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Shaytan (POL)
10-04-02, 14:39
Trento, aggredita da due malviventi sulla soglia del suo negozio
EMERGENZA SICUREZZA

di Gianfranco Piccoli

TRENTO. Nuovi episodi di violenza, dopo il raid vandalico della notte di sabato, in centro a Trento. Ieri una commerciante, Giuseppina De Rosa, titolare della libreria Cyber Book di piazza della Portela, è stata aggredita sulla soglia del negozio e rapinata da due malviventi a viso scoperto. Poco distante, in via delle Orfane, un clandestino ha picchiato il direttore del Poli che lo aveva sorpreso a rubare, poi ha aggredito il titolare di un negozio di cellulari e alla fine è stato arrestato dai carabinieri. Un'anziana donna invece, due giorni fa è stata aggredita in via Giusti da un bruto, che l'avrebbe picchiata e violentata. Oggi al Commissariato del governo vertice sull'ordine pubblico.
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TRENTO. L'hanno sbattuta contro la porta del suo negozio e tenuta ferma con la forza. Per rubarle i portafogli che teneva nella borsetta. Vittima della rapina, messa a segno da due giovani, è Giuseppina De Rosa, titolare della libreria Cyber Book di piazza della Portela. I rapinatori hanno dimostrato di avere sangue freddo: hanno agito in pieno centro, verso le 13. Dopo il colpo, che ha fruttato 100 euro, sono fuggiti a piedi. Un nuovo grave episodio di criminalità, dunque, dopo il raid vandalico di domenica.
Giuseppina De Rosa (moglie di Gianni Pavanelli, capo della segreteria del presidente della Regione) stava uscendo dalla sua libreria (aperta in piazza della Portela tre anni fa) per andare a mangiare nel vicino ristorante cinese.
«Il negozio ha orario continuato, dalle 9 e 20 alle 19 e 20 - spiega la donna, molto provata per l'accaduto - di solito verso le una del pomeriggio esco una ventina di minuti per il pranzo. Stavo chiudendo la porta della libreria e si sono avvicinati due giovani».
Giuseppina era convinta che fossero clienti: «Ho chiesto se avevano bisogno di qualcosa e, all'improvviso, uno dei due mi ha sbattuta contro la porta. Mi ha tenuta bloccata contro l'ingresso, mentre l'altro - continua nel racconto la vittima - ha aperto la mia borsetta ed ha preso i due portafogli. Mi hanno detto di stare tranquilla».
Poi la fuga: «Sono scappati a piedi e io mi sono rifugiata all'interno del negozio. Ero spaventatissima. Non avrei mai immaginato che potesse accadermi qualcosa del genere».
Giuseppina De Rosa ha chiamato il marito, poi ha avvertito i carabinieri, che sono subito accorsi in piazza della Portela.
La donna ha visto molto bene i suoi aggressori, in particolare quello che l'ha tenuta bloccata contro la porta: «Sono giovani, sui venticinque anni». Sulla nazionalità dei rapinatori non ci sono però indicazioni chiare: «Hanno la pelle olivastra - spiega Giuseppina - ma nella loro voce non ho notato un accento particolare».
I carabinieri hanno mostrato alla donna una serie di foto segnaletiche, ma in quei visi non ha riconosciuto nessuno dei due giovani.
La caccia ai rapinatori è aperta. Una traccia potrebbe arrivare dalla registrazione delle telecamere a circuito chiuso che controllano la vicina Cassa di risparmio. I ladri, fuggiti a piedi, potrebbero essere stati ripresi. Le cassette con le immagini sono state acquisite dagli agenti della polizia scientifica.
Nonostante l'ora e la posizione centrale del negozio, nessuno dei passanti e degli automobilisti ha visto cosa stava accadendo davanti alla libreria Cyber Book. E' molto probabile che i due rapinatori stessero tenendo d'occhio la vittima da un po' di tempo: «Sapevano che, come ogni giorno, sarei uscita a quell'ora», ha commentato la signora De Rosa.
La donna, nonostante la terribile esperienza, ieri pomeriggio ha deciso di riaprire al pubblico: «Me l'ha consigliato anche mio marito: non posso vivere nel terrore. Meglio riprendere subito». Anche se, ammette, d'ora in poi guarderà con occhio diverso chi entra dalla porta: «Come faccio a fidarmi dopo quello che mi è accaduto?».
In passato c'era stato un altro epidosio spiacevole: due nomadi, minorenni, si erano intrufolate nella libreria e avevano rubato il suo portafoglio.


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pensiero
10-04-02, 15:19
Originally posted by Shaytan
Trento, aggredita da due malviventi sulla soglia del suo negozio
EMERGENZA SICUREZZA

di Gianfranco Piccoli

TRENTO. Nuovi episodi di violenza, dopo il raid vandalico della notte di sabato, in centro a Trento. Ieri una commerciante, Giuseppina De Rosa, titolare della libreria Cyber Book di piazza della Portela, è stata aggredita sulla soglia del negozio e rapinata da due malviventi a viso scoperto. Poco distante, in via delle Orfane, un clandestino ha picchiato il direttore del Poli che lo aveva sorpreso a rubare, poi ha aggredito il titolare di un negozio di cellulari e alla fine è stato arrestato dai carabinieri. Un'anziana donna invece, due giorni fa è stata aggredita in via Giusti da un bruto, che l'avrebbe picchiata e violentata. Oggi al Commissariato del governo vertice sull'ordine pubblico.
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TRENTO. L'hanno sbattuta contro la porta del suo negozio e tenuta ferma con la forza. Per rubarle i portafogli che teneva nella borsetta. Vittima della rapina, messa a segno da due giovani, è Giuseppina De Rosa, titolare della libreria Cyber Book di piazza della Portela. I rapinatori hanno dimostrato di avere sangue freddo: hanno agito in pieno centro, verso le 13. Dopo il colpo, che ha fruttato 100 euro, sono fuggiti a piedi. Un nuovo grave episodio di criminalità, dunque, dopo il raid vandalico di domenica.
Giuseppina De Rosa (moglie di Gianni Pavanelli, capo della segreteria del presidente della Regione) stava uscendo dalla sua libreria (aperta in piazza della Portela tre anni fa) per andare a mangiare nel vicino ristorante cinese.
«Il negozio ha orario continuato, dalle 9 e 20 alle 19 e 20 - spiega la donna, molto provata per l'accaduto - di solito verso le una del pomeriggio esco una ventina di minuti per il pranzo. Stavo chiudendo la porta della libreria e si sono avvicinati due giovani».
Giuseppina era convinta che fossero clienti: «Ho chiesto se avevano bisogno di qualcosa e, all'improvviso, uno dei due mi ha sbattuta contro la porta. Mi ha tenuta bloccata contro l'ingresso, mentre l'altro - continua nel racconto la vittima - ha aperto la mia borsetta ed ha preso i due portafogli. Mi hanno detto di stare tranquilla».
Poi la fuga: «Sono scappati a piedi e io mi sono rifugiata all'interno del negozio. Ero spaventatissima. Non avrei mai immaginato che potesse accadermi qualcosa del genere».
Giuseppina De Rosa ha chiamato il marito, poi ha avvertito i carabinieri, che sono subito accorsi in piazza della Portela.
La donna ha visto molto bene i suoi aggressori, in particolare quello che l'ha tenuta bloccata contro la porta: «Sono giovani, sui venticinque anni». Sulla nazionalità dei rapinatori non ci sono però indicazioni chiare: «Hanno la pelle olivastra - spiega Giuseppina - ma nella loro voce non ho notato un accento particolare».
I carabinieri hanno mostrato alla donna una serie di foto segnaletiche, ma in quei visi non ha riconosciuto nessuno dei due giovani.
La caccia ai rapinatori è aperta. Una traccia potrebbe arrivare dalla registrazione delle telecamere a circuito chiuso che controllano la vicina Cassa di risparmio. I ladri, fuggiti a piedi, potrebbero essere stati ripresi. Le cassette con le immagini sono state acquisite dagli agenti della polizia scientifica.
Nonostante l'ora e la posizione centrale del negozio, nessuno dei passanti e degli automobilisti ha visto cosa stava accadendo davanti alla libreria Cyber Book. E' molto probabile che i due rapinatori stessero tenendo d'occhio la vittima da un po' di tempo: «Sapevano che, come ogni giorno, sarei uscita a quell'ora», ha commentato la signora De Rosa.
La donna, nonostante la terribile esperienza, ieri pomeriggio ha deciso di riaprire al pubblico: «Me l'ha consigliato anche mio marito: non posso vivere nel terrore. Meglio riprendere subito». Anche se, ammette, d'ora in poi guarderà con occhio diverso chi entra dalla porta: «Come faccio a fidarmi dopo quello che mi è accaduto?».
In passato c'era stato un altro epidosio spiacevole: due nomadi, minorenni, si erano intrufolate nella libreria e avevano rubato il suo portafoglio.


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Accidenti Shytan, se queste cose stanno succedendo anche nella vs. regione, che è a statuto speciale, allora significa che non c'è proprio più speranza.
Pareva che la vs. fosse un'isola felice, beh, datevi da fare, fate qualche manifestazione, mettetevi d'accordo, non accettate supinamente quello che succede.
ciao---------pensiero---------

Shaytan (POL)
10-04-02, 15:44
Si, siamo a statuto speciale ma pur sempre una regione rossa/rosa, speriamo nelle prossime amministrative, visto che più che la regione qui conta la Provincia Autonoma di Trento.
Altro che isola felice, vedrò di sentire gli amici della Lega se hanno intenzione di fare qualcosa.