera più significativa, il Libro Bianco, sia e sia stata considerata dalla Sinistra poco meno che strame.

La democrazia è cosa arcana e bizzarra, almeno come la vede l'italica Sinistra.
La Costituzione vale solo per gli avversari: ad onta del fatto che non preveda alcun diritto di veto, il Sindacato lo esercita, o pretende di fatto di esercitarlo.
Così, lo sciamano Cofferati proclama che il governo dovrà ritirare il suo progetto di modifica dell'art. 18 e che, se vorrà vederlo ancora assiso al tavolo di trattative a senso unico, dovrà anche chiedergli scusa per averlo sfidato ed offeso.
Governo non solo battuto, ma anche umiliato. Perché mai non dimissionario? tanto, dopo la disfatta e le forche caudine, che altro potrebbe fare se non dimettersi?
Poco conta che la modifica dell'art. 18 ed altro ancora fossero chiaramente inseriti nel programma elettorale che il governo in carica ha proposto agli elettori, e sulla base del quale ha ottenuto la maggioranza assoluta.
Ciò che fa il governo, afferma Dalema, è tutto sbagliato, tutto da rifare: governo illegale e illegittimo, secondo gli "intellettuali" di sinistra, dunque eletto da mentecatti o da mascalzoni.
La maggioranza degli italiani sarebbe dunque formata da mentecatti o disonesti.
E allora tutto si spiega: 3 milioni di manifestanti (tutte persone perbene, in quanto di sinistra) valgono di più di, diciamo, 30 milioni di elettori scemi o cialtroni.
I voti si pesano, non si contano.

Il dilemma dunque è il seguente: urna o piazza?
Piazza, naturalmente, almeno finché la sinistra è all'opposizione (o alla persecuzione). Dopo si vedrà.

L'Italia si trova in una congiuntura economica delicata. E' il momento delle grandi scelte, è un momento breve.
L'Italia ha grandi potenzialità in seno all'Europa, molto dipenderà dalla fiducia che saprà conquistare, dai capitali che saprà attirare.
L'Europa (portavoce Prodi, che strano!) pretende che da noi il mercato del lavoro sia reso flessibile. La modifica dell'art. 18 sarebbe un segnale forte in questo senso, e quasi ininfluente per i diritti dei lavoratori.
Quanti lavoratori hanno dovuto chiedere, ed hanno ottenuto, l'intervento del giudice per riavere il loro posto di lavoro, ingiustamente perduto? non migliaia, non centinaia, forse decine.
Ma i Sindacati hanno fatto dell'art. 18 un feticcio, un totem, la linea del Piave.
Perché? chiaro, hanno intravisto un pretesto efficace, aggregante col quale mettere in difficoltà il governo, per mezzo del quale distruggerne l'autorità.
Parallelamente, una grande opera di "sputtanamento" viene condotta in Europa e nel Mondo da parte dell'internazionale della sinistra. Poco conta che tale sputtanamento, invece di colpire solo il governo, finisca col compromettere l'immagine dell'Italia, a favore della concorrenza.

E così il sindacato, e la sinistra in generale, si sono cacciati in un vicolo cieco. Sulla linea del Piave dell'art. 18 si combatterà una battaglia mortale, alla quale il governo non potrà sottrarsi.
Se il governo sarà battuto, la piazza avrà prevalso sull'urna, l'agoracrazia sulla democrazia.

Naturalmene questo mio scritto, modesto ma non banale, verrà subito definito quale "cofano di minchiate".
Non importa. Preferisco essere più vicino al lutulento Biagi che ai sublimi Cofferati, Bertinotti, Agnoletto, Casarini, Diliberto eccetera.
A quelli, insomma, che hanno di fatto assunto il ruolo di capi della sinistra.
E Fassino? lui, poveretto non può che seguirli, essendo la loro...guida.
E Rutelli? una virgola tra il poco e il nulla.

Buona giornata a tutti!!
Cirno

Allanim
25-03-02, 18:05
Più che per mettere in difficoltà il Governo, dietro lo scontro sull'art. 18 c'è la "roba", il dine', gli schei..
Quell'articolo, tra l'altro, costringe infatti il lavoratore a "pattuire l'indennizzo" con tangente al Clan sindacale.
Che percentuale chiedono i sindacalisti alle due parti in contenzioso?
Aaah che bello!
Al Circo Massimo più di un milione di minchionati sono scesi in piazza in difesa della "sicurezza" di un "mercato" del lavoro mafioso-sindacale e con salari miseri [ma non per i sindacalisti, che salgono rapidamente nel pubblico come nel privato e rubacchiano protetti!]
Alberich sei sceso pure tu da Milano?!
Auguri!
E BUON STATALISMO SELVAGGIO, selvaggissimo, brutale...no, non eccitarti, dai...self-control!

PRIMO53
27-03-02, 13:35
: Perdonami ma tu sorvoli su un paio di cosette: la prima è che Biagi era consulente anche del ministro Visco e amico personale di Romano Prodi. La sua visione sul mondo del lavoro non era esattamente una visione da destra tutt'altro. Ti dirò che da voci di persone "del giro" (sulle quali non posso garantire perchè non mie) era più vicino all'Ulivo che al centro destra. Seconda cosa tutt'altro che secondaria: due ministri hanno detto che il sindacato è d'accordo col terrorismo, non solo ma uno (Bossi) si è permesso di dire cose da codice penale e giustamente ad un tavolo delle trattative non ci si va con gente di questo tipo. Un esponente politico può usare anche termini di quel tipo perchè rappresenta se stesso e la sua parte di elettorato ma un ministro rappresenta tutti. In sostanza Rauti se dice che Bertinotti è un terrorista è un conto, se lo dice un ministro è un altro. Aggiungo che la destra non ha la maggioranza assoluta dei voti ma la maggioranza assoluta dei seggi, e non è la stessa cosa in quanto è il risultato di un distorto sistema elettorale che non segue la regola "one head one vote". (ovviamente era un sistema distorto anche quando vinceva la sinistra e io l'ho sempre detto). L'art. 18 è solo il punto più visibile di una riforma che diminuisce le tutele dei lavoratori. Giusto o no il sindacato che deve fare? Ha concesso il lavoro interinale, si possono fare contratti a tempo determinato, ci sono ancora i bonus fiscali per chi assume (eredità del governo di sinistra) è ovvio che faccia muro su questo. E poi il cadavere di Biagi mi sembra che lo volesse più il governo proponendo i funerali di stato dove fare la passerella dei buoni mentre i cattivi preparavano la piazza e la famiglia se lo è tenuto il cadavere. Il governo e le istituzioni non sono stati capaci di proteggere il corpo di Biagi e ora vorresti che il cadavere fosse proprietà degli stessi che hanno "contribuito" ad ucciderlo.

Allanim
27-03-02, 18:32
Ti sei ciucciato il cervello.
L'art.18 non tutela proprio nessuno, a parte i salari più bassi d'Europa perché tutto il mercato del lavoro è bloccato, dunque la ridotta domanda di lavoro e la corsa al posto pubblico "sicuro" deprime il prezzo-valore della forza lavoro privata.
Ed infatti i cittadini europei [non dico gli americani!] manco sanno cos'è 'sta roba del reintegro obbligatorio.
Qui al contrario lo si considera "diritto umano fondamentale".
Ma l'italiota è italiota...

Cirno
28-03-02, 00:39
Qui si continua a parlare di tutela dei diritti dei lavoratori che hanno già un rapporto di impiego a tempo indeterminato, anche se nessuno li toccherebbe.
Il sindacato se ne sbatte altamente dei disoccupati, in massima parte giovani, e dei precari.
Loro avrebbero tutto da guadagnare dalla ventilata modifica dell'art. 18.
Quanto a Biagi, che era di sinistra, l'ineffabile Cofferati l'ha accusato di essere un traditore (quando era in vita: ora lo incensa) ed ha definito il suo libro bianco quale "limaccioso".
Insomma da vivo faceva schifo, ma ora da morto rappresenta un affare?
Anche perché i morti non possono protestare.
Il comportamento di Cofferati è bieco.
A me fa schifo.
Cirno

Allanim
11-05-02, 11:48
Confezione "Resistere" edizione in mille esemplari.
Numerati e firmati da Jacopo Fo ed Eleonora Albanese.
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Allanim
11-05-02, 12:03
Naturalmente, Fo e Rame finanziano l' impresa della famiglia Berlusconi, e se ne fanno finanziare.

Allanim
15-05-02, 13:58
A proposito dei Manifesti e/o appelli
Se non firmi, diventi un nemico della democrazia e del progresso. E ti segano se la carriera dipende dai funzionari dei circuiti delle sinistre (ex-PCI, Fiat, Repubblichini,etc..).

Allanim
04-06-02, 11:26
Le elezioni sono tra 4 anni.
Queste sono le regole del gioco.
Magari tra quattro anni ci fossero meno sindacalisti e procuratori corrotti con deliri di onnipotenza!
+ qualcosa d'altro.
Certo che col sottosviluppo italico, ormai cronicizzato dalla repubblichetta del 1946 dopo gli anni '50, ci vorrebbero aumenti del PNL del 10% l'anno.
Italia verso l'Africa centrale! Sud della Libia, se non gli si è di zavorra.

Allanim
06-06-02, 11:25
Spettacolo:
PDS delle Procure e di Cofferati contro
Margheriti lottacontinuisti combinati a democristi.

Allanim
07-06-02, 21:40
A sinistra cominciano a sputarsi in faccia tra di loro. Buon segno perché peggio di come si sono ridotti dal PDS e dal "superamento" dossettiano della DC in poi, possono solo farsi bene, qualunque polemica o rottura realizzino.
Perfino disgregarsi sarebbe meglio di quella palude catto-stalinista che avevano creato.
Adelante!