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Visualizza Versione Completa : Fisica e paranormale



Tomás de Torquemada
05-04-02, 03:55
CALCOLO PARANORMALE (CAL-PAR)
Casi e ipotesi moderne per un fenomeno minore e possibili esempi pratici

di Francesco Di Noto

http://www.geocities.com/ga57/di_noto.html

Dal sito http://www.geocities.com/ga57/metodo16.html

Tomás de Torquemada
27-08-02, 22:25
FISICA QUANTISTICA, TELEPATIA E ALTRI FENOMENI PARANORMALI

di Francesco Di Noto

http://www.geocities.com/searcher998/metodo18/di_noto03.html

Dal sito http://www.geocities.com/searcher998/metodo18/

Tomás de Torquemada
16-02-03, 09:32
La fisica del paranormale
di Adalberto Piazzoli

Dall'inizio della sua carriera Sai Baba ha materializzato dal nulla ben 5 tonnellate di materia sotto forma di cenere e bigiotteria varia. Ora, l'equivalente energetico (E=mc2) di una simile massa è pari all'energia liberata dalla combustione di 10 miliardi di tonnellate di petrolio, il consumo mondiale annuo. Invece di esibirsi davanti ai turisti occidentali, non potrebbe il sant'uomo risolvere il problema del sottosviluppo del terzo mondo?

Si discute talvolta cosa è "paranormale" e cosa non lo è, ma tutti concordano che più paranormale della materializzazione si muore. Perché? Perché è un fenomeno in clamoroso contrasto con una delle leggi più garantite della fisica: la conservazione dell'energia.

Non è altrettanto paranormale l'influsso della luna sulla fermentazione del vino, ne la comparsa delle stigmate di nostro Signore sulle mani di mistici più o meno isterici, che questi fenomeni non sono in palese contrasto con principi fisici. Rimane comunque il problema della documentazione di fenomeni conclamati, che non è un problema scientifico ma di corrente razionalità. Ne consegue che il grado di paranormalità di un fenomeno documentato (se documentato non è, non vi è neppure luogo a procedere) è direttamente proporzionale all'intensità del suo contrasto con i principi della fisica. Della fisica, perché le altre discipline, quali la biologia, la medicina, o l'antropologia, non sono ancora state in grado di elaborare principi generali tanto severi.

Ma cosa obiettano i difensori del paranormale a queste considerazioni piuttosto banali?

Alcuni sostengono che Sai Babà sarebbe esonerato dall'osservanza della legge di conservazione dell'energia e che medium, pranoterapeuti e rabdomanti sarebbero esonerati dall'osservanza delle più consacrate leggi dell'elettromagnetismo. E solo in Italia gli "esonerati" sarebbero più di centomila, lasciando pensare a una sorta di fisica... all'italiana.

E curioso che un fenomeno quale la "bilocazione" venga a seconda dei casi attribuito a un dono di Dio o a un normale fenomeno quantistico: lo sappiano gli studenti del terzo anno di fisica!

Altri invece sostengono che non vi sarebbe alcun esonero ma che tutti chi più chi meno, potremmo levitare se ci esercitassimo. La fisica attuale sarebbe insomma provinciale, cioè riduttiva, non sufficientemente generale e soprattutto priva di fantasia. Guarirebbe da tutti questi mali, la fisica, se si accostasse con umiltà al paranormale, beninteso a quello "serio", e ne omologasse l'evidente fenomenologia. Per sprovincializzare la fisica, insomma, Rubbia dovrebbe invitare maghi e pranoterapeuti a esibirsi nei laboratori del CERN di Ginevra. Potremmo così verificare se qualcuno devia col pensiero fasci di protoni e se i cartomanti mantengono le loro capacità anche in campo magnetico. E allora avremmo una fisica veramente universale, governata, che so io, dalla legge di MaxwelI-Otelma o dalle equazioni di Einstein-Baba.

Potremmo finalmente comprendere cosa emettono le mani dei pranoterapeuti e come fanno i defunti, e da qualche tempo anche i posteri, a incidere le loro voci sui nastri dei registratori.

C'è ancora chi pensa che la fisica sia costituita da un elenco di notizie, o conoscenze scorrelate, come fosse un elenco telefonico in cui è sempre possibile togliere, aggiungere, o sostituire un abbonato. Sfugge che l'elettromagnetismo è dominato da una logica globale, tanto da costituire un'unica monolitica conoscenza. Anche se molto difficile, è pur possibile sostituire il nome di un abbonato, ma ciò potrebbe avere gravi conseguenze, quali il cambiamento di tutti i numeri telefonici.

Talvolta avvengono questi fatti clamorosi e costituiscono appunto il progresso della scienza. Ma non e mai avvenuto che a provocarli sia stata una maga o un guaritore di mali di schiena. Nel 1931 il premio Nobel P. Dirac.uno dei padri fondatori della Meccanica Quantistica, suggerì la possibile esistenza del "monopolo magnetico" sulla base di profonde considerazioni teoriche.

Ebbene, l'esistenza di questo oggetto non e ancora stata dimostrata e il monopolo rimane in attesa di omologazione, se mai l'avrà. Se Dirac aspetta da sessant'anni, quanto dovrà aspettare la... "Maga Ubalda" che propone le ben più rivoluzionarie "onde magnetiche negative" (quelle del "malocchio", per intenderci)?

In questi sessant'anni l'elettromagnetismo si è comunque evoluto raggiungendo profondità concettuali che la cultura paranormale non riuscirà mai nemmeno a recepire, fosse pure con mezzi extrasensoriali.


PUÒ LA FISICA ESCLUDERE?

Un cavallo di battaglia nella polemica pro e contro il paranormale è il "potere di esclusione" della scienza e della fisica in particolare. "Può la fisica escludere che... ?". Certo che può, magari non al cento per cento, ma può ! In mano agli ineffabili difensori del paranormale, tale ragionevole considerazione porta a conclusioni aberranti: se nulla è escluso al cento per cento, allora tutto è permesso al cento per cento. Allora uno dice: "le albicocche fanno venire il cancro", oppure: "mi ha telefonato mia nonna defunta", oppure "Carlo Magno e ancora vivo". Paradossalmente quest'ultima affermazione dovrebbe essere la più sostenibile, perché è ben noto che la mortalità di tutti gli uomini è ben lungi dall'essere stata dimostrata. Galileo stesso avrebbe probabilmente escluso la futura possibilità di vedere da casa propria una partita di calcio in Brasile e si sarebbe quindi sbagliato di grosso!

Ma c'è logica in questo classico argomento a difesa del paranormale? Sarebbe forse accettabile, se: si ipotizzasse che qualcuno ai tempi di Galileo le vedeva già le partile di calcio in Brasile, anche senza televisione, che comunque non e stata inventata dalla parapsicologia. L'accusa di mancanza di fantasia, poi, può lanciarla solo chi non segue neppure la superficiale divulgazione scientifica dei nostri giorni. Altrimenti saprebbe che il progresso della cosmologia e dell'astrofìsica è avvenuto grazie a una smisurata fantasia con cui potremmo inondare tutti i parapsicologi del mondo: rispetto a Stephen Hawking, Salvador Dalì aveva la fantasia del più oscuro impiegato del catasto!

E' stato il liceo scientifico a rendere noiose e aride tutte le materie scientifiche: e sì che non devono essere molti i cultori del paranormale che l'hanno frequentato! Nemmeno risulta che i fisici siano particolarmente insofferenti per il surrealismo, la leggenda, la fiaba, la Befana o Babbo Natale: nessuno di noi ha mai avuto in mente di informare tutti i bambini, mediante lettera raccomandata, che a portare i doni sono i loro genitori.

Il punto è che il paranormale vorrebbe convincerei che l'episodio di Cappuccetto Rosso è una realtà storica, magari ripetibile. E vorrebbe spingere le bambine a dare le loro nonne in pasto ai lupi nella prospettiva di un felice riemergere dalle loro pance.


IL CANNOCCHIALE DI GALILEO

Rimane infine l'argomento detto "di Urbano VIII": tutti i fisici professionisti si comporterebbero come questo celebre Papa che rifiutò di guardare nel cannocchiale di Galileo, rifiutandosi di assistere, diciamo, a un fenomeno di psicocinesi. Niente di più falso!

Qualunque fisico andrebbe infatti in sollucchero se potesse convincersi dell'esistenza della psicocinesi, se non altro perché farebbe una brillante carriera occupandosi di questo mirabolante fenomeno. Io stesso mi sono più volte offerto di testimoniare questo tipo di fenomeno, beninteso in condizioni di adeguata garanzia, visto che qualcuno e capace di tagliare una donna in quattro pezzi davanti ai vostri occhi e poi... di ricomporla.

Sapete cosa risponde solitamente l'operatore psicocinetico a proposte di questo genere? Che è spiacente di non potersi esibire, perché lo spettatore scettico emette "energia negativa" che potrebbe neutralizzare la sua, naturalmente "positiva". A questo punto anche i fisici più pazienti perdono di solito la pazienza.

A chi si apprestasse eventualmente a darmi del presuntuoso, vorrei anticipare che ci sono abituato, anche se sono sicuro di non meritare l'accusa. L'ultima volta mi è stata fatta dall'inventore di una "macchina antigravitazionale", allorché ho avuto l'ardire di negare che lo spazio fosse costituito da "linee informatiche di luce e di suoni". Ma chi sarebbe presuntuoso?

Sulla struttura dello spazio io coltivo idee niente affatto originali e comunque elaborate da altri. Salvo modestissimi contributi allo sviluppo della fisica subnucleare, io non ho mai inventato nulla, tanto meno macchine antigravitazionali.

Ma... chi è presuntuoso?


Adalberto Piazzoli, fisico e direttore del Dipartimento di fisica nucleare all'Università di Pavia, vicepresidente del Cicap.

(Tratto da Scienza & Paranormale N. 8)

Dal sito http://www.cicap.org/

Shambler
16-02-03, 21:21
se non avessi la barba ti bacerei..

Tomás de Torquemada
17-02-03, 02:26
Originally posted by shambler
se non avessi la barba ti bacerei..

Meglio lasciar stare, caro Shambler... Del resto, ho la barbetta anch'io... Il pensiero è sufficiente... :D

Shambler
17-02-03, 02:39
appunto, se tu non avessi la barba, visto l'articolo che hai postato , ti bacerei.:D

Tomás de Torquemada
03-10-07, 22:48
Anomalie della chimica-fisica dell'acqua pura e di altro ancora

Tratto dal libro: "AQUA. L'acqua elettromagnetica e le sue mirabolanti avventure" del Dr. Roberto Germano

L’informazione mi arrivò via posta elettronica tramite la mailing list del Dipartimento di Fisica: il 25 Marzo 1999 si sarebbe svolto un seminario presso il Dipartimento di Fisica dell'Università di Napoli: "Esiste la memoria dell'acqua? Uno studio termodinamico sulle soluzioni estremamente diluite della farmacopea omeopatica". A parlare era il prof. Vittorio Elia del Dipartimento di Chimica dello stesso Ateneo.
La cosa mi incuriosiva non poco, per i motivi già accennati in introduzione. C'erano cioè degli approcci teorici, come vedremo meglio in seguito, che portavano a concludere che la struttura dell'acqua era molto più ricca e complessa di quanto sembrasse a prima vista; la "memoria dell'acqua", però, veniva bollata come pura idiozia, e io a quel tempo non ne sapevo molto di più.... anzi!! Per esempio - e credo di condividere questa mia esperienza con molti di voi - fino all'età di 26 anni circa ero profondamente convinto che l'Omeopatia non funzionasse perché…non poteva funzionare e basta a causa delle motivazioni "avogadriche" spiegate nel capitolo precedente.
Il seminario fu eccezionale! Il prof. Elia, con dovizia di particolari e un impeccabile linguaggio scientifico, grazie alle sue doti didattiche, cercò di condividere con l'uditorio quanto segue:

l. Era stato effettuato un esteso studio termodinamico su soluzioni acquose ottenute attraverso successive diluizioni (e scuotimenti: "succussioni") dell'1% in peso di alcuni soluti fino a "soluzioni estremamente diluite" (soluzioni che potremmo chiamare "omeopatiche", dato il procedimento seguito).

2. Erano state effettuate misure del calore di mescolamento(2) di soluzioni acide o basiche, a differenti concentrazioni, con acqua bidistillata e con le "soluzioni estremamente diluite" (che potremmo chiamare "omeopatiche") alla temperatura fissata di 25°C .

3. Malgrado l'estrema diluizione delle soluzioni (cioè "omeopatiche"), che le farebbe assimilare alla tanto decantata "acqua fresca", veniva rilevato un calore in eccesso (fenomeno esotermico) rispetto al corrispondente solvente "non trattato", cioè "acqua fresca", in circa il 92% dei casi, e il calore in eccesso era molto al di sopra della sensibilità dello strumento; si trattava cioè di una variazione eclatante, sopra ogni livello di errore sperimentale.

4. Se ne doveva dedurre che il procedimento consistente nell'effettuare successive diluizioni e scuotimenti (“succussioni") può dunque alterare le proprietà chimico-fisiche del solvente acqua!!

5, L’origine del fenomeno rimaneva inesplicata, ma i risultati sperimentali, che si riferivano non a pochi test ma ad alcune centinaia di esperimenti, erano sicuramente significativi.

6. La riproducibilità qualitativa del fenomeno era ottima, non così per quella quantitativa (cosa che naturalmente accade sempre nel caso di nuovi e inattesi fatti sperimentali).

Si trattava dunque di centinaia di prove sperimentali presentate da un chimico con quasi 40 anni di esperienza nel campo della calorimetria alle spalle - che andavano ad evidenziare che l'acqua pura può avere proprietà chimico-fisiche diverse a seconda della "storia", da cui il termine "memoria dell'acqua", cosa certo non nuova in fisica - basti citare il caso dei magneti (isteresi) - ma sicuramente nuova per quella che era la vecchia modellizzazione dell'acqua!

Sapevo che i membri del CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale e le Pseudoscienze) si interessavano, ovviamente in maniera scettica e critica, all'Omeopatia e alla "memoria dell'acqua", concludendo un po' affrettatamente che l'Omeopatia fosse soltanto un caso particolare dell'effetto Placebo, per i motivi appena discussi nel capitolo precedente. In quel periodo (1999) seguivo con molto interesse le attività di questa associazione (infatti gli imbrogli e gli imbroglioni purtroppo abbondano!!) ed ero anche abbonato alla loro rivista "Scienza & Paranormale", così pensai di invitare al seminario di Vittorio Elia, un membro del coordinamento del nascente gruppo CICAP Campania, un medico, che però non riuscì a venire e, che pur dicendosi interessato, mi manifestò tutta la sua perplessità:

«(...) sul perché fior di scienziati perdano il loro tempo con l'acqua super-diluita, che finora non ha ancora ricevuto uno straccio di approvazione dalla comunità scientifica "seria", e tentano di spiegare un fenomeno prima di averne accertato la sua esistenza».

E in effetti il CICAP Campania aveva scelto come simbolo il "ciuccio che vola", cioè l'asino volante.... Il nostro medico, a questo proposito, diceva:

«Nessuno lo ha ancora portato in un laboratorio, ma molti giurano sulla sua esistenza. E di sicuro qualcuno si starà scervellando, da qualche parte, chiedendosi come cavolo possa fare un ciuccio a librarsi nell'aria, pur avendo un'ossatura così pesante ... e qualcuno avrà trovato anche una spiegazione ... scientifica».

lo gli risposi che:
«A proposito dell'acqua, temo che il problema sia diverso; non si tratta di azzardare modelli teorici su fenomeni dubbi o addirittura inesistenti: il seminario riguarderà solo esperimenti chimico-fisici. Riguardo al ciuccio che vola, si racconta di S.Tommaso d'Aquino che subì lo scherzo di confratelli che gli gridarono di uscire a vedere il ciuccio che vola. Lui uscì e tutti ridevano. Ma lui rispose: Preferisco credere al ciuccio che vola piuttosto che dei confratelli dicano il falso. Prima de parlar tase! Dice un proverbio veneziano. Ascoltare ciò che dice un serio sperimentatore e poi esprimere il proprio giudizio mi sembra il minimo"

Dopo la conferenza, trovai il coraggio di inviare una email al prof. Elia, sinceramente convinto di poterlo informare su come ottenere un milione di dollari di finanziamento per i suoi studi! Si trattava di più di due miliardi di lire di allora! Sfida ancora in atto e su cui lo CSICOP e il CICAP «fondano" molto del loro sarcasmo. La James Randi Educational Foundation, infatti, dal 1996 ha bandito un concorso denominato «The Psychic Challenge", rivolto a tutti coloro che sostengono di avere doti paranormali, ma curiosamente è stato esteso anche a chiunque dovesse sostenere di poter mostrare scientificamente la differenza tra "acqua omeopatica" ed acqua pura (d'altronde anche la denominazione estesa del CICAP ha finito per includere anche le "pseudoscienze").

Il milione di dollari è qui a Napoli da Vittorio Elia, pensavo... Mi incontrai a via Mezzocannone n.4, presso la vecchia e storica sede del Dipartimento di Chimica, col professore Elia, dove dopo la mia "strana" e-mail, sospettata finanche di essere uno scherzo, mi chiamavano “l’uomo da 1 milione di dollari". E, pur consigliato in senso contrario da molti, Vittorio Elia decise di partecipare al concorso! Ebbene, ci credereste? Malgrado abbia mandato la sua domanda sia negli USA che al CICAP in Italia, non solo l'esperimento "controllato" ancora non è stato organizzato, ma addirittura, Elia ha ricevuto una qualche risposta soltanto nel Giugno 2003 (4 anni dopo!!!!) e soltanto a seguito di ripetute altre sollecitazioni di cui parleremo a breve.

Qual è il messaggio che ancora passa e si diffonde con gran fracasso? Semplice: C'è un milione di dollari in palio per chi dimostra scientificamente che è possibile trovare differenze chimico fisiche tra "acqua omeopatica» e acqua pura, ma nessuno lo ha mai ritirato!!! Quindi, nessuno è in grado di mostrarlo scientificamente!

Questa fallace deduzione presuppone che (tutte cose a dir poco non banalmente vere):
l. chi ne fosse capace deve essere a conoscenza del premio;
2. chi ne fosse capace ed a conoscenza del premio debba decidere che vuole quel milione di dollari, mettendo a rischio la propria immagine di "serio ricercatore";
3. si consideri di nessun valore scientifico tutta l'estesissima casistica della medicina omeopatica (su uomini, animali e piante);
4. il premio sia totalmente in buona fede e non sia neanche minimamente una trovata di marketing dello "scettico pigro".

Perché mai accade che, quando un serio professore universitario di chimica è così sicuro dei suoi esperimenti degli ultimi 7 anni e che, inoltre, superando le inibizioni e i rischi della ridicolizzazione, venendo a sapere del premio, decide di parteciparvi (e tutto ciò già è poco probabile), neanche ci si degna di rispondergli? Forse ci vuole il CICACICAP? (Comitato Italiano per il Controllo della Affermazioni del CICAP). Chissà?! Ne riparleremo fra poco.

http://www.disinformazione.it/aqua.htm

Dal sito http://www.disinformazione.it/

Z4rdoz
05-10-07, 14:06
Non sono un fisico, ma quando bevo l'acqua della caraffa che è nel frigorifero riesco a compilare la lista dei prodotti ivi contenuti.
Un mio amico ha fatto sparire 5 tonellate di bigiotteria, ma si rifiuta di credere che lui e Sai Baba facciano parte dello stesso fenomeno paranormale.:K