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01-04-02, 19:48
Robodex 2002: al via la grande esposizione di robot in Giappone
Presentati robot umanoidi sempre più integrabili con l'ambiente umano

30 marzo 2002
TOKYO. La star è «Asimo», il robot umanoide della Honda. Ma, accanto a lui, a Robodex 2002, in corso a Yokohama, che terminerà domani, ci sono tutte le ultime creature della ricerca robotica. Sono 29 le aziende e gli enti di ricerca presenti alla manifestazione e non hanno badato a spese per presentare nella maniera più spettacolare i loro gioielli. Anche perché ormai quello dei robot rappresenta un importante giro d'affari: oltre 3 miliardi di euro nel 2001, tra robot industriali e di compagnia, che si prevede si avvicineranno nel 2025 ai 70 miliardi di euro.

A Robodex 2002 c'è anche «SDR-4X», il nuovo robot della Sony, capace di camminare, ballare, rialzarsi quando cade e avere una conversazione ricca con chi gli rivolge la parola, perché conoscere 60 mila termini, ovviamente in giapponese. La SOK ha presentato invece un robot poliziotto, capace di dare l'allarme ed è in grado di rispondere a chi gli chiede informazioni. Le richieste vanno digitate su un display e il robot risponde con una simpatica voce femminile. È già in commercio e costa all'incirca 80 mila euro.

Massiccia la presenza di industrie di giocattoli. Accanto all'onnipresente Aibo, il cagnolino robot della Sony, sono ormai sul mercato gatti robot della Takara e altri animaletti robot intelligenti della Bandai. Ma lo zoo robotico non finisce qui. Non bastano gli animaletti domestici. Si ricorre anche ai grandi animali estinti: i dinosauri. Hanno la forma dei grandi rettili del passato, infatti, gli automi più curiosi presentati a Robodex. Si tratta di robot da guardia a quattro zampe, capaci di verificare se ci sono anomalie nello spazio da loro controllato e dare l'allarme. Ammesso che i possibili rapinatori non scappino prima dalla paura.

Accanto alle grandi aziende, gli stand di piccole realtà e di centri di ricerca e università, che non hanno denaro abbastanza per dare vita presentazioni spettacolari dei loro prodotti, ma che riescono comunque ad attirare l'attenzione portando soluzioni intelligenti ed elaborate: dal «lombrico» robot capace di infilarsi nelle macerie dei terremoti per filmare se vi siano superstiti, al «ragno» sminatore che dovrebbe entrare in azione entro tre anni.

La palma di più simpatico dei robot presentati a Robodex 2002 va tuttavia al piccolo «Pino» che, come suggerisce il suo nome, è ispirato a Pinocchio, il burattino pensato da Carlo Collodi. Il piccolo robot, che al momento si presenta come un bambino di un anno, è nato come un progetto che si chiama «Pino Open Platform». È alto 70 cm e pesa 4,5 kg. L'idea è quella di sviluppare un robot sempre più integrabile con l'ambiente umano e Pino rappresenta una piattaforma «aperta» che viene man mano adeguata per divenire sempre più «human friendly». Pino è, inoltre, un vecchio amico dell'Italia. Nel 2000 infatti è stato presentato alla Biennale di Venezia.


http://www.lastampa.it/redazione/news_high_tech/robodex.asp