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Visualizza Versione Completa : Usa e Onu: Israele via da Ramallah



Roderigo
30-03-02, 11:34
Onu, Usa d'accordo sul ritiro delle truppe israeliane

Gli Stati Uniti, durante la seduta straordinaria del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, hanno dato l'ok per una risoluzione che spinga l'esercito israeliano a lasciare le citta`palestinesi.

http://www.ilnuovo.it/nuovo/img/onufacciata_165x200.jpg

NEW YORK - Gli Stati Uniti potrebbero unirsi al coro degli altri Paesi delle Nazioni Unite e chiedere il ritiro delle truppe israeliane dalle citta` palestinesi. Mentre e` ancora in corso la seduta di emergenza del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, dopo qualche ora di discussione, gli Usa sembrano aver cambiato posizione rispetto alle dichiarazioni pronunciate venerdi` dal segretario di Stato Colin Powell, che aveva in qualche modo giustificato l'attacco israeliano al quartier generale di Ramallah dopo gli attentati contro civili subiti da Israele.

E i rappresentanti di Wasahington hanno dato parere positivo alla bozza che prevede il ritiro dell'esercito israeliano dai Territori palestinesi.

La discussione prosegue all'interno del Consiglio di sicurezza, a porte chiuse. Il testo del progetto di risoluzione potrebbe essere presentato dalla Siria, che fa parte dei 10 membri non permanenti del Consiglio. Chiede la cessazione di tutti gli atti di violenza e di terrorismo, ma anche il ritiro israeliano da Ramallah.

Il Nuovo.it(30 MARZO 2002, ORE 9:30)

DEBORAH
30-03-02, 12:35
e via gli arabi dal territorio israeliano.

Roderigo
30-03-02, 13:29
Originally posted by DEBORAH
e via gli arabi dal territorio israeliano.
Gli arabi sul territorio israeliano non impongono un regime di occupazione. Stanno sotto la sovranità e la legge israeliana.

R.

DEBORAH
30-03-02, 15:00
ma rompono i coglioni! aiutano i terroristi. Incapaci di essere cittadini di una democrazia meritano di finire sudduti di una dittatura.
E fino al settembre del 2000 l'ANP non era occupata bensi' un'Autonomia corrotta tiranneggiata da un corrotto che voi proteggete e che urla di fare il martire. La paura e' che lo ammazzino i suoi , adesso che e' nel bunker come il suo collega Adolf, e che poi diano la colpa a noi.

Comunque gli auguro tutto il male possibile.

30-03-02, 15:16
Originally posted by DEBORAH
ma rompono i coglioni! aiutano i terroristi. Incapaci di essere cittadini di una democrazia meritano di finire sudduti di una dittatura.
E fino al settembre del 2000 l'ANP non era occupata bensi' un'Autonomia corrotta tiranneggiata da un corrotto che voi proteggete e che urla di fare il martire. La paura e' che lo ammazzino i suoi , adesso che e' nel bunker come il suo collega Adolf, e che poi diano la colpa a noi.

Comunque gli auguro tutto il male possibile.

La tua ultima frase la dice tutta sulla vostra prepotenza.
Piantala di chiamarli terroristi. Terrorista è chi spara e fugge e si salva la pelle. Questi PATRIOTI si sacrificano per difendere la loro libertà e la loro terra da voialtri invasori.

DEBORAH
30-03-02, 15:26
Originally posted by GIAN


La tua ultima frase la dice tutta sulla vostra prepotenza.
Piantala di chiamarli terroristi. Terrorista è chi spara e fugge e si salva la pelle. Questi PATRIOTI si sacrificano per difendere la loro libertà e la loro terra da voialtri invasori.


TERRORISTI PORCI MAIALI.
COME TERRORISTI PORCI MAIALI GLI ARABI CHE HANNO GETTATO GIU' LE TORRI.
I TERRORISTI ITALIANI AMMAZZANO E FUGGONO PERCHE' LA LORO RELIGIONE NON PREVEDE LE 70 VERGINI CHE LI ASPETTANO PER SCOPARE. I TERRORISTI ITALIANI SONO DELINQUENTI. QUELLI ARABI SONO DELINQUENTI FANATICI . OLTRE CHE SCEMI.

30-03-02, 15:34
Originally posted by DEBORAH



TERRORISTI PORCI MAIALI.
COME TERRORISTI PORCI MAIALI GLI ARABI CHE HANNO GETTATO GIU' LE TORRI.
I TERRORISTI ITALIANI AMMAZZANO E FUGGONO PERCHE' LA LORO RELIGIONE NON PREVEDE LE 70 VERGINI CHE LI ASPETTANO PER SCOPARE. I TERRORISTI ITALIANI SONO DELINQUENTI. QUELLI ARABI SONO DELINQUENTI FANATICI . OLTRE CHE SCEMI.

Sono scemi perchè non sanno prendere la mira: se abbattessero il macellaio di telAviv la situazione sarebbe in parte risolta. E siamo così sicuri che le torri le hanno gettate giù davvero gli arabi?
PS: ma le ragazzine sedicenni (a cui mi inchino per il coraggio) pensi che desiderassero le 70 vergini?

DEBORAH
30-03-02, 15:57
Originally posted by GIAN


Sono scemi perchè non sanno prendere la mira: se abbattessero il macellaio di telAviv la situazione sarebbe in parte risolta. E siamo così sicuri che le torri le hanno gettate giù davvero gli arabi?
PS: ma le ragazzine sedicenni (a cui mi inchino per il coraggio) pensi che desiderassero le 70 vergini?


certo che no, per loro ci sono 70 stalloni.
hai ragione le torri le hanno gettate giu' gli americani e gli ebrei. che sciocca! lo avevo dimenticato.
Sto aspettando che lo facciano anche da voi. :D

DEBORAH
30-03-02, 16:11
L'Europa ed il mondo temono per la vita del Presidente dei terroristi palestinesi Arafat; falsamente, ingenuamente, in mala fede.

Se gli isaeliani avessero voluto ucciderlo lo avrebbero fatto da tempo con qualche missile sulla sua reggia, quella al di fuori della quale vittime della sua opulenza e avidita' muoiono di fame e sono spinti ad usare i propri figli come scudi umani per ottenere un vitalizio dal loro padrone.

Ed invece tutti a chiedere di salvare questo omuncolo, affannandosi a chiedere il ritiro di Israele da territori suoi, legittimamente conquistati dopo aggressioni subite, evitando di mezionare i massacri che l'omuncolo piagnucoloso, umiliato e vile, ha perpretrato fino ad oggi.

Arafat ha avuto anche parole sprezzanti per la giornalista CNN che ha osato fargli delle domande sgradite, ha paura l'omuncolo, ha paura che il suo "onore" di guerriero oramai reso ridicolo lo metta fuori gioco attraverso qualche pallottola degli amici Tanzim o Hezbollah; questo teme Arafat e questo spera che accada se nulla gli rimarra' sperando di dare la colpa agli israeliani.

Ma e' un omuncolo, non sa piu' che fare, solo l'Onu, organizzazione presieduta dall'antiisraeliano Annan puo' salvarlo dandogli agli occhi del mondo il peso e la rappresentanza che da buon dittatore si e' preso e tenuto con ogni mezzo.

La mossa israeliana potrebbe finalmente cambiare davvero le cose, l'umiliazione definitiva del nazifascitello della pace a parole e della guerra dei fatti, del "generale" dei miei stivali, della polizia che uccide gli osservatori internazionali impunemente.

Omuncolo, devi temerei tuoi amici, perche' saranno loro i tuoi pegiori nemici, quella gente come te, senza umanita', senza regole, senza rispetto per niente e per nessuno.

Il Condor
30-03-02, 17:02
"Anp, Israele ha chiesto agli stranieri di lasciare i Territori
Gerusalemme, 12:49

Il comandante dell'esercito israeliano, Shaul Mofaz, ha chiesto a tutti i cittadini stranieri di lasciare i territori palestinesi, in previsione di un attacco massiccio. E' quato ha riferito il ministro della Cooperazione palestinese Nabil Shaat in una conferenza stampa tenuta ad Amman.

Shaat ha spiegato che Mofaz ha contattato gli addetti militari delle rappresentanze diplomatiche accreditate nelle zone autonome palestinesi per informarli che l'offensiva "interesserà tutti i territori sotto il controllo" dell'Autorità nazionale. (Red) "



in previsione di un attacco massiccio

l'offensiva "interesserà tutti i territori sotto il controllo" dell'Autorità nazionale

Queste due frasi in particolare mi riempiono di speranza. Che stavolta, finalmente, ISRAELE faccia sul serio e schiacci il terrore sotto i cingoli dei carri armati e i missili degli F16 ?

Lo spero con tutto il cuore, e la pronta risposta contro il Libano del sud dopo l'attacco degli hezbolla' fa ritenere che la punizione non risparmiera' neppure i sostenitori esterni, in particolare i siriani.

Alla fine di questa lunga e difficile crociata contro l'islam (di cui il conflitto Israele-arabi e' solo una parte), la cartina geografica di musulmania (dal marocco all'indonesia) sara' profondamente cambiata: i musulmani sopravvissuti li rinchiuderemo tutti dentro apposite riserve islamiche !

George Walker, svegliati !

L'Uomo Tigre
30-03-02, 17:10
Condom, sei troppo simpatico!
Mandami in privato il tuo indirizzo e-mail che ti metto in contatto con i miei amici salafisti, sono sicuro vi troverete bene insieme.
Magari, nella migliore delle ipotesi, ti converti all'Islam!
:lol

Roderigo
30-03-02, 17:36
Tra il fanatismo dei kamikaze (e di Sharon) e quello che esprimete voi in questo forum, c'è questa differenza: il loro è tragico, il vostro è farsesco.
Ma non potete rendervene conto, poichè non possedete nè il senso del tragico, nè il senso del ridicolo.

R.

Roderigo
30-03-02, 17:53
Originally posted by DEBORAH
ma rompono i coglioni! aiutano i terroristi. Incapaci di essere cittadini di una democrazia meritano di finire sudduti di una dittatura.
In una democrazia non esistono "cittadini per capacità". Tutti lo sono, anche gli incapaci, veri o presunti. E in uno stato di diritto, esistono solo responsabilità individuali. Nessun gruppo umano può essere investito da accuse, colpe, e misure repressive indiscriminate. I nazionalisti non l'hanno mai pensata così, infatti i nazionalisti in genere non sono democratici.


Originally posted by DEBORAH
E fino al settembre del 2000 l'ANP non era occupata bensi' un'Autonomia corrotta tiranneggiata da un corrotto che voi proteggete e che urla di fare il martire.
E' falso. Gaza e Cisgiordania sono occupate dal 1967. Con il processo di pace, solo il 18% della Cisgiordania ed il 70% di Gaza sono stati concessi all'Anp. Concessione però che riguarda solo l'autonomia amministrativa, non la sovranità. L'occupazione israeliana non è mai cessata, quella colonica, anzi, ha continuato ad espandersi. Questa è la causa prima del conflitto.


Originally posted by DEBORAH
La paura e' che lo ammazzino i suoi , adesso che e' nel bunker come il suo collega Adolf, e che poi diano la colpa a noi.
Comunque gli auguro tutto il male possibile.
Spero che non sia proprio questo il progetto di Sharon: uccidere Arafat accusando i palestinesi o magari parlando di "suicidio", come Pinochet fece con Salvador Allende.

R.

p.s. al resto non replico perchè è inqualificabile, ma questa volta non ti farò il favore di censurarlo.

Jan Hus
30-03-02, 18:06
Originally posted by Roderigo
Tra il fanatismo dei kamikaze (e di Sharon) e quello che esprimete voi in questo forum, c'è questa differenza: il loro è tragico, il vostro è farsesco.
Ma non potete rendervene conto, poichè non possedete nè il senso del tragico, nè il senso del ridicolo.

Ma come si fa a mettere sullo stesso piano Sharon e gli attentatori suicidi?

Al massimo, sullo stesso piano puoi mettere Sharon e Arafat.

Lo dicono pure gli arabi che le bombe le mettono perché Arafat dice loro di metterle! Di cos'altro hai bisogno, che si faccia saltare lui in un supermercato?

Jan Hus
30-03-02, 18:10
Il mancato rispetto degli accordi di Oslo c'è stato anche da parte degli arabi.

La logica dell'accordo era creare un clima di fiducia che portasse le parti ad avanzare richieste meno incompatibili.

Da parte araba, la consegna di parte del territorio non ha portato alun miglioramento. Dai territori controllati dall'ANP sono partiti solo attentati terroristici in una misura mai vista prima, con la connivenza, la complicità, l'incitamento, il sostegno e il coinvolgimento diretto dell'ANP e di Arafat.

Non c'è stato alcun riconoscimento di Israele, né alcun miglioramento delle condizioni di vita degli arabi, data l'inefficienza e la corruzione del regime di Arafat.

Gli accordi di Oslo sono morti a Camp David e con l'intifada di al-Aqsa. Quindi, per quanto mi riguarda, se Israele rioccupa i territori dell'ANP fa solo il suo dovere.

Roderigo
30-03-02, 18:25
Originally posted by Jan Hus
Ma coime si fa a mettere sullo stesso piano Sharon e gli attentatori suicidi?
Non si può.
Sharon non è un disperato e fa molti più danni.


Originally posted by Jan Hus
Al massimo, sullo stesso piano puoi mettere Sharon e Arafat.
Si, quando un tank palestinese entrerà nell'ufficio di Sharon.


Originally posted by Jan Hus
Lo dicono pure gli arabi he le bombe le mettono perché Arafat dice loro di metterle! Di cos'altro hai bisogno, che si faccia saltare lui in un supermercato?
Certo, lo dicono facendosi intervistare dal Corriere della Sera, con la necessaria specificazione che confessarlo in pubblico non si può, altrimenti il Raiss fa brutta figura.
Se fossi un terrorista arabo alle "dipendenze" di Arafat, farei anch'io così.

R.

Roderigo
30-03-02, 18:58
Originally posted by Jan Hus
Il mancato rispetto degli accordi di Oslo c'è stato anche da parte degli arabi.
La logica dell'accordo era creare un clima di fiducia che portasse le parti ad avanzare richieste meno incompatibili.
Da parte araba, la consegna di parte del territorio non ha portato alun miglioramento. Dai territori controllati dall'ANP sono partiti solo attentati terroristici in una misura mai vista prima, con la connivenza, la complicità, l'incitamento, il sostegno e il coinvolgimento diretto dell'ANP e di Arafat.
Non c'è stato alcun riconoscimento di Israele, né alcun miglioramento delle condizioni di vita degli arabi, data l'inefficienza e la corruzione del regime di Arafat.
Gli accordi di Oslo sono morti a Camp David e con l'intifada di al-Aqsa. Quindi, per quanto mi riguarda, se Israele rioccupa i territori dell'ANP fa solo il suo dovere.
Gli accordi di Oslo non hanno mai avuto una unanimità di consensi, nè tra i Palestinesi, nè in Israele. Si trattava di un accordo precario, la cui precarietà era aggravata dai tanti aspetti lasciati indefiniti e rimandati ad accordi successivi, da un processo di pace troppo lungo e graduale nel tempo. Come ha dicharato Peres di recente, fu un errore non accordarsi subito sulla costituzione di uno stato palestinese indipendente. Quel processo di pace entrò in crisi quando uno dei due leader contraenti venne meno, perchè ucciso da un integralista ebraico. Omicidio che fu preceduto dall'attentato di Hebron con cui un colono ebreo uccide 30 palestinesi in preghiera nella moschea della tomba dei patriarchi. E' in questa fase di crisi, che riprendono vigore le forze palestinesi contrarie all'accordo.

"La connivenza, la complicità, l'incitamento, il sostegno e il coinvolgimento" (ma quanti sostantivi!) dell'Anp sarebbero da dimostrare, poichè sono contrari alla logica di Oslo, spingendo il confronto su un terreno assolutamente sfavorevole alla parte palestinese. Altra cosa è dire che l'Anp non sempre si è contrapposta come avrebbe potuto ai terroristi - cosa non vera, persino negli anni di Netanyahu, come di recente ha ammesso anche l'ambasciatore di Israele (la polizia palestinese ha collaborato con l'esercito israeliano almeno fino al 1998) - ma questo dipende dalle prospettive reali che può offrire la linea negoziale. Se il negoziato serve solo per prolungare e legalizzare l'occupazione e l'espansione degli insediamenti colonici è ovvio che il terrorismo palestinese si rafforzi.

Camp David fu solo una truffa, ma non uccise nessun processo di pace, tant'è che fu seguita da Taba, dove l'accordo fu vicinissimo, come ammisero entrambe le delegazioni.

Riguardo al riconscimento di Israele, è falso che non vi sia stato. Vi è stato e per Israele ha comportato anche notevoli vantaggi.

R.

Arafat ha compiuto una serie di scelte strategiche dal 1974 fino alla data degli accordi di Oslo. Sarebbe grottesco pensare che abbia preso la decisione di riconoscere lo stato d'Israele - un fatto che ha permesso ad Israele di firmare un trattato di pace con la Giordania nel 1994, di allacciare relazioni economiche e politiche con la maggior parte dei paesi appartenenti alla Lega araba, di istituire rappresentanze diplomatiche nel Golfo persico e in Nordafrica, di ampliare i suoi rapporti diplomatici in tutto il mondo e migliorare sostanzialmente la propria situazione economica - solo in cambio di un incarico di sindaco di Gaza o Ramallah, costretto a chiedere l'autorizzazione di Israele per qualunque spostamento... No, la volontà del leader palestinese è di pervenire a un accordo permanente con Israele per poter diventare il presidente dello stato palestinese con capitale Gerusalemme.

YOSSI BEILIN

* Ex ministro della giustizia, responsabile dei negoziati segreti di Oslo. Membro del Parlamento israeliano, autore di numerosi libri, tra cui Il Manuale di una colomba ferita (in ebraico), Yeodioth Ahronoth Books, Tel Aviv, 2001 e Touching Peace: from Oslo Accord to a Final Agreement, Weidenfeld & Nicolson, Londra, 1999.

Jan Hus
31-03-02, 02:33
Originally posted by Roderigo
Certo, lo dicono facendosi intervistare dal Corriere della Sera, con la necessaria specificazione che confessarlo in pubblico non si può, altrimenti il Raiss fa brutta figura.
Se fossi un terrorista arabo alle "dipendenze" di Arafat, farei anch'io così.

Vorresti forse dire che l'intervista del Corriere della Sera è falsa??

Comunque, non è affatto vero che gli arabi queste cose non le dicano in pubblico.

Basti pensare a tutte le volte che dicono di "condannare" il "terrorismo", ma...ma anche quello di Israele sarebbe "terrorismo", mentre quella dei "disperati" attentatori suicidi sarebbe "resistenza aramata" o "lotta di liberazione".

Poi, però, piagnucolano se Arafat è bloccato a Ramallah.

Che l'ANP abbia fomentato il terrorismo è una verità evidente per tutti; te l'hanno mai detto che le Brigate di al-Aqsa fanno parte del Fatah, la fazione a capo della quale c'è Arafat?

E che dire di tutte le volte che Arafat ha annunciato che erano stati arrestati i responsabili di attentati, o di quando si scopre che l'attenatore suicida era stato dichiarato in arresto dalla polizia palestinese?

L'ANP copre e foraggia i terroristi perché combatte la guerra con gli attentatori suicidi, e Israele ha tutto il diritto di rreagire come sta facendo.

Roderigo
31-03-02, 13:19
Originally posted by Jan Hus
Vorresti forse dire che l'intervista del Corriere della Sera e` falsa??
Non lo so. Può essere che lo sia, oppure che sia l'intervistato a dire il falso. Altrimenti sarebbe uno sprovveduto.


Originally posted by Jan Hus
Comunque, non e` affatto vero che gli arabi queste cose non le dicano in pubblico.
Gli "arabi" chi?


Originally posted by Jan Hus
Basti pensare a tutte le volte che dicono di "condannare" il "terrorismo", ma...ma anche quello di Israele sarebbe "terrorismo", mentre quella dei "disperati" attentatori suicidi sarebbe "resistenza aramata" o "lotta di liberazione".
Nel momento in cui Israele colpisce i civili e viola il diritto internazionale, i suoi atti bellici rientrano nelle categorie del "terrorismo" o dei "crimini di guerra". Molti movimenti di liberazione hanno praticato il terrorismo per perseguire l'indipendenza. Lo hanno fatto gli stessi sionisti.


Originally posted by Jan Hus
Poi, pero`, piagnucolano se Arafat e` bloccato a Ramallah.
Bloccato? Una espressione asettica. A parti invertite, diresti che Sharon è rimasto "bloccato"? E le tue proteste, per le situazioni che reputi inaccettabili, sarebbero piagnistei?
In ogni caso non ritengo che i governi dei paesi arabi tengano particolarmente alla sorte di Arafat. Si preoccupano solo della propria stabilità interna.


Originally posted by Jan Hus
Che l'ANP abbia fomentato il terrorismo e` una verita` evidente per tutti; te l'hanno mai detto che le Brigate di al-Aqsa fanno parte del Fatah, la fazione a capo della quale c'e` Arafat?
E che dire di tutte le volte che Arafat ha annunciato che erano stati arrestati i responsabili di attentati, o di quando si scopre che l'attenatore suicida era stato dichiarato in arresto dalla polizia palestinese?
L'ANP copre e foraggia i terroristi perche' combatte la guerra con gli attentatori suicidi, e Israele ha tutto il diritto di rreagire come sta facendo.
Una verità non diventa evidente solo perchè viene ripetuta fino alla noia. L'Anp e l'Olp non sono realtà monolitiche e l'indiscussa autorità morale di Arafat non è automaticamente indiscussa autorità politica. Nel momento in cui, Israele ha rifiutato la concessione di uno stato palestinese sovrano e indipendente sui territori occupati, ampliando addirittura le sue colonie, per di più in una situazione di crisi economica e di peggioramento delle condizioni materiali di vita dei palestinesi, è naturale che la linea negoziale, priva di sbocchi, si sia indebolita a favore dei gruppi propugnanti la lotta armata o il terrorismo.
Puoi pensare, secondo i tuoi discutibili criteri di giustizia, che ciò che sta facendo Israele sia giusto. Non puoi pensare che sia legittimo. L'essere tale, implica la conformità ad una qualche legge. Al contrario, Israele viola il diritto internazionale.

R.

DEBORAH
31-03-02, 13:28
"l'indiscussa autorità morale di Arafat"

?????

Ma cosa ti hanno fatto Roderigo? la lobotomia?
autorita' morale ?
Per te un assassino ha un'autorita' morale?
Perche' non telefoni alla mamma di Stefano Tache' per dirglielo? O ai familiari di tutti i morti fatti da Arafat?
Autorita' morale chi torura la sua stessa gente, chi crea mostri di 8 anni, chi permette linciaggi e macelleria nelle piazze delle sue citta'?
Autorita' morale chi ruba miliardi?

e' spaventoso quello che scrivi perche' denota che a te non te ne puo' fregar di meno dei palestinesi , sei solo innamorato follemente dal loro tiranno.

Jan Hus
31-03-02, 13:49
1) Le dichiarazioni dell'intervistato "false"? Io invece le reputo credibili, perché collimano con i dati di fatto oggettivi: le dichiarazioni di Arafat, l'atteggiamento dell'opinione pubblica palestinese, il fatto che la polizia palestinese non arresti i terroristi che poi vanno a fare attentati in Israele.

2) Gli "arabi chi"? Gli arabi TUTTI. Tra gli arabi non c'è una voce che nn tenda a confondere le acque, e nessuno considera gli attentari suicidi attentati terroristici.

3) Israele "viola il diritto internazionale"? L'occupazione dei territori non costituisce certo una violazione del diritto internazionale. E il diritto internazionale non coincide certo con le risoluzioni dell'ONU.

Se all'ONU esiste una combriccola di paesi musulmani che si allea mafiosamente per far approvare risoluzioni contro Israele il valore delle risoluzioni dell'ONU risulta alquanto ridotto.

4) Io non piagnucolo per Israele. Israele ha il diritto di proteggere la propria sicurezza. Non mi sono mai lamentato per gli attacchi degli arabi contro i militari israeliani. Li ho sempre considerati atti di guerra e ho sempre sostenuto che, almeno dalla fine di Camp David, l'ANP ha proclamato una guerra non convenzionale contro Israele.

Sono i filoarabi che vorrebbero che solo gli arabi avessero il diritto di "combattere" come e quando piace a loro.

5) L'ANP e l'OLP non sono monolitiche, certo; al loro interno si distinguono diverse sfumature, tutte, però, contrarie al compromesso e tutte estremiste e fanatiche.

Nemmeno il fascismo o il nazismo erano "monolitici", ma questo non li rendeva rispettivamente meno fascista e meno nazista.

Quanto all''"indiscussa autorità morale di Arafat", ognuno è libero di scegliersi le "autorità morali" che preferisce.

Quello che sta facendo Israele è non soltanto giusto, ma anche legittimo e conforme al diritto internazionale.

Roderigo
31-03-02, 15:38
Originally posted by Jan Hus
1) Le dichiarazioni dell'intervistato "false"? Io invece le reputo credibili, perche' collimano con i dati di fatto oggettivi: le dichiarazioni di Arafat, l'atteggiamento dell'opinione pubblica palestinese, il fatto che la polizia palestinese non arresti i terroristi che poi vanno a fare attentati in Israele.
Io osservo solo che se un presunto terrorista palestinese "fedele" ad Arafat, parlando ad un importante giornale straniero, si eprimesse così: "Arafat e` l'uomo chiave. Se lui ci dice "andate avanti", noi andiamo. Se vuole fermarci, ci fermiamo. La nostra azione militare e` connessa ai colloqui politici. Lui e` sotto pressione degli israeliani. Se non ci condanna, ha dei problemi. Quello che si dice in tv, pero`, non ha nulla a che fare con la politica vera". sarebbe o un bugiardo, o un traditore, o un imbecille.


Originally posted by Jan Hus
2) Gli "arabi chi"? Gli arabi TUTTI. Tra gli arabi non c'e` una voce che nn tenda a confondere le acque, e nessuno considera gli attentari suicidi attentati terroristici.
Gli arabi sono circa 400 milioni, e come noi, hanno tra loro molte opinioni, diverse e contrastanti. Lo stesso mondo palestinese è diviso al suo interno tra componenti laiche e religiose, posizioni più inclini alla trattativa ed altre più inclini allo conflitto armato. Poi, per carità, con la xenofobia ostile ad un popolo, non si discute.


Originally posted by Jan Hus
3) Israele "viola il diritto internazionale"? L'occupazione dei territori non costituisce certo una violazione del diritto internazionale. E il diritto internazionale non coincide certo con le risoluzioni dell'ONU.
Se all'ONU esiste una combriccola di paesi musulmani che si allea mafiosamente per far approvare risoluzioni contro Israele il valore delle risoluzioni dell'ONU risulta alquanto ridotto.
Le risoluzioni dell'Onu sono fonti del diritto internazionale. L'occupazione israeliana di Gaza e Cisgiordania è in contrasto con le risoluzioni dell'Onu, le quali non sono state approvate da una "combriccola" di paesi musulmani, ma dal Consiglio di Sicurezza, nell'ambito del quale, le potenze vincitrici della Seconda Guerra Mondiale, in primo luogo gli Stati Uniti, dispongono del diritto di veto.
Detto questo, sei libero naturalmente di pensare, che le Nazioni Unite ed il diritto internazionale non dovrebbero esistere e che i rapporti tra gli stati ed i popoli andrebbero regolati unicamente dai rapporti di forza.


Originally posted by Jan Hus
4) Io non piagnucolo per Israele. Israele ha il diritto di proteggere la propria sicurezza. Non mi sono mai lamentato per gli attacchi degli arabi contro i militari israeliani. Li ho sempre considerati atti di guerra e ho sempre sostenuto che, almeno dalla fine di Camp David, l'ANP ha proclamato una guerra non convenzionale contro Israele.
Sono i filoarabi che vorrebbero che solo gli arabi avessero il diritto di "combattere" come e quando piace a loro.
Israele ha il diritto di difendere la propria sicurezza. Nell'ambito dei propri confini. Come ogni altro stato. Non ha invece il diritto di occupare il territorio altrui e di insediarvi proprie colonie. Israele non ha il diritto di difendere le sue colonie nei territori che occupa illegalmente.


Originally posted by Jan Hus
5) L'ANP e l'OLP non sono monolitiche, certo; al loro interno si distinguono diverse sfumature, tutte, pero`, contrarie al compromesso e tutte estremiste e fanatiche.
Essere uniti sul fatto di dover resistere ad una occupazione militare e colonica, che nega al proprio popolo indipendenza, sovranità ed ogni diritto, non è una posizione né estremistica, né fanatica. È un atteggiamento naturale che sarebbe espresso da qualsiasi popolo fosse sottoposto ad un regime di occupazione. Anche noi italiani, nel 1943-45, fummo tutti uniti contro l'invasore, dai comunisti alla monarchia.


Originally posted by Jan Hus
Quanto all''"indiscussa autorita` morale di Arafat", ognuno e` libero di scegliersi le "autorita` morali" che preferisce.
E' evidente che mi riferivo ai palestinesi. Arafat ha una indiscussa autorità morale tra i palestinesi, poiché è per loro, ciò che Garibaldi è stato per gli italiani o Kossuth per gli ungheresi (anch'essi accusati di essere "banditi" e "terroristi"), cioè il simbolo della nazione. Tuttavia, non è affatto automatico, che tale autorità morale si traduca in autorità politica altrettanto indiscussa. In sintesi, Arafat non può avere la forza di fermare il terrorismo, se non può offrire una credibile prospettiva negoziale.

R.

Jan Hus
31-03-02, 16:01
1) La persona intervistata dal Corriere della Sera non è affatto un imbecille.

Infatti ha mantenuto l'anonimato.

Per il resto, le sue dichiarazioni non fanno che confermare quanto già si poteva dedurre dall'analisi dei fatti.

Se poi uno sceglie di dedurre solo quel che gli fa comodo, affari suoi.

2) Gli arabi saranno pure 400 milioni e avranno pure opinioni diverse, ma sono assai pochi quelli disposti a riconoscere l'esistenza di Israele e a chiamare gli attentati terroristici per quelli che sono: cioè attentati terroristici.

Non conosco posizioni, tra gli arabi palestinesi, inclini alla trattativa; a meno che, per trattativa, non s'intenda il suicidio d'Israele.

3) Le risoluzioni sono TRA le fonti del diritto internazionale.

In ogni caso, neanche tra le risoluzioni dell'ONU ce n'è una che condanni l'occupazione della Cisgiordania e della Striscia di Gaza; la quale, quindi, neanche sotto questo profilo è illegale, né, tanto meno, illegittima.

Gli Stati Uniti dispongono del diritto di veto all'interno del Consiglio di Sicurezza, le cui risoluzioni sono vincolanti per i paesi membri dell'ONU; ma l'internazionale musulmana gioca sul suo terreno all'Assemblea Generale, dove, con la forza del numero, impone risoluzioni assolutamente scriteriate e moralmente vergognose, comprtandosi come un blocco compatto.

4) Essere uniti sul rifiuto di qualsiasi compromesso E' una posizione estremista e fanatica.

5) Non sta scritto da nessuna parte che uno stato abbia il diritto di difendere la propria sicurezza solo entro i confini del proprio territorio.

Ma dove le trovi scritte balle di questo genere?

Quando le aggressioni provengono dall'esterno del proprio territorio si ha tutto il diritto di difendersi al di fuori dei propri confini; e quello dell'ANP rientra tra questi casi.

6) Lo so che ti riferivi all'autorità morale di Arafat tra gli arabi.

Ed è per questo che ho detto che ognuno ha le autorità morali che si merita.

Roderigo
31-03-02, 16:50
Originally posted by Jan Hus
1) La persona intervistata dal Corriere della Sera non è affatto un imbecille.
Infatti ha mantenuto l'anonimato.
Per il resto, le sue dichiarazioni non fanno che confermare quanto già si poteva dedurre dall'analisi dei fatti.
Allora è un traditore o un bugiardo. Oppure una invenzione dell'intervistatore. Non lo so, non posso fare indagini. Una intervista come quella avresti potuto scriverla anche tu. Anzi, non avresti saputo scriverla meglio. Sembra proprio dedotta da una "analisi".


Originally posted by Jan Hus
2) Gli arabi saranno pure 400 milioni e avranno pure opinioni diverse, ma sono assai pochi quelli disposti a riconoscere l'esistenza di Israele e a chiamare gli attentati terroristici per quelli che sono: cioè attentati terroristici.
Non conosco posizioni, tra gli arabi palestinesi, inclini alla trattativa; a meno che, per trattativa, non s'intenda il suicidio d'Israele.
La Lega Araba ha appena approvato una proposta di pace assai ragionevole: ritiro israeliano dai territori occupati in cambio del riconoscimento di Israele e normalizzazione dei rapporti tra lo stato ebraico ed il mondo ebraico. Che quella proposta non rispecchi i sentimenti delle masse arabe, probabilmente è vero. Ma questo dipende anche dal fatto che la "esistenza" di Israele continua a concidere con il sogno della Grande Israele e con la pratica di un ruolo neo-coloniale in Medio Oriente. Se Israele vuole integrarsi in Medio Oriente deve smetterla di concepirsi come "avamposto occidentale" tra i barbari. Altrimenti, anche i suoi vicini la concepiranno così. Noi accetteremmo forse un avamposto arabo in Europa?
Per posizioni palestinesi inclini alla trattativa, intendo quelle rappresentate dalla delegazione palestinese ai negoziati di Taba, che non prefiguravano alcun "suicidio" per Israele, ma una coesistenza giusta e pacifica tra due stati sovrani e indipendenti.


Originally posted by Jan Hus
3) Le risoluzioni sono TRA le fonti del diritto internazionale.
In ogni caso, neanche tra le risoluzioni dell'ONU ce n'è una che condanni l'occupazione della Cisgiordania e della Striscia di Gaza; la quale, quindi, neanche sotto questo profilo è illegale, né, tanto meno, illegittima.
Gli Stati Uniti dispongono del diritto di veto all'interno del Consiglio di Sicurezza, le cui risoluzioni sono vincolanti per i paesi membri dell'ONU; ma l'internazionale musulmana gioca sul suo terreno all'Assemblea Generale, dove, con la forza del numero, impone risoluzioni assolutamente scriteriate e moralmente vergognose, comprtandosi come un blocco compatto.
Io mi sono riferito alle risoluzioni approvate dal Consiglio di Sicurezza. Tra queste vi è la 242/1967 che dichiara "inammissibile l'acquisizione di territori con la guerra".


Originally posted by Jan Hus
4) Essere uniti sul rifiuto di qualsiasi compromesso E' una posizione estremista e fanatica.
Anche imporre le proprie condizioni e chiamarle "compromesso" può essere una posizione estremista e fanatica, oltre ad essere truffaldina.


Originally posted by Jan Hus
5) Non sta scritto da nessuna parte che uno stato abbia il diritto di difendere la propria sicurezza solo entro i confini del proprio territorio.
Ma dove le trovi scritte balle di questo genere?
Quando le aggressioni provengono dall'esterno del proprio territorio si ha tutto il diritto di difendersi al di fuori dei propri confini; e quello dell'ANP rientra tra questi casi.
Certo, per ragioni di difesa militare, uno stato può sconfinare.
Ma occupare dei territori per 35 anni e stabilirvi proprie colonie in continua espansione, è un'altra cosa.

R.