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Visualizza Versione Completa : Letteratura gnostico-cristiana



Ichthys
26-03-02, 01:52
<P><FONT size=4><EM><STRONG>Sophia di Gesù</STRONG></EM></FONT><BR>1) Manoscritto già noto fin dal 1896: Papyrus Berolinensis 8502 (sec V).<BR>2) Manoscritto nel codice I della Biblioteca di Nag Hammâdi, Cairo (sec IV).<BR>È
una dissertazione dottrinale sulla vera struttura dell'universo, sull'economia
della salvezza, sulla provvidenza divina, ecc.; dissertazione tenuta da Gesù,
apparso dopo la resurrezione, ai dodici discepoli e a sette donne su di un monte
della Galilea, rispondendo alle domande che gli pongono Filippo, Tommaso,
Mattia, Bartolomeo e Maria Maddalena.</P>
<P><FONT size=4><EM><STRONG>Epistola di
Eugnosto</STRONG></EM></FONT><BR>Manoscritto nel codice I della Biblioteca di
Nag Hammâdi, (sec IV).<BR>Ha l'identico contenuto della <EM>Sophia di Gesù</EM>,
in forma di lettera anziché di conversazione. Eccetto W. C. Till, il quale
considera l'<EM>Epistola</EM> una derivazione dalla Sophia, tutti gli altri
studiosi sono dell'opinione che, al contrario, la Sophia sia una forma dialogata
della <EM>Epistola</EM>.</P>
<P><FONT size=4><EM><STRONG>Dialogo del
Redentore</STRONG></EM></FONT><BR>Manoscritto nel Codice I della Biblioteca di
Nag Hammâdi, (sec IV).<BR>Il testo, in cattive condizioni e mutilo in più parti,
tuttora sotto studio, contiene una dissertazione di Gesù su problemi
cosmologici, antropologici e soteriologici.</P>
<P><FONT size=4><EM><STRONG>Pistis Sophia</STRONG></EM></FONT><BR>Manoscritto
Add. 5114 (Codice Askew), Londra, British Museum (sec IV).<BR>È un insieme di
quattro libri, di cui i primi tre costituiscono un'unica opera: il Cristo
risorto, dopo aver ancora trascorso undici anni coi discepoli, nel dodicesimo
appare loro in una luce abbagliante, tra canti e suoni e inni angelici, e rivela
il mistero della caduta dell'anima umana nella materia, l'origine del male, la
necessità del ritorno alla Luce di Dio, il destino degli Arconti (le potenze del
male). Il quarto libro ripete argomenti già trattati prima, ambientando il
discorso di Gesù, il giorno dopo la resurrezione, prima sulle sponde dell'Oceano
(dove Gesù prega usando formule magiche) e poi in «un'aerea regione» luminosa e
su di un monte della Galilea.</P>
<P><FONT size=4><EM><STRONG>Libri di Jeu</STRONG></EM></FONT><BR>Manoscritto
Bruce 96, Oxford, Biblioteca Bodleiana (data incerta).<BR>È un trattato
didattico, in due libri, in cui Gesù spiega ai discepoli come da «il Vero Dio»,
uscito dal grembo del Padre, siano procedute ventotto emanazioni (nominate e
descritte ad una ad una); poi illustra le tre forme di battesimo (coll'acqua,
col fuoco, con lo Spirito Santo) e descrive l'ascesa delle anime dei discepoli,
purificati e salvati, attraverso gli eoni del mondo superiore (di nuovo
descritti ad uno ad uno).</P>
<P><FONT size=4><EM><STRONG>Libro del Grande Spirito
Invisibile</STRONG></EM></FONT><BR>Manoscritto nel Codice I e di nuovo nel
Codice VIII della Biblioteca di Nag Hammâdi.<BR>Nel contesto è anche chiamato
<EM>Vangelo degli Egiziani</EM>, ma non ha nulla a che vedere con l'omonimo
Vangelo citato dai Padri. È una dissertazione sul mondo della Luce e delle
entità superiori, a cui appartengono anche gli gnostici «perfetti».</P>
<P><FONT size=4><EM><STRONG>Vangelo della
Verità</STRONG></EM></FONT><BR>Manoscritto nel Codice Jung, Zurigo, proveniente
da Nag Hammâdi, (sec IV).<BR>Sebbene, come tutti gli scritti sopra elencati, non
sia un Vangelo, ma piuttosto un'Omelia, ne diamo la presentazione e traduzione
(ringraziando Marcello Craveri e l'Einaudi) in una pagina dello spazio web.</P>
<P><FONT size=4><EM><STRONG>Vangelo della
perfezione</STRONG></EM></FONT><BR>Conosciamo appena il titolo da Epifanio,
<EM>Panarion</EM> XXVI <FONT size=2>25</FONT></P>
<P><FONT size=4><EM><STRONG>Vangelo dei Quattro angoli del
mondo</STRONG></EM></FONT><BR>Abbiamo di esso solo la seguente testimonianza del
vescovo arabo Märutä del IV secolo: «Questi perfidi [i seguaci di Simone Mago]
hanno fabbricato per se stessi un vangelo che, diviso in quattro volumi, hanno
chiamato «<EM>Libro dei quattro angoli o cardini del mondo</EM>».</P>
<P><FONT size=4><EM><STRONG>Vangelo di Eva</STRONG></EM></FONT><BR>Ne fa cenno
Epifanio, <EM>Adv. haeres.</EM> XXVI <FONT size=2>2</FONT></P>
<P><FONT size=4><EM><STRONG>Vangelo di Maria</STRONG></EM></FONT><FONT
size=3><BR>1) Manoscritto copto (incompleto) nel Papyrus Berolinensis 8502 (sec.
V).<BR>2) Manoscritto greco (gli ultimi capitoli), Manchester, Cod. Rylands 463
(sec. III).<BR>Maria Maddalena conforta i discepoli di Gesù e riferisce loro una
rivelazione avuta da Gesù: che alla visione di Dio non si giunge con l'Anima, né
con lo Spirito, ma con l'Intelletto. Incredulità di Pietro e di Andrea che il
Salvatore abbia fatto a una donna e non a loro tale rivelazione. Levi li
biasima: dovrebbero piuttosto vergognarsi di essere stati amati da Gesù meno di
Maria Maddalena.</FONT></P>
<P><FONT size=4><EM><STRONG>Interrogazioni di Maria</STRONG></EM></FONT><BR>Ne
fa cenno Epifanio, <EM>Adv. haeres.</EM> XXVI <FONT size=2>8</FONT></P>
<P><FONT size=4><EM><STRONG>Vangelo di Filippo</STRONG></EM></FONT><FONT
size=3><BR></FONT>Manoscritto nel Codice III della Biblioteca di Nag Hammâdi,
(sec IV).<BR>Ringraziando Marcello Craveri e l'Einaudi, ne diamo presentazione e
traduzione nello spazio web.</P>
<P><FONT size=4><EM><STRONG>Vangelo di Giuda</STRONG></EM></FONT><BR>Lo nominano
Ireneo, <EM>Adv. haeres.</EM> XXXI<FONT size=2> I, </FONT><FONT size=3>ed
Epifanio, </FONT><EM>Adv. haeres.</EM> XXXVIII <FONT size=2>I, </FONT><FONT
size=3>a</FONT>ttribuendolo ai cainiti, gnostici che avrebbero, a dire dei due,
giustificato sia il fratricidio di Caino sia il tradimento di Giuda come atti
indispensabili, e previsti da Dio, per la caduta e conseguente salvezza
dell'umanità. Giuda sarebbe stato, quindi, strumento della salvezza, per cui i
cainiti celebravano il <EM>mysterium proditionis.</EM></P>
<P><FONT size=4><EM><STRONG>Vangelo di
Mattia</STRONG></EM></FONT><BR>Manoscritto nel Codice III della Biblioteca di
Nag Hammâdi, (sec IV).<BR>Già citato da Origene, <EM>Hom. </EM>I<EM> in
Lucam</EM>, da Eusebio, <EM>Hist. Eccl</EM>. III <FONT size=2>25, 6-7</FONT> e
dal <EM>Decretum Gelasianum, </EM>finora gli studiosi erano per lo più del
parere che si dovesse identificare con le <EM>Tradizioni di Mattia</EM>, di cui
si conoscevano alcune poche citazioni in Clemente Alessandrino,
<EM>Stromata</EM> II <FONT size=2>9</FONT>; III <FONT size=2>4</FONT>; IV <FONT
size=2>6</FONT>; VII <FONT size=2>13,17</FONT><FONT size=3>. Il testo di
</FONT>Nag Hammâdi, ora allo studio, risolverà la questione.</P>
<P><FONT size=4><EM><STRONG>Vangelo di
Tommaso</STRONG></EM></FONT><BR>Manoscritto nel Codice III della Biblioteca di
Nag Hammâdi, (sec IV).<BR>Ringraziando Marcello Craveri e l'Einaudi, ne diamo
presentazione e traduzione nello spazio web.</P>
<P><FONT size=4><EM><STRONG>Libro di Tommaso
l'Atleta</STRONG></EM></FONT><BR>Manoscritto nel Codice III della Biblioteca di
Nag Hammâdi, (sec IV).<BR>È un dialogo tra Cristo risorto e Tommaso, attualmente
ancora allo studio.</P>
<P><FONT size=4><EM><STRONG>Apocrifo di Giovanni</STRONG></EM></FONT><BR>1) Manoscritto nel Papyrus Berolinensis 8502 (sec. V).<BR>2) Manoscritto nel Codice
I della Biblioteca di Nag Hammâdi, (sec IV).<BR>3) Manoscritto nel Codice I e di
nuovo nel Codice III della Biblioteca di Nag Hammâdi, (sec IV), in redazione più
ampia della precedente.<BR>Gli studi attualmente in corso su questo testo
gnostico appureranno anche la questione se esso debba considerarsi il modello
del <EM>Libro di Giovanni</EM>, in uso tra i bogòmili bulgari e i càtari
francesi.</P>

stefanog
05-04-02, 09:02
Potresti riportare l'indirizzo del sito da cui hai riportato questi documenti ?.


Saluti

Ichthys
05-04-02, 14:12
Dovrebbe essere www.gnosi.it