Pitone
02-04-02, 20:27
DA IL NUOVO.IT
Spesso parafrasando un modo di dire, per difendere i più deboli dalle parole graffianti dei più forti, abbiamo utilizzato la frase “non sparare sulla Croce Rossa”. Sino ad oggi simbolo di qualche cosa di difendibile e, al tempo stesso, inespugnabile, incontrollabile. Un garante dei diritti dei prigionieri detenuti nelle prigioni di tutto il mondo, dei sequestrati nei quattro angoli della Terra.
Un mezzo che può determinare la vita o la morte di una persona.
In Israele, negli ultimi quattro giorni si sono moltiplicati gli spari dei soldati israeliani contro le ambulanze della Mezza Luna Rossa – il corrispondente della Croce Rossa Internazionale.
Ma perché questo accanimento contro le ambulanze palestinesi? Soprattutto negli ultimi giorni?
Il motivo è semplice quanto banale: è stata tradita la fiducia dei militari israeliani.
Partiamo quindi con ordine. La prima donna-kamikaze palestinese, Wafa Idris, quella che si era fatta saltare nel centro di Gerusalemme lo scorso gennaio, era stata trasportata all’interno della Città Santa da un’ambulanza che – sino a quel giorno – non era mai stata controllata dai militari israeliani. .
Wafa, che aveva lavorato come volontaria presso l’organizzazione umanitaria, era passata dal check point la sera prima utilizzando l’ambulanza. E aveva percorso lo stesso tragitto, sulla stessa ambulanza, da Ramallah a Gerusalemme il giorno dell’attentato.
Da allora, gli israeliani hanno intensificato i controlli sulle ambulanze. Ed è proprio grazie al fatto che si sono strette le maglie attorno a questi veicoli che, dopo pochi giorni,durante una serie di perquisizioni, tre ambulanze sono state fermate.
Il carico però non erano feriti o madri in attesa di partorire
ma giovani pronti a trasportare le fameliche cinture kamikaze, pronti a farsi esplodere davanti ad un bar, in un ristorante o semplicemente per strada. Giovedì scorso, alle porte di Ramallah, durante un controllo casuale, i soldati israeliani hanno trovato un carico del tutto inusuale.
Oltre all’autista e al medico, hanno trovato rifugio una madre, tre bambini un ricercato e 10 chili di tritolo.
Gli uomini che si trovavano a bordo dell’ambulanza sono stati subito arrestati.L’autista, membro dei Tanzim vicini ad al-Fatah, ha confermato che l’esplosivo sarebbe servito per un nuovo attentato contro obiettivi israeliani. Da allora le maglie dei controlli si sono ulteriormente strette, nonostante l’incremento degli attentati suicidi.
(2 APRILE 2002, ORE 07:30)
NON C'E' CHE DIRE.........DAVVERO CATTIVI I SOLDATI ISRAELIANI CHE PERQUISISCONO LE AMBULANZE DEI "POVERI" PALESTINESI......
:(
Spesso parafrasando un modo di dire, per difendere i più deboli dalle parole graffianti dei più forti, abbiamo utilizzato la frase “non sparare sulla Croce Rossa”. Sino ad oggi simbolo di qualche cosa di difendibile e, al tempo stesso, inespugnabile, incontrollabile. Un garante dei diritti dei prigionieri detenuti nelle prigioni di tutto il mondo, dei sequestrati nei quattro angoli della Terra.
Un mezzo che può determinare la vita o la morte di una persona.
In Israele, negli ultimi quattro giorni si sono moltiplicati gli spari dei soldati israeliani contro le ambulanze della Mezza Luna Rossa – il corrispondente della Croce Rossa Internazionale.
Ma perché questo accanimento contro le ambulanze palestinesi? Soprattutto negli ultimi giorni?
Il motivo è semplice quanto banale: è stata tradita la fiducia dei militari israeliani.
Partiamo quindi con ordine. La prima donna-kamikaze palestinese, Wafa Idris, quella che si era fatta saltare nel centro di Gerusalemme lo scorso gennaio, era stata trasportata all’interno della Città Santa da un’ambulanza che – sino a quel giorno – non era mai stata controllata dai militari israeliani. .
Wafa, che aveva lavorato come volontaria presso l’organizzazione umanitaria, era passata dal check point la sera prima utilizzando l’ambulanza. E aveva percorso lo stesso tragitto, sulla stessa ambulanza, da Ramallah a Gerusalemme il giorno dell’attentato.
Da allora, gli israeliani hanno intensificato i controlli sulle ambulanze. Ed è proprio grazie al fatto che si sono strette le maglie attorno a questi veicoli che, dopo pochi giorni,durante una serie di perquisizioni, tre ambulanze sono state fermate.
Il carico però non erano feriti o madri in attesa di partorire
ma giovani pronti a trasportare le fameliche cinture kamikaze, pronti a farsi esplodere davanti ad un bar, in un ristorante o semplicemente per strada. Giovedì scorso, alle porte di Ramallah, durante un controllo casuale, i soldati israeliani hanno trovato un carico del tutto inusuale.
Oltre all’autista e al medico, hanno trovato rifugio una madre, tre bambini un ricercato e 10 chili di tritolo.
Gli uomini che si trovavano a bordo dell’ambulanza sono stati subito arrestati.L’autista, membro dei Tanzim vicini ad al-Fatah, ha confermato che l’esplosivo sarebbe servito per un nuovo attentato contro obiettivi israeliani. Da allora le maglie dei controlli si sono ulteriormente strette, nonostante l’incremento degli attentati suicidi.
(2 APRILE 2002, ORE 07:30)
NON C'E' CHE DIRE.........DAVVERO CATTIVI I SOLDATI ISRAELIANI CHE PERQUISISCONO LE AMBULANZE DEI "POVERI" PALESTINESI......
:(