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Visualizza Versione Completa : Il nostro nuovo Comunismo



Marco Sferini
05-04-02, 13:36
I giornali di oggi si affrettano a scrivere che avremmo abbandonato il Comunismo nell'abbandonare e condannare lo stalinismo.
Ovvia una presentazione di questo tipo da giornali borghesi, anche se profondamente stimabili, come "La Stampa": perpetrare la visione del Comunismo come identificazione completa ed assoluta con lo stalinismo.
Ecco che il sillogismo funziona: abbandonato lo stalinismo, Rifondazione liquida per loro anche il Comunismo.
Sfortuna loro, ma è proprio il contrario.
Rifondazione abbandona lo stalinismo: palla al piede del Comunismo di vecchio e di nuovo modello.
Concordo, quindi, con la relazione del compagno Bertinotti. Unico neo su cui ho parecchi dubbi, è il rapporto con il movimento.
Non faccio un mistero di essere un sostenitore della parte politica del PRC che ha sostenuto le tesi di Claudio Grassi.
Le ho presentate al Congresso provinciale, anche se sono state respinte, e lo rifarei comunque oggi stesso.
Poichè condivido quegli emendamenti, che hanno raccolto in tutti i congressi un risultato molto forte, che ha spinto Bertinotti e il resto del gruppo dirigente a cambiare un poco rotta, a cercare almeno una forte unica opposizione con tutte le altre opposizioni di sinistra e di centro.
Rifondazione crescerà, è per me un dato visibile e palpabile nell'esprimersi delle persone amiche o comunque nel sentir dire della gente.
Rifondazione è conosciuta e, soprattutto, "riconosciuta" come unico partito rimasto a difendere i deboli, a condannare la guerra e a schierarsi sempre per un mondo capovolto rispetto a quello in cui viviamo.
Questo è il nostro nuovo Comunismo: fatto di uguaglianza, pace e libertà!

Un caro saluto comunista.

Marco


www.geocities.com/prcsvcentro

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:)

Nuvolarapida
05-04-02, 19:24
Il comunismo, non dovrebbe più centrare niente con lo stalinismo, ormai da anni, noi ce ne potevamo accorgere un pò prima!!!

Josto
06-04-02, 22:55
I giornali di oggi si affrettano a scrivere che avremmo abbandonato il Nazismo nell'abbandonare e condannare l'hitlerismo.
Ovvia una presentazione di questo tipo da giornali di sinistra: perpetrare la visione del Nazismo come identificazione completa ed assoluta con l'hitlerismo.
Ecco che il sillogismo funziona: abbandonato l'hitlerismo, Forza Nuova liquida per loro anche il Nazismo.
Sfortuna loro, ma è proprio il contrario.
Forza Nuova abbandona l'hitlerismo: palla al piede del Nazismo di vecchio e di nuovo modello.

Un caro saluto nazista.

Marco

Marco Sferini
07-04-02, 00:07
Questo Josto, nazista di Forza nuova, che posta sul forum del PRC, vorrebbe neppure tanto sibillinamente accostare l'operazione del suo movimento o specie di partito, al grande momento di liberazione culturale e politica che Rifondazione Comunista sta vivendo.
Lo stalinismo è una deviazione autoritaria del comunismo marxianamente inteso.
Il nazismo è creatura di quel folle essere che fu Hitler.
Quindi nessun parallelo è possibile tra stalinismo e nazismo.
Prendiamo atto che Forza Nuova è nazista, anzi ne riprendiamo atto.
Sappia questo Josto che finchè ci sarà uno sfruttato sulla faccia di questa terra ci sarà un comunista per combattere l'economia capitalistica e per combattere la regressione mentale umana prodotta dal fascismo e del nazismo (nonchè da forme populistiche come il peronismo), a sua volta produttrice di tirannia, omicidi di massa, morte e miseria in grande gettito sull'umanità.
ORA E SEMPRE RESISTENZA !

Marco

www.anpi.it

Josto
07-04-02, 00:21
ABBASSO TUTTI I TOTALITARISMI.
E fatti una camomilla.

p.s. Il parallelo era trà nazismo e comunismo in tutte le forme in cui si è sciaguratamente manifestato e comunque nazista lo vai a dire a tuo nonno.

Marco Sferini
07-04-02, 00:52
Non abbiamo bisogno delle tue opinioni da nazista, Josto.
Non abbiamo bisogno di camomille, ma di vitamine semmai! (Avete voi nazisti bisogno di camomille, per calmare i bollenti spiriti camerateschi con i quali aggredite "extra"comunitari, democratici in genere e persone moralmente oneste.
Non abbiamo bisogno di totalitarismi, tanto meno dei tuoi. Teniteli pure tutti.
Non abbiamo bisogno di ribadire che siamo antifascisti in modo viscerale, che siamo comunisti e dediti ad un grande afflato di libertà.
Non abbiamo bisogno di dire queste cose a tutti coloro che ci conoscono.
E se non ci conoscevi, ora sai che i comunisti sono gente che ha la presunzione di essere portatori di istanze di libertà sociale, mentre voi fascisti e nazisti siete solamente un errore grave nel cammino umano.
Un errore che è stato già schiacciato una volta dal giudizio della Storia e dalle armi dei Partigiani tutti e degli Alleati.
Un errore che non perdoneremo mai, un errore che combatteremo sempre!

Marco

www.anpi.it

Josto
07-04-02, 01:06
C'è più affinità trà la tua ideologia e quella dell'estrama destra di quanto non ce ne sia trà i miei ideali e le vostre farneticazioni.
VIVA LA LIBERTA' - ABBASSO TUTTI I TOTALITARISMI

p.s. Vatti almeno a fare una doccia

Marco Sferini
07-04-02, 01:36
Non vale la pena di risponderti, e per questo posto solo questo breve commento che già termina qui.

Marco

Alba nera
07-04-02, 14:14
che siamo comunisti e dediti ad un grande afflato di libertà.

Che cavolo dici?


E se non ci conoscevi, ora sai che i comunisti sono gente che ha la presunzione di essere portatori di istanze di libertà sociale, mentre voi fascisti e nazisti siete solamente un errore grave nel cammino umano

Presuntusi lo terrei tutto il resto è da buttare!


Un errore che è stato già schiacciato una volta dal giudizio della Storia e dalle armi dei Partigiani

Si schiacciato con estremi atti di vigliaccheria,con azioni deplorevoli,fatti da uomini senza onore e senza morale,basti vedere "il partigiano Jhonny".

Caro Marco io non ho la pretesa di venire qua ad insegnarti niente,ma stai ragionando da Americano,quella si dovrebbe essre il tuo ,come il mio,nemico da sconfiggere!

Marco Sferini
07-04-02, 14:52
Se non capisci, Alba nera, non è colpa mia. E se pensi di sostituirti ai miei pensieri, ai miei ideali, pensando per me, sappi che è davvero difficile: essere comunisti non è facile.
Non si è comunisti se non si ama la gente, il popolo.
Per questo stiamo dalla parte dei Palestinesi, e NON SIAMO ANTISEMITI, come invece lo sono stati e lo sono i fascisti e i nazisti.
Come ha bene qualcuno ha detto, e io ripeto, noi comunisti:
siamo lo sfruttato in ogni parte della Terra
siamo il lavoratore precario
siamo il disoccupato
siamo lo studente della scuola pubblica
siamo il malato che deve pagare i tickets reintrodotti dalla destra
siamo l'omosessuale
siamo la lesbica
siamo l'ebreo perseguitato dal nazismo e dai fascistelli di ogni tempo
siamo il palestinese che soffre nella sua Terra
siamo il chiapaneco che vuole la libertà di tutto il Messico
siamo il cristiano che diffonde il Vangelo dell'amore fra gli esseri umani
siamo il mussulmano non deviato dal teocratismo politico e fanatico
siamo il cileno desaparecidos
siamo l'argentino desaparecidos
siamo un esercito di sognatori, e per questo siamo invincibili.
Siamo e saremo comunisti per rispondere ai bisogni di un'umanità ogni giorno violentata dalle necessità del mercato capitalistico.

Marco

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falcorosso
07-04-02, 17:52
Caro marco,
posso capire la rabbia, ma se accetti un comsiglio da un vecchio compagno ignorali come meritano, occupa il tuo tempo in cose più proficue che ribattere a simili individui,
ciao
;) ;) :cool:

Josto
07-04-02, 18:12
"E me l'ha fatta lei per l'Unità quella intervista, nel 1998, in cui dicevo che bisognava prendere atto che "non c'è paese in cui sia stato instaurato un regime comunista, ove non si sia imposto un sistema di terrore, dall'Unione Sovietica alla Cina, dall'Albania di Hoxa alla Romania di Ceaucescu, dalla Corea di Kim Il Sung alla Cambogia di Pol Pot". Insomma, di fronte alla prova di fatto che il comunismo era intrinsecamente antidemocratico e totalitario, bisogna ammettere che la tesi del Bellinazzi è giusta: non c'è dubbio che c'è stata una parentela tra nazismo e comunismo. L'uno e l'altro hanno avuto come bersaglio il mondo borghese, non hanno riconosciuto la positività storica del mondo mercantile, vi hanno visto solo egoismo e cinismo, hanno considerato la corsa alla ricchezza borghese come un elemento negativo da combattere per creare una società che abolisse tutto questo. Comunisti e nazisti credevano che la loro utopia indicasse la via del progresso, invece erano ugualmente reazionari. In termini filosofici erano reazionari tanto Marx quanto Nietzsche. Il valore del mondo libero borghese sfugge all'uno e all'altro, ed è combattuto tanto dal nazismo quanto dallo stalinismo".

NORBERTO BOBBIO

Marco Sferini
07-04-02, 20:14
Caro Falcorosso,
accetto molto volentieri il tuo splendido consiglio!

Un saluto comunista.

Marco

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:)

Josto
07-04-02, 20:55
REPLICA DI MARCO SFERINI (COMUNISTA) A JOSTO (LIBERALE)

Non abbiamo bisogno delle tue opinioni da nazista, Josto.
Non abbiamo bisogno di camomille, ma di vitamine semmai! (Avete voi nazisti bisogno di camomille, per calmare i bollenti spiriti camerateschi con i quali aggredite "extra"comunitari, democratici in genere e persone moralmente oneste.
Non abbiamo bisogno di totalitarismi, tanto meno dei tuoi. Teniteli pure tutti.

REPLICA DI MARCO SFERINI (COMUNISTA) A ALBANERA (IL NOME DICE TUTTO)

Se non capisci, Alba nera, non è colpa mia. E se pensi di sostituirti ai miei pensieri, ai miei ideali, pensando per me, sappi che è davvero difficile: essere comunisti non è facile.
Non si è comunisti se non si ama la gente, il popolo.

OGNI COMMENTO E' SUPERFLUO

Alba nera
08-04-02, 15:14
Per marco,vedo che oltre 50 anni di politca sinistrosa,e anti fascista in particolare,si sono radicate bene in molta gente,ci sono delle percisazioni da fare,in anzi tutto devi capire che il NAZIFASCISMO NON ESISTE,è stata solo una sfortunata alleanza militare e stop,anche noi siamo con la palestina,anche noi siamo per il popolo.Ma vedo che inutile discutere con voi perchè come al solito vi chiudete nel vostro bozzolo e non siete aperti al dialogo;bel esempio di intolleranza,che tra l'altro ha dimostrato il tuo amico falcorosso

A NOI!

Marco Sferini
08-04-02, 15:20
Roderigo carissimo,
ti prego, chiudi questo thread aperto da me, si sta protraendo in un farneticare di fascisti e nazisti. Non vedo perchè debba continuare ad essere presente sul nostro forum questo genere di discussioni degenerate, come degenerazioni della civiltà umana sono state le dittature fascista e nazista.

Ti ringrazio e ti saluto a pugno chiuso

Marco

Alba nera
08-04-02, 16:00
come volevasi dimostrare...se non sei pronto al dialogo,se le tue idde non sono abbastanza forti da sopportare delle critiche è meglio che ti prenda un pò di tempo per riflettere,chiedere di chiudere il thread è un gesto di vigliaccheria.

Marco Sferini
08-04-02, 16:08
Questa è buona, un gesto di vigliaccheria!
Voi tanto vigliacchi da non voler produrre serie argomentazioni di dialettica politica!
Per favore.

Roderigo, ti prego, metti fine a questa tragicomica sequela di post.....

Marco

Spirit
12-04-02, 00:33
Scusa Marco, io non sono né fascista né nazista...... Ho letto con interesse le conclusioni del vostro congresso, sorprendendomi che sia stato necessario arrivare al 2002 per condannare Stalin.... Il comunismo s'è sempre pensato come una grande ideologia (non nell'accezione marxiana, ovviamente) di liberazione dell'umanità, attraverso quella prima tappa (in realtà l'unica) che pretendeva l'edificazione di una DITTATURA del proletariato, ossia di uno Stato (totalitario) capace di plasmare una società senza classi in quanto senza capitale. Tutto questo è stato superato, o pensate ancora che superando il capitale supererete anche la democrazia formale? Ma poi,cosa intendete oggigiorno per capitale: la semplice multinazionale, il capitale finanziario, oppure tutto ciò che crea plus-valenza e quindi profitto?? Voi avete detto di aver superato Stalin ma non Marx:eppure Marx, teorico e non statista, aveva idee ormai scientificamente superate sulla società borghese,e una concezione dialettica ormai bocciata in ogni dove dall'intellighenzia europea.Vi sentite ancora ancorati al materialismo storico,e se no: donde deriverà il superamento del liberismo? A questo punto, che posto date alla dissidenza, ossia, alla libertà di chi non la pensa come voi in tempi di vostro (eventuale) governo-regime?? E coloro che si contrappongono a voi, propugnando il libero mercato piuttosto che una società etnicamente omogenea, sono "avversari" o "nemici"??? Per favore, non citarmi la costituzione che voi avreste contribuito a creare per quanto concerne quegli aspetti liberali che non appartengono alla cultura comunista e che non sono nati per segnare la via italiana al socialismo....

Marco Sferini
12-04-02, 15:49
Caro Zena,
c'è una inesattezza di fondo nel tuo post, peraltro ben argomentato e interessate.
Questa inesattezza riguarda la concezione che Marx formula, nella "Critica al programma di Gotha", come "dittatura del proletariato". Questa espressione è valida nella misura in cui anche Garibaldi si proclamava "dittatore delle Due Sicilie", durante l'unificazione della Penisola italiana.
La parola dittatura non significa un governo dispotico, ossia tirannico della classe operaia sulla minoranza sociale borghese ed imprenditoriale. Il concetto espresso da Marx è quello semplice di "governo" da parte della maggioranza degli sfruttati sulla minoranza degli sfruttatori. Non vi è volontà di totalitarismo in questa concezione della transizione dal capitalismo al socialismo, e al più lontano orizzonte comunista.
Mi pare, poi, che se vai a rileggere per bene Marx, ed anche Engels, non troverai mai la volontà politica di tiranneggiare su qualche popolo, o su qualche classe sociale.
In realtà, afferma Marx, quando il lavoratore libera se stesso, esso libera nel medesimo momento tutti gli altri esseri umani. Per questo Marx individua nel proletariato la vera classe "rivoluzionaria", poichè è quella capace di liberarsi e di liberare gli altri.
Noi comunisti non crediamo alla tirannia come mezzo di rivoluzione sociale. Non vi abbiamo mai creduto, e chi lo ha fatto ha sbagliato e ha deviato il pensiero di Marx, Engels o Lenin.
Per il popolo noi abbiamo sempre voluto la liberazione sociale, che è insieme liberazione dal bisogno economico e anche da quello intellettuale.
Così oggi siamo e rimaniamo convinti che il capitalismo non è l'ultimo stadio di sviluppo dell'umanità, ma un passaggio ultrasecolare, certo, ma pur sempre un passaggio che non può accampare nessuna pretesa di eternità.
In fondo Marx ci ha insegnato questa grande verità: che il capitalismo è stato, è e si trasformerà prima o poi in un altro modello sociale.
Ecco, noi ci battiamo affinchè quel modello sociale possa essere una libera federazione di esseri umani che coltivino l'idea di ricchezza e la produzione della ricchezza stessa non per fini personali e quindi profittuali, ma per fini collettivi e quindi solidaristici, capaci di adempiere ad ogni soddisfazione singola dell'individuo, per quella che Togliatti chiamava "una vita degna di essere vissuta.

Un saluto.

Marco

www.geocities.com/prcsvcentro

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Spirit
12-04-02, 17:32
Caro Marco,
ho letto con attenzione il tuo post, anche se non ho riscontrato risposte in merito alla strategia che adottereste rispetto al dissenso,ossia rispetto alla democrazia liberale, che permette di governare alla maggioranza ma che ne limita l'azione attraverso una costituzione e una serie di garanzie a tutela delle minoranze. Non ho capito nemmeno se tra i vostri attuali avversari rientri anche il piccolo-medio capitale, ormai sacrosantamente radicato nelle coscienze politiche dei cittadini.Sinceramente, io come molti altri non ci sentiremmo liberati dal comunismo, di vecchio e nuovo stampo: ci sentiremmo piuttosto in dovere di rivendicare l'irriducibilità di alcuni bisogni umani, ad esempio quello di competere, di diversificarsi (anche etnicamente), di creare, di agire e pensare (soprattutto) liberamente e non in raccordo strutturale coi fini della collettività. Hai ragione tu quando espliciti il concetto di dittatura del proletariato: ma come far si che lo spirito borghese, che è poi lo spirito di un ego che reclama indipendenza e che vede nella libertà economica una delle condizioni (ma non l'unica) di autonomia del sé, non riemerga dalle macerie dell'ultrasecolare capitalismo crollato sotto la spinta del movimentismo neo-marxista? In questo contesto, secondo me, ecco che il governo della maggioranza reprimerà le minoranze trasformandosi in dittatura giacobina e funzionalizzando(schiavizzando?) il soggetto alle pretese di un potere che, come sosteneva Pareto, sarà sempre altro dai sottoposti, e che incorrerà quindi nel pericolo di una deriva autoritaria elaborando strategie di auto-difesa. L'avanguardia è sempre altra da ciò di cui si proclama tale, lo Stato comunista è congenitamente liberticida perchè SUBORDINA coattivamente l'individuo alla società e a sé stesso attraverso la detenzione del capitale e quindi delle condizioni attraverso le quali si crea valore. Che società ne uscirebbe, poi? Non forse una società tremendamente ugualitaria, quindi massificata politicamente, priva di quelle spinte al progresso che provengono dall' incentivo del rischio, dedita a ingrigire le menti (come avveniva nella Russia sovietica), a perseguire obiettivi di sussistenza in cui il lato in-socievole dell'uomo (posto che siamo al di fuori di una linea morale, ma semplicemente dentro a una prospettiva antropologica) venga represso e con esso la sua vitalità, il suo ingegno, i suoi lati più stimolanti ed ebbri? In questo senso,ad essere compromessi potrebbero non solo essere i bisogni socialmente indotti,i lussi,gli status-symbol,ma anche le arti, le scienze, la filosofia. E poi, la religione: che posto spetta ad essa nel vostro comunismo, se non se ne riconosce la funzione inestinguibile di sostegno della società e dell'uomo, che solo attraverso Dio e il suo riconoscimento può giungere ad un amore autentico e non puramente strumentale o compassionevole?
Ma,detto tutto questo, non credo di avere individuato i sentieri della storia futura. Il comunismo non trionferà, e il liberismo, se si evolverà, non sarà nelle forme di un socialismo marxiano. Piuttosto, credo che il vostro movimento si sia convertito definitivamente al riformismo, al pragmatismo. Non si riflette più sul sistema, ma sul singolo elemento: si identifica il problema, e si cerca la soluzione. In questo senso credo che Rifondazione non sia già più un partito di sognatori, ma un partito che ha bisogno di sogni per alimentare il proprio elettorato, pur sapendo che le porzioni del convento sono sempre più sottili rispetto al passato. Ma questa è una mia idea.
Saluti