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Visualizza Versione Completa : La Scienza È Infallibile (fino A Prova Contraria)



Österreicher
08-04-02, 19:49
5 gennaio 1991

Non si può confondere l'illuminismo e l'atteggiamento scientifico. L'illuminismo è arrivato all'assurdo del culto della Dea Ragione; l'atteggiamento scientifico invece non venera nulla, non tende a nulla e non si ferma dinanzi a nulla. Esiste un metodo scientifico, non una finalità o un’etica scientifica. Scientifico è il come, non il cosa.
La scienza non intende sostituirsi alla religione: essa tende ad eliminarla dai campi di propria competenza. Non prova il sistema eliocentrico per poi concludere: "Ed ora adorate il signor Galileo". Se qualcuno avesse tendenza a questo, non avrebbe capito la scienza. Il satanismo di Baudelaire prova che egli non è uscito dal Cristianesimo, la religione della scienza sarebbe più religione che scienza.
La scienza non è legata neanche a ciò che essa stessa ha ritenuto incontrovertibile per secoli. Se qualcuno dimostrasse che la famosa formula galileiana della caduta dei gravi è falsa, sarebbe un progresso fra gli altri. Per la scienza è vera l'ultima cosa ragionevolmente provata.
Qualcuno a volte afferma che "Ci sono casi in cui la scienza esagera". Capita quando si parla d’ingegneria genetica, di metodi scientifici di genocidio, di effetto serra ed altro. L’obbiezione non ha senso. Per la scienza è indifferente studiare come guarire il tracoma dei bambini del Terzo Mondo o come sopprimerli con poca spesa. L'uomo stabilisce i fini, la scienza come realizzarli.
In qualche caso la parola viene utilizzata abusivamente. Mentre nel campo dell'ingegneria genetica si tratta effettivamente di biochimica o medicina, in altri campi, quali le teorie marxiste, che si volevano scientifiche, o il razzismo nazista, che si voleva fondato sulle idee di Gobineau e Rosenberg, si è del tutto fuori dell'ambito scientifico. Per la scienza è valido ciò che si può provare con un esperimento, e qui proprio gli esperimenti contraddicevano le teorie.
Se, al contrario, si provasse un dato razzista, esso dovrebbe essere accettato anche se la moda è all'antirazzismo. Se per esempio si dimostrasse sul serio che gli asiatici sono più intelligenti dei bianchi, come del resto affermava una certa statistica statunitense, non basterebbe dire ohibò. Bisognerebbe ammettere il fatto.
La scienza è incapace di esagerare: solo l'uomo può farlo. Un chimico può scoprire un veleno che non lascia tracce e col quale si potrebbero uccidere decine di persone senza essere scoperti, ma questo non fa di lui, ipso facto, un maniaco omicida. Criminale sarebbe chi usasse quel prodotto per uccidere, non il chimico.
La scienza crea ogni giorno problemi nuovi, si dice, e questa frase è vera nel senso che, viaggiando per quattro ore in macchina, alla fine si possono avere le gambe anchilosate. E prima, un simile inconveniente in automobile non si poteva avere, visto che le automobili non c'erano. Ma la frase è falsa nel senso che, se si fosse camminato per quattro ore, si sarebbe fatta molto meno strada e si sarebbe ancor più stanchi. Inoltre non bisognerebbe dimenticare che si potrebbero avere le gambe anchilosate per esser stati seduti in carrozza, facendo un decimo del percorso. In ogni modo è stupido porsi il problema: tutti, dovendo andare lontano, non scelgono certo di andare a piedi. Le gambe anchilosate, il rischio di incidenti, la polluzione atmosferica e il resto sono dei prezzi che l'uomo è dispostissimo a pagare. Solo chi discute in salotto, e non ha premura d'andare da qualche parte, può avere dubbi.
La scienza non crea problemi: crea situazioni nuove e migliori. A queste situazioni corrispondono problemi nuovi ma minori dei precedenti, diversamente l'uomo preferirebbe la vecchia condizione. È anzi un atteggiamento antropomorfico dire che “la scienza crea ogni giorno nuovi problemi” oppure “migliora ogni giorno la nostra vita”. La scienza non esiste in sé. Non crea nulla. Non vuole nulla ed è solo un metodo d’approccio per giungere ad affermazioni verificabili. Se con il progresso si creano nuovi problemi, è proprio alla scienza che si ricorre. Se le automobili ammorbano l'aria si inventa la marmitta catalitica. È con la marmitta catalitica, non maledicendo la scienza, che si migliora l'aria delle città.
Anche i problemi ecologici vanno affrontati con sereno spirito scientifico. Chi è entusiasta e pieno di spirito missionario, in questo campo, ha un atteggiamento antiscientifico. Predicando una crociata dimostra che ha bisogno di credere in qualcosa: e infatti i più arrabbiati ecologisti sono reduci del cristianesimo o del marxismo.
In totale non si può parlare di etica scientifica. Per la scienza il bene ed il male non esistono. Essa non si chiede se sia giusto che il pesce più grande mangi il pesce più piccolo: risulta vero all’osservazione e tanto basta.
Se qualcuno vuole vietare le attività scientifiche, se vuole mettere in prigione gli scienziati, lo faccia, ma non in nome della scienza. E neppure di una “scienza rettamente intesa”. Rettamente intesa da chi? Essa ha un solo padrone: la realtà. Sono concetti difficili da digerire, è vero. L'uomo comune è perplesso dinanzi alla scienza perché essa non è consolatoria, non gli può servire da guida e non gli garantisce nulla, neppure l’etica.

babar
08-04-02, 20:34
Bello. E vero.

Ciao

b.

Österreicher
09-04-02, 00:06
Originally posted by babar
Bello. E vero.

Ciao

b.

Grazie!
Notte

Aeroplanino (POL)
10-04-02, 11:32
Ciao a Pauler e a tutti!
Recuperando un attimo di tempo ho fatto un salto qui per un saluto e ho trovato questa stringa che, per me, inutile dirlo, è un invito troppo ghiotto.
Quello che si dice sopra è giusto ed incontrovertibile per chiunque non abbia delle certezze fideistiche che la scienza, la ricerca, mettono necessariamente in dubbio, creando per questo la reazione, spesso violenta di certi ambienti.
Il fatto è che purtroppo molto spesso l'esistenza stessa della ricerca scientifica, quella fatta con metodo intendo, è svilita da paragoni, accostamenti e confusioni dovute essenzialmente al gap di cominicazione che esiste tra la comunità scientifica ed il resto del mondo.
Questo problema è dovuto essenzialmente alla storica incapacità della comunità scientifica di "parlare" alla gente comune ma è anche dovuta, io direi principalmente, allo storico oscurantismo che la scienza deve subire da lobbies politiche, economiche, religiose che in questo modo difendono i propri privilegi.
La cosa più preoccupante è che, mentre la scienza nell'ultimo secolo ha fatto passi enormi nei campi più disparati, la comunicazione scientifica è ancora ridotta a quei pochi che vogliono prendersi il disturbo di andarsela a cercare mentre, per la stragrande maggioranza dei cittadini occidentali è ridotta a quello che le ricche lobbies di cui sopra vogliono far loro conoscere. Nessuno condannerà un nuovo Galileo a morte, ma quasi nessuno dirà nei tg che oggi l'Italia potrebbe imporre ad ENI di sviluppare energie alternative con ampi profitti futuri sfruttando i mutamenti climatici come ha esposto Rubbia. Ed ho detto quasi nessuno perchè lo ha detto un Premio Nobel, se lo diceva PincoPallo bravissimo ricercatore non lo avrebbe riportato assolutamente nessuno.
Però molti usano i buffoni della corte mediatica per attaccare la scienza. Gente come Antinori, pochissime pubblicazioni di nessun rilievo ma grandi finanziamenti poco chiari possono permettersi di andare in tv a sparare le loro cazzate sulla loro genetica applicata che di scientifico non ha nulla (la vera ricerca sta venti anni avanti, la clonazione riproduttiva umana era già teoricamente possibile nei primi anni ottanta ma logicamente la ricerca è andata oltre portandoci oggi alla clonazione selettiva di tessuti e forse, in breve, anche di organi umani) ma che serve a spaventare, giustamente, milioni di cittadini e quindi a tagliare fondi a chi invece fa vera ricerca genetica ma per il vulgo fa le stesse cose...
E qui si pone il problema dell'etica. Problema volatile come è volatile l'etica umana. È dimostrato che la ricerca di base, come ben esposto sopra da Pauler, non può avere etica perchè non ha finalità applicative. La sua unica finalità è l'accrescimento della conoscenza umana e non c'è etica laica che possa imporre l'oscurantismo.
La scienza però è anche applicazione. L'ingegneria (sia essa meccanica, chimica, genetica, biomedica...) ha prodotto la tecnologia che oggi permette non solo di accrescere la conoscenza e quindi produrre nuove applicazioni ma ha migliorato enormemente la qualità della vita del genere umano. È indubbio che ha anche prodotto armi di distruzioni, prodotti altamente nocivi, inquinanti che oggi mettono a rischio l'equilibrio stesso del pianeta.
Ma chi, da posizioni ecologiste (intendendo vicine all'ecologismo militante non certo all'ecologia come scienza), attacca la ricerca per questo fa un immenso errore di valutazione. La costruzioni di bombe atomiche c'è stata perchè uomini senza scrupoli hanno utilizzato la scienza con una loro etica personale che gli altri uomini hanno permesso loro di applicare. Oggi l'etica umana non vieta di produrre armi in grado di sparare centinaia di colpi al minuto ma si strappa i capelli se una coppia sterile viene aiutata a procreare con metodi che utilizzano cellule congelate o donate... Non si scandalizza se l'acqua viene captata in grandi campi da golf per avere green perfetti a Dakar mentre tutto intorno muoiono di sete cinque bimbi ogni minuto... e la scienza che ci dice che cambiando le nostre abitudini potremmo far piovere in quelle regioni viene derisa come "disfattista"...

È triste ma viviamo in un mondo di ignoranti che si meritano i maghi otema che le multinazionali, le chiese, e le lobbies pseudoambientaliste propinano loro.

Ciao a tutti!
Gianluca

spacca
10-04-02, 12:00
Originally posted by Aeroplanino
Ciao a Pauler e a tutti!
Recuperando un attimo di tempo ho fatto un salto qui per un saluto e ho trovato questa stringa che, per me, inutile dirlo, è un invito troppo ghiotto.
Quello che si dice sopra è giusto ed incontrovertibile per chiunque non abbia delle certezze fideistiche che la scienza, la ricerca, mettono necessariamente in dubbio, creando per questo la reazione, spesso violenta di certi ambienti.
Il fatto è che purtroppo molto spesso l'esistenza stessa della ricerca scientifica, quella fatta con metodo intendo, è svilita da paragoni, accostamenti e confusioni dovute essenzialmente al gap di cominicazione che esiste tra la comunità scientifica ed il resto del mondo.
Questo problema è dovuto essenzialmente alla storica incapacità della comunità scientifica di "parlare" alla gente comune ma è anche dovuta, io direi principalmente, allo storico oscurantismo che la scienza deve subire da lobbies politiche, economiche, religiose che in questo modo difendono i propri privilegi.
La cosa più preoccupante è che, mentre la scienza nell'ultimo secolo ha fatto passi enormi nei campi più disparati, la comunicazione scientifica è ancora ridotta a quei pochi che vogliono prendersi il disturbo di andarsela a cercare mentre, per la stragrande maggioranza dei cittadini occidentali è ridotta a quello che le ricche lobbies di cui sopra vogliono far loro conoscere. Nessuno condannerà un nuovo Galileo a morte, ma quasi nessuno dirà nei tg che oggi l'Italia potrebbe imporre ad ENI di sviluppare energie alternative con ampi profitti futuri sfruttando i mutamenti climatici come ha esposto Rubbia. Ed ho detto quasi nessuno perchè lo ha detto un Premio Nobel, se lo diceva PincoPallo bravissimo ricercatore non lo avrebbe riportato assolutamente nessuno.
Però molti usano i buffoni della corte mediatica per attaccare la scienza. Gente come Antinori, pochissime pubblicazioni di nessun rilievo ma grandi finanziamenti poco chiari possono permettersi di andare in tv a sparare le loro cazzate sulla loro genetica applicata che di scientifico non ha nulla (la vera ricerca sta venti anni avanti, la clonazione riproduttiva umana era già teoricamente possibile nei primi anni ottanta ma logicamente la ricerca è andata oltre portandoci oggi alla clonazione selettiva di tessuti e forse, in breve, anche di organi umani) ma che serve a spaventare, giustamente, milioni di cittadini e quindi a tagliare fondi a chi invece fa vera ricerca genetica ma per il vulgo fa le stesse cose...
E qui si pone il problema dell'etica. Problema volatile come è volatile l'etica umana. È dimostrato che la ricerca di base, come ben esposto sopra da Pauler, non può avere etica perchè non ha finalità applicative. La sua unica finalità è l'accrescimento della conoscenza umana e non c'è etica laica che possa imporre l'oscurantismo.
La scienza però è anche applicazione. L'ingegneria (sia essa meccanica, chimica, genetica, biomedica...) ha prodotto la tecnologia che oggi permette non solo di accrescere la conoscenza e quindi produrre nuove applicazioni ma ha migliorato enormemente la qualità della vita del genere umano. È indubbio che ha anche prodotto armi di distruzioni, prodotti altamente nocivi, inquinanti che oggi mettono a rischio l'equilibrio stesso del pianeta.
Ma chi, da posizioni ecologiste (intendendo vicine all'ecologismo militante non certo all'ecologia come scienza), attacca la ricerca per questo fa un immenso errore di valutazione. La costruzioni di bombe atomiche c'è stata perchè uomini senza scrupoli hanno utilizzato la scienza con una loro etica personale che gli altri uomini hanno permesso loro di applicare. Oggi l'etica umana non vieta di produrre armi in grado di sparare centinaia di colpi al minuto ma si strappa i capelli se una coppia sterile viene aiutata a procreare con metodi che utilizzano cellule congelate o donate... Non si scandalizza se l'acqua viene captata in grandi campi da golf per avere green perfetti a Dakar mentre tutto intorno muoiono di sete cinque bimbi ogni minuto... e la scienza che ci dice che cambiando le nostre abitudini potremmo far piovere in quelle regioni viene derisa come "disfattista"...

È triste ma viviamo in un mondo di ignoranti che si meritano i maghi otema che le multinazionali, le chiese, e le lobbies pseudoambientaliste propinano loro.

Ciao a tutti!
Gianluca


Ciao Gianluca, se ogni tuo rientro su pol sarà come questo varrà la pena aspettare, grazie:)
Una rossa al tavolo di questo signore, immediatamente:K

Österreicher
10-04-02, 13:20
Ciao Gianluca,, bello rivedere l'aeroplanino volare!!!!!

Quello che dici è sacrosanto,,, e appoggio pienamente il passaggio sulla necessità di scelte coraggiose ma necessarie sullo sfruttamento di tante fonti energetiche che vengono ignorate. Il giorno che persone come Rubbia saranno alla guida del ministero per lo sviluppo scientifico, tanti traguardi che oggi ci vengono nascosti potranno divenire prospettive reali!


A presto
Paolo

Österreicher
10-04-02, 13:21
Dimenticavo: salutami gli altri aeroplanini... ;)