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Visualizza Versione Completa : Ai fratelli Quoelet e Silvano



Teologicus
02-04-02, 22:51
Fratello Quoelet, avevo lasciato un messaggio cercando di spiegare in parte le mie posizioni su determinate questioni, purtuttavia noto con un pò di perplessità che non ho avuto risposta. Immagino che non sarai d'accordo su determinate argomenti, padronissimo, però è importante per tutti noi CRISTIANI, la comune e fondamentale opposizione all'Islam invadente. Non possimo permetterci il lusso di essere divisi solo perchè non si riesce ad essere in perfetta armonia per determinate controversie cristologiche ! Che dovrebbero dire allora i Monofisiti della Chiesa Copta e Siriaca e dei fratelli Armeni ? Nel passato grazie allo scisma tra Oriente ed Occidente si sono poste le basi per la decadenza. In che modo voi vivete ad es. il fatto che la Santa capitale dell'Impero di Bisanzio,Costantinopoli, sia ancora in mano al turco invasore e miscredente ?
Il mio intendimento, forse utopistico, è quello di poter colmare il solco tra le due più grandi Chiese della Cristianità. Io che sono di estrazione cattolico- tradizionalista preconciliare, mi sento anche un pò ortodosso, conosco diversi frati delle comunità ortodosse dell'Italia meridionale con i quali mi trovo in buoni rapporti. Sono d'accordo con il dogma A PATRE PER FILIUM e non vi trovo in questo motivo di divisione con la Chiesa di ROMA del cui primato ne discuteremo in un secondo momento.

Brevemente per te fratello Silvano: Da ciò che ho letto in qualche tuo messaggio mi è sembrato di capire con non avresti tempo da perdere con chi non vorrebbe accettare le dottrine della FEDE Ortodossa, può anche essere giustissimo questo ! Tuttavia non mi sembra corretto non voler confrontarsi serenamente con altri fratelli cristiani che sono disposti ad accettare e capire il vostro messaggio ma nel stesso tempo a far conoscere il loro pensiero. Se dite di essere disponibili al confronto non ti sembra di esserti un pò irrigidito su posizioni intransigenti ?

Vostro Teologicus - Difensore della Fede

vescovosilvano
03-04-02, 15:01
Ringrazio per l'intervento devo però precisare alcunne cose:
1 - Non mi riferivo a chi viene nel forum con atteggiamento colloquiale e con il sincero desiderio di imparare qualcosa;certamente non si esige che la pensi come noi e siamo pronti a chiarire le nostre posizioni confrontandole con le loro. Mi riferiuvo a chi viene nel sito con atteggiamento provocatorio ed arrogante, pronto solo a imporre i propri punti di vista. Questo è un sito ortodosso e chi lo conduce è ortodosso che vuol portare la sua testimonianza. Testimoniare vuol dire anche dialogare e confrontarsi ma questo presuppone che si debba esser pronti al dialogo ed al confronto. Mi sembra che l'ultimo interlocutore lo si e quindi gli chiarisco subito un concetto.
2 - Spesso si dice che la formula pneumatologica ortodossa è "a Patre per Filium". Non è vero. La formula Ortodossa è "a patre procedit et cum Patre et Filio adoratur et cumglorificatur" .
Spiega San Marco di Efeso in una lettera scritto subito dopo il Concilio di Firenze dove questa formula "a Patre per Filium" era stata coniata ed accettata da alcuni vescovi, ma poi respinta dal pleroma della Chiesa Ortodossa:
La stessa cosa la si può vedere nel Credo a proposito della generazione:
"Nato dal Padre prima di tutti i secoli". Noi la intendiamo così e così la spieghiamo a chi ce lo chiede, perché noi non abbiamo imparato che il Figlio sia nato da nessun altro!

Infine a causa di questa dottrina San Giovanni Damasceno in nome della chiesa intera dichiara : "Noi non diciamo: Spirito che procede dal Figlio." Se noi non diciamo che lo Spirito procede dal Figlio, è evidente che noi diciamo che procede dal Padre solo. Inoltre così prosegue: "Riguardo al Figlio noi non lo diciamo causa." e nel capitolo seguente: "Solo il Padre è causa."

(San Marco di Efeso, Lettera Enciclica ai Cristiani della terra e delle Isole - rintracciabile per intero nel sito Orthodoxia"

www.geocities.com/danielemarletta

Silvano

Teologicus
04-04-02, 22:32
Grazie per la tua esaustiva risposta fratello Silvano, noto invece che fratello Qoelèt continua nel suo silenzio, come desidera.
Interessante il tuo chiarimento sulla formula originaria "A PATRE PER FILIUM" che mi trova sostanzialmente d'accordo. Vorrei porti brevemente una domanda se desideri rispondere: voi moderatori
del forum ortodosso siete più vicini al patriarcato di Costantinopli oppure a quelli delle varie chiese slave? Personalmente riconosco come Chiesa guida tra quelle ortosse quella greca e il patriarcato di Costantinopoli.

Vostro Tologicus
Difensore della Fede

vescovosilvano
04-04-02, 23:11
Ti chiarisco la nostra posizione riportando una pagina del nostro sito del Monastero di san serafino di sarov:
Chi siamo: storia e teologia della nostra realtà ortodossa italiana

(English version)

I Pilastri dell'Ortodossia: San Gregorio Palamas, San Fozio il Grande,
San Marco di Efeso.



Il Monastero di San Serafino di Sarov è una realtà che esiste in Italia da più di 10 anni : è una piccola fraternità monastica ortodossa che appartiene - anzi è il centro della "Associazione Cristiana Ortodossa dei Santi Agapito Martire e Serafino di Sarov" di cui è - per statuto - presidente il superiore del Monastero, attualmente l'Archimandrita Silvano (Livi).

Monastero e Parrocchia, con le piccole Comunità che su loro stimolo si stanno formando in Italia, la Scuola Teologica (che è l'organismo di studio e ricerca dell'Associazione) e la Comunità S.Agapito, appartangono alla giurisdizione canonica della Chiesa Greco Ortodossa Tradizionale (o del Calendario dei Padri) sotto il Sinodo "Ton Enistamenon", presieduto da Sua Eminenza il Metropolita Cipriano di Oropòs e Filì.

Questa nostra scelta ecclesiale è maturata dopo molti anni di appartenenza ad altre giurisdizioni e dopo un dopo un lungo percorso spirituale all'interno dell'Ortodossia, e rappresenta la nostra piena condivisione di quelle Tesi ecclesiologiche alle quali rimandiamo per una più approfondita riflessione sulla ecclesiologia a cui ci rifacciamo.

La nostra realtà Ortodossa esiste infatti dal 1985, prima sotto il Patriarcato di Mosca, poi sotto quello di Serbia. In ambedue i casi abbiamo dovuto constatare che i Patriarcati a cui appartenevamo non avevano nessun reale interesse alla costituzione di una Ortodossia evangelizzatrice in Italia, al massimo eravamo "tollerati" e sottoposti a molte restrizioni. Col tempo ci siamo resi conto che dietro questo comportamento stavano motivazioni più lontane e profonde. Le Chiese cosiddette "ufficiali" sono ormai tutte - più o meno - compromesse col cosiddetto "ecumenismo" che le porta a tenere un atteggiamento diplomatico che bilanci opposti equilibri: quindi una Ortodossia in casa del papa (l'Italia) rappresenta un discorso troppo compromettente per chi ha più interesse ad evitare che i romano-cattolici non facciano proseliti nelle loro terre tradizionali (cosa per loro molto facile visto che sono dotati di molti mezzi finanziari ed organizzativi) che non a pensare di riportare gli eterodossi (eretici) di Occidente all'Ortodossia dei loro padri del primo millennio.

Ebbene, proprio mentre il secondo millennio dell'eterodossia dell'Occidente va a concludersi, la Chiesa Tradizionale Greca, così come la sua sorella ossia la Chiesa Russa fuori frontiera (nata dopo la Rivoluzione Comunista per benedizione del Patriarca San Tichon) ha condannato decisamente e senza compromessi l'Ecumenismo che è - come si espresse il Venerato Padre Justin (Popovic) la "paneresia del nostro secolo", il primo passo (anche se il secondo, ossia l'allargamento alle religioni non cristiane - si veda il convegno di Assisi ed altre simili manifestazioni, ultima delle quali l'incontro recente in Piazza S. Pietro - è già in atto ) verso quella che p.Serafim (Rose) chiamò la "Religione del futuro" ossia una panreligione sincretistica, una fusione di tutte le religioni del globo nella quale ogni singola religione rinunci ad essere in possesso della Verità. Ma i Cristiani - intendo quelli Veri - sanno che la VERITA' è CRISTO - "Io sono la Via, la Verità e la Vita" - e non possono certo abbandonarsi al relativismo di una simile prospettiva.

Ebbene noi sappiamo che la Chiesa Ortodossa è profondamente malata in quanto, pur essendo la detentrice della Verità che è Cristo, pur essendo 'L'Una, Santa, Cattolica ed Apostolica' che conserva inalterato il messaggio di Cristo, degli Apostoli e dei Padri, in una unica ininterrotta ed inalterata Tradizione che giunge fino ai nostri giorni, si è lasciata anch'essa intrappolare nel movimento Ecumenico.

Allora, alcuni Cristiani Ortodossi hanno deciso di resistere a questo andazzo, e pur senza negare l' "ecclesialità" pur malata delle Chiese ufficiali, si sono posti su una posizione di distacco e di attesa con due intenti:

1 - conservare immune dai compromessi la santa Dottrina della fede Ortodossa;

2 - lanciare un avviso forte alla Chiese ufficiali perché si allontanino dai compromessi in cui si stanno invischiando e ritornino alla genuinità della tradizione anche se questo è antimoderno, anche se questo è contrario al percorso economico e sociopolitico dell'attuale globalizzazione che la storia contemporanea sta percorrendo mossa dalla forza del suo vero dio "il denaro - Mammona"; sia che questo prenda il nome di profitto o di libero mercato o che altro, resta sempre in reatà l'espressione dell'egoismo umano che si manifesta in quella "avarizia insaziabile che è una idolatria" per usare le parole apostoliche.

Non è la prima volta nella lunga Storia della Chiesa che i Patriarcati e le Chiese ufficiali si sono ritrovate "in eresia", basti pensare (senza dimenticare le vicende dell'Henotikon promulgato da Zenone nel 482) al periodo Monotelita (periodo nel quale il campione dell'Ortodossia fu san Massimo il Confessore) quando tutti i Patriarchi sottoscrissero l'eretica Ekthesis dell'Imperatore Eraclio ed il Typos di Costante II, periodo che si conclude con il Concilio di Costantinopoli III del 680/81.

Analoga situazione si ebbe nel periodo iconoclasta dove su tutti i troni dei patriarcati Orientali sederono patriarchi eretici, finchè l'eresia non venne debellata col Concilio Niceno II del 787.

Ultimo, ma non meno significativo, il periodo in cui al falso Concilio di Ferrara-Firenze (1438-1443) i vescovi Orientali firmarono la sottomissione al Papa di Roma ad eccezione di S.Marco di Efeso che la Chiesa venera giustamente come il secondo Confessore.

Anche in queste epoche ci furono i resistenti ai Gerarchi caduti in eresia e come ben dice il canone 14 del Concilio Primo-secondo essi non sono scismatici ma, al contrario meritano lode dai credenti perché si sforzano di conservare incontaminata la Chiesa di Dio.

Un tempo l'eresia si chiamò "monotelismo", un tempo "iconoclasmo" un tempo "uniatismo" oggi "ecumenismo" - ed è a questa eresia che il nostro Monastero intende resistere nella linea dei grandi confessori della fede.

La Chiesa Greca Tradizionale o "del Calendario dei Padri" nacque in Grecia dopo che venne introdotto - per motivazioni che già lasciavano presagire la scelta di campo ecumenista, nel 1924 sotto la spinta del Patriarca di Costantinopoli Melezio (Metaxachis) e per l'influenza d ideologie e forze del tutto estranee alla fede ortodossa, quando non addirittura contrarie ad essa, al posto del Calendario Giuliano Costantiniano, Tradizionale della Chiesa Cristiana Cattolica ed Apostolica Ortodossa.

Chi rifiutò questa scelta e si pose in resistenza dette origine alla Chiesa tradizionale o "del Vecchio calendario". In essa si precisò il nostro Santo Sinodo attorno a coloro che si ritrovarono nelle Tesi ecclesiologiche formulate dal Metropolita Cipriano di Oropòs e Filì.

Oggi la Chiesa Tradizionale fa parte di una fraternità Ecclesiale di Chiese Ortodosse sorelle che difendono strenuamente la Santa Tradizione della Chiesa Ortodossa, formata dal nostro Sinodo, dalla Chiesa Russa fuori frontiera,
dalla Chiesa Tradizionale di Romania e da quella di Bulgaria.

Il Cristiano sa che la fede, vissuta in pienezza e coerenza, può portarlo nelle Catacombe, là dove la Chiesa è stata nel suo nascere e dove starà nel suo finire al ritorno di Cristo ( "al suo ritorno il Figlio dell'Uomo troverà ancora fede sulla terra?" si è espresso il Signore ), ma questo non può né deve spaventarlo perché, secondo la Parola di Cristo:

Beati sarete voi quando vi oltraggeranno e vi perseguiteranno, e - mentendo - diranno ogni male contro di voi per cagion mia

rallegratevi ed esultate perché grande è la mercede vostra nei Cieli.

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Puoi trovare maggiori notizie nel sito del monastero
www.geocities.com/abbotsilvano
ed in quello di p.Daniele
www.geocities.com/danielemarletta

Ichthys
05-04-02, 13:54
Originally posted by silvano
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Beati sarete voi quando vi oltraggeranno e vi perseguiteranno, e - mentendo - diranno ogni male contro di voi per cagion mia

rallegratevi ed esultate perché grande è la mercede vostra nei Cieli.
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Fericiti cei prigoniti pentru dreptate, ca a lor este împaratie cerurilor.