Roderigo
27-03-02, 17:30
Dai giornali libanesi
I giornali libanesi ieri hanno pubblicato i punti della "bozza finale" che sarà presentata al vertice della Lega Araba che si apre oggi a Beirut. Al centro della discussione dei delegati dei 22 paesi arabi ci sarà il piano di pace proposto dal principe saudita Abdullah Abdul Aziz. Nel preambolo del documento, che i ministri degli Esteri hanno già redatto prima dell'inaugurazione formale del summit, si legge che «la pace è un obiettivo strategico per tutte le nazioni arabe» e che Israele deve considerarla alla stessa stregua, dichiarando la propria disponibilità a ritirarsi dai territori arabi occupati sulla base delle risoluzioni dell'Onu 242, 338, 1397 e del principio "terra in cambio di pace".
Nella bozza di risoluzione il Consiglio dell'alleanza araba chiede a Israele di aderire alle seguenti richieste:
1) Ritirarsi completamente dai territori arabi occupati dal giugno 1967, compreso l'altopiano siriano del Golan e le ultime zone ancora occupate del Libano del Sud;
2) Accettare di trovare un accordo per una giusta soluzione del problema dei profughi palestinesi in conformità della risoluzione 194 che sancisce il loro
diritto al ritorno;
3) Accettare la creazione di uno Stato palestinese indipendente e sovrano nei Territori palestinesi occupati sin dal giugno 1967 in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza e con la città santa di Gerusalemme (al-Quds al-Sharif) come sua capitale, in base alla risoluzione 1397 delle Nazioni Unite.
In cambio, i Paesi arabi sono disposti ad accettare i seguenti punti:
1) Considerare concluso il conflitto arabo-israeliano e di stipulare un trattato di pace con Israele per consolidare tale risoluzione;
2) Raggiungere una pace globale per tutti i Paesi della regione;
3) Stabilire normali relazioni nell'ambito di una pace globale con lo Stato ebraico.
La Lega Araba - hanno scritto inoltre i giornali libanesi - chiede al governo e alla popolazione di Israele di accettare questa iniziativa araba per proteggere le prospettive di pace e scongiurare un bagno di sangue nella regione, in modo da consentire ai Paesi arabi e allo Stato ebraico di coesistere fianco a fianco ed offrire alle prossime generazioni un futuro sicuro, stabile e prospero.
Secondo il quotidiano an-Nahar, la Lega Araba approva in particolare il rifiuto del governo di Beirut di assorbire definitivamente sul proprio territorio i circa quattrocentomila profughi palestinesi e la sua richiesta di applicare per essi la risoluzione 194 delle Nazioni Unite che ne sancisce il diritto al rimpatrio. Secondo la stampa libanese, la Lega Araba avrebbe anche accettato la richiesta di Damasco per una effettiva riattivazione del boicottaggio economico dei Paesi arabi nei confronti di Israele e il congelamento di qualsiasi tipo di rapporti o di normalizzazione con il governo in carica di Ariel Sharon.
Liberazione 27 marzo 2002
http://www.liberazione.it
I giornali libanesi ieri hanno pubblicato i punti della "bozza finale" che sarà presentata al vertice della Lega Araba che si apre oggi a Beirut. Al centro della discussione dei delegati dei 22 paesi arabi ci sarà il piano di pace proposto dal principe saudita Abdullah Abdul Aziz. Nel preambolo del documento, che i ministri degli Esteri hanno già redatto prima dell'inaugurazione formale del summit, si legge che «la pace è un obiettivo strategico per tutte le nazioni arabe» e che Israele deve considerarla alla stessa stregua, dichiarando la propria disponibilità a ritirarsi dai territori arabi occupati sulla base delle risoluzioni dell'Onu 242, 338, 1397 e del principio "terra in cambio di pace".
Nella bozza di risoluzione il Consiglio dell'alleanza araba chiede a Israele di aderire alle seguenti richieste:
1) Ritirarsi completamente dai territori arabi occupati dal giugno 1967, compreso l'altopiano siriano del Golan e le ultime zone ancora occupate del Libano del Sud;
2) Accettare di trovare un accordo per una giusta soluzione del problema dei profughi palestinesi in conformità della risoluzione 194 che sancisce il loro
diritto al ritorno;
3) Accettare la creazione di uno Stato palestinese indipendente e sovrano nei Territori palestinesi occupati sin dal giugno 1967 in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza e con la città santa di Gerusalemme (al-Quds al-Sharif) come sua capitale, in base alla risoluzione 1397 delle Nazioni Unite.
In cambio, i Paesi arabi sono disposti ad accettare i seguenti punti:
1) Considerare concluso il conflitto arabo-israeliano e di stipulare un trattato di pace con Israele per consolidare tale risoluzione;
2) Raggiungere una pace globale per tutti i Paesi della regione;
3) Stabilire normali relazioni nell'ambito di una pace globale con lo Stato ebraico.
La Lega Araba - hanno scritto inoltre i giornali libanesi - chiede al governo e alla popolazione di Israele di accettare questa iniziativa araba per proteggere le prospettive di pace e scongiurare un bagno di sangue nella regione, in modo da consentire ai Paesi arabi e allo Stato ebraico di coesistere fianco a fianco ed offrire alle prossime generazioni un futuro sicuro, stabile e prospero.
Secondo il quotidiano an-Nahar, la Lega Araba approva in particolare il rifiuto del governo di Beirut di assorbire definitivamente sul proprio territorio i circa quattrocentomila profughi palestinesi e la sua richiesta di applicare per essi la risoluzione 194 delle Nazioni Unite che ne sancisce il diritto al rimpatrio. Secondo la stampa libanese, la Lega Araba avrebbe anche accettato la richiesta di Damasco per una effettiva riattivazione del boicottaggio economico dei Paesi arabi nei confronti di Israele e il congelamento di qualsiasi tipo di rapporti o di normalizzazione con il governo in carica di Ariel Sharon.
Liberazione 27 marzo 2002
http://www.liberazione.it