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Visualizza Versione Completa : Si Rischia una nuova crisi Petrolifera!



Sir Demos
02-04-02, 15:30
IRAQ INVITA PAESI ARABI ALL'EMBARGO

L'Iraq di Saddam Hussein sollecita i paesi arabi
a utilizzare l'arma del petrolio per mettere alle strette
i governi che appoggiano Israele e costringere lo Stato
ebraico a porre fine all'offensiva militare contro i
palestinesi. "Utilizziamo il petrolio come arma nella
battaglia contro il nemico", e' l'appello lanciaco dal
partito Baath, al potere a Baghad, con una dichiarazione
pubblicata da tutti i quotidiani locali. Il richiamo e' a
quanto avvenne negli anni '70 quando i paesi arabi
imposero un embargo alle vendite di greggio all'Occidente,
con gravi conseguenze per l'economia degli Stati Uniti e
degli altri paesi. Tale appello giunge all'indomani delle
accuse mosse dai delegati di vari paesi arabi durante
l'ultima riunione del consiglio di sicurezza dell'Onu.
Nonostante gli Usa abbiano sorprendentemente votato a
favore di una risoluzione che chiede ad Israele lo
sgombero immediato dai territori, i rappresentanti di
Giordania e Siria hanno chiesto provvedimenti piu'
diretti ed efficaci contro lo Stato ebraico.



Un Ricatto nel vero senso della parola, che se attuato, potrebbe mettere in crisi o perlomeno mettere a dura prova, l'intero sistema capitalistico di cui noi andiamo tanto fieri....

Bye.

Sir Demos
08-04-02, 20:20
Il presidente iracheno Saddam Hussein - dando
seguito a quanto piu' volte minacciato nei giorni scorsi -
ha annunciato in un discorso alla televisione di stato che
l'Iraq congelera' le sue esportazioni di petrolio verso i
paesi occidentali per almeno un mese a partire da oggi, e
che la misura proseguira' fino a quando Israele non si
ritirera' dal territorio palestinese. La decisione
dell'Iraq ha avuto un effetto immediato sul mercato
londinese dove il greggio di riferimento europeo (Brent)
ha guadagnato oltre l'1% rispetto alla quotazione
registrata prima dell'annuncio. Attualmente il prezzo del
Brent e' cresciuto di 84 centesimi , attenstandosi a quota
26.35 dollari al barile.
Dalle Parole ai Fatti.

Sir Demos
09-04-02, 20:14
ANCHE L'IRAN PRONTO A BLOCCARE ESPORTAZIONI PETROLIO

TEHERAN - L'Iran e' pronto a bloccare l'esportazione di
petrolio verso i paesi che sostengono Israele ma la
decisione di un embargo sara' presa solo a condizione che
altri paesi produttori facciano altrettanto. Lo ha
annunciato il portavoce del parlamento iraniano, Mehdi
Karroubi senza comunque fare riferimento diretto alla
decisione presa ieri dall'Iraq. "L'Iran e' pronto a
fermare le esportazioni di petrolio verso i paesi che
sostengono Israele - ha detto Karroubi a margine di una
dimostrazione di fronte all'ambasciata palestinese,
secondo quanto riporta l'agenzia di stampa iraniana Irna -
ma questo provvedimento sara' effettivo solo quando altri
paesi cooperaranno con L'Iran

:rolleyes:

Mr
09-04-02, 21:00
Originally posted by Sir Demos
Un Ricatto nel vero senso della parola, che se attuato, potrebbe mettere in crisi o perlomeno mettere a dura prova, l'intero sistema capitalistico di cui noi andiamo tanto fieri....

Ah, perché l'embargo degli USa in Iraq non era un ricatto?

Sir Demos
09-04-02, 21:03
Domanda per una volta intelligente... In nottata ti rispondo con calma.

Ciao.

Free-Market
10-04-02, 22:00
Originally posted by Sir Demos
IRAQ INVITA PAESI ARABI ALL'EMBARGO

L'Iraq di Saddam Hussein sollecita i paesi arabi
a utilizzare l'arma del petrolio per mettere alle strette
i governi che appoggiano Israele e costringere lo Stato
ebraico a porre fine all'offensiva militare contro i
palestinesi. "Utilizziamo il petrolio come arma nella
battaglia contro il nemico", e' l'appello lanciaco dal
partito Baath, al potere a Baghad, con una dichiarazione
pubblicata da tutti i quotidiani locali. Il richiamo e' a
quanto avvenne negli anni '70 quando i paesi arabi
imposero un embargo alle vendite di greggio all'Occidente,
con gravi conseguenze per l'economia degli Stati Uniti e
degli altri paesi. Tale appello giunge all'indomani delle
accuse mosse dai delegati di vari paesi arabi durante
l'ultima riunione del consiglio di sicurezza dell'Onu.
Nonostante gli Usa abbiano sorprendentemente votato a
favore di una risoluzione che chiede ad Israele lo
sgombero immediato dai territori, i rappresentanti di
Giordania e Siria hanno chiesto provvedimenti piu'
diretti ed efficaci contro lo Stato ebraico.



Un Ricatto nel vero senso della parola, che se attuato, potrebbe mettere in crisi o perlomeno mettere a dura prova, l'intero sistema capitalistico di cui noi andiamo tanto fieri....

Bye.

Guarda il problema del caro benzina non e' saddam ma bensi le tasse ti riporto qui un passo di un inchiesta fatta dall'ADUC (Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori) www.aduc.it :

l'aduc ha condotto un'indagine e ha scoperto diverse cose interessanti.
Le tasse 'straordinarie' vengono imposte fin dal 1935, ma la cosa più interessante è che poi non vengono più rimosse e rimangono a gonfiare il prezzo del 'prezioso' liquido e delle casse dello Stato. Questo è l'elenco dei balzelli:
• 1,9 lire per la guerra di Abissinia del 1935
• 14 lire per la crisi di Suez del 1956
• 10 lire per il disastro del Vajont del 1963
• 10 lire per l'alluvione di Firenze del 1966
• 10 lire per il terremoto del Belice del 1968
• 99 per il terremoto del Friuli del 1976
• 75 lire per il terremoto dell'Irpinia del 1980
• 205 lire per la missione in Libano del 1983
totale appunto 425 lire!

Abbiamo provato a fare un calcolo di quanto questo possa incidere ogni anno per chi percorre in scooter 10.000 km ad una media di 20km/litro, ebbene ci costa 212.500 lire! Senza contare i km fatti in auto etc.
Non è certo questa la sede per entrare nel merito dell'utilità o meno degli stanziamenti, ma ci permettiamo di dubitare che le 10 lire raccolte fin dal 1963 vadano alle vittime del Vajont o che le 75 lire che si accantonano dal 1980 siano arrivate ai paesi sconvolti dal terremoto in Irpinia. Forse sarebbe il caso di fare 'quattro conti' ed estinguere i finanziamenti più datati...

Free
10-04-02, 22:19
Rispetto agli anni settanta il petrolio fa meno paura, col tempo si stanno diffondendo altri tipi di carburante come il gas metano, i produttori di petrolio non sono più solo i paesi arabi, un eventuale embargo produrebbe danni ma non così disastrosi come poteva accadere venti anni fa, in ogni caso imperativo per l'occidente resta la risoluzione del problema energetico con una graduale fuoriscita dal petrolio e i suoi derivati; idrogeno, solare e nucleare le alternative su cui puntare.

Mr
10-04-02, 22:26
Originally posted by Sir Demos
Domanda per una volta intelligente... In nottata ti rispondo con calma.

Ciao.

Nel frattempo sta passando la seconda nottata.

Sir Demos
11-04-02, 00:59
Nel frattempo sta passando la seconda nottata.

Infatti posso pure essere d'accordo con te, ma volevo solamente sottolineare che un eventuale blocco delle esportazioni da parte anche solamente di qualche paese arabo, potrebbe portare il capitalismo occidentale in una crisi dai risvolti non definibili. Tutto qua, questo senza entrare nel merito dell'embargo nei confronti dell'Iraq, che comunque si era macchiato dell'invasione di uno stato indipendete, qual'era il Kuwait.

Fermo restando che non sono un Filo-Statunitense a prescindere e il treahd su Dario Fo sta qui a testimoniarlo.

Ciao.

Mr
11-04-02, 07:28
Originally posted by Sir Demos


Infatti posso pure essere d'accordo con te, ma volevo solamente sottolineare che un eventuale blocco delle esportazioni da parte anche solamente di qualche paese arabo, potrebbe portare il capitalismo occidentale in una crisi dai risvolti non definibili. Tutto qua, questo senza entrare nel merito dell'embargo nei confronti dell'Iraq, che comunque si era macchiato dell'invasione di uno stato indipendete, qual'era il Kuwait.

Fermo restando che non sono un Filo-Statunitense a prescindere e il treahd su Dario Fo sta qui a testimoniarlo.

Ciao.

Se ogni paese arabo bloccasse le esportazioni di petrolio e ci fosse una crisi, forse sarebbe la volta buona che la smettiamo di inquinare. In realtà poi dei giacimenti ci sono anche negli Usa (ma nessuno per il momento crede opportuno utilizzarli) quindi non se ne avrebbe molto.

Sir Demos
11-04-02, 13:02
Se ogni paese arabo bloccasse le esportazioni di petrolio e ci fosse una crisi, forse sarebbe la volta buona che la smettiamo di inquinare.

Non è così semplice, le nostre economie dipendono in modo troppo accentuato dal Petrolio, un'eventuale crisi si ripercuoterebbe su tutto il sistema economico. (il primo impatto sarebbe un aumento sostanziale dei prezzi con le conseguenti ripercussioni)

Piuttosto che auspicare una crisi, allora sarebbe preventivamentemeglio iniziare a lavorare con maggiore decisione alle fonti alternative, sia nell'ipotesi di un'eventuale crisi, sia perchè come sappiamo il petrolio è una fonte esauribile...

Ciao.