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Tovarish
05-04-02, 18:39
Dalle opere di LEV FAUSTOVIC TROTZKINOTTI:

Il comunismo è fallito
"Il comunismo-stato è fallito, serve qualcos'altro" da Repubblica del 29 gennaio 2002, affermazione condita dal solito corollario di altre simpatiche affermazioni categoriche sulla fine del sogno, sulla prospettiva no-global e su altre chicche per i soliti appassionati.

Gli stalinisti dell'Ulivo
"Il centrosinistra dovrebbe guardarsi in primo luogo da certi suoi leader, perché è da loro che provengono i danni maggiori. I nuovi stalinisti, come Cossutta e Angius, rispolverano l' antica e pessima idea del nemico a sinistra e dell'aggressione contro la sinistra. L'arroganza stalinista allontana gli spiriti liberi".

http://www.giorgionenet.org/images/ulivomale.jpg

La Rivoluzione d'Ottobre
"In questa molteplicità di riferimenti, la Rivoluzione d'Ottobre mantiene un valore peculiare: essa è stata uno spartiacque del XX secolo. Ha consacrato il valore della soggettività organizzata (sic!!), e del suo ruolo: primo straordinario esempio del 'si, se puede'."

Lo stalinismo
"Il progetto della rifondazione comunista, di un'identità comunista adeguata al XXI secolo, implica una rottura radicale con lo stalinismo. Non proponiamo qui un'operazione di bilancio storico, ben altrimenti impegnativa, ma di verità politica e di identità teorica: la separazione dallo stalinismo è anche e soprattutto la messa in causa di un paradigma della transizione, di una concezione della politica, di una funzione del partito.

Nel comunismo italiano, la rottura è avvenuta, prevalentemente, in nome dei diritti della persona e della necessità della democrazia rappresentativa: nel nuovo movimento comunista queste ragioni devono essere sviluppate fino in fondo, in nome della società nuova da costruire, della liberazione del lavoro, del rifiuto della separatezza tra cittadino e Stato, della rivoluzione come indivisibile fenomeno mondiale.

In questo senso si può essere portatori e portatrici credibili di un'ipotesi rivoluzionaria e comunista solo in quanto essa si definisce in radicale discontinuità rispetto all'esperienza del "socialismo realizzato. In questa eredità negativa, individuiamo, prima di tutto, l'idea di un "campo socialista" - campo statuale - al quale sacrificare, o subordinare, gli interessi strategici del movimento operaio mondiale: una distorsione di prospettiva improponibile, anche e soprattutto per il futuro. In secondo luogo, l'ossificazione dogmatica della teoria (che ha travolto le esperienze più avanzate del marxismo critico novecentesco e ridotto il cosiddetto "marxismo-leninismo" a un'ortodossia ecclesiale): un sostituto autoritario e inefficace dell'analisi dei processi reali, della metodologia dell'inchiesta, della verifica.

Infine, e sopratutto, la riduzione del socialismo alla pura dimensione della conquista del potere politico e istituzionale, esterna ai luoghi del lavoro e della produzione (e più in generale ai rapporti sociali), coerente con un'ipotesi di gigantismo industrialista forzosamente guidato dall'alto: ma, così come la conquista del potere può generare dal suo stesso seno nuove e pesanti oppressioni, il produttivismo economicista non libera il lavoro e non crea una nuova qualità della vita In questo senso, lo stalinismo è anche stato un modello di sviluppo subalterno all'idea di crescita quantitativa. E' da questo deficit - non dal surplus - di socialismo che sono derivate la concezione (e la pratica) totalizzante e dispotica del Partito, l'arbitrio incontrollabile del leader, la cancellazione di ogni istanza democratica di base nell'organizzazione e nella società, la fine della libertà sindacale, la riduzione degli individui e delle persone ad appendici insignificanti della politica."

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Che fantasia questi trotzksti!! A quando la Rifondazione della Rifondazione della Rifondazione??:D :D

Attenzioneimbelli
05-04-02, 19:35
Pietosi gli attacchi al comunismo da parte di chi si proclama ancora "comunista"!

Movimento caotico contro organizzazione di partito, disobbedienza contro marxismo-leninismo, partitocrazia contro opposizione radicale, moltitudini contro proletariato...

Ma cosa c'è di interessante in questi figuri antimarxisti?