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Visualizza Versione Completa : SOLENNITÀ - Resurrexit sicut dixit, alleluia!



Colombo da Priverno
31-03-02, 11:36
http://digilander.iol.it/jaddico/images/risurrezione.jpg

Ora, invece, Cristo è risuscitato dai morti, primizia di coloro che sono morti. Poiché se a causa di un uomo venne la morte,a causa di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti. (1 Cor 11, 20-21)

"Questo è il giorno fatto dal Signore, rallegriamoci ed esultiamo in esso" (Sal 118, 24). E’ il giorno della Resurrezione di Cristo dai morti, che i Padri della Chiesa hanno esaltato con straordinarie espressioni poetiche. Oggi è sorta la luce del mondo, oggi è apparso il grande Giorno, Cristo, che inaugura "il giorno che non conosce tramonto". Siamo nel cuore della fede e della vita della Chiesa. Il Risorto apre il passaggio (transitus, lo definisce Agostino, recuperando la corretta etimologia dell’ebraico "pasqua") dalla morte alla vita, "da questo mondo al Padre". (Gv 13, 1) Di questo passaggio, ancor più straordinario della pasqua storica del popolo di Israele, beneficiano tutti i battezzati: coloro che credono in Cristo, muoiono al peccato nelle acque battesimali e risorgono a vita nuova in forza dell’azione dello Spirito Santo. La creazione stessa partecipa alla nascita dell’uomo nuovo; essa stessa attende il suo destino ultimo, che non sarà quello di una distruzione totale, ma la sua trasfigurazione.

A tutti gli amici un mondo di auguri per una santa Pasqua ricca di pace e serenità

Holuxar
19-04-20, 03:15
12 APRILE 2020: SANTA PASQUA DI RESURREZIONE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO!!!




«IL SANTO GIORNO DELLA PASQUA. MESSA»
Guéranger, L'anno liturgico - Il santo giorno della Pasqua. Messa (http://www.unavoce-ve.it/pg-pasqua-messa.htm)
Guéranger, L'anno liturgico - Il santo giorno della Pasqua. Messa (http://www.unavoce-ve.it/pg-pasqua-messa.htm)
Guéranger, L'anno liturgico - Il santo giorno della Pasqua (http://www.unavoce-ve.it/pg-pasqua.htm)
«PROPRIO DEL TEMPO
IL SANTO GIORNO DELLA PASQUA»
Guéranger, L'anno liturgico - Cenno storico sul Tempo Pasquale (http://www.unavoce-ve.it/pg-pasqua-st.htm)
Guéranger, L'anno liturgico - Cenno storico sul Tempo Pasquale (http://www.unavoce-ve.it/pg-pasqua-st.htm)
«TEMPO PASQUALE Capitolo I CENNO STORICO SUL TEMPO PASQUALE»
Guéranger, L'anno liturgico - Mistica del Tempo Pasquale (http://www.unavoce-ve.it/pg-pasqua-mist.htm)
Guéranger, L'anno liturgico - Mistica del Tempo Pasquale (http://www.unavoce-ve.it/pg-pasqua-mist.htm)
«Capitolo II MISTICA DEL TEMPO PASQUALE»
Guéranger, L'anno liturgico - Pratica del Tempo Pasquale (http://www.unavoce-ve.it/pg-pasqua-pr.htm)
Guéranger, L'anno liturgico - Pratica del Tempo Pasquale (http://www.unavoce-ve.it/pg-pasqua-pr.htm)
«Capitolo III PRATICA DEL TEMPO PASQUALE»





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«Domenica 12 aprile 2020, Domenica di Resurrezione.

“In questo giorno, che ha fatto il Signore, Solennità delle Solennità, e nostra Pasqua: Resurrezione del nostro Salvatore Gesù Cristo secondo la carne”.
O risorto mio Gesù, adoro e bacio devotamente le piaghe gloriose del vostro santissimo corpo, e per questo vi prego con tutto il mio cuore di farmi sorgere da una vita di tiepidezza ad una vita di fervore per poi passare dalla miseria di questa terra alla gloria eterna del Paradiso»
http://www.sodalitium.biz/wp-content/uploads/Seghers-R%C3%A9surrection-Louvre.jpg







«Meditazione e Comunione spirituale per la Santa Pasqua
PREGHIERA PER LA COMUNIONE SPIRITUALE DI PASQUA
Le ragazzine della Crociata Eucaristica vi augurano una buona Pasqua, e vi propongono una meditazione speciale per questo giorno e delle preghiere per la Comunione spirituale, affinché possiate unirvi di più a Gesù risorto.

Pasqua di resurrezione
MEDITAZIONE

I. — Il terzo giorno Gesù Cristo resuscitò da morte, come Egli aveva detto: Resurrexit sicut dixit! Egli risorge per sua propria virtù, non per un tocco miracoloso, né per un nuovo alito di vita, come già altri risorti per opera sua o per opera dei suoi santi. E sorge dalla tomba trionfante; il suo corpo, trafitto da tante ferite, è rivestito di splendore come nel giorno della sua trasfigurazione sul Tabor, le sue piaghe, di cui vorrà serbare le tracce in eterno, risplendono come stigmate del suo trionfo e del suo amore! Acquistate le doti dei corpi gloriosi, egli lascia il sepolcro senza romperne i sigilli, senza muovere la pietra, come più tardi entrerà nel Cenacolo a porte chiuse.

Vuole consolare la Madre, vuole rivedere i discepoli immersi nella tristezza, vuole dire una parola di conforto all’amante Maddalena. Risorge, e intanto la terra trema, e un angelo disceso dal cielo, toglie la pietra del monumento e vi siede sopra: il suo volto splende come la folgore, le sue vesti son bianche come la neve. E le guardie fuggono spaventate! Ammira i prodigi di questo giorno, terribili per i cattivi e consolanti per i buoni, come appunto saranno quelli dell’ultimo giorno: tremendi per i dannati, gloriosi per gli eletti! Soprattutto ferma lo sguardo del tuo cuore sul tuo Gesù risuscitato! Non è più il prigioniero, che viene trascinato di tribunale in tribunale dagli empi della sinagoga e del pretorio; non è più il derelitto, che con tanto tenerezza prega il Padre di allontanare l’amaro calice della sua passione; non è più il condannato a cui si lanciano insulti; non più il lebbroso coperto di piaghe, l’aspetto del quale fa fremere d’orrore; non più il freddo cadavere che una madre desolata vede togliere di croce e porre nel sepolcro! Egli è adesso libero, pieno di giubilo e di trionfo, raggiante di vivida luce ed immortale! Esulta a tale vista e canta con David: “Signore tu hai spezzato i miei lacci, io ti offrirò un sacrificio di eterna lode!” — “Tu non hai dimenticato il tuo giusto nella tomba, non hai voluto che conoscesse la corruzione” — dì coll’Apostolo : “O morte, dov’è dunque la tua vittoria ?” — “Il Cristo risuscitato non muore più, la morte su Lui non ha più nessun impero, perché quello che vive, vive a Dio!”

Unisciti agli angeli, che certo intorno a Gesù risorto avranno ripetuto il canto di Bethleem: “Gloria a Dio nel più alto dei cieli, e pace sulla terra agli uomini di buona volontà”. Ringrazia l’Eterno di aver oggi glorificato il Figlio suo, e ripeti col Profeta, più volte: “Ecco il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci e abbiamo il cuore pieno di letizia!”

II. – Considera che il mistero della Resurrezione contiene un altissimo insegnamento: la gloria e la gioia immensa di essa sono state acquistate a prezzo delle più grandi sofferenze, come più tardi dirà lo stesso Gesù ai discepoli di Emmaus, e in essi a tutti coloro che si miravigliano della sua passione: “E non era necessario che il Cristo patisse e così entrasse nella sua gloria?” Ed ecco perché risorgendo, Egli conserva le cicatrici gloriose delle sue piaghe sacrosante nelle mani e nei piedi; ecco perchè il suo costato è ancora aperto, e manda dalla ferita un effluvio di luce: sono questi i segni della sua vittoria, e per essi Egli vuole insegnare agli uomini la necessità delle sofferenze e delle prove per giungere alla gloria del cielo! Egli ha salito il Calvario, e tutti dobbiamo percorrere la sua via, se vogliamo giungere allo stesso termine: i soldati devono battere il sentiero del loro condottiero, ed un’anima cristiana non può sperare di giungere alla gloria incorruttibile e all’eterna felicità promessa dal Signore, per la strada, ahimé troppo battuta, delle gioie e dei piaceri mondani. Gesù non ha percorso questa via, dicono le stigmate della sua passione! Ed infatti, la via che conduce alla gloria dell’eternità è l’aspro cammino ancora seminato delle sue orme sanguinose; e solo la croce che Egli ha portato, la croce, su cui è morto, apre le porte del cielo, inesorabilmente chiuse alle anime vili e molli, che rifiutano ogni combattimento!

Guarda le piaghe del tuo Gesù risorto, adorale riverente, e promettiGli di imprimerle “sul tuo cuore e sulle tue carni” quale distintivo della tua fedeltà di discepolo e di figlio amante; ricordando sempre che la divisa di ogni anima cristiana dev’essere questa: “rassegnarsi a soffrire con amore, per vivere eternamente!”. Ascolta poi con riverenza la voce eloquente che da queste piaghe, ora gloriose, proviene e vuole giungere al tuo cuore: esse ti dicono di non dimenticare mai a quale prezzo di sangue venne redenta la tua anima, esse si offrono a te, quale mezzo per ottenere pace, perdono e misericordia presso l’Eterno Padre offeso dalle tue colpe; esse ti chiedono un ricambio di amore e ti invitano a cercare in loro un rifugio, quando infuria la tempesta, quando l’inferno ti fa guerra, quando le passioni ti agitano: in esse troverai un asilo sicuro, in esse imparerai a conoscere l’amore di Gesù per te, in esse il tuo cuore sarà trasformato nel suo! Le mani trafitte e gloriose del Redentore ti daranno forza per combattere per la sua gloria, come Egli combatté per la tua salvezza; i suoi piedi feriti tracceranno per te la via sanguinosa ma sicura che conduce al premio eterno; il suo costato aperto ti darà tutto l’amore del suo cuore, affinché tu sappia riamarlo! E finalmente volgi un pensiero al tabernacolo: Gesù trionfante è in cielo e a te non è dato contemplarlo risorto; ma con fede viva adorarlo sull’altare e rallegrati, poiché Egli viene a te nel Sacramento, e dalle piaghe si diffondono in te altrettante sorgenti di grazia, di luce, di spirituale dolcezza.

III. – Considera che la Resurrezione di Gesù è pure principio ed immagine della nostra giustificazione. Resurrexit propter justificationem nostram! Noi pure dobbiamo spiritualmente risorgere: il peccato è la morte: il peccato è il sepolcro dove la nostra anima prigioniera dorme di un sonno funesto. Il nemico della salute tenta ogni mezzo perché essa non risorga più, ma la voce di Dio penetra fin nella tomba e ci grida: “Lèvati, Lèvati, tu che dormi, togliti fuori dai morti e Cristo ti illuminerà!” Ed alla prima chiamata di questa voce, bisogna subito rispondere, uscendo dal peccato, poiché essa potrebbe tacere per sempre ed allora il nostro sonno sarebbe un’eterna morte! Ma come uscire, come rompere le bende che ci avvolgono? Come sollevare la pietra che ci copre, cioè le vecchie abitudini, la viltà vergognosa della nostra volontà indebolita dal consenso prestato alla colpa?

Abbiamo in nostro aiuto un modello, a nostro conforto una dolce, solenne promessa. La nuova vita di Gesù è l’esemplare sul quale dobbiamo conformare la vita nostra, se vogliamo tenerci lontani dalla colpa e vincere i nostri nemici!

Gesù viene cercato nella tomba dov’era stato deposto: non c’è più. Non est hic: surrexit.

E così l’anima, risorta alla nuova vita spirituale, non deve più trovarsi nelle antiche occasioni di peccato, ma lontana da esse, in luoghi più tranquilli, più salutari, più sicuri dove ella possa camminare con passo fermo verso la mèta.

Il corpo di Gesù risorto non è più soggetto né alla morte né al dolore; penetra ovunque senza resistenza, con la forza misteriosa; percorre ogni distanza colla velocità del pensiero; è focolare di luce eterna che eclissa il sole e fa impallidire gli astri del firmamento. E così l’anima risorta a vita nuova deve divenire immortale, impassabile, sottile, agile, luminosa: guidata infatti dalla prudenza cristiana, sempre cauta, essa fugge ogni pericolo, prevenendo così quelle terribili colpe che spengono la vita della grazia e generano la morte spirituale; sa resistere alle attrattive mondane, che poco prima l’avevano vinta; attraversa coraggiosa quegli ostacoli, che una volta spaventavano la sua vita; capisce di avere sprecato il suo tempo dietro alle creature, e vuol recuperarlo; quindi si volge tutta premurosa verso Dio, e per giungere con maggiore velocità e sicurezza alla mèta, tutta si abbandona all’ispirazione dello Spirito Santo . E non la si riconosce più, tanto è cambiata: orgoglio, egoismo, collera, leggerezza, dissipazione, freddezza spirituale, tutte queste miserie sono diventate umiltà, carità, dolcezza, gravità, mortificazione, fervore; la sua vita, prima sterile, è ora feconda di opere sante, procede sicura, circondata di fulgida luce: surrexit vere: essa è veramente risolta, con Gesù Cristo “il quale non muore più e vive a Dio!”

Fa che sia tale la tua resurrezione, e ti conforti nel sacrificio e nella lotta la divina promessa, che non può fallire; Gesù Cristo è risorto per te; la divina virtù della sua umanità glorificata radunerà un giorno le tue ceneri disperse, e farà rivivere di un’eterna incorruttibilità la tua carne, prima disciolta dalla morte! Ma adesso questa stessa divina virtù vuole agire sulla tua anima, farla passare dal peccato alla giustizia, e darle la forza di camminare a gran passi “in una santa novità di vita!” – Abbandonati fra le braccia del tuo divino Maestro, oggi glorioso, e per i meriti della sua Resurrezione chiediGli di rinnovare la tua anima, affinché, penetrata della sua luce, vinta la carne ribelle, agile al bene, e interamente immersa all’opera della sua perfezione, essa non viva più che per Lui, come Egli più non vive che per il Padre suo!



PREGHIERA PER LA COMUNIONE SPIRITUALE DI PASQUA

Mi affretto, o mio dolce Gesù, a rispondere al tuo invito; vorrei correre alla tua mensa divina a cibarmi del tuo pane immortale per conseguire l’eterna vita! Dal santo tabernacolo Tu ci chiami con voce d’amore: Venite ad me omnes, qui laboratis et onerati estis, et ego reficiam vos (Matteo XI, 28). Ed il tuo dolce invito conforta il misero peccatore! Io pure, commosso dinanzi alla tua immensa carità, e riconoscendomi indegno di partecipare al convito degli angeli rispondo questa mattina alla tua voce e vengo a te! Ti contemplo e Ti adoro nella tua gloriosa Resurrezione, e Ti benedico per aver rotto le catene della mia dura schiavitù. Ti vedo risorto, immortale, raggiante di luce divina, ma non temo perché so che il tuo cuore non è cambiato, conosco la forza e la fedeltà del tuo amore!

So che sei infinitamente Buono, che consoli i peccatori contriti, come mi ricorda il perdono degli apostoli che ti abbandonarono, e di Pietro che ti rinnegò tre volte! Vengo dunque a Te, o mio Gesù, con fiducia e con gioia: mi unisco alle pie donne, mi unisco alla Maddalena che tanto sapesti ricompensare del suo amore, e supplico quelle anime ferventi a supplire alla mia freddezza, col fuoco del loro santo amore! E Tu, o mio Gesù, abbi misericordia di me, concedi la grazia di purificare il mio cuore da ogni mia colpa, perché io possa celebrare la tua Pasqua, e risorgere ad una nuova vita, veramente virtuosa e santa! Vieni in me con la tua Grazia poiché ora non posso cibarmi dell’Agnello Pasquale, anche se lo desidererei tanto!

Accresci nel mio cuore la fede, la speranza, la carità, l’umiltà, la pazienza, l’obbedienza, la devozione e la riverenza verso l’augustissimo Sacramento dell’altare. Fai che io risorga con Te, e più non brami né cerchi alcuna cosa terrena, ma solo sospiri i beni celesti ed eterni. Nella speranza della futura resurrezione, fammi trovare la forza di combattere e di vincere le tue battaglie, mentre sempre terrò fisso lo sguardo su quella croce dove spirasti per amor mio! Sia per me questa santa Pasqua la vera resurrezione dalla colpa alla virtù, perché mi sia dato un giorno di lodarti in eterno con tutti i risorti nella celeste Gerusalemme!



RINGRAZIAMENTO:

Ti lodo, Ti benedico e Ti ringrazio glorioso mio Redentore, e con profonda umiltà Ti adoro, qui presente, nel mio povero cuore. Ad ogni palpito, ad ogni respiro, vorrei oggi ripetere cogli angeli: alleluia, alleluia!

Tu sei grande, o mio Signore, e degno di ogni lode: sei buono infinitamente ed infinitamente amabile, ed io oggi Ti contemplo confuso, in tutta la tua luce, in tutta la tua bellezza, in tutta la tua gloria! Sul tuo capo non vedo più spine, ma una corona di fulgido candore; dalla sacra piaga del tuo costato, là dove la lancia crudele recò l’orribile colpo, esce un fiume più vivo del sole; e le ferite delle tue mani e dei tuoi piedi risplendono più che fulgidissime stelle. Tuttavia la tua sacra persona sfavilla di candore e di chiarezza; ed io prostrato dinanzi a Te ti adoro, o diletto dell’anima mia e non so trovare parole per ringraziarti di esserti fatto mio cibo! Tu, o Vergine Maria che per prima godesti le glorie della resurrezione, loda, ringrazia, benedici per me il tuo Gesù!

E Tu, mio buon Gesù, sole vivo, che riscaldi e ravvivi ogni cosa creata: Tu che sorgendo da morte e vincendo le tenebre del peccato facesti risplendere alle nostre anime la speranza della vita eterna, fa che, risorto da morte, vinti gli inganni dei miei nemici, possa cominciare una nuova vita nella tua carità! O mio Gesù, Tu volesti morire per amor nostro su una croce; e il terzo giorno gloriosamente risorgesti, perché anche noi, nelle lacrime amare del nostro esilio, trovassimo un conforto nella speranza delle nostre croci!

Tu fosti tradito, percosso, flagellato, crocifisso per la nostra salute e poi risorgesti perché anche noi un giorno potessimo risorgere con Te; deh! Fa che io viva, secondo i tuoi insegnamenti, affinché nell’ultimo giorno, quando a tutti sarà manifesta la tua gloria, io ne possa parteciparne cogli eletti in eterno!



Preghiera a Gesù Risorto

Tu non vuoi più che io pianga, o mio Gesù; e la tua umanità glorificata si leva a me dinanzi come il sole di un nuovo mondo, ed invita anche me a partecipare alla gioia del cielo e della terra: “Quegli che io amo era morto, ed ora è risuscitato. Rallegriamoci: Alleluia!”

Mio divin Salvatore! Quanto mi rallegro nel vederti così bello e trionfante dopo i giorni dolorosi della tua passione! Come il valoroso soldato che ritorna dal combattimento, coperto di gloriose ferite, Tu conservi le cicatrici delle tue piaghe, ma esse rendono ancora più splendida la tua sovrumana bellezza, e se così ti mostrerai al divino tuo Padre, rapirai il suo cuore, ed otterrai per Te tutte le glorie, per noi tutte le grazie.

Quanto mi rallegra la gioia dei tuoi angeli, quella della Madre tua, e dei tuoi discepoli, quella delle anime prigioniere, alle quali la tua Resurrezione annuncia oggi l’eterno riscatto: e anch’io canto insieme col cielo e colla terra l’inno dell’amore e della riconoscenza: Alleluia!

Quanto mi sento felice della vittoria da Te riportata su tutti i tuoi nemici! Essi credevano di avere annientato la tua dottrina, la tua legge, le tue opere, la tua missione condannandoti ad una morte infame, chiudendo, quasi a sfida insolente, l’ingresso del tuo sepolcro con una grossa pietra. E invece Tu da loro crocifisso, risorgi e tutto rivive con Te: la verità della fede risplende nella tua carne gloriosa e diventa immutabile come l’eternità; vincitore della morte,

Tu ti mostri veramente il Figlio di Dio, venuto in terra per la nostra salute!

Quanto mi consolano, o mio Gesù, le sante promesse da Te fatte alla mia anima peccatrice!

Tu mi offri la vita colla virtù della tua resurrezione, e vuoi darmi l’immortalità: e io a Te chiedo la grazia della perseveranza nel bene, affinché possa fuggire il peccato e confermarmi nel santo amore di Dio, mia vita nel tempo, mentre aspetto l’eternità del cielo! E mi confortano pure le speranze che la tua Resurrezione lascia alla mia carne inferma: essa muore tutti giorni, ma la morte perde per essa il suo terrore, perché io so che Tu sei risorto “Come primizia di quelli che dormono nella polvere della tomba” e so pure che un giorno la chiamerai a parte della tua gloria.

Grazie, o mio Gesù, grazie delle gioie e delle consolazioni che mi offri nel mistero di questo giorno. Vorrei attestarti la mia riconoscenza amandoti sempre di più, ma deboli sono le mie forze; accresci Tu il mio amore, come oggi si è fortificata la mia fede e confermata la mia speranza! Da mihi fidei, spei et charitas augmentum.

Cinque Pater, Ave, Gloria».







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«Domenica di Pasqua
Hac die quam fecit Dóminus, Solémnitas solemnitátum et Pascha nostrum: Resurréctio Salvatóris nostri Jesu Christi secúndum carnem
PROPRIUM MISSAE
Statio ad sanctam Mariam Majorem

INTROITUS
Ps. 1.38; 1:18; 1.5-6.- Resurréxi, et adhuc tecum sum, allelúja: posuísti super me manum tuam, allelúja: mirábilis facta est sciéntia tua, allelúja, allelúja. ~~ Ps 1:1-2.- Dómine, probásti me et cognovísti me: tu cognovísti sessiónem meam et resurrectiónem meam. ~~ Glória ~~ Resurréxi, et adhuc tecum sum, allelúja: posuísti super me manum tuam, allelúja: mirábilis facta est sciéntia tua, allelúja, allelúja.

Ps. 1.38; 1:18; 1.5-6.- Son risorto e sono ancora con te, alleluia: ponesti la tua mano su di me, alleluia: mirabile si è dimostrata la tua scienza, alleluia, alleluia. . ~~ Ps 1:1-2.- O Signore, tu mi provi e mi conosci: conosci il mio riposo e il mio sorgere ~~ Gloria ~~ Son risorto e sono ancora con te, alleluia: ponesti la tua mano su di me, alleluia: mirabile si è dimostrata la tua scienza, alleluia, alleluia.

Gloria

ORATIO
Orémus.
Deus, qui hodiérna die per Unigénitum tuum æternitátis nobis áditum, devícta morte, reserásti: vota nostra, quæ præveniéndo aspíras, étiam adjuvándo proséquere. Per eundem Dominum nostrum Jesum Christum filium tuum, qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
O Dio, che in questo giorno, per mezzo del tuo Figlio Unigenito, vinta la morte, riapristi a noi le porte dell’eternità, accompagna i nostri voti aiutandoci, Tu che li ispiri prevenendoli. Per il medesimo nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Léctio Epístolæ beáti Pauli Apóstoli ad Corinthios.
1 Cor 5:7-8
Fratres: Expurgáte vetus ferméntum, ut sitis nova conspérsio, sicut estis ázymi. Etenim Pascha nostrum immolátus est Christus. Itaque epulémur: non in ferménto véteri, neque in ferménto malítiae et nequitiæ: sed in ázymis sinceritátis et veritátis.

Fratelli: Purificatevi dal vecchio lievito per essere nuova pasta, come già siete degli azzimi. Infatti, Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato. Banchettiamo dunque: non col vecchio lievito, né col lievito della malizia e della perversità, ma cogli azzimi della purezza e della verità.

ALLELUIA
Allelúja, allelúja.
Ps. 117:24; 117:1
Hæc dies, quam fecit Dóminus: exsultémus et lætémur in ea.
V. Confitémini Dómino, quóniam bonus: quóniam in saeculum misericórdia ejus. Allelúja, allelúja.
1: Cor 5:7
Pascha nostrum immolátus est Christus.

Alleluia, alleluia
Questo è il giorno che fece il Signore: esultiamo e rallegriamoci in esso.
V. Lodate il Signore, poiché è buono: eterna è la sua misericordia. Alleluia, alleluia.
V. Il Cristo, Pasqua nostra, è stato immolato.

SEQUENTIA
Víctimæ pascháli laudes ímmolent Christiáni.
Agnus rédemit oves: Christus ínnocens Patri reconciliávit peccatóres.
Mors et vita duéllo conflixére mirándo: dux vitæ mórtuus regnat vivus.
Dic nobis, María, quid vidísti in via?
Sepúlcrum Christi vivéntis et glóriam vidi resurgéntis.
Angélicos testes, sudárium et vestes.
Surréxit Christus, spes mea: præcédet vos in Galilaeam.
Scimus Christum surrexísse a mórtuis vere: tu nobis, victor Rex, miserére. Amen. Allelúja.

Alla Vittima pasquale, lodi offrano i Cristiani.
L’Agnello ha redento le pecore: Cristo innocente, al Padre ha riconciliato i peccatori.
La morte e la vita si scontrarono in mirabile duello: il Duce della vita, già morto, regna vivo.
Dicci, o Maria, che vedesti per via?
Vidi il sepolcro del Cristo vivente: e la gloria del Risorgente.
I testimoni angelici, il sudario e i lini.
È risorto il Cristo, mia speranza: vi precede in Galilea.
Noi sappiamo che il Cristo è veramente risorto da morte: o Tu, Re vittorioso, abbi pietà di noi. Amen. Alleluia.

EVANGELIUM
Sequéntia ✠ sancti Evangélii secúndum Marcum.
Marc 16:1-7.
In illo témpore: María Magdaléne et María Jacóbi et Salóme emérunt arómata, ut veniéntes úngerent Jesum. Et valde mane una sabbatórum, veniunt ad monuméntum, orto jam sole. Et dicébant ad ínvicem: Quis revólvet nobis lápidem ab óstio monuménti? Et respiciéntes vidérunt revolútum lápidem. Erat quippe magnus valde. Et introëúntes in monuméntum vidérunt júvenem sedéntem in dextris, coopértum stola cándida, et obstupuérunt. Qui dicit illis: Nolíte expavéscere: Jesum quǽritis Nazarénum, crucifíxum: surréxit, non est hic, ecce locus, ubi posuérunt eum. Sed ite, dícite discípulis ejus et Petro, quia præcédit vos in Galilǽam: ibi eum vidébitis, sicut dixit vobis.

In quel tempo: Maria Maddalena, Maria di Giacomo, e Salome, comperarono degli aromi per andare ad ungere Gesù. E di buon mattino, il primo giorno dopo il sabato, arrivarono al sepolcro, che il sole era già sorto. Ora, dicevano tra loro: Chi mai ci sposterà la pietra dall'ingresso del sepolcro? E guardando, videro che la pietra era stata spostata: ed era molto grande. Entrate nel sepolcro, videro un giovane seduto sul lato destro, rivestito di candida veste, e sbalordirono. Egli disse loro: Non vi spaventate, voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso: è risorto, non è qui: ecco il luogo dove lo avevano posto. Ma andate, e dite ai suoi discepoli, e a Pietro, che egli vi precede in Galilea: là lo vedrete, come vi disse.

Credo

OFFERTORIUM
Ps. 75:9-10.
Terra trémuit, et quiévit, dum resúrgeret in judício Deus, allelúja.

La terra tremò e ristette, quando sorse Dio a fare giustizia, alleluia.

SECRETA
Súscipe, quaesumus, Dómine, preces pópuli tui cum oblatiónibus hostiárum: ut, Paschálibus initiáta mystériis, ad æternitátis nobis medélam, te operánte, profíciant. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

O Signore, Ti supplichiamo, accogli le preghiere del popolo tuo, in uno con l’offerta di questi doni, affinché i medesimi, consacrati dai misteri pasquali, ci servano, per opera tua, di rimedio per l’eternità. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

PRÆFATIO PASCHALIS
Vere dignum et justum est, æquum et salutáre: Te quidem, Dómine, omni témpore, sed in hac potíssimum die gloriósius prædicáre, cum Pascha nostrum immolátus est Christus. Ipse enim verus est Agnus, qui ábstulit peccáta mundi. Qui mortem nostram moriéndo destrúxit et vitam resurgéndo reparávit. Et ídeo cum Angelis et Archángelis, cum Thronis et Dominatiónibus cumque omni milítia coeléstis exércitus hymnum glóriæ tuæ cánimus, sine fine dicéntes

È veramente degno e giusto, conveniente e salutare: Che Te, o Signore, esaltiamo in ogni tempo, ma ancor più gloriosamente in questo giorno in cui, nostro Agnello pasquale, si è immolato il Cristo. Egli infatti è il vero Agnello, che tolse i peccati del mondo. Che morendo distrusse la nostra morte, e risorgendo ristabilì la vita. E perciò con gli Angeli e gli Arcangeli, con i Troni e le Dominazioni, e con tutta la milizia dell’esercito celeste, cantiamo l’inno della tua gloria, dicendo senza fine

INFRA ACTIONEM
Communicántes, et diem sacratíssimum celebrántes Resurrectiónis Dómini nostri Jesu Christi secúndum carnem: sed et memóriam venerántes, in primis gloriósæ semper Vírginis Maríæ, Genetrícis eiúsdem Dei et Dómini nostri Jesu Christi: sed et beati Joseph, eiusdem Virginis Sponsi, et beatórum Apostolórum ac Mártyrum tuórum, Petri et Pauli, Andréæ, Jacóbi, Joánnis, Thomæ, Jacóbi, Philíppi, Bartholomaei, Matthaei, Simónis et Thaddaei: Lini, Cleti, Cleméntis, Xysti, Cornélii, Cypriáni, Lauréntii, Chrysógoni, Joánnis et Pauli, Cosmæ et Damiáni: et ómnium Sanctórum tuórum; quorum méritis precibúsque concédas, ut in ómnibus protectiónis tuæ muniámur auxílio. Per eúndem Christum, Dóminum nostrum. Amen.

Uniti in comunione celebriamo il giorno santissimo ella resurrezione secondo la carne di nostro Signore Gesù Cristo: di più veneriamo la memoria, anzitutto della gloriosa sempre Vergine Maria, Madre del medesimo Dio e Signore nostro Gesù Cristo: e poi del beato Giuseppe Sposo della stessa Vergine, e di quella dei tuoi beati Apostoli e Martiri: Pietro e Paolo, Andrea, Giacomo, Giovanni, Tommaso, Giacomo, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Simone e Taddeo, Lino, Cleto, Clemente, Sisto, Cornelio, Cipriano, Lorenzo, Crisogono, Giovanni e Paolo, Cosma e Damiano, e di tutti i tuoi Santi; per i meriti e per le preghiere dei quali concedi che in ogni cosa siamo assistiti dall'aiuto della tua protezione. Per il medesimo Cristo nostro Signore. Amen.

Hanc igitur oblatiónem servitutis nostræ, sed et cunctae famíliæ tuæ, quam tibi offérimus pro his quoque, quos regeneráre dignatus es ex aqua et Spíritu Sancto, tríbuens eis remissionem omnium peccatórum, quaesumus, Dómine, ut placátus accípias: diésque nostros in tua pace dispónas, atque ab ætérna damnatióne nos éripi, et in electórum tuórum iúbeas grege numerári. Per Christum, Dóminum nostrum. Amen.

Ti preghiamo, dunque, o Signore, di accettare placato questa offerta di noi tuoi servi e di tutta la tua famiglia che a Te rivolgiamo per coloro che Ti sei degnato di rigenerare con l’acqua e con lo Spirito Santo, concedendo loro la remissione di tutti i peccati;fa che i nostri giorni scorrano nella tua pace e che noi veniamo liberati dall’eterna dannazione e annoverati nel gregge dei tuoi eletti. Per Cristo nostro Signore. Amen.

COMMUNIO
1 Cor 5:7-8
Pascha nostrum immolátus est Christus, allelúja: itaque epulémur in ázymis sinceritátis et veritátis, allelúja, allelúja, allelúja.

Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato, alleluia: banchettiamo dunque con gli azzimi della purezza e della verità, alleluia, alleluia, alleluia.

POSTCOMMUNIO
Orémus.
Spíritum nobis, Dómine, tuæ caritátis infúnde: ut, quos sacraméntis paschálibus satiásti, tua fácias pietáte concordes. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate eiusdem Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
Infondi in noi, o Signore, lo Spirito della tua carità: affinché coloro che saziasti coi sacramenti pasquali, li renda unanimi con la tua pietà. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con il medesimo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen».

« Alleluia, alleluia
Questo è il giorno che fece il Signore: esultiamo e rallegriamoci in esso.
V. Lodate il Signore, poiché è buono: eterna è la sua misericordia. Alleluia, alleluia.
V. Il Cristo, Pasqua nostra, è stato immolato».




“Resurréxit, sicut dixit, allelúia. Santa Pasqua di Risurrezione a tutti, da RadioSpada.org”
“12 APRILE 2020: PASQUA DI RESURREZIONE”



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“È veramente risorto!

https://it.wikipedia.org/wiki/Resurrezione_(Mantegna)#/media/File:Mantegna,_Andrea_-_La_R%C3%A9surrection_-_1457-1459.jpg

{Resurrezione, A. Mantegna, 1457-1459}”

"Le Sue Piaghe gloriose. Santa Pasqua!"

"Le Piaghe che erano dolorose nella via della morte il Venerdì Santo sono gloriose nell'uscita del sepolcro a Pasqua. Il Figlio Risorto le mostra nella Gloria e quelle Piaghe, ora splendenti, salveranno il mondo.
(Raffaello, La disputa del Sacramento - Il Figlio mostra le Piaghe al Padre, Stanza della Segnatura, Palazzi Vaticani, Roma)
1) goo.gl/JzqAcz
2) goo.gl/dWdYb7
3) goo.gl/yA7Yh2
4) goo.gl/CPMR5t "





"REGINA CAELI LAETARE

Regina caeli laetare, Alleluia,
Quia quem meruisti portare, Alleluia,
Resurrexit sicut dixit, Alleluia.
Ora pro nobis Deum. Alleluia."







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RESURREXIT SICUT DIXIT, ALLELUJA!!!
CHRISTUS VINCIT, CHRISTUS REGNAT, CHRISTUS IMPERAT!!!
Luca, SURSUM CORDA – HABEMUS AD DOMINUM!!!