Ulan
31-03-02, 00:07
Le donne soldato britanniche non potranno operare in reparti d'člite sulla
linea del fronte. Dopo un lungo ed acceso dibattito il Ministro della Difesa
britannico, Geoff Hoon, ha infine ufficializzato il no all'impiego di
personale femminile in compiti di prima linea presso reparti quali il Tank
Regiment, i SAS, i Royal Marines e i Paracadutisti. I motivi non sono dovuti
a discriminazioni sessuali gratuite ma ai risultati emersi dal Combat
Effectiveness Gender Study (CEGS), uno studio interforze realizzato
comparando i risultati raccolti in diverse esercitazioni e prove
realisticamente operative tenutesi nella Training Area di Brecons Beacons,
in Galles. I dati del CEGS confermano che solo pochissime donne sono state
in grado di gestire compiti di prima linea sotto il fuoco e che la maggior
parte del personale femminile esaminato non aveva neppure le forze fisiche
per sopportare sforzi e stress richiesti in zona di combattimento.
Attualmente le donne possono ricoprire il 73% degli incarichi previsti dalla
Royal Navy (esclusi Royal Marines, Special Boat Squadron e sottomarini), il
70% di quelli previsti dall'Esercito (esclusi reggimenti fanteria, corazzati
e SAS) e il 96% dei ruoli previsti dalla RAF incluso pilota di jet da
combattimento. I test condotti hanno messo in luce che a fronte di una buona
coesione tra combattenti dei due sessi le donne registrano un numero di
feriti doppio rispetto ai maschi e prestazioni fisiche nettamente inferiori.
linea del fronte. Dopo un lungo ed acceso dibattito il Ministro della Difesa
britannico, Geoff Hoon, ha infine ufficializzato il no all'impiego di
personale femminile in compiti di prima linea presso reparti quali il Tank
Regiment, i SAS, i Royal Marines e i Paracadutisti. I motivi non sono dovuti
a discriminazioni sessuali gratuite ma ai risultati emersi dal Combat
Effectiveness Gender Study (CEGS), uno studio interforze realizzato
comparando i risultati raccolti in diverse esercitazioni e prove
realisticamente operative tenutesi nella Training Area di Brecons Beacons,
in Galles. I dati del CEGS confermano che solo pochissime donne sono state
in grado di gestire compiti di prima linea sotto il fuoco e che la maggior
parte del personale femminile esaminato non aveva neppure le forze fisiche
per sopportare sforzi e stress richiesti in zona di combattimento.
Attualmente le donne possono ricoprire il 73% degli incarichi previsti dalla
Royal Navy (esclusi Royal Marines, Special Boat Squadron e sottomarini), il
70% di quelli previsti dall'Esercito (esclusi reggimenti fanteria, corazzati
e SAS) e il 96% dei ruoli previsti dalla RAF incluso pilota di jet da
combattimento. I test condotti hanno messo in luce che a fronte di una buona
coesione tra combattenti dei due sessi le donne registrano un numero di
feriti doppio rispetto ai maschi e prestazioni fisiche nettamente inferiori.