yurj
01-04-02, 13:06
Sia chiaro che lo pensiamo per il bene degli Israeliani, che devono cominciare a porsi il problema della democrazia al loro interno.
Non sono d'accordo con il boicottaggio al 100%, lo preferisco contro chi e' direttamente o indirettamente coinvolto nella guerra. Gli Israeliani non si rendono ancora conto che molta della loro economia dipende dai finanziamenti militari, spesso di natura estera. La macchina non si ferma solo per volonta' del Governo, ma ci vuole anche un cambio di direzione nell'economia.
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BOICOTTA ISRAELE
POSSIAMO FARE POCO, POCHISSIMO:
MA QUEL POCO, POCHISSIMO FACCIAMOLO SUBITO
In queste ultime ore stiamo assistendo alla totale ri-occupazione militare da parte dell'esercito israeliano dei Territori palestinesi ed al tentativo di annientare un popolo: sequestri di persona ed omicidi mirati, bombardamenti di case civili e di tutte le infrastrutture e dei mezzi di comunicazione.
Protestiamo, facciamo ci sentire, inviamo messaggi, boicottiamo il regime israeliano !
Esponete la Kefia ai vostri balconi
per dimostrare di non essere complici del massacro, contro l'inerzia dei governi e se l'idea vi piace riportatela ai vostri contatti, sarebbe bello migliaia di balconi in tutte le città di
Italia con le Kefia esposte.
In Palestina stanno venendo calpestati i diritti fondamentali di un popolo violando ogni legge internazionale e la Quarta Convenzione di Ginevra. Non è una guerra tra due Stati, ma è lo sterminio programmato di un popolo da parte di un esercito attivato dalla politica razzista di Sharon e le pratiche illegali dello Stato d'Israele che nel contesto della guerra globale permanente per la lotta al terrorismo legittima l'uso della forza attuata con ogni mezzo.
Demolizioni e bombardamenti di case civili (proibiti dalla Convenzione di Ginevra) sono solo una delle metodiche sposate da Israele per impoverire la Popolazione Palestinese e rendere l'accerchiamento dei Territori più pressante.
Insediamenti illegali vengono costruiti nei Territori o li circondano, il più delle volte sono ancora disabitati in attesa di futuri coloni, in altri casi gli israeliani vivono in fortezze circondati dall'esercito, qui si coltiva e i prodotti delle colonie vengono esportati. Anche questa è una pratica che viola le leggi internazionali secondo le quali Israele non può costruire colonie nei Territori tantomeno trarre profitto da ciò.
Le colonie impoveriscono le zone Palestinesi limitrofe, impadronendosi delle risorse idriche e limitando la mobilità della popolazione. In particolare questo avviene tramite blocchi stradali (Check-point) e con la costruzione di modernissime bypass-roads che "tagliano" i Territori. Le bypass-roads collegano le colonie e sono percorribili solamente dagli Israeliani che così legittimano la distruzione programmata di abitazioni palestinesi e l'aumento della presenza militare nei territori che impongono coprifuoco e limitano la libertà di circolazione del popolo palestinese. Tutto questo richiama tristemente alla memoria il regime d'Apartheid che in Sudafrica è stato faticosamente sconfitto.
Gli organismi internazionali sono colpevoli con il loro silenzio di fronte al massacro del popolo Palestinese che sta resistendo richiamandosi alle risoluzioni internazionali dell'ONU stessa.
Per questo ci appelliamo alla società civile per rompere l'isolamento del popolo Palestinese per elaborare una via d'uscita dall'occupazione e dalla spirale di violenza.
A QUALE ALTRO POPOLO VIENE PERMESSO DI STERMINARNE UN ALTRO SE NON AD ISRAELE ?
Attiviamo una campagna d'isolamento economico e politico all'attuale politica del governo Israeliano.
BOICOTTIAMO I PRODOTTI ISRAELIANI!
DISOBBEDIAMO ALL'OCCUPAZIONE!
DISOBBEDIAMO ALL'APARTHEID!
PALESTINA LIBERA ORA!
PRODOTTI DA BOICOTTARE:
AGRUMI JAFFA (i pompelmi sono uno dei prodotti israeliani più diffusi in Italia)
Tra i prodotti provenienti dagli insediamenti israeliani vi segnaliamo:
AHAVA (Dead Sea Laboratories) (prodotti cosmetici e dermatologici)
Distributore italiano: P.M. Chemicals S.R.L./Milano i sali da bagno (Cristalli di Sali da Bagno del Mar Morto)
I prodotti AHAVA sono talvolta venduti nelle erboristerie e nelle farmacie.
Barkan Wine Cellars Ltd (vini venduti con l'etichetta Reserved, Barkan e Village)
I Pretzels della Beigel & Beigel bakery (le ciambelline salate, biscotti saporiti e crackers)
Golan Heights Winery (vini venduti con l'etichetta Yarden, Gamla e Golan) GAJA DISTRIBUZIONE, Via Torino 36/B - 12050 Barbaresco (CN)
HALVA Dolci di sesamo in barra da 100 grammi, Kosher Produced by Achva
Jordan Plains dates (le principali varietà di datteri che crescono nella Valle del Giordano degli insediamenti israeliani sono Medjoul e Deglet Nour) Esportato da Israele da Agrexco. Solitamente si trova nei negozi di frutta o sulle bancarelle di frutta e verdura dei mercati. Esportato da Israel da Hadiklaim Date Growers' Cooperative Ltd. (commercializzato da Almog Trades Ltd.) http://www.hadiklaim.com
Soda-Club Ltd. (sistemi per carbonare e sciroppi per la preparazione di soda e soft drinks)
Inoltre è in atto una campagna internazionale di boicottaggio contro la Caterpillar Company, azienda USA con sede a Peoria, Illinois.
Le azioni contro la CATERPILLAR vogliono condannare l'uso illegale dei bulldozers forniti a basso costo allo Stato d'Israele per la devastazione dei Territori Palestinesi. Ricordiamo che CATERPILLAR in Italia commercializza oltre ai suoi bulldozers, con il suo logo CAT, anche scarpe ed abbigliamento.
VI INVITIAMO A SEGNALARE TUTTI I PRODOTTI, LE AZIENDE CHE ABBIANO CONNESSIONI CON GLI INSEDIAMENTI ISRAELIANI E LA POLITICA DI ANNIENTAMENTO E DISTRUZIONE DEL POPOLO PALESTINESE DA PARTE DEL GOVERNO DI SHARON.
yabasta@sherwood.it
Per ulteriori informazioni sulla campagna di boicottaggio, in internet: http://www.yabasta.it
disobbedienti del nord-est
Non sono d'accordo con il boicottaggio al 100%, lo preferisco contro chi e' direttamente o indirettamente coinvolto nella guerra. Gli Israeliani non si rendono ancora conto che molta della loro economia dipende dai finanziamenti militari, spesso di natura estera. La macchina non si ferma solo per volonta' del Governo, ma ci vuole anche un cambio di direzione nell'economia.
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BOICOTTA ISRAELE
POSSIAMO FARE POCO, POCHISSIMO:
MA QUEL POCO, POCHISSIMO FACCIAMOLO SUBITO
In queste ultime ore stiamo assistendo alla totale ri-occupazione militare da parte dell'esercito israeliano dei Territori palestinesi ed al tentativo di annientare un popolo: sequestri di persona ed omicidi mirati, bombardamenti di case civili e di tutte le infrastrutture e dei mezzi di comunicazione.
Protestiamo, facciamo ci sentire, inviamo messaggi, boicottiamo il regime israeliano !
Esponete la Kefia ai vostri balconi
per dimostrare di non essere complici del massacro, contro l'inerzia dei governi e se l'idea vi piace riportatela ai vostri contatti, sarebbe bello migliaia di balconi in tutte le città di
Italia con le Kefia esposte.
In Palestina stanno venendo calpestati i diritti fondamentali di un popolo violando ogni legge internazionale e la Quarta Convenzione di Ginevra. Non è una guerra tra due Stati, ma è lo sterminio programmato di un popolo da parte di un esercito attivato dalla politica razzista di Sharon e le pratiche illegali dello Stato d'Israele che nel contesto della guerra globale permanente per la lotta al terrorismo legittima l'uso della forza attuata con ogni mezzo.
Demolizioni e bombardamenti di case civili (proibiti dalla Convenzione di Ginevra) sono solo una delle metodiche sposate da Israele per impoverire la Popolazione Palestinese e rendere l'accerchiamento dei Territori più pressante.
Insediamenti illegali vengono costruiti nei Territori o li circondano, il più delle volte sono ancora disabitati in attesa di futuri coloni, in altri casi gli israeliani vivono in fortezze circondati dall'esercito, qui si coltiva e i prodotti delle colonie vengono esportati. Anche questa è una pratica che viola le leggi internazionali secondo le quali Israele non può costruire colonie nei Territori tantomeno trarre profitto da ciò.
Le colonie impoveriscono le zone Palestinesi limitrofe, impadronendosi delle risorse idriche e limitando la mobilità della popolazione. In particolare questo avviene tramite blocchi stradali (Check-point) e con la costruzione di modernissime bypass-roads che "tagliano" i Territori. Le bypass-roads collegano le colonie e sono percorribili solamente dagli Israeliani che così legittimano la distruzione programmata di abitazioni palestinesi e l'aumento della presenza militare nei territori che impongono coprifuoco e limitano la libertà di circolazione del popolo palestinese. Tutto questo richiama tristemente alla memoria il regime d'Apartheid che in Sudafrica è stato faticosamente sconfitto.
Gli organismi internazionali sono colpevoli con il loro silenzio di fronte al massacro del popolo Palestinese che sta resistendo richiamandosi alle risoluzioni internazionali dell'ONU stessa.
Per questo ci appelliamo alla società civile per rompere l'isolamento del popolo Palestinese per elaborare una via d'uscita dall'occupazione e dalla spirale di violenza.
A QUALE ALTRO POPOLO VIENE PERMESSO DI STERMINARNE UN ALTRO SE NON AD ISRAELE ?
Attiviamo una campagna d'isolamento economico e politico all'attuale politica del governo Israeliano.
BOICOTTIAMO I PRODOTTI ISRAELIANI!
DISOBBEDIAMO ALL'OCCUPAZIONE!
DISOBBEDIAMO ALL'APARTHEID!
PALESTINA LIBERA ORA!
PRODOTTI DA BOICOTTARE:
AGRUMI JAFFA (i pompelmi sono uno dei prodotti israeliani più diffusi in Italia)
Tra i prodotti provenienti dagli insediamenti israeliani vi segnaliamo:
AHAVA (Dead Sea Laboratories) (prodotti cosmetici e dermatologici)
Distributore italiano: P.M. Chemicals S.R.L./Milano i sali da bagno (Cristalli di Sali da Bagno del Mar Morto)
I prodotti AHAVA sono talvolta venduti nelle erboristerie e nelle farmacie.
Barkan Wine Cellars Ltd (vini venduti con l'etichetta Reserved, Barkan e Village)
I Pretzels della Beigel & Beigel bakery (le ciambelline salate, biscotti saporiti e crackers)
Golan Heights Winery (vini venduti con l'etichetta Yarden, Gamla e Golan) GAJA DISTRIBUZIONE, Via Torino 36/B - 12050 Barbaresco (CN)
HALVA Dolci di sesamo in barra da 100 grammi, Kosher Produced by Achva
Jordan Plains dates (le principali varietà di datteri che crescono nella Valle del Giordano degli insediamenti israeliani sono Medjoul e Deglet Nour) Esportato da Israele da Agrexco. Solitamente si trova nei negozi di frutta o sulle bancarelle di frutta e verdura dei mercati. Esportato da Israel da Hadiklaim Date Growers' Cooperative Ltd. (commercializzato da Almog Trades Ltd.) http://www.hadiklaim.com
Soda-Club Ltd. (sistemi per carbonare e sciroppi per la preparazione di soda e soft drinks)
Inoltre è in atto una campagna internazionale di boicottaggio contro la Caterpillar Company, azienda USA con sede a Peoria, Illinois.
Le azioni contro la CATERPILLAR vogliono condannare l'uso illegale dei bulldozers forniti a basso costo allo Stato d'Israele per la devastazione dei Territori Palestinesi. Ricordiamo che CATERPILLAR in Italia commercializza oltre ai suoi bulldozers, con il suo logo CAT, anche scarpe ed abbigliamento.
VI INVITIAMO A SEGNALARE TUTTI I PRODOTTI, LE AZIENDE CHE ABBIANO CONNESSIONI CON GLI INSEDIAMENTI ISRAELIANI E LA POLITICA DI ANNIENTAMENTO E DISTRUZIONE DEL POPOLO PALESTINESE DA PARTE DEL GOVERNO DI SHARON.
yabasta@sherwood.it
Per ulteriori informazioni sulla campagna di boicottaggio, in internet: http://www.yabasta.it
disobbedienti del nord-est