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Visualizza Versione Completa : Giuliano Ferrara ci riprova: Israele-Day



5° Reggimento
07-04-02, 18:19
Non contento di aver bancarottato con la manifestazione romana a Piazza del Popolo a favore degli amerikani lo scorso inverno, trasformatasi- come si ricorderà- in un penoso flop per Berlusconi, Fini e compagnia, Giuliano Ferrara ci riprova: vuole organizzare un' altra manifestazione, intitolata Israele-Day, "a favore delle ragioni di Israele nella drammatica crisi medio-orientale". L'idea è stata lanciata sul "Foglio", giornale di cui Ferrara è direttore e la moglie di Berlusconi padrona, dal radicale storico Massimo Teodori. Stanno raccogliendo le adesioni. "Scrivete, dipende da voi, sarebbe una bella giornata" esorta l' Elefantino, che è ancora indeciso- visti i precedenti- se dare il via o meno a quest' altra memorabile giornata.
Le ultime adesioni pervenute: Ernesto Galli della Loggia, Fabrizio Rondolino, Pietro Larizza, Rosa Filippini, Paolo Pillitteri.
La "crème de la crème", insomma.
:rolleyes:

Attenzioneimbelli
08-04-02, 16:25
D- B- Ferrara è la punta più avanzata delle posizioni imperialiste in Italia. Io direi che potremmo salvarci l'email de "Il foglio" e ogni giorno tempestarlo di nostre email in cui esprimiamo il nostro dissenso. Mi pare una forma civile di protesta e - se la protesta funziona - mi pare una forma civile per intasargli l'email tutti i giorni.

Che ve ne pare?

pietro
08-04-02, 16:31
Ottima idea.:)

Piero Strozzi
09-04-02, 21:40
Purtroppo la "giornata per Israele" si farà, si farà. L' appuntamento è per lunedì 15 a Roma. Il corteo partirà dal Campidoglio alle ore 18.30 e arriverà al portico d' Ottavia.
Però l' Elefantino ci tiene a precisare che, a differenza dell' epico fiasco "Usa-Day", non sarà una manifestazione di parte. Lo starebbe a dimostrare il breve e chiarissimo documento di indizione del corteo dove si possono leggere passi come i seguenti:
"In un mondo senza Israele sarebbe sradicata la più forte testimonianza degli ultimi cento anni in favore dei diritti umani" (sic!)
"La difesa dello Stato ebraico è al di sopra di qualunque divisione politica e ideale" (sic!)
In calce a siffatto documento si aggiungono quotidianamente firme prestigiose. Oggi è la volta, fra gli altri, di Maurizio Belpietro (direttore del "Giornale" di Berlusconi), Vittorio Feltri, Gad Lerner, Furio Colombo, Paolo Mieli, Ferruccio de Bortoli.
Gran bel "parterre de roi", non c'è che dire.
:D

5° Reggimento
10-04-02, 19:35
Giuliano Ferrara, dunque, va avanti come un Elefantino nella preparazione del suo Israele-day, nel segno assolutamente fazioso della condivisione a oltranza della politica del governo Sharon, altro che "super-partes"!
Vedremo come questa politica contribuirà a creare un clima di sicurezza e di serenità per la popolazione degli Ebrei di Israele, in nome dei quali la rioccupazione della Cisgiordania sta avvenendo. Resta solo da chiedersi se chi continua ad alimentare certe contrapposizioni in Italia (come era già accaduto in occasione dell' Usa-Day) lo faccia davvero perchè ha a cuore le sorti di Israele. Penso proprio che gli obiettivi siano di politica interna: provocare scontri e tensioni. Ma non ci riusciranno. Sarà un altro flop.

Catilina
11-04-02, 18:27
I preparativi per l' Israele-day fervono e a Roma è quasi tutto pronto per la manifestazione.
Elefantino Ferrara intanto rilascia dichiarazioni a tutto spiano, in cui difende a spada tratta l' altro pachiderma assassino amico suo che sta sterminando i Palestinesi: "Se la prendono con Sharon perchè è grasso!"- esclama sdegnato. Accusa tutti i governi occidentali di essere impazziti, perchè a Madrid hanno osato chiedere il ritiro delle bande armate ebraiche dai Territori, sconfina nella poesia declamando che se Israele fosse piegato, ciò "comporterebbe un mondo infinitamente più brutto".
Nel frattempo, fioccano le adesioni al corteo di lunedì negli ambienti della Nomenklatura italiana, sia di centrodestra, sia di centrosinistra: parlamentari, giornalisti, intellettuali, professori universitari. La notizia di oggi è che in prima fila al corteo di lunedì ci sarà Gianfranco Fini (chi poteva dubitarne?), seguito da un bel gruppetto di diessini (Franco Debenedetti, Giuseppe Caldarola, Claudia Mancina, Claudio Petruccioli) e ulivisti (l' ex-presidente dei Democratici Arturo Parisi). Insomma, un "parterre de roi".
Ancora non si conosce quali siano gli orientamenti di Silvio Berlusconi. Il Cavaliere, che era stato entusiasta protagonista del mega-flop dell' Usa-day, questa volta ci va cauto e potrebbe restare defilato.

Attenzioneimbelli
12-04-02, 00:46
Dissociamoci dall'iniziativa dell'obeso:

scrivete una email al giorno all'indirizzo di posta elettronica del direttore de "Il Foglio":

ildirettore@ilfoglio.it

Le lettere di solito vengono pubblicate... la mia di ieri no, forse perché non era firmata. Adesso ci riprovo.

Il sito è www.ilfoglio.it

Catilina
12-04-02, 16:12
L' Israele-Day si è subito trasformato in una sorta di happening socialmondano, a cui nessuno di quelli che contano ritiene di potersi sottrarre.
Nei lussuosi salotti della Nomenklatura politica e intellettuale, ci si interroga in modo amletico: "Mi si nota di più se partecipo all' Israele-Day, se non ci vado, oppure se ci vado senza farmi vedere troppo in giro?
Quando manifesti perché i palestinesi possano avere un loro Stato, una loro terra libera da colonie di fanatici e carri armati allora sei automaticamente un terrorista, un kamikaze, un nazista antisemita. Perciò è ovvio che gli esponenti della Nomenklatura italiana a certe manifestazioni (come quella del 9 marzo) non partecipino.
Allora vai all' Israele-Day, alla manifestazione che con lo schermo dell' Olocausto, nasconde vergognosamente i massacri compiuti dagli ebrei d' Israele oggi, appoggiando uno Stato oppressore come è appunto Israele oggi, e sei politicamente corretto. E alla moda.
I cronisti dell' Elefantino, intanto, battono, battono in lungo e in largo le stanze del Palazzo, per cercare adesioni all' ultima trovata dell' ex-ministro berlusconiano, autentico "maitre - a - penser" della destra che conta.
Ma il corto circuito dei Ferrara e dei Lerner arriva inevitabile nel momento in cui tutti, dal giovane anonimo no-global fino a Silvio Berlusconi, sono d' accordo che il problema ha un nome e cognome: Ariel Sharon. Un politico "democratico" che con tranquillità ha detto di essere "pentito di non aver fatto uccidere Arafat a Sabra e Chatila".
Insomma, nel bel mezzo di una tragedia, qualcuno pensa di essere ancora a Carnevale e si traveste da militare con la stella di Davide sull' elmetto.
Gli italiani, però, sono brava gente e non accetteranno la provocazione, non andranno alla manifestazione, c'è da scommetterlo. Loro, col pensiero, sono da un'altra parte, sono già allo sciopero generale del 16 aprile e alla marcia della pace del 12 maggio contro tutti gli Elefantini e i Pachidermi assassini del mondo.
Saluti comunisti e nazionalitari

P.S. -E stasera da non perdere la "santorata" del venerdì dedicata all' Evento con Piero Fassino, Paolo Mieli e compagnia a concionare in studio in diretta.

L'Uomo Tigre
12-04-02, 20:32
ferrara è rivoltante e chi lo segue non è da meno!
Con che coraggio possono manifestare per uno stato che porta avanti da 35 anni un'occupazione militare, tanto per dirne una.
Che tempismo poi, proprio ora che sta venendo fuori quello che hanno fatto a Jenin!
Che schifo 'sta gente, tutti pronti a sfilare in prima fila pur di avere l'approvazione della comunità ebraica tirare su qualche voto in più!


:mad:

pietro
13-04-02, 10:34
Tra l'altro bisogna considerare che il percorso del corte pro-Israele viene fatto passare a ridosso del presidio permanente organizzato dal Forum Palestina, Donne in Nero ed altre associazioni a Piazza Venezia.Cosa succedera?

Piero Strozzi
13-04-02, 18:57
...…agli inizi degli anni Ottanta, Giuliano Ferrara lasciò il Pci ed il suo ruolo di dirigente a Torino perché la sua dura critica contro il generale Sharon, responsabile del massacro di Sabra e Chatila, non trovava alcuna risposta in alcuni burocratici amministratori dell' epoca, che non prendevano le distanze dalla politica repressiva israeliana.
Oggi il direttore del giornale della moglie di Berlusconi è il più strenuo sostenitore di Sharon e del militarismo sionista violento ed espansionista, il cui obiettivo è colpire e umiliare non il terrorismo, ma il popolo palestinese nei suoi diritti.
A noi comunisti nazionalitari non scandalizza il rovesciamento di idee di Elefantino Ferrara. Una svolta a 180 gradi in politica è prassi italica, si può lasciare "da sinistra" un partito di sinistra per finire nelle braccia di Berlusconi (cosa che Ferrara ha già fatto del resto).
Quello che ci lascia invece stupiti è la spudorata capacità di Elefantino Ferrara di farsi aggressivo e convinto apostolo oggi di una verità "svelata" al popolo, che è l'esatto contrario di quella che aveva scoperto ieri. Il giudizio senza appello di ieri su un massacratore come Sharon, come può trasformarsi in una accettazione plateale di quanto quel massacratore sta compiendo oggi? Com' è possibile dimenticare la storia di un figuro come Sharon? Ecco, Elefantino c'è riuscito e fa Israele-Day, al punto che le sue sperticate lodi e difese del premier israeliano e il suo Israele-Day sono per noi un tipico esempio della misteriosa natura dell' Uomo e della sua Anima.
Saluti comunisti e nazionalitari

Tovarish
13-04-02, 20:28
Originally posted by L'Esercito dell'Ebro
sono per noi un tipico esempio della misteriosa natura dell' Uomo e della sua Anima.
Saluti comunisti e nazionalitari

Più facile che si sia convertito sulla via di Arcore!!!:D :D

Catilina
13-04-02, 22:20
Quello che ci lascia invece stupiti è la spudorata capacità di Elefantino Ferrara di farsi aggressivo e convinto apostolo oggi di una verità "svelata" al popolo, che è l'esatto contrario di quella che aveva scoperto ieri. Il giudizio senza appello di ieri su un massacratore come Sharon, come può trasformarsi in una accettazione plateale di quanto quel massacratore sta compiendo oggi? Com' è possibile dimenticare la storia di un figuro come Sharon? Ecco, Elefantino c'è riuscito e fa Israele-Day, al punto che le sue sperticate lodi e difese del premier israeliano e il suo Israele-Day sono per noi un tipico esempio della misteriosa natura dell' Uomo e della sua Anima.

*****
Ma che mistero e mistero, non c'è alcun mistero. C'è soltanto la cupidigia di servilismo dell' ubbidire al più forte, si chiami Craxi, Berlusconi, Bush o Sharon, non fa differenza.
:D

Catilina
15-02-04, 13:08
In origine postato da 5° Reggimento
Non contento di aver bancarottato con la manifestazione romana a Piazza del Popolo a favore degli amerikani lo scorso inverno, trasformatasi- come si ricorderà- in un penoso flop per Berlusconi, Fini e compagnia, Giuliano Ferrara ci riprova: vuole organizzare un' altra manifestazione, intitolata Israele-Day, "a favore delle ragioni di Israele nella drammatica crisi medio-orientale". L'idea è stata lanciata sul "Foglio", giornale di cui Ferrara è direttore e la moglie di Berlusconi padrona...

Ho riesumato questo vecchio thread del 5° Reggimento (risalente ai primi dell' aprile 2002), perchè scopro solo oggi che Giuliano Ferrara lasciò nel 1982 l' allora PCI, in quanto un assessore comunista non aveva voluto che Luciano Berio dedicasse un concerto ai martiri palestinesi di Sabra e Chatila, vittime- parole del Ferrara di allora- dei "crimini di Israele".
Poco tempo prima Ferrara, all' epoca filo-palestinese e anti-israeliano, aveva abbracciato i compagni dell' Olp durante un viaggio in Libano.
Oggi Ferrara, come è noto, è più sharoniano di Sharon e , come ho rilevato in apposito thread, dà degli psicopatici a tutti gli Italiani che pensano di essere poveri anche a causa di Berlusconi.
L' affidabilità del personaggio si rivela anche da questi particolari, ma in generale ci sarebbe da riflettere sul motivo per cui tutto lo staff principale del partito di Berlusconi proviene dall' ex-PCI o dall' area della sinistra socialista. Nell' ordine: Ferrara, Bondi, Cicchitto, Adornato, Renzo Foa, per tacer della Maiolo, della Colli, di Frattini...

pietro
15-02-04, 13:38
Lo stesso è successo in molti paesi dell'Est europeo dove molti PC si sono riconvertiti al liberismo , al filosionismo ed all'americanismo dopo il crollo del 1989.Il problema penso sia nell'ortodossia marxista che dopo aver visto il crollo delle sue teorie deterministiche e del dogma del prossimo crollo del capitale ha causato molti delusi.Alcuni di questi hanno quindi sposato le "tesi nemiche" perche' le ritengono fattualmente vincenti.In piu' in Italia il togliattismo ed il berlinguerismo hanno sicuramente delle colpe nell'aver ispirato i ceti dirigenti del PCI a gestire il potere prima che a pensare al cambiamento.Ferrara è solo un esempio paradigmatico del machiavellismo di sinistra.

Ciao

enrique lister
15-02-04, 13:56
In origine postato da Catilina
Ho riesumato questo vecchio thread dell' Esercito dell' Ebro (risalente ai primi dell' aprile 2002), perchè scopro solo oggi che Giuliano Ferrara lasciò nel 1982 l' allora PCI, in quanto un assessore comunista non aveva voluto che Luciano Berio dedicasse un concerto ai martiri palestinesi di Sabra e Chatila, vittime- parole del Ferrara di allora- dei "crimini di Israele".
Poco tempo prima Ferrara, all' epoca filo-palestinese e anti-israeliano, aveva abbracciato i compagni dell' Olp durante un viaggio in Libano.


c'è da dire che all'epoca la classe politica (Craxi e Andreotti) era moderatamente filoaraba e quindi Ferrara, come al solito più realista del re, correva ad abbracciare Abu Nidal.

PS: Frattini ex-comunista? io sapevo che veniva dalla Dc

PPS: a proposito di bondi: ieri sera l'ho visto a Blob che insultava Franceschini (un ex-Dc!) perché alleato "con i comunisti, autori di milioni di morti!". Ma checcazz', bondi era comunista fino a 2 giorni fa...:D

Catilina
15-02-04, 17:11
In origine postato da enrique lister
Frattini ex-comunista? io sapevo che veniva dalla Dc



A me invece risulta che collaborava con "Il Manifesto", pensa un po'...